Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
sabato 23 marzo 2013
La prima candelina del Morby
Un anno dopo il nano dorme, la sua mamma lo ha guardato scivolare nel sonno tenendogli la manina e poi ha finito di decorare la torta per la festina di domani con i nonni. Mamma Pinkytos é alla fine di una giornata che ne vale mille, non si é fermata un attimo, ma ora é così soddisfatta che quasi quasi pubblicherebbe le foto: delle sue due torte (una per oggi a forma di macchinina, una per domani più elaborata, un mare con un bimbo che pesca, di buon augurio), della faccina incredula e felice del Morby mentre i bimbi oggi gli cantavano la canzoncina.
Abbiamo festeggiato in modo semplice ma affettuoso con la famiglia Capellipazzi, Mammacra con il Cipolla e Mamma Eliana Amicadipancia con i suoi due nani. Il Morby ieri sera era in preda al vomito e Mamma Pinkytos era dispiaciuta. É nella tradizione che i suoi nani siano malati al loro compleanno. Per il Minty (che pure festeggia a luglio) é sempre stato così. Il Morby si è associato all'infausta tradizione, anche se oggi stava abbastanza bene ed era di buon umore. Alcune altre amiche mamme, opportunamente avvertite da Mamma Pinkytos, hanno preferito disertare ed evitare il nano untore. Così il Morby ha spento la sua prima candelina (in realtà lo spegnimento é stato una gara tra il Minty e Baby Lila Capellipazzi, con il risultato che per accontentare tutti la candelina é stata riaccesa cinque volte) tra pochi amici affezionati ed é stato molto bello. Il nano era felice e la sua mamma anche.
Ora che Mamma Pinkytos non ce la fa più neppure a mettersi il pigiama, chiude gli occhi e ripensa a un anno fa.
Riesce a sentire odori, a vedere colori, a rivivere le emozioni.
É un po' anche la sua di festa oggi e una pacca sulla spalla per come é andato questo anno meraviglioso e faticoso se la dà da sola.
Quando le parole non bastano
Amore mio piccolo che oggi spegni la tua prima candelina, amore mio che dormi come un angioletto, alla tua mamma chiacchierona a volte mancano le parole.
Un anno fa a quest'ora aspettavo di conoscerti ed ora senza te mi mancherebbe una parte di vita. Sono giorni che, come una stupida, cerco fino a notte fonda di preparare per te dolcetti, una bella torta e piccole cose speciali. Ma a te non importa nulla, ti basta una coccola e un bacino sulla punta del naso. E allora la tua mamma trova sempre il modo di sentirsi inadeguata.
Tante volte si é sentita così nel corso di questo meraviglioso anno insieme.
Il tempo volava e lei avrebbe sempre voluto fare di più. Più attenzioni, più tempo insieme, più energie da dedicarti.
Le parole non bastano amore mio e tu lo imparerai. La tua mamma, che credeva di non riuscire a raddoppiare l'amore, grazie a te lo ha centuplicato.
Tu l'hai fatta crescere, in tante occasioni con la tua indipendenza e la tua totale assenza di richieste le hai fatto apprezzare le cose davvero essenziali.
Tu che hai un anno, ma mi sembri così piccolo...
Tu che ti raggomitoli vicino a me come un cucciolo, che ti fai accarezzare ma solo se ti va. Se devi esplorare il mondo nessuno ti tiene.
Io che ti vedo così simile a me, mi sento fortunata ad averti qui e non trovo le parole per esprimere l'amore.
Vorrei... vorrei... Vorrei che tu fossi felice. Per il resto mi mancano le parole.
Buon compleanno Morbillino della mamma.
venerdì 22 marzo 2013
Mamma raccontami
Mamma Pinkytos e il Minty che camminano, con calma e sotto il sole, mano nella mano fino alla scuola materna.
Il nano Minty che chiede alla sua mamma: "Mi racconti mamma di quando è nato il Morby?"
Mamma Pinkytos che si commuove e racconta: "Il suo viaggio per arrivare da noi è iniziato un anno fa', il 23 marzo. Domani sarà passato un anno. Era una giornata di sole, proprio come oggi. Io e te camminavamo mano nella mano, verso il tuo asilo. Il Morby nel pancione iniziava a fare le capriole..."
Il Minty che ricorda tutto, minuto per minuto: il gelato mangiato tutti insieme, la nanna fatta con la nonna ("Io l'ho invitata a dommire e lei ha detto sì!!! Lo sai mamma?"), il papà che al mattino esce dalla doccia e gli dice: "Adesso io e te facciamo un bel giro in bicicletta e andiamo a trovare la mamma e il tuo fratellino!", il regalino e la visita in ospedale alla sua mamma ("Tu mi hai dato dei baci mamma quando sono venuto. Veo?").
Mamma Pinkytos che vorrebbe abbracciarlo, baciarlo, ridere e piangere di gioia.
Il Minty che ha preparato con il cartoncino un bigliettino per il suo fratellino, con scritto "Caro Morby, io ti amo tanto. Che bello che hai un anno!", e che ha scelto per lui un regalino che a Mamma Pinkytos ricorda tanto la sua infanzia (un barattolo che fa il verso della mucca), comprato con le monetine del suo salvadanaio.
Mamma Pinkytos che è felice, molto felice e pensa che la vita a quattro e la fratellitudine costano fatica, ma è una fatica ampiamente ripagata.
giovedì 21 marzo 2013
Mamma Pinkytos in prigione - parte II
Minty: "Sai Lila che oggi la mia mamma é andata in pligione?"
Lila: "Eh sì, anche le mamme vanno in pligione quando uccidono o rubano o picchiano. Anche Gesù, prima di diventare San Giuseppe, é stato picchiato, poi gli hanno messo in testa una corona di spine e lo hanno messo in una bara di vetro e non era più nato. Quelli che fanno così vanno in prigione."
Minty: "Ma la mia mamma ci va per lavorare." (sottotitolo: non credo rubi, uccida ecc. Però non si sa mai.)
Lila: "La mia mamma fa la maestra e per lavorare va a scuola. Che é meglio. Però non mangia a scuola." (sottotitolo: lei non ruba neanche il pane allo Stato. Mica come la tua!)
Mamma Pinkytos è sempre felice di sapere che gli amici dei nani hanno un'ottima opinione di lei.
Mamma Pinkytos in prigione
Effettivamente quella derelitta di Mamma Pinkytos, per ragioni di lavoro, va spesso e volentieri in carcere, ma fino ad ora si era astenuta dal fornire questo dettaglio al suo nano grande, in piena fase "ti colpo, ti spado, ti mortisco, ti cattulo."
Ovviamente l'allegra circostanza ha immediatamente messo in febbrile attività le rotelline del suo cervelletto da treenne: "Davvero vai in pligione? Ploplio tu mamma?"
"Sì, ma ci vado per lavorare amore." Minimizzava Mamma Pinkytos.
Ma il nano non era soddisfatto della riduttiva spiegazione: "E tu cosa gli fai ai pligionieli mamma?"
"Li aiuto. Li difendo. Sono il loro avvocato."
"Eh! Ma alloa come fai con le gualdie? Scavalchi? Li picchi?" Si preoccupava il Minty che ha visto troppe volte il cartone di Robin Hood.
"Le guardie amore mi aprono le porte, mi fanno entrare. Gli avvocati hanno una tesserina e possono entrare."
"Ma poi ti spalano mamma! Ti ammazzano!" Si allarmava il nano.
"Per l'amor del cielo! No! Non succede niente alla mamma! Ci va spesso!"
Il nano non pareva convinto. Si è messo le scarpe e la giacca senza parlare. Poi, sull'uscio, al momento del saluto, mentre Mamma Pinkytos con in braccio il Morby che si dimenava gli chiedeva il bacio del buongiorno, il Minty ha detto: "Sono un po' deluso mamma."
"Per cosa sei deluso amore?" Chiedeva lumi Mamma Pinkytos.
Sulla porta dell'ascensore il nano Robin Hood cercava di tradurre in parole la propria perplessità: "Il Re Giovanni.. I pligionieli... Fra' Tac... La mia mamma..."
Poi Mister Baby premeva il bottone e il Minty si portava le sue riflessioni all'asilo, mentre la sua mamma se ne andava allegramente "in pligione".
mercoledì 20 marzo 2013
Mente affollata
Negli ultimi giorni avrebbe voluto raccontare tante cose, ma spesso le sono mancati tempo e lucidità.
Stasera, in piscina, durante la lezione di Ivano Vaccipiano ("Vediamo chi si merita l'uovo la prossima settimana! Spingete con le gambe!" Uè Ivano Vaccipiano, va bene la lotta alla ciccia, ma l'uovo non si tocca! Sacrilegio!), Mamma Pinkytos ha scritto mentalmente venticinque post. Vediamo se, in concreto, riesce a metterne insieme uno per quanto squinternato e affollato di pensieri e sensazioni.
Domenica Ali Theweatherman aveva organizzato un "pre-parto party" a sopresa (ih ih) per Mamma Polly Capellipazzi. Una cosa super professionale, con poster e spillette a tema. Mamma Pinkytos si era votata alla causa e per due giorni aveva lavorato a delle manine di frolla cotte su bastoncino (da mangiare tipo lecca lecca) ricoperte di pasta di zucchero azzurra (manine del Banana. Oddio, speriamo non siano azzurre!!!) e rosa (manine di Maria che uscirà dalla panza di Mamma Stefy Tagliaecuci, cognata di Mamma Polly nonchè mamma di due femmine alle quali mancava appunto la terza nanetta). Morale della favola, mentre la garrula Pinkytos'Family con il suo prezioso vassoio saliva sui monti di Heidi nel paese natale di Mamma Polly Capellipazzi, dove si sarebbe tenuta la festa, ha iniziato a nevicare come neanche a Natale. La macchina slittava, la strada faceva obiettivamente schifo e i tornanti da fare erano tanti. Mister Baby si è infuriato con nessuno in particolare (con la strada, la neve o che so io e per non sbagliare anche con Mamma Pinkytos) e appena la non più allegra famigliola è arrivata a destinazione ha dovuto subito riprendere la via del ritorno, previo deposito e assaggio dei biscotti e presa visione della faccia stupita delle festeggiate, tra i comprensibili pianti del Minty e i mugugni di Mamma Pinkytos. C'est la vie.
Ieri invece tutto è andato per il verso giusto. In calendario c'era la festa di compleanno di Mister Camomilla, amichetto del Minty. E' stata una di quelle festicciole old style, in casa, con quattro nani e le loro mamme, con dolci buonissimi per lo più fatti in casa. Il festeggiato era felice, gli invitati pure, a testimonianza del fatto che ai nani piacciono le cose semplici. E' finita con le femmine truccate con l'ombretto fuxia dalla sorella di Mister Camomilla e i maschietti ingellati come Danny Zuko di Grease. Fa niente se alla sera Mister Baby ha chiesto al Minty cosa aveva fatto alla festa e lui ha risposto: "Mangiato". I nani, si sa, hanno spesso una visione riduttiva. Domani si raddoppia con la festa di compleanno della Taty, alla quale Mamma Pinkytos accompagnerà tutti i nani della famiglia allargata (Banana escluso, per ovvi motivi).
Oggi Mamma Pinkytos ha fatto la maratona per presenziare insieme al Minty alla lezione di psicomotricità che i nani dovevano condividere con i genitori. Ha corso come una pazza, mobilitato i nonni, è uscita prima dal lavoro, ritirato prima Morby dal nido, ma ne è valsa la pena. Il suo nano grande era felice ed emozionato e lei anche. Tuttavia, come al solito, Mamma Pinkytos ha una netta propensione per il proselitismo e ha sostanzialmente adottato una bimba la cui mamma si era dimenticata della lezione. La nanetta, ogni tre minuti precisi, ripeteva: "E la mia di mamma? La mia mamma non c'é" e a Mamma Pinkytos si stringeva il cuore, così l'ha temporaneamente adottata e il Minty, un giorno che ha potuto liberarsi del gattonante fratello, si è ritrovato una sorella. Ma non se ne è lamentato più di tanto.
Domani è il primo giorno di primavera. Un anno fa Mamma Pinkytos faceva il suo primo monitoraggio in ospedale e pregava il Morby di uscire da quella pancia in via di esplosione, possibilmente pesando meno del fratello record-men (il Minty pesava 4,7 kg). In poche parole, sabato il Morbillino di Mamma Pinkytos, il suo nanetto con sei denti-quasi otto, che ancora non cammina ma gattona come un fulmine, che è un anarchico in erba, compirà un anno. La sua mamma, come sempre in questi casi, ha l'ansia da prestazione. Non perchè voglia fare chissàche. Semmai per l'esatto contrario. Vuole che per il Morby sia una bella giornata, senza tensioni, tranquilla, felice. Poichè i nonni lavorano e le dispiacerebbe non festeggiare per niente un giorno così importante, ha organizzato una merenda mamme-bimbi semplice semplice, invitando le amiche del corso preparto ed i loro nani unenni. Mamma Pinkytos vorrebbe che fosse la festa del Morbillo, vorrebbe potergli dedicare attenzioni. Sempre se il Minty e gli eventuali fratelli grandi non monopolizzzeranno spazi, giochi e mamme. Mamma Pinkytos è emozionata, in fermento. Da tre settimane sta lavorando a una torta decorata in pasta di zucchero per domenica, quando insieme ai nonni, la Pinkytos' Family festeggerà sia il Morby sia Mister Baby, che invecchia lunedì.
Stasera Mamma Pinkytos è un po' malinconica. Il tempo vola, i nani diventano grandi. Forse sabato avrebbe preferito rapire il Morby e portarlo su una nuvola, per coccolarlo tutto il giorno e non condividerlo con nessuno.
martedì 19 marzo 2013
Il mio papà, il papà dei miei bambini e tutti gli altri papà
Mamma Pinkytos e il Minty ieri sera hanno colorato al buio un diploma di migliore papà del mondo per Mister Baby e stamattina il nano lo ha portato al suo papà al momento del risveglio insieme ad un regalino. Anche il Morby gattonante aveva un pacchettino di cioccolatini dorati per il suo papà.
Vedendo che anche il pestifero fratello aveva un pensierino per Mister Baby, il Minty è diventato petulante e di cattivo umore perché voleva fosse il suo compleanno (non ha ancora ben colto il significato di "festa del papà" e per lui festa vuole dire compleanno), voleva ricevere dei regali, voleva mangiare la torta e fare una festa tutta per sè.
Il nano grande è in una fase di schiacciante egocentrismo e mal sopporta i festeggiamenti altrui ("Non è il tuo compleanno!! E' il mio compleanno! Capito?! Adesso ti butto tutti i legali nella spazzatula!! E te li lubo e me li tengo e li butto via!").
Mamma Pinkytos è preoccupata delle conseguenze dell'imminente compleanno del Morby sull'ego smisurato del Minty.
Con fatica Mister Baby e Mamma Pinkytos hanno ricondotto i nani all'ordine e li hanno consegnati nei relativi asili. Mamma Pinkytos ha visto Mister Baby già affaticato alle nove del mattino e ha pensato alla festa del papà e a tutto quello che essere papà comporta.
Probabilmente, se in questo momento chiedessero a Mister Baby di definire con una parola il suo ruolo di padre, lui risponderebbe: fatica.
Ma (per fortuna) c'è dell'altro.
Ci sono l'entusiasmo e l'emozione di vedere queste piccole persone che crescono, c'é la paura di sbagliare, di non essere all'altezza. Ci sono le infinite piccole gioie di ogni giorno.
Forse non tutti le vedono, ma Mamma Pinkytos è convinta che Mister Baby sia tra gli eletti.
Perché è un bravo papà. E' un papà attento, premuroso, uno che cambia cacche e pannolini come mai avrebbe pensato, che aspira nasi, che canta, che si fa domande sui suoi nani, che vive della loro gioia, che guarda le ombre che passano sui loro visini e si chiede il perché.
Poi Mamma Pinkytos ha telefonato al suo, di papà. Ma aveva il telefono spento.
Il suo papà non sta bene, è in uno dei suoi momenti down causati dalla sua antipatica malattia, ma è una roccia, anche quando dice che non ce la fa più, e Mamma Pinkytos lo sa.
Lo sa perché lei il suo carattere di ferro lo ha preso proprio da lui. Palla lunga e pedalare, anche quando gli eventi volgono al peggio. Lei sa che il suo papà, che ha sette vite come i gatti, anche nei momenti bui fa progetti, guarda avanti. Lei sa che qualche volta ha bisogno di lamentarsi, di essere considerato e coccolato perché non sta bene, ma appena l'energia torna è pronto a ripartire lancia in resta.
E allora tanti auguri papà, per la tua festa. La primavera sta arrivando. Stringi i denti che bisogna ripartire. Delle tue sette vite ne hai consumate solo un paio.
Infine Mamma Pinkytos ha pensato a tutti i papà del mondo, a quelli degli amichetti dei nani, a quelli che a volte incontra per lavoro, non sempre in situazioni facili. Loro non sono mamme. Loro genitori lo diventano con il tempo. Facendosi strada con pazienza e perseveranza, a volte con qualche delusione, nella stretta relazione madre-figlio. Non è facile, niente è facile. Ma anche la loro è una bella avventura.
Mamma Pinkytos non è un papà e forse non capisce fino in fondo. Sa solo che una delle cose che le piacciono di più al mondo, è guardare Mister Baby coccolare i suoi bambini. E' uno dei pochi casi in cui lei, abituata e portata all'azione, potrebbe stare per ore solo a guardare.