sabato 25 ottobre 2025

Pronto Soccorso

Mamma Pinkytos è stata indisciplinata e testarda e, alla fine per evitare la coda infinita del Pronto Soccorso, ha fatto una coda infinita al Pronto Soccorso, ma, da vera furba, ci è andata dopo avere fare la radiografia a pagamento in privato.
Dopo una settimana di zoppia, in cui ha guidato, salito e sceso scale in modalità laterale, applicato impacchi caldi e freddi, rischiato la morte con le stampelle,  il piede di Mamma Pinkytos era ancora color Halloween (nero tendente al viola ,con deboli riflessi giallo arancio). 
Così si è decisa, piú per mettere a tacere gli uccelli del malaugurio dai quali è circondata che mettevano in dubbio le sue competenze ortopediche, a prenotare una radiografia del piede in uno studio privato prevista per questa mattina.
È andata bella tranquilla in macchina e stampelle  e al radiologo è bastato uno sguardo menagramo per portare jella:"Come mai è così nero?!"
"Sarà il trauma" 
"Troppo nero" ha chiosato neanche parlasse di Mandela ai tempi dell'apartheid.
Gli è bastata un sola radiografia per sentenziare: "Le dico subito che c'è la frattura ossea, faccio prima a farle vedere che a spiegarle" indicando il buco bianco nel piede stilizzato di Mamma Pinkytos sulla lavagna luminosa.
La mater testarda ha chiesto la consulenza del medico il quale, nonostante lei insistesse nel sostenere che le fratture alle dita dei piedi non si ingessano, l'ha invitata a recarsi al temuto Pronto Soccorso con la scusa che "in presenza di un distacco osseo bisogna sempre valutare l'intervento."
E niente.
Suo malgrado ha dovuto costituirsi. 
Solo perché Mister Baby l'ha minacciata non se ne è andata prima del triage.
Troppa gente, troppo caldo, ma soprattutto troppo pochi ortopedici.
Uno.
Che a sentire le infermiere era intento alla ricostruzione osso per osso di uno scheletro visto che non si è palesato dalle 9 del mattino alle 16.30 del pomeriggio, nonostante la folla imbufalita dei fratturati in attesa.
Quando è arrivato, dopo sette ore,  ha guardato prima l'rx poi da due metri di distanza il piede di Mamma Pinkytos, ha detto all'infermiere "incerottiamo" e le ha spiegato che avrebbe dovuto camminare per un mese sul calcagno, abilità già ampiamente acquisita da M.P.
La mater ortopedica ha osservato attentamente, per essere sicura di riuscire a riprodurre al prossimo evento traumatico analoga fasciatura "a cavaliere".
Poi è stata dimessa. Con il referto di un altro.
Quando si è accorta, Mister Baby è tornato per fare rilevare l'errore. Gli hanno stampato un nuovo referto e finalmente se ne sono andati.
Appena Mamma Pinkytos ha guardato la cartella  di dimissione ha scoperto di avere nell'ordine una frattura scomposta al quarto dito del piede destro, un distacco osseo al piede sinistro e, udite udite, un punto di sutura in sede di ferita chirurgica per asportazione di neoformazione all'emicostato dx dove, a occhio e croce, pensava di non avere problemi. Tutto in un unico accesso.
Tre al prezzo di uno.
Con tutta questa abbondanza è andata zoppicando peggio di prima a cena al ristorante cinese con  Mamma Polly Capellipazzi, che zoppicava pure lei per uno stiramento. Sarà che a una certa età è più sicuro non uscire di casa. Anche se Mamma Pinkytos si è infortunata in casa e quindi fa lo stesso.
Comunque le ha sconsigliato il Pronto Soccorso.
Perché può anche essere che ti soccorrano, ma la prontezza è proprio un'altra cosa.


martedì 21 ottobre 2025

Relax forzato

L'altra notte (era già quasi mattina, ma la Pinkytos' Family dormiva tutta della grossa) è  suonato inopinatamente l'allarme nella Pinkytos' Home.
Mamma Pinkytos, tutta rimbambita com'era, per sgominare il fantomatico ladro, ha fatto un capitombolo dalle scale, causa calzerotti pelosi e scivolosi con le orecchie da panda.
Ha vinto una zoppia totale, che le scale di casa per andare al bagno le deve scendere con il sedere.
Ieri è andata al lavoro saltellando sull'altra gamba poi si è lasciata convincere ad andare al Pronto Soccorso, ma Mister Baby non aveva ancora parcheggiato che lei era già scappata su una gamba sola. 
Non c'era nemmeno posto per sedersi e l'idea di passare pomeriggio e sera nella posa del fenicottero tra ambulanze in arrivo e virus di stagione svolazzanti non la entusiasmava affatto. E questo nonostante fosse psicologicamente preparata e brioche-munita per affrontare ore e ore di attesa.
Siccome deve assolutamente essere operativa da domani in poi, oggi si è auto messa in malattia.
Pigiama, mollettone e piedone livido sollevato.
Peccato che al relax lei non ci sia per nulla abituata e che le vengano in mente di continuo cose che potrebbe fare.
Ieri, siccome è tornata prima per via della fuga dal Pronto Soccorso, ha cucinato l'arrosto, la polenta e la crostata.
Sempre nella posa del fenicottero.
Oggi, poiché le materie prime iniziano a scarseggiare, si è dedicata alla spesa on line, ma non ha resistito al richiamo dell'ultima tranche di cambio armadi. In equilibrio sulla scala a pioli su un piede solo.
Che poi, ad essere onesti, avrebbe voluto dormire.
Ma la mattina è volata via tra call, mail,  spesa e pranzo.
Al ritorno da scuola il Minty l'ha guardata stranito: "Ma veramente rimani a casa tutto il giorno???!"
"Faccio fatica a raggiungere l'ufficio nano".
"Potevi andare almeno al mattino."
Sensi di colpa galoppanti. Reazione piccata della mater iperattiva.
Poi è arrivato anche il Morby: "Come mai sei stata a casa?"
"Non riesco a camminare mostro.."
"Potevi andare al lavoro con il monopattino. Mica ti servono due piedi."
O i nani sono figli illegittimi di Stakanov (e si sente di escluderlo, vista la loro tendenza al chill out) o lei li ha abituati malissimissimo. Per starsene un giorno legittimamente a riposo deve proprio essere in punto di morte. Sennò non si spiega.
Quindi avrebbe voluto mandare a quel paese i nani, Anassimandro, Anassimene, il congiuntivo, Guinizzelli e i pitagorici, la borsa del calcio ed il pane e Nutella e andarsene in ufficio saltando sul piede sano.
Invece è rimasta impassibile nel suo relax forzato ad ascoltare l'intera gamma dei presocratici e anche un po' del Cantico delle Creature e ci ha proprio galleggiato nell'apeiron, con il piede a mollo nell'acqua e sale.
Ma da domani si torna alla vita, a costo di farsi portare al lavoro in braccio da Mister Baby.
Così poi ci sta un po' lui a casa nell'apeiron. Con il mal di schiena.


giovedì 11 settembre 2025

Albergo

Se domani non inizia la scuola, Mamma Pinkytos non è sicura di arrivare alla prossima settimana.
Ha iniziato a lavorare da due settimane e la Pinkytos' Home sembra un albergo. Sporco, disordinato e disorganizzato, ma pur sempre un albergo.
Il Minty, dopo avere saldato il suo debito estivo con il sistema scolastico, è un'apparizione notturna e fugace. Questa notte all'1 è tornato da una mini vacanza al mare (con occhiali da sole viola e un brillozzo di ragguardevoli dimensioni al lobo) e questa mattina alle 7 è partito per andare a Gardaland. Lui che nella vita ha preso più aerei che treni e autobus, sta sperimentando finalmente la tanto desiderata autonomia: ha preso gli uni, gli altri e gli altri ancora, nel chill più completo ("Mamma, tutto apposto. Sto aspettando non è ancora uscito il gate." "Amore non sei all'aeroporto." "No infatti. Il gate di Italo, mica dell'aereo. " "Vabbè "). 
In assenza del fratello, il Morby si dà al bivacco totale: passa dal letto, al divano del salotto, al divano della taverna, in ordine sparso. E lascia tracce particolarmente visibili ovunque: pop corn, calzini, figurine, briciole di varia natura, bicchieri con residui di granita.
Mamma Pinkytos, per ricondurlo alla civiltà, ha tentato di portarlo in ufficio e obbligarlo a fare un compito di analisi logica facoltativo. Ha frignato un'ora e mezza impedendole di lavorare lamentandosi della sfortuna che gli era capitata in sorte sotto forma di madre, dopo di che si è rassegnato e lo ha fatto (male), spargendo pure lì briciole e figurine in ogni dove.
Ogni tanto Mamma Pinkytos sclera. Urla. Un urlo da pazza, liberatorio. Magari lo fa per il motivo più banale, dopo avere abbozzato mentre scavalcava il PC abbandonato in bagno vicino al wc e raccolto in silenzio quantità imprecisate di cereali e palline dei conigli da terra.
Si sente davvero al limite, investita di un compito ingrato, non remunerato e di pochissima soddisfazione.
Mobbizzata. 
Corre come una matta tutto il giorno cercando di incastrare tutto, dopo due settimane già ha la faccia da zombie e tollera malissimo il chill, che poi è il sistema di vita dei nani.
Persino la Nonna L, che ha ospitato il Minty ed il suo amico, è entrata nell'ottica: "È andata benissimo..sono ragazzi molto educati. Chill."" "?!!!!!!!"
Tre mesi senza scuola sono decisamente troppi.
Per fortuna domani, con lentezza (di venerdì e per sole tre ore) si ricomincia.
L' albergo per qualche ora sarà finalmente vuoto.

domenica 24 agosto 2025

Strange sunday

La Pinkytos' Family è tornata da una settimana e sembra un secolo.
Il Minty che studia, Mamma Pinkytos che cerca disperatamente di collocare il Morby e il suo essere naturalmente molesto fuori dall'orbita del fratello, Mister Baby che non sa se ha voglia di iniziare a lavorare o no. Poi decide che no, non ha voglia e sono in tre a cercare un'occupazione fuori di casa dribblando tra un tempo antipatico e gli allenamenti di calcio del Morbillo che, dopo una sola settimana, sono già troppi e invadenti. 
Oggi è domenica. Il nano piccolo è stato sfrattato già ieri sera e se ne è andato (non per sempre) con gli Zii cinesi, tanto che stamattina ha scritto: "Ciaui" a Mamma Pinkytos e ha confessato di avere dormito pure lui "Più o meno" come il resto della sua famiglia. Mister Baby oggi è andato a recuperarlo. 
Piove. Il Minty domani ha l'esame di riparazione di inglese ed è ansioso e pessimista come uno che deve togliere un dente da un dentista incapace.
Ha spedito fuori casa Mamma Pinkytos alle 9,30 perché aveva ripetizioni e l'ha pregata di non tornare prima delle 12.
Non appena la mater derelicta ha provato a protestare dicendo che pioveva troppo per uscire, il nano le ha risposto serafico:" Fatti un giro all'Orio center che li non piove."
Quando Mamma Pinkytos è tornata il nano è uscito da solo a piedi con le cuffie nelle orecchie dicendo che aveva l'ansia e bisogno di camminare.
Non ha fame, non ha voglia di scherzare e a tutte le domande risponde: "Vediamo dopo l'esame".
L'unica frase di senso compiuto profferita è relativa alla fortuna di avere la scuola vicino alla stazione: "Così se domani va male posso buttarmi sotto il primo treno."
Mamma Pinkytos è galvanizzata da tanto ottimismo.
Ha cucinato insalata di farro anche per i beati morti e si appresta a trascorrere il pomeriggio stirando con entusiasmo.
Come sottofondo ha la "musica" di un certo Flaco G perché non osa dire al nano grande che è peggio del rumore di gesso sulla lavagna, visto il suo equilibrio psichico piuttosto precario. 
Tra poco, appena il Minty riprenderà a studiare, ascolterà un podcast sui morti ammazzati, di quelli che piacciono a lei.
Così, per risollevarsi il morale e dare un senso a questa strana domenica.

venerdì 15 agosto 2025

Cose che ho imparato da questo viaggio

1. In Scandinavia, nonostante il freddo, ci sono moltissime zanzare, ma non di quelle che pungono. Mamma Pinkytos che è stata colpita solo da un'ape. Però le è bastata.
2. Contrariamente all'idea che Mamma Pinkytos si era fatta, i camperisti sono gente dormigliona e assai poco socievole . Nonostante i tempi lunghissimi della Pinkytos' Family e la loro elevata rumorosità, erano quasi sempre i primi a lasciare le aree di sosta mentre negli altri camper tutto taceva. Mentre loro,  camperisti della domenica, colonizzavano tutti i tavolini delle aree Pic nic e facevano lunghissime colazioni en plein air, gli altri vivevano barricati all'interno con le loro tendine scure.
3. In Svezia ed in Norvegia ci sono spiagge bianchissime, super attrezzate e con mare pulito e se, come quest'anno, il meteo impazzisce e ci sono quasi trenta gradi a Capo Nord, si possono fare ottime vacanze di mare.
4. In Svezia riciclano peggio di Mamma Pinkytos. C'è un Loppis ad ogni angolo di strada e non buttano via niente. Puoi trovare l'angolo dell'usato anche nei negozi e nei ristoranti.
5. In Finlandia ci sono oltre 187.000 laghi, un lago per ogni abitante di Turku che è la sesta città finlandese.
6. Rovaniemi, intesa come villaggio di Babbo Natale annessi e connessi, è quanto di più artificiale e deprimente ci possa essere. Si pagano quasi ottanta euro per la foto con un tizio travestito da Babbo Natale, che in qualsiasi centro commerciale puoi fare tranquillamente gratis e vendono comunissime palline di Natale madre in China a venti euro l'una. 
Però a Rovaniemi c'è una renna ogni due abitanti e questo a Mamma Pinkytos piace molto.
7. Per essere camperisti non è necessario avere il camper. È più uno stato mentale. In due settimane di frequentazione di campeggi e aree sosta, Mamma Pinkytos ha visto gente campeggiare con qualsiasi mezzo. Al di là dell'infinità di persone piazzate ovunque con una semplice canadese, ha visto gente dormire nel baule della Tesla, nella tenda montata sul tetto dell'auto, in un mezzo militare camperizzato, in un semplice furgone d lavoro riadattato. Ha visto roulotte minuscole e tonde che parevano la carrozza di Cenerentola, ma il suo preferito in assoluto lo ha incontrato in un campeggio di Lulea. Un pullman camperizzato. Proprio di quelli grandi, che di solito portano le comitive in gita. Utilizzato come casa mobile da una coppia di mezza età. Lo ha adorato dal primo momento.
8. Se ti si blocca la schiena, come è successo a Mamma Pinkytos proprio l'ultimo giorno di viaggio, il camper con i suoi spazi angusti è la morte nera.
Questo rende il ritorno a casa un po' meno sgradito.

martedì 12 agosto 2025

It's time to relax

Negli ultimi giorni la Pinkytos' Family si è concessa un po' di relax: tempi lenti, tappe brevi, persino la sauna artica su una chiatta ormeggiata al porto di Narvik.
Mamma Pinkytos è colpita da come in Scandinavia tutto sia affidato all'educazione e al rispetto delle persone.
Ci sono supermercati senza cassieri né personale, bagni pubblici pulitissimi in ogni dove e saune che prenoti on line e alle quali accedi liberamente all'orario prenotato, preoccupandoti solo di lasciare tutto in ordine all'uscita. Tutto aperto, di libero accesso, con docce pulite e armadietti. Nessuno a controllare l'utilizzo, l'ingresso o l'uscita.
Mentre i tre quarti della Pinkytos' Family si rilassava accumulando il calore perduto negli ultimi giorni, il Morby si lanciava a ripetizione dal tetto della chiatta direttamente nel gelido Mare del Nord. 
È stato il saluto alla Norvegia. 
Dopo poco, infatti ,la Pinkytos Family è ritornata in Svezia, facendo tappa al Parco Naturale di Abisko.
Mentre il Minty faceva lezione on line di inglese, il Morby, Mister Baby e Mamma Pinkytos si sono cimentati in un trekking nel parco alla ricerca di tracce (id est "cacche") delle fauna presente.
Grazie ad un'app scaricata dal nano, hanno individuato con grande entusiasmo escrementi di alce, renna, cervo e lepre artica. 
Degli animali, nello spazio sconfinato che si estendeva a perdita d'occhio, nemmeno l'ombra, ma Mamma Pinkytos & Co. sono tornati quasi alle nove (con il Minty che ormai si era illuso di avere guadagnato la libertà dalla sua scalcinata famiglia) stanchi, ma felici.
Ultima tappa in Lapponia è Kiruna, dove oggi hanno visitato la città vecchia e quella nuova. In questa cittadina in mezzo al nulla in pieno Circolo Polare Artico sorge la miniera di ferro e metalli rari più grande del mondo, i cui scavi stanno minando la sicurezza delle abitazioni per le quali è stato previsto un piano di spostamento. Mezza città è già stata distrutta e trasferita in un compound modernissimo e ad alta efficienza energetica, il resto entro fine 2026.
Questa notte per la Pinkytos' Family niente camper. Trovandosi a Kiruna non potevano perdersi un pernottamento all'Ice Hotel, il più famoso hotel di ghiaccio del mondo che ogni autunno viene costruito da zero con il ghiaccio del fiume Torne da design di fama internazionale e in primavera si scioglie e ritorna al fiume. Da qualche anno c'è un'area 365 che viene salvaguardata e aperta ai visitatori anche d'estate, grazie a sofisticate tecniche di refrigerazione che mantiene tra temperatura tra i -5 e i -10 gradi C. 
Le camere sono un filino gelide e si entra con mantella pelosa dotata di cappuccio (non per niente Mamma Pinkytos & Co. hanno scelto il pernottamento in camera calda), ma sono vere e proprie opere d'arte a tema, di una perfezione straordinaria.
Domani la Pinkytos' Family lascerà il Circolo Polare Artico e inizierà a tappe serrate la discesa verso Stoccolma dove restuirà Ago di Pino venerdì pomeriggio.
Al tredicesimo giorno di camper Mamma Pinkytos, nonostante l'ennesima sauna per calarsi nello spirito del luogo, è esteticamente inguardabile, ha solo un paio di calzini puliti e le mani scorticate, ma si sente benissimo. Ha dimenticato che lavoro fa e anche un po' come si chiama ed è sempre più convinta che la Scandinavia sia il suo posto nel mondo.


domenica 10 agosto 2025

Isole Lofoten

Le Isole Lofoten, destinazione dei sogni di Mamma Pinkytos, sono un coacervo di natura selvaggia e spiagge bianchissime. Il rosso scuro dei Rorbur (le tradizionali casette di pescatori, spesso convertite in alloggi turistici), che contrasta con le montagne verdissime e l'azzurro cristallino del mare, che ha mille sfumature, rende il paesaggio unico.  
Alle Lofoten c'è spesso l'arcobaleno perché il meteo è schizofrenico: piove, c'è il sole, piove e c'è il sole, a volte nello stesso momento. 
Il neo è che c'è tantissimo vento, ragion per cui luoghi come Ramberg sono la Malibu dei norvegesi, località per surfisti e canoisti impavidi.
Mamma Pinkytos questa notte aveva gli incubi. Sentiva il vento che soffiava fortissimo e sognava che si portava via il letto a soffietto del camper con i nani dentro e poi il van intero con tutta la Pinkytos' Family. 
Avevano prenotato una battuta di pesca in barca, a pescare i merluzzi dal porto di Svolvaer, ma Mamma Pinkytos si è immaginata tutta la famiglia colpita dal mal di mare e dal vomito incoercibile e, appena sveglia, con il vento che le rendeva difficile anche raggiungere il bagno del campeggio, ha disdetto la prenotazione.
Mamma Pinkytos, che si immaginava una domenica al sole su una spiaggia bianchissima qualunque, ha messo il muso e, d'accordo con Mister Baby e con grande delusione dei nani per la giornata di pesca saltata, ha deciso di fare ritorno sul continente in anticipo, puntando verso Narvik.
Dopo la colazione, a Mamma Pinkytos è tornata un briciolo di verve organizzativa e, nonostante la pioggia battente, la Pinkytos' Family ha deciso, prima di lasciare le Lofoten, di avventurarsi in un trekking verso Kavlvika Beach, spiaggia dai colori caraibici, promettendo al Morby che, se ci fossero state le condizioni, avrebbe potuto fare il bagno. 
Per raggiungere la spiaggia avrebbero dovuto raggiungere la cima di una montagna e scollinare dall'altro versante, in circa tre ore di cammino sotto il diluvio. Alla spiaggia non sono mai arrivati, ma hanno guadagnato la vetta della montagna e una vista impagabile in un'ora e mezza quasi del tutto senza pioggia. Sono tornati al camper infangati e sporchi come reduci di guerra, ma felici.
Per concludere in bellezza, al primo raggio di sole, durato ventidue secondi, Mister Baby ha fermato il camper e si è buttato in mare con il Morby per un gelido tuffo rigenerante, sotto lo sguardo inorridito di Mamma Pinkytos.
Ora che hanno attraversato il lungo tunnel sottomarino e raggiunto la Norvegia continentale, il vento è scomparso e nel cielo è spuntato un po' d'azzurro. 
Ago di Pino è pieno zeppo di sabbia, fango, pop corn e calzini del Morby.