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mercoledì 6 agosto 2014

Il Morbillo nudista

Chi lo conosce sa che il Morbillo é un personaggino variopinto, selvatico, anarchico, una sorta di Mowgli dei giorni nostri capitato per sbaglio in città. 
Lui ama vivere nature.
Sparge cappellini e bandane lungo la sua strada, come Pollicino, non sopporta le scarpe che si toglie ogni cinque minuti ovunque si trovi (per strada, in macchina, al ristorante,  al supermercato), costumi e mutande sono per lui scomodi orpelli.
Contrariamente ad ogni previsione,  spannolinare il pestifero Morbillo, sia di giorno che di notte, é stato facilissimo, perché lui e quella cosa che stringeva e prudeva denominata pannolino avevano un pessimo rapporto. Il rovescio della medaglia é che l'indole selvatica del nano fa sí che il medesimo si pieghi poco e malvolentieri agli inviti ad andare in bagno della mater premurosa. Lui predilige il self service. E, soprattutto in spiaggia dove evidentemente assapora la libertá vera, quando meno te lo aspetti, lui si blocca e fa pipì. "Faccio da solo". E meno male. Perché Mamma Pinkytos e Mister Baby fanno finta di non conoscerlo, si guardano attorno, si mettono il giornale davanti al viso.
Non esiste una foto delle vacanze in cui il Morby abbia il costume.
Per lui é un ingombro inutile e se Mamma Pinkytos gli infila cinquanta volte al giorno i suoi slippini con i coccodrilli, lui inventa le scuse più disparate perfare lo spogliarello: "Ho caldo".
"Nano ma il costume non tiene caldo".
"Un po' bagnato".
"Lo cambiamo".
"Dá titidio me."
"Se ti dà fastidio ne proviamo un altro".
"Non sevve."
"Sí che serve. Tutti ce l'hanno. Non si può stare senza costume."
"Certo!!!!"
Una battaglia persa.
Il Morbillo se ne gira nudo come un verme, scava, fa il bagno, picchia il fratello, mangia i biscotti. Sempre nudo.
Mamma Pinkytos é preoccupata che si scotti, vorrebbe informarsi sulle precauzioni che adottano i nudisti per evitare le ustioni, ma pensa che forse, a due anni, il nano selvatico ha ancora tempo per abituarsi alla civiltà.

martedì 22 luglio 2014

Il Morbillo figlio unico

Il Minty è a dormire dai nonni e il nano piccolo si gode una serata da principino di casa.
Il Morbillo figlio unico ha gli occhi brillanti mentre legge una storia sul lettone abbracciato alla sua mamma e al suo papà.
Il Morbillo figlio unico vuole fare tutto "NSIEME",  cucinare, sparecchiare, preparare il latte.
Il Morbillo figlio unico guarda i cartoni animati per piccoli,  quelli che il fratello non gli fa vedere, sul divano abbarbicato alla sua mamma.
Il Morbillo figlio unico gioca con le costruzioni e,  per la prima volta nella sua vita, fa un puzzle di legno insieme alla mamma e al papá, tutti seduti per terra.  Loro lo applaudono quando il nano mette un pezzo al posto giusto.
Il Morbillo figlio unico mangia e chiacchiera, non ha bisogno di mettere i piedi sul tavolo e di lanciare il cibo per farsi notare.
Il Morbillo figlio unico ride ride ride, con tutti i dentini in fila e i riccioli ribelli che volano da tutte le parti.
Il Morbillo figlio unico,  quando si avvicina l'ora della nanna,  si fa prendere dalla malinconia: "Minty? Ove è Minty? Voio Minty! " La boccuccia si incurva, tira su con il naso, piange.
Il Morbillo figlio unico non lo è mai stato. Passata l'ebbrezza della novità,  torna la voglia di condividere, di una manina poco più grande da stringere, delle risate sul letto e delle discussioni sui libri da leggere.
Per chi è nato che si era in quattro, la casa abitata da sole tre persone è troppo vuota e silenziosa.
Il Morbillo figlio unico è sembrato a Mamma Pinkytos uno splendido esempio dell'essenza del rapporto fra fratelli.
Vicinanza nella lontananza.
Mi rompi un po', ma senza di te non potrei vivere.

mercoledì 9 luglio 2014

L'irresistibile fascino della mutanda - il sequel

Appurato che per il Morbillo la mutanda ha un fascino irresistibile,  restano da gestire gli inevitabili effetti collaterali delle prime fasi dello spannolinamento.
Per esempio,  Mamma Pinkytos non è sicura che se il nano continua così le educatrici dell'asilo mantengano la loro consueta calmaolimpica.
Infatti, da lunedì, quando il nano è andato al nido orgogliosamente mutandato, non ha chiesto di andare in bagno neppure una volta, con effetti facilmente immaginabili. Mamma Pinkytos al mattino porta all'asilo un tir di mutande-calzini-pantaloncini puliti e al pomeriggio se li riprende belli pesanti di pipì annessi e connessi.
A casa il nano è più diligente. Complice il lavaggio del cervello a cui costantemente lo sottopone la mater hitleriana, il Morby si guarda bene dal fare la pipì o peggio nelle mutandine.  Se succede si mostra pentito e si offre di pulire: "Scusa mamma scusa puliscio io." Poi mette in fila le sue mutandine, sceglie quella da mettere e si cambia.
Ieri tuttavia ha battezzato la macchina di Mamma Pinkytos,  le cui condizioni igieniche erano da toilette della metro anche senza le deiezioni del nano.
Nonostante tutto Mamma Pinkytos persevera. Sa che ce la può fare e ripannolinare il nano vorrebbe dire sottoporlo ad un'umiliazione e fargli perdere fiducia in se stesso.
Così ieri, guardando negli occhi il suo Morbillo, gli ha detto che la sua mamma sa che lui è molto bravo e ce la può fare. Il nano per tutta risposta si è messo a ridere a crepapelle. 
Mamma Pinkytos ogni tanto ha la sensazione di non essere presa sul serio.

lunedì 7 luglio 2014

Mutande

Venerdì i tre quarti vacanzieri della Pinkytos Family sono tornati a casa e per Mamma Pinkytos, quello che è appena trascorso, è stato un week end all'insegna della mutanda, variamente intesa.
Mutande, calzini, t-shirt, pantaloncini e altri ammennicoli vari che Mamma Pinkytos ha dovuto togliere dalle valige, lavare, stendere, infilare negli armadi.
Mutande, anzi "putande", come quelle che ha reclamato a gran voce il Morby ("Io glande.Io voio putande"), ormai sulla via dello spannolinamento completo con conseguenze nefaste per il cesto della biancheria della Pinkytos' Home.
Mutande come quelle che, per il motivo di cui sopra, affollano ora in grande quantità la borsa di Mamma Pinkytos. Sono grandi, sono del Minty, perchè il nano piccolo, con la sua voglia di autonomia, ha colto di sorpresa la mater sprovveduta che, non avendo il tempo di andare a fare shopping, ha infilato al Morbillo le mutande del fratello, di quattro taglie in più.
Poichè l'esperimento è andato bene e il nano in questi due giorni, dopo lo smarrimento iniziale nel quale voleva fare la cacca in piedi e la pipì seduto, ha fatto la cacca nel prato e la pipì nel water (perchè mica è facile assecondare i tempi fulminei dei primi giorni di "Pipìììì!!!- Caccaaa!" Mamma Pinkytos l'ha raccolta, cosa credete, come si fa con quella dei cagnolini..), oggi la mater miscredente dedicherà la pausa pranzo allo shopping aggressivo di "putande" e minicanottierine in saldo.
Perchè il nano piccolo è integralista e alla domanda della sua mamma circa quale regalino volesse quale premio per il suo impegno nella missione spannolinamento ha risposto senza esitazioni: "Putande!"
A Mamma Pinkytos quel culetto piccolo e morbido che sembra un budino che scorazza finalmente libero fa un'infinita tenerezza.
Alle educatrici del nido, alle quali ha consegnato il nano senza pannolino questa mattina, molto mooooolto meno.

mercoledì 2 luglio 2014

Dieci motivi per i quali è meglio avere figli maschi

Quando Mamma Pinkytos è in vacanza e non ha niente (si fa per dire) da fare osserva la fauna variegata di adulti e bambini e fa le sue  più o meno inutili considerazioni. 
Ha, per esempio, con spirito autocelebrativo, deciso che è meglio avere figli maschi per una serie di motivi:
1. Perché con i maschi il bagaglio è più slim. Due magliette, due pantaloncini e via. Altro che leggings, vestitini, pizzettini, sandalini e costumini, fasce per i capelli e borsettine.
2. Perché,  posto che la chiazza di unto è comunque poco elegante, un maschietto arruffato stile Morby variamente macchiato, è socialmente più accettabile di una signorina tutta pizzi bollata di sugo.
3. Perché in piscina mentre i maschi, Minty compreso, si prendono violentemente a pallonate e cercano vicendevolmente di affogarsi, le femmine si sfilano le mutande davanti al getto dell'idromasaggio incitandosi una con l'altra.
4. Perchè se il Minty dice che all'asilo lo prendono in giro perchè la televisione disegnata sulla sua maglietta sembra un frigorifero, le sue compagne cinquenni hanno il cruccio della ciccia e dei peli superflui.
5. Perchè i maschi sono più semplici ed immediati. Nei rapporti con i coetanei vige la legge del taglione: occhio per occhi, dente per dente. Consumata la vendetta, amici come prima.
6. Perchè i maschi di cinque-sei anni sembrano i bambolotti delle loro coetanee. Se potessero prenderebbero ancora il ciuccio, in mancanza ciucciano un chupa chups mentre le signorine smaltate sono giá passate alla Big Bubble.
7. Perché i maschi piccoli sono inclusivi, a loro basta fare gruppo, anzi gruppone. Tutti dentro, dai 3 ai 12 anni, tutti a correre dietro a un pallone. Quindi per loro è più facile trovare compagnia rispetto a quanto non lo sia per le femmine, più esclusive e selettive, in cerca sempre e comunque dell'amica con la A maiuscola, della stessa etá e con gli stessi gusti.
8. Perché sono meravigliosamente mammoni, da piccoli come da grandi, anche se Mamma Pinkytos teme fortemente che questo sia un boomerang.
9. Perchè hanno lune esclusivamente passeggere, sono volubili e non serbano rancore. "Oh, guarda il pesciolino!" E si sono già dimenticati del gelato che gli hai negato.
10. Perchè fanno la pipì in piedi,  ovunque e comunque, senza sforzi fisici delle madri, ed è una gran comodità. Anche se Mamma Pinkytos sta cercando di spiegare al Morby come "ovunque" sia un concetto un po' troppo assoluto se si è privi di pannolini ("Faccio qui sull'erba. Tilo giù poni". "Non puoi tirarti giù i pantaloni e farla sull'erbetta inglese bordo ristorante. Andiamo in bagno o almeno dietro un cespuglio." "Ieri fatta in mare me. Anche in casa.")
Forse Mamma Pinkytos fa un po' come la volpe con l'uva ma queste differenze di genere, giá così spiccate sin da piccoli,  la fanno ridere e pensare che, dai tempi di Adamo ed Eva, non è che ci siamo granché evoluti.

martedì 24 giugno 2014

Amore fraterno

M&M's sul lettone, in fase-coccole serali.
Morby: "Veni qui more mio!"
Minty: "Eh, anche io ti voglio bene Morby. Però pochissimo."
Morby: "Mamma! Minty poco bene me! Detto lui!"

M&M's sul divano, mentre Mamma Pinkytos prepara la cena.
Minty: "Morby, posso darti un bacio in bocca?"
Morby: "Sì! Aaaaaaaaaaa (bocca spalancata)"

M&M's al supermercato, uno sul carrello e uno pericolosamente circolante, mentre Mamma Pinkytos cerca faticosamente e affannosamente di fare la spesa.
Morby: "Fai me coccole Minty. Veni qui."
Minty: "Va bene Morby. Bacio. Sei monello tu, io sono più bravo perchè sono piú grande. "
Morby: "Io gande, more mio. No piccolo."
Minty: "Hai due anni. Io quattro e tra poco cinque. So tante cose. Tu non sai niente."
Morby: "Niente sa me. Gioco palla. Calcio so."
Segue lancio di un pacco di gnocchi all'altro capo del negozio.

L'amore tra fratelli segue regole strane, fa virate improvvise e disegna ghirigori.
Nelle sue piú varie manifestazioni, nelle sue più sottili sfumature, per una mamma é sempre qualcosa di impagabile.
Anche se, grazie all'esuberanza del suo nano piccolo, la mamma in questione deve raccogliere gnocchi di zucca tra i surgelati.

martedì 10 giugno 2014

L'altro cane

Il cane Ralphi non bastava.
E c'era da aspettarselo.
Il Morby non è un tipo da amori effimeri ma personaggio determinato,  dalle grandi passioni.
Cosí là dove c'era il canide numero uno, che era bianco e grigio e ora è solo grigio scuro, parecchio scuro (di fango, terra e chipiùnehapiùnemetta), ora ce ne è un secondo, "l'altlo cane".
Il cane Ralphi, quella buonanima,  aveva bisogno di un amico e dai meandri della cameretta dei nani, dove cercando bene si trova tutto e il contrario di tutto, é spuntato lui, "l'altlo cane", che per tutto il mondo è marroncino, mentre per il nanetto ippomaniaco è "baio", neanche fosse un cavallo avelignese.
All'altro cane è stato messo un nastro da pacco a quadretti perchè il nano potesse farlo rotolare in giro più facilmente insieme al cane Ralphi: "tutti cani porto io"!
I cani del Morby, tutti e due, mangiano i sassi e vengono trattati maluccio dal loro molesto padroncino: "Mangia quetto sasso! Dai!" E se non eseguono gli ordini e non rotolano a dovere vengono lanciati con forza.
"Prendi i cani in braccio amore" cerca di rabbonire il nano Mamma Pinkytos
"Forse i cagnolini sono un po' stanchi di camminare" (ergo essere trascinati nella terra e nella polvere)
"No mamma. Cammina quetto canenino. Tloppo pesanti tutti miei cani".
Il dramma è che da casa alla macchina e viceversa ora, Mamma Pinkytos,  con due nani e due cani al seguito, ci impiega quasi mezz'ora.
"Miei canenini fale pipì e vedele suoi amici".
Ubi maior minor cessat.
E la mater da soma, quando ha fretta, si prende in collo il nano animalista con le sue due palle di pelo, alla faccia del mal di schiena.
Era meglio un criceto.
Anche se di peluche.

giovedì 5 giugno 2014

Modalità estate

Da oggi, il primo giorno non piovoso della settimana, Mamma Pinkytos è ufficialmente in modalità estate. 
La mater coraggiosa ha deciso che, da oggi in poi, che ci sia sole o il diluvio, per lei è estate e si vestirà in sandali e magliettina. Bando alle calze, all' abbigliamento a cipolla e a tutti i fastidiosi orpelli della stagione di mezzo.
Forse avrà freddo al mattino ma al pomeriggio non ne può più di peregrinare tra l'asilo e il parco, sudata come un muratore, con nelle mani (che fatalmente e invariabilmente sono soltanto due) tre cardigan, tre giubbini, una bicicletta, un monopattino, una borsa che pesa quanto un bagaglio a mano della Ryanair,  due nani riottosi e il cane Ralphi ovvero il cane di peluche del Morby, camminante, abbaiante, mangiante e chipiùnehapiùnemetta.
Per quanto riguarda i due nani, la bicicletta, il monopattino,  la borsa e il cane Ralphi, che ormai è uno di famiglia e ogni due minuti bisogna fermarsi perchè deve fare cacca, pipì, bere, mangiare e "salutae suoi apici",  Mamma Pinkytos teme non ci sia nulla da fare fino alla fine dell'estate. Ma giacchini e maglioncini non li vuole più vedere, anche perchè, nel numero di sei, contribuiscono considerevolmente ad appesantire la mater da soma.
Anche i nani, che vedono alcuni ardimentosi compagni di asilo aggirarsi i canotta e sandaletti da febbraio, non ne possono più della mise cipollosa.
Il Minty, da quando a Djerba ha assaggiato uno scampolo di estate, ogni mattina appena apre gli occhi saluta invariabilmente il mondo con la seguente frase: "Oggi posso le maniche corte? E i pantaloncini? E i sandali?" La prima richiesta è pressochè sempre esaudita, la seconda con parsimonia e la terza non ancora.
Oggi, stante l'adozione della modalità estate, Mamma Pinkytos ha preparato per il nano grande gli agognati shorts. Lui, ebbro di gioia, nel suo stile di quasi cinquenne alla conquista del mondo, in vista della gita dell'asilo di domani ha rilanciato: "Domani mamma, metto canottiera e costume che la maestra ha detto che fa moooolto caldo."
I soliti nani. Gli dai la mano e ti prendono il braccio.
Per non essere da meno, il Morbillo ha detto: "Sceggo io vettiti" e ha preso dal cassetto un paio di pantaloncini da mare lavati e stirati e li ha utilizzati per pulire il pavimento.
Inconvenienti del self service e del nuovo clima estivo.
La Pinkytos Family è ufficialmente il modalità estate e l'estate, si sa, è essenzialmente anarchia.
E il Morby è il tipo più estivo che esista sulla faccia della terra.

giovedì 22 maggio 2014

Vota Antonio La Trippa

"Quando sarete chiamati alle urne, per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Antonio La Trippa. Italiano! Vota Antonio! Vota Antonio La Trippa!"
Dopo "Gli onorevoli" e la politica secondo Totò, Mamma Pinkytos vi propone "la politica secondo Minty&Morby".
L'election day si avvicina e la Pinkytos' Family ha il proprio onorevole personale, Mister Baby, candidato alle elezioni comunali.
I nani, pur non avendo ben compreso chi deve eleggere cosa e neppure cosa in concreto voglia dire "eleggere", sono elettrizzati e, ovviamente, insieme a Baby Lila Capellipazzi che ha appeso nella sua cameretta il santino di Mister Baby, sono i più fervidi sostenitori del pater familias. E considerato che non hanno il diritto di voto, è un dato indubbiamente significativo.
Il Minty, oltre che dai cartoncini con la foto del padre che lo mandano in visibilio ("Forte! Li posso portare a scuola? Ti pregoooooooo!" La risposta è sempre stara un "no" convinto), è irresistibilmente attratto da tutti i manifesti di propaganda elettorale, ivi compresi quelli con i soli simboli delle liste e i nomi di tutti i candidati scritti piccoli piccoli.
Minty: "Rallenta mamma! Devo vedere quelli."
Mamma Pinkytos: "Nano ma non possiamo fermarci ogni volta!"
Minty: "Ecco! Mamma fermati! Ho visto il simbolino del mio papà!"
Mamma Pinkytos: "Ti sbagli nano. Quello è proprio del partito avverso."
Minty: "Che partita fanno?"
M.P.: "Non partita, partito. Ma va bene uguale. Giocano uno contro l'altro,"
Minty: "E allora ti dico che è quella la squadra del mio papà. Questo simbolino me lo ricordo benissimo."
Mamma Pinkytos è preoccupata. Oltre ad un nano che fa propaganda per la lista rivale, Mister Baby ha pure il problema del simbolino confondibile. Immagina fiumi di ottantenni che mettono la × sul logo sbagliato e le amiche di Mamma Pinkytos che, intendendosi di politica come di leveraged buyout, votano mentre pensano al pollo nel forno, su un simbolo rosso e verde a caso ("era così uguale!")
Sempre se votano. Già si immagina Mamma Polly Capellipazzi che le dice: "Volevo andare a votare ma poi è uscito il sole e siamo andati a mangiare il gelato!"  o Mamma Gabry Camomilla che si scusa: "Se fossi andata a votare avrei DI SICURO votato La Trippa, ma visto che mio marito è uscito con i nani ne ho approfittato per pulire la casa e per fare una corsa sul tappeto persiano."
Il punto è che Mister Baby i voti non li chiede. Ha fatto un'eccezione con Santa Domitilla Pensacitu e gli è costato due ore di lamentele sulle magagne condominiali.
Mamma Pinkytos è ancora peggio. Per lei la domanda: "Cosa voti?" è personale e intima almeno quanto: "Di che colore hai le mutande?", a chiedere voti per chichessia si vergogna come una ladra e, a pensarci bene, il fatto di potere votare Mister Baby, nel quale ha per ovvi motivi estrema fiducia, le risolve un mucchio di problemi.
Infine il Morby, duenne incorruttibile, dalle idee chiarissime e, per fortuna, non votante. Lui davanti ad un cartellone due metri per due, con millanta simboli, ha indicato con il suo ditino quello della "Lega Nord": "Piace quetto." Non c'è stato verso di fargli cambiare idea.
Mister Baby, in onore del nano piccolo, è diventato per l'appunto verde.
Poi ha abbozzato. Il nano non vota. Uno di meno.
La guerra è guerra.
Vota La Trippa.

mercoledì 2 aprile 2014

Morby il terribile

Oggi Mamma Pinkytos ha investito 16,50 euro per acquistare on line tre braccialetti identificativi sui quali scrivere nome e cognome del malefico Morbillo e il numero di telefono della sua preoccupata mamma, bracciali che il nano indosserá almeno fino alla maggiore etá.
Il problema è che Mamma Pinkytos, che in linea generale non è affatto ansiosa, è assai preoccupata per l'incolumitá e per la sorte del suo tremendo secondogenito.
Il nano ricciuto una ne pensa e cento ne combina e la sua mamma, niente affatto abituata a non abbassare mai la guardia, è addirittura preoccupata di non essere abbastanza preoccupata e quindi abbastanza vigile e attenta, come un cane segugio. È ormai convinta che il nanetto smidollato vada francobollato, tenuto al giogo, pedinato echipiùnehapiùnemetta.
E questa convinzione, maturata gradualmente nella mater riluttante, è per lei fonte di grandissima ansia. Se il Minty non ha mai toccato un detersivo, non si è mai avvicinato alle finestre, ha messo i giochi in bocca per una brevissima fase, andava in ansia se non lo si teneva per mano, il fratello cumula e personifica tutte le ansie tipiche di un genitore.
Se Mamma Pinkytos quando rincasa, dopo avere salutato i suoi nani, scambia due parole con la nonna di turno, il pestifero Morbillo si infila repentinamente in bocca una pallina o un altro oggetto piccolo, facendo venire il crepacuore alla mater chiacchierona.
Se Mamma Pinkytos sta leggendo una favola al Minty e non sente rumori provenire dalla cameretta dei nani, corre con il cuore in gola alla ricerca del suo nano piccolo e lo trova in piedi sulla sedia davanti alla finestra.
"Guaddo le macchine" dice il Morby senza scomporsi.
Se Mamma Pinkytos si siede su una panchina con i suoi nani deve tenere la mano del piccolo stretta stretta perchè la sua pazienza dura poco e, quando il Morbillo si è annoiato, semplicemente se ne va, correndo, senza voltarsi indietro.
Quando esce dal nido scappa, dopo un po' che è al parco scappa, nei dieci metri dal parcheggio a casa scappa.
Quando è particolarmente su di giri, come oggi, il nano fugge scalzo. Si toglie calze e scarpe, le lancia il più lontano possibile e via di corsa.
E la sua mamma? Dietro, correndo a più non posso, trascinandosi il nano grande che, povera anima candida, a volte ride a volte piange: "Lo perdiamo mamma... Corri!"
Quasi quasi Mamma Pinkytos presta il Morby a Mamma Gabry Domopack.
Altro che jogging sul tappeto persiano...

domenica 23 marzo 2014

I meravigliosi due anni

Due anni sono un'età meravigliosa.
Si adora cantare, ridere, ballare, si ama far festa, che sia tua o di altri ha poca importanza.
A due anni ci si emoziona solo in positivo e quando si é felici si saltella, si balla, si ride a crepapelle.
A due anni tutto è una novità e le novità sono bellissime. A due anni la vita è tutta da scoprire.
A due anni il mondo é piccolo e sta tutto, o quasi, in una casa: papà, mamma, Minty, nonni, bau.
A due anni l'amore è universale, si elargiscono baci agli amichetti, ai Lego, al cibo.
Non ci sono zone d'ombra nè sentimenti contrastanti.
Oggi il Morbilletto di Mamma Pinkytos compie due anni.
Esattamente due anni fa' era nato da poco più di un'ora e se ne stava raggomitolato vicino alla sua mamma come un gattino.
Oggi, proprio quella mamma, molto gelosa di quei momenti e di quelli preziosi che ogni giorno riesce a rubare al tourbillon della quotidianità, ha dato al suo nano 280 baci. Poi, mentre i nonni festanti lo aspettavano in salotto per festeggiare ed il Morby, ignaro, dormiva ancora, si è raggomitolata vicino a lui, come quella sera di 48 mesi fa'. Lo ha annusato, respirato, sbaciucchiato, gli ha accarezzato i ricci. Così morbido e liscio, così perfetto.
Eccolo il loro momento magico. Eccolo il loro segreto.
Poi il nano terribilis, il duenne pestifero in piena affermazione della propria identità, si è svegliato, le ha detto: "Postati!" ed è andato a prendersi la scena, a scartare il suo cavallo di peluche ed il trenino, a spegnere infinite volte le candeline. Ha accolto l'arrivo della torta con un balletto, ha detto: "Wow!" con gli occhietti pieni di meraviglia.
Lui, che, come tutti i secondogeniti, è cresciuto in fretta con tante prime volte passate sotto silenzio, che se gli porgi qualcosa chiede incredulo: "Pemme?" (Per me?) abituato al fatto che sia sempre tutto di qualcun altro, lui oggi, sempre, è stato ed è felice.
La sua mamma lo è altrettanto.
Di vederlo felice, di essere la sua mamma.

mercoledì 19 febbraio 2014

Two is megl che one

La nuova frontiera della ciuccio-mania del pestifero Morbillo comprende (ma che strano...) il risveglio brusco nottetempo della mater anchilosata (il post zumba per Mamma Pinkytos è sempre piuttosto faticoso anche se Mamma Gabry Domopack sostiene che la lezione di Ciobin è ormai un lungo riscaldamento. Lei si riscalda, poi suda, poi stecchisce e la notte fa fatica a risvegliare gambe e braccia intorpiditi) che, con uno sforzo sovrumano e assai controvoglia, dopo avere verificato che Mister Baby non ha nessuna intenzione di alzarsi, si leva da letto e raggiunge il capezzale del nano urlante.
"Mammaaaa! Mammmmmmaaaaa!"
"Cosa c'è nano? Fai la nanna."
"Ciuccio".
Mamma Pinkytos, che solitamente  si stende ventre a terra per cercare il tesoro gommoso sotto il letto del Morby, constata che il nano, questa volta, il ciuccio ce l'ha in bocca.
"Il ciuccio ce l'hai nano. Dormi".
"L'altlo."
"Cosa ne fai di un altro ciuccio? Ne hai già uno in bocca..."
"In mano!"
Il Morbilletto repentinamente addocchia il succhiotto di scorta sul comodino, lo cattura, lo stringe come un orsacchiotto e torna a dormire.
Two is megl che one.

domenica 16 febbraio 2014

Di tutto un po'

Ieri mattina il Minty si è svegliato di malumore.
"È sabato mamma?"
Di solito, alla pressochè quotidiana risposta negativa, segue mini-capriccio di delusione.
Ma ieri era sabato veramente.
"Sì nano. Oggi è sabato." Dichiarava trionfante Mamma Pinkytos, ben felice di fare a meno delle rimostranze del nano.
"Nooooooo!" Sbottava imprevedibilmente il Minty con voce lagnosa: "Io vogliooo andare a scuolaaaaa,"
"Ohibò nano! Stai bene?"
"Io DEVO vedere la Samantha."
"La vedrai lunedi. Neanche lei va a scuola oggi per il semplice motivo che la scuola è chiusa."
"Ma io la voglio vedere. Voglio invitarla a casa mia, andare a vivere con lei!"
"Mi sembra prematuro. Chi ti cura e si occupa di te se te ne vai di casa a quattro anni?!"
"Noi ci curiamo da soli. E poi la Samantha è grande. Ha cinque anni!"
Lo spleen accorato del nano innamorato è durato un paio d'ore. Poi è andato dai nonni, si è messo a gocare con i dinosauri dello Zio Tanguero e gli è tornato il buonumore.
Mamma Pinkytos,  tuttavia, presa in contropiede, ha fatto una serie di considerazioni e previsioni. Tutte nefaste.
Lei non sapeva che i turbamenti amoroso iniziassero all'asilo. O forse sì. Ricorda ancora un certo Simone, con i capelli giallo polenta. Ma lei era una femmina, porcamiseria. I maschi sono più indietro, o meglio, nel paese dove le hanno fatto il 2x1 per i suoi due nani masculi, gliel'avevano venduta così.
L'hanno fregata. Porcamiseria.
Venendo invece all'argomento "Parigi-mamme in fuga" che ora chiamerà "Mamme alla riscossa", perchè altrimenti le sembra una parodia di "Galline in fuga" (oh oh.. Le è testè venuto in mente che c'è anche "Mucche alla riscossa" ma forse loro sono più mucche che galline e poi insomma cosa avranno fatto di male questi poveri animali?!), la fuga pazza ha avuto così tanto successo che Mamma Pinkytos ha una mezza idea di chiedere la percentuale alla Ryanair. Ed il gruppo potrebbe non essere ancora del tutto definito. Ovviamente le reprobe fuggiasche non vedono l'ora e si mandano sms deliranti. L'idea stessa è un antidepressivo, un analgesico, un'iniezione di adrenalina ed ottimismo. E poi, per una volta, hanno dimostrato a sè stesse di essere velocissime non solo di pensiero ma di essere ben capaci di fare seguire alle parole i fatti. E che fatti.
Questo weekend Mamma Pinkytos e i nani sono stati dal Nonno M e dalla Nonna R. Sono andati alla Fiera di S. Faustino dove, da quando Mamma Pinkytos era piccola non è cambiato niente, hanno fatto la pesca delle rane dove però bisognava pescare Peppa Pig, sono saliti sull'autopista e il Minty, come da tradizione, ha scelto un regalino.
Il Morby no, lui è uno raffinato. Compra solo se trova qualcosa che lo convince veramente. Il resto lo lancia. Per terra o sulla testa di chi cortesemente glielo propone. Alla fiera non c'era nulla di suo gusto. In compenso oggi ha fatto il diavolo a quattro per un richiamo per uccelli dasuono fastidioso. Mamma Pinkytos se l'e cavata con 3 euro e 60 e il nano era felice come una Pasqua.
Lui non tollera neppure i travestimenti di Carnevale. Nel reparto apposito del supermercato si era innamorato di un forcone da demonio lungo due metri. Mamma Pinkytos voleva vestirlo da ape. Hanno trovato il compromesso su un gilet di peluche con annessa testa da panda. Il nano l'ha provato, ha dato l'ok poi l'ha mostrato raggiante al fratello: "Tuo".
Ora il Morby dorme in macchina, il Minty è salito in casa con Mister Baby e Mamma Pinkytos si sta godendo i venti minuti piu rilassanti di tutto il weekend.  Con splendida vista sul parcheggio.

sabato 8 febbraio 2014

Ciao Morbillino

Ciao Morbillino, sono quella che ti chiede sempre se ti può mangiare e che, quando tu rispondi ridendo: "Noooooo!", ti cattura e sbaciucchia a più non posso le tue guanciotte rosa.
Sono quella che chiami "amoeeeee" quando hai voglia di coccole.
Sono quella che cerca di fare la faccia seria e la voce severa, ma che a te non riesce a negare niente, ma proprio niente.
In poche parole, sono la tua mamma.
Quella che chiami di notte quando non trovi il ciuccio, quella che cerchi quando ti fai male, quella che per te ha perso la testa.
Perchè sei una meraviglia.
Sei un concentrato di dolcezza e forza e affronti il mondo ridendo, senza abbassare la testa.
Tu che sei un uragano e ti arrampichi in ogni dove, tu che a ogni festa sei l'"uomo-buffet", tu che hai i ricci più morbidi e dorati del mondo e le guance più rosa e più tonde, tu che cosa vuoi lo sai benissimo, tu che oggi sei sceso in ascensore da solo come se fosse normale, tu, proprio tu, sei qualcosa per cui la tua mamma ringrazia il cielo ogni minuto.
Allegria allo stato puro, nostalgia allo stato puro, perchè la tua mamma questo idillio lo ha già vissuto e sa che passa, che il tempo vola e sfuma i ricordi.
L'amore, quello, è inestimabile sempre. Ma il profumo della pelle cambia, i ricci cambiano, le guanciotte cambiano, la panciotta cambia. E l'allegria anche.
Mamma Pinkytos lo sa e ogni attimo è prezioso.
Grazie amore per ogni buongiorno e ogni buonanotte.

venerdì 24 gennaio 2014

I capelli a carciofo, le cozze e le caramelle mou

Mamma Pinkytos ha recuperato.
Stasera, da brava mamma single, ha messo a letto presto i nani stecchiti, ha sistemato la cucina, preparato la torta di mele e fatto la sauna fondendo il caramello a 128 gradi per fare le caramelle mou. Tutto questo per combattere i sintomi dell'influenza che cerca di non ascoltare e di rispedire a casa loro.
Domani lei e i nani si sveglieranno con calma (in realtà non le piace dormire da sola e si sarebbe volentieri portata nel lettone uno dei due nani ma poi ha scelto la par condicio, affidando alle vicessitudini notturne la scelta) e avranno la loro colazione golosa. Poi andranno tutti insieme alla lezione di musica.
Nel tardo pomeriggio, se tutto andrà bene e nessun subdolo virus riuscirà a farsi strada nella Pinkytos' Home,  la Nonna R verrà per stare con i nani e lei, la mater dai capelli a carciofo, andrà con Mamma Gabry Domopack a un aperitivo milanese supermondano con swap party.
Quando ci sono i Nonni i nani, soprattutto il Minty, non la rimpiangono per niente:
"Mamma, domani quando c'è la nonna tu vai al lavoro?"
"No amore. Domani è sabato."
"Ma almeno a far la spesa ci vai?"
Il Morby no, lui va a periodi. In questo periodo ha la "cozzite". Qualsiasi cosa succeda, chiunque arrivi, ovunque sia il suo posto preferito è abbarbicato alla spalla della sua mamma, come una cozza al suo scoglio.
Ha anche acquisito le prime armi del corteggiamento e quando vede Mamma Pinkytos la chiama "amoeeeeee!"
Ovviamente è ampiamente ricambiato. Mamma Pinkytos lo adora, lo mangia con gli occhi, lo sbaciucchia.
Essere la mamma di un maschietto duenne è un'iniezione di autostima. E a volte dei capelli a carciofo te ne dimentichi proprio.

lunedì 20 gennaio 2014

Pinkytos' Hospital

Il Morby è febbricitante da venerdì e Mamma Pinkytos è in modalità Candy Candy.
La mater crocerossina è stata agli arresti domiciliari con il nano piccolo per tutto il fine settimana, mentre il Minty e Mister Baby gozzovigliavano, uscivano a cena, andavano a salutare la Zia Cinese e Little Lio-Giu in partenza per l'Oriente, andavano al cinema. Unica eccezione ieri pomeriggio quando, sotto il diluvio universale, Mamma Pinkytos ha accompagnato il Minty a una festa di compleanno mentre il Morbillo abbandonato si stracciava le vesti.
Oggi il Morby, ancora bollente, è rimasto a casa dal nido-lazzaretto e gli ha fatto compagnia la Nonna L. Nonostante il nano abbia salutato con grida disperate la mater fedifraga che, anzichè vegliare la prole ammorbata, usciva per andare a lavorare, il fatto che a casa con lui ci fosse la nonna ha scatenato la cieca gelosia del Minty: "Anche io voglio stare a casa".
"No amore, tu vai a scuola perchè bisogna andarci, ti diverti e non sei malato".
"Ma io SONO un po' malato."
"Non mi pare. E comunque non è bello stare a casa malati. Pensa che  il Morby questo fine settimana non è andato a trovare il cuginetto, nè alla festa di compleanno, nè al cinema."
"Mpf".
Tornato da scuola il nano inetto ha cercato di infliggere ogni genere di punizione corporale al fratello usurpatore, ma il Morby, particolarmente suscettibile e lamentoso per la febbre, bontà sua, teneva alla larga il Minty minaccioso.
Mamma Pinkytos domani starà a casa con il nano appestato e lo porterà dalla Dott.ssa Rosa Paroloio, come si conviene dopo quattro giorni di febbre, ma rimane convinta che si tratti di una semplice, banale, molesta, contagiosissima influenza.
E spera sia in via di guarigione. Perchè lei, la madre accudente, quando i nani sono malati è in equilibrio instabile. Si sente precaria, non è padrona del suo tempo per quanto misero e risicato sia. Sta a casa con uno, ma non basta: c'è l'altro da recuperare. Il frigo é vuoto, la Pinkytos' Home una Waterloo. Il motto è: resistere resistere resistere.
E benché in questi giorni la situazione sia un filo migliore per la disponibilità della Nonna L che le consente di andare qualche volta al lavoro, é comunque una noia. Ovviamente la speranza è che il prossimo paziente del Pinkytos' Hospital non sia il Minty il quale, invece, è di diverso avviso.
"Mamma,  domani rimango a casa con te."
"Perchè nano? Domani c'è scuola."
"Ho messo in bocca tre volte il ciuccio del Morby. Domani sarò malato di sicuro."
Evviva.

mercoledì 15 gennaio 2014

La mamma non dorme ancora

Da qualche notte Mamma Pinkytos  sta vedendo i sorci verdi. Va a letto tardi, per godersi qualche momento di relax, che di solito si merita solo dopo le 23.30. La notte, dalla una in poi fa il flipper, schizzando dal suo letto, a quello di Minty, al suo letto, a quello di Morby, al suo letto, alla cucina, di nuovo al letto, come una pallina impazzita.
Esempio inglorioso di notte tipo:
Ore 1: Mamma Pinkytos si sveglia per i colpi di tosse ripetuti ed insistenti del Minty. Si sveglia di soprassalto, le gira la testa. Si alza. Barcolla verso la cucina, prende un bicchiere di acqua, a volte un cucchiaino di miele, poi riempie una bottiglia, accende l'umidificatore. Torna dal nano, lui si lamenta, tossisce, respira male. La sua mamma lo veglia fino a che la crisi non passa. A volte si addormenta, nel letto del Minty o seduta al suo fianco.
Ore 1,40: il Morby si sveglia, piagnucola. "Mamma! Mamma!" La voce è sempre più forte, i richiami sempre più insistenti. Se Mamma Pinkytos non si alza subito il nano scoppia in un pianto dirotto. La mater assonnata si alza, corre dal nanetto. Lui è seduto sul letto, smette di piangere: "Ciu-cio" scandisce. Il ciuccio malefico non si trova. Mamma Pinkytos ravana nel letto del nano, si rialza, picchia la testa. Il nano si spazientisce e ricomincia a piangere. Alla mater non dormiens sale l'ansia. Cerca nella fessura che si crea tra letto e muro, trova il ciuccio. Mamma Pinkytos corre in bagno a sciacquarlo, il Morbillo si infuria, urla. Lei torna, gli infila il tappo, lui stecchisce all'istante. Mamma Pinkytos torna a letto, dolorante e nervosa.
Ore 3: il Minty approda nel letto di Mamma Pinkytos in cerca di compagnia. Non dice una parola. Si aggrappa a Mamma Pinkytos che, sul momento, lo scambia per il Morby. Poi realizza: è lungo, invadente, parecchio ingombrante. Lo prende di peso e lo riaccompagna nei suoi appartamenti. Il nano protesta, chiede compagnia. La sua mamma, provata, cade esanime all'istante. Dopo quasi un'ora si sveglia, con la,schiena e il nervo sciatico dolorante e torna nel suo letto.
Ore 4,30: il Morby chiama: "MAMMA! Acquaaaaa!" Mamma,Pinkytos schizza da lui, gli porge il biberon con l'acqua. Aspetta che il nano assetato la trangugi tutta, poi ripone il bibe e torna a nanna.
Ore 5: "Pipì! Pipìiiiii!" Va bene lo spannolinamento precoce, ma Mamma Pinkytos preferirebbe che, almeno la notte, il Morbillo si rassegnasse al pannolino. Invece si alza come un fulmine, porta il nano sul vasino, lo spoglia. Il Morby fa pipì con gli occhi chiusi. Mamma Pinkytos lo lava, gli rimette il pannolino, lo riporta a letto.
Ore 6,20: tocca al Minty: "Mamma corri!" Mamma Pinkytos, che ormai è una podista dell'oscuritá, corre da lui. "Cosa è successo nano? Tutto bene?" "Devi cambiarmi, cambiare il letto, cambiare tutto. Mi sono fatto la pipì addosso." Cosa che non è praticamente mai accaduta. "Come mai amore?" "Scusa non ho fatto apposta. Ho sognato di essere sul water." Benissimo.
Mamma Pinkytos lava il nano, lo cambia, toglie le lenzuola dal letto, porta il nano nel talamo coniugale, sperando che, anche lui, stecchisca all'istante. Ma niente. Lui si aggrappa come un koala a Mamma Pinkytos, chiacchiera, viene zittito, ride.
Alle sei e quaranta Mamma Pinkytos perde la speranza e si alza.
Inizia un nuovo giorno.
Yu-uh!

mercoledì 18 dicembre 2013

Se ne è andato

Mamma Pinkytos ricorda come fosse ora le sue lacrime mentre trasportava il lettino del Minty unenne dalla camera matrimoniale alla sua cameretta.
E stasera un altro nano se ne è andato. Il cucciolino di Mamma Pinkytos, che ha ventuno mesi (ma a lei sembra appena nato) si è rannicchiato nel letto grande sotto a quello del suo fratellino, ha detto: "Io gande", ha chiesto: "Pooh" e poi: "Lallo" (i suoi due peluches), ha stretto la mano della sua mamma e si è addormentato.
Mamma Pinkytos ora, nella sua stanza troppo grande e vuota, ha l'horror vacui. È triste triste triste. Per non potere guardare il suo Morby mentre dorme, per il tempo che passa.
Si sente un po' sola, con due nani quasi grandi che stanno per conto.loro.
Sa che è giusto, che è bello così.
Li guarda dormire: un nanetto sopra e uno sotto, due angioletti bellissimi, la sua vita.
Ma al cuor non si comanda.

martedì 3 dicembre 2013

Pronto Soccorso 2 - il ritorno

Oggi, mentre Mamma Pinkytos  era  impegnata in un'udienza durata tre ore con il cervello in via di scioglimento per il caldo dell'aula e la stanchezza, Mister Baby era, nel suo unico giorno da papá a tempo pieno, in gita al Pronto Soccorso con i nani, per accompagnare il Morby grondante di sangue con uno squarcio in fronte.
Mamma Pinkytos ha appreso la ferale notizia via sms, a fine udienza, mentre pregustava una passeggiata in solitaria fino alla fermata dell'autobus. Si è fatta accompagnare al Pronto Soccorso in moto dalla segretaria, nel gelo dicembrino, con un casco di fortuna preso in prestito da Crazy Boy. Ha trovato i nani che si ingozzavano allegramente di patatine e un Mister Baby mortificato per l'accaduto per il quale, peraltro, non ha nessuna responsabilitá. Il Morby, che si è inciampato andando a sbattere con la testa contro un pilone di cemento nel cortile di casa, aveva la testa fasciata ed il viso tutto sporco di sangue. Ha visto Mamma Pinkytos e, con il dono della sintesi che lo contraddistingue, le ha detto: "Io mae teta. Io tine. Bello." (traduzione: io mi sono fatto uno squarcio in testa ma, poichè ora mi sto ingozzando impunemente di patatine, la situazione non mi dispiace affatto.)
Poichè il Minty iniziava a dare segni di insofferenza ("Andiamo a casa mamma? Io sono stanco e sfortunato. Perchè oggi io e il papá dovevamo fare il presepe e invece non lo abbiamo fatto"), Mamma Pinkytos ha scaricato per i nani un cartone di Pimpa sul suo cellulare e li ha messi seduti a guardarlo. Sul più bello, il Morby è stato chiamato per la sutura e lui, che odia i camici bianchi e si dispera per un semplice controllo del peso, ha dato il meglio di sè,
mentre l'ago gli trapassava la fronte per ricucirlo (Mamma Pinkytos non l'aveva ancora visto senza fasciatura e il taglio, lungo e largo, sanguinava ancora) e la mater infingarda con una mano gli accarezzava la manina tremolante e con l'altra lo teneva fermo.
Il nano, con le lacrime rosse di sangue, urlava disperato chiamando indifferentemente: "Mammaaaaaa!" "Papá!" e "Pimpaaaa!" (traduzione: la Pimpa è una di famiglia. Va bene cucirmi senza anestesia, va bene tutto ma interrompermi mentre vedo un cartone della Pimpa, questo proprio no, non dovevate farlo!)
Terminati la sutura (3 punti) e l'incerottamento, il nano è tornato tra le braccia della sua mamma e la Pinkytos' Family è finalmente potuta tornare a casa, a mangiare un piatto di pasta con la ricotta.
Mamma Pinkytos, che si coccolerebbe il suo nano rattoppato tutta la notte, è un po' triste perchè domani vorrebbe stare con lui. Purtroppo ha impegni di lavoro inderogabili. Peró è anche felice perchè, grazie allo spirito caritatevole della Nonna R, non dovrá mandare il Morbillo al nido, dove avrebbe rischiato ulteriori traumi alla ferita.
Ora Mamma Pinkytos sta per esaurire le batterie e dire che ha anche marinato zumba ed il conseguente saltellamento sulla scia di Alina Filoderba.
Giusto il tempo di raggiungere il letto. Magari stanotte terrà la manina al Morbillo dormiente fino a farsi venire le formiche al braccio.
Ogni tanto anche le mamme hanno bisogno di coccole.

mercoledì 27 novembre 2013

La bici rosa e il cerbiatto di plastica

Oggi Mamma Pinkytos, in pausa pranzo, é andata in pizzeria con Mister Baby. Sulla porta, prima di entrare, ha avuto una bella sorpresa: la sua inconfondibile bicicletta rosa con scritto "Regina", quella che le avevano rubato a setttembre sotto casa, quella con un raggio rotto e un gancio in plastica mancante, quella che per fare duecento metri in leggera pendenza devi essere Fausto Coppi, proprio quella bici, era inconfutabilmente lì, parcheggiata.
A Mamma Pinkytos è preso un colpo ed è entrata in pizzeria sul piede di guerra e malvolentieri, decisa a non andarsene fino all'arrivo del sedicente proprietario. Poi ha chiesto al gestore e ha saputo che il suo amatissimo velocipede, dallo scarsissimo valore economico ma affettivamente prezioso (le ricorda i primi giretti con il Minty piccino, urlando: "Evviva!" a squarciagola), era stato abbandonato lì da almeno un mese da una coppia di inglesi zaino-muniti. Come la sua bici sia finita in mano agli inglesi zaino-muniti Mamma Pinkytos non vuole saperlo. Sa solo che oggi, tutta contenta, si è ripresa la sua bicicletta tutta impolverata e con il raggio rotto. Echissenefrega se nel frattempo ne ha comprata un'altra.
Sempre oggi, il cerbiatto in plastica del Minty è andato, ovviamente per mezzo del Morbillo, nella cassa dell'Home Theatre a fare compagnia alle chiavi della macchina di Mister Baby. Mamma Pinkytos e il Minty hanno cercato in ogni modo di provvedere al recupero del povero aninale, ma senza successo. In compenso hanno recuperato un ciuccio e un altro paio di calzini del nano piccolo.
Dopo l'insperato ritrovamento della bici, Mamma Pinkytos non dá più nulla per scontato.
C'è speranza anche per il cerbiatto.
Mai dire mai.