mercoledì 16 ottobre 2013

Uh-uh!

Mamma Pinkytos se l'è ripetuto nella mente tutta la notte, ogni due minuti esatti, questo "uh-uh!" che è a metà strada tra un urlo tribale e il verso fastidioso di un grosso uccello notturno.
Infatti non ha dormito molto bene, anche se i presupporti erano incoraggianti.
E' tornata dalla lezione di prova di zumba sudata come un muratore sotto il sole di agosto, con le gambe che ballavano da sole.
Lei, Mamma Gabry Camomilla e Mamma Polly Capellipazzi si sono salutate con un bel "uh!-uh!" da un lato all'altro della strada. Perchè all'inizio urlare come e più che in sala parto ti sembra ridicolo, poi entri nel mood e diventa liberatorio, oltre che utile per dare ritmo ai movimenti, cosa non facile per chi, come Mamma Pinkytos, ha il senso del ritmo e la coordinazione di un muflone.
Ma a zumba si ride, e tanto, per diversi motivi.
Primo perchè fa ridere pensare che trentacinque soggetti che hanno in comune solo l'appartenenza al gentil sesso si ritrovino in una minuscola palestra a urlare come pazze e a sudare come muratori. E tutto questo volontariamente, per sano masochismo. E pagando pure.
Secondo perchè ci si muove tantissimo e in modo scoordinato, si salta e, oltre all'esercizio fisico ( e che esercizio fisica!) si fa direttamente anche la sauna.
Terzo per gli istruttori, alquanto sui generis. Ciobin Boing-boing e Alina Filoderba sono una coppia di ignota nazionalità, che viene ad insegnare zumba con un minuscolo cagnolino che, spaurito per il chiasso e per gli "uh-uh", viene coccolato a turno. I due si alternano e ballano una coreografia ogni due, loro, mentre le trentacinque poverette di cui sopra, lingua fuera, si affannano senza interruzione per stare al passo.
Ciobin, tutina psichedelica e ghigno da pazzo, salta come un forsennato e segue uno schema non intellegibile ai più.
Alina Filoderba, tutta attillata e di nero vestita, ha lo sguardo di una quindicenne e il peso specifico di un fuscello Quando si piega sulle gambe e muove il bacino ti dà il nervoso perchè a te, comune mortale, che zumba lo fai per stare lontano dai nani un'ora alla settimana senza alcuna vellleità, a piegarti sulle gambe e a muovere il bacino (ammesso che non ti venga il colpo della strega o la sciatica) ti balla tutta la ciccia.
Comunque:
- Mamma Gabry Camomilla, fanatica del movimento "sudatorio" e brucia grassi era entusiasta e sosteneva che basta una lezione guardando bene la persona che hai a fianco per imparare i movimenti. Mamma Pinkytos, per rispetto, non si metterà mai a fianco di Mamma Gabry;
- Mamma Polly Capellipazzi saltava, shakerando ben bene il latte per il Banana. Mamma Pinkytos già se lo vedeva il nanetto, con quegli occhietti vispi, a urlare "uh-uh!" prima della poppata;
- Mamma Pinkytos si è divertita. Saltava e girava per lo più a caso. Ogni tanto sculettava anche. Era parecchio incuriosita dal contesto. Una volta a casa si è trattenuta e, anzichè mangiarsi una bella fetta di torta caprese, si è fatta solo una tisana con i biscotti.
Poi -uh-uh!- ha ballato tutta notte.
Alla mattina la panzetta c'era ancora, ma questo è solo l'inizio.
Uh- uh!

lunedì 14 ottobre 2013

Papà, mi senti?!

"Papà! Sai cosa disegno io a scuola? Un mare..."
"Papà, sai che nel mare io disegno i pesci..."
"Papà.. mi ascolti?! Sai che io a scuola faccio anche un disegno dei cavalieri?"
"Papà! Oggi porto a scuola il mio quaderno con le carote e tutte le verdure..."
"Papà, lo sai che me l'ha regalato il Morby? Sai che il Morby vuol portare al nido la Pimpa?"
"Papà, lo sai che il Morby la Pimpa l'ha lanciata? Sgridalo!"
"Papà, sai che voglio disegnare anche una spiaggia?"
"Papà!!!! Tu mi senti?! Io porto il quaderno però lo chiedo alla maestra perchè se mi dice che non posso e lo porto lo stesso poi mi mette a pensare."
"Papà, lo sai che il Marco lo mettono sempre a pensare e io solo due volte?"
"Papà! Però l'altra volta che mi hanno messo a pensare io avevo solo tre anni.."
Mister Baby, occhi vitrei, abbozza.
Ci sono lunedì in cui ci si sveglia poco volentieri.
Ci sono lunedì in cui il Minty, alle otto e ventitre minuti ha già detto "Papà!" settantadue volte.

domenica 13 ottobre 2013

Domenica in famiglia

É domenica per la famiglia allargata. I nani, Baby Banny escluso in quanto tetta-dipendente, hanno fatto il pigiama party alla Pinkytos' Home. Mamma Pinkytos, causa tosse incoercibile e stizzosa di tutti e due i suoi nani, ha fatto pure lei il pigiama party ed é stata in giro tutta la notte con miele, acqua e sciroppi vari. Il Minty ha fatto tutto, ma proprio tutto il possibile per svegliare Baby Lila, ma non ci é riuscito.
La colazione é stata un lunghissimo brunch con i super-cappuccini di Mister Baby, le brioches di pasticceria portate da Mamma Polly Capellipazzi e Ali Theweatherman e i deliziosi macarons made in France, acquistati all'aeroporto di Parigi da Ali Theweatherman di ritorno dal Cile. Facendo colazione tutti insieme (la famiglia allargata adesso é così numerosa che Mamma Pinkytos non ha abbastanza sedie) si è fatta ora di pranzo. Mister Baby si é messo a cucinare la parmigiana di melanzane, mentre i nani ciondolavano per casa in pigiama. Così il pranzo della domenica é stato un vero pranzo della domenica, con primo, secondo e caffè, seduti a chiacchierare fino alle tre del pomeriggio. Quando la famiglia Capellipazzi se ne é andata, Mamma Pinkytos ha:
- tentato senza successo di fare le praline al cioccolato;
- fatto esplodere nell'acqua bollente una bacinella di vetro;
- preparato i tartufi e la torta caprese per recuperare il cioccolato utilizzato;
- reso presentabile la cucina;
- sistemato con il Minty la sua cameretta che sembrava un campo di battaglia;
- messo i piumini sui letti dei nani e lavato lenzuola e trapuntini estivi;
- andata a fare la spesa con i nani;
- preparato gli zainetti di nido e scuola per i nani;
- preparato i vestiti per domani per tutti;
- stramazzata sul divano quando, alle nove meno un quarto, M&M's sono a loro volta stramazzati nei loro lettini.
Un'altra domenica è volata. Domani é lunedì.
Mamma Pinkytos vorrebbe che le giornate avessero cinquanta ore.

mercoledì 9 ottobre 2013

Il trucco c'è e si vede

Questa mattina Mamma Pinkytos dopo la levataccia, la fatica di preparare i nani, una corsa fino alla stazione cercando di aprirsi un varco tra i pendolari in fase di protesta, un viaggio in treno, uno in metropolitana, una scarpinata fino e nel tribunale per cercare un'aula che nessuno conosceva e dopo un'udienza, ha avuto la pessima idea di entrare in un negozio di cosmetici del centro di Milano, zona San Babila, dove anche la più sciatta delle commesse é più elegante-ordinata-truccata di lei.
Un pesante colpo per l'autostima delle stressate clienti in pausa-lavoro, delle cui condizioni psico-fisiche chi organizza e gestisce questi negozi dovrebbe tenere conto.
Mamma Pinkytos, da qualche tempo, si era messa in testa di comprarsi un ombretto per la prima volta in vita sua, così, per rinnovare il suo look, senza neppure avere molta idea su come si mette. Ma mica ci vorrà la laurea per mettersi un ombretto, aveva pensato, immaginandosi già meravigliosamente truccata e chiccosissima.
Essendo un'amante del self service, questa mattina, mentre aspettava di riprendere il treno, stava amabilmente confrontando colori e sfumature nel negozio di cui sopra dove, tuttavia, il self service é assolutamente malvisto, a giudicare dalla solerzia delle commesse-avvoltoio di nero vestite: "Signora, dunque vuole un ombretto."
"Mah... Ci sto pensando..." tentennava intimorita Mamma Pinkytos.
"Benissimo. Lo vuole. Quanti ombretti ha a casa?"
"Nessuno."
"Oh mio dio! Dunque prenda questo e questo... E poi deve prendere anche questo ed eventualmente questo..."
Cat-woman prendeva immantinente un cestello del negozio che, in un batter d'occhio, era pieno di scatolette di varie dimensioni.
Mamma Pinkytos, per non trovarsi in difficoltà alla cassa, cercava di frenare l'entusiasmo della woman in black: "Aspetti. Un marrone, mi dia un ombretto marrone."
"Compatto? In crema o in polvere? Ha visto la linea nuova?"
Mamma Pinkytos non conosce la differenza tra un ombretto in crema e uno in polvere e si trucca una volta all'anno, per lo più a Natale o a Pasqua: "No, veramente va bene anche quella vecchia."
"Ma c'è un'enorme differenza! E poi ha bisogno dell'applicatore di due misure e del pennellino per le sfumature. Poi abbiamo questo nuovo prodotto per il contorno.."
"Non mi trucco, grazie."
"Ma può usarlo anche come eye liner!!!"
"Non metto neppure quello..."
Cat-woman deve avere pensato che Mamma Pinkytos era un caso perso e si é allontanata scuotendo la testa. Mamma Pinkytos ha passato dieci minuti a rimettere a posto i quindici cosmetici che la solerte commessa-avvoltoio le aveva messo nel cestino.
Ha comprato un ombretto marrone, quello sì, e domani proverà a metterselo. Se la incontrate e vi sembra la cugina di Frankestein, siate clementi. É alle prime armi.

Baci baci

Ieri sera, prima della nanna.
Mamma Pinkytos: "Buonanotte amore. Baci baci."
Minty: "Buonanotte mamma. Ti do un bacio. Ma lo sai che a scuola alcuni miei amici fanno lingua-lingua?"
Mamma Pinkytos: "?????"
Minty: "Si mamma. Il Denny e il Michele."
M.P.: "É una cosa piuttosto schifosa e poi si scambiano tutti i virus. Agli adulti o agli amici si può dare un bacino sulla guancia. Io vi sbaciucchio un po' ma lo faccio solo con te e il Morby che siete i miei bambini e con il papà. Mica con tutti."
Minty: "No mamma!!! Il papà non lo devi baciare!"
M.P.: "E perché nano?"
Minty: "Perché fa malissimo. Ti graffia tutta la faccia. Noi tre siamo.morbidi e lisci, ma lui é pieno di cose che pungono: barba e baffi."
M.P.: "I baffi veramente non li ha."
Minty: "Allora é barba. Tutta barba. Non capisco perché la sua mamma non lo ha chiamato Barbara."
M.P.: "Perché é un nome da femmina. Notte nano. Baci baci."

martedì 8 ottobre 2013

Zumba, olé!

Che Mamma Pinkytos si senta ontologicamente più portata a mangiare che a sudare é un dato di fatto. E secondo lei qualunque persona che non sia votata al martirio, in tutta sincerità, la pensa così. Ma da qui a vendersi per una pizza ce ne passa.
La questione in breve é questa: Mamma Polly Capellipazzi, come ogni mamma alle prese con un neonato, si sente mediamente un rottame pur non essendolo e si é messa in testa di iscriversi a zumba. Ora tarda, palestra sotto casa, trentuno soggetti di sesso femminile sudati e assatanati.
Mamma Gabry Camomilla, in perenne lotta contro la cellulite che non ha, si é accodata volentieri.
Mamma Pinkytos, inizialmente possibilista, ha preso a far incubi a ritmo di musica latina. Lo zumba di preciso non sa neanche cosa sia. A lei lo sport piace e lo ha (quasi) sempre praticato. Ancor più le piace praticarlo in compagnia, uscire di casa insieme, fare due chiacchiere nello spogliatoio. Le piace l'idea di prendersi un'ora per sé, le piace l'idea di muoversi. Ma per quanto riguarda lo zumba é dubbiosa.
Passi Ivano Vaccipiano e la sua ginnastica in acqua finalizzata a mangiare l'uovo di Pasqua senza sensi di colpa, ma la ricerca degli addominali scolpiti a furia di urla e magliette sudate, perseguita da una folla di agguerrite sciurette in leggings e toppettino le pare troppo.
Mamma Polly Capellipazzi e Gabry Camomilla hanno iniziato a mandarle sms del tipo: "Oleee!!" "Ta-da zumba!" "Ritmo, musica... E i piedi si muovono da soli!" e a mandarle foto di addominali alquanto più tonici dei suoi (a onor del vero non ci vuole molto). Davanti alla determinazione che lei non ha, Mamma Pinkytos ha vacillato.
Mamma Polly Capelipazzi ha pensato bene di aggiungere una pizzetta in coda alla lezione di zumba, per ingolosire la pigrona (nonché golosona) renitente.
Eh no! Questo no! Mamma Pinkytos, pur preferendo indubbiamente le lezioni di cioccolato e di macarons, pur schifando tendenzialmente le magliette sudate, annessi e connessi, pur essendo tremendamente impedita nel ballo e in tutto ciò che gli somigli, pur presangendo che con i primi freddi verso le nove le verrà voglia di schiantarsi tramortita sul divano più che di uscire con i leggings e il toppettino, pur cosciente di tutto ciò, proverà zumba. Ha dato la sua parola e la pizzetta non serve. Poi si vedrà.
Se poi segue cena pettegola tanto meglio. Ma in quel caso, Mamma Pinkytos pretenderá che Mamma Polly e Mamma Gabry ordinino un'insalata scondita. Mica vanno a zumba per chiacchierare, loro.

Mamma Pinkytos su Facebook e lo stalking on line

Carissimi e carissime,
Mamma Pinkytos con tanta fatica perchè di computer e di social networks ci capisce poco o niente, ha creato una pagina Facebook, sconosciuta ai più.
Vi basta accedere dal vostro profilo Facebook e cercare Mamma Pinkytos.
Adesso, da bravo avvocato, Mamma Pinkytos vi invita a clikkare "mi piace" sulla pagine e a invitare i vostri amici a fare altrettanto. I poveretti, molestati da un invito di cui "non glie può fregà de meno", talvolta clikkeranno comunque, tavolta no e vi manderanno sonoramente a quel paese o (ipotesi non improbabile) vi denunceranno per stalking.
In tal caso, sappiatelo fin d'ora, Mamma Pinkytos vi difenderà gratis.