"Mamma, sai cosa farò da grande?"
"Cosa amore?"
"Il paleontologo."
"Bellissimo. È un lavoro molto interessante."
"Sì poi vado a lavorare al museo e spiego a tutte le persone tutti i tipi dinosauri e di fossili."
"Devi studiare molto."
"Ma certo. Saprò tutto sulla preistoria. E poi al museo dove lavoro io ci verrà lo zio Morby con i miei bambini."
"Sì amore. Verranno tutti a salutarti e ad imparare tante cose nuove."
"Eh sì perchè scriverò dei cartellini con il computer e li metterò appesi così tutti potranno leggerli."
"Hai pensato proprio a tutto."
"Certo mamma. Se volete potete venire anche tu e il papà. Sarete molto vecchi ma io farò anche i cartellini scritti con i pallini così anche voi capirete qualcosa."
Il nano cresce e Mamma Pinkytos invecchia.
Quando il nano sarà un adulto, lei sarà una cariatide decadente, cieca come una talpa.
Ma lei il Braille mica lo conosce....
Bisogna dirlo al nano paleontologo.
Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
martedì 11 febbraio 2014
Io grande tu vecchia
sabato 8 febbraio 2014
Ciao Morbillino
Ciao Morbillino, sono quella che ti chiede sempre se ti può mangiare e che, quando tu rispondi ridendo: "Noooooo!", ti cattura e sbaciucchia a più non posso le tue guanciotte rosa.
Sono quella che chiami "amoeeeee" quando hai voglia di coccole.
Sono quella che cerca di fare la faccia seria e la voce severa, ma che a te non riesce a negare niente, ma proprio niente.
In poche parole, sono la tua mamma.
Quella che chiami di notte quando non trovi il ciuccio, quella che cerchi quando ti fai male, quella che per te ha perso la testa.
Perchè sei una meraviglia.
Sei un concentrato di dolcezza e forza e affronti il mondo ridendo, senza abbassare la testa.
Tu che sei un uragano e ti arrampichi in ogni dove, tu che a ogni festa sei l'"uomo-buffet", tu che hai i ricci più morbidi e dorati del mondo e le guance più rosa e più tonde, tu che cosa vuoi lo sai benissimo, tu che oggi sei sceso in ascensore da solo come se fosse normale, tu, proprio tu, sei qualcosa per cui la tua mamma ringrazia il cielo ogni minuto.
Allegria allo stato puro, nostalgia allo stato puro, perchè la tua mamma questo idillio lo ha già vissuto e sa che passa, che il tempo vola e sfuma i ricordi.
L'amore, quello, è inestimabile sempre. Ma il profumo della pelle cambia, i ricci cambiano, le guanciotte cambiano, la panciotta cambia. E l'allegria anche.
Mamma Pinkytos lo sa e ogni attimo è prezioso.
Grazie amore per ogni buongiorno e ogni buonanotte.
venerdì 7 febbraio 2014
Mamme in fuga
Mamma Pinkytos è stata latitante per qualche giorno, ma torna con una notizia-bomba.
Ebbene sì, è ufficiale: l'8 marzo, data di forte impatto simbolico, Mamma Pinkytos, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Gabry Camomilla voleranno a Parigi.
Un estremo sussulto di senso di colpa misto a senso di responsabilità ha fatto sì che organizzassero una fuga di una quindicina di ore soltanto. Toccata e fuga, andata e ritorno in un giorno solo.
Ma loro sono emozionate come adolescenti alla prima uscita, perchè in fondo E' la loro prima vera uscita di questa seconda vita senza pause. La loro uscita dal tunnel, come dice Mamma Polly Capellipazzi. Anche se per un giorno solo.
Perchè dopo un giorno solo, dopo l'omelette parigino che si vuole mangiare Mamma Polly e i macarons che si vuole mangiare Mamma Pinkytos (Mamma Gabry no, lei al cibo non ci pensa. Lei pensa ai grassi che bruceranno camminando su e giù per Paris cercando di vedere il più possibile), loro, le fuggitive, avranno nostalgia della vita senza pause, dei loro due nani a testa che gozzovigliano con i rispettivi padri in assenza delle madri Rottermaier, avranno anche un po' voglia di mettersi a cucinare la zuppa di legumi.
Forse.
Ma forse no.
E allora avranno buttato i soldi del biglietto di ritorno. Si faranno un InteRrail in giro per l'Europa, spettegoleranno fino alla nausea, mangeranno schifezze e street food (Mamma Gabry no. Piuttosto il digiuno.) senza nessuno in braccio, faranno shopping comprando souvenirs e bandana colorate, dormiranno per tre giorni di fila, fino ad annoiarsi. Di spettegolare, di mangiare, di fare shopping, di dormire. E allora torneranno. Forse il Minty, la Lila e Mister Camomilla andranno all'università, il Banana e il Morby avranno la patente e gireranno in coppia suonando alle ragazze.
Stasera: la famiglia allargata è a tavola. Sono in otto ora e riunirsi intorno ad un unico tavolo è sempre più difficile.
Mamma Pinkytos: "Sapete nani che le mamme andranno a fare una gita a Parigi tra qualche settimana?"
Lila: "Vengo anche io".
Minty: "Io non vengo. Ma poi vi raggiungo con il mio razzo."
Mamma Polly: "Eh no nani. Questa volta ci vanno solo le mamme."
Minty: "Embè... Io, il mio papà e mio fratello andiamo in America. Per tre mesi."
Buono a sapersi.
Forse Mamma Pinkytos può rinunciare all'InteRail.
P.S. se qualche altra mamma sull'orlo di una crisi di nervi vuole unirsi alle mamme in fuga e uscire dal tunnel per un giorno è bene accetta. Astenersi mamme di nani razzo-muniti, per gli evidenti rischi connessi.
lunedì 3 febbraio 2014
Anche le mamme nel loro piccolo si inc....
Va bene tutto e ripeto va bene tutto, nel senso che Mamma Pinkytos è una di bocca buona, abituata a pretendere pochino e vedere traboccante il bicchiere mezzo vuoto, a elargire sorrisi e pacche sulle spalle gratis, a farsi prendere bonariamente per il naso dai suoi nani tiranni, a scarrozzarli ovunque vogliano. Ma il troppo è troppo.
Oggi piove, anzi diluvia, con i tempi che corrono lavora per lo più gratis, non si ferma un attimo e alle cinque sembra Morticia Adams, va a prendere il suo nano grande alla materna, lo accoglie con un abbraccio e un sorriso, vede che lui nasconde un libro irrimediabilmente pasticciato con i pennarelli, gli dice che no, non si fa, che i libri non si scarabocchiano, che è meglio che non porti libri a scuola se fanno quella fine, lei è accovacciata, ad altezza bambino come insegna la moderna pedagogia, gli parla occhi negli occhi e intanto lo aiuta a vestirsi, lui fa repentinamente la faccia da dobermann, le viene contro come un bullo di periferia, la spinge in terra.
Lei si alza, non dice una parola, aspetta che lui si vesta, lui le lancia il libro, lei non lo prende, lo lascia lì, lui piange, escono dalla scuola, lui piange, piange, urla. Lei non dice niente. È stanca di parole.
È in sciopero.
Vanno a casa.
Con i nani refrattari che chiedono e recriminano Mamma Pinkytos fa orecchie da mercante e si mette allegramente a farsi i fatti suoi.
Lui non smette. È una escalation.
Picchia il fratello, sputa la spremuta d'arancia.
Il Morby piange: "In brascioooooo!!!!!"
Mamma Pinkytos fa yoga.
Oooooommmmmmmm.
Figli ingrati.
Pensa a cosa ha fatto di male e non le viene in mente nulla, se non una volta che alle elementari aveva falsificato un voto sul quaderno.
Da "benino" a "bravissima".
Lungimirante.
E modesta.
Se stasera non andasse al boliviano con le amiche, Mamma Pinkytos sarebbe una potenziale serial killer.
Anche le mamme nel loro piccolo si incazzano.
Ed è una citazione. Con licenza poetica.
sabato 1 febbraio 2014
Il fascino del pancione
Mamma Pinkytos esce dall'agognata doccia settimanale, si infila l'accappatoio e inizia ad asciugarsi i capelli.
Inopinatamente irrompe il Minty che, quando la sua mamma è in bagno, ha sempre qualche esigenza impellente: "Mamma, devo lavare i denti."
"Vieni nano."
"Che puzza!"
"Che strano.. La mamma si è appena lavata e il bagno è profumato."
"Ah ecco, sono i tuoi capelli che puzzano."
"È il profumo del balsamo.."
"Bleah! Buttalo via questo balsamo... Invece mi piace tantissimo il tuo pancione".
"La mamma non ha il pancione, non ce l'ha più..."
"Sì che ce l'hai! Guardalo qui! Io ci vorrei rientrare..."
"Ci vuole un pancione più grande per farci stare un bimbo..."
"A me sembra bello grosso e scommetto che la mia testa ci sta..."
Mamma Pinkytos ha incassato e invitato il nano molesto ad uscire dal bagno.
E' vero che il pancione ha un certo fascino, ma in linea di principio sarebbe preferibile essere incinta per poterlo sfoggiare.
Forse sarebbe meglio che Mamma Pinkytos, anzichè profondere tante energie nel cucinare e consumare dolci di ogni tipo, si dedicasse seriamente allo zumba.
Uh uh!
mercoledì 29 gennaio 2014
Come non detto
Come non detto. Mamma Pinkytos non più tardi dell'altro ieri magnificava la sua imprevista capacità di ritagliarsi del tempo per sè e stasera, pur avendo estremo bisogno di riposo fisico e relax mentale (al supermercato: "Stai bene? Brutta cera. Starai facendo l'influenza senza febbre". A casa, la Nonna L: "Sei pallida. Siediti, sdraiati, mangia dello zucchero."), ha finito ora di sistemare la cucina dopo cena con i suoceri, raccattare qua e là libri, libretti, nani nudi e nani vestiti, melanzane e pomodori di plastica echipiùnehapiùnemetta, leggere e firmare comunicazioni varie delle ultime due settimane della scuola di Minty e nido di Morby, preparare crostata ricotta-mascarpone-cioccolato, stipare ogni oggetto fuori posto nella stanza magazzino, programmare tutti gli elettromestici di casa che, Santa Tecnologia, partiranno a turno, uno dopo l'altro, nelle prossime otto ore.
Ora Mamma Pinkytos è alla frutta e se c'è qualcosa dopo, il caffè o l'ammazzacaffè, è a quello stadio lì.
Non connette più. È vinta, stramazzata sul divano in modalità "stand by", con l'incompiuto intorno.
Come non detto.
Non fidatevi mai più di Mamma Pinkytos.
lunedì 27 gennaio 2014
Incredibile ma vero
Incredibile ma vero.
Alle 22 meno qualche minuto, Mamma single Pinkytos è spiaggiata sul divano, con una tisana alla liquirizia sul tavolino, il suo tablet sulle ginocchia e la mirabolante possibilità di fare zapping nel nulla televisivo.
Per regalarsi la gioia del sano cazzeggio, la mater incorreggibile si è dovuta fare violenza in vari modi:
1. ha fatto orecchie da mercante davanti alla richiesta del Minty di preparargli gli scones per colazione (si è ricordata della torta di sabato mattina. Mica ha l'Alzheimer lei!)
2. ha dribblato sapientemente la montagna di panni lavati e stirati da riporre nell'armadio.
3. ha costruito una avveniristica torre con le infinite scatole di scarpe nuove per tutta la famiglia acquistate da Mamma Pinkytos ai migliori saldi della sua vita (- 90%! Da non credere...) e l' ha lasciata lì, in bella mostra, in attesa che le venga un'idea brillante su dove infilarle.
4. ha lasciato la sua borsa del lavoro con dentro il fascicolo relativo all'udienza di domani, che avrebbe avuto bisogno di una ripassatina, a distanza di sicurezza.
5. ha fatto finta di non sentire il Morbilletto che voleva compagnia, troppo stanco per puntare i piedi.
Non è stato difficile.
Incredibile ma vero.
Volere è potere. La prossima volta che andrà a dormire a mezzanotte senza essersi rilassata un attimo, rimbalzando come la pallina di un flipper da una stanza all'altra per far fronte alle esigenze e alle lamentele di tutti (che facilmente troveranno comunque qualcosa per cui lamentarsi), Mamma Pinkytos penserà che è solo colpa sua.
Lei può sempre tapparsi le orecchie.
Non vedo, non sento, non parlo.
E allungarsi sul divano con i piedi sollevati.
In quel caso ci sarà almeno un componente della Pinkytos' Family a vedere certamente appagate le proprie esigenze.
Lei.