lunedì 10 settembre 2012

La fatina dei desideri

La fatina dei desideri esiste. Mamma Pinkytos, nel post di sabato, aveva scritto di essersi innamorata del mei tai di Mamma Canguro. Ebbene, la cugina C regalerà a Morby, per il suo Battesimo, proprio il mei tai, affinché possa rimanere aggrappato alla sua mamma il più possibile.
Mamma Pinkytos, sostenitrice dello sterminato mondo del "portare i piccoli", è molto felice e spera che la sua schiena regga il dolce peso del Morby che cresce ancora per diversi mesi. Quando il Morby è nato, Nonna R ha regalato a Mamma Pinkytos un porta neonato ventrale (Shelter Lodger), un modello di fascia olandese che, in sostanza, permette di portare il bebé a tracolla. E' stato utilissimo per i primi due mesi, quando Mamma Pinkytos doveva sfidare Giove Pluvio e andare a prendere il Minty al nido sotto la furia degli elementi. Almeno poteva reggere l'ombrello!!!
Poi è stata la volta della fascia lunga, prestatale dalla sua amica Mamma Polly capellipazzi. Dopo un iniziale perplessità dovuta alla difficoltà nell'imparare a utilizzarla, quest'estate si è rivelata preziosissima ed è stata sperimentata con successo anche da Mister Baby. Il Morby ci ha fatto un bel po' di sonnellini, pelle a pelle con la sua mamma (o papà). Ma rimane piuttosto difficile da legare sulla schiena senza aiuto da parte di terzi. E ora il mei tai... Per imparare chiederò aiuto a MammaCra, che ci ha portato la Princess a spasso per diversi mesi.
Un enorme ringraziamento alla cugina C che, come sempre, si è rivelata molto attenta a cogliere nel segno.
La cugina C è stata una bella scoperta dell'età adulta di Mamma Pinkytos. Dieci anni ci dividono. Quando era una bambinetta, a Mamma Pinkytos piaceva, il giorno di Natale, uscire con la cugina C e i suoi amici grandi. Poi anche lei è diventata grande e ha trovato quasi una sorella. Nel loro vedersi poche volte l'anno Mamma Pinkytos e la cugina C hanno trovato una linea di comunicazione e hanno costruito una vicinanza vera, profonda. Negli ultimi anni la cugina C è stata una spalla per Mamma Pinkytos. Spesso l'ha sostenuta, incoraggiata, festeggiata, facendola sentire speciale anche quando faceva cose normalissime. Mamma Pinkytos ha cercato di fare altrettanto, ma qualche volta le mancano le parole. Ha anche mancato per un soffio l'appuntamento con il suo matrimonio perché era in ospedale con il Minty, nato da soli 4 giorni. Avrebbe tanto voluto esserci e lo aveva promesso alla cugina C, ma non aveva la più pallida idea di cosa volesse dire partorire (specie un neonato di 4,7 kg!) e gestire un bimbo appena nato! Ognuna in questi anni ha combattuto le sue battaglie: qualcuna vinta, qualcuna persa. Sia Mamma Pinkytos sia la cugina C avevano nell'altra una sostenitrice d'eccezione. Mamma Pinkytos di questo è davvero molto felice.

Trentatre trentini

Oggi mentre tornavano dalla scuola materna (a proposito: il Minty ha vissuto e superato brillantemente il suo primo distacco e ha anche portato a casa il suo primo manufatto: un ammasso informe di pasta di pane - "biscotti mamma!" -. Fa niente se gli altri bimbi avevano usato accattivanti formine per fare soli, lune e cuoricini) Mamma Pinkytos proponeva a Minty un divertente scioglilingua, che era il suo incubo quando era bambina: "Amore, prova a dire Trentatre trentini tornarono a Trento."
"Pecché?"
"Dai! Prova a ripetere piano Trentatre trentini."
E Minty diffidente: "Cosa vuol dire?"
"Niente. Tu dillo."
"Tentate tentini."
"Non vale. Devi dire anche la lettera erre."
"Pecchè?"
"Perché devi dire TREN-TA-TRE TREN-TI-NI."
"TEN-TA-TE TEN-TI-NI."
"Con la erre."
"Non mi piacciono mamma quelli lì."
Dovete sapere che la lettera erre è la croce della Pinkytos' Family.
Mamma Pinkytos ha da sempre irrimediabilmente la erre moscia, sebbene crescendo l'effetto arrotato di sia un po' mitigato. Lo zio tanguero lo stesso. Mister Baby, invece, era un accanito sostenitore del fascino della erre alla francese e, da piccolo, fingeva di averla. Minty in alcune parole non la pronuncia ("Paua" invece di paura - "alloa" al posto di allora), in altre la sostituisce con la meno faticosa elle ("flatellino"), altre volte invece la pronuncia appunto arrotata ("scarpa"). Quello che proprio non gli sta in testa è che in alcune parole la erre possa essere addirittura doppia. In quei casi, per non fare troppa fatica, ne lascia una per strada ("tera" invece di terra o "guera" invece di guerra.)
Mamma Pinkytos sorride mentre insegna a Minty a pronunciare la lettera odiata. Cerca di fare il suo dovere di madre, ma non è molto sicura dei risultati. Si dice che se stai con lo zoppo impari a zoppicare. Figurarsi lo zoppo vuole addirittura insegnarti a camminare...

domenica 9 settembre 2012

Il bello del pancione

Mamma Pinkytos è circondata da amiche in dolce attesa o che hanno appena partorito. Qualcuno potrebbe obbiettare che anche lei ha appena partorito, dal momento che il Morby ha solo 5 mesi, ma a Mamma Pinkytos sembra passata un'eternità.
Dopo avere dato alla luce Minty, un torello di 4,7 kg, vi lascio immaginare quali erano le condizioni della poveretta. Tuttavia, ottenebrata dall'amore materno, già dopo qualche giorno Mamma Pinkytos diceva ai 4 venti che la gravidanza e il parto non la spaventavano. Dopo la gravidanza di Morby, nel corso della quale ha dovuto fronteggiare nell'ordine un'infezione, un lutto, un incidente d'auto, vari attacchi di mal di schiena così forti da costringerla all'immobilità, una polmonite, un grande spavento per nonno M finito in ospedale per chock anafilattico,un parametro rilevato dall'ecografia di Morby che ci aveva fatto preoccupare, Mamma Pinkytos aveva giurato che le donne con il pancione le facevano venire l'orticaria. E credeva che l'effetto deterrente di tanta iella sarebbe durato a lungo.
Quando Morby aveva 2 mesi, Mamma Pinkytos con il Morby nella fascia è tornata sul luogo del delitto, ovvero in ospedale a trovare la sua amica Uma che aveva partorito. In quell'occasione Mamma Pinkytos dichiarava ad un Mister Baby inorridito che invidiava quelle mamme con in braccio i loro piccoli appena nati che vivono momenti che ricorderanno per la vita. Mister Baby non si capacitava: "Sono passati 2 mesi, non 10 anni!"
Oggi che dalla nascita di Morby di mesi ne sono passati 5 e mezzo, la Pinkytos' family è stata al Battesimo di un uccellino di un mese. Mamma Pinkytos, che non si ricorda più di quando Minty e Morby erano così, ha pensato che il tempo passa troppo velocemente e che nella vita non si può mai dire. Anche perché ora Mamma Pinkytos guarda di nuovo le mamme con il pancione con invidia e tenerezza, perché sa che stanno per vivere il momento più bello della loro vita.
Mamma Pinkytos, che inizialmente voleva regalare tutti i vestitini di Morby, si è trovata a piegarli con cura e ad insacchettarli per ogni futura eventualità.
Mister Baby sul punto è tassativo ("GIAMMAI!!!") e neppure Mamma Pinkytos ha mai davvero pensato all'idea di un terzo figlio, ma ora che il Morby cresce ogni giorno di più, lei crede che il profumo di latte di quella pelle morbida crei dipendenza e che non si debba mai dire mai.

sabato 8 settembre 2012

Il baratto secondo Minty - parte II

Alla fine Mamma Pinkytos è riuscita a convincere Minty a preparare un sacchettino con ben 3 librini, 2 album da colorare (attività odiata da Minty che, quando è particolarmente in vena, si limita a prendere un pennarello, a tracciare una riga e a dire: "Guadda che bello!") e 3 giornalini da destinare al mercato del baratto.
Così, dopo il pisolo pomeridiano, la Pinkytos' family al gran completo si è recata al parco gigante. Il Minty, ormai completamente immedesimato nel suo ruolo di commerciante, brandiva orgoglioso la sua borsetta.
Ebbene, il bilancio è stato disastroso per la voglia di ordine e pulizia che nelle ultime settimane ha colpito Mamma Pinkytos. Minty si è rivelato un vero affarista e la merce che aveva portato da scambiare, che occupava a malapena un sacchetto del pane, si è tramutata in tre ingombranti borsoni, con enorme soddisfazione del mercante in erba che ha dimostrato di avere stoffa. "Quello che voio plendo" era il motto con il quale operava, non facendosi alcun problema ad offrire un album vuoto per le figurine in cambio di un enorme peluche di Pluto o un coniglietto malconcio alto cinque centimetri in cambio del galeone dei pirati dei suoi sogni. Mamma Pinkytos si vergognava un po' perché alcuni giovani scambisti non avevano il coraggio di rifiutare le offerte di quel soldo di cacio che mal comprendeva e disapplicava il principio del "pari valore" e perché a volte Minty, fatta la sua offerta ("Io ti do quetto pel quetto, lo vuoi eh?!"), non attendeva neppure la risposta prendendosi quel che voleva, lasciando interdetta la controparte. Lo stesso faceva quando, in uno slancio di amore nei confronti del fratello, aveva deciso di prendere anche qualcosa per Morby: "Dammi qualcosa per il mio flatellino. Plendo questo dai! Va bene?!"
Così nell'ordine ci siamo dovuti portare a casa:
1. Un canestro da appendere di Ben 10 completo di pallina ("E' pel il tellazzo, mamma.")
2. Un libro con pianola incorporata. ("Sei capace papà di suonae i tle poccellini? E alloa fallo!")
3. Un libro di Pimpa con puzzle. ("Io più di tutto adolo la Pimpa."
4. Un peluche di Pluto di dimensioni ragguardevoli ("Ela per il Morby, ma adesso è mio.")
5. Un peluche del nano Pisolo. ("Bello eh?!")
6. Un peluche del nano Gongolo. ("Ho pleso due nani!")
7. Il mitico galeone dei pirati ("Pecché a me mi piaccono i pilati. Non lavallo mamma che devo giocacci subito. Dammi il pilata di Gioele"), conquistato dopo una strenua trattativa condotta dal nano che, ahilui, ha dovuto cedere anche una piccola ruspa di plastica appena guadagnata.
Insomma, tranne che per la cameretta di Minty, ormai ridotta a magazzino, il bilancio è stato positivo per tutti. Anche perchè la giornata era splendida e le attività organizzate per i bambini tantissime.
Mamma Pinkytos si è innamorata del MEI TAI "Cuore di mamma" di Mamma Canguro con il quale potrebbe portare Morby, anche sulla schiena, almeno fino a due anni. Sarebbe un bel regalo per lui e per Mamma Pinkytos.
Ma quello non era oggetto di baratto.

Il baratto secondo Minty

Oggi la Pinkytos' family si recherà in massa al cosiddetto "parco gigante" dove si terrà la festa organizzata dai Servizi per l'Infanzia del Comune in occasione dell'inizio dell'anno scolastico. Tra le varie iniziative ci sarà il mercato del baratto, dove i bambini potranno scambiarsi giochi, libri e giornalini, per invogliare i più piccoli al riciclo e insegnare loro che per ricevere bisogna essere capaci di dare. Mamma Pinkytos, condividendo lo spirito riciclone, ha invitato Minty, possessivo come quasi tutti i bambini, a preparare qualcosa da scambiare.
"Mamma, cosa vuol dile scambiale?"
"Tu dai qualcosa ad un bimbo che, a sua volta, regala qualcosa a te."
"Poi me lo lidà?"
"No, perchè tu glielo regali, mentre lui dà un suo gioco a te."
"Ma io non voio dare niente!! Tutti i giochi sono miei!"
Mamma Pinkytos non si è data per vinta: "Vedrai che se ci pensi c'é un giornalino che abbiamo già letto, un libro che non ti piace o un gioco che non ti interessa da scambiare con qualcosa che per te è nuovo..."
"Non voio dare niente a nessuno. Mi intelessa tutto e voio tutto io."
"Come vuoi. Però dopo finisce come l'anno scorso, che ti piaceva un libro e non hai potuto prenderlo perché non avevi niente da dare. Chissà quanti giochi hai che non ti dispiacerebbe scambiare... Ce ne sono alcuni che neppure ti ricordi di avere..."
Minty si è fatto pensieroso. Poi gli si è accesa la lampadina: "Mamma, c'é qualcosa che voio legalale agli altli bimbi."
"Lo sapevo. E' un giochino?"
"Si. Il pilata che mi ha plestato Gioele."

Capelli

E' sabato e Mamma Pinkytos ha solennemente deciso di andare dal parrucchiere. Non le è mai piaciuto farsi mettere le mani nei capelli, ma D. M&M (Dopo Minty & Morby) è il suo modo di coccolarsi. Stacca la spina per mezz'ora e quando esce le sembra di avere un aspetto umano ed è felice. Mamma Pinkytos ha sempre avuto i capelli lunghi, nonostante periodicamente suocere, amiche ecc. cerchino di convincerla a "darci un taglio". A Mamma Pinkytos piacerebbe cambiare un po', ma un taglio corto richiede cure e ritocchi continui e lei è molto pigra e ha pochissimo tempo per le cure. Nei casi di emergenza se la cava con i becchi o con la coda di cavallo.
Stamattina Mamma Pinkytos ha detto a Minty: "Se riesce oggi la mamma vorrebbe andare dal parrucchiere a farsi sistemare i capelli."
Minty si è mostrato subito interessato: "Tagliali colti colti mamma."
"Perché? Non ti piace la mamma con i capelli lunghi?"
"Tu li stai peldendo tutti mamma."
"??????"
"Guadda che stamattina l'ho visto un tuo capello nel lavandino del bagno..."
Mamma Pinkytos sta allattando da quasi sei mesi, che sommati ai sedici mesi dell'allattamento di Minty, fanno la bellezza di 22 mesi di onorato servizio alla causa del late materno in poco più di due anni. L'allattamento, che peraltro per quanto riguarda Morby si preannuncia ancora lungo, notoriamente non è amico della chioma, ma fino a stamattina Mamma Pinkytos, superficialona, non aveva mai pensato di stare diventando pelata.

venerdì 7 settembre 2012

Maschietti e femminucce

In questo periodo Minty è terribilmente maschilista. Dopo avere scoperto le differenze di genere, non perde occasione di rimarcare che lui è un maschietto e che i maschietti fanno questo e quello mentre le femmine, a suo dire, non sanno e non devono fare quasi niente. Alla sera, dopo cena, ordina perentorio a Mamma Pinkytos: "Tu che sei una femmina puli la cucina, noi maschietti andiamo di là in cameletta mia a giocale."
Mamma Pinkytos accusa Mister Baby di avere inculcato a Minty una mentalità maschilista e pensa che, se i bimbi ragionano così, torneremo presto all'età della pietra. Mamma Pinkytos in casa è in schiacciante minoranza. Dice sempre che un giorno prenderà un cane femmina per ristabilire un minimo di parità, ma Minty non è d'accordo neppure su questo: "No mamma, voglio un cane maschietto, come Cookie, il cane dei nonni."
E avanti con le discriminazioni:
"Mamma tu non puoi giocale a fale gol pecché é un gioco da maschietti."
"Al parco vanno solo i maschietti. Tu sistema la casa."
"Quetto libro è blutto, ci sono i supeleloi. A te non piace. E' pel maschietti."
"Tu non sei capace mamma. Sei una femminuccia."
Se Mamma Pinkytos si azzarda a dire che sarebbe stato bello fare una sorellina viene seccamente apostrofata: "No mamma!!!Io voglio tantissimi flatellini così siamo tanti maschietti in casa!"
Tuttavia, il destino ha voluto che questo becero maschilista avesse un visino d'angelo e i riccioletti. Il risultato è che viene sempre scambiato per una bambina.
Mamma Pinkytos ormai non ci fa più caso e spesso fa finta di nulla, ma al nano non sfugge più niente, men che meno l'offesa mortale.
Stamattina, al ritorno dalla scuola materna, come accade spesso, una signora anziana lo ha salutato credendolo una femminuccia: "Ciao bella, che bel musino. E'andata bene all'asilo?"
Minty ha abbozzato, poi ha chiesto lumi: "Mamma, pecché tutti mi dicono femmina?"
Mamma Pinkytos ha tirato l'acqua al mulino della questione femminile: "Perchè hai i riccioletti e un visino carino."
"E tutte le femmine mamma sono carine?"
"Ma sì, le bambine sono carine."
"Allola glazie mamma."
"Cosa?"
"Che mi hai fatto femminuccio."
1-0 e palla al centro.