venerdì 19 dicembre 2014

Trenta ore

I nani sono dai nonni, Mister Baby è ad un convegno e nottetempo partirà per Roma e la casa di Mamma Pinkytos è parecchio parecchissimo vuota e silenziosa.
Lei, la mater snaturata, che tanto aveva desiderato ventiquattro ore per sé da dedicare alla casa, ai regali di Natale e ai bagagli per le vacanze, ha portato i nani dalla Nonna R e dal Nonno M, li ha salutati con infinita malinconia mentre loro neppure alzavano gli occhi ("Uffa mamma. Stiamo giocando!") e si è persa nella nebbia dicembrina sulla via di casa.
Una volta arrivata al portone, come al solito carica come un mulo, si è accorta di non avere le chiavi e ha dovuto chiamare Santa Domitilla Pensacitu che, mai così santa, le ha aperto le porte della Pinkytos' Home: disordinatissima, caotica, ma insolitamente silenziosa.
Ebbene sì: Mamma Pinkytos, che per la giornata di domani si è programmata così tante cose da fare che neanche in venti giorni, ha l'horror vacui.
A quest'ora, prima di dormire, controllerebbe i nani nei loro lettini, coprirebbe il Morby e accarezzerebbe il Minty, spegnerebbe l'abatjour.
Invece ora è sola sola. Si è fatta una tisana, ha visto la fine di un film tristissimo, ha caricato la lavatrice.
Aveva deciso di fare una decina di cose diverse tra cui mettersi lo smalto rosso e fare un pupazzo di neve in pasta di zucchero, ma non ne ha fatta neppure una. Perché lei, la mater milleallora, rende meglio sotto pressione. Se ha tempo e tranquillità finisce che non combina nulla.
Indipercui, per arginare il senso di frustrazione che di sicuro la assalirá domani sera per non essere riuscita a fare nemmeno un millesimo di ciò che si era prefissa, Mamma Pinkytos potrebbe decidere di darsi alla vita mondana.
È disponibile ad accettare inviti per colazione, pranzo, caffè, merenda e cena. Unica regola: lei non ha voglia di cucinare nulla.
Finirà per mangiare un panino al bar sotto casa conversando amabilmente con il signore africano che porta i carrelli del supermercato al suo posto in cambio di una moneta.
È vita mondana anche quella.
E pure di calibro internazionale.
Scusate se è poco

sabato 13 dicembre 2014

La notte più dolce

Alla fine Santa Lucia è arrivata nella Pinkytos' Home. È arrivata, come si conviene, di notte, ha bevuto il caffèlatte che le ha preparato il Minty, sgranocchiato e sbricciolato i biscotti che le ha preparato il Morby ("Guadda mamma quante bliciole! Che pasticciona Santa Lucia!"), seminato pacchi e pacchettini colorati in ogni dove e lasciato una stradina di caramelle e cuoricini luccicanti ("I diamanti mamma! Santa Lucia ha fatto una strada di diamanti!").
I nani si sono molto emozionati e la loro mamma, che il 13 dicembre torna sempre un po' bambina, anche. Quest'anno lei, la mater nel frullatore, ha avuto poco tempo e poche energie fisiche e mentali da dedicare all'evento dell'anno. Come è ovvio si è sentita in colpa e ha cercato affannosamente di rimediare all'ultimissima ora. Nonostante ciò non aveva voglia di consumismo, di budgettizzare i regali, di usare le letterine dei nani come liste della spesa.
Per Mamma Pinkytos, la letterina di Santa Lucia è un catalogo di desideri e i desideri, si sa, qualche volta si avverano e talvolta no.
Tra i suoi ricordi di bambina, quello più dolce è legato ad un regalo tanto desiderato e mai ricevuto: il Dolce Forno.
Crescendo ha dovuto fare i conti con il desiderio, con l'assenza. La capacità di desiderare qualcosa e di fare i conti con la delusione sono le cose che più vorrebbe regalare ai suoi figli.
Lo cose materiali, i giocattoli, a cinque anni hanno la loro importanza, ma durano lo spazio di una stagione.
Avrebbe voluto Mamma Pinkytos pensare a una Santa Lucia più speciale, meno vicina al regalo infiocchettato da negozio e più alle attitudini e all'inventiva dei nani.
Alla fine però ha avuto le sue soddisfazioni.
M&M's hanno gradito moltissimo noci e mandarini ("Guadda mamma quanti bei mandalini di Santa Lucia... e le noci! Wow!"), si sono emozionati per il sentiero di cuoricini e monete di cioccolato che portava dalla cameretta ai regali, hanno eletto a regalo preferito due mostri bruttissimi acquistati al supermercato sotto casa alla modica cifra di cinque euro e uno spazzolino da denti.
I doni son come la vita: non serve strafare.
La notte più dolce nella Pinkytos' Home è stata anche parecchio lunga con il Minty che si è palesato nella camera dove giacevano esanimi Mamma Pinkytos e Mister Baby all'alba delle 4,10 dicendo che sentiva i passi dell'asino e qualcuno che diceva: "Su, giù.. su, giù.." Al che un po' di inquietudine è venuta anche a  Mamma Pinkytos visto che le parevano frasi più adatte ad un topo da appartamento che alla Santa non vedente.
Dieci minuti più tardi è sopraggiunto anche il Morby, annunciandosi con un eloquente: "Eccomi". Quando Mamma Pinkytos ha realizzato che ora fosse, le è venuto un coccolone e per racimolare altre due orette di sonno ha fatto ricorso al più bieco terrorismo psicologico.
La mamma non dorme mai, ma Santa Lucia sì.
Ha lavorato tutta la notte.
Ecchediamine.

venerdì 5 dicembre 2014

I pezzi di Mamma Pinkytos

È ufficiale: Mamma Pinkytos perde i pezzi.
Pietro, il suo tablet, l'ha abbandonata a causa di Telecom, che, un giorno sì e l'altro pure, le attiva inconsapevolmente chat line, abbonamenti a siti erotici e servizi che forniscono i numeri del lotto. La mater cibernetica va sotto credito, paga, minaccia denunce, a volte insulta l'incolpevole operatore di turno.
Oggi si è imbattuta in un gentilissimo ed efficiente commesso che ha tentato di risolverle il problema. Le aveva garantito che, tempo dieci minuti e, grazie ai guru dell'ineffabile 119, Pietro sarebbe resuscitato, ma niente.
Il suo amico tecnologico giace pallido ed esanime sulla scrivania del suo studio.
Pur accusando il colpo, Mamma Pinkytos, dopo un piacevole pranzo con Mamma Uma Lineaperfetta con successiva shopping-session che le ha risollevato il morale, è andata a prendere i nani all'asilo.
Ma la mater disillusa sapeva che il venerdì è anche per loro. Di venerdì il Morby parla frignando e il Minty ha voglia di picchiare il fratello più degli altri giorni.
Così, nel pieno di una diatriba su un cavallo di plastica da portare in biblioteca, il Minty ha chiuso con violenza la portiera dell'auto sul naso di Mamma Pinkytos. Che così ha perso anche la funzionalità di quello.
Dolorante e incattivita ha portato i nani a casa e, per neutralizzarne la carica molesta, li ha infilati nella vasca da bagno.
Ovviamente la mater derelitta aveva sottovalutato l'effetto mefistofelico del venerdì. I piccoli mostri hanno allagato il bagno e fatto la doccia a Mamma Pinkytos urlando come ossessi e, al momento di toglierlo dall'ammollo, il Morby ha dato in escandescenze lanciando a terra il telefono della sua infuriata mamma, rompendone il vetro.
Mamma Pinkytos perde i pezzi.
Per fortuna tra poco arriva Babbo Natale.

lunedì 1 dicembre 2014

Ciuccio adios - La mamma non dorme mai - revival

Il ciuccio per Mamma Pinkytos ha svolto una funzione fondamentale. Una mezza balia, come dicevano le nonne.
E se con il Minty era sempre preoccupata di possibili danni al palato o ai denti e ne centellinava l'uso, con il Morbillo, che a sei mesi il ciuccio glielo lanciava in testa, aveva intrapreso una lotta senza quartiere per farglielo accettare.
Una volta accettato il gommoso arnese, la regola era che lo si usasse solo per dormire o in casi di estrema crisi.
Senonché il Morby, che non è uno da mezze misure, soprattutto una volta privato del sollazzo rappresentato da Santa Tetta, aveva mostrato di gradire parecchio il succhiotto di plastica.
Superati i due anni e mezzo, però, Mamma Pinkytos ha iniziato a diventare insofferente al nano parlante munito di tappo che, una volta tornato dall'asilo era solito spiaggiarsi catatonico e con lo sguardo vitreo davanti alla tv con l'antipatico ciuccio in bocca.
E, incombendo la ricorrenza di Santa Lucia, ha fatto al nano Morbillo la ferale proposta: "Amore, perché il tuo ciucetto non lo regali alla Santa così diventi grande, dormi senza ciuccio e lei ti porta un regalo bellissimo?"
Invero, la mater dipocafede non pensava che il Morby avrebbe assentito e accolto l'invito con decisione.
Invece sabato, davanti a Mamma Pinkytos e Mister Baby basiti e anche un filo preoccupati per la notte incombente, il nano piccolo diventato grande ha infilato il suo ciuccio in tasca e, con orgoglio, lo ha depositato insieme alla sua letterina sull'altare di Santa Lucia.
La notte che è seguita è stata degna di Psycho, con il Morby che urlava come un ossesso e scalciava come un mulo imbizzarrito, salvo svenire dopo ore nel lettone genitoriale avvinghiato a Mamna Pinkytos che, nonostante le urla belluine, era stecchita prima di lui.
La mater non dormiens, ormai disabituata alle notti interrotte, la mattina era uno zombie e per riprendersi le ci è voluto un pomeriggio alla Spa con Mamma Polly Capellipazzi.
Ieri sera però il nano ha dichiarato solennemente: "Adesso non piango più. Sono grande" , con una erre moscia da fare invidia a Guccini.
E così è stato. Il ciuccio è stato eliminato anche per la nanna all'asilo e, salvo ina maggiore fatica nell'addormentarsi, il Morby sembra avere superato lo scoglio.
Mamma Pinkytos, che in questo periodo ha la forza di volontà di un verme strisciante, era sul punto di cedere, ma il Morbillo è stato più bravo di lei.
Chapeau.
Mamma Pinkytos guarda e impara.

martedì 25 novembre 2014

Mamma Pinkytos si è dimenticata

Mamma Pinkytos si è dimenticata una moltitudine di cose. Alcune amene, simpatiche ma di poco conto, alcune di quelle che magari vorresti rimanessero nella memoria.
Lei non le ha scritte e scripta manent, le cose scritte danno una dimensione di stabile e duraturo anche se magari alcune cose non è che le vuoi proprio far durare, ma solo non lasciarle scivolare via, senza un pensiero o un sorriso,  tra le pieghe di una giornata.
1. Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi sono andate a spinning insieme.  Oltre a quella di gambe, al ritmo di Vasco,  si sono date a una forsennata ginnastica di lingua, la quale fa bruciare tante, tantissime calorie.  A fine lezione, un carciofo assai poco aitante e pochissimo atletico si è avvicinato loro con fare aggressivo: "Non è possibile"
"?"
"Avete parlato tutto il tempo."
"Embè?"
"La prossima volta andate al bar. "
Mamma Pinkytos, alla quale raramente mancano le parole, è rimasta interdetta.
Ma come?! È come arrabbiarsi con uno che parla in discoteca perché non ti fa concentrare sulla musica.
I decibel fanno tremare le pareti e l'inetto si lamenta di un lieve, seppur protratto, cicaleccio femminile.  Ma si può?!
Dopo un attimo di smarrimento,  Mamma Pinkytos ha ritrovato la favella: "Ma è un luogo di svago..." ha tentato di giustificarsi. 
Ma il carciofo non si è lasciato infinocchiare: "No. Non è un luogo di svago. Io vengo per allenarmi e voi mi disturbate."
Mamma Pinkytos avrebbe voluto dirgli che, visti i risultati,  era tutto tempo sprecato, ma alla fine, per evitare la rissa,  se ne è andata altezzosa verso gli spogliatoi dicendo: "Se ravvisa estremi di reato presenti formale esposto alla Procura della Repubblica. "
L'inetto è rimasto basito, forse ha pensato che Mamma Pinkytos non aveva tutte le rotelle a posto e l'alterco è finito lì.
La mater superatletica, invero, avrebbe anche voluto invitarlo a non sottovalutare i benefici effetti della ginnastica di lingua visto che lei non aveva mai bruciato così tante calorie. Poi ha soprasseduto. Per il quieto vivere.
2. Minty e Morby sono alle prese con la letterina di Santa Lucia. Colorano, ritagliano e incollano tutto il giorno. Il Minty orgoglioso di potere finalmente scriverla da solo, esibisce con gioia la sua grafia tremolante e alquanto storta. Mamma Pinkytos,  che in un'altra vita era una hippy e ha investito molto nell'insegnare ai nani a vivere in peace and love, ha realizzato con orrore che il Minty desidera spasmodicamente un fucile "grande e vero per combattere" e il Morby "una pittola tutta pel me pel uccidele quaccuno". La mater fatelamorenonfatelaguerra deve avere commesso qualche grave errore educativo e per rimediare non sa da che parte cominciare. Mettete i fiori nei vostri cannoni.
3. Sta arrivando Natale e per la mater laboriosa è un periodo terribile. A Natale, Mamma Pinkytos si dovrebbe rinchiudere in un monastero benedettino. Ora et labora. Inforna, sforna, decora, cuci, ricama, intaglia, disegna,  impacchetta. Quest'anno è in ritardo terribile su tutta la linea e per ovviare all'ansia da prestazione ha adottato un approccio zen. Per ovviare all'indigestione da panettone invece vorrebbe passare il Natale alla mensa dei poveri. E non per non ingrassare. Per riacquistare la prospettiva. Ma Mamma Pinkytos è una quaquaraqua e se ai buoni propositi non seguiranno i fatti lei si sentirà l'essere più inetto della Terra.
4. Domani il Morbillo rientrerà al nido dopo due giorni di virus intestinale e lei, alle 5,45 di venerdì mattina,  partirà con Green Girl per andare ad un convegno. Faranno colazione all'autogrill mentre sorge il sole, ascolteranno musica e parleranno di tutto un po'. A Mamma Pinkytos l'idea di essere in viaggio piace sempre. Lei non sopporta stare ferma.
Con i due mostri non c'è pericolo.
Forse ormai ci è abituata.
Forse ha bisogno di ferie.

domenica 23 novembre 2014

Domenica lunatica

Mamma Pinkytos oggi era uno zombie fatto e finito. Mezza influenzata,  con una tosse da tisica e dolori alle ossa. Ha fatto colazione con la Tachipirina e si sarebbe volentieri messa in stand by nel suo letto fino a lunedì mattina.
Il Minty e il malefico Morbillo, che seppure colpito da raffreddore e febbricola, ultimamente è un' Iradiddio, sfortunatamente la pensavano diversamente.
Ore 7.00.
"Mamma!!!!! Alzati. Perché io devo fare la pipì."
Mamma Pinkytos, direttamente dall'Oltretomba, faceva ricorso a tutte le sue scarse energie e grugniva qualcosa. I nani si prendevano per mano, andavano in bagno e poi a guardare la tv.
La controffensiva di mezz'ora più tardi sortiva miglior effetto e la mater Morticia si trascinava stancamente dal letto al divano.
Alle 10,30, quando il Minty usciva con Mister Baby per andare al corso di nuoto, M&M's se le erano già date di santa ragione sette volte, avevano pianto istericamente due volte a testa, avevano picchiato una capocciata nel muro ciascuno e avevano detto "mamma" in totale almeno 200 volte.
Poi i due maschi grandi sono usciti e Mamma Pinkytos si è coccolata il Morby nel lettone per una mezz'ora.
Al momento di cucinare il Morbillo ha voluto della "pasta da glandi, vela" da cucinare nella sua cucinetta, la quale è finita sparsa per la sala schiacciata sotto i piedi del nano pestifero.
Nel pomeriggio,  mentre la metà sana della famiglia andava al cinema,  quella acciaccata dava sfogo alla più bieca narcolessia. Mamma Pinkytos e il Morby dormivano avvinghiati nel lettone fino a nuovo ordine e, non contenti, al risveglio si trasferivano sul divano ad ammazzarsi di Peppa Pig.
Durante la merenda il nano si dava al lancio del biscotto e, ripreso da Mamma Pinkytos,  rovesciava per terra anche il succo di frutta. 
Seguivano urla belluine della mater inascoltata e crisi isterica del nano.
Alle 21,30, quando tutto nella Pinkytos' Home taceva e Mamma Pinkytos si stava reinfilando nel bozzolo, si palesava il nano Morbillo in nude look.
"Fa male culetto me. E anche pisellino".
Mamma Pinkytos,  che passa metà della sua giornata a lavare piselli, spalmava la crema sulle ciccette del nanetto, lo rivestiva e lo rispediva a letto.
"Mammmaaaaa!!! Finita acqua me!" Sono le 22. Mamma Pinkytos è uno zombie e non sa se ce la può fare.
E domani è lunedì.

domenica 16 novembre 2014

Maschi e femmine

Il Minty è entrato ufficialmente in contatto con l'altro sesso, le sue diversità e complicazioni.
Mentre fino all'altro ieri percepiva "le femmine" come qualcosa di semplicemente molesto, salvo i casi di bambine che mostravano interesse per amene attività maschili quali arrampicarsi sugli alberi oppure darsele di santa ragione,  da qualche tempo il nano grande sembra percepire il rapporto con l'altro sesso in tutta la dua straordinaria complessità.
A settembre,  dopo il ritorno dalle vacanze estive, il Minty si era innamorato e, conseguentemente, come si conviene nell'ottica semplificante dei cinquenni, fidanzato con una compagnetta, Baby Gelly. Per lei passava tutto il giorno a incollare fogli per farne delle buste per le sue lettere d'amore,  ha imparato a disegnare cuori e a scrivere "ti amo". Si struggeva per tutta la mattina del sabato quando, a causa della scuola chiusa, non poteva vedere l'amata e fantasticava di romantiche fughe in Cina o a Babilonia (?!).
Baby Gelly ogni tanto era un po' violenta, ma il suo cavalier servente incassava sorridente, pronto a sguainare la spada in caso di invasione della legione straniera ergo in caso nani delle altre classi osassero mettere gli occhi sulla sua amata.
Finché,  come è nella natura delle cose, l'idillio è finito, per motivazioni tipicamente maschili: "Non sono più fidanzato mamma. Era troppo faticoso. A scuola tutto il giorno con lei. A casa tutto il tempo a fare lavoretti per lei... Voglio stare un po' per conto mio."
Baby Gelly, con atteggiamento tipicamente femminile,  se l'è legata al dito.
Il Minty, tuttavia, ha molte corteggiatrici, ma non è un tipo facile.
Ha la faccia d'angelo ma la mossa di karate in agguato.
A domarlo ci ha provato anche chi lo conosce meglio al mondo, quella che per lui è come una sorella: Baby Lila Capellipazzi.
Mamma Pinkytos e Mamma Polly oggi hanno osservato divertite le dinamiche maschio-femmina instauratesi tra i loro due nani, fino ad ora più che fratelli.
Baby Lila: "Minty, mi dai la mano?"
Minty: "Ok Lila. Tu dopo vuoi venire a casa mia a vedere un film?"
Baby Lila: "Si, mi piacerebbe.  Chiedo alla mamma."
Minty: "Io ho un milione di film.  Puoi scegliere quello che vuoi".
Tra la vanteria maschile e la ritrosia femminile, Baby Lila sparpagliava le carte e, senza preavviso,  dava un bacio al Minty il quale,  con aria da Fonzie, controllava che nessuno avesse visto la misera scena e si puliva ben bene la guancia.
Piccoli uomini e piccole donne crescono.
Chediociaiuti.