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venerdì 5 dicembre 2014

I pezzi di Mamma Pinkytos

È ufficiale: Mamma Pinkytos perde i pezzi.
Pietro, il suo tablet, l'ha abbandonata a causa di Telecom, che, un giorno sì e l'altro pure, le attiva inconsapevolmente chat line, abbonamenti a siti erotici e servizi che forniscono i numeri del lotto. La mater cibernetica va sotto credito, paga, minaccia denunce, a volte insulta l'incolpevole operatore di turno.
Oggi si è imbattuta in un gentilissimo ed efficiente commesso che ha tentato di risolverle il problema. Le aveva garantito che, tempo dieci minuti e, grazie ai guru dell'ineffabile 119, Pietro sarebbe resuscitato, ma niente.
Il suo amico tecnologico giace pallido ed esanime sulla scrivania del suo studio.
Pur accusando il colpo, Mamma Pinkytos, dopo un piacevole pranzo con Mamma Uma Lineaperfetta con successiva shopping-session che le ha risollevato il morale, è andata a prendere i nani all'asilo.
Ma la mater disillusa sapeva che il venerdì è anche per loro. Di venerdì il Morby parla frignando e il Minty ha voglia di picchiare il fratello più degli altri giorni.
Così, nel pieno di una diatriba su un cavallo di plastica da portare in biblioteca, il Minty ha chiuso con violenza la portiera dell'auto sul naso di Mamma Pinkytos. Che così ha perso anche la funzionalità di quello.
Dolorante e incattivita ha portato i nani a casa e, per neutralizzarne la carica molesta, li ha infilati nella vasca da bagno.
Ovviamente la mater derelitta aveva sottovalutato l'effetto mefistofelico del venerdì. I piccoli mostri hanno allagato il bagno e fatto la doccia a Mamma Pinkytos urlando come ossessi e, al momento di toglierlo dall'ammollo, il Morby ha dato in escandescenze lanciando a terra il telefono della sua infuriata mamma, rompendone il vetro.
Mamma Pinkytos perde i pezzi.
Per fortuna tra poco arriva Babbo Natale.

martedì 25 novembre 2014

Mamma Pinkytos si è dimenticata

Mamma Pinkytos si è dimenticata una moltitudine di cose. Alcune amene, simpatiche ma di poco conto, alcune di quelle che magari vorresti rimanessero nella memoria.
Lei non le ha scritte e scripta manent, le cose scritte danno una dimensione di stabile e duraturo anche se magari alcune cose non è che le vuoi proprio far durare, ma solo non lasciarle scivolare via, senza un pensiero o un sorriso,  tra le pieghe di una giornata.
1. Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi sono andate a spinning insieme.  Oltre a quella di gambe, al ritmo di Vasco,  si sono date a una forsennata ginnastica di lingua, la quale fa bruciare tante, tantissime calorie.  A fine lezione, un carciofo assai poco aitante e pochissimo atletico si è avvicinato loro con fare aggressivo: "Non è possibile"
"?"
"Avete parlato tutto il tempo."
"Embè?"
"La prossima volta andate al bar. "
Mamma Pinkytos, alla quale raramente mancano le parole, è rimasta interdetta.
Ma come?! È come arrabbiarsi con uno che parla in discoteca perché non ti fa concentrare sulla musica.
I decibel fanno tremare le pareti e l'inetto si lamenta di un lieve, seppur protratto, cicaleccio femminile.  Ma si può?!
Dopo un attimo di smarrimento,  Mamma Pinkytos ha ritrovato la favella: "Ma è un luogo di svago..." ha tentato di giustificarsi. 
Ma il carciofo non si è lasciato infinocchiare: "No. Non è un luogo di svago. Io vengo per allenarmi e voi mi disturbate."
Mamma Pinkytos avrebbe voluto dirgli che, visti i risultati,  era tutto tempo sprecato, ma alla fine, per evitare la rissa,  se ne è andata altezzosa verso gli spogliatoi dicendo: "Se ravvisa estremi di reato presenti formale esposto alla Procura della Repubblica. "
L'inetto è rimasto basito, forse ha pensato che Mamma Pinkytos non aveva tutte le rotelle a posto e l'alterco è finito lì.
La mater superatletica, invero, avrebbe anche voluto invitarlo a non sottovalutare i benefici effetti della ginnastica di lingua visto che lei non aveva mai bruciato così tante calorie. Poi ha soprasseduto. Per il quieto vivere.
2. Minty e Morby sono alle prese con la letterina di Santa Lucia. Colorano, ritagliano e incollano tutto il giorno. Il Minty orgoglioso di potere finalmente scriverla da solo, esibisce con gioia la sua grafia tremolante e alquanto storta. Mamma Pinkytos,  che in un'altra vita era una hippy e ha investito molto nell'insegnare ai nani a vivere in peace and love, ha realizzato con orrore che il Minty desidera spasmodicamente un fucile "grande e vero per combattere" e il Morby "una pittola tutta pel me pel uccidele quaccuno". La mater fatelamorenonfatelaguerra deve avere commesso qualche grave errore educativo e per rimediare non sa da che parte cominciare. Mettete i fiori nei vostri cannoni.
3. Sta arrivando Natale e per la mater laboriosa è un periodo terribile. A Natale, Mamma Pinkytos si dovrebbe rinchiudere in un monastero benedettino. Ora et labora. Inforna, sforna, decora, cuci, ricama, intaglia, disegna,  impacchetta. Quest'anno è in ritardo terribile su tutta la linea e per ovviare all'ansia da prestazione ha adottato un approccio zen. Per ovviare all'indigestione da panettone invece vorrebbe passare il Natale alla mensa dei poveri. E non per non ingrassare. Per riacquistare la prospettiva. Ma Mamma Pinkytos è una quaquaraqua e se ai buoni propositi non seguiranno i fatti lei si sentirà l'essere più inetto della Terra.
4. Domani il Morbillo rientrerà al nido dopo due giorni di virus intestinale e lei, alle 5,45 di venerdì mattina,  partirà con Green Girl per andare ad un convegno. Faranno colazione all'autogrill mentre sorge il sole, ascolteranno musica e parleranno di tutto un po'. A Mamma Pinkytos l'idea di essere in viaggio piace sempre. Lei non sopporta stare ferma.
Con i due mostri non c'è pericolo.
Forse ormai ci è abituata.
Forse ha bisogno di ferie.

domenica 23 novembre 2014

Domenica lunatica

Mamma Pinkytos oggi era uno zombie fatto e finito. Mezza influenzata,  con una tosse da tisica e dolori alle ossa. Ha fatto colazione con la Tachipirina e si sarebbe volentieri messa in stand by nel suo letto fino a lunedì mattina.
Il Minty e il malefico Morbillo, che seppure colpito da raffreddore e febbricola, ultimamente è un' Iradiddio, sfortunatamente la pensavano diversamente.
Ore 7.00.
"Mamma!!!!! Alzati. Perché io devo fare la pipì."
Mamma Pinkytos, direttamente dall'Oltretomba, faceva ricorso a tutte le sue scarse energie e grugniva qualcosa. I nani si prendevano per mano, andavano in bagno e poi a guardare la tv.
La controffensiva di mezz'ora più tardi sortiva miglior effetto e la mater Morticia si trascinava stancamente dal letto al divano.
Alle 10,30, quando il Minty usciva con Mister Baby per andare al corso di nuoto, M&M's se le erano già date di santa ragione sette volte, avevano pianto istericamente due volte a testa, avevano picchiato una capocciata nel muro ciascuno e avevano detto "mamma" in totale almeno 200 volte.
Poi i due maschi grandi sono usciti e Mamma Pinkytos si è coccolata il Morby nel lettone per una mezz'ora.
Al momento di cucinare il Morbillo ha voluto della "pasta da glandi, vela" da cucinare nella sua cucinetta, la quale è finita sparsa per la sala schiacciata sotto i piedi del nano pestifero.
Nel pomeriggio,  mentre la metà sana della famiglia andava al cinema,  quella acciaccata dava sfogo alla più bieca narcolessia. Mamma Pinkytos e il Morby dormivano avvinghiati nel lettone fino a nuovo ordine e, non contenti, al risveglio si trasferivano sul divano ad ammazzarsi di Peppa Pig.
Durante la merenda il nano si dava al lancio del biscotto e, ripreso da Mamma Pinkytos,  rovesciava per terra anche il succo di frutta. 
Seguivano urla belluine della mater inascoltata e crisi isterica del nano.
Alle 21,30, quando tutto nella Pinkytos' Home taceva e Mamma Pinkytos si stava reinfilando nel bozzolo, si palesava il nano Morbillo in nude look.
"Fa male culetto me. E anche pisellino".
Mamma Pinkytos,  che passa metà della sua giornata a lavare piselli, spalmava la crema sulle ciccette del nanetto, lo rivestiva e lo rispediva a letto.
"Mammmaaaaa!!! Finita acqua me!" Sono le 22. Mamma Pinkytos è uno zombie e non sa se ce la può fare.
E domani è lunedì.

martedì 11 novembre 2014

Ciccia e dintorni

Mamma Pinkytos lo deve ammettere.
Lo spinning di Franz Cardio funziona.
La panza cala, il budino posteriore manifesta qualche beneficio. E la mater sull'orlo di una crisi di nervi, a pedalare come una forsennata in mezzo agli aspiranti Fausto Coppi cinquantasessantenni, si svaga, si rilassa e si diverte pure.
Finita la lezione però,  sudata come un tuareg in mezzo al deserto, si infila felpa, cappuccio e piumino e fugge dalle colleghe cicliste, ancora troppo in forma, troppo depilate, troppo vecchie, troppo tutto per i suoi gusti e va a casa a farsi una lunga doccia rilassante.
All'uscita della palestra tutti la guardano un po' male. Perché la mater pedalante con la coda di cavallo, che da tanto che ha pedalato si sente in procinto di diventare una top model, non sembra neppure lei. Così bardata sembra un terrorista dell'Isis in libera uscita. Una da evitare insomma.
Tuttavia, come detto, i risultati si vedono e questo galvanizza una pigrona impenitente e golosa come Mamma Pinkytos.
Sabato sera, per uscire a mangiare la pizza,  si è infilata un tubino di lana e Mister Baby, serafico, ha commentato: "Non sei mai stata così magra".
Così Mamma Pinkytos, che si pesa una volta ogni tre anni, non ha resistito al richiamo della bilancia.  Ebbene sì.  La mater profiterol è dimagrita e pesa solo un kg in più di sei anno fa, prima della gravidanza del Minty.
Tutta contenta si è infilata un cardigan terra e il legittimo consorte ha commentato: "Molto elegante". Mamma Pinkytos,  ormai decisa a sentirsi perfetta, si è mostrata dubbiosa: "Non è un po' da bisnonna?" E puntuale è arrivata la stoccata del marito fedifrago: "Sì.  Anche la mia bisnonna era elegante."
Mamma Pinkytos,  piccata, si è tenuta il suo cardigan beige da bisnonna. Guai a chiedere consigli di look agli uomini.
Porcamiseria.
Vestita da bisnonna, ma inusitatamente magra, è andata a cena con Mamma Uma Lineaperfetta (che già è uno scacco vivente all'autostima essendo quindici volte più magra di lei e trenta volte più curata) e Mamma Chicchi Compagnadisventura, con le rispettive famiglie. Ovviamente, essendo dotata di una buona dose di autoironia, è stata il bersaglio delle battute di Mister Baby e non solo. Lo spinning, le sue uscite con le amiche prenotate sul calendario della cucina,  la ciccia,  la sua scarsa diplomazia.
Mamma Pinkytos ormai se ne fa un baffo. Ha sposato la filosofia di vita di Mamma Gabry Domopack: tutti i "Ti amo" del mondo non valgono un "Ti trovo dimagrita".

domenica 2 novembre 2014

Morti, vivi e zombie

È ufficiale: Mamma Pinkytos non ha più l'età.  Dopo un lungo fine settimana all'insegna di fantasmi, zucche e brivido, la mater halloweniana è uno zombie fatto e finito, che a confronto Mamma Polly Capellipazzi vestita da scheletro pareva una fotomodella dominicana abbronzata.
Tutto é iniziato venerdì,  quando Mamma Pinkytos ha portato i nani in Questura per fare il passaporto ("Quetta quettura mamma mi piace. Però non c'è la carta igienica.  E bisognerebbe dirglielo a questi signoli poliziotti che non c'è  la carta igienica") e, per raggiunto limite di orario, ha dovuto tenerseli a casa da scuola. Li ha portati in studio e mentre lei cercava di fare ricorso alla sua capacità di concentrazione per scrivere un paio di fax e fare qualche telefonata, i nani malefici molestavano Green Girl ("Mamma, ho tantissima voglia di stare con Green Girl. La invito a mangiare con noi. Mamma,  ma Green Girl è sposata?" "No, Minty. Ma è un po' grande. " "Ne ha di bambini?" "No amore" "Ah. Ecco") e tappezzavano di post it gialli l'ufficio di Mamma Pinkytos.
Dopo avere cercato di neutralizzarli dieci minuti con una brioche gigante,  la mater rassegnata li portava a mangiare la tigella e poi li spediva allegramente a letto, cercando di recuperare le energie per il dolcetto-scherzetto time.
Dopo cena, mentre il Minty diavoletto e il Morbillo zucca facevano incetta di dolci insieme a una quindicina di coetanei e relative mamme-streghe (pareva più l'invasione degli unni che la notte delle streghe) Mamma Pinkytos zombie si trascinava di casa in casa con un colorito da spettro e le occhiaie nature.
Ieri mattina, Mamma Pinkytos,  la quale crede che insegnare ai nani che il fatto che la morte segua alla vita è cosa naturale come l'autunno che segue all'estate, avrebbe voluto portare i nani a fare una passeggiata al cimitero. La mater testa matta sa che ci sono luoghi più lieti e ameni per passeggiare il sabato mattina,  ma tutto considerato una volta all'anno una passeggiata tra i cipressi ci può stare e può anche essere rilassante, al netto di due nani molesti che vogliono le figurine.
"Nani, stamattina andiamo a fare un giro al cimitero".
Morby: "Che film fanno al cimitelo oggi?"
Minty: "Il Morby non capisce niente.  Il cimitero non è mica un cinema.  Lì sono quelli stanchissimi. Che dormono per sempre. Io sono stanchissimo,  però voglio le figurine".
Mamma Pinkytos ha pensato che un luogo per persone stanchissime si addiceva pure a lei, ma suo malgrado ha portato i nani recalcitranti in centro a comprare le figurine e si è riservata l'ameno piacere in via esclusiva al pomeriggio,  mentre i trequarti very tired della famiglia facevano la pennichella.
Oggi la Pinkytos' Family è andata in gita a Milano,  al museo di scienze naturali. Hanno lasciato la macchina,  preso la metropolitana e passeggiato indolenti sotto il sole novembrino fino al parco del planetario. Il Minty non vedeva l'ora di vedere i dinosauri,  Mamma Pinkytos e Mister Baby di bere un caffè ed il Morby era felice a prescindere: "Beeellooo il museo!" "Non siamo ancora al museo nano.."
Ora che la metà pigra della famiglia dorme e il Minty sta sfogando la sua vena artistica imbrattando la tovaglia, Mamma Pinkytos cercherà di ridurre a un caos calmo la devastazione della Pinkytos' Home. Poi impasterá la pizza,  in attesa che arrivino per cena Mamma Nina Lavoropertutti e famiglia. Ci sarà anche il piccolo Dodo, nato da un mese soltanto.  Perché mica si può parlare solo di cimiteri, scheletri ecc.
C'è la vita anche, che quando arriva pura e pulsante cancella tutto il resto.
Tranne gli zombie.
Quelli ci sono sempre. Perché vivono molto.
E guai a chi li tocca.

giovedì 23 ottobre 2014

La prima volta

Mamma Pinkytos è un po' delusa.
Si era tirata a lucido come per andare a una prima e, in effetti,  per lei era una prima. 
La prima volta. Sarebbe entrata nella penombra,  si sarebbe seduta nella sala semi-vuota e si sarebbe lasciata cullare dalla storia.
Mamma Pinkytos questa sera voleva andare al cinema.  Da sola. Per non permettere agli impedimenti di tutte le sue amiche di azzerare la sua voglia.
Voleva farsi un regalo.
Andare a vedere un film d'essai, sul rapporto tra fratelli, sulla disabilità, sulla bagarre giudiziaria che qualche volta si insinua nel privato delle persone e lo sconvolge.
Ha sfamato i nani e Mister Baby messo ko da uno pseudo-virus, ha sparecchiato e rassettato la cucina,  fatto piangere i nani entrambi affetti da un acuto complesso di Edipo.
Poi ha preso la sua macchina,  è andata in centro, ha parcheggiato in un garage sotterraneo,  ha camminato per il corso deserto e illuminato. 
È arrivata al cinema emozionata.
"Non c'è più posto. Neppure in piedi " Ha sentenziato la cassiera.
Mamma Pinkytos, in piena fase violenta, le avrebbe dato un pugno in testa,  nonostante lei non avesse colpa alcuna.
Ecco. In una città che vive c'è qualcuno interessato alle iniziative interessanti e peccato che quel o quei qualcuno riescani senpre ad essere più puntuali di lei.
Mamma Pinkytos,  travolta da un'ondata di delusione, ha pensato di andare in studio per lavorare un po', poi ha abbandonato l'idea e, con la coda tra le gambe,  è tornata a casa.
Sarebbe stata la prima volta.
Sarebbe.

giovedì 16 ottobre 2014

Buon appetito Mamma Pinkytos

Mamma Pinkytos è tornata da una trasferta di lavoro in Svizzera.
Si è svegliata alle sei del mattino, ha fatto sei ore di macchina, ha parlato senza sosta con clienti e colleghi, mangiato un piatto veloce, tornata appena in tempo per il recupero dei nani.
Ora di cena. È stanca, ha fame, la giornata è quasi finita.
Si siede a tavola.
Minty: "Cosa ci hai fatto mamma?"
M.P.: "Il passato di verdura."
Minty: "Mpf. Va bene, non piango per oggi. "
Morby: "Ahhh! Sono cottato lingua!"
M.P.: "Mangia piano nano che scotta."
Minty: "Pipì."
M.P.: "Vai amore. Ma cerca di andare in bagno prima di venire a tavola."
Morby: "Cacca".
M.P.: "Andiamo in bagno (oooo mmmm)"
Morby: "Acconta cappuccetto osso me."
M.P.: "No nano. C'è il Minty a tavola e stiamo mangiando. Fai veloce."
Morby: "Non scappa."
M.P.: "Appunto. Andiamo."
Minty: "Mamma, ho già finito la minestra. Mi dai la mozzarella? "
M.P.: "Certo nano. Ecco un bocconcino."
Minty: "Buona. La mangio tutta."
Morby: "Nooooo! No mangialla tutta. Miaaaaaaa!!!"
M.P.: "Tu mangia il minestrone che poi c'è anche per te".
Morby: "Aaaaahhh! Caduto un dente me!"
M.P.: "Ma no nano! Cosa dici?! Apri la bocca che controlliamo."
Morby: "Aaaahhh".
M.P.: "Tutto a posto."
Morby: "Viene gomito me..."
Ooooommmm...
Minty: "Ma il dente se l'è ingoiato?"
M.P.: "Non è successo niente. Adesso anche la mamma vuole mangiare."
Morby: "Aaaahh! A me mi fa male la gamba!"
Ooooommmm...
Minty: "Mamma, ma il Morby stasera non sta tanto bene..."
M.P.: "Cosa ha la gamba adesso?"
Minty: "Io mamma ho finito. Mangio la banana e vado "
Morby: "Io ozzaella e vado".
Minty: 'Sì, così tu mamma mangi tranquilla".
Che pensiero gentile.
Buon appetito Mamma Pinkytos.

martedì 14 ottobre 2014

Ginnastica di gambe e ginnastica di lingua

Mamma Pinkytos e lo spinning hanno delle incomprensioni.
Il loro rapporto, seppure iniziato sotto una buona stella, è altalenante.
Ci sono alcune cose delle quali la mater pedalante non si capacita.
Deve per forza fare qualcosa di sbagliato se brucia poco meno di cinquecento calorie mentre la dolce metà di Mamma Gabry Domopack ne brucia millecento.
È evidente che qualcosa non va se mentre pedala suda meno di quando mette i nani in macchina, mentre il suo vicino di cyclette ha il lago di Bracciano ai suoi piedi e, alla fine della lezione, lo spazio intorno a lui sembra il bagno di Mamma Pinkytos quando le si è guastata la lavatrice.
Forse non pedala nel modo giusto (ma quanti modi ci sono di pedalare?!), forse non ha il cardio.
Ecco, deve certamente essere questo il problema.
Il cardio.
L'istruttore, mica per nulla denominato Franz Cardio, lo ripete ogni dieci secondi netti: "Tenete d'occhio il cardio". Lei non ce l'ha e non sa neanche bene che cosa sia, ma ha capito che se non tieni d'occhio il cardio non fai quel movimento d'occhi che ti fa perdere calorie e sudare come un cammello, se non hai il cardio sei out.
Punto. Inutile che pedali come un ossesso e stringi la manovella della resistenza. Tempo e fiato sprecato.
Così mentre gli altri (non tutti) asciugano il lago di Bracciano, alla fine della lezione lei è bella fresca, carica anche, e non ha neppure i figli da mettere a letto perché sono già a letto.
Le piace. Lo spinning le piace, anche se evidentemente non è portata e si sente un pesce fuor d'acqua in mezzo alle signore con i pantaloncini imbottiti e il completino attillato, che sotto la doccia decantano, a quarantacinque anni suonati, le meraviglie legate alla scoperta della pentola a pressione, fino a quel momento una sconosciuta. Mamma Pinkytos, che ha assai più confidenza con la pentola a pressione che con il cardio, non è proprio a suo agio.
Tutto cambia se ci va con Mamma Polly Capellipazzi, come ha fatto l'altra sera. Neanche lei fa la pozzanghera, neanche lei ha il cardio nè il completino sintetico attillato.
Loro si fanno una doccia veloce, ridono, spettegolano e se ne vanno.
Lunedì hanno fatto anche la seconda serata.
Ad asciugare le trapunte alla lavanderia self service.
Roba da casalinghe americane ultramoderne.
Mentre il bucato asciugava hanno recuperato le calorie perse con una piadina alla nutella.
Poi hanno recuperato anche i liquidi con una tisana alla menta.
E mentre recuperavano i liquidi chiacchieravano di tutte le chiacchiere non fatte nell'ultimo frenetico mese.
E mentre chiacchieravano la lavanderia chiudeva i battenti con il loro bucato dentro.
Piccoli inconvenienti delle psueudo-casalinghe americane ultramoderne e ultrachiacchierone.
Dopo la ginnastica di gambe non può mancare la ginnastica di lingua.
In questa Mamma Pinkytos è proprio una campionessa.

lunedì 15 settembre 2014

Mamma Pinkytos e lo sport - atto III

Ebbene sí. Dopo l'acquagym di Ivano Vaccipiano e lo zumba di Ciobin, Mamma Pinkytos, che a settembre é sempre volenterosa, si é fatta incastrare di nuovo dalle sue malefiche amiche, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Gabry Domopack.
Cosí anche lei, Mamma Pinkytos, la fan numero uno dei waffles al cioccolato fondente,  la mater pizza&coca, ha acquistato uno di quei coupon a prezzo stracciato per venti-lezioni-venti di indoor bike, per gli amici spinning.
Solo il pensiero la orripilava.
Pedalare per un'ora buona seduta e in piedi, sudare come un muratore sotto il sole, faticare senza ricompensa finale.
Ha mandato avanti loro, le due Fausto Coppi in gonnella che, alla prima lezione sono state mandate via causa over-booking. Il che, ovviamente,  ha causato una crisi di nervi a Mamma Gabry la quale, in previsione della crono-scalata, non aveva neppure corso sul tappeto persiano. É finita con Mamma Gabry che ha corso al parco per un'ora precisa (non un minuto di meno, perché anche gli ultimi sessanta secondi sono importantissimi) e Mamma Polly che ha fatti ginnastica al dito chattando con il cellulare,  infrattata dietro un albero.
Ma poi una vera prima lezione c'é stata e a Mamma Pinkytos é toccato sentire le sue amiche dissertare di mutande imbottite e di calorie bruciate.
Quanto a lei, la mater sedentaria, ha cercato di rifilare il suo convenientissimo coupon a Mister Baby, ma senza apprezzabili risultati.
Cosí questa sera, soverchiata dal senso del dovere, all'ultimo minuto si é aggregata a Mamma Gabry.
Mamma Pinkytos, con i suoi leggings con il pizzo e la magliettona di Minnie, é approdata in una sala piena di uomini e donne assortiti, tutti fasciati (compresa la sua amica, orgogliosamente dotata di pantaloncini imbottiti) in quelle tutine attillate da ciclisti che a lei, mater ignorans, non ispirano per un duplice ordine di motivi:
1. fanno sudare e puzzare oltre la media.
2. evidenziano la ciccia in modo implacabile.
L'istruttore, ribattezzato Franz Cardio in quanto ossessionato dal cardio-frequenzimetro, ha immantinente addocchiato la neofita, invero già accerchiata da almeno tre aiutanti ciclisti indoor di età varie che si davano da fare per regolarle l'altezza del sellino, e le ha sottoposto i seguenti quesiti:
"Hai già fatto spinning?"
NO.
"Che sport fai?"
INSEGUIRE I MOSTRI VALE? VADO IN BICI OGNI TANTO.
"Da corsa o mountain bike?"
GRAZIELLA.
"Hai il cardio?"
COS'E'?
"Le tue scarpe non vanno bene. Per oggi stai così, ma servono più rigide. "
IN CHE SENSO?
"Anche i pantaloni non vanno bene.  Hai quelli imbottiti?"
HO L'IMBOTTITURA DI CICCIA NATURALE.
Alla fine Mamma Pinkytos ha pedalato, in piedi e seduta, come comandato da Franz Cardio, per tutti i 50 minuti. Si immaginava di scalare il Pordoi, di andare a prendere i nani, di correre in bici a mangiare una pizza. Non ha rischiato di morire e, soprattutto, l'imbottitura di ciccia naturale ha funzionato alla grande.
Ovviamente Mamma Gabry Domopack, non avendola a disposizione, ha dovuto necessariamente ricorrere al surrogato.
Peraltro, tanto pedalare (una ventina di km, secondo il monitor super tecnologico della sua bici) le avrà fatto anche perdere qualche etto e, una volta a casa, non ha trovato ad attenderla neanche un dolcino e ha dovuto accontentarsi di uno yogurt con i cereali.
Mica vuole rovinare l'imbottitura lei.

domenica 7 settembre 2014

Dieci pessime ragioni

Dieci pessime ragioni per cui Mamma Pinkytos ultimamente è stata colpevolmente latitante:
1. a settembre si rientra in città e tutto ricomincia a spron battuto. Dopo la tregua vacanziera, lei fatica a incasellare questo "tutto" e si fa prendere dall'ansia e dalla pigrizia.
2. un lutto che le ha sparpagliato l'anima e congelato i pensieri. Il marito di un'amica, due bimbe dell'età dei suoi nani. E l'imprevedibilità della vita che prende il sopravvento.
3. il Morby che ha cominciato il suo ultimo anno di nido, chiaccherone, spannolinato, cresciuto. "In quetto asilo non parla nessuno." E allora il nano si smaterializza, sciopera, se ne torna in vacanza e al suo posto un simpatico e pasciuto alter ego: "Mamma, non c'è più il Morby. È in montagna. Desso c'è Paolo."
Paolo fa un sacco di cose, mangia molto, fa parecchia pipì. Per Mamma Pinkytos un altro figlio da gestire.
4. la ripresa lavorativa che per Mamma Pinkytos è un salto dall'ottavo piano senza paracadute. Ma lei ha fegato da vendere e sette vite come i gatti e conta di farcela.
5. il malefico inserimento a singhiozzo dei due nani che, finalmente, domani saranno, anche se solo fino a metà giornata, piazzati ambedue nei rispettivi asili.
6. le valanghe di panni da lavare, stendere, stirare laddove strettamente necessario, i bagagli da disfare, la quantità enorme di mercanzia estica da riporre in garage.
7. l'ansia produttiva di Mamma Pinkytos che, alla sera, deve riprendere a pieno regime le sue produzioni artistiche: torte di pan di spagna e di pannolini, waffles, braccialetti.
8. la missione dimagrimento di Mamma Pinkytos che, in realtà, per sgonfiarsi un po', mangia solo meno pasta e meno dolci ma è sempre terribilmente affamata e pericolosamente irritabile.
9. la fregola organizzativa di Mamma Pinkytos che, al rientro dalle vacanze, per non spararsi deve organizzare altre vacanze. Un weekend a trovare la Nonna Bis, una fuga in Cina dagli Zii Cinesi...
10. Mamma Pinkytos quest'anno vuole regalarsi qualche sano momento di nulla assoluto. Sdraiarsi sul divano gambe all'aria, allungare le gambe distesa sul letto. Se capita, andare a dormire prima di mezzanotte.
Mamma Pinkytos in certi periodi latita, sparisce dal web ma poi si pente.
Prendersi in giro un po' la mette sempre terribilmente di buob umore.

venerdì 29 agosto 2014

Magari a quella ci pensa domani

Mamma Pinkytos: "Bimbi, cosa vi é piaciuto di più delle nostre lunghe vacanze?"
Minty: "Andare a pescare."
Mamma Pinkytos: "Ma nano ma noi non siamo mai andati a pescare!"
Minty: "Appunto. Mi porterà il nonno e sarà bello."
M.P.: "E a te Morby cosa é piaciuto fare? "
Morby: "Plendele l'aubobus."
Checché ne dicano i nani ingrati, quelle che finiranno ufficialmente domani per la Pinkytos' Family sono state delle vacanze meravigliose: colorate, varie, avventurose, ricche di nuove esperienze e di momenti di crescita.
Domani Mamma Pinkytos, dopo trentatré giorni e trentadue notti, con sommo gaudio, tornerà finalmente a casa sua, dormirà nel suo letto, si depilerà e si potrà cambiare e mettere qualcosa di diverso dalle due paia di pantaloni, dall'unico paio di scarpe e dalle due magliette che, insieme ad un paio di sandali e a qualche vestitino leggero rimasto inutilizzato causa meteo, costituivano il suo bagaglio minimal.
Mamma Pinkytos, dopo il bivacco estivo, ha voglia di regolarità, che non é solo quella intestinale della Marcuzzi.
Ha voglia di cucinare verdure per i nani dopo i bagordi dettati dal mangiare sempre fuori casa, ha voglia di spedirli a letto presto ogni sera alla stessa ora, senza scuse ("Oggi no mamma, io non posso andale a letto. Adesso devo un pochino ballale."), di lavare e stirare valanghe di panni (a essere sinceri in questo caso la voglia non é moltissima), di lavorare persino.
E poi ha voglia, tantissima voglia, di andare a riprendere M&M's alle quattro, senza doverli piazzare qua e lá causa inserimenti elefantiaci di bambini già inseriti.
Ecco, questo é il suo cruccio, la sua ansia da rientro: riuscire a comporre il puzzle delle prossime due settimane in cui i nani, prima il piccolo poi il grande, torneranno nei rispettivi asili in modalità part time, una settimana ciascuno, con il risultato che la mater derelitta potrà riprendere a lavorare full time più o meno a metà mese, con conseguenze nefaste su tutta la linea.
Tanto per cominciare, domani la Pinkytos' Family farà ritorno a casa orfana del Minty che, in vacanza fino all'8, starà dai nonni fino a giovedì per consentire a Mamma Pinkytos di rientrare al lavoro almeno al mattino mentre il Morby sarà al nido.
Questa soluzione, tuttavia, seppure accolta dal nano zingaro con entusiasmo("Voi andate a casa domani o subito. Io sto dai nonni. Voi dovete andare.  Non divete lavirare?") non entusiasma per niente Mamma Pinkytos, alla quale il suo Minty manca già, e parecchio, in via preventiva.
Si sente triste e in colpa, così giusto per non farsi mancare nulla. E medita alternstive a base di centinaia di km in macchina per riprendere e riportare il nano e tenerlo con lei, immantinente bocciate da Mister Baby.
E già si é organizzata per stare a casa dal lavoro venerdì per dedicare la giornata al nano rientrante.
La settimana successiva sarà il Minty ad uscire alle 13.00, costringendo la sua mamma a fare le capriole.
Mamma Pinkytos prova a non pensarci.
Prova a pensare alla pioggia di momenti piacevoli di queste vacanze (e alla pioggia tout court, quella non é affatto mancata), al suo materasso, al suo Bimby, ai nani nel loro letto colorato.
Per un attimo le é venuta in mente anche la sua lavatrice: nuova, bella, supercapiente.
Ma magari a quella ci pensa domani.

lunedì 18 agosto 2014

Assetto autunnale

Mamma Pinkytos in assetto autunnale ha bandito sandali e shorts. Per le sue giornate vacanziere indossa solo scarpe da tennis consumate e salopette di jeans (anche perchè, sempre a causa della filosofia del bagaglio-minimal, non ha altri vestiti).
Mamma Pinkytos in assetto autunnale ha finalmente tempo di passeggiare guardando le vetrine con la merce in saldo. Vede stupendi abiti di lino e compra felpe e maglioni invernali, residuo dell'anno scorso.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale non mangia piú gelati. Al0le quattro sorseggia un the caldo con i biscotti.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale, non avendo alternative, dorme comunque con il pigiama corto, abbinato ad un paio di splendidi calzerotti di lana spessa, trovati nei cassetti della Nonna R.
Mamma Pinkyyos in assetto autunnale é passata dalla massiva produzione dei braccialetti di elastico alla sua nuova passione manuale: lavorare a maglia. La sua mamma, alias la Nonna R, le ha promesso che una sera di queste, disinnescati i nani, le insegnerà a trafficare con ferri e gomitoli e lei non vede l'ora.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale sabato partirá con i suoi nani per la montagna e ne farebbe volentieri a meno. Voci di corridoio le comunicano che lassú dove osano le aquile ci sono 3 gradi e si intravede la neve.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale abbozza. Non credeva mica  che fosse estate eh, ma 3 grado le sembrano pochini.
É agosto, ma Mamma Pinkytos in assetto autunnale ha voglia di imbaccuccarsi e di mettersi il cuore in pace.
Per fortuna che c'è il Morby. Lui si che santifica l'estate. Oggi quando Mamma Pinkytos è entrata in  camera  lo ha trovato che dormiva nudo, come un verme, come la Maya desnuda. Lui soffre moltissimo il caldo tropicale di questo agosto.

martedì 12 agosto 2014

Anche queste sono vacanze

Arriva il giorno in cui le vacanze finiscono e la family rientra nella sua dimora con valanghe di panni sporchi, in cui i nani, entusiasti di ritrovare i loro giochi, tirano fuori tutto, ma proprio tutto, e lo spargono trionfalmente sul pavimento e la mater familias, dopo dieci minuti dal rientro, vorrebbe ripartire, questa volta in solitudine e per una destinazione ignota.
Poi, invariabilmente, la suddetta madre, pavida e attaccata al suo nido come una cozza patella, non va da nessuna parte, mette temporaneamente alla porta marito e figli e si mette a lavare e a stirare come una forsennata, facendo funzionare a turno, per evitare il black out da sovraccarico, lavatrice, ferro da stiro e, dato il  tempo da lupi, asciugatrice.
Il rientro della Pinkytos' Family da quella terra di meravigliosi colori che è la Sardegna è stato traumatico come ogni rientro, forse un po' più per via del cielo plumbeo, forse un po' meno perché quei quattro insieme, in casa o altrove (tendenzialmente meglio altrove) sono sempre e comunque felici.
In quarantotto ore Mamma Pinkytos ha svuotato tre valigie, lavato e stirato (laddove strettamente necessario) il contenuto e preparato altre tre valigie per le vacanze dai nonni e le successive vacanze in montagna.
In questi momenti è indecisa se sentirsi l'essere più fortunato della terra ad avere la possibilità di ripartire senza neppure avere il tempo di avvertire la saudade post-vacanziera oppure sentirsi al centro di una sfiga cosmica per il fatto di vivere con le valige in mano, con quei due piccoli profughi zeppi di necessità da piazzare al migliore offerente quando la scuola è chiusa.
Alla fine la Pinkytos' Family è ripartita sotto la pioggia battente di questo strano agostembre.
Farà del suo meglio per sollazzarsi comunque, per lo più lavando e stirando visto che la filosofia del bagaglio minimal di Mamma Pinkytos ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza: un pantalone lungo e uno corto e due maglie a testa, nani compresi, per due settimane.
La Nonna R, conoscendo Mamma Pinkytos, al suo arrivo le ha detto: "Almeno le mutande le hai portate? "  La mater essenziale le mutande le ha portate, ma troppo poche, vista l'abitudine invalsa dei nani maschi a gocciolarsi sugli slip.
La filosofia del bagaglio minimal non è tutta rose e fiori e qualche effetto collaterale ce l'ha.
Mamma Pinkytos alla sera lava vestiti e biancheria di M&M's sperando che asciughino di notte. E se non asciugano sono cavoliamari.
In effetti non aveva calcolato che la Nonna R non ha l'asciugatrice e che, sebbene formalmente sia agosto, in realtà il clima è novembrino.
Ma ormai Mamma Pinkytos è un'esperta nella gestione dell'emergenza-sfollati e il Morby se ne va in giro per casa con le calze spaiate del Minty, una azzurra e una bianca, e i pantaloni di un pigiamino taglia 6 mesi, residuato bellico nei cassetti della Nonna R. Mentre il Minty, che sarebbe elegante anche con un sacco della spazzatura in testa, sta rispolverando le magliettine adolescenziali di Mamma Pinkytos echisseneimportasesonodafemmina.
Anche queste sono vacanze.

sabato 2 agosto 2014

L'età che avanza e il vestito di Mamma Pinkytos

Mamma Pinkytos si è sempre sentita piú o meno giovane. Forse perché in effetti lo era. Sia in assoluto, sia in relazione ai vari ruoli che di volta in volta si trovava a ricoprire. Una giovane laureata. Un giovane avvocato. Una giovane mamma, per i tempi che corrono, nonostante i 29 anni della prima maternità e i 32 della seconda.
Ora Mamma Pinkytos si vede vecchia. Non ci si sente a dire il vero. Perché lei si sente istintivamente giovane e molto spesso più giovane e di parecchio di chi le sta intorno. Colleghe, altre mamme... Il primo pensiero è: io sono più giovane.
Ma tra lo spirito e il resto c'è lo specchio, quel malefico arnese che costò carissimo a Biancaneve.
In effetti Mamma Pinkytos è proprio invecchiata.
Le occhiaie, la pancetta, scomodo residuo della sua gravidanza numero due, la pelle non più tonica, gli occhi spenti.
Il problema è che non si riconosce. Si sente come una principessa con il vestito sbagliato. Ed è una sensazione mai provata prima.
Sgradevole e sconosciuta.
Perché lei nel suo corpo-vestito, seppure imperfetto, ci è sempre stata bene, grazie ad una forte autostima e alla capacità di sapersi accettare, difetti inclusi. Tanto che non ha, non aveva, mai compreso la necessità di qualcuno di sentirsi perfetto, di piacere sempre e comunque.
Ora capisce.
Capisce che la necessità di piacere è molto spesso necessità di piacersi, di piacere a se stessi, di sentirsi nel proprio vestito.
Capisce chi non si piace e vuole cambiare qualcosa di sè, per sé e per nessun altro.
Capisce, anche se non condivide, la sua amica che mangia soltanto gelato e nulla più perché ognuno fa quel che può e che riesce, talvolta in modo del tutto irrazionale, per sentirsi nel proprio vestito. E se le modalità sono discutibili, l'obiettivo finale è insindacabile. Perché tutte, anzi tutti, abbiamo il diritto di piacerci. E questo Mamma Pinkytos lo ha capito solo ora che non si piace.
Capisce la sua mamma che in ogni vacanza porta con sé bigodini e smalto per le unghie. Piccole coccole e gesti di cura. Per sentirsi meglio. E tutto questo le fa una grande tenerezza.
Lei, con il suo bagaglio minimal, era abituata al look selvaggio, capelli al vento asciugati al sole, niente trucco.
Ora sa perché. Aveva vent'anni e a vent'anni nessuna ha bisogno di niente per essere bella. Ha la bellezza dell'età. La pelle di pesca e il fisico asciutto che oggi vede a queste ragazze che, a onor del vero, sono in molti casi comunque troppo imbellettate.
Oggi lei, che non ha abdicato al bagaglio minimal, vorrebbe tanto i suoi trucchi e la sua piastra per i capelli. Sembra un polipo con tutti questi capelli semiricci e il sole non attenua le imperfezioni della pelle.
È l'età che avanza. Il corso normale della vita.
Fa niente se molte cinquantenni le sembrano messe meglio di lei.
Mamma Pinkytos vuole credere che l'età le abbia causato anche danni alla vista.

mercoledì 30 luglio 2014

Piú di una settimana

Il Morby non si ammalava dall'agosto dell'anno scorso, quando la Pinkytos' Family era al mare. A fine vacanza si era fatto un paio di giorni di febbrone e qualche puntino sulla pelle, forse la quinta malattia. Mentre Mister Baby e il Minty andavano in spiaggia, Mamma Pinkytos e il suo nanetto bollentino passeggiavano, si infrattavano in pineta, si infilavano nei vicoli pittoreschi del paesino del Cilento dove si trovavano per cercare il fresco.
Ora il Morby ha la febbre da martedì,  ovvero da 24 ore dopo l'arrivo della Pinkytos'Family in Sardegna e Mamma Pinkytos, che oggi ha letto al nano almeno dieci volte i quattro libri che si era portata, é giá idrofoba. Fuori ruggiva il maestrale e il nano malato doveva stare dentro, pur avendone pochissima voglia:  "Andiamo in piaggia mamma. Plendi paggino." "Non possiamo andare in spiaggia oggi amore." "Diamo a fare giretto."
Il Minty non aveva una tosse così antipatica dall'ultima vacanza, quella fatta con la nonna un mesetto fa'. Reduce dalla giornata marittima con il suo papà, Mister Nonsivainspiaggiasenzafareilbagno, il nano tossisce ogni cinque secondi netti.
Per Mamma Pinkytos la notte non promette affatto bene. E dire che avrebbe proprio bisogno di un bel sonno ristoratore dopo una giornata in buona parte passata nel letto di una camera di albergo.
Tra l'altro, la gestione di un nano malato, essendo la mamma una e una soltanto, comporta inevitabili problemi e recriminazioni: "Mamma, di chi é questa barchetta nuova?"
"Del Morby. Mentre passeggiavamo senza sapere che fare gli ho preso un regalino. Per te abbiamo preso gli elastici per fare i braccialetti."
"Ma la barchetta é proprio bella. Dammela Morby! La voglio provare."
"MIAAAAAA!"
E ancora: "Ove sei stata mamma con il Minty?"
"L'ho aspettato mentre finiva di giocare con i suoi amici".
"Pecché?"
"Voleva giocare ancora un attimo."
"Io volevo ndae a casa mia."
" Ti era venuta un po' di tristezza?"
"Si."
"Ma ora la mamma é qui."
"Felice".
E dire che Mamma Pinkytos voleva riposare.
C'é ancora piú di una settimana.  Pensa speranzosa la mater vacanziera.

mercoledì 9 luglio 2014

In un'altra vita

Mamma Pinkytos sarà andata dall'estetista tre volte in vita sua.
Un paio di volte per sistemare la linea delle sopracciglia e l'ultima ieri per utilizzare un coupon acquistato tempo fa per manicure e pedicure.
Non ci va mai un po' perché non ha tempo,  un po' perché non ci è abituata.  Su alcune cose Mamma Pinkytos è tra il pigro e il selvatico, ma, poiché ha sempre associato il centro estetico alla cura del sè, ha sempre pensato che in un'altra vita, magari in quella da pensionata, ci sarebbe andata spesso e si sarebbe sentita bella, curata e coccolata. Avrebbe avuto le unghie laccate e la pelle perfetta, liscia, senza un pelo neanche a cercarlo con il microscopio.
In un'altra vita.
Questi erano le fantasie e i buoni propositi di Mamma Pinkytos fino a ieri ovvero fino al momento in cui tra lei e l'estetista che le metteva lo smalto si è svolto il seguente dialogo:
"Deve stare attenta perché lo smalto sulle unghie delle mani è delicato".
"Ci proverò ma non sono molto portata a stare attenta. Gioco con i bambini,  impasto, lavo... Infatti lo smalto sulle mani non lo metto mai."
"Hai un bambino? "
"Due."
"E aspetti il terzo?"
"No, grazie. "
"Eh perché ho visto la pancia..."
"È ciccia."
"Ah. Sembri proprio in gravidanza. "
Mamma Pinkytos è uscita dal centro estetico depressa e pure un po' incazzata  perché, benché lei sia estremamente autoironica, su certi argomenti è suscettibile come tutte le donne.
Non si è goduta neppure per un istante l'ebbrezza delle sue unghie laccate color corallo e ha giurato solennemente che in un'altra vita dall'estetista non ci andrà neppure quelle tre volte.
Per sentirsi panzuta non serve pagare e, a pensarci bene,  neppure per mettersi lo smalto.

sabato 28 giugno 2014

Un metodo infallibile

"Mamma uffa, voio giocale a upo mangia flutta!!"
"Mamma, ma uffa io volevo fare un bel bagnetto in piscina..."
"Mamma dai, fai volae me!! Corri dai!"
"Ma mamma, ma andiamo sul pontile a pescare i pesci!"
"Mamma quette carpe sono bagnate. Plendi in blaccio me".
"Mamma dai, costruiscimi qualcosa con queste canne di bambù. Impegnati."
Benché con i nani la vacanza non sia sempre fisicamente riposante e Mamma Pinkytos sia in questo contesto abbastanza refrattaria ad impegnarsi in qualsivoglia attività, deve dire che é proprio felice.
É fine giugno, ma non si muore di caldo, neppure se siamo in Sardegna e neppure se il cielo è azzurro e limpido.
A casa piove a dirotto, gli altri lavorano, stirano, cucinano e sistemano casa.
La mater fortunella é allegramente seduta nel patio di una villetta immersa in un bosco di pini marittimi e mentre il Morbillo dorme ascolta le cicale ftinire e si dedica ad attività a scarsamente utili e impegnative tipo navigare in Internet, succhiare cubetti di ghiaccio per dercare di lenire il dolire alla lingua che ha da qualche giorno, leggere.
Non ci si può proprio lamentare.
Mangia (pure troppo), beve (acqua), dorme (poco e male, essendo costretta a dormire con entrambi i nani e amando il Morby dormire in orizzontale) e prende il sole (per lo piú in movimento). Ogni tanto telefona a Mister Baby che, essendo pure lui in vacanza (dalla famiglia), é preso dal delirio di mondanità e non ha quasi mai tempo per rispondere.
Di tanto in tanto , per evitare che Mamma Pinkytos di lamenti della sua latitanza telefonica fa qualche squillo (al quale Mamma Pinkytos non riesce praticamente mai a rispondere) poi manda messaggi del tipo: "Vado a riposare. Ci sentiamo dopo." Il punto é che quando non ci sono i nani a scandire i tempi della giornata, Mister Baby si abbandona all'anarchia. La sua passione per la penichella si manifesta nella sua massima espressione con effetti devastanti.  Mister Baby, quando non lavora, dorme fino alle sei di sera, verso mezzanotre si cucina la parmigiana, va a dormire a orari improbabili.
Mamma Pinkytos no. Lei adorerebbe andare a letto con le galline, se non avesse sempre qualcosa d'altro da fare, se non le sembrasse di sprecare irrimediabilmente del tempo che potrebbe essere impiegato in altre piú proficue attività.
Per questo lei ha bisogno delle vacanze.
Per essere obbligata a mollare il colpo. Per recuperare le energie e ricaricarsi.
E il metodo é davvero infallibile.

lunedì 16 giugno 2014

Un regalo speciale

Mamma Pinkytos ha la fortuna di avere delle splendide amiche.
Di quelle che quando qualcosa non va fanno squadra per aiutarti, di quelle che quando hai un problema se ne fanno carico e dicono: "Adesso vediamo come possiamo fare" così al plurale, perché il problema di una diventa collettivo e si crea una task force con un ordine del giorno da gestire. Ma soprattutto di quelle con cui si ha voglia di condividere, di organizzare, di creare occasioni di svago per il puro piacere di stare insieme.
Così ieri, domenica pomeriggio, la sua amica Mamma Polly Capellipazzi, ha spedito in ludoteca i quattro nani della famiglia allargata con i due papà e l'ha rapita.
L'ha portata in una spa di un paesino della Brianza sconosciuto a Google Maps, che senza il navigatore hanno fatto una fatica della miseria a trovare, ma una volta arrivate non se ne sarebbero andate più. Un appuntamento al buio, una sorpresa come non gliene facevano da quando era bambina.
Lei, la mater fortunata, sapeva solo che doveva portarsi un costume.
Non sapeva che avrebbe fatto la regina, che avrebbe passato quattro ore a mollo con la sua amica fino a svuotare il cervello di ogni neurone, che si sarebbe arrostita la schiena nella sauna e tutta quanta nei vapori dell'hammam, che c'era prenotato per loro un massaggio relax alle otto in punto.
Questo era il suo regalo, non si sa bene per cosa, era il loro regalo dopo un anno faticoso, passato ad inseguirsi, a scambiarsi informazioni di servizio sempre interrotte dai nani sul cancello della scuola, con l'ansia di non essersi dette tutto e di doversi poi mandare una valanga di messaggi Whatsapp.
Mamma Pinkytos non ha fatto nulla di speciale per meritarsi un regalo tanto speciale, per godere del piacere di ubriacarsi di chiacchiere, quasi tutte sui nani, ma tant'é.
Certo si è sentita mooooolto fortunata, perché i regali speciali, pensati, organizzati con piacere riempiono di gioia e commuovono sempre un po'.
Dopo il massaggio fatto da un energumeno nerboruto (a Mamma Polly) e da una sciuretta pallidina (a Mamma Pinkytos), le due mamme in libera uscita si sono godute l'idromassaggio in esterna, nell'acqua bollente, mentre si intravedevano le prime luci della sera.
Hanno fatto una gran fatica a uscire dall'acqua, ma la spa chiudeva e non potevano rimanere anche la notte.
Allora, felici, un po'incredule e liscissime, alle 22,30, si sono reinfilate nella macchinetta di Mamma Pinkytos piena di spie accese per avarie varie (la mater disorganizzata deve prendere un marito in affitto per tutte queste incombenze pratiche. Mister Baby è un caso perso!), insieme alla bici del Minty, al monopattino del Morby, a un libro di Geronimo Stilton, alle mazze da golf di Topolino e al cane Ralphi e si sono fermate nella prima pizzeria lungo la strada, dove, data l'ora, il pizzaiolo aveva già dismesso gli abiti da lavoro.
Ma loro sono simpatiche e insistenti e alla fine, il pizzaiolo non è riuscito a dir di no e, suo malgrado, ha preparato due pizze margherite alle mamme in libera uscita.
Con la pancia piena, Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi si sono di nuovo avventurate nelle stradine tutte uguali della Brianza e, dopo un tempo imprecisato e vari cambi di rotta, a una certo punto sono spuntate sulla A4. Destinazione casa.
Stamattina all'ingresso dell'asilo dei nani, Mamma Polly Capellipazzi aveva gli occhialoni di chi deve coprire i segni di una notte brava.
Mamma Pinkytos, che si è fatta strappare dalle braccia il Morby disperato all'entrata del nido, si sentiva reduce da una vacanza.
Una volta al lavoro le è arrivato un sms: "Siamo fichissime e setose".
Ed è proprio vero.
Grazie grazie grazie.

mercoledì 11 giugno 2014

Casa dolce casa

È l'una e mezza del pomeriggio,  c'è un caldo sahariano e Mamma Pinkytos è esattamente dove vorrebbe essere, nel luogo per lei più insolito e inebriante a questa ora del giorno. È a casa.
Stamattina è andata a Milano, in carcere, a trovare un suo assistito e non è mica vero che stanno al fresco,  stanno al caldo,  caldissimo,  anche se è un carcere modello con il maneggio e il giardino fiorito.
Mamma Pinkytos è tornata collassata, con la pressione sotto i piedi, affamata,  assetata e chipiùnehapiùnemetta.
Poiché prima era con una collega,  è salita in casa a prendere le chiavi della sua macchina per andare in ufficio e, appena entrata, il suo senso del dovere è capitolato davanti al fascino irresistibile della sua casa disabitata e silenziosa in pieno giorno, come non la vede da cinque anni almeno, come l'ha intravista in una manciata di occasioni nelle sue rare giornate da mamma full time con il Minty o il Morby appena nati.
Allora si è tolta le scarpe,  ha mangiato un'insalata di cetrioli e cucinato una torta salata per cena. Ha passato l'aspirapolvere e pulito in santa pace i pavimenti.  Poi ha lavato della frutta da portare ai nani  all'uscita dall'asilo.
Silenzio.
Si è sentita felice, davvero felice e rilassata.
Basta poco a volte per dare alle giornate un colore diverso.

giovedì 5 giugno 2014

Modalità estate

Da oggi, il primo giorno non piovoso della settimana, Mamma Pinkytos è ufficialmente in modalità estate. 
La mater coraggiosa ha deciso che, da oggi in poi, che ci sia sole o il diluvio, per lei è estate e si vestirà in sandali e magliettina. Bando alle calze, all' abbigliamento a cipolla e a tutti i fastidiosi orpelli della stagione di mezzo.
Forse avrà freddo al mattino ma al pomeriggio non ne può più di peregrinare tra l'asilo e il parco, sudata come un muratore, con nelle mani (che fatalmente e invariabilmente sono soltanto due) tre cardigan, tre giubbini, una bicicletta, un monopattino, una borsa che pesa quanto un bagaglio a mano della Ryanair,  due nani riottosi e il cane Ralphi ovvero il cane di peluche del Morby, camminante, abbaiante, mangiante e chipiùnehapiùnemetta.
Per quanto riguarda i due nani, la bicicletta, il monopattino,  la borsa e il cane Ralphi, che ormai è uno di famiglia e ogni due minuti bisogna fermarsi perchè deve fare cacca, pipì, bere, mangiare e "salutae suoi apici",  Mamma Pinkytos teme non ci sia nulla da fare fino alla fine dell'estate. Ma giacchini e maglioncini non li vuole più vedere, anche perchè, nel numero di sei, contribuiscono considerevolmente ad appesantire la mater da soma.
Anche i nani, che vedono alcuni ardimentosi compagni di asilo aggirarsi i canotta e sandaletti da febbraio, non ne possono più della mise cipollosa.
Il Minty, da quando a Djerba ha assaggiato uno scampolo di estate, ogni mattina appena apre gli occhi saluta invariabilmente il mondo con la seguente frase: "Oggi posso le maniche corte? E i pantaloncini? E i sandali?" La prima richiesta è pressochè sempre esaudita, la seconda con parsimonia e la terza non ancora.
Oggi, stante l'adozione della modalità estate, Mamma Pinkytos ha preparato per il nano grande gli agognati shorts. Lui, ebbro di gioia, nel suo stile di quasi cinquenne alla conquista del mondo, in vista della gita dell'asilo di domani ha rilanciato: "Domani mamma, metto canottiera e costume che la maestra ha detto che fa moooolto caldo."
I soliti nani. Gli dai la mano e ti prendono il braccio.
Per non essere da meno, il Morbillo ha detto: "Sceggo io vettiti" e ha preso dal cassetto un paio di pantaloncini da mare lavati e stirati e li ha utilizzati per pulire il pavimento.
Inconvenienti del self service e del nuovo clima estivo.
La Pinkytos Family è ufficialmente il modalità estate e l'estate, si sa, è essenzialmente anarchia.
E il Morby è il tipo più estivo che esista sulla faccia della terra.