lunedì 12 maggio 2014

Nonvedononsentononparlo

Mamma Pinkytos ha mal di stomaco e un cerchio alla testa.
Postumi di un fine settimana di bagordi, ergo caffè frettoloso con un'amica sabato pomeriggio e piacevolissima cena tra mamme al ristorante indiano domenica sera.
Sogna, dopo il faticoso ritiro di M&M dai risoettivi asili, di spiaggiarsi al parco a chiacchierare del nulla con Mamma Polly Capellipazzi mentre i quattro nani giocano senza scotennarsi in comunione di amorosi sensi.
"Che ne dite di andare al parco sotto casa nani?"
"Sì va bene mamma, così passiamo da casa un attimo a prendere qualcosa."
"Ok. Tu Minty potresti prendere la bicicletta e il Morby il triciclo o il monopattino."
"Io attino. Attino. Attino. Ove è attino?"
"Va bene Morby, adesso andiamo a casa a prendere il monopattino."
"Io non voglio la bici, perchè in bici si cade. Io voglio portare fuori qualcosa che si usa dentro."
"Attino. Mamma! Io voio attino. Ove è attino?"
"Io sono indeciso su cosa portare. Il monopattino è mio però te lo regalo Morby."
"Mio attino. Grasie Minty. Voio attino."
"Su che saliamo a prenderlo. Tu Minty potresti prendere i pattini."
"No, niente pattini. Io prendo queste cose."
Mentre Mamma Pinkytos prende dal balcone il monopattino per il nano piccolo impaziente, il Minty si palesa travestito da crociato, con armatura, spada e una mascherina brillantinata da Colombina veneziana.
"Nano ma non è Carnevale!"
"Io voglio fare finta che è Carnevale."
"Ti prego nano, almeno la mascherina!"
"O porto la mascherina o l'elmo di ferro grande. Mamma, decidi tu."
"Per l'amor del cielo nano, mettiti quello che vuoi."
"Attino, io voio attino."
"Benissimo, andiamo."
Mamma Pinkytos si avvia verso il parco con il Minty vestito da Colombina veneziana con l'armatura e il Morby abbarbicato al monopattino, più grande e pesante di lui.
Arrivano al parco.
Mamma Pinkytos riesce a scambiare una quindicina di parole con Mamma Polly Capellipazzi tra un tentativo di suicidio di Baby Banny e un capitombolo del Morby.
Il Morbillo non di stacca un attimo dal monopattino. Quando Mamma Pinkytos si avvede che il nano tenta di caricarlo sullo scivolo, sente il dovere morale di intervenire: "Nano, lascia qui il monopattino. Non si porta sullo scivolo."
"Quetto è mio." Poi si guarda intorno con fare circospetto: "Ruba qualcuno."
"Mamma mammaaaa!"
"Dimmi Minty."
"Sono stanco di giocare con la spada. Tienila tu."
"No grazie. Hai scelto di portarla e la tieni tu."
"No. Io adesso voglio il monopattino."
"Nooooo! Mio attino. Via via butto."
"È miooo. Non te lo regalo più."
"Mioooo! Nooooooo," (pianto)
"Vattene Morby. L'hai usato sempre tu. E non sei neanche capace."
"Non si rubano i giochi. Chiediglielo con gentilezza..."
"Morby me lo dai che è mio?"
"No."
"Ecco... ha detto di no...."(pianto)
"Ha scelto lui di portarlo."
"Io lo volevo. Lo voglio... via" (pianto)
"Nooooo!" (pianto)
"Mamma!"
"Oooommmmmm..."
"Mamma! Digli qualcosa! Sgridaloooo!" (pianto)
"Ooommmm..,"
"Mammmaaaa! Tu non mi ascolti!"
A mali estremi, estremi rimedi.
In assenza di alternative facilmente praticabili, Mamma Pinkytos ha deciso di adottare il protocollo di emergenza, da applicarsi soprattutto di lunedì.
Nonvedononsentononparlo.
La settimana è ancora lunga.

1 commento:

  1. Tutta la mia stima, la mia comprensione, lamia solidarietà. Da me fa i capricci anche il papà... Nonvedononsentononparlo... Ohmmmmmm...

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