lunedì 22 aprile 2013

Giorgio Napolitano

Sabato é stato eletto (o meglio ri-eletto) il Presidente della Repubblica (stendiamo un velo pietoso non tanto per chi é stato eletto quanto per il ridicolo teatrino che si é visto. Mamma Pinkytos immagina i due venerandi signori -il Presidente e la di lui signora - intenti a sbaraccare il Quirinale. Poi li immagina dire agli uomini del trasloco che no, non si cambia più casa. Poi la mente vola al film di Bisio - Benvenuto Presidente - e pensa che un Presidente che corre con i roller nei corridoi del Quirinale le sarebbe stato simpatico).
É da sabato, quando Mister Baby aveva inopinatamente lasciato la televisione accesa durante l'elezione, che il Minty, a intervalli regolari ripete cantilenando: "Giorgio Napolitano, Giorgio Napolitano, Giorgio Napolitano".
Ovviamente il cervellino del nano si fa delle domande: "Mamma ma perché alla televisione continuavano a lipetele quetto nome che mi fa lidere?"
Appunto. Bella domanda.

domenica 21 aprile 2013

Quando si spegne la luce

Quando si spegne la luce non si vede più niente. Si perdono di vista i contorni delle cose, non si riesce a vedere niente e nessuno.
Quando si spegne la luce si procede a tentoni. Ci si sente soli anche tra la folla, si ha paura di andare a sbattere.
Quando si spegne la luce non si riescono a misurare le conseguenze delle proprie azioni. Si cerca la luce che non c'è, poi gli occhi si abituano al buio.
Stamattina, al risveglio, Mamma Pinkytos ha trovato un messaggio sul cellulare. Una sua amica stava piangendo perché vicino a casa sua una mamma si era tolta la vita portando con sé la sua bimba di diciotto mesi.
Anche a Mamma Pinkytos é venuta voglia di piangere. Perché il gesto é di una inconcepibile incommensurabilità, ma quello che forse (giudicare dall'esterno é sempre difficile) c'é dietro molto molto meno.
Il ruolo di mamma porta con sé una grande solitudine e un'immensa responsabilità e lasciarsi risucchiare nel vortice di qualcosa di troppo grande (i nostri figli sono qualcosa di troppo grande da spiegare a parole. Mamma Pinkytos lo pensa tutte le volte che guarda i suoi nani) é  un attimo.
Quando si spegne la luce non si vede più niente.

venerdì 19 aprile 2013

Il Minty e la Principessa sul pisello

Il Minty inzerbinito giace stecchito nel suo letto, a Mamma Pintos manca assai poco per stecchire pure lei. Si sta sforzando di tenere gli occhi aperti perchè da due ore sta scaricando e ordinando on line le stampe delle foto del compleanno del Morby e vuole assolutamente finire.
Oggi, per l'appunto, il Minty ha invitato a casa la mitica Vale (o meglio lei si è autoinvitata, come spesso fanno i nani quattrenni), quella dell'India, quella che se non ha voglia non lo saluta, ma se ha voglia si autoinvita e lo fa in un modo che anche se hai un impegno improrogabile e nessuna voglia di vederti ribaltare casa, alla fine cedi e dici sì.
Per farla breve, due ore dopo Mamma Pinkytos le aveva costruito una corona da principessa di cartoncino giallo, le aveva servito biscotti, succo di frutta, acqua e formaggio in quantità, il Minty le aveva regalato metà dei suoi giocattoli (due peluche grandi, un quaderno, degli attacca e stacca) e il Morby le ronzava intorno ammiccante.
Mamma Pinkytos ha avuto un'ulteriore conferma di quello che già sapeva: le femmine hanno non una, ma dieci marce in più. Mentre il suo nano, inzerbinito, faceva tutto per compiacerla, Sua Altezza la Vale, novella Principessa sul Pisello, sciorinava richieste a ripetizione: "Belllo questo. Me lo regali?" "Grazie. Regalami anche questo. Sei pieno di pupazzi." E se il Minty, frastornato, sollevava qualche timida obiezione proponendo un'alternativa, era pronta la replica: "Eh no. Questo a me non piace. Tienilo tu. Io voglio questo."  E via di seguito: "Vero Morby che anche tu mi regali qualcosa?" "Eh, ma in questa casa non c'é niente da principessa. Mamma di Minty, dammi qualcosa di tuo. Le scarpe o una collana." "Mamma Pinkytos, Vale e Minty hanno fame." "Mamma Pinkytos, portaci qualcosa da bere." "Mamma Pinkytos dammi un sacchetto che devo portare a casa tutte queste cose."
La Vale se ne è andata alle 19,30, prelevata da sua madre direttamente dal letto del Minty (dove si era infilatoa nche il Morby che rideva come un pazzo), e se ne è andata a casa carica come Babbo Natale.
E' arrivato Mister Baby, ha chiesto al Minty come era andata la giornata e come mai la casa fosse ridotta come neanche dopo un rave-party.
Il Minty serafico ha risposto: "E' stata qui la Vale."
Mister Baby ha subito capito l'antifona: "Non avete riordinato?"
"Ha detto che lo facevo io. Le ho anche regalato un sacco di cose."
Alle perplessità del pater familias ("Come mai?), il Minty zerbino rispondeva, senza un briciolo di dignità: "Le voleva."
Mamma Pinkytos ha pensato che, dall'alto della sua esperienza, tre o quattro cose da insegnare al nano in fatto di donne ce le ha.

Fratellini e sorelline

Baby Lila Capellipazzi aspetta un fratellino, il suo "grande" alla scuola materna aspetta una sorellina, la sua amica Annina Testaricciola ancora non si sa.
Per il Minty, che non ricollega in alcun modo il suo Morby che ormai è quasi bipede a questi esserini nella pancia delle loro mamme non ancora molto reali, l'argomento "fratellino o sorellina" è un argomento "caldo".
Stamattina, lungo il tragitto casa-scuola.
Minty: "Mamma, tu devi fae cento bambini. Così è più bello, siamo in tanti e la mia casa sembla una scuola."
Mamma Pinkytos preoccupata: "Cento bambini significano cento volte con il pancione. E' un po' faticoso amore."
Il Minty determinato: "Ma è bello mamma. Tanti flatellini. Più di Nicolò, più della Lila, più di tutti. Tanti che non ci stiamo in macchina e dobbiamo andae con due macchine."
Mamma Pinkytos: "E' bello avere tanti fratellini, ma è anche già una fortuna che ne hai uno. Al massimo si può pensare a una sorellina, tra qualche anno. Così c'é un'altra femmina in casa."
Il Minty becero maschilista: "No mamma. Quella te la fai tu pel te. Io dicevo tutti maschi. Così mentle voi giocate con le bambole, noi, che siamo tantissimi, le colpiamo e le lompiamo tutte."
Mamma Pinkytos, che si è prefigurata la scena, farà il terzo figlio quando scegliere il sesso sarà possibile e matematicamente certo.
Su questo è d'accordo anche Mister Baby (ovviamente non perché vuole una femmina ma perché crede che questo non accadrà nei prossimi dieci anni).

martedì 16 aprile 2013

Il Papa e le guardie svizzere

Il Minty dopo cena: "Papà vuoi giocale con me? Noi due siamo le gualdie svizzere e il Morby é il Papa e lo dobbiamo difendele."
Il Minty indossa il costume da centurione romano che gli ha regalato Mister Baby, mentre il Morbillo é al centro della stanza con le braccia protese verso l'alto e saluta con due manine. Niente da dire, si é calato nella parte.
Mister Baby abbozza, indossa l'elmo di cartone e impugna la spada di carta e nastro adesivo che gli ha portato il Minty.
"Vieni papà, andiamo a picchiale la mamma. Lei é il nemico."
Il Morby emette i suoi gridolini di giubilo e lancia banane di plastica.
Mister Baby fomenta i nani violenti. Il Minty non si fa pregare e passa alle vie di fatto contro il nemico disarmato che, ignaro del pericolo, sta incautamente riordinando la cucina.
É in questi momenti che Mamma Pinkytos, pur apprezzando il taglio storico del gioco, vorrebbe una figlia femmina.

lunedì 15 aprile 2013

Primavera!!!!

Yu uh!
É primavera e finalmente si vede. C'é il sole, fa caldino, Mister Baby ha montato il triciclo del Morby ed é tutta un'altra vita.
Ieri la Pinkytos Family ha vissuto, con grande felicità, la sua domenica primaverile tipo. Tutti in bici al parco gigante con la famiglia Capellipazzi, attrezzata manco stesse andando in campeggio per un mese, con tanto di tenda e lasagne.
Il Morbillo, tra l'eccitato ed il preoccupato, ha fatto la sua prima gita in bicicletta, sul seggiolino del potente mezzo di Mamma Pinkytos che, a corto di allenamento, veniva regolarmente seminata da Mister Baby, che pure aveva la zavorra del Minty.
Al parco i nani hanno scorazzato liberi, le mamme hanno spettegolato senza ritegno e i papà hanno fatto la spola tra gli uni e le altre.
Oggi, dopo il ritiro dei nani, pomeriggio al parco in libertà e, a seguire cena frugale della famiglia allargata (ma senza il povero Ali Theweatherman, ancora in treno, in attesa di scaldare e scollare la pasta al pesto di mezzogiorno) alla Pinkytos' Home.
É finita, come nella migliore Traditi, con il Morby disperato causa stanchezza placato solo grazie a Santa Tetta e il Minty e Baby Lila che in un minuto passano dall' amore all' odio e viceversa a causa di un'aspra e seria contesa riguardante la Peppa Pig e i Barbapapa.
Ma la vita in primavera é bellissima perché si cena con la luce naturale, perché non si mette la giacca, perché i nani si addormentano subito, perché i panni asciugano in fretta.
Fa niente se ogni sera Mamma Pinkytos deve mettere da lavare due cambi completi sporchi di terra e di erba. Fa niente se il Minty, alla sua mamma che lo invita a non buttarsi per terra, risponde: "Non posso mamma pecché mi piace troppo lotolammi nell'erba."
In fondo ha ragione lui.

venerdì 12 aprile 2013

Piccoli chiacchieroni crescono

Il Minty è stato indubbiamente un precoce parlatore. A un anno e mezzo già si faceva capire perfettamente e padroneggiava, sebbene a modo suo, un discreto numero di parole e a due anni aveva già un vocabolario vario e complesso. In buona sostanza era già in grado di stordirti di parole e di perchè, ai quali non sempre il malcapitato interlocutore sapeva (e sa) dare risposta ("Pecchè i morti sono morti?" "Pecchè quel bambino si chiama così?" "Pecchè la sua mamma non lo guadda quando lui la chiama?" "Pecchè le pessone buttano la spazzatula pel terra?" "Pecchè Gesù Bambino è morto e poi è rinato?").
Oggi, se per caso di capita di stare per mezz'ora con il Minty (e l'effetto è triplicato se insieme al Minty c'è pure Baby Lila Capellipazzi, che ammette candidamente: "Io sono chiacchierona e comandina"), o non gli dai retta (ma il nano pervicace non molla facilmente e urla a squarciagola: "Uffa!!!! Tu non mi ascolti. Io ti devo dire una cosa!!!") o ne esci con le ossa rotte e il cervello fumante, perchè i nani, si sa, non si accontentano di risposte distrette e superficiali, magari proferite mentre tu, mamma sciagurata, ti prendi la libertà di scambiare a tua volta due parole con una collega mamma ("Uffa!!! Ma tu parli sempre. Sei proprio una chiacchierona!!!" IO?!). Gli argomenti, loro, li devono e vogliono sviscerare nel profondo.
E se il Minty e la sua promessa sposa Baby Lila litigano, e capita spesso, è quasi sempre perchè tutti e due vogliono parlare nello stesso momento ("IO devo dire una cosa!" "La stavo dicendo IO!!!" "Tu parli sempre" "Tu sei un chiacchierone!").
Il giovane Morbillo, nato in una famiglia di chiacchieroni patentati (perchè anche Mamma Pinkytos e Mister Baby, quando c'è da sproloquiare, non si tirano indietro) guarda e impara.
A un anno, ovviamente, favella a modo suo, ma già in un modo assai vario e assolutamente comprensibile.
Anche Atina Calmaolimpica, la sua educatrice del nido, si è detto sorpresa dalla capacità del Morby di ripetere le parole e dalla sua eloquenza.
Le sue parole preferite, come è ovvio, sono MAMMA, che dice ormai in modo perfetto e alquanto insistente, e "CA-CQUA" ovvero acqua, parolina che urla tutto felice quando si appresta ad allagare la casa aprendo al massimo il rubinetto del bidet.
Poi, essendo uno che a tavola non si tira indietro (come ben si nota dalla pancia), dice "PAPPA" e "TO-TA", ma anche "NA-NA" (banana) e "PEA" (pera).
Ultimamente canta anche una simpatica canzoncina del nido, la "Torre alta", che è stata anche la prima canzone imparata dal baby Minty. Probabilmente se la sogna anche di notte, perchè spesso appena sveglio al mattino canta: "ALTA - ALTA - ALTA..." mimando i gesti della canzone con le manine: torre, farfalline, batti le manine...
Poichè in questa fase tutti i nani sono un po' pappagallini che ripetono le parole che gli vengono dette, il Morby dice spesso quello che viene detto a lui ossia "BA-TA" (basta), che nello specifico gli viene detto mille volte al giorno quanto tira pugni e si appende al televisore tentando di farselo cadere addosso.
Infine, il Morbilletto chiama le nonne "NO-NA", il suo papà "PA-PA", Mamma Polly Capellipazzi "PAOA" e, in modo assai euforico ma che non dà molta soddisfazione al diretto interessato, il suo fratellino "TA-TA".
Ma quel che in assoluto il Morby ripete meglio sono i ruggiti e le grida di battaglia che sente fare al Minty quando gioca ai suoi giochi di ruolo alquanto violenti. Li ripete con una tale cattiveria che riceve i complimenti del bellicoso fratello: "Blavissimo Morby, blavissimo!"
Piccoli chiacchieroni crescono.