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domenica 13 luglio 2014

La sera del dì di festa

Domani il Minty compirá cinque anni e durante il week end il nano è stato ampiamente festeggiato da amici e parenti e ha ricevuto una valanga di regali.
Mamma Pinkytos stasera si sente leopardianamente malinconica, oltre che stanca morta visto quel che ha fatto in questi giorni da che è tornata dal mare per preparare la festa del nano.
È anche soddisfatta, lo deve ammettere. Tanta fatica fino all'una di notte e oltre tutte le sere ha prodotto una torta di caramelle dal suo punto di vista coloratissima e spettacolare,  biscotti a forma di dinosauro, muffins a tema e torta con dinosauri e vulcano che eruttava davvero e che, per fortuna, non ha incendiato nè la torta nè la stanza che come ventilato nelle più funeste previsioni di Mamma Pinkytos.
Fa niente se i famelici cinquenni si sono spazzolati tutto in dieci minuti scarsi,  fa niente se il giorno della festa c'era il diluvio universale. Il Minty era felice. Fa niente se durante la caccia al tesoro Mamma Pinkytos per farsi ascoltare ha dovuto urlare così forte da perdere la voce, fa niente se ha fatto cento viaggi tra la sua macchina e la stanza della festa tutta sola sotto la pioggia battente per portare e preparare tutto quello che serviva. Fa niente se la pioggia ha fatto in modo che il Minty arrivasse in ritardo alla sua festa,  mentre gli invitati lo aspettavano e la sua mamma anche.
Il nano era felice.
Mamma Pinkytos è stanca morta, ha il fastidio alla lingua che le viene quando è ko, ma è soddisfatta.
Domani si è presa un giorno di vacanza. La sua filosofia di gita slow prevede che dedichi un po' di tempo al suo nano grande nel giorno del suo compleanno e lei ha mosso mari e monti per tenervi fede.
Se non diluvia lei e il Minty faranno una gita,  qualcosa di bello, loro due soli.
Al Centro estivo frequentato dal nano domani ci sarà lo spettacolo di magia:"Ci vuoi andare? "Ha chiesto Mamma Pinkytos al suo nano. "No mamma.  È un giorno troppo speciale per non passarlo con te" ha risposto serafico il suo quasi cinquenne.
Domani è il 14 luglio, l'anniversario della presa della Bastiglia.
Lei la sua Bastiglia l'ha conquistata quel giorno di 5 anni fa'.

venerdì 13 giugno 2014

Mi sei mancata tanto

Questa sera.
Festa di fine scuola del Minty.
Dopo una notte insonne causa Morby e un'intensa giornata lavorativa, Mamma Pinkytos si mette una maglietta carina e si sistema i capelli.
Ha preparati i biscotti a forma di dinosauro che piacciono tanto al suo nano grande, ha comprato aranciata e succo Ace.
La Pinkytos' Family arriva alla festa. Il Minty dorme in piedi, il Morby è esaurito dal caldo.
Mamma Pinkytos aiuta il Minty a costruire un aquilone,  corre a destra e a sinistra, prende piatti, riempie bicchieri,  si emoziona al discorso delle maestre, scatta fotografie a ripetizione al suo nano grande, insegue il piccolo che cade, frigna, si lancia correndo sotto il diluvio.
Cerca di accaparrarsi qualcosa di commestibile per i suoi nani al buffet, imbocca, sminuzza, si macchia in più punti.
È felice e commossa. Perchè il tempo passa veloce, perché i suoi nani crescono.
Poi arriva a casa,  stanca per la giornata intensa, mette il pigiama al Morby recalcitrante, convince Minty a lavarsi i denti.
Il nano grande si lava, si mette il pigiama poi dice: "Mi sei mancata tanto mamma, stasera" e si chiude alle spalle la porta della sua cameretta.
La mater reietta trasale, si schermisce: "Ma come nano? Siamo stati sempre insieme!"
"Io volevo stare con te stasera ma siamo stati insieme pochissimo.  Tu sei stata sempre con il Morby. "
Mamma Pinkytos,  invariabilmente schiacciata da un ingiustificato senso di colpa,  non dice niente.  Abbraccia forte il suo nano e se lo coccola fino al reciproco sfinimento.
Poi va a nanna. Con la spiacevole sensazione di avere sbagliato tutto.

lunedì 2 giugno 2014

Per tutti i giorni della tua vita

Domani si torna al lavoro, con fatica fisica e psicologica, dopo un lungo weekend iniziato venerdì con una scorpacciata di matrimoni, ben due in un giorno.
Mister Baby e Mamma Pinkytos hanno elargito auguri e sorrisi, hanno fotografato e si sono fatti fotografare, si sono abbuffati di pizzette, bignè, culatello e tempura di verdure, hanno fatto un tuffo nel passato rivedendo vecchi amici, sono tornati alle due di notte come non succedeva da una vita (e Mamma Pinkytos non ha ancora smaltito la notte brava).
Mamma Pinkytos, cottimista del matrimonio, ha camminato eroicamente sui dieci centimetri di tacco delle sue scarpe nuove per sedici ore consecutive, è riuscita ad arrivare alla seconda messa evitando di macchiarsi il vestito con la Rustichella dell'Autogrill (ma se l'è macchiato subito dopo. Nessuno è perfetto) e ha infilato furtivamente in borsa quattro confetti per i nani esattamente come faceva la sua nonna (ma lei la borsetta la riempiva).
Si è pure divertita alla fine, perché a lei, questo tripudio di "tutti i giorni della tua vita", questo contratto sine die giuridicamente tirato per i capelli, questa condanna a sopportarsi per l'eternità ormai puramente teorica piace.
Sì, le piace e ci crede abbastanza.
Non che nella vita non si possa cambiare idea, non che i perigliosi sentieri di ventura non possano portarci lontano dalla strada maestra, ma è vero che per fare un progetto di vita servono pazienza, impegno, sopportazione.
Per favore, grazie, scusa.
Le tre parole chiave per un matrimonio ben riuscito secondo Papa Francesco.
E pure secondo Mamma Pinkytos.
E parte tutto da lì: da quel "per sempre" che è insieme un impegno e una speranza, da quella festa finita ballando scalzi fino alle due del mattino.
Parte tutto da lì, poi da due si diventa tre, poi quattro, poi arrivano le difficoltà e la bellezza di superarle insieme.
Dalla festa di Mamma Pinkytos sono passati sei anni e una vita.
Per lei ora andare a un matrimonio è una bella eccezione perchè delle sue amiche qualcuna ha scelto di non sposarsi, qualche altra è già separata e non le pare che all'orizzonte ci siano altri sponsali.
"Tutti i giorni della tua vita" per qualcuno è una minaccia, ma è una frase che ha sempre il suo fascino.
Di solito, in questo momento, a Mamma Pinkytos scappa una lacrimuccia.
Anche se succede per due volte in un giorno solo.

martedì 14 gennaio 2014

La vita davvero

Oggi Mamma Pinkytos ha conosciuto una persona bellissima, dentro e fuori.
Un incontro che le é valso la giornata e forse anche qualcosa in più, un incontro di quelli che ti cambiano inevitabilmente e dopo non sei più quella di prima.
Con Luce la vita non è stata generosa, ma lei, anzichè prendersela con il destino cinico e baro, ha cercato di non arrendersi e di cambiarlo, con tutte le sue forze. Luce ha 30 anni e una grave malattia che la costringe a letto da 8 lunghissimi anni.
PRIMA era una numero uno: bellissima, magrissima, intelligentissima, brillantissima negli studi. Faceva saltuariamente la modella, all'università prendeva tutti trenta e lode.
DOPO lo è ancora, perchè la malattia ti fiacca il fisico, ma non la mente. Ha istituito una Onlus per raccogliere fondi per le costosissime cure negli Stati Uniti che le garantiscono una speranza di miglioramento, parla alla pari in inglese perfetto con i luminari statunitensi che seguono il suo caso, tira su il morale a chi le sta intorno.
C'è sempre un prima e un dopo quando di mezzo c'è una malattia, una canaglia che calpesta i sogni e ti fa scoppiare la testa. Per la disperazione, per il dolore, per la paura. Ma la malattia non può nulla contro la vita, la vita davvero, quella di chi ha capito il valore di ogni istante, la gioia della normalità. Quella di chi della morte non ha più paura perchè sa che non si comanda niente.
La casa di Luce è spesso piena di amici, che non l'hanno lasciata sola. La viziano, la coccolano, hanno traferito nella sua stanza il mondo (pizzate, compleanni) in modo che lei possa viverlo con loro.
Luce aveva bisogno di un avvocato, perchè le sventure della vita non vengono mai da sole. Sulla sua strada ha trovato Mamma Pinkytos che, in una mattina di pioggia, dopo tante e-mail, è andata a trovarla.
Una stretta di mano, sorrisi, confidenze e un abbraccio, un vero abbraccio.
Mamma Pinkytos se ne è andata ricca. Ha sentito la vita davvero, l'ha stretta tra le mani, insieme al braccialettino di caramelle che Luce le ha regalato per il Minty. Le piacevano tanto quando era piccola.

martedì 7 gennaio 2014

L'importanza della pasta al pesto

Mamma Pinkytos e il Minty tirano tardi a tavola, mentre Mister Baby presta assistenza psicologica al nano piccolo sul water.
"Io mamma quando sarò grande farò mille bambini."
"È una bella cosa amore, anche se mille mi sembrano un po' tanti. E' faticoso fare un bambino."
"Ma è bello. Io ogni volta che nasce uno starò a casa con i bambini che ho già a cucinare la pasta al pesto."
"Come mai la pasta al pesto?"
"Come ha fatto il mio papà con me, quando tu eri all'ospedale per fare nascere il Morby. Lui ha preso un vasetto di pesto bello grande e ha fatto tanta pasta con tanto pesto e mi diceva: "Se ne vuoi ancora ce n'è" ".
"Mi ricordo. Vi avevo preparato il vasetto di pesto fatto da me perché sapevo che vi piaceva."
"Era buonissimo. Vai ancora mamma a fare un altro fratellino che di pasta al pesto io e il papà ne possiamo fare tanta, così basta anche per il Morby."
Nelle sue elucubrazioni mentali riguardo all'eventuale possibilità di fare un terzo figlio, Mamma Pinkytos, tra i pro e i contro non aveva considerato la pasta al pesto. Che ha la sua indubbia importanza.

mercoledì 1 gennaio 2014

Buon 2014

La Pinkytos Family ha iniziato il 2014 in modo splendido, trascorrendo una allegra giornata tra sole e neve.
Aveva voglia di momenti gioiosi Mamma Pinkytos e questa vacanza è stata un'iniezione di momenti gioiosi. È questo  l'augurio di Mamma Pinkytos a tutte le persone a cui vuole bene: di trascorrere mille momenti gioiosi, mille momenti in cui si è esattamente dove e con chi si vorrebbe essere e tutto il resto è un dettaglio sfumato che resta sullo sfondo.
Buon 2014 a tutte le amiche di Mamma Pinkytos, soprattutto alle amiche di nani, a quelle che sanno cosa vuol dire uscire di casa già stanche alle nove di mattina, a quelle che vorrebbero arrivare ovunque, ma non riescono e si sentono perennemente in colpa, ma anziché soccombere si rimboccano le maniche, a quelle che l'estetista questo sconosciuto che è già tanto se riescono a farsi una doccia ogni tanto, a quelle che non hanno certezze ma si mettono sempre in discussione facendo del loro meglio, a quelle che condividono con il sorriso le loro debolezze e disavventure, a quelle che ascoltano ma non giudicano, a quelle che se ti serve una mano si fanno in quattro anche se quella stessa mano servirebbe anche a loro.
Ne ha diverse di amiche così Mamma Pinkytos e si sente molto fortunata.
Buon 2014 alla mamma e al papà di Mamma Pinkytos, la Nonna R e il Nonno M, che nel 2013 si sono sempre ammalati a turno, a settimane alterne, affinchè ci fosse sempre qualcuno che poteva fare la spesa e lavorare. Anche a loro Mamma Pinkytos augura momenti gioiosi, sa che la spiaggia caraibica sarebbe chiedere troppo, ma anche solo qualche gita fuori porta alla domenica, a fare un giro con icane, come dicono loro.
Buon 2014 allo zio tanguero che forse coronerà il suo sogno di andare a studiare il tango a Buenos Aires e agli zii cinesi. Buon 2014 a Little Liu-Gio, il suo nipotino preferito.
Buon 2014 al Nonno G e alla Nonna L, che possano continuare a godersi gli anni migliori viaggiando e divertendosi. Sono un'isola felice, una speranza per chi oggi si sacrifica senza certezze nel futuro.
Buon 2014 ai blog-amici e amiche di Mamma Pinkytos, che aumentano di giorno in giorno e condividono con lei gioie e momenti no. Buon 2014 a tutti quelli che al blog hanno dato solo una veloce occhiata, magari trovandolo stupido, noioso e banale. Mica siamo tutti uguali al mondo.
Buon 2014 a Mister Baby, che finalmente è riuscito a spiaggiarsi sul divano dopo le fatiche da papà a tempo pieno e da bestia da soma, a trainare i nani su e giù con la slitta.
Buon 2014 ai nani di Mamma Pinkytos che ogni giorno la fanno sentire la più fortunata della terra, anche con le occhiaie e i capelli a pannocchia.

mercoledì 25 dicembre 2013

Gli auguri di Mamma Pinkytos

Auguri via Facebook, via Whatsapp, via Skype. Auguri via etere, via cellulare, via Internet. Auguri che volano nell'aria. Auguri dati di persona, con un sorriso, con un bacio, i preferiti da Mamma Pinkytos. La mater lumaca, che mal si adegua alla tecnologia (ma che per Natale, di regalo, ha ricevuto un tablet), alla mattina di Natale, si è svegliata schiacciata come una sottiletta tra Minty e Morby, che l'hanno salutata con un bacio e le hanno augurato rispettivamente: "Buon Natale" e "Taeee!" Ed è stato il risveglio più bello del mondo.
Lei, la mamma che non dorme (quasi) mai, ma che in compenso mangia parecchio, il Natale lo adora. Per l'atmosfera, le lucine, i pacchetti, la gioia di stare insieme, per l'allegria. E quest'anno se l'è proprio gustato. Da quando ci sono i nani, il Natale è più caldo, l'albero è più verde, le luci e le palline più colorate, i regali sempre bellissimi e preziosi.
Ma Mamma Pinkytos sa che non tutti hanno la sua stessa fortuna, quella fortuna per cui non ha il coraggio di chiedere null'altro al cielo e accetta quel che viene quasi sempre con il sorriso sulle labbra. Tranne la gastroenterite, ovvio, perchè quella è proprio antipatica.
Anche Mamma Pinkytos,ad ogni buon conto, vuole mandare al mondo i suoi auguri di Buon Natale, quelli che quest'anno non ha scritto quasi a nessuno, stanca dei messaggini di auguri prestampati da mandare in serie. Non perchè non ci abbia pensato. Ma perchè per una cosa così intima e personale voleva ritagliarsi cinque minuti di tempo. E ce l'ha ora, dopo una giornata di gioia, in cui ha conosciuto il suo nipotino Little Lio-Giu ed è andata dopo anni al cinema sola con Mister Baby ("Andate al cinema mamma tu e il papà?" "Sì amore" "Ma andate solo voi due a vedere un film lungo per bambini?").
E allora Mamma Pinkytos vuole augurare buon Natale a chi soffre per un dolore, una mancanza, un'assenza, a tutte le persone a cui il Natale non mette gioia ma malinconia. Buon Natale a chi a Natale è diventata mamma perchè più Natale di così si muore. Buon Natale a chi è solo veramente e a chi si sente solo anche in mezzo agli altri. Buon Natale a chi sta combattendo con coraggio la propria battaglia, qualunque essa sia. Buon Natale a chi spera che il prossimo Natale sia meglio. Buon Natale a chi la notte dorme poco o niente, che pensi agli altri che non dormono e si senta in compagnia. Buon Natale a chi è felice di poco e con poco ì. Buon Natale a tutti i bambini del mondo perchè è grazie alla meraviglia nei loro occhi che ogni anno arriva Natale.

giovedì 17 ottobre 2013

Delirio e felicità

"Minty!!! Alzati che é tardi!!!"
"Ma io sono ancora stanco!"
"Morby! Bevi il latte!"
"Noooo!! Cacqua."
"Minty, devi lavarti."
"Ma io ho freddo. Non mi voglio spogliare."
"Come fai a vestirti se prima non ti spogli il pigiama?"
"Uffa. Vestimi tu. Io sono stanco."
"Sei grande adesso. Ecco i vestiti. Sei capace di vestirti da solo."
"Eh no!!! Io questa maglietta non la metto. Mi prendono tutti in giro."
"E perché di dovrebbero prendere in giro per una normalissima maglia bianca e grigia?"
"Perché mi dicono che c'è disegnato un televisore mentre invece questo é lo sportello di un frigorifero!"
"?!"
"!!!!!"
"A me nano pare un televisore."
"Ecco. Mi prendi in giro anche tu. É un frigo."
"Morby, vieni a vestirti."
"Nooooo!! Ciuccio!"
"Minty, mangia."
"Dopo. Adesso mi scappa la cacca."
"Che io cacca!! Pimpa! Pimpa!Pimpa!"
"Ok nani. Seduta collettiva. Morby siediti sul vasino che ti leggo la Pimpa."
"Key. Pimpa!"
"Finito Morby?"
"Pipì."
"Benissimo nano. Noooo! Non ci devi mettere le mani nella pipì !!"
"Tu Minty hai finito?"
"Si.. Ma mi sono bagnato le mutandine e i pantaloni e adesso mi devo cambiare."
"Andiamo nani!! Fuori!"
"Eh ma io ho dimenticato il panda."
"Prendilo. Poi andiamo."
"Eccolo. Però non trovo la co-co del Morby."
"Pazienza. Andiamo."
"Poverino."
"Co-co. Pimpa."
"Mamma gli prendo il pupazzo della Pimpa."
"Veloce ".
"Glielo ho preso, ma lui lo butta in terra."
"Ciuccioooo!!!"
"Ciao, nano Minty! La mamma é contenta si vederti!"
"Cosa facciamo oggi?"
"Potresti salutarmi amore."
"Ciao."
"Ciao nanetto Morbillo.É arrivata la mamma."
"Tia?"
"Il Minty é lì. Ma c'è anche la mamma."
"Caco?"
"Il casco non serve. Non siamo in bici."
"Pae?"
"Te lo do il pane. Prima mettiamoci le scarpe."
"Paeeeee!! Nio paeeee!"
"Abbi un attimo di pazienza."
"Ciucciooooo!!!!"
"Mangia nano."
"Stasera non ho tanta fame."
"Niente scuse. Mangia."
"Sono stanco e non mi piace."
"Mangia la pasta Morby."
"Noooo! Aggio."
"Il formaggio dopo."
"Uva."
"L'uva dopo ancora."
"Ciuccio!"
Mamma Pinkytos in queste sere é stanchissima. Il suo compito, quello di traghettare la nave nel delirio dei nani, a volte é ingrato e succhia ogni energia.
Ma le basta pochissimo. Le basta, mentre é in cucina che prepara la cena con le poche energie residue, gettare uno sguardo verso il divano e vedere i suoi nani pestiferi, finalmente in.pace con il mondo, che, dopo le fatiche della giornata, guardano i cartoni  guancia contro guancia.
Lei fa finta di non vedere.
Il Morby appoggia la testa sulle gambe del Minty, il quale gli accarezza i ricci pazzi e gli dà un bacino. É il loro momento.
La mamma non vede, non sente, non parla.
Ma è felice.

mercoledì 4 settembre 2013

E' natooo!!

A Pechino erano circa le nove del mattino, mentre in Italia era notte fonda quando Mamma Pinkytos è diventata zia.
Little Lio-Giu pesava 3,8 kg ed è nato con parto cesareo.
Di cinese, a parte il luogo di nascita, pare non abbia proprio niente. Il cucciolo è stato mostrato via Skype alla Nonna L e al Nonno G, collegati ed emozionati via web.
Alla zia le fotografie, tempestivamente inviate, non sono arrivate. Il suo cellulare qualche giorno fa è stato buttato dal Morby nel lavandino pieno d'acqua, con conseguenze nefaste.
Stamattina la Pinkytos'Home, popolata solo da Mamma Pinkytos, da Mister Baby e dal Morbillo figlio unico (la mancanza del Minty si sente eccome e dopo quattro giorni la sua mamma conta le ore che mancano al suo ritorno), era in festa per il lieto evento e la scusa è stata buona per arrivare tardi in ufficio.
Mamma Pinkytos e Mister Baby erano affetti da incoercibile narcolessia, manco avessero passato la notte al capezzale della Zia Cinese.
Ma una bella notizia al mattino fa cominciare bene la giornata. I neo-zii hanno dato la notizia al Morby il quale non si è scomposto più di tanto.
Poi Mamma Pinkytos ha telefonato al Minty: "Ciao amore!"
"Ciao mammy mi passi il Morby?"
"Si amore. Lo sai che stanotte è nato il cuginetto?"
"Ah. C'ha gli occhi gialli?"
"I cinesi hanno la pelle un po' gialla non gli occhi. Ma lui non è cinese e non è giallo."
"Ah. Adesso mi passi il Morby?"
M&M hanno brevemente conversato, dicendosi "zao", "ia", "si", "no", "attie" e poco altro.
Cosa si siano detti riguardo al neonato cuginetto non è dato sapere.

mercoledì 31 luglio 2013

Partire é un po' morire

Mamma Pinkytos e Mister Baby hanno appena finito di sistemare i bagagli. Domani mattina all'alba, infatti, la Pinkytos' Family partirà alla volta del Cilento, seconda tappa delle vacanze estive.
Mamma Pinkytos se ne va sempre malvolentieri da qui.
La spiaggia dell'Osa di Fonteblanda, dove se guarda a destra vede la Rocca di Talamone, se guarda a sinistra vede il Monte Argentario e davanti agli occhi solo mare azzurro, é uno dei luoghi della sua anima. Uno di quei posti unici dove riesce a non guardare né avanti né indietro, ma solo dentro il momento. Uno di quei luoghi magici dove si ritrova e si ricarica, dove si sente al posto giusto nel momento giusto.
Ma ogni inizio implica una fine e domani si parte, anche se le vacanze le aspetti da un anno e poi volano via.
In realtà per la fortunatissima Pinkytos' Family le vacanze continuano.
Domani faranno un saluto alla Nonna Bis e ai Nonni L e G e poi raggiungeranno il locus amenus prenotato via Internet.
Stamattina il povero Minty, per chiudere in bellezza, é stato punto da una tracina. Senza il provvidenziale intervento del bagnino accorso dal nano urlante, Mamma Pinkytos, che non vedeva nulla, gli avrebbe messo il ghiaccio, tutta felice e orgogliosa di essere stata tanto previdente da portarsi in valigia una busta di ghiaccio istantaneo. Invece la puntura di tracina, che é un brutto pesce tipo scorfano con gli aculei che si nasconde sotto la sabbia, va curata con il caldo e con un pediluvio in acqua calda al nano è tornato il sorriso. Per farlo contento, Mamma Pinkytos gli ha regalato due cerotti, che si é messo uno in fronte e uno su un braccio (la puntura era sul piede) e che mostrava orgogliosamente al popolo spiegando: "Sono stato punto da una resina".
La suddetta "resina" l'ha voluta vedere infinite volte su Internet.
Per completare l'opera, mentre Mamma Pinkytos accudiva il Minty dolorante, il Morby é caduto dalle scale. Gli si è gonfiato il labbro e gli é uscito il sangue dal naso. Forse gli sarebbe servito il ghiaccio istantaneo di Mamma Pinkytos che quest'ultima, con le pive nel sacco, aveva già rimesso in valigia.
I nani ammaccati ora dormono e la loro mammetta si gode l'ultima mezz'ora di libertà sulla sua spiaggia. Che sennò poi soffre di crisi di astinenza.

martedì 23 luglio 2013

Il giorno fatidico - parte II

Ogni fratellitudine, che nasce con tanta fatica e cresce piano piano, ha i suoi momenti topici.
Mamma Pinkytos, che tra mille dubbi e incertezze sta crescendo due fratellini, ha già descritto il primo di quei momenti previsti da tutti i manuali di puericultura (v. post "Il giorno fatidico"- http://lamammanondormemai.blogspot.it/2013/04/il-giorno-fatidico.html?m=1) in cui il Minty ha chiesto quando Morby sarebbe tornato da dove era venuto e ora le capita la fortuna di dovere descrivere il secondo. La fortuna sì perché il secondo momento X non é affatto scontato. A volte arriva dopo mesi o anni, a volte non arriva affatto.
Mamma Pinkytos é stata miracolata e il giorno in cui il Minty, tutto compunto, le ha detto: "Grazie mamma che mi hai fatto il Morby. É un fratellino bellissimo e io lo voglio benissimo" lei lo ricorderà a lungo.
E l'idillio, forse aiutato dal clima vacanziero, é proseguito: "Mamma, il Morby mi piace tanto. Lo sai che fa un sacco di cose? Sembla uno di tre anni!"
Inutile dire che la mater italica, endemicamente incline al senso di colpa, si é squagliata come neve al.sole.
Fa niente se poi il nano malefico ha aggiunto: "Io il Morby lo amo tantissimo, come il papà. Te no. A te ti amo poco perché sei una femmina."
Nano malefico appunto e pure terribilmente ingrato.
Da domani Mamma Pinkytos sarà  in sciopero e i maschi di famiglia impareranno la dura legge del self service.

sabato 13 luglio 2013

Buon compleanno mi amorcito

La prima notte che abbiamo passato insieme ti hanno portato da me perché avevi freddo.
Sono passati quattro anni da quel momento e di notti insieme ne abbiamo passate tante, per mille motivi. Ci sono stati la febbre, il vomito, i brutti sogni, la tosse, la paura, l'emozione e c'eri tu, aggrappato alla tua mamma, come una chiocciola al suo scoglio.
Ora che sei grande e mi dici sempre: "Faccio da solo", la tua mamma é  orgogliosa, ma le manchi un po'.
É un po' bambina anche lei ora che mendica baci e coccole, che arriveranno sempre meno.
Il suo amore é  così grande che quando vede una piccola ombra passare sul tuo viso non é  preparata e non sa mai quale sia la cosa giusta da fare.
L'amore della tua mamma é  così grande che non contempla i mugugni e la tristezza. Lei ti vorrebbe sempre con il sorriso e davanti ai tuoi rimbrotti, alla mascella digrignata e agli occhi persi si sente incapace e impotente.
Ma succede nella vita e lei lo sa.
Succede a volte a chi sta diventando grande.
Buon compleanno mi amorcito.
Hai solo quattro anni eppure la tua mamma vorrebbe fermare il tempo.
Oppure farlo tornare indietro, a quella prima notte insieme, quella notte in cui un'infermiera, senza saperlo, le ha detto la cosa più bella del mondo, facendola sentire una regina:"É lei la mamma di Minty?"
É stato in quel momento esatto che la sua vita é cambiata.
É stato in quel momento esatto che ha capito quanto immenso e diverso da ogni altro amore é l'amore di una mamma.

Quattro anni fa'

Quattro anni fa' Mamma Pinkytos si é mangiata un dolce al cioccolato con cuore caldo e con la sua valigina é andata in ospedale.
Quattro anni fa' Mamma Pinkytos e Mister Baby, che non avevano né nipotini né cuginetti piccoli,  felicemente inconsapevoli, si apprestavano a vivere l'emozione più sconvolgente della loro vita.
La loro vita a due é finita quattro anni fa esatti, mentre si mangiavano una pizza nel soggiorno del loro bilocale, dove faceva bella mostra di sé una carrozzina nuova di zecca.
Dal momento in cui, alle sette del mattino, Mister Baby e Mamma Pinkytos sono usciti di casa per andare all'ospedale, il mondo non é stato più lo stesso.
Mamma Pinkytos lo sapeva, stava in silenzio e registrava dettagli. Ricorda tutto come fosse ora.
Appena arrivata in ospedale ha conosciuto Mamma Cra e Mamma Chicchi, ha scelto i primi amichetti per il suo nano non ancora nato e, senza saperlo, anche quelli per il suo secondo nanetto che sarebbe arrivato un paio di anni dopo, insieme a quelli di Mama Cra e Mamma Chicchi, con le quali il legame per avere condiviso il momento più bello della vita é di quelli che non si spezzano.
Quattro anni fa' Mamma Pinkytos viveva gli ultimi lucidi scampoli dell'attesa, prima che il dolore incontrollato e animale si impadronisse di lei.
Quattro anni, che sono pochi e tanti insieme.
Quattro anni, che sembrano pochi perché prima il mondo era diverso e lei quel prima lo ricorda sfumato, come un lungo rito preparatorio.
Quattro anni, che sembrano tanti perché fino a ieri teneva in braccio un cianfrullino che é lo stesso ragazzino che oggi sfreccia con la sua bicicletta nuova, capelli al vento, e a lei non sembra vero.
Quattro anni fa' il Minty e Mamma Pinkytos stavano per nascere.
Lei se potesse farebbe tornare indietro il tempo.

venerdì 17 maggio 2013

La prima gita del Minty e le recriminazioni di Mamma Pinkytos

Mamma Pinkytos é di malumore.e Ha ancora la febbre (mi sa che le hanno fatto un anatema la Dottoressa Caspita e il Dottor Ghepensomi) ed é uno zombie che cammina in posizione assai poco eretta, causa mal di schiena.
Mentre lei é qui rinchiusa a fare le crespelle (proprio non ce la fa a guadare il soffitto), il suo nano grande sta vivendo la prima gita scolastica della sua piccola vita. Sotto il diluvio universale.
"Mamma che bello! Andiamo nel bosco!"
"Piove molto amore. Mi sa che non sarà possibile."
"Allora lo vedremo dalla finestra eh."
Per fortuna lui la prende con filosofia.
Mamma Pinkytos invece non si rassegna.
Voleva fare la mamm-lumaca, quella che va a prendere il pane e aspetta che parta il pullman dei nani per salutarli con la manina.
E invece no. E non potrà neppure andare a prenderlo per sentire le emozioni di prima mano.
Uffa.
Almeno gli ha fatto le crespelle.

lunedì 13 maggio 2013

Cammina cammina

Cammina cammina, il Morbillo é conciato che sembra un pugile.
Cammina cammina, il nano piccolo é così fiero di mostrare le sue capacità da bipede che ride costantemente con tutti e sei i suoi dentini in bella vista e si sveglia alle 5,30 del mattino perché la notte é troppo lunga per un terremoto in perenne movimento.
Cammina cammina, il Morbillo cresce e raggiunge oggetti inesplorati, mentre alla sua mamma che invecchia vengono la sciatica, il mal di schiena e talvolta un attacco di cuore a vederlo arrampicato su sedie e tavolini, così traballante e instabile come é.
Ma soprattutto Mamma Pinkytos ha sonno, tanto sonno.
Stanotte, tra la sua tosse fastidiosa, le lamentele del Minty che aveva freddo ai piedi e di Mister Baby che aveva mal di testa e la sveglia alle 5,30 del Morby elettrizzato, Mamma Pinkytos é uno zombie e la giornata le sembra troppo lunga.
Già la primavera affatica.
Già il passaggio dall'avere un nano passegginato a mobilità limitata al dovere tenere a bada un nanetto tignoso, fortemente tendente al bernoccolo e refrattario ai divieti, ti stronca.
E che diamine! Almeno dormire fino alle 6,30 del mattino!!! É pretendere troppo?! (La risposta é sì. E Mamma Pinkytos lo sa.)
Stamattina, alle 8,30 Mamma Pinkytos era già alzata da tre ore ed aveva già fatto un sacco di cose. Per dirla tutta, sarebbe andata volentieri a dormire anziché correre tra materna, nido, ufficio, macchina, collega, tribunale.
In tutto questo però Mamma Pinkytos, seppure fisicamente provata, é di buon umore.
Oggi c'é il sole (il che é sempre un buon inizio).
E poi, diciamocelo, avere una persona bassa, ma proprio bassa che gira per casa fa proprio sganasciare dalle risate.

domenica 5 maggio 2013

Lo swap, il calamarello e i primi passi del Morby

Quello che sta per concludersi, finalmente sotto le coperte, per Mamma Pinkytos é stato un weekend molto faticoso. Avrebbe avuto bisogno di ritemprarsi dopo una settimana piena nonostante il mercoledì festivo (o forse proprio per quello) e invece é ridotta malissimo, raffreddata, con il mal di gola, doloretti vari e la pressione sotto i tacchi, oltre che reduce da una intossicazione alimentare che l'ha messa fuori uso per quasi tutta la giornata di ieri.
E la cosa a Mamma Pinkytos è scocciata tantissimo perché ieri doveva essere una delle giornate più mondane della storia.
Ma iniziamo con il dire che venerdì, finalmente dopo tanto tempo, Mamma Pinkytos é riuscita a pranzare e a fare un po' di sano shopping con la Nonna R, che é venuta a trovarla. Ha comprato un paio di scarpe da teenager e dei pantaloni skinny con i quali é abbastanza ridicola e si é rilassata.
In serata però (era sola in casa con i nani e quando è così, LEI, la suprema mater familias, schiavizzata, comandata e comandante, ha il DIVIETO ASSOLUTO di stare male!!!) ha iniziato ad avere dei fastidiosi crampi allo stomaco e la situazione é peggiorata con il passare delle ore. La notte, nonostante due Buscopan, non ha chiuso occhio e ieri mattina non si reggeva in piedi.
Imputata numero uno: la calamarata al calamarello che Mamma Pinkytos aveva mangiato a pranzo.
Imputata numero due: la burrata della pizza gourmet che Mamma Pinkytos aveva divorato giovedì sera alla cena con le amiche di pancia.
Così, di istinto, Mamma Pinkytos ha dichiarato colpevole il calamarello, che ha combinato un sacco di casini.
Primo: Mamma Pinkytos e Mister Baby, ieri mattina, hanno dovuto fare saltare il corso di nuoto al Morby e ciò, alla sua mammetta da rottamare é dispiaciuto infinitamente essendo prevista la lezione con mamma e papà. Per l'occasione, Mamma Pinkytos aveva pure prenotato per il Minty il servizio di baby sitting gentilmente offerto da Mamma Polly Capellipazzi che, ormai, per mole e altri ovvi motivi è ai limiti della sfruttabilità. Mamma Pinkytos e Mister Baby ci tenevano tantissimo a dedicare un'oretta in esclusiva al loro nano piccolo e ci si é messo di mezzo il calamarello.
Secondo misfatto: con Mamma Pinkytos fuori combattimento, esanime sul letto con la pressione a trenta, Mister Baby ha portato i nani al parco e cosa ha deciso di fare il Morbillo in assenza della sua mamma? Ha repentinamente deciso di muovere i suoi primi passi in autonomia!!! Cammina cammina il piccolo Morbilletto, il grande amore di Mamma Pinkytos, si è lanciato con coraggio verso il mondo de bipedi. Prima al parco ha fatto quattro passi poi a casa sei, sette, otto - dieci passettini tra gli applausi festanti del Minty e davanti a Mamma Pinkytos e Mister Baby con i lucciconi agli occhi davanti al nanerottolo traballante.
Ultima colpa del calamarello: avere rovinato a Mamma Pinkytos la festa per l'evento glamour del secolo ossia lo swap party organizzato per ieri pomeriggio da Mamma Nina Lavoropertutti.
Mamma Pinkytos aveva preparato da giorni, conplice il cambio di stagione, due borse piene di vestiti da swappare (scambiare, ma in un modo moooolto chic! Anche se Mamma Pinkytos non é sicura che lei, Mamma Chicchi Compagnadisventura e Mamma Pokky Capellipazzi con la sua mega-pancia fossero tres chic mentre sgomitavano per accaparrarsi un foulard). Lo swap party doveva essere la scusa per svuotare gli armadi e ritrovare vecchie amiche con cui prendere un aperitivo. Mamma Pinkytos, che per non dare buca a tutte, ha fatto ricorso a tutta la sua forza di volontà mentre per non fare paura ha fatto ricorso ampiamente e correttore e fondotinta, ma non è bastato. Stava a malapena in piedi e, dopo lo swap (nel corso del quale non é riuscita a sfoderare la sua verve agonistica), ha dovuto mollare il colpo e tornare dai suoi nani con la testa che scoppiava. Comunque si é accaparrata una maglia e una borsa carina e si é divertita. Per il resto attende il prossimo swap party.
Oggi lo stomaco di Mamma Pinkytos sta meglio. Il Minty l'ha obbligata a cucinare, e di conseguenza a mangiare, le lasagne.
In compenso diluvia, Mister Baby ha fatto il cambio di stagione dei suoi armadi (è bravo, è bravo) e la casa è piena di maglioni-piumini-sciarpe da lavare, Mamma Pinkytos starnutisce ininterrottamente da quattro ore e il Morby ha la diarrea fulminante.
Ma Mamma Pinkytos, in tutta onestà, in questo caso non crede che la colpa sia del calamarello.

lunedì 8 aprile 2013

From Rome with love

Nel pomeriggio la Pinkytos' Family tornerà a casa, con estremo disappunto del Minty ("Ma io non voio andae a casa. É bellissima questa vacanza. Ci portiamo anche i nonni un giolno?"), e il bilancio del fine settimana romano é più che positivo.
É andata cosi bene che la mente insana di Mamma Pinkytos, che in ferie non ci va mai, una volta testati i nani nel weekend mordi e fuggi, ha già virtualmente organizzato altri mille viaggi: Londra, Stoccolma, Berlino, Madrid echipiùnehapiùnemetta.
Ieri la Pinkytos' Family, stante la giornata soleggiata e finalmente primaverile, ha disertato il museo dei bambini (Explora) che Mamma Pinkytos aveva prenotato ed ha fatto una capatina in Piazza San Pietro dove il Minty, entusiasta ma perplesso ("Che spadona lunga! Ma che vestitino strano! Dove combattono? Quando? Spadano qualcuno?"), ha avuto un tu per tu con le guardie svizzere. Vista la ressa era improponibile aspettare l'angelus, anche se anche il Papa incuriosiva parecchio il nano grande ("Il Papa combatte? É un papà? Perché si chiama come un papà se non é un papà?").
Poi mamma, papà (quello vero) e nani hanno preso la metropolitana, sono scesi  vicino a Piazza del Popolo e hanno scarpinato per quasi due ore attraverso Villa Borghese per raggiungere il bioparco.
Il Minty, alla faccia dei tanti cinque-seienni seduti nel passeggino come fossero in poltrona che si vedevano, ha macinato chilometri anche in salita come un navigato alpinista, senza lamentarsi mai. Il Morby salutava tutti con due mani e sembrava (lui sì) il Papa.
Mamma Pinkytos e Mister Baby erano determinati a mantenere la promessa e a portare i nani allo zoo, ma non vedevano la fine del tragitto.
All'alba delle 13 i nostri eroi, sudati e affamati, ce l'hanno fatta.
I nani si sono divertiti e i loro genitori di conseguenza. Il Morby lanciava gridolini entusiasti sulle spalle di Mister Baby, mentre il Minty si é fatto truccare da tigre da una poveretta che truccava bambini da otto ore buone.
Mister Baby a portato a spalle i nani a turno e alla fine era abbastanza provato mentre a Mamma Pinkytos é venuta la sciatica fulminante (e te pareva) e ha zoppicato sofferente per due ore. Per fortuna, per riprendersi le é bastato un quarto d'ora sdraiata in un prato gambe all' aria mentre il Morby si strafogava l'ennesimo yogurt e il Minty molestava lanciando erba una tedesca a piedi nudi, secondo lui poco consona al luogo e alla stagione.
All' uscita i nani sono stecchiti, uno nel passeggino (quando ce vo' ce vo') e uno nel mei tai.
Alla sera la Pinkytos' Family ha cenato da tale Valentino, in una trattoria romana very ignorant (se non altro perché non avevano neppure un seggiolone et similia) a base di abbacchio e pasta alla gricia. I nani (soprattutto il Morby, che quanno se magna non é secondo a nessuno) hanno fatto onore allo chef e i loro genitori non si sono tirati indietro.
Adesso Mamma Pinkytos e il Morby dormiente stanno aspettando il Minty e Mister Baby sotto la scalinata del Quirinale (Roma é un'unica grande barriera architettonica e i disabili e le famiglie con passeggino o hanno muscoli possenti e fiato da vendere o é meglio che se ne stiano a casa). Mamma Pinkytos ha regalato al Minty le ultime monetine del suo portafoglio per comprarsi un ricordino di Roma, lui le ha regalato un bacio e una confidenza: " Le devo tenere stlette mamma perché se allivano il Gatto e la Volpe... É pel quello che tengo le mani in tasca."
Mamma Pinkytos é felice, molto felice.
Domani niente lavoro. Andrà in ospedale dal Nonno M, ma oggi guarda le cose con un po' di ottimismo in più.

sabato 6 aprile 2013

Assaporare l'attimo

Mamma Pinkytos sta scrivendo sdraiata sul letto comodissimo della stanza di un hotel di Roma, zona Colosseo. Mister Baby naviga in Internet, il Morby dorme come un sasso dopo una giornata lunga lunga, mentre il Minty, troppo eccitato per la novità , si gira e si rigira nel letto senza riuscire a prendere sonno.
Eh sì , la Pinkytos' Family si é  concessa un weekend lungo (fino a lunedì ) fuori porta programmato da tempo che ha rischiato fino all'ultimo di saltare.
L'idea era quella di trascorrere due giorni nella capitale con due amici, conosciuti durante la meravigliosa luna di miele in Centro America di M.P.  e Mister Baby. Senonché la piccola Baby Mary Jane, la loro bimba, é  stata colpita dal malefico virus intestinale, il marito di Mamma Patsy Honeymooner, l'amica che Mamma Pinkytos aveva tanta voglia di rivedere, si é  infortunato giocando a calcio e i compagni due viaggio, loro malgrado, hanno dovuto dare forfait.
Anche se l'weekend romano era stato organizzato per incontrare loro, la Pinkytos' Family non poteva spostare né volo né  soggiorno, pertanto si é preparata a partire comunque, con l'essenziale pigiato in due zainetti leggeri leggeri (Mamma Pinkytos, quanto a bagagli, é sempre piuttosto minimal).
Quanto tutto era pronto ed Ali Theweatherman aspettava la combriccola sotto casa per trasbordarla all' aeroporto, Mamma Pinkytos ha saputo che il Nonno M era stato appena ricoverato in ospedale.
Se non fosse stato per le faccine sorridenti ed entusiaste dei suoi nani, (il Minty pronto sulla porta con il suo zainetto contenente acqua e crackers in spalla e il Morby che batteva le manine con la faccina ancora intorpidita dal sonno) ai quali.non voleva causare una delusione,
Mamma Pinkytos avrebbe deciso di non partire.
Come se non bastasse, una coda chilometrica al gate di imbarco ha rischiato di fare perdere l'aereo all' allegra famigliola in gita, che ha corso come Mennea con nani e passeggino in collo, ha supplicato uno steward antipatico e raggiunto a piedi, sempre correndo, il velivolo pronto per la partenza.
Dopo tutte queste disavventure, i nani sono stati bravi, nonostante il viaggio prima in aereo poi in autobus, le attese, la stanchezza, la fame che, quasi alle 21, ha fatto divorare ad entrambi la pasta al pomodoro (prontamente preparata in una trattoria) con somma cupidigia.
É stata una bella serata, l'atmosfera era ed é frizzante, ma Mamma Pinkytos é un po' triste.
Pensa al Nonno M, alla Nonna R, allo Zio Tanguero, alla sua famiglia prima che lei facesse famiglia, e vorrebbe esserci, aiutare o semplicemente esserci, almeno nei momenti di difficoltà. Poi pensa alla vita che scorre, ai suoi nani domani, quando e se vorranno esserci.
Pensa alla sua famiglia di adesso, così fortunata e a quella di prima, di sempre, molto meno fortunata.
Nessuno sa cosa sarà domani.
Mamma Pinkytos é un po' malinconica, ma sente che gli attimi speciali, quelli fuori dall'ordinario, quelli dove tutti sono felici e spensierati, vanno assaporati e non sprecati.
In prospettiva futura.

sabato 23 marzo 2013

La prima candelina del Morby

Un anno fa, a quest'ora, Mamma Pinkytos era in sala parto con tra le braccia il suo cucciolo nato da una ventina di minuti. Il Morby é nato alle 22,18, prima che la sua mamma, preparata ad un parto senza fine come quello del Minty, se ne potesse rendere conto. Mamma Pinkytos lo ricorda come se fosse ora.
Un anno dopo il nano dorme, la sua mamma lo ha guardato scivolare nel sonno tenendogli la manina e poi ha finito di decorare la torta per la festina di domani con i  nonni.  Mamma Pinkytos é alla fine di una giornata che ne vale mille, non si é fermata un attimo, ma ora é così soddisfatta che quasi quasi pubblicherebbe le foto: delle sue due torte (una per oggi a forma di macchinina, una per domani più elaborata, un mare con un bimbo che pesca, di buon augurio), della faccina incredula e felice del Morby mentre i bimbi oggi gli cantavano la canzoncina.
Abbiamo festeggiato in modo semplice ma affettuoso con la famiglia Capellipazzi, Mammacra con il Cipolla e Mamma Eliana Amicadipancia con i suoi due nani. Il Morby ieri sera era in preda al vomito e Mamma Pinkytos era dispiaciuta. É nella tradizione che i suoi nani siano malati al loro compleanno. Per il Minty (che pure festeggia a luglio) é sempre stato così. Il Morby si è associato all'infausta tradizione, anche se oggi stava abbastanza bene ed era di buon umore. Alcune altre amiche mamme, opportunamente avvertite da Mamma Pinkytos, hanno preferito disertare ed evitare il nano untore. Così il Morby ha spento la sua prima candelina (in realtà lo spegnimento é stato una gara tra il Minty e Baby Lila Capellipazzi, con il risultato che per accontentare tutti la candelina é stata riaccesa cinque volte) tra pochi amici affezionati ed é stato molto bello. Il nano era felice e la sua mamma anche.
Ora che Mamma Pinkytos non ce la fa più neppure a mettersi il pigiama, chiude gli occhi e ripensa a un anno fa.
Riesce a sentire odori, a vedere colori, a rivivere le emozioni.
É un po' anche la sua di festa oggi e una pacca sulla spalla per come é andato questo anno meraviglioso e faticoso se la dà da sola.

venerdì 22 marzo 2013

Mamma raccontami

Mamma Pinkytos e il Minty che fanno i biscotti a forma di carota e di pulcino per il compleanno del Morbillo.
Mamma Pinkytos e il Minty che camminano, con calma e sotto il sole, mano nella mano fino alla scuola materna.
Il nano Minty che chiede alla sua mamma: "Mi racconti mamma di quando è nato il Morby?"
Mamma Pinkytos che si commuove e racconta: "Il suo viaggio per arrivare da noi è iniziato un anno fa', il 23 marzo. Domani sarà passato un anno. Era una giornata di sole, proprio come oggi. Io e te camminavamo mano nella mano, verso il tuo asilo. Il Morby nel pancione iniziava a fare le capriole..."
Il Minty che ricorda tutto, minuto per minuto: il gelato mangiato tutti insieme, la nanna fatta con la nonna ("Io l'ho invitata a dommire e lei ha detto sì!!! Lo sai mamma?"), il papà che al mattino esce dalla doccia e gli dice: "Adesso io e te facciamo un bel giro in bicicletta e andiamo a trovare la mamma e il tuo fratellino!", il regalino e la visita in ospedale alla sua mamma ("Tu mi hai dato dei baci mamma quando sono venuto. Veo?").
Mamma Pinkytos che vorrebbe abbracciarlo, baciarlo, ridere e piangere di gioia.
Il Minty che ha preparato con il cartoncino un bigliettino per il suo fratellino, con scritto "Caro Morby, io ti amo tanto. Che bello che hai un anno!", e che ha scelto per lui un regalino che a Mamma Pinkytos ricorda tanto la sua infanzia (un barattolo che fa il verso della mucca), comprato con le monetine del suo salvadanaio.
Mamma Pinkytos che è felice, molto felice e pensa che la vita a quattro e la fratellitudine costano fatica, ma è una fatica ampiamente ripagata.