venerdì 8 febbraio 2013

Dica: " Aaaaa!"

Mamma Pinkytos sta mangiando una banana troppo matura tagliata a pezzi minuscoli ricoperta di panna montata. In questi giorni mangerebbe solo gelato e panna montata che, oltre a dare sollievo ai denti, risollevano anche l'umore. Oggi infatti Mamma Pinkytos é proprio giù di corda. É appena andata dal dentista ed era preparata al peggio: "Togliamo il dente!" "Cuciamo !" "Tagliamo !" o che so io. Insomma, era disposta a tutto pur di farla finita con questo dolore che le fulmina il cervello. Invece, dopo che Mamma Pinkytos ha detto diligentemente "Aaaaa", il cortesissimo Dottor Midispiacetantomasonocavolaccituoi le ha prescritto un banale colluttorio per tentare di disinfiammare la parte ed, eventualmente, riuscire a rimandare l'estrazione ad allattamento del Morby concluso. Mamma Pinkytos, che mancava si facesse camminare una lumaca in faccia (dicono che la bava di lumaca é antinfiammatoria) e le ha provate tutte, é parecchissimo contrariata e niente affatto fiduciosa negli effetti del colluttorio di cui sopra. Il fatto é che é stufa di avere mal di denti. Tutto qui. Però avendo alle spalle ben ventisette mesi in totale di allattamento sa che non ci sono molte alternative. E, suo malgrado, si adegua. Purché la si lasci in pace a crogiolarsi nel suo dolore e non le si dica, come la povera Santa Domitilla Pensacitu che deve sempre trovare una soluzione a tutto, che dovrebbe provare a cambiare dentifricio. Perché il mal di denti toglie a Mamma Pinkytos ogni filtro tra cervello e lingua.

mercoledì 6 febbraio 2013

Relax inaspettato

Mamma Pinkytos non ha dormito tutta la notte (che novità!!), ma questa volta la colpa é di un fortissimo mal di denti. Stamattina non riusciva neanche a parlare e, dovendo fare 60 km per discutere un processo importante, si é imbottita di tutto quello che una mamma che allatta può prendere (quasi nulla) e si è messa in macchina. Peccato fosse talmente rimbambita dal dolore e dalla sensazione di avere una patata in bocca, che si é tenuta in borsa le chiavi della macchina di Mister Baby e la tessera del parcheggio. Così il povero legittimo consorte ha dovuto portare i nani a scuola e nido a piedi e andare al lavoro in autobus.
Mamma Pinkytos, nel frattempo, sotto l'effetto dell'antidolorifico e piena di sensi di colpa, ha discusso il suo processo e ora, con la mascella di nuovo pulsante, sta bivaccando in attesa della sentenza. Riesce a mangiare solo cose che non si masticano e parlare le costa fatica. Ma si sta rilassando. Stamattina il Minty, in pieno delirio Robin Hood, le urlava contro e le lanciava oggetti vari mentre la sua povera madre dolorante cercava di vestirsi più in fretta che poteva:"Tu sei il Plincipe Giovanni! Io ti sconfiggo e colpisco!!" Mamma Pinkytos scansava i colpi nemici e desiderava una figlia femmina. La sua Morbiducciola, pure lui di sesso maschile ma ancora non votato alla pugna perenne, dormiva ancora.Ora Mamma Pinkytos deve attendere le quattro e, non potendo dormire su una panchina sia a causa del dolore sia perché sarebbe poco consono alla situazione, ha parecchio bisogno di rilassarsi. Finalmente é riuscita ad andare all'Ikea, ha mangiato salmone marinato e riempito colpevolmente il carrello di cose inutili (ma bellissime) per i nani. Per dirla tutta si é anche un sacco trattenuta perché le piaceva tutto..Sarà stato anche un relax forzato dettato dalla necessità di attendere l'esito del processo, ma é sempre meglio di niente. Seppure con il mal di denti che le fa compagnia, nella prospettiva del nano grande in fase logorroico-aggressiva che la aspetta a casa, si è goduta volentieri il silenzio e lo shopping inaspettato.

lunedì 4 febbraio 2013

Pensieri sparsi

Mamma Pinkytos la scorsa notte non ha dormito quasi per niente a causa del Morby raffreddato e tossicchiante. Stamattina si è alzata di soppiatto, ha rapito il suo nano grande, l'ha portato a fare colazione al bar con spremuta d'arancia e brioche ("Ma io volevo il latte col bibe. Pecchè in quetto bar non fanno il latte col bibeon?" - Eh sì, a tre anni e mezzo il Minty beve ancora il latte dal biberon, ma, a differenza di altre cose, alla sua mamma non sembra grave), poi l'ha portato a scuola ed è volata in udienza fuori città.
Stasera, dopo che la giornata è scivolata via, come sempre bella densa di cose da pensare e da fare, dopo che il Minty non dorme ancora mentre lei dormirebbe assai volentieri ("Eh mamma, io non sono stanco!" -  "Ma io sì!!!!") e la viene a chiamare ogni quattro minuti precisi ("Vieni, uffa, tu DEVI fammi compagnia! Fai le tue cosine poi quando ha finito vieni SUBITO"), dopo che il Morby è stecchito appena appoggiato nel suo lettino tutto piangente e mucolitico, dopo tutto questo Mamma Pinkytos vorrebbe dire, vorrebbe scrivere, le vengono in mente spunti, ma non ha più la lucidità per riordinare i pensieri. E allora li lascia fluire in ordine sparso.
1. Il Morby cammina! Beh, non proprio da solo, cammina tutto traballante spingendo il suo carrellino primi passi a forma di pinguino, ma fa ridere, così bassino che non sta fermo un attimo. Mamma Pinkytos ha il magone perchè voleva riprenderlo con la telecamera almeno una volta mentre gattonava e ora il nanetto vuole stare sempre in piedi, per fargli piegare le gambe devi sparargli.
2. Al Minty è partita la passione per la cucina e la pasticceria, proprio come alla sua mamma. Ieri pomeriggio, nel loro momento esclusivo mentre il Morby e Mister Baby dormivano, aveva un unico chiodo fisso: "Mamma, cuciniamo qualcosa dai. Impastiamo la pizza o il pane. Oppue ho un'idea, una tolta di regalo per il Morby e il papà." Mamma e nano si mettevano a impastare la pizza ed il Minty, tutto compunto, prendeva la sua agendina e un pennarello, come per prendere appunti. "Cosa fai nano?" chiedeva la sua mamma. "Sclivo tutte le mie lucette." "Quali lucette nano?" "Quelle degli ingledienti." Ricette amore, ricette, ma va bene lo stesso. Oggi Mamma Pinkytos e il Minty hanno fatto il bis. Il Minty ha impastato in autonomia e modellato sette bei panini al latte: sei piccoli e uno "gigantone", per lui ovviamente.
3. Lunedì e martedi prossimo, per le vacanze di Carvnevale, il Minty andrà due giorni dai nonni. A Mamma Pinkytos, che è mamma chioccia come neanche quelle del Medioevo, stanno già salendo l'ansia ed il senso di abbandono.
4. Mister Baby vuole che Mamma Pinkytos, per la sua sanità mentale e per quella del resto della famiglia, abbia la sua sera libera (il venerdì). Quella viveur di M.P. venerdì è uscita con le sue amiche di pancia (gravidanza del Morby) ed è stata una serata molto piacevole, ma dubita di trovare ogni venerdì qualcuno disposto ad uscire con questa mamma rinsecchita dagli argomenti di discussione limitati. D'altronde di figli, per ora (ih ih!), ne ha fatti solo due e non è che abbia infinite amiche di pancia. Andare al cinema da sola in linea di principio le piacerebbe (così come mettersi a dormire in macchina da qualche parte del resto), ma le fa un po' di tristezza. Si accettano volontari.
5. Gli zii cinesi devono trasferirsi da Tientsin a Pechino e stanno cercando casa. Peccato che in Cina, se trovi una casa che ti piace, devi traslocare subito, altrimenti perdi l'occasione e quando arrivi con il camioncino con tutte le tue robine belle impacchettate ci trovi dentro qualcun altro. A Mamma Pinkytos, che ha traslocato quando il Minty aveva due mesi, al solo parlare di trasloco viene un attacco apoplettico e tra l'opzione di vivere tutta la vita in una catapecchia e quella di mettersi a infilare proprio quella vita lì in un numero indefinito di scatoloni preferisce la prima. Il che la dice lunga sulla sua pigrizia.
6. Bastano due minuti di simultanea presenza di M&M per mandare in vacca almeno quattro ore di lavoro di Santa Domitilla Pensacitu. Mamma Pinkytos sta pensando al modo di trasbordare i nani direttamente dal pianerottolo alla loro cameretta, senza passare dal resto della casa. E una volta dentro chiudere la porta alle loro spalle ("Mamma, ma il Morby butta il giro tutto!" - "Perchè tu sei ordinato?" - "No ma lui è.... distruggitore!" . Più che altro il Morby è metodico. Nel senso che svuota la sua cucinetta senza lasciare al suo interno neppure una carota di plastica, idem con la cesta dei giornali. Finchè non ha fatto piazza pulita è indaffarato come un manovale. Il Minty è più sconclusionato anche nel produrre disordine. Ma l'effetto combinato è comunque devastante).
7. Sebastiano, uno dei compagni di scuola con cui il Minty ha legato di più, ha i pidocchi. E' stata la di lui madre a dare la funesta notizia a Mamma Pinkytos, mentre quest'ultima, ignara del perciolo incombente, stava litigando con la cerniera delle pantofoline del suo nano. Ha precisato che li hanno presi sia lei che la sorella e ha pronosticato un'epidemia. Mamma Pinkytos ha detto speranzosa: "Mah! Fino adesso il Minty non li ha mai presi!" L'untrice ha replicato serafica: "Neanche Sebastiano. Fino ad oggi." Appunto.
8. Il Minty a soli tre anni e mezzo ha la sindrome di Peter Pan, e non nel senso che vuole essere Peter Pan (anche se in realtà ha anche quella), ma nel senso che non vuole crescere: "Mamma, ero piccolo in quella foto?" - "Sì, eri un pandorino di cinque mesi." - "Uffa mamma, io volevo essele ancoa un pandoino così." - "Ma tu SEI ancora il mio pandorino, lo sarai sempre. E poi a tre anni mica sei grande." -  "Uffa mamma, ma non vedi come sono lunghissimo?!"
9. Mamma Pinytos ha iniziato la settimana con i capelli sporchi e l'energia di una novantenne all'ospizio. La notte promette assai male. Forse è il caso di andare a nanna e rilassarsi leggendo il suo libro ("Villa Metaphora" di A. De Carlo). Ma il Morby non la lascia manco leggere. Ad ogni pagina girata si muove, tossisce, sussulta, si gira. E a Mamma Pinkytos, che vorrebbe rilassarsi, viene l'orticaria.
Mannaggia.

sabato 2 febbraio 2013

Peccati di gola

Mamma Pinkytos è all'ingrasso. Sarà che è ormai assuefatta (eh sì, è come la droga), sarà che ha carenze d'affetto o di sonno o di tutti e due insieme, ma non ci prova neppure più a resistere alle tentazioni del palato.
Non lasciate a portata di Mamma Pinkytos cioccolatini, caramelle o, peggio ancora marshmallows o altre schifezze simili (che ha sempre vituperato e dalle quali si è sempre tenuta alla larga), perché dureranno assai poco.
Il guaio, soprattutto, è che Mamma Pinkytos, alla quale non mancano né la costanza né la pervicacia, è in piena fase "voglio fare la pasticcera" indi per cui, a casa della Pinkytos' Family, torte e dolcetti vari non mancano quasi mai. Magari mancano il pane o il latte, magari i nani mangiano pasta all'olio perché il frigo è di un vuoto disperante, ma una bella fetta di torta fatta in casa la trovano quasi sempre.
Non è un caso che il Morby, a dieci mesi, quando non si sveglia piagnucoloso in astinenza da Tetta, si alzi in piedi nel letto scandendo: "Ma-ma! Tol-ta!"
I dolci fatti in casa sono sani, direte voi.
Dipende, dice Mamma Pinkytos. Perché a un certo punto, esaurita l'intera gamma di crostate e torte margherite et similia, la fregola di sperimentazione va oltre e si approda a creme e cremine, mousse e ganache e chipiùnehapiùnemetta. Certo, Mamma Pinkytos non è ancora arrivata ai livelli della Nonna L secondo la quale una crostata o una ciambella sono dolci tristi e se un dolce non contiene almeno sei uova e un chilo di cioccolato e non è interamente coperto di panna non può essere chiamato tale. E per fortuna.
Perché se le amiche mamme per rilassarsi vanno in palestra, Mamma Pinkytos si diverte in cucina, se le amiche cercano corsi di spinning e acquagym, lei cerca corsi di cake design e questo ha un effetto devastante. Sulla sua pancia, intendo. Perché se quella delle altre cala di pari passo con la crescita dei bimbi, quella di Mamma Pinkytos cresce pericolosamente.
Il fatto è che lei non è capace di mettersi a dieta e neppure di fare qualche sacrificio. Non l'ha mai fatto. Per uno strano ed incomprensibile meccanismo, oltre a produrre dolci a un ritmo che fa invidia a una pasticceria, ha iniziato a comprare junk food anche al supermercato. Oggi è andata a fare la spesa con il Minty e, una volta ala cassa, il contenuto del carrello era disperante, e non certo per colpa del nano che, al massimo chiede un ovetto di cioccolato e che, oggi, se ne stava tutto felice con in mano una mascherina da Uomo ragno. La metà erano ingredienti per fare i dolci in quantità tali da non rischiare di rimanere senza (perché Mamma Pinkytos odia quando cerca una ricetta, la studia, si ingolosisce e sul più bello scopre che le manca il lievito. Urlerebbe se potesse.) L'altra metà erano dolci veri e propri, cioccolato, merendine in offerta, che non si sa mai che se un giorno non le va di mettersi a impastare.
Una rovina. A ciò si aggiunga che quegli schizzinosi di Mister Baby e del Minty, abituati troppo bene, se un dolce non esce a regola d'arte, ne mangiano mezza fetta di malavoglia e lo lasciano gustare interamente a chi l'ha fatto. Ergo, Mamma Pinkytos se lo deve mangiare tutto.
Oggi Mamma Pinkytos ha fatto i macarons. DOVEVA farli perché a Natale Mamma Polly Capellipazzi le ha regalato il kit.
Stasera, emozionata per l'esperimento, ha offerto i suoi macarons grandi tre volte il normale con ganache di cioccolato fondente e scorza di arancia a Mister Baby. Poi li ha assaggiati lei. Erano così esageratamente deliziosi che ha DOVUTO mangiarsene tre (due e mezzo perché metà glielo ha rubato Mister Baby).
Il problema è anche che ovunque si mangia. Se vai da amici ti invitano a cena o a merenda. Se esci con le amiche si va a mangiare. Con i bimbi è una merenda continua. Con i colleghi vai a colazione. Insomma, non se ne esce.
Mamma Pinkytos, che ha sempre pensato che se hai voglia di dolci è perché il tuo corpo in quel momento ne ha bisogno (teoria un po' di comodo, lo ammette), sa che bisogna darci un taglio, anche se ogni volta trova la scusa buona per rimandare. Ma adesso sente veramente di stare esagerando.
La prossima volta, quando il Minty le chiederà: "Mamma, tu sei grassa?" forse la risposta non sarà indubitabilmente negativa, come è stata fin ora. Per onor di cronaca, però, aggiungerà:"Ma felice".
E questo è l'importante.

giovedì 31 gennaio 2013

Quando la mamma non c'é

Oggi Mamma Pinkytos aveva in calendario un processo impegnativo e, ovviamente, ieri sera il Morby aveva la febbre alta. Mamma Pinkytos, convinta di cavarsela in mattinata, aveva ingaggiato Santa Domitilla Pensacitu e aveva pre-allertato Ali Theweatherman per il ritiro del Minty da scuola, per non essere costretta a portare fuori il nano malato alle quattro. Poi avrebbe restituito il favore preparando la merenda per Minty e Baby Lila, che avrebbero giocato un po' insieme. Invece, per farla breve, il processo di Mamma Pinkytos é durato ininterrottamente (salvo dieci minuti di pausa alle 16) dalle 9 alle 18,30 e la derelitta, che non poteva neppure telefonare per sapere dei suoi nani, ha avuto il magone tutto il giorno (oltre alle solite peripezie organizzative per incastrare i pezzi del puzzle).
Il Morby era malato e quindi particolarmente mammone. Stamattina le stava attaccato come una cozza e a lei aveva pesato molto andarsene. Ma contava di tornare presto.
Le ultime parole famose.
Così mentre la loro snaturata madre, afflitta come non mai dai sensi di colpa, si occupava di associazione per delinquere, note di p.g. e reati fine, M&M se la cavavano da soli. O meglio: Santa Domitilla metteva radici nella Pinkytos' Home e il Minty metteva radici in casa di Baby Lila Capellipazzi.
A tirar su il morale di Mamma solo un video di Ali Theweatherman dove i nani impastavano la pizza conversando amabilmente di cinema come due sciurette di mezza età.
Mamma Pinkytos lasciava l'aula d'udienza alle 18,30 con le gambe anchilosate, le traveggole per la fame e la stanchezza e la necessità di fare pipì. Dopodiché percorreva 50 km nella nebbia fitta cercando di fare più velocemente possibile per liberare Santa Domitilla Pensacitu, mollava ad una rotonda della tangenziale la sua collaboratrice Silent Girl (santa pure lei) e finalmente arrivava a casa dal suo nano piccolo pieno di muco e dal suo nano grande pieno di rivendicazioni, che si palesava con mezzo litro di latte e una scatola di biscotti che si era fatto comprare al supermercato da quel sant'uomo (pure lui) di Ali Theweatherman (va bene che c'é la crisi, ma il nano accattone é un'assoluta novità!)
Dopo una frugale e veloce cena a base di avanzi di frigorifero, Mamma Pinkytos, per compensare l'assenza, addormentava i suoi nani, tutti e due, accarezzando loro le manine: una piccola piccola, una più grandina, ma tutte e due lisce lisce.
P.s. in giorni come questi, dove regna l'imprevisto, Mamma Pinkytos non potrebbe farcela senza la sua super famiglia allargata e ringrazia il cielo che nessun agente immobiliare abbia ancora trovato una sistemazione alternativa alla insostituibile famiglia Capellipazzi!

martedì 29 gennaio 2013

Cresceranno grandi e forti

Oggi Mamma Pinkytos é andata a trovare la sua amica Mamma Lella Hofattotris, già mamma della Taty, di quasi cinque anni. Mamma Lella, una settimana fa, é diventata mamma-tris, avendo dato alla luce i gemellini Luca e Andrea. Per un problema alla placenta, che non consentiva di crescere soprattutto a uno dei bimbi, il parto é avvenuto con qualche settimana di anticipo e Luca era uno scricciolo pieno di capelli di poco più di un chilo, mentre Andrea pesava quasi il doppio.
Mamma Lella, ripresasi benissimo dal cesareo, raccontava. Di come la decisione dei medici di far nascere i gemelli sia stata repentina, della Terapia Intensiva Neonatale, della sua umanità varia, di come ti ci abitui a gioire per un grammo conquistato e a stare sempre sul filo tra paura e speranza.
"Cresceranno grandi e forti", hanno detto a Lella e a suo marito medici e infermieri, abituati a ben altro.
In un paio di mesi al massimo la famiglia sarà riunita. I gemellini lasceranno l'ospedale a turno, al raggiungimento dei 2,2 kg di peso. Nel frattempo mamma e papà faranno loro visita ogni giorno, fino alle tre e mezza, quando la Taty esce da scuola. La mamma si tirerà il latte per loro e farà la marsupio-terapia. Il pannolino di Luca ora va stretto persino alle bambole della Taty, ma é solo questione di tempo.
Mamma Lella raccontava e Mamma Pinkytos aveva la pelle d'oca.
Ha pensato a quando era in ospedale per la nascita del Morby, a come si sentisse il cuore diviso in due perché il Minty non era con lei e a come, da allora, si senta sempre così, volendo costantemente fare di più per entrambi, anche quando le necessità dell'uno cozzano con quelle dell'altro.
Ha pensato a Mamma Lella, che dopo la Taty non era sicura di volere altri figli, al suo carattere talvolta ansioso così in contrasto con la serenità di adesso.
Ha pensato al suo cuore diviso in tre, alle visite in ospedale tanto attese, ma con il cronometro, alla necessità di dividersi tra due culle, di tornare dalla Taty, di regalarle gli ultimi scampoli di vita da figlia unica prima dell'invasione.
Ha pensato alla stranezza di una famiglia che si ritrova poco per volta, alla sensazione che manchi qualcuno.
Ha pensato ai progressi della medicina, ha pensato ai miracoli.
Poi é andata a scuola a prendere il Minty, che aveva vomitato, e al nido a prendere il Morby, che aveva le guance così rosse che sembrava Heidi.
Ha pensato che erano belli, proprio belli, nonostante il colorito pallido e il naso pieno di muco.
Ha pensato che farli crescere grandi e forti costa fatica, a chi più a chi meno. Ma certo non si può dire che non ne valga la pena.

domenica 27 gennaio 2013

Prima di nascere era bruttissimo

E' in bagno che il Minty dà il meglio di sé, quando parla a ruota libera esternando le proprie riflessioni sul mondo. Durante il sacro momento della cacca del nano o dopo il bagno, quando asciuga corpo e capelli al suo Mintolino, Mamma Pinkytos ne sente sempre delle belle:
"Mamma, a te ti piace andae a mangiare la pizza?"
"Si, da bambina mi piaceva moltissimo, anche perchè non ci andavamo quasi mai e ogni volta era una festa."
"Quale festa?"
"Intendevo che era un'occasione speciale, una cosa bella che la mia famiglia faceva insieme."
"La festa della pizza è la cosa bella della tua vita?"
"Era un momento bello, ma dopo ne sono venuti altri molto più belli."
"Quali?"
"I momenti più belli per la mamma sono stati quando siete nati tu e il Morby, quando tu hai visto il Morby per la prima volta e quando si è sposata con il papà."
"Ah."
"I tuoi momenti più belli quali sono stati?"
"Andae a Gaddaland e Uerodisney."
"Ma nano! Non ci sei mai andato!"
"Sono i più belli."
Andiamo bene.
Le rotelline del cervello del Minty rumoreggiano. Il nano sta pensando.
"Mamma."
"Dimmi."
"Tu il papà dove lo hai tlovato?"
"L'ho incontrato in un bar."
"In un bar?! Cosa tava facendo?"
"Era con i suoi amici, mente io ero con le mie amiche."
"E dopo sono nato io?"
"Dopo un po'. Non subito."
"Si lo so. Prima vi siete sposati pecchè io non c'ero."
"Esatto."
"Tu invece cosa facevi di bello prima di nascere? Ti ricordi?"
"Si!!! Plima di nascere ela bluttissimo! Tutti gli uovi si picchiavano tra di loro pecchè volevano una mamma."
Mamma Pinkytos è sgomenta per la rivelazione.
"Oh mamma mia!! Davvero?"
"Si. Alloa io sono scappato e sono andato con tutto il mio uovo in giro a cercare la mia mamma."
"Tutto solo?"
"Si. Andavo in tutte le case di notte, quando tutti dommivano, come Santa Lucia."
"E poi?"
"E poi ho tlovato te. Con questi capelli così. Una mamma bellissima. La mia mamma. E ti ho scelto."
Colpita e affondata.
Mamma Pinkytos è contenta che, ogni tanto, i vapori del bagno offuschino la ragione dei suoi nani.
Oggi aveva proprio bisogno di essere scelta, anche da un piccolo uovo riottoso che si aggira nottetempo di casa in casa.