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venerdì 29 agosto 2014

Magari a quella ci pensa domani

Mamma Pinkytos: "Bimbi, cosa vi é piaciuto di più delle nostre lunghe vacanze?"
Minty: "Andare a pescare."
Mamma Pinkytos: "Ma nano ma noi non siamo mai andati a pescare!"
Minty: "Appunto. Mi porterà il nonno e sarà bello."
M.P.: "E a te Morby cosa é piaciuto fare? "
Morby: "Plendele l'aubobus."
Checché ne dicano i nani ingrati, quelle che finiranno ufficialmente domani per la Pinkytos' Family sono state delle vacanze meravigliose: colorate, varie, avventurose, ricche di nuove esperienze e di momenti di crescita.
Domani Mamma Pinkytos, dopo trentatré giorni e trentadue notti, con sommo gaudio, tornerà finalmente a casa sua, dormirà nel suo letto, si depilerà e si potrà cambiare e mettere qualcosa di diverso dalle due paia di pantaloni, dall'unico paio di scarpe e dalle due magliette che, insieme ad un paio di sandali e a qualche vestitino leggero rimasto inutilizzato causa meteo, costituivano il suo bagaglio minimal.
Mamma Pinkytos, dopo il bivacco estivo, ha voglia di regolarità, che non é solo quella intestinale della Marcuzzi.
Ha voglia di cucinare verdure per i nani dopo i bagordi dettati dal mangiare sempre fuori casa, ha voglia di spedirli a letto presto ogni sera alla stessa ora, senza scuse ("Oggi no mamma, io non posso andale a letto. Adesso devo un pochino ballale."), di lavare e stirare valanghe di panni (a essere sinceri in questo caso la voglia non é moltissima), di lavorare persino.
E poi ha voglia, tantissima voglia, di andare a riprendere M&M's alle quattro, senza doverli piazzare qua e lá causa inserimenti elefantiaci di bambini già inseriti.
Ecco, questo é il suo cruccio, la sua ansia da rientro: riuscire a comporre il puzzle delle prossime due settimane in cui i nani, prima il piccolo poi il grande, torneranno nei rispettivi asili in modalità part time, una settimana ciascuno, con il risultato che la mater derelitta potrà riprendere a lavorare full time più o meno a metà mese, con conseguenze nefaste su tutta la linea.
Tanto per cominciare, domani la Pinkytos' Family farà ritorno a casa orfana del Minty che, in vacanza fino all'8, starà dai nonni fino a giovedì per consentire a Mamma Pinkytos di rientrare al lavoro almeno al mattino mentre il Morby sarà al nido.
Questa soluzione, tuttavia, seppure accolta dal nano zingaro con entusiasmo("Voi andate a casa domani o subito. Io sto dai nonni. Voi dovete andare.  Non divete lavirare?") non entusiasma per niente Mamma Pinkytos, alla quale il suo Minty manca già, e parecchio, in via preventiva.
Si sente triste e in colpa, così giusto per non farsi mancare nulla. E medita alternstive a base di centinaia di km in macchina per riprendere e riportare il nano e tenerlo con lei, immantinente bocciate da Mister Baby.
E già si é organizzata per stare a casa dal lavoro venerdì per dedicare la giornata al nano rientrante.
La settimana successiva sarà il Minty ad uscire alle 13.00, costringendo la sua mamma a fare le capriole.
Mamma Pinkytos prova a non pensarci.
Prova a pensare alla pioggia di momenti piacevoli di queste vacanze (e alla pioggia tout court, quella non é affatto mancata), al suo materasso, al suo Bimby, ai nani nel loro letto colorato.
Per un attimo le é venuta in mente anche la sua lavatrice: nuova, bella, supercapiente.
Ma magari a quella ci pensa domani.

domenica 24 agosto 2014

Up to the mountain

La Pinkytos' Family è in montagna.
Al gran completo fino a domani mattina all'alba quando Mister Baby tornerà in città per riprendere a lavorare.
Mamma Pinkytos ha già nostalgia in anticipo.
A parte questo, i primi due giorni sui monti soni stati di gran lunga superiori alle aspettative. Oggi c'è stato perfino il sole e, dopo che Mamma Pinkytos aveva fatto shopping compulsivo di k-way e maglioni di lana, oggi è riuscita incredibilmente ad indossare una t-shirt senza altri orpelli intorno a mezzogiorno. Il che potrebbe essere considerato scontato il 24 agosto, ma non quest'anno.
Non quest'estate in cui ogni raggio di sole è in regalo in atteso e gli infradito, per chi vive nella metà sfortunata d'Italia, sembrano un eccentrico accessorio fuori stagione.
Mamma Pinkytos, che ieri aveva i capelli impregnati di umidità, le ossa rotte e le occhiaie fino alle ginocchia, oggi si è regalata dieci minuti di relax sul balcone mentre il Morbillo dormiva e Mister Baby e il Minty erano alla ricerca di marmotte.
Dal balcone di questa casetta di legno si vede la neve.
Lei ha catturato i quattro raggi di sole che spuntavano dalle nubi come fa un cammello quando trova una goccia d'acqua nel deserto, si è fatta un the, ha letto un libro.
Le gambe stanche per la camminata del mattino tra i boschi, i vestiti sporchi profumati di montagna.
Mamma Pinkytos è tornata bambina, alle sue vacanze in famiglia, agli odori del bosco, alla fame e al sonno diversi da ogni altra fame e ogni altro sonno, alla voglia di speck e di cioccolata, al piacere di crogiolarsi al sole quando l'aria è frizzantina.
Anche ai nani la montagna piace.
Il Minty, naturalmente curioso, saltella instancabile per il bosco raccogliendo bastoni e mirtilli, con bussola e cannocchiale.
Il Morby, che ha manifestato ottime doti da camminatore, si è buttato con soddisfazione in una pozzanghera di fango nella quale ha gettato anche la felpa e, sporco, infangato e rattoppato, è nella sua condizione ideale.
"Piace muntagna me."
Mamma Pinkytos cerca di non pensare all'imminente ripresa lavorativa e agli imminenti rovinosi tempi di inserimento dei nani nei rispettivi asili (uff.. sono entrambi al terzo anno... ma non dovrebbero essere già inseriti?!).

martedì 12 agosto 2014

Anche queste sono vacanze

Arriva il giorno in cui le vacanze finiscono e la family rientra nella sua dimora con valanghe di panni sporchi, in cui i nani, entusiasti di ritrovare i loro giochi, tirano fuori tutto, ma proprio tutto, e lo spargono trionfalmente sul pavimento e la mater familias, dopo dieci minuti dal rientro, vorrebbe ripartire, questa volta in solitudine e per una destinazione ignota.
Poi, invariabilmente, la suddetta madre, pavida e attaccata al suo nido come una cozza patella, non va da nessuna parte, mette temporaneamente alla porta marito e figli e si mette a lavare e a stirare come una forsennata, facendo funzionare a turno, per evitare il black out da sovraccarico, lavatrice, ferro da stiro e, dato il  tempo da lupi, asciugatrice.
Il rientro della Pinkytos' Family da quella terra di meravigliosi colori che è la Sardegna è stato traumatico come ogni rientro, forse un po' più per via del cielo plumbeo, forse un po' meno perché quei quattro insieme, in casa o altrove (tendenzialmente meglio altrove) sono sempre e comunque felici.
In quarantotto ore Mamma Pinkytos ha svuotato tre valigie, lavato e stirato (laddove strettamente necessario) il contenuto e preparato altre tre valigie per le vacanze dai nonni e le successive vacanze in montagna.
In questi momenti è indecisa se sentirsi l'essere più fortunato della terra ad avere la possibilità di ripartire senza neppure avere il tempo di avvertire la saudade post-vacanziera oppure sentirsi al centro di una sfiga cosmica per il fatto di vivere con le valige in mano, con quei due piccoli profughi zeppi di necessità da piazzare al migliore offerente quando la scuola è chiusa.
Alla fine la Pinkytos' Family è ripartita sotto la pioggia battente di questo strano agostembre.
Farà del suo meglio per sollazzarsi comunque, per lo più lavando e stirando visto che la filosofia del bagaglio minimal di Mamma Pinkytos ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza: un pantalone lungo e uno corto e due maglie a testa, nani compresi, per due settimane.
La Nonna R, conoscendo Mamma Pinkytos, al suo arrivo le ha detto: "Almeno le mutande le hai portate? "  La mater essenziale le mutande le ha portate, ma troppo poche, vista l'abitudine invalsa dei nani maschi a gocciolarsi sugli slip.
La filosofia del bagaglio minimal non è tutta rose e fiori e qualche effetto collaterale ce l'ha.
Mamma Pinkytos alla sera lava vestiti e biancheria di M&M's sperando che asciughino di notte. E se non asciugano sono cavoliamari.
In effetti non aveva calcolato che la Nonna R non ha l'asciugatrice e che, sebbene formalmente sia agosto, in realtà il clima è novembrino.
Ma ormai Mamma Pinkytos è un'esperta nella gestione dell'emergenza-sfollati e il Morby se ne va in giro per casa con le calze spaiate del Minty, una azzurra e una bianca, e i pantaloni di un pigiamino taglia 6 mesi, residuato bellico nei cassetti della Nonna R. Mentre il Minty, che sarebbe elegante anche con un sacco della spazzatura in testa, sta rispolverando le magliettine adolescenziali di Mamma Pinkytos echisseneimportasesonodafemmina.
Anche queste sono vacanze.

mercoledì 30 luglio 2014

Piú di una settimana

Il Morby non si ammalava dall'agosto dell'anno scorso, quando la Pinkytos' Family era al mare. A fine vacanza si era fatto un paio di giorni di febbrone e qualche puntino sulla pelle, forse la quinta malattia. Mentre Mister Baby e il Minty andavano in spiaggia, Mamma Pinkytos e il suo nanetto bollentino passeggiavano, si infrattavano in pineta, si infilavano nei vicoli pittoreschi del paesino del Cilento dove si trovavano per cercare il fresco.
Ora il Morby ha la febbre da martedì,  ovvero da 24 ore dopo l'arrivo della Pinkytos'Family in Sardegna e Mamma Pinkytos, che oggi ha letto al nano almeno dieci volte i quattro libri che si era portata, é giá idrofoba. Fuori ruggiva il maestrale e il nano malato doveva stare dentro, pur avendone pochissima voglia:  "Andiamo in piaggia mamma. Plendi paggino." "Non possiamo andare in spiaggia oggi amore." "Diamo a fare giretto."
Il Minty non aveva una tosse così antipatica dall'ultima vacanza, quella fatta con la nonna un mesetto fa'. Reduce dalla giornata marittima con il suo papà, Mister Nonsivainspiaggiasenzafareilbagno, il nano tossisce ogni cinque secondi netti.
Per Mamma Pinkytos la notte non promette affatto bene. E dire che avrebbe proprio bisogno di un bel sonno ristoratore dopo una giornata in buona parte passata nel letto di una camera di albergo.
Tra l'altro, la gestione di un nano malato, essendo la mamma una e una soltanto, comporta inevitabili problemi e recriminazioni: "Mamma, di chi é questa barchetta nuova?"
"Del Morby. Mentre passeggiavamo senza sapere che fare gli ho preso un regalino. Per te abbiamo preso gli elastici per fare i braccialetti."
"Ma la barchetta é proprio bella. Dammela Morby! La voglio provare."
"MIAAAAAA!"
E ancora: "Ove sei stata mamma con il Minty?"
"L'ho aspettato mentre finiva di giocare con i suoi amici".
"Pecché?"
"Voleva giocare ancora un attimo."
"Io volevo ndae a casa mia."
" Ti era venuta un po' di tristezza?"
"Si."
"Ma ora la mamma é qui."
"Felice".
E dire che Mamma Pinkytos voleva riposare.
C'é ancora piú di una settimana.  Pensa speranzosa la mater vacanziera.

giovedì 24 luglio 2014

Tre volte

Oggi Mamma Pinkytos ha percorso per ben tre volte i sessanta km che separano la casa del Nonno G e della Nonna L, dove gozzovigliavano i nani, da casa e lavoro della mater derelitta.
Trasferimento numero uno: stamattina per andare al lavoro.
Trasferimento numero due: dopo il lavoro per recuperare i nani
Trasferimento numero tre: dopo cena per tornare a casa.
Tra il n. 2 e il n. 3 capricci dei nani, varie ed eventuali,  che ormai Mamma Pinkytos è diventata meglio di Giobbe. Li lascia sfuriare o bollire nel loro brodo che dir si voglia. Gli dá un ultimatum e si fa i cavoli suoi. Nella fattispecie di stasera, dopo averli tranquillamente minacciati, li ha lasciati frignare e si è mangiata di gusto l'ottima insalata di riso della Nonna L. Anche la loro porzione.  Ecchediamine.
Nel viaggio di ritorno, Mamma Pinkytos aveva la mission impossible di non fare addormentare il Minty,  già con le palpebre a mezz'asta, e per riuscire nell'intento non ha trovato di meglio che fomentare la naturale logorrea del nano e aizzare i due piccoli mostri contro una zanzara molesta e pungente intrappolata nell'abitacolo. 
Mamma Pinkytos ha appreso dalla viva voce del nano grande le seguenti importanti notizie:
1. "Lo sai mamma che oggi a merenda ho mangiato una Kinder fetta al latte, un Kinder Pinguì, un kraphen alla crema e un gelato? "
2. "Lo sai mamma che oggi la mia amica Maria mi ha dato un calcio?"
3. "Mamma,  lo sai che i nonni legano il Morby al seggiolino della macchina con il guinzaglio del cane Ralphi perchè non riescono ad allacciarlo normale?"
4. "Lo sai mamma che il Nonno G ha detto che non ucciderà mai più le zanzare?"
Più o meno tutto nella norma e nei limiti del rimediabile: il Minty domani verrà messo a dieta, la Maria, in assenza del Minty, troverà un altro obbiettivo, il Morby è sano e salvo, il guinzaglio del cane Ralphi tornerà al suo utilizzo consueto e i nonni dovranno frequentare un corso accelerato di allaccio del seggiolino auto, ma quanto al punto n. 4 Mamma Pinkytos ha molte molte perplessità.

venerdì 18 luglio 2014

Vacanza

Discorsi tra cinquenni al parco.
Minty: "Lo sai che io l'altro giorno non sono andato a scuola perchè era il mio compleanno?"
A: "Ma se la scuola è finita da un mese!!!"
Minty: "Ma che dici?! Io ci vado tutti i giorni. Non ci sono andato solo perchè era il mio compleanno. Mica il tuo."
A: "Io non ci sono andato lo stesso."
Minty: "Dovevi andare perchè non era il tuo compleanno."
A: "Ma non ci vado da tantissimo."
Minty: "Io sì, ci vado. Vero Camomilla che ci andiamo tutti i giorni? Si chiama CRE ed è scuola."
Mister Camomilla: "Sì è vero. Tutti i giorni. Dalla mattina alla sera."
A: "Io non ci vado. La scuola è finita."
Minty: "Ma il CRE no. E quindi ci devi andare."
Mister Camomilla: "Io ci vado perchè mia mamma mi manda".
Universi paralleli.
C'è ancora qualcuno, ed è incredibile ma sono proprio tanti, per cui le vacanze estive durano tre mesi.
Come quando Mamma Pinkytos era piccola e da giugno a settembre era libera come l'aria.
C'è ancora qualcuno, e sono tanti, che al mattino può fare con calma, dormire, tirare tardi con la colazione e guardare i cartoni animati.
Mamma Pinkytos, che da piccola amava CRE e GREST, forse perchè non era costretta a farli, è una fervida sostenitrice dell'importanza della socialità, ma in colpa un po' ci si sente.
Si chiede dove li mettono gli altri i figli, quando devono andare a lavorare.
Da oggi pomeriggio, tuttavia, (il Minty da domani, poichè stanotte, avventura delle avventure, dormirà a scuola facendo la sua Notte Magica. Salvo imprevisti dell'ultim'ora. L'anno scorso il nano aveva disertato il grande evento dicendo a Mamma Pinkytos "Ma adesso ci devo stare anche la notte a scuola?!" Ovviamente la mater lavoratrice avrebbe voluto scomparire e ci aveva rimesso la quota pagata per la Notte Magica senza battere ciglio.)anche i nani di Mamma Pinkytos faranno ufficialmente parte del popolo dei vacanzieri.
"evviva!" Ha detto ieri la mater insipiente ai suoi nani: "Domani ultimo giorno di asilo. E poi vi attende una vacanza lunghissssiiimaaaaa!"
"Quanto lunga?" Aveva chiesto il Minty per amor di precisione.
Mamma Pinkytos ci ha pensato un po'. Ha fatto i conti.
Quando ha risposto al nano: "Cinque settimane" le è sembrato pochissimo.
Troppo poco.
E il senso di colpa è uscito di nuovo dalla lampada, come il Genio di Aladino.

giovedì 3 luglio 2014

Sarà

Tra una decina di giorni il Minty compie cinque anni.
Sará che da che è mamma il tempo è volato, sará che Mamma Pinkytos si sente più portata ad avere figli bebè, sará che, per un difetto di fabbricazione,  lei si sente sempre giovane e si sente una bambina solo un po' più cresciuta del suo bambino,  sará che era impreparata a questa enorme e rapida crescita, di piedi, di mani, di altezza, impreparata davanti a due batuffoli che in un attimo sono ragazzini, sarà...
Il fatto è che a lei, la mater sprovveduta, M&M's che dormono nel letto, abbarbicati l'uno all'altro come loro solito, sembrano troppo grandi. Troppo lunghi.
Non si capacita come sia potuto succedere che in un attimo siano diventati così.
Il Minty era un fagottone morbido (con i suoi 5 kg alla nascita,  a onor del vero fagottino non lo è mai stato ) e Mamma Pinkytos se lo è sbaciucchiato proprio tantissimo.  Aveva delle guanciotte da mangiare, i riccioletti.
Ora se lo sbaciucchia ancora, ma non ha più il sapore dei neonati, ora è un bambino, vero. Grande.
Il Morby,  per fortuna della mater sdolcinata, resiste. Sembra più piccolo dei suoi ventotto mesi, ha le guance paffute e profumate e il ciuccio, il suo "ciuccionino", croce e delizia di Mamma Pinkytos,  che ha tentato di toglierglielo per il bene dei suoi dentini da draculino, salvo poi capitolare davanti alle urla belluine del nano testardo che reclamava il suo ultimo baluardo di "bebetudine".
Mamma Pinkytos lo guarda e, in questo sì è invecchiata, si ripete tremila volte al giorno: "Che meraviglia! " Che meraviglia questa età di ciccette profumate e di discorsetti fantasiosi ("Ci penso io mamma. Facciamo bel gioco. Tu sei mucca. Bevi. Io lavo, pulicco cacca. Pettino. Piace me pettinare mamme, mucche e lalli.")
Sará che i nani se non ci fossero bisognerebbe inventarli, sarà che con loro tutto assume un significato nuovo, ma Mamma Pinkytos trova che (effetti devastanti sul fisico a parte) sullo spirito facciano uno splendido effetto ringiovanente.

lunedì 12 maggio 2014

Nonvedononsentononparlo

Mamma Pinkytos ha mal di stomaco e un cerchio alla testa.
Postumi di un fine settimana di bagordi, ergo caffè frettoloso con un'amica sabato pomeriggio e piacevolissima cena tra mamme al ristorante indiano domenica sera.
Sogna, dopo il faticoso ritiro di M&M dai risoettivi asili, di spiaggiarsi al parco a chiacchierare del nulla con Mamma Polly Capellipazzi mentre i quattro nani giocano senza scotennarsi in comunione di amorosi sensi.
"Che ne dite di andare al parco sotto casa nani?"
"Sì va bene mamma, così passiamo da casa un attimo a prendere qualcosa."
"Ok. Tu Minty potresti prendere la bicicletta e il Morby il triciclo o il monopattino."
"Io attino. Attino. Attino. Ove è attino?"
"Va bene Morby, adesso andiamo a casa a prendere il monopattino."
"Io non voglio la bici, perchè in bici si cade. Io voglio portare fuori qualcosa che si usa dentro."
"Attino. Mamma! Io voio attino. Ove è attino?"
"Io sono indeciso su cosa portare. Il monopattino è mio però te lo regalo Morby."
"Mio attino. Grasie Minty. Voio attino."
"Su che saliamo a prenderlo. Tu Minty potresti prendere i pattini."
"No, niente pattini. Io prendo queste cose."
Mentre Mamma Pinkytos prende dal balcone il monopattino per il nano piccolo impaziente, il Minty si palesa travestito da crociato, con armatura, spada e una mascherina brillantinata da Colombina veneziana.
"Nano ma non è Carnevale!"
"Io voglio fare finta che è Carnevale."
"Ti prego nano, almeno la mascherina!"
"O porto la mascherina o l'elmo di ferro grande. Mamma, decidi tu."
"Per l'amor del cielo nano, mettiti quello che vuoi."
"Attino, io voio attino."
"Benissimo, andiamo."
Mamma Pinkytos si avvia verso il parco con il Minty vestito da Colombina veneziana con l'armatura e il Morby abbarbicato al monopattino, più grande e pesante di lui.
Arrivano al parco.
Mamma Pinkytos riesce a scambiare una quindicina di parole con Mamma Polly Capellipazzi tra un tentativo di suicidio di Baby Banny e un capitombolo del Morby.
Il Morbillo non di stacca un attimo dal monopattino. Quando Mamma Pinkytos si avvede che il nano tenta di caricarlo sullo scivolo, sente il dovere morale di intervenire: "Nano, lascia qui il monopattino. Non si porta sullo scivolo."
"Quetto è mio." Poi si guarda intorno con fare circospetto: "Ruba qualcuno."
"Mamma mammaaaa!"
"Dimmi Minty."
"Sono stanco di giocare con la spada. Tienila tu."
"No grazie. Hai scelto di portarla e la tieni tu."
"No. Io adesso voglio il monopattino."
"Nooooo! Mio attino. Via via butto."
"È miooo. Non te lo regalo più."
"Mioooo! Nooooooo," (pianto)
"Vattene Morby. L'hai usato sempre tu. E non sei neanche capace."
"Non si rubano i giochi. Chiediglielo con gentilezza..."
"Morby me lo dai che è mio?"
"No."
"Ecco... ha detto di no...."(pianto)
"Ha scelto lui di portarlo."
"Io lo volevo. Lo voglio... via" (pianto)
"Nooooo!" (pianto)
"Mamma!"
"Oooommmmmm..."
"Mamma! Digli qualcosa! Sgridaloooo!" (pianto)
"Ooommmm..,"
"Mammmaaaa! Tu non mi ascolti!"
A mali estremi, estremi rimedi.
In assenza di alternative facilmente praticabili, Mamma Pinkytos ha deciso di adottare il protocollo di emergenza, da applicarsi soprattutto di lunedì.
Nonvedononsentononparlo.
La settimana è ancora lunga.

domenica 20 aprile 2014

Uova

Uova come quelle di cioccolato che hanno rotto i nani, curiosi di vedere la sorpresa.
Uova come quelle di pastafrolla che Mamma Pinkytos ha decorato con pasta di zucchero e glassa in tale quantità da averne la nausea. In un'altra vita giura che farà la pasticcera. Almeno avrá un lavoto solo.
Uova, uovo per la verità, di carta di giornale con un braccialetto (il suo) attorcigliato a mo' di sorpresa ("Avevo troppa paura che si rompeva mamma. Ero tanto preoccupato."). È stato il bellissimo regalo del Minty per la sua mamma ("Mamma, tutti avevano un uovo tranne te") che l'ha pure confezionato in una scatola decorata con un cuore e un disegno della Dottoressa Peluche ("Sei tu mamma, ecco.") Inutile dire che la mater lacrimafacile è stata felicissima.
Uova come quelle, tutte colorate, che hanno ricevuto dalla Nonna L Mister Baby e Mamma Pinkytos, di cioccolato dentro e confettate fuori, una delizia.
Uova come quelle che più nessuno vuole perchè uno mica può fare indigestione di cioccolata, ma che se li avesse avuti lei da piccola sarebbe impazzita.
Domani la Pinkytos' Family sarà ospite da un'amica per una merenda di Pasquetta. La sua amica ha annunciato il divieto di portare uova. Mamma Pinkytos capisce, anche nella Pinkytos' Home le uova (o come dice il Minty "gli uovi") sono decisamente troppe, ma i nani sono nani e M&M's colpirebbero volentieri con i loro pugnetti altri mille involucri di cioccolata, per l'ebbrezza di scoprire cosa c'è dentro. Il bambino della sua amica, ne è convinta, non fa eccezione e, domani, in barba alla sua mamma, riceverà un altro uovo di Pasqua.
Ecchediamine.
Mica se li deve fare venire tutti lei i brufoli.
Uova come quelle che Mamma Pinkytos voleva preparare ai suoi nani per cena, dietro loro esplicita richiesta ("Mamma, per cena possiamo mangiare l'uovo?"), peccato intendessero l'uovo di cioccolato.
A loro dei brufoli e della ciccia non importa nulla.
Mamma Pinkytos prende esempio.
Pasqua, con tutte queste uova, è il momento sbagliato per le diete.
Quasi quasi un bell'uovo lei lo conserva per Mamma Gabry Domopack. Che se lo mangia tra una corsetta e l'altra.

venerdì 28 marzo 2014

Mamma part-time

È ufficiale. La vita della lavoratrice full-time, che si dedica alla professione all day long e relega il ruolo di mamma alla mezz'ora serale pre-nanna, non fa per Mamma Pinkytos.
Tanto di cappello a Mamma Iaia Stakanov, a Mamma Claire e a tutte le sue amiche e non che si sacrificano chi per la pagnotta chi per la carriera. Lei, la mater facciotuttoio, getta la spugna al primo colpo.
Stasera è arrivata casa alle 19,30, con i nani già a tavola, belli puliti e felici. La cena (un'ottima cena) era pronta anche per lei. Si è lavata le mani e si è seduta a tavola, come fosse a ristorante. Ha sbaciucchiato i nani, ha dato loro la colombina con gli zuccherini che glaveva comprato. Ha mangiato parmigiana e torta Sacher, preparati dalla Nonna L.
Eppure non era felice, non poteva essere felice.
I nani assonnati che si stropicciavano gli occhi. Poco tempo e poche energie per stare con lei.
Lei stanchissima e con poche energie per stare con loro.
La domanda: "Come é andata a scuola?" E la risposta: "Bene" ormai già utilizzate e prive di senso.
Mamma Pinkytos, maniaca del controllo, era carica di frustrazione per il non vissuto e aveva l'ansia da prestazione.
Il Morby ha lanciato i calzini sulla tavola poi se li è infilati sulle mani. Lei, che in altre occasioni avrebbe sbottato, ha mantenuto la calma, lasciato correre.
Il nano grande ha bisogno di andare in bagno? Mamma Pinkytos lo segue come un cagnolino per stare un po' con lui.
Ha perso il senno.
Mamma Pinkytos, stanca stanchissima, ha ufficialmente perso il senno.
I nani ci hanno preso gusto: "Mamma, domani visto che tu devi andare al convegno, noi andiamo dai nonni con il papà."
Un giorno solo.
E già se la spassano e fanno progetti che non la includono.
Oh my god. Non ce la può fare.
Settimana prossima questo, tutto questo, accadrà per tre giorni su cinque. E la settimana successiva, la mater sciagurata, starà fuori anche a dormire.
"Vero mamma che la prossima settimana ci sarai pochissimo?"
"Sì amore ma vedrai che passa in fretta e..."
"Ah bene. Così vengono i nonni."
Gli dai la mano e si prendono il braccio.
Ingrati.
Il lato positivo è che vedendola di meno la apprezzeranno di più.
Francamente non le importa nulla.
Loro hanno la loro vita, la loro socialità, vanno al nido e alla scuola materna mentre la loro mamma lavora, ma quando escono DEVONO tornare da lei.
Lei DEVE esserci.
E' in crisi di astinenza. Ha una voglia matta di andarli a prendere all'asilo, di fare merenda insieme, di bivaccare con loro senza meta.
Non è mai stata così contenta della carriera che si è scelta,
Quella di mamma full time.

mercoledì 26 marzo 2014

Sono cose che succedono

Succede che Mamma Pinkytos sia stanca morta di prima mattina, con le occhiaie post-bagordi (la fine di marzo con i compleanni del Morby e di Mister Baby è un duro colpo per il fisico ed il fegato), un brufolo sul mento e la congiuntivite, che se stesse a letto farebbe un favore al mondo intero,
Succede che il Morby abbia la lacrima facile e pianga disperato perchè vuole, in ordine sparso, il ciuccio, il pane, la spremuta d'arancia, il Minty, le fragole, la mamma echipiùnehapiùnemetta e lei, la mater dimmicosavuoibastachenonpiangi, lo attaccherebbe a Santa Tetta per farlo smettere come si fa con i neonati, se potesse, se si potesse ancora.
Succede che al momento di mangiare le tanto agognate fragole ("Agoeeeee! Agoeeeee! Voio agoeeee!" A Mamma Pinkytos sono venute a nausea prima ancora di mangiarle), il Minty racconti la storia tristissima di un certo Toby Ramera, suo compagno di asilo, che ogni volta che mangia il gustoso frutto si ricorda del suo papà che gliele preparava sempre e che se ne é andato di casa quando lui era molto piccolo. Succede che Mamma Pinkytos e Mister Baby, intristiti e costernati, le fragole non le hanno mangiate più, in segno di rispetto per il Toby Ramera.
Succede che Mamma Pinkytos prenoti un hotel a Venezia, a due passi da P.zza San Marco, per lei solo e forse per una collaboratrice, causa un'udienza fissata alle ore 09.00 e troppe difficoltà organizzative. Succede che questo scampolo di improvvisa e inaspettata libertà le faccia venire le vertigini e un brivido lungo la schiena.
Succede che la prossima settimana Mamma Pinkytos sia oberata di impegni, il che le impedirà di andare a prendere i nani all'asilo tre giorni su cinque. Succede che quello che per una mamma lavoratrice dovrebbe essere normale, a lei faccia venire il magone.
Succede che il Minty le dica: "Tu non sai niente" dieci volte in un giorno e lei, la mater impreparata, pensi che l'adolescenza è una brutta bestia, poi, unavolta collegato il cervello,  pensa che il nano non ha ancora cinque anni e succede che le venga solo voglia di  metterlo a pane ed acqua.
Succede che il Morby faccia un doppio tuffo carpiato rigorosamente di testa con destinazione pavimento e si procuri l'ennesimo livido bluastro in pieno viso.
Succede che la mater reietta si vergogni di mandarlo al nido, di portarlo in giro, di farlo uscire di casa così bollato e tumefatto com'è.
Succede che, dopo esattamente dodici sere in cui non transita dal divano, Mamma Pinkytos sia orgogliosamente spiaggiata in salotto con il suo tablet Pietro sulle ginocchia e nulla di nulla da fare. Strano ma vero.
Sono cose che succedono.
Per quanto riguarda il divano, Mamma Pinkytos vedrà di farlo succedere più spesso.
Della triste storia di Toby Ramera, delle paturnie adolescenziali del nano grande, delle bernoccoli e dei piagnistei del nano piccolo, invece, fa volentieri a meno.

venerdì 14 marzo 2014

Un problema

Ieri pomeriggio.
Mamma Pinkytos,  in vena particolarmente masochistica, si sottopone alla doppia tortura della spesa-doccia.
Fase 1: rifornimento del frigorifero della Pinkytos'Home, con annessa fase 1b (capatina ad un ingrosso per acquistare piattibicchieripallonciniechipiùnehapiùnemetta per l'imminente merenda-compleanno del Morbillo).
Mamma Pinkytos e i suoi nani mostri camminano tra le corsie.
Il Morby scappa, corre, raccoglie forsennatamente palloncini, quaderni, inviti, piatti, sottopiatti, tovaglie dagli scaffali.
Il Minty, pur affetto, come tutti i nani, da ansia comprereccia, è perplesso: "Mamma, ma il Morby vuole comprare tutto! Anche una bacinella. Anche i petardi. E anche un grande agnello con il pelo."
Mamma Pinkytos insegue affannata il nano renitente, risistema bacinella e petardi al loro posto. Dà un pezzo di pane al Morby per placare la sua furia consumistica. Riporta faticosamente al suo posto un agnello pasquale a grandezza naturale preso per un orecchio dal Morbillo.
Mentre sta finalmente e rapidamente inserendo nel suo cestino una confezione di piatti di carta ed una di bicchieri, incontra Mamma Lorella Romanaderoma, con il suo nano, intenta ad acquistare palloncini compleannosi.
La saluta velocemente, scambiando il minimo sindacale di convenevoli.
Girato l'angolo viene assalita dalle domande del Minty: "Come fai mamma a consocere QUELLA SIGNORA? E il suo bambino che si chiama Jacopo tu l8 conosci?"
"Quella signora amore si chiama Lorella ed è la mamma di quel bimbo che viene nella tua scuola. È venuta una volta a mangiare la pizza con me, Mamma Gabry, Mamma Polly ed altre mamme. Il suo bambino lo vedo oggi per la prima volta."
"C'è un problema mamma."
"Cosa?"
"C'è un problema con QUEL BAMBINO."
"Cosa ha combinato Jacopo di così grave?"
"QUEL BAMBINO (l'Innominato) ama la Samantha. Ed è un problema. Perchè la sposo già io. Quindi gli dovrò parlare. Lo dovrà sapere."
"Ho capito amore. È un bel problema. Vorrà dire che tu o lui troverete qualche altra bimba da sposare, che tanto ne avete di tempo."
"QUEL BAMBINO dovrà trovare un'altra. La Samantha me l'ha già detto. Una volta lui ha anche litigato con un altro bambino per la Samantha. Me l'ha detto lei, che però dice che solo io sono suo amico. Però è un bel problema."
"Sono sicura che si può risolvere nano."
Il suo problemone ha tenuto impegnata la testolina del Minty per dieci minuti buoni e, mentre il Morby si ingozzava di pane, Mamma Pinkytos è finalmente riuscita ad arrivare alla cassa.

lunedì 3 marzo 2014

A Carnevale ogni scherzo vale

A Carnevale ogni scherzo vale, ma quella reproba di Mamma Pinkytos ha fatto lo scherzo più vecchio, noioso e banale del mondo: è sparita.
Per un'intera settimana è sparita dalla rete, dall' world wide web, da whatsapp, da faccialibro, staccando tutto ciò che prevedesse una connessione. Cervello compreso.
Ma non certo per riposare, anzi.
Ha lavorato come una dannata, caricata a molla, senza respirare, mangiare, pensare.
Ha frequentato un corso di cioccolato e uno di cake design.
Ha passato una serata al nido del Morby a far finta di essere una bambina di due anni, per farsi un'idea del percorso educativo del nano.
Ha preparato e decorato biscotti a forma di mascherina per la festa di Carnevale dell'oratorio e meringhette colorate per il mercatino della scuola.
Ha acquistato un tappetino di silicone per cucinare e desiderato con cupidigia un taglia-torte, del quale colpevolmente ignorava l'esistenza.
Ha allestito i nani per la festa di Carnevale e, seppure con riluttanza, ha allestito anche sè stessa e Mister Baby (Mamma Pinkytos ha pensato a lei bambina, a quanto si sarebbe sentita felice ed orgogliosa se i suoi genitori si fossero mascherati, e si è addobbata da sqaw senza battere ciglio. La titubanza di Mister Baby è durata giusto un paio di minuti di più, il tempo di infilarsi la pettorina da crociato del Minty e di dotarsi di scudo, spada ed elmo. Niente a confronto dello spettacolare travestimento da Peppa Pig della sua amica Mamma Jay e di quello da Minion di Mamma Ale Bricocenter!)
Ha spedito il Minty vacanziero dai nonni, regalando al Morby incredulo due giorni da figlio unico, con overdose di coccole compresa.
Ha salutato la sua collaboratrice, Silent Girl, che dopo due anni e mezzo ha imboccato un'altra strada, e ha iniziato i colloqui per trovare una nuova persona da inserire. Ha sfogliato curricola, si è fatta qualche grassa risata (appassionato di kart, dedito al turismo equestre, dogsitter echipiùnehapiùnemetta. Mamma Pinkytos consiglia il curling. L'originalità premia.), poi li ha gettati. Si fida più del suo istinto e della chiacchiera libera, poi si vedrà.
Ha scoperto che per fare calare la panza sono più efficaci i fermenti lattici dello zumba. Ciobin avrà un colpo al cuore, Mamma Gabry, nel dubbio, se ne prenderà un'intera confezione a sera, così, per sicurezza. Perchè lei la panza non ce l'ha, ma non si sa mai.
Mamma Pinkytos invece si occupa più della bellezza interiore e i cioccolatini fatti con le sue mani funzionano alla grande. Sorriso radiodo garantito, provare per credere. Ciccia e brufoli pure, ma mica si può avere tutto dalla vita.
È stata negligente Mamma Pinkytos, la scorsa settimana. 
A Carnevale ogni scherzo vale, ma sparire così, per abbuffarsi impunemente di cioccolato è una cosa che non si fà.
Mamma Pinkytos chiede venia. La prossima volta che vorrà fare uno scherzo farà ricorso all'inchiostro finto.

domenica 23 febbraio 2014

Diavoli e capelli

Mamma Pinkytos ha un diavolo per capello.
Stamattina, per il secondo giorno consecutivo il nano Minty ha  la sveglia alle 6,30 e, guarda caso, ció è avvenuto proprio di sabato e di domenica. Roba che quando Mamma Pinkytos, nel dormiveglia, si è resa conto dell'infausta coincidenza le è venuto da piangere. Sul serio. Perchè le seiemezza sono le seiemezza, porcamiseria.
Quindi adesso ha un sonno mortale e le si chiudono gli occho mentre, alla guida della sua Super Car, è in coda nel traffico da un'ora,e quarantasette minuti.
I nani, un panda e un triceratopo, dormono stecchiti dalla sfilata di carmevale e lei, la mater Niki Lauda, guida senza sapere se e quando arriveranno a casa.
Così ha un diavolo per capello e anche più d'uno.
Ce l'ha con tutti.
Con i nani che dormono beati e che quando la mater esausta vorrá dormire non dormiranno più.
Con tutta questa gente che occupa tutte qieste macchine che la domenica potrebbe anche starsene tranquilla a casa a vedere un film, a dormire o a pulire casa.
Con la strada che è stretta, lunga, faticosa.
Con il carnotauro che popolava il film che hanno visto i nani, Morbillo duenne compreso ("Beellooo appilm! Mobby piace appilm!"), ieri sera e che, forse, ne ha disturbato il sonno.
Perchè se Mamma Pinkytos stamattina avesse dormito un po' di più magari ora non avrebbe un diavolo per capello.
E ne ha tanti di capelli lei.

venerdì 7 febbraio 2014

Mamme in fuga

Mamma Pinkytos è stata latitante per qualche giorno, ma torna con una notizia-bomba.
Ebbene sì, è ufficiale: l'8 marzo, data di forte impatto simbolico, Mamma Pinkytos, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Gabry Camomilla voleranno a Parigi.
Un estremo sussulto di senso di colpa misto a senso di responsabilità ha fatto sì che organizzassero una fuga di una quindicina di ore soltanto. Toccata e fuga, andata e ritorno in un giorno solo.
Ma loro sono emozionate come adolescenti alla prima uscita, perchè in fondo E' la loro prima vera uscita di questa seconda vita senza pause. La loro uscita dal tunnel, come dice Mamma Polly Capellipazzi. Anche se per un giorno solo.
Perchè dopo un giorno solo, dopo l'omelette parigino che si vuole mangiare Mamma Polly e i macarons che si vuole mangiare Mamma Pinkytos (Mamma Gabry no, lei al cibo non ci pensa. Lei pensa ai grassi che bruceranno camminando su e giù per Paris cercando di vedere il più possibile), loro, le fuggitive, avranno nostalgia della vita senza pause, dei loro due nani a testa che gozzovigliano con i rispettivi padri in assenza delle madri Rottermaier, avranno anche un po' voglia di mettersi a cucinare la zuppa di legumi.
Forse.
Ma forse no.
E allora avranno buttato i soldi del biglietto di ritorno. Si faranno un InteRrail in giro per l'Europa, spettegoleranno fino alla nausea, mangeranno schifezze e street food (Mamma Gabry no. Piuttosto il digiuno.) senza nessuno in braccio, faranno shopping comprando souvenirs e bandana colorate, dormiranno per tre giorni di fila, fino ad annoiarsi. Di spettegolare, di mangiare, di fare shopping, di dormire. E allora torneranno. Forse il Minty, la Lila e Mister Camomilla andranno all'università, il Banana e il Morby avranno la patente e gireranno in coppia suonando alle ragazze.
Stasera: la famiglia allargata è a tavola. Sono in otto ora e riunirsi intorno ad un unico tavolo è sempre più difficile.
Mamma Pinkytos: "Sapete nani che le mamme andranno a fare una gita a Parigi tra qualche settimana?"
Lila: "Vengo anche io".
Minty: "Io non vengo. Ma poi vi raggiungo con il mio razzo."
Mamma Polly: "Eh no nani. Questa volta ci vanno solo le mamme."
Minty: "Embè... Io, il mio papà e mio fratello andiamo in America. Per tre mesi."
Buono a sapersi.
Forse Mamma Pinkytos può rinunciare all'InteRail.
P.S. se qualche altra mamma sull'orlo di una crisi di nervi vuole unirsi alle mamme in fuga e uscire dal tunnel per un giorno è bene accetta. Astenersi mamme di nani razzo-muniti, per gli evidenti rischi connessi.

venerdì 24 gennaio 2014

I capelli a carciofo, le cozze e le caramelle mou

Mamma Pinkytos ha recuperato.
Stasera, da brava mamma single, ha messo a letto presto i nani stecchiti, ha sistemato la cucina, preparato la torta di mele e fatto la sauna fondendo il caramello a 128 gradi per fare le caramelle mou. Tutto questo per combattere i sintomi dell'influenza che cerca di non ascoltare e di rispedire a casa loro.
Domani lei e i nani si sveglieranno con calma (in realtà non le piace dormire da sola e si sarebbe volentieri portata nel lettone uno dei due nani ma poi ha scelto la par condicio, affidando alle vicessitudini notturne la scelta) e avranno la loro colazione golosa. Poi andranno tutti insieme alla lezione di musica.
Nel tardo pomeriggio, se tutto andrà bene e nessun subdolo virus riuscirà a farsi strada nella Pinkytos' Home,  la Nonna R verrà per stare con i nani e lei, la mater dai capelli a carciofo, andrà con Mamma Gabry Domopack a un aperitivo milanese supermondano con swap party.
Quando ci sono i Nonni i nani, soprattutto il Minty, non la rimpiangono per niente:
"Mamma, domani quando c'è la nonna tu vai al lavoro?"
"No amore. Domani è sabato."
"Ma almeno a far la spesa ci vai?"
Il Morby no, lui va a periodi. In questo periodo ha la "cozzite". Qualsiasi cosa succeda, chiunque arrivi, ovunque sia il suo posto preferito è abbarbicato alla spalla della sua mamma, come una cozza al suo scoglio.
Ha anche acquisito le prime armi del corteggiamento e quando vede Mamma Pinkytos la chiama "amoeeeeee!"
Ovviamente è ampiamente ricambiato. Mamma Pinkytos lo adora, lo mangia con gli occhi, lo sbaciucchia.
Essere la mamma di un maschietto duenne è un'iniezione di autostima. E a volte dei capelli a carciofo te ne dimentichi proprio.

giovedì 9 gennaio 2014

Notizie e pensieri sparsi dalla city

Mamma Pinkytos è tornata in città da quasi una settimana e ha avuto qualche giorno per raccogliere notizie, gossippare e non, qua e là. Giusto per capire cosa si è persa stando sui monti per dodici giorni totali.
Tanto per cominciare, Mamma Gabry Domopack, orfana dello zumba di Ciobin e dell'acquagym di Ivano Vaccipiano, ha iniziato a correre. Per un'ora al giorno. E anche se a Mamma Pinkytos la cosa affatica solo a dirla, fin qui i suoi atletici lettori non troveranno nulla di strano. Senonchè Mamma Gabry corre da ferma, in casa, sul tappeto. Ma non sul tapis-roulant, proprio sul tappeto persiano del salotto, con le cuffiette nelle orecchie come una teenager. Mamma Pinkytos ci pensa da tre giorni e quando è giù di corda pensa alla sua amica che corre sul tappeto del salotto, con il gatto che ogni tanto la fa inciampare e i figli che le ronzano intorno e ogni tanto le fanno il verso correndole a fianco. Per una lunghissima ora, sessanta minuti, tremilaseicento secondi.
Quando invece Mamma Pinkytos vuole sentirsi sollevata, pensa a sè stessa che corre tremilaseicento secondi sul tappeto che non ha con Minty che si arrabbia perchè la mater dispnoica non tiene testa alla sua logorrea e Morby arrampicato sul tavolo della cucina alla ricerca del ciuccio. Poi ricaccia indietro il pensiero molesto e pensa che, tra le tante fatiche quotidiane, una cosa del genere non le potrebbe mai, ma proprio mai accadere. E si sente già meglio.
In tutto questo però Mamma Pinkytos ha rinnovato l'iscrizione a zumba. E se Mamma Gabry si è lamentata perchè alla prima lezione post-panettone Ciobin e Alina Filoderba hanno battuto la fiacca e non ha sudato a sufficienza, Mamma Pinkytos è stata ben felice di sudare poco, ma non certo perchè la lezione era troppo blanda. Il fatto è che lei,  la mater sfaticata, ha acquisito hna tecnica sopraffina: lo slow zumba. Lei fa zumba nei limiti del fattibile, ma segue i movimenti ripetendoli alla moviola. Salta senza saltare, si abbassa la metà del necessario. Cosa s'ha da fa' per campà.
A proposito di forma, ieri Mamma Pinkytos ha incontrato Mamma Uma Lineaperfetta, come sempre impeccabile. Aveva addirittura le maniche corte e non sentiva freddo. In saldo aveva comprato un piumino indaco a fiori gialli, con il quale Mamma Pinkytos si sentirebbe Moira Orfei. A lei starà certamente benissimo. Ma i capelli ogni tanto si rizzano pure a lei. Il suo nano di venti mesi, ribattezzato Eddie The Terrible, che qualche settimana fa' si era chiuso a chiave nel bagno costringendo Mamma Uma a smontare la serratura come e meglio di un fabbro, proprio ieri ha chiuso la nonna sul terrazzo. Un passante ha chiamato la mater ignara, in ufficio appiedata, informandola che sua madre era stata chiusa sul terrazzo dal bambino il quale era in casa con la porta chiusa dall'interno a tirare la coda al cane. Alla super nonna non è rimasto altro da fare che rompere il vetro con uno sgabello. Mamma Uma Lineaperfetta vuole portare il nano malefico  da un esorcista, Mamma Pinkytos spera vivamente che il Morbillo si astenga dal compimento di atti di tal fatta, non essendo per nulla sicura delle proprie doti di fabbro e di scassinatrice.
Dalla sua amica Mamma Polly Capellipazzi, che aveva una gran voglia di vedere, Mamma Pinkytos si attendeva qualche gossip più succulento. In compenso, durante le vacanze, ha fatto fare parecchia ginnastica al Banana che, a sette mesi, cammina quasi, dando la mano al Morby, compagnetto di merende ansioso di insegnargli qualche monellata.
Infine Mamma Pinkytos è, suo malgrado, a dieta di cioccolato. Ha tre brufoli spaziali come non li aveva da vent'anni,  nausea e fastidi allo stomaco. Domani sera però uscirà a cena con le sue amiche per festeggiare in ritardo il compleanno e non è sicura di riuscire a mantenere il fioretto.
I brufoli vanno e vengono, il compleanno è una volta l'anno.
Crepi l'avarizia.

lunedì 6 gennaio 2014

Alto tradimento

Ore 19,10 di venerdì 3 gennaio: la Pinkytos' Family rientra a casa dopo una settimana in montagna e quasi una dai nonni.
Mamma Pinkytos e Mister Baby, carichi come animali da soma, si trascinano dietro i loro nani, rissosi e piagnucolosi.
"Ma io ho fame..."
"Nane" (pane)
"Mamma, dammi la mia valigia."
"Miiiiiaaaaa igia! Miaaaa!"
"Nano grande tu porta questo trolley più pesante che sei più forte."
"È trooooppo pesante... Voglio la MIA valigia"
"Mmmiiiiaaaaaa igiaaaa!"
Ore 19,15: la Pinkytos' Family raggiunge faticosamente il proprio appartamento e lo invade con il proprio ingombrante bagaglio. La superficie calpestabile della zona giorno, esente borse, borsine, trolley, zaini e zainetti, è di circa 1,5 mq.
Ore 19,16: il Morby si tira letteralmente in testa l'albero di Natale. Le palline fatte a mano da Mamma Pinkytos perdono nastri e spilli, gli angioletti vanno in mille pezzi. La superficie calpestabile si ruduce drasticamente.
Ore 19,30: Mamma Pinkytos,  dopo avere aspirato i cocci, raccolto quel che restava delle palline e avere rimesso l'albero malconcio in posizione verticale,  riesce finalmente a togliersi il piumino, a raccogliere i panni seminati in giro dai nani e a raggiungere il suo amore segreto: la  lavatrice.
Pregusta ore e giorni in sua compagnia. Immagina una casa senza valigie, un cesto della biancheria vuoto, una montagna di panni puliti da passare nel suo secondo amore domestico: l'asciugatrice.
Per non perdere neanche un minuto, Mamma Pinkytos svuota in fretta una borsa, riempie il cestello. Poi chiude lo sportello. Tenta di chiudere lo sportello. Assesta il solito calcio sulla maniglia dell'oblò, necessario per dare l'avvio al ciclo di lavaggio, ma lo sportello non si chiude bene. Mamma Pinkytos inizia ad innervosirsi. Arriva Mister Baby. Lui, anzichè un calcio, assesta un pugno, preciso, diretto sulla chiusura. E rompe la molla.
Benissimo.
Mamma Pinkytos  non ci può credere.
Si sente l'essere più sfigato sulla faccia della terra, si sente Mariangela Fantozzi.
E' tornata dalle vacanze con una valanga di panni sporchi, con al seguito due unni che producono quindici macchie di varia natura al minuto, e non ha la lavatrice.
Alto tradimento. Lei che ha difeso la fedifraga dalle maldicenze di Santa Domitilla Pensacitu, della Nonna R, della Nonna L ("Ti porto via i panni perchè la tua lavatrice non lava" - "Non puoi lavare i vestiti dei bambini con QUESTA lavatrice" - "E' meglio che stiri anche le mutande perchè visto che la tua lavatrice non lava, almeno le disinfetti con il vapore.") ora è rimasta fregata. Cornuta e mazziata. Lei ha temporeggiato quando Mister Baby la voleva sostituire.
Tutto il resto è noia.
Nei successivi due giorni, Mamma Pinkytos ha sistemato ciò che non necessitava di lavaggio, ha rivoltato come un calzino la cameretta dei nani per faee spazio ai regali di Natale, ha beneficiato della solidarietà di parenti e amici che le hanno caritatevolmente messo a disoosizione le loro lavatrici e ha, ovviamente, acquistato on line una lavatrice, la qual cosa le é costata un sacco di tempo ed energie. È la prima lavatrice della sua vita e, insieme, dovranno passare molto tempo.
La Pinkytos' Home, nonostante tutto, questa sera ha un aspetto umano. Le valigie ancora piene di panni sporchi sono state stipate in un angolo della stanza magazzino. Mamma Pinkytos e Mister Baby hanno tolto di mezzo albero di Natale e presepe. Ora giacciono esanimi sul divano.
È l' Epifania,  che tutte le feste si porta via.
Domani si lavora.
E Mamma Pinkytos potrà finalmente riposare.

venerdì 27 dicembre 2013

In viaggio

"Ho fameeee!"
"Checkerrrrrr!"
"Non potete non farmi mangiare niente fino a staseraaa!"
"Checkerrrrr!"
"Siamo arrivati?"
"Checkerrrr!"
"Cracker! Anche io voglio un cracker."
"Checkeeerrr!"
"Siamo quasi arrivati?"
"Cacquaaaa!"
La Pinkytos' Family è partita per la montagna da circa un'ora. Il Morby reclama urlando un cracker e il Minty ha giá chiesto: "Siamo arrivati?" diciotto volte. Ma sono partiti e sono riusciti a stipare in macchina quasi tutti i bagagli preparati a rate da Mamma Pinkytos, bob e passeggino compresi. E questo è giá un successo.

mercoledì 25 dicembre 2013

Gli auguri di Mamma Pinkytos

Auguri via Facebook, via Whatsapp, via Skype. Auguri via etere, via cellulare, via Internet. Auguri che volano nell'aria. Auguri dati di persona, con un sorriso, con un bacio, i preferiti da Mamma Pinkytos. La mater lumaca, che mal si adegua alla tecnologia (ma che per Natale, di regalo, ha ricevuto un tablet), alla mattina di Natale, si è svegliata schiacciata come una sottiletta tra Minty e Morby, che l'hanno salutata con un bacio e le hanno augurato rispettivamente: "Buon Natale" e "Taeee!" Ed è stato il risveglio più bello del mondo.
Lei, la mamma che non dorme (quasi) mai, ma che in compenso mangia parecchio, il Natale lo adora. Per l'atmosfera, le lucine, i pacchetti, la gioia di stare insieme, per l'allegria. E quest'anno se l'è proprio gustato. Da quando ci sono i nani, il Natale è più caldo, l'albero è più verde, le luci e le palline più colorate, i regali sempre bellissimi e preziosi.
Ma Mamma Pinkytos sa che non tutti hanno la sua stessa fortuna, quella fortuna per cui non ha il coraggio di chiedere null'altro al cielo e accetta quel che viene quasi sempre con il sorriso sulle labbra. Tranne la gastroenterite, ovvio, perchè quella è proprio antipatica.
Anche Mamma Pinkytos,ad ogni buon conto, vuole mandare al mondo i suoi auguri di Buon Natale, quelli che quest'anno non ha scritto quasi a nessuno, stanca dei messaggini di auguri prestampati da mandare in serie. Non perchè non ci abbia pensato. Ma perchè per una cosa così intima e personale voleva ritagliarsi cinque minuti di tempo. E ce l'ha ora, dopo una giornata di gioia, in cui ha conosciuto il suo nipotino Little Lio-Giu ed è andata dopo anni al cinema sola con Mister Baby ("Andate al cinema mamma tu e il papà?" "Sì amore" "Ma andate solo voi due a vedere un film lungo per bambini?").
E allora Mamma Pinkytos vuole augurare buon Natale a chi soffre per un dolore, una mancanza, un'assenza, a tutte le persone a cui il Natale non mette gioia ma malinconia. Buon Natale a chi a Natale è diventata mamma perchè più Natale di così si muore. Buon Natale a chi è solo veramente e a chi si sente solo anche in mezzo agli altri. Buon Natale a chi sta combattendo con coraggio la propria battaglia, qualunque essa sia. Buon Natale a chi spera che il prossimo Natale sia meglio. Buon Natale a chi la notte dorme poco o niente, che pensi agli altri che non dormono e si senta in compagnia. Buon Natale a chi è felice di poco e con poco ì. Buon Natale a tutti i bambini del mondo perchè è grazie alla meraviglia nei loro occhi che ogni anno arriva Natale.