mercoledì 15 gennaio 2025

Amiche

Le Amiche di Mamma Pinkytos sono amiche da quando aveva 3 anni. Le ricordano i pomeriggi passati a giocare a Barbie o a vedere Mila e Shiro mangiando pane e Nutella. Con qualcuna è scappata dall'asilo dalla finestra, con qualcun altra ha fatto inversione a U in autostrada dall'altra parte del mondo, guidando a destra e senza navigatore.
Con tutte ha condiviso i turbamenti dell'adolescenza prima e quelli dell'età adulta poi.
Sono persone originali le sue amiche, oltre che brillanti donne in carriera.
C'è quella che vive metà anno in Italia e metà in Sudafrica perché insegue l'estate, quella che intasa i tubi della cucina con le ceneri dei suoi rituali di purificazione e sparge per la casa 10 kg di sale perché porta bene. C'è quella che al sale preferisce il Palo Santo e applica alla vita quotidiana la filosofia minimal che Mamma Pinkytos adotta per i bagagli delle vacanze: per non avere oggetti e vestiti inutili, non ha né pensili né armadi.
C'è la fitness addicted attenta alla forma fisica e alla linea e la boule addicted, attenta alla forma della boule dell'acqua calda e alla linea delle tisane dopo-pasto.
Anche se con qualche settimana di ritardo, ieri sera Mamma Pinkytos ha voluto festeggiare con loro il suo invecchiamento. Chi ha condiviso pezzi di vita, vestiti, gioie e dolori non ha bisogno di molte parole. 
Chi ha potuto è accorsa, coccolandola e riempiendola di regali: un libro della sua scrittrice preferita, prodotti vari per la manutenzione di quel che resta della gioventù, trousse chic. Ma il vero regalo erano loro che, a distanza di 40 anni e molte traversie, sono come il vino: migliorano con il passare del tempo.

lunedì 6 gennaio 2025

Cose che ricorderemo della Scozia

1. Le ciabatte pelose del Morby a forma di bue muschiato con cui andava a fare colazione anche in hotel. Resta da capire come passeranno il rigido controllo del bagaglio piccolo Ryanair, vista la dimensione ragguardevole e l'oggettiva impossibilità di infilarle nello zaino.
2. Il Meal Deal, presente in ogni supermercato scozzese. Con 3 Pound e 50 o 4, a seconda della catena, si può creare un menù composto da uno snack o una porzione di frutta e verdura, una bevanda e un main dish. Sul main ci si può sbizzarrire: dal sushi, alla pasta allo pseudo pesto, all'insalata con l'humus di barbabietola, a sandwich vari. I nani si sono divertiti a creare abbinamenti improbabili per uno spuntino alternativo.
3. Le aringhe a colazione. La breakfast negli hotel è sempre composta, oltre che dal buffet con i prodotti della colazione continentale, da una cooked breakfast a base di prodotti tipici: pudding, haggis, aringhe salate o salmone affumicato. Mister Baby si è avventurato in ciascuna di queste esperienze culinarie, sopravvivendo sempre.
4. L' haggis. È il piatto tipico scozzese, a base di interiora di pecora. Il coraggioso è stato sempre e solo Mister Baby.
5. Il Minty bambino. In Scozia si è ufficialmente bambini fino a 15 anni. Kid's menu, tariffe agevolate sui mezzi pubblici e nei musei. Il Minty, con il suo metro e ottantacinque, è stato il kid più alto della storia ad essere annoverato tra i bambini. The last chance.
6. Il kilt. Omoni nerboruti che nelle occasioni speciali indossano la gonnellina a quadretti. Un must. 
7. La soggettività del freddo. Mentre Mamma Pinkytos aveva le stalagmiti sotto le ascelle, osservava che gli scozzesi sconoscono la sciarpa e si avventurano sotto la bufera di neve senza giacca e talvolta in canottiera pantaloni corti. Prova che anche il freddo è soggettivo, vale solo per le cariatidi.
8. Desert. Se desideri il dessert devi fare riferimento al deserto in dialetto bergamasco ma con la e molto stretta. Altrimenti i camerieri ti guardano straniti.
9. L'acqua. Pasteggiare con l'acqua per gli scozzesi è una bestialità. Nemmeno si paga l'acqua nei ristoranti perché non è una bevanda, è un surplus. Mentre chiedono: "Anything else?" stanno pensando a qual è il tuo problema di preciso, se stai male di stomaco o di testa.
10. I fudge. Dolcetti tipici scozzesi simil-mou che sono stati la consolazione della Pinkytos' Family contro la stanchezza, contro il freddo, contro la guida a destra.

domenica 5 gennaio 2025

Nord

La Scozia del Nord ha paesaggi selvaggi e misteriosi. Neve ai bordi delle strade e pub con il camino per ripararsi dal freddo. Le Highlands sono entrate di diritto nella top ten dei luoghi dove Mamma Pinkytos vivrebbe volentieri, solo un passo dietro all'Islanda. Mica lo sa la mater errante perché è attratta irresistibilmente da lande desolate dal fascino gotico, dove la natura la fa da padrona e il silenzio fa quasi rumore. Sarà che in una delle sue vite precedenti era una vikinga o magari solo una foca monaca.
La Pinkytos' Family ha fatto tappa ad Inverness, la città più a nord della Scozia con un pit stop a Lochness, luogo ricorrente e mitico dell'immaginario di Mamma Pinkytos bambina.
Il promontorio con le rovine del leggendario castello di Urquhart, a picco sul lago, è uno di quei posti dove sarebbe stata per ore a guardare il panorama, a sentire il vento fischiare e guardare le minime increspature dell'acqua nell'attesa di Nessie. Missione pressoché impossibile con il Morby che, in Scozia, ha sfoderato la sua versione più dirompente e rumorosa, ciabatte pelose a forma di bue muschiato ai piedi o al collo e poncho antipioggia, sta al silenzio come il caffè espresso agli scozzesi. Accantonata l'idea della contemplazione mistica del lago, Mamma e nano si sono dati alla ricerca del mostro, con la convinzione che credere o no a tutti ciò che non è razionalmente spiegabile, Babbo Natale e Santa Lucia in primis, sia frutto di una scelta di campo. Dipende da quanta magia vuoi investire, da quanto sei disposto a sognare e ad abbandonarti all'idea dell'incontrollabile e dell'imprevedibile. Complice il museo locale con esperienze immersive splendidamente realizzate e spiegazioni scientifiche alternate e racconti popolari, un brivido a passeggiare sulle sponde di Lochness lo hanno percepito anche loro. 
Ma niente a confronto del tragitto di ritorno del trekking nella neve all'interno del parco nazionale dei Cairngorms. Paesaggi innevati splendidi, boschi e laghi, tutto molto bello peccato solo che alle tre il sole inizi a calare ile il ghiaccio a tendere le sue infide trappole. Quando la Pinkytos' Family, arrivata quasi in vetta, si è avveduta che gli altri escursionisti erano muniti quasi tutti di ramponi per la discesa, si è fatta il segno della croce. Ad avere la peggio è stata ovviamente la maldestra Mamma Pinkytos che, per salvaguardare la sua schiena malandata, ci ha rimesso entrambi i polsi in una scivolata.
Ultime tappe prima del rientro ad Edimburgo la città portuale di Aberdeen, patria dell'angust, e lo spettacolare castello di Dunnottar che si erge imponente su uno strapiombo a picco sul Mar del Nord.
Oggi la Pinkytos' Family ha celebrato come si deve la quasi fine della sua vacanzina scozzese con il tipico Sunday Roast.
Stasera restituirà l'auto e pernotterà in uno splendido hotel con vista aeroporto in attesa del volo previsto per l'alba.
Mentre Mister Baby conta i minuti che lo separano dal ritorno alla guida a sinistra, il Minty legge Primo Levi ed il Morby studia geografia.
La quotidianità si riavvicina a grandi passi.
Mamma Pinkytos non sa se ne ha voglia.



giovedì 2 gennaio 2025

Gratefulness

Il silenzio è sempre pieno di vita. Quella che scorre incessante, a volte frenetica nei mesi in cui Mamma Pinkytos non riesce a prendersi il tempo e a incanalare l'energia per scrivere due righe che rimangano.
Dall'estate a Natale è sempre una corsa contro il tempo, un soffio di vento che non appena te ne rendi conto ti ha già catapultato nell'anno che verrà. 
Oggi Mamma Pinkytos invecchia. Mai come negli ultimi mesi ha sentito il peso degli anni, le giunture che scricchiolano, le energie del corpo che non tengono dietro all'incontenibile entusiasmo dello spirito.
Eppure. C'è un che di bello in questa avventura. Nei suoi nani sempre più lunghi eppure dolcissimi che in certi momenti di difficoltà hanno scoperto la premura e la cura, che questa mattina si sono infilati per le coccole nel lettone e le hanno regalato una penna che hanno fatto personalizzare con la scritta "la mamma migliore" e un cuoricino. E le hanno portato nello zaino-mini dei viaggi il loro pacchettino fatto con pagine di diario. Lei la migliore non lo è di certo, ma impiega ogni energia per fare capire loro che debolezze ed errori fanno parte del percorso e che, a conti fatti, le doti migliori sono l'indulgenza nei confronti degli altri e la generosità.
C'è del bello in Mister Baby che invecchia e smussa  spigoli, che impiega cura nelle piccole cose, attenzioni nel non farla stancare e portare pesi come se la percepisse fragile e volesse conservarla in buono stato. E lei in effetti si sente qualcosa di fragile da conservare in buono stato con le dovute attenzioni. Cerca di riservarle a sé stessa come non ha fatto mai, piccole cure quotidiane, imparare a fermarsi quando è vicina al suo limite fisico, rispettarsi nelle sue fragilità. Ha imparato che ognuno ha le sue, nel corpo e nello spirito. 
Come ogni anno Mamma Pinkytos ha la fortuna di festeggiare il suo compleanno in viaggio. Questa mattina si è svegliata ad Edimburgo, affascinante e tenebrosa, e concluderà la giornata a Fort William, nelle Highlands, dove la Pinkytos' Family è arrivata affamata e provata, dopo quasi tre ore di tornanti al buio pesto guidando a destra, dove ad ogni curva si ha l'impressione di andare contromano. 
Nemmeno quest' anno le è riuscito di spegnere una candelina, ma ha avuto lo stesso la sua festa, fatta di sorrisi, crumble di mele diviso in due e una briscola all'ultimo sangue, finché le si sono quasi chiusi gli occhi. Stanotte ha sognato cani, molti cani, chissà se è benagurante.
Domani visiteranno Lochness, chissà se vedranno Nessie. Nel frattempo il Morby ha comprato delle ciabatte pelose a forma di bue muschiato e non le spoglia più. Fuori nevica sottile. 
Nella stanza della Pinkytos' Family non funziona il riscaldamento. Alla reception le hanno detto che il calorifero è programmato per funzionare solo la notte. Di giorno in camera ci sono le stalattiti. 
Ma non importa. 
Mamma Pinkytos questa sera ha un sentimento di gratitudine nei confronti dei doni che questi anni le hanno regalato. 
Comprese le ciabatte a forma di bue muschiato e la neve, gli auguri che ha ricevuto oggi, ogni singolo km di viaggio e di vita. 

lunedì 2 settembre 2024

Van-life

Come dice Mister Baby, il van è per persone ordinate.
Togliersi le scarpe prima di entrare, niente biscotti sgranocchiati allo stato bravo, pipì solo a comando.
Secondo Mamma Pinkytos, i soldatini della van Life sono stati bravissimi. Caricare l'acqua, scaricare, attaccare la corrente, alzare il tettuccio, attenzione al tendalino, montare letto, lenzuola, cuscini, sacchi a pelo. Mettete tutto, togliere tutto, le luci, le spie, l' AD Blu. Ricordarsi che gli zaini con le tre cose necessarie stanno dietro e per nessuno motivo mentre dormi ne puoi avere bisogno. Ridurre le necessità sotto l'indispensabile.
La fatica degli spazi ristretti.
Eppure.
Il Morby che non sta nella pelle dall'emozione: "Sono troppo emozionato e felice."
Dormire al fresco nel bosco avvolta nel plaid con le maniche di Hello Kitty mentre nel resto del mondo terracqueo si muore di afa.
Svegliarsi con la Val d'Orcia che si stende sconfinata ad un passo da van. Infinite possibilità: di partire, cambiare itinerario, di farsi una doccia nel bel mezzo della tangenziale.
La meraviglia dell'ennesima avventura.
E la consapevolezza che, dopo il Senegal, il loro minuscolo Westfalia è un grande hotel in miniatura.
Forse inadatto per il lungo raggio, azzardato per il gelo di Capo Nord ma pur sempre una buona soluzione per partire in libertà.
E poi Mamma Pinkytos in realtà si sentiva ordinatissima e anche molto portata a cucinare sui fornelli da campeggio.
La vanlife potrebbe essere una soluzione per la sua pensione.
Dovesse mai andarci. 
Così con il catetere risolve anche il problema del bagno.

mercoledì 21 agosto 2024

- 2

Mancano due giorni all'ultima follia estiva della Pinkytos' Family, una mini-avventura on the road in van Westfalia, e loro non sanno nemmeno dove andare.
Visto il grande caldo dei giorni scorsi, avevano organizzato un itinerario in alta montagna in Valle d'Aosta, ma pare che di questi tempi ci siano i pinguini e Mamma Pinkytos non ha nessuna voglia di attingere al guardaroba invernale e di surgelare la notte, dopo essere crepata di caldo per tutta l'estate.
Ora, senza grande impegno e ispirazione, stanno valutando la Val d'Orcia, ma avevano già fatto l'abitudine all'idea della montagna e non riescono a quagliare.
Mamma Pinkytos sta lavando i divani ed è di cattivo umore.
Non riesce a preparare i bagagli perché non conosce la destinazione.
Eppure il van dovrebbe essere libertà, di decidere all'ultimo, di fermarsi dove capita.
Sarà l'assenza del bagno, alla quale Mamma Pinkytos pensa ogni volta che va nel suo, di bagno.
Tuttavia è convinta che rispetto ad alcuni wc del Senegal sia meglio il nulla.
Il bosco, il prato, il porta-potty (che comunque non hanno).
Secondo Mister Baby devono usufruire del bagno degli autogrill. E Mamma Pinkytos già si immagina la Pinktos' Family in fila indiana, con i pigiami con puffi e lo spazzolino in mano a fare la coda ai wc dell'autogrill.
E, a onor del vero, continua a propendere per il bosco.
I tre maschi di casa dicono che il problema sarà lei, Mamma Pinkytos, che ha bisogno della toilette ogni tre minuti e nemmeno riesce a farla in piedi.
Eppure la mater avventurosa si sente così adattabile, così predisposta al bivacco selvatico.
Però magari una bottiglietta se la porta, così, per sicurezza.
Perché già sa che i tre esseri pisello-muniti che sono i suoi famigliari non sono tanto ben disposti nei confronti delle sue legittime esigenze fisiologiche.
Vediamo.
Forse la prossima volta andranno in hotel.
Uno bello però.
Con due bagni. E l'idromassaggio.


mercoledì 7 agosto 2024

Globetrotter

Mamma Pinkytos adora l'estate perché non sta mai ferma e la sua indole inquieta è libera di esprimersi.
Le piace cambiare scenario, progettare gite, piccoli e grandi viaggi, inventare le giornate. La diverte prendere aerei e treni, andare, tornare e lasciare che i nani facciano altrettanto. Godersi l'aria aperta, il sole, il caldo, il fresco, gli amici e i parenti.
In pochi giorni Mamma Pinkytos ha cambiato scenario molte volte. 
In questo momento è in Liguria e sta aspettando un treno per Milano Centrale.
Ha lasciato il Morbillo con gli Zii Cinesi e la Nonna L, a godersi ancora qualche giorno di mare.
Quanti non si sa. Di certo fino a sabato, ma la certezza che il nano torni Mamma Pinkytos non ce l'ha. Gli zii lo ospitano volentieri e lui è bello selvatico e colorato, le giornate all'aperto lo rilassano e lo divertono. Ma ha lo spauracchio della valanga di compiti da fare, visto che fino ad ora si è goduto parecchissino le vacanze e pare che il clima vacanziero non abbia ammazzato del tutto il suo senso del dovere.
Mamma Pinkytos si è sollazzata anche lei al sole per quarantotto ore, ha dormito (si fa per dire) in una stanza di hotel che pareva la colonia di Pinarella di Cervia dei primi anni 90 con la temperatura del deserto del Sahara (ma umido), ha spupazzato per bene la sua nipotina Maggie ed ha persino preso un aperitivo in santa pace e senza figli con la Zia Cinese.
Ora torna dal Minty che, suo malgrado, non riesce ad ottemperare al diktat estivo di Mamma Pinkytos e sta nel chill dentro casa da questa mattina. I suoi amici o sono in vacanza o sono totalmente inconcludenti e stanno pure loro nel chill dentro casa.
A Mamma Pinkytos è già scattata l'ansia organizzativa per i due giorni Morby-free perché vedere il Minty nel chill dentro casa a 15 anni significa la morte nera.
Mister Baby poveretto lavora o, meglio, sta nel chill dentro l'ufficio. Ritmi rilassati e aria condizionata. 
Mamma Pinkytos è appena tornata e vorrebbe ripartire. Infatti è ripartita. Ma sta già tornando di nuovo. Mannaggia.
Il programma per agosto è comunque bello movimentato.
È il suo modo di riposare la mente.