lunedì 25 dicembre 2023

Jingle Bells Rock

Il Natale di Mamma Pinkytos è sempre parecchio rock.
Per tutto il mese di dicembre, tra regali, biscotti, pensieri, cene e réunion lei balla. Non sta ferma un attimo. Passa da un impasto di pasta frolla al pistacchio a un pacco regalo gigante da incartare, da una cena di lavoro natalizia alle crespelle verdi al mascarpone e salmone affumicato.
Poi, sul più bello, quando le campane della chiesa vicino casa suonano al ritmo di Astro del ciel, quando è ora di scartare i regali e di mettere un bel fiocco rosso al collo di Pongo e Luna, proprio quando arrivano i parenti pronti per gozzovigliare e partecipare alla schifo-tombola del secolo.. BUM, lei smette di ballare.
Ma non è che rallenta poco per volta, no, lei proprio non si regge piú in piedi, stramazza, con il mondo che le gira vorticosamente intorno per i capogiri, come fosse a Gardaland sul Blu Tornado.
È rintronata al punto che non si ricorda nemmeno più se il Brufen lo ha preso davvero o solo nella realtà parallela dove il soffitto sta in basso ed il cielo gira veloce.
Porcamiseria.
Però è stato bello.
Natale è famiglia, amore e calore e Mamma Pinkytos si sente grata.
Grata per quello che ha ricevuto e felice per ciò che è riuscita a dare.
Emozionata per chi ha scelto di farle un regalo pensato, in trepida attesa per la reazione a quelli pensati da lei.
In fibrillazione, perché i nani hanno regalato a lei e Mister Baby la friggitrice ad aria che pare sia il sogno di ogni casalinga che si rispetti (Benedetta Rossi scansate), l'oggetto del desiderio di tutte le sue amiche e allora lei non vede l'ora di friggere. Magari non proprio stasera con la tacchinella alle castagne e le crespelle ancora nel tratto gastroesofageo, ma comunque molto presto.
Si sente felice per avere riempito la sua casa del profumo dei biscotti di Natale, delle scorze di arancia candite e delle meringhe al cioccolato che forse i nani si porteranno nel cuore quando saranno grandi, che la vita è fatta prima di riti e poi di ricordi.
Felice per avere festeggiato con la sua famiglia, con il Nonno M e la Nonna R, con lo zio argentino, con il Nonno G e la Nonna L, di nuovo tutti insieme dopo il COVID e malattie varie.
Ha sentito la mancanza degli Zii e dei cuginetti cinesi, ma li vedrà domani e diluire l'ammucchiata tutto sommato non le dispiace.
Ha ricordato il suo Natale dell'infanzia con dolcezza e pensato che non è poi tanto diverso da quello di oggi.
Mamma Pinkytos si sente molto fortunata.
E sa che la fortuna è qualcosa di passeggero e volatile, per cui oggi vuole pensare a chi nel cuore ha la mancanza di qualcuno che non c'è più, a chi è accompagnato dalla sofferenza, a chi non riesce a fare pace nemmeno con sé stesso.
Ma anche a chi manca la cosa senza la quale lei non potrebbe mai vivere: la libertà. L'altro giorno nel suo consueto giro pre-natalizio in carcere ha stretto mani, dato pacche sulle spalle, speso parole di incoraggiamento e speranza.
Ma al momento di varcare il muro di cinta ha pensato all'inutilità delle parole e all'essenza della libertà, che a volte manca anche a chi non è rinchiuso dietro le sbarre.
E allora il suo augurio di buon Natale vuole essere quello di provare sempre a guardare oltre le sbarre della propria vita, reali o mentali che siano, riuscendo ad intravedere sempre un barlume di speranza, anche quando tutto sembra perduto.
Buon Natale a tutti voi, che ogni tanto leggete , commentate, ridete, condividete, e contribuite a rendere la vita di Mamma Pinkytos  davvero molto rock.



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