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martedì 31 dicembre 2013

Dichiarazione d'amore

È l'ultimo giorno dell'anno. È un giorno in cui di solito si fanno bilanci, ci si guarda alle spalle e si prende quel che c'è di buono per ripartire.
Anche Mamma Pinkytos si guarda indietro, guarda a questo 2013 che è stato il primo vero, faticoso banco di prova della vita a quattro della Pinkytos' Family, a tutti i loro sforzi e alle ineguagliabili gioie.
Allora, invece che un bilancio nudo e crudo, lei vuole scrivere una dichiarazione d'amore. Una dichiarazione di grande, immenso amore per il suo Morbillino, il cucciolo di casa, pestifero e testardo, risoluto, ma così dolce e morbido quando si abbandona appongiando la sua testina tutta ricci sulla spalla della sua mamma e così divertente da guardare mentre è intento a trovare un modo per arrampicarsi sul tavolo alla ricerca del suo ciuccio.
Un'altra dichiarazione di incommensurabile amore, Mamma Pinkytos la vuole dedicare al suo Minty che sta crescendo, con una velocitá da mettere le vertigini, al suo Minty intelligente e curioso, a volte troppo curioso, al suo Minty che è grande ma è piccolo e ancora tanto bisognoso di coccole.
Non puó mancare la dichiarazione d'amore delle dichiarazioni d'amore, quella per Mister Baby, il padre dei suoi due mostri, quello che ha reso possibile la felicitá di oggi e che, come Mamma Pinkytos, la coltiva ogni giorno. L'amore per i figli è naturale e viscerale, non sono altro da noi. Quello per la persona che si sceglie è meno immediato, a volte incontra ostacoli, ha più bisogno.di essere coltivato. Mamma Pinkytos e Mister Baby, che ora sta seguendo un corso on line nel parcheggio del Despar prima della spesa per il Cenone di Capodanno, si scelgono ogni giorno, esattamente da quindici anni.
La famiglia che hanno costruito è il loro orgoglio, la loro gioia, quella che, anche se sono due pigroni patentati, li fa essere felici di vestire i nani come palombari per portarli a slittare e fare su e giù con nano e bob infinite volte, felici di fare anche quello che loro non farebbero, felici di tutto.
Loro talvolta sono un po' ritardatari, disorganizzati, smandrappati e casinisti.
Ma simpatici, quello non si puó negare.
Un nuovo anno inizia e Mamma Pinkytos è ottimista.
Buon fine anno a tutti.

giovedì 31 ottobre 2013

Come te nessuno mai

"Mamma, lo sai che forse la Lila da grande sposa il Morby?"
"Come mai pensi questo, amore?"
"Perchè lei gli vuole tanto bene! Ogni volta che lo vede gli dice "Ciao bellissimo Morby!" ".
"Lei vuole bene anche a te."
"Ah! Ma io non la voglio perchè la Lila parla troppo e quando non parla canta e non mi fa mai dire niente."
"Non è che a te manchi la parola..."
"Anche a me piacerebbe sposare il Morby..."
"È tuo fratello.."
"Sì e poi è un maschio. Di femmina io voglio te, solo te. Io mamma voglio sposarti."
"Amore mio sarai un principe azzurro bellissimo e troverai una bella principessa."
"Sì ma io voglio te. Una come te non la trovo mai."
"Che belle cose che dici amore. Ma io sono la tua mamma..."
"Non ti preoccupare. Io ti voglio sposare anche se sei vecchia."
Mamma Pinkytos lo sapeva. Le dichiarazioni d'amore dei nani alla loro mamma sono vere, sincere. Echissenefregadiedipo.
Ma per conservare l'effetto tiramisu bisogna prendere e portare a casa.
Evitando di approfondire il discorso.

martedì 23 luglio 2013

Il giorno fatidico - parte II

Ogni fratellitudine, che nasce con tanta fatica e cresce piano piano, ha i suoi momenti topici.
Mamma Pinkytos, che tra mille dubbi e incertezze sta crescendo due fratellini, ha già descritto il primo di quei momenti previsti da tutti i manuali di puericultura (v. post "Il giorno fatidico"- http://lamammanondormemai.blogspot.it/2013/04/il-giorno-fatidico.html?m=1) in cui il Minty ha chiesto quando Morby sarebbe tornato da dove era venuto e ora le capita la fortuna di dovere descrivere il secondo. La fortuna sì perché il secondo momento X non é affatto scontato. A volte arriva dopo mesi o anni, a volte non arriva affatto.
Mamma Pinkytos é stata miracolata e il giorno in cui il Minty, tutto compunto, le ha detto: "Grazie mamma che mi hai fatto il Morby. É un fratellino bellissimo e io lo voglio benissimo" lei lo ricorderà a lungo.
E l'idillio, forse aiutato dal clima vacanziero, é proseguito: "Mamma, il Morby mi piace tanto. Lo sai che fa un sacco di cose? Sembla uno di tre anni!"
Inutile dire che la mater italica, endemicamente incline al senso di colpa, si é squagliata come neve al.sole.
Fa niente se poi il nano malefico ha aggiunto: "Io il Morby lo amo tantissimo, come il papà. Te no. A te ti amo poco perché sei una femmina."
Nano malefico appunto e pure terribilmente ingrato.
Da domani Mamma Pinkytos sarà  in sciopero e i maschi di famiglia impareranno la dura legge del self service.

lunedì 27 maggio 2013

Ehy bambolino

Ehy bambolino, che oggi, per la prima volta in quattordici mesi, ti sei addormentato tra le braccia della tua mamma, lo sai che a lei sarebbe piaciuto cullarti tutto il giorno, accarezzarti, guardarti dormire?
Ehy Morbillino deciso e determinato, che oggi piangevi disperato perché non ti volevi separare dalla tua mamma, lo sai che lei, anche se non piange, a volte sta peggio di te, che dopo due minuti sorridi e ti mangi un pennarello viola?
Sei suo e altre parole non servono.

domenica 28 aprile 2013

Come cresci

Come cresci Morbillino mio, che mi insegni a guardare il mondo con stupore e spensieratezza.
Cresci, ascolti, capisci e ti prendi quello che vuoi con una determinazione che mi lascia senza parole.
Come cresci piccolo amore, che mi rubi il cuore con il tuo sorriso a sei denti e mi fai ridere di gusto per mille motivi, mille volte al giorno.
Cresci, acquisisci nuove competenze, adori farti inseguire, ti fai capire e io ti starei a guardare per ore.
Perché con te, che gattoni come un fulmine ma ancora non cammini, che odi pappe e minestrine e adori le lasagne, io ho tutta la pazienza del mondo. Se con il Minty avevo fretta che crescesse, che bruciasse le tappe per la curiosità e l'entusiasmo di scoprire il dopo, con te navigo a vista, senza fretta, godendomi ogni istante. Le tappe successive le conosco, ma assaporo l'oggi, con un po' di malinconia.
Perché cresci tanto e in fretta. I mesi volano.
Ora ne hai tredici.
Ti accoccoli come un koala e il tuo corpicino é l'incastro perfetto sulla mia spalla.
Mi incanto a guardarti mentre ti rilassi bevendo dal seno, come un cucciolo appena nato.
Ora ti guardo dormire e lo farei per ore.
Come cresci amore mio.

lunedì 25 marzo 2013

Papà, io ti regalo un bacio

Sono giorni di grandi festeggiamenti nella Pinkytos' Family.
Dopo il primo compleanno del Morbillo, oggi è la volta di Mister Baby che spegne N candeline (eh eh, meglio non dire l'età dopo i trenta! Scherzo.. Il mio maritino non è poi così vecchio. E' ancora abbondantemente sotto gli "anta").
Mamma Pinkytos avrebbe voluto preparare anche per lui qualcosa di speciale, ma in questi giorni si è festeggiato (e mangiato) parecchio, quindi, di comune accordo, si é decisa una limitazione, altrimenti poi la dura lotta alla panza (o alla panzetta, come dice il Minty) diventa una battaglia persa. Niente dolci nuovi, visto che ce ne erano ancora in abbondanza da finire.
Tutto in teoria ovviamente. La lotta alla panza è ufficialmente una battaglia persa in partenza. Ma quando parte la sequela dei compleanni è un po' come nelle feste di Natale, s'ha da fa', mica ti puoi tirare indietro.
Anche perchè il goloso maritino si è comprato in totale autonomia una mega Sacher-Tort da gustare in studio, con colleghi e collaboratori. Così l'indole festaiola di Mamma Pinkytos alla fine ha preso il sopravvento. Poiché non c'é compleanno senza festa, stasera la famiglia allargata Pinkytos-Capellipazzi ha festeggiato con una cenetta semplice e frugale. Almeno la compagnia e l'aria di festa non sono mancate. Se è per questo neppure il vomito. Come nella migliore tradizione degli ultimi funesti mesi invernali, c'é sempre qualcuno che vomita o che è costretto sul water dalla malefica gastroenterite. Stasera è toccato a Baby Lila che poi, stoicamente, si è comunque presentata a tavola, con tanto di catino per ogni evenienza.
Mamma Pinkytos, che pure aveva pranzato a base di Biochetasi e che è in attesa della maledizione della tazza (il riferimento non è, ovviamente, a quella della colazione) che nel fine settimana ha colpito in forma leggera il Morby e poi Mamma Cra, Mamma Uma Lineaperfetta e mezzo asilo nido, per ora resiste (ma ora che lo ha scritto di sicuro sarà colpita nella notte).
Ma niente impedisce alla famiglia allargata di far festa, quando ci si mette, e il Morby pare essersi perfettamente adeguato, visto che quando vede entrare dalla porta il suo padrino e la sua madrina improvvisamente si rianima e inizia a gattonare pazzamente in giro con l'intento di farsi inseguire, con le guance rosse come Heidi, ridendo come un matto con tutti e sei i suoi denti non appena qualcuno lo "cattura".
Mamma Pinkytos crede che alla fine Mister Baby abbia avuto un bel compleanno.
Stamattina il Minty era corso a svegliarlo con un bacio e gli ha regalato un disegno con un pensierino: "Papà, io ti regalo un bacio. Buon compleanno. Ho disegnato me, la mamma e il Morby al mare, sulla spiaggia. Tu non ci sei, pecchè eri andato a plendele il gionnale che a te ti serve e ci metti semple tantissimo pecchè è mooolto lontano."
Nel disegno c'erano i primi scarabocchi antropomorfi del Minty: Mamma Pinkytos con le gambe attaccate alla testa e "i capelli lunghi e gli occhi glandi e bellissimi e un bel vestitino blu", il Minty "glande, alto, con una bocca che sollide" e il Morby, "vedi come è piccolo, maglo e lungo?".
Mister Baby è stato felice del risveglio con bacio, Mamma Pinkytos ha fatto il bis, poi la famiglia ha fatto allegramente colazione con l'aggiunta di Baby Lila Capellipazzi, che alle 7,40 è arrivata con il suo zainetto con dentro il necessario per la colazione ("Ho portata la tazza delle principesse, i cereali a stella e la cannuccia per bere, ma il latte la mia mamma non me l'ha dato.."),  visto che Mamma Polly Capellipazzi e Ali Theweatherman avevano l'ecografia del Banana (pesa già 1,7 kg, il cicciottino!!).
Mamma Pinkytos, un po' come fa per i suoi nani, non sa più che fare per rendere speciale questo giorno. Quando M&M non erano ancora nati, prima del compleanno di Mister Baby si arrovellava per un mese sul regalo, su cosa fare di unico per festeggiare.
Ora i tempi sono un po' cambiati, i compleanni degli adulti passano a volte in secondo piano, ma Mamma Pinkytos crede che a tutti faccia piacere, per un giorno, sentirsi al centro dell'attenzione.
E allora auguri all'amore che con lei condivide le fatiche di ogni giorno, auguri ad un compagno presente e affettuoso, auguri al papà più dolce che ci sia.
Quando Mamma Pinkytos non riesce ad arrivare dappertutto è lui che si fa inevitabilmente da parte. Quando il tempo scarseggia è la coppia che ne fa le spese.
Mister Baby, che in questi giorni faticosi è stato insostituibile e che quando entra dalla porta di casa raduna le energie che non ha per tenere testa a quelle inesauribili dei nani, spesso si sottovaluta.
Loro due insieme hanno un compito difficile, ma Mamma Pinkytos crede che non se la cavino poi così male. Poi magari i loro figli da grandi saranno drogati, disadattati, delinquenti (oh my god!!!). Come dice sempre il Minty, può succedere. Certo è che loro ce l'hanno messa tutta e che, anche se Mister Baby crede di no, Mamma Pinkytos spera che i loro figli seguano l'esempio del padre.

sabato 23 marzo 2013

Quando le parole non bastano

Amore mio piccolo che oggi spegni la tua prima candelina, amore mio che dormi come un angioletto, alla tua mamma chiacchierona a volte mancano le parole.
Un anno fa a quest'ora aspettavo di conoscerti ed ora senza te mi mancherebbe una parte di vita. Sono giorni che, come una stupida, cerco fino a notte fonda di preparare per te dolcetti, una bella torta e piccole cose speciali. Ma a te non importa nulla, ti basta una coccola e un bacino sulla punta del naso. E allora la tua mamma trova sempre il modo di sentirsi inadeguata.
Tante volte si é sentita così nel corso di questo meraviglioso anno insieme.
Il tempo volava e lei avrebbe sempre voluto fare di più. Più attenzioni, più tempo insieme, più energie da dedicarti.
Le parole non bastano amore mio e tu lo imparerai. La tua mamma, che credeva di non riuscire a raddoppiare l'amore, grazie a te lo ha centuplicato.
Tu l'hai fatta crescere, in tante occasioni con la tua indipendenza e la tua totale assenza di richieste le hai fatto apprezzare le cose davvero essenziali.
Tu che hai un anno, ma mi sembri così piccolo...
Tu che ti raggomitoli vicino a me come un cucciolo, che ti fai accarezzare ma solo se ti va. Se devi esplorare il mondo nessuno ti tiene.
Io che ti vedo così simile a me, mi sento fortunata ad averti qui e non trovo le parole per esprimere l'amore.
Vorrei... vorrei... Vorrei che tu fossi felice. Per il resto mi mancano le parole.
Buon compleanno Morbillino della mamma.

martedì 19 marzo 2013

Il mio papà, il papà dei miei bambini e tutti gli altri papà

Oggi è la festa del papà.
Mamma Pinkytos e il Minty ieri sera hanno colorato al buio un diploma di migliore papà del mondo per Mister Baby e stamattina il nano lo ha portato al suo papà al momento del risveglio insieme ad un regalino. Anche il Morby gattonante aveva un pacchettino di cioccolatini dorati per il suo papà.
Vedendo che anche il pestifero fratello aveva un pensierino per Mister Baby, il Minty è diventato petulante e di cattivo umore perché voleva fosse il suo compleanno (non ha ancora ben colto il significato di "festa del papà" e per lui festa vuole dire compleanno), voleva ricevere dei regali, voleva mangiare la torta e fare una festa tutta per sè.
Il nano grande è in una fase di schiacciante egocentrismo e mal sopporta i festeggiamenti altrui ("Non è il tuo compleanno!! E' il mio compleanno! Capito?! Adesso ti butto tutti i legali nella spazzatula!! E te li lubo e me li tengo e li butto via!").
Mamma Pinkytos è preoccupata delle conseguenze dell'imminente compleanno del Morby sull'ego smisurato del Minty.
Con fatica Mister Baby e Mamma Pinkytos hanno ricondotto i nani all'ordine e li hanno consegnati nei relativi asili. Mamma Pinkytos ha visto Mister Baby già affaticato alle nove del mattino e ha pensato alla festa del papà e a tutto quello che essere papà comporta.
Probabilmente, se in questo momento chiedessero a Mister Baby di definire con una parola il suo ruolo di padre, lui risponderebbe: fatica.
Ma (per fortuna) c'è dell'altro.
Ci sono l'entusiasmo e l'emozione di vedere queste piccole persone che crescono, c'é la paura di sbagliare, di non essere all'altezza. Ci sono le infinite piccole gioie di ogni giorno.
Forse non tutti le vedono, ma Mamma Pinkytos è convinta che Mister Baby sia tra gli eletti.
Perché è un bravo papà. E' un papà attento, premuroso, uno che cambia cacche e pannolini come mai avrebbe pensato, che aspira nasi, che canta, che si fa domande sui suoi nani, che vive della loro gioia, che guarda le ombre che passano sui loro visini e si chiede il perché.
Poi Mamma Pinkytos ha telefonato al suo, di papà. Ma aveva il telefono spento.
Il suo papà non sta bene, è in uno dei suoi momenti down causati dalla sua antipatica malattia, ma è una roccia, anche quando dice che non ce la fa più, e Mamma Pinkytos lo sa.
Lo sa perché lei il suo carattere di ferro lo ha preso proprio da lui. Palla lunga e pedalare, anche quando gli eventi volgono al peggio. Lei sa che il suo papà, che ha sette vite come i gatti, anche nei momenti bui fa progetti, guarda avanti. Lei sa che qualche volta ha bisogno di lamentarsi, di essere considerato e coccolato perché non sta bene, ma appena l'energia torna è pronto a ripartire lancia in resta.
E allora tanti auguri papà, per la tua festa. La primavera sta arrivando. Stringi i denti che bisogna ripartire. Delle tue sette vite ne hai consumate solo un paio.
Infine Mamma Pinkytos ha pensato a tutti i papà del mondo, a quelli degli amichetti dei nani, a quelli che a volte incontra per lavoro, non sempre in situazioni facili. Loro non sono mamme. Loro genitori lo diventano con il tempo. Facendosi strada con pazienza e perseveranza, a volte con qualche delusione, nella stretta relazione madre-figlio. Non è facile, niente è facile. Ma anche la loro è una bella avventura.
Mamma Pinkytos non è un papà e forse non capisce fino in fondo. Sa solo che una delle cose che le piacciono di più al mondo, è guardare Mister Baby coccolare i suoi bambini. E' uno dei pochi casi in cui lei, abituata e portata all'azione, potrebbe stare per ore solo a guardare.

mercoledì 6 marzo 2013

Edipo

Mamma Pinkytos ha sempre creduto molto poco nelle teorie psicologiche freudiane e non, perché frutto di inevitabili generalizzazioni.
Ma grazie al suo nano grande in piena fase edipica si é dovuta parzialmente ricredere. Il Minty infatti é nella fase "lamiamammaèlapiùbelladelmondoeguaiachilatocca" e, in quei giorni n cui Mamma Pinkytos é un po' giù di tono, ci pensa il suo principino treenne a tirarla su.
Esempi? Millanta.
"Mamma io ti amo. Tu mi vuoi sposale?"
"Mamma io sono Robin Hood, tu Lady Marian."
"Mamma dammi i baci. Tu mi dai pochi baci."
"Mamma sei l'amora mia."
"Stamattina a scuola abbiamo cantato una canzone che mi ha fatto venile tanta voglia di mamma."
"Mamma io voio essele te. Voio i capelli come i tuoi."
"Mamma dommi con me. O puoi dommire sopra di me se vuoi. Sono il tuo cuscino."
Davanti a tanto zucchero Mamma Pinkytos va in brodo di giuggiole. Mister Baby tenta di rivendicare la propria posizione di maschio alfa e viene immediatamente richiamato all'ordine dal piccolo e tignoso Edipo. Il Morby, per ora, urla e gorgheggia per farsi notare per poi dedicarsi tutto soddisfatto ad un bacio con morso al mento della sua mamma. Lui il suo amore lo esprime così.
Diamogli tempo.

domenica 27 gennaio 2013

Prima di nascere era bruttissimo

E' in bagno che il Minty dà il meglio di sé, quando parla a ruota libera esternando le proprie riflessioni sul mondo. Durante il sacro momento della cacca del nano o dopo il bagno, quando asciuga corpo e capelli al suo Mintolino, Mamma Pinkytos ne sente sempre delle belle:
"Mamma, a te ti piace andae a mangiare la pizza?"
"Si, da bambina mi piaceva moltissimo, anche perchè non ci andavamo quasi mai e ogni volta era una festa."
"Quale festa?"
"Intendevo che era un'occasione speciale, una cosa bella che la mia famiglia faceva insieme."
"La festa della pizza è la cosa bella della tua vita?"
"Era un momento bello, ma dopo ne sono venuti altri molto più belli."
"Quali?"
"I momenti più belli per la mamma sono stati quando siete nati tu e il Morby, quando tu hai visto il Morby per la prima volta e quando si è sposata con il papà."
"Ah."
"I tuoi momenti più belli quali sono stati?"
"Andae a Gaddaland e Uerodisney."
"Ma nano! Non ci sei mai andato!"
"Sono i più belli."
Andiamo bene.
Le rotelline del cervello del Minty rumoreggiano. Il nano sta pensando.
"Mamma."
"Dimmi."
"Tu il papà dove lo hai tlovato?"
"L'ho incontrato in un bar."
"In un bar?! Cosa tava facendo?"
"Era con i suoi amici, mente io ero con le mie amiche."
"E dopo sono nato io?"
"Dopo un po'. Non subito."
"Si lo so. Prima vi siete sposati pecchè io non c'ero."
"Esatto."
"Tu invece cosa facevi di bello prima di nascere? Ti ricordi?"
"Si!!! Plima di nascere ela bluttissimo! Tutti gli uovi si picchiavano tra di loro pecchè volevano una mamma."
Mamma Pinkytos è sgomenta per la rivelazione.
"Oh mamma mia!! Davvero?"
"Si. Alloa io sono scappato e sono andato con tutto il mio uovo in giro a cercare la mia mamma."
"Tutto solo?"
"Si. Andavo in tutte le case di notte, quando tutti dommivano, come Santa Lucia."
"E poi?"
"E poi ho tlovato te. Con questi capelli così. Una mamma bellissima. La mia mamma. E ti ho scelto."
Colpita e affondata.
Mamma Pinkytos è contenta che, ogni tanto, i vapori del bagno offuschino la ragione dei suoi nani.
Oggi aveva proprio bisogno di essere scelta, anche da un piccolo uovo riottoso che si aggira nottetempo di casa in casa.

mercoledì 23 gennaio 2013

E dieci!!!

Morbillino della mamma, che sembri un Cicciobello, che hai le guance così paffute e lisce e morbide che la tua mamma ti mangerebbe, che gattoni tutto felice in giro alla ricerca di prese di corrente, che hai un pancino tondo tondo che neanche Mamma Polly Capellipazzi al quinto mese di gravidanza, che sorridi mille e più volte al giorno con i tuoi due irresistibili dentini, dieci mesi fa facevi capolino in questo mondo di matti.
La tua mamma non si ricorda come era stare senza di te e, se prova a ripensarci, avverte un senso di mancanza e di vuoto.
Tu, che sfuggi, che sei talmente autonomo da essere diventato grande prima che la tua mamma e il tuo papà si siano resi compiutamente conto della tua presenza, hai insegnato tante cose a Mamma Pinkytos. Tu la fai ridere davanti ai malumori, tu ,se è stanca, le succhi il mento fino a lasciarle il segno. Tu, soprattutto, le hai insegnato che basta l'amore.
E' l'amore che dilaga e si infila là dove non credevi sarebbe stato possibile, è l'amore che aiuta a superare le difficoltà. Quando la tua mamma ti guarda vede questo: amore amore amore, che scivola fuori dalla cuffietta rossa con il pon pon e si affaccia nei tuoi occhietti vispi, irrefrenabile e monello, come te che non stai fermo mai.

lunedì 10 dicembre 2012

Amore fraterno

"Mamma! Il Morby non gioca bene!"
"Imparerà Minty. Insegnagli."
"Mettiamolo in un recintello mamma. E lui sta lì bello tranquillo nel suo recintello. Poi quando parla e cammina e gioca bene lo tolgo."
Il Minty non ha mai chiesto a Mamma Pinkytos di riportare il molesto fratello là da dove é arrivato. Lui non lo vuole intorno finché non parla, non cammina e gli distrugge le torri. Poi sarà il trionfo dell'amore fraterno. Tutto sommato Mamma Pinkytos lo considera già un successo.
P.S. su questo argomento M.P. consiglia un libro molto simpatico:"Pappamolla" di S. Blake - Babalibri. Oggi lei e i suoi nani l'hanno letto e si sono fatti delle grasse risate
sdrammatizzando un argomento spinoso quale quello della gelosia e dei sentimenti ambivalenti nei confronti del "piccolo intruso"

mercoledì 28 novembre 2012

Mai più senza

"Mamma" dice il Minty all'uscita di scuola: "Oggi di merenda ho mangiato pane e marmellata senza marmellata."
Oggi tutti i componenti della Pinkytos' Family avevano il loro "senza".
Mister Baby é rimasto senza cellulare. Non sa se glielo hanno rubato o lo ha perso. Di certo c'é  che qualcuno lo ha spento e che quel qualcuno non é Mister Baby. Il Minty gli ha dato un Lego e gli ha detto:" Telefona papà. Ora é questo il tuo telefono." Mister Baby non pareva molto soddisfatto. Avvertiva il suo "senza" ed era un po' contrariato. Anche perché oggi, con la pioggia scrosciante si era comprato un ombrello nuovo e gli hanno rubato pure quello. Forse domani ritroverà  il telefono perduto. Anni fa' ne aveva perso uno e l'ha ritrovato quattro anni dopo sotto il sedile dell'auto.
Mamma Pinkytos era senza carta forno e doveva preparare meringhe e biscotti per la bancarella dei dolci della scuola di Minty. Per ovviare all'inconveniente, le é toccato fare una corsa al supermercato sotto fiumi di pioggia con il Minty renitente per mano ("Mamma compiamo qualcosa. Un ovetto di cioccolato?" "No nano." "Un liblo?" "Non compriamo niente." "Un piatto mamma. Compiamo un piattino." "Ho detto di no." "Un angioletto alloa. Pel Natale. Ma dai mamma! Uffa. Altlimenti non compli niente anche tu. Mi fanno male gli stivaletti. Uffa. Ma dai mamma. Li toggo.") e i 9 kg del Morby in braccio. É arrivata a casa con i crampi alle braccia e il mal di testa.
Il Morby al nido ha fatto tutto quello che doveva fare: pappa, nanna, cacca. É uscito tutto allegro (anche perché a prenderlo c'era il Minty) ma senza la sua bambola per la nanna. Fortunatamente stasera era così stanco che la bambola e la sua musichetta non sono servite.
Ci sono "senza" che pesano e altri che fanno sorridere. Poi ci sono quelli che scaldano il cuore. Perché quando un monello con i ricci ti dice:"Ti stavo aspettando. Non mi piace dommire da solo. Sdraiati se vuoi. Dommi con me. Non voio dommire mai più senza di te", non puoi che sorridere e andare a dormire felice.

venerdì 23 novembre 2012

Otto mesi e non sentirli

Otto mesi e non sentirli. Oggi il mio piccolo Morby, che mi fa disperare, che non mi fa dormire la notte, che mi regala i sorrisi sdentati più belli del mondo, compie otto mesi. E oggi, più di altre volte, mentre lo guarda dormire, Mamma Pinkytos pensa al 23 marzo, così vicino, eppure così lontano. Pensa alla temperatura mite, al clima rilassato, alla gioia sconfinata che, senza le paure legate all'inesperienza, si è goduta fino all'ultima goccia. Poi ripensa al prima, alle ansie, alla preoccupazione tipica di ogni mamma al secondo figlio di non riuscire ad amarlo dello stesso amore immenso che si riserva al primo. E invece ora Mamma Pinkytos può affermare con certezza che l'amore non si divide, si moltiplica e che ogni figlio ti regala emozioni e momenti bellissimi e, anche se diverso, lo si ama dello stesso amore sconfinato. É per questo che Mamma Pinkytos farebbe dieci figli. (Ma non ditelo a Mister Baby che di questi tempi gli viene un infarto!)

lunedì 5 novembre 2012

Gelosia, quella brutta bestia

L'incubo di ogni mamma prima della nascita del secondo bimbo é  rappresentato dalla gelosia del primo ovvero dalla sofferenza che quest'ultimo inevitabilmente proverà per avere improvvisamente un piccolo contendente le attenzioni di mamma e papà.
Mamma Pinkytos non fa eccezione e questo aspetto la terrorizzava letteralmente tanto da non godersi pienamente la bella notizia di un altro nano in arrivo.
Subito dopo la nascita del Morby é andato tutto bene. Il momento in cui il Minty, all'ospedale, ha visto il suo fratellino per la prima volta, Mamma Pinkytos lo ricorderà  per sempre ed é a buon diritto uno degli attimi più belli della sua vita.
Ma Mamma Pinkytos sospettava che il nuovo arrivo non sarebbe stato indolore e nei mesi successivi, pur in assenza di episodi eclatanti, ha visto il Minty diventare più ombroso e chiuso. A tratti sembrava perso nei suoi pensieri e cercava poco la sua mamma che, invece, faceva l'impossibile per ritagliarsi qualche momento in esclusiva con il suo bimbo "grande". Poi la buriana é  passata e la situazione si é assestata. Il Minty ha capito che il fratello c'era e che sarebbe rimasto con noi (circostanza non scontata per un piccolino di tre anni) e che qualcuno doveva occuparsi di lui. Se ne é fatto una ragione ed é tornato il bambino vivace di sempre.
In questi giorni quella brutta bestia della gelosia ha nuovamente fatto capolino. Il Morbillo é diventato più attivo e vispo e, talvolta, impone la sua presenza a suon di pianti e urla. Quando il Minty gioca, il nanetto rotola fino a lui e vuole toccare tutto. In compenso ride complice per ogni malefatta del fratello maggiore e fa spallucce non appena viene minimamente considerato da quello che é ufficialmente il suo guru, il quale però, se potesse, lo eliminerebbe fisicamente. Mamma Pinkytos lo nota da tante piccole cose e incita il nano grande a tirare fuori i suoi sentimenti negativi.
Giovedì dai nonni il Morby é  stato messo a dormire, per il pisolino pomeridiano, nel lettino da campeggio che era di Minty. Al nano grande era stato riservato un posto nel lettone insieme alla sua mamma. Il risultato é che il nano l'ha presa così  male che ha pianto angosciato per mezz'ora, dopo di che é  caduto addormentato tirando su con il naso abbracciato alla sua mamma. Due ore dopo si é  svegliato in preda alla disperazione volendo solo la mamma e ha pianto per un'altra mezz'ora.
Nei giorni successivi, notando altri episodi di insofferenza nei confronti del fratello, Mamma Pinkytos e Mister Baby hanno spiegato al Minty che essere gelosi é del tutto normale, che anche loro lo sono stati dei loro fratelli, ma che la presenza di un altro bimbo in casa non sminuisce in alcun modo l'amore che papà  e mamma nutrono per lui.
Stasera mentre era sul water (il momento é sempre profondo e foriero di confidenze), il Minty ha detto alla sua mamma:"Mamma, tu ami solo me?"
"Ti amo tantissimo."
"E il Morby?"
"Anche. Il cuore della mamma é grande. E visto che siete in due l'amore é doppio.
"Facciamo che tu ami solo me così  mi ami del tutto..Facciamo che il Morby lo ama il papà."
"Amore ma io ti amo del tutto e il papà anche. Anche il Morby ti vuole bene."
"A me piace tanto la mia mamma e voglio che ama solo me."
"La mamma ti ama tanto."
"Ma io di più".
"La mamma ti ama fino ai pianeti, al cielo e alle stelle."
"Io ti amo fino dai nonni."
Mamma Pinkytos si é arresa. Il grande amore del Minty per la sua mamma é lungo ben 55 chilometri.
Su quello per il suo fratellino ci stiamo lavorando.

giovedì 27 settembre 2012

Quando la mamma è insostituibile (e quando no)

Essere mamma di un bimbo, specie se maschio, da 0 a 2 anni e mezzo ti garantisce una dose quotidiana di coccole e tenerezze che è una bella iniezione di autostima. L'infante in questione è solito guardare colei che lo ha messo al mondo con gli occhi dell'amore, il che la fa inevitabilmente sentire una regina. Il Morby, per esempio, a sei mesi si mangerebbe la sua mamma a colazione, a pranzo e a cena e, se la malcapitata è disponibile, anche la notte. I suoi "succhiotti" sono baci rudimentali e le sue manine protese a stringere e strappare i capelli di Mamma Pinkytos abbracci affettuosi. Mamma Pinkytos, quando torna dal lavoro, va inevitabilmente in brodo di giuggiole quando il Morbilletto sorridente allunga le braccina e le succhia il mento come fosse un ciuccio. Mamma Pinkytos crede, memore del Minty piccolo, che quando il nano inizierà a parlare le gratificazioni saranno ancora maggiori. Fino a due anni e mezzo ed oltre (ora che ci penso forse fino alla nascita del Morby), il Minty, abituato ad esternare i propri sentimenti, chiamava Mamma Pinkytos "amora mia" e lo stesso suo modo di dire "mamma" era gratuito e pieno di tutte le intenzioni buone dei bambini.
Dopo i due anni e mezzo e soprattutto intorno ai tre, il nano prende definitivamente coscienza del suo essere altro e gode della propria indipendenza e autonomia. Allora la parola "mamma" è solita contenere una richiesta, di vario tipo. Ciononostante, quando il Minty dice: "Mamma..." e non aggiunge altro, Mamma Pinkytos si abbassa alla sua altezza e il nano le stampa un bacio in pieno viso e le fa una carezza, quella mammoletta si scioglie come neve al sole. Succede qualche volta e, considerato il carattere piuttosto dolce del Minty, anche abbastanza spesso, ma per il resto la mamma è qualche cosa di sostituibile, di intercambiabile, tranne nei momenti di stanchezza o di crisi, quando diventa assolutamente imprescindibile ("Voio la mia mammmaaaa!!!!").
Oggi Mamma Pinkytos, che per non essere sgridata da bidella e maestra, ha raggiunto la scuola materna di corsa con il Morby semi-dormiente, ha trovato il Minty vistosamente ammaccato: "Ha fatto un capitombolo!" Ha detto la maestra. "Voleva prendere il suo peluche e si è schiantato contro la porta." Mamma Pinkytos ha constatato i danni e consolato il nano: "Povero piccolo. Come è successo?" "Volevo il mio bambino ed è colpa sua se mi sono fatto male. Non volevo che collesse e ho colso io." "Povero amore. E poi? Hai pianto? Ti faceva male?" "No. Volevo la mia mamma."
Mamma Pinkytos si è gonfiata di orgoglio e ha spupazzato e curato il nano ammaccato.
Ma durante il tragitto dall'oratorio, dove Mamma Pinkytos, Minty e Morby si sono intrattenuti all'uscita da scuola, a casa tra Mamma Pinkytos e il suo nano grande è intercorsa la seguente conversazione:
"Mamma, vieni sul malciapiede che altlimenti le macchine ti investono e ti schiacciano."
"Hai ragione. Grazie di esserti preoccupato." Esclamava Mamma Pinkytos, orgogliosa dell'istinto di protezione manifestato dal Minty nei suoi confronti.
"Se ti schiacciano io non liesco a tonnare a casa pecché non liesco a schiacciale il bottone dell'ascensole." Correggeva il tiro il nano malefico.
"Ah già. E poi resti senza mamma.." Continuava serafica Mamma Pinkytos onde suscitare la mammite insita nell'infans.
"Si e devo chiamale il papà."
"Si, ma la mamma non c'é più poveretta."
"Si e io dico al papà "Guadda che la mia mamma non c'é più". E lui dice: "Andiamo a celcalla." E io gli dico: "Te l'ho detto cinque volte che l'hanno schiacciata. Non selve!""
Mamma Pinkytos non si rassegnava al cinismo della prole snaturata: " Ma poi tu sei senza mamma. E come fai? "
"Eh. La notte quando mi sveglio chiamo il papà!"
Mamma Pinkytos ha pensato che forse l'adolescenza inizia a tre anni e per riaversi dallo chock a casa si è dovuta sottoporre ad una terapia intensiva a base sorrisi e baci del Morby la cui mammite acuta, a occhio e croce, durerà ancora due anni circa.