martedì 12 dicembre 2023

La notte più magica che ci sia

È la notte di Santa Lucia, la più magica che ci sia.
Mamma Pinkytos ha tanti dolci ricordi, di quando era una bambina e attendeva con speranza il Dolce Forno che non arrivava mai, dello zio M che non riusciva mai ad addormentarsi, delle notti passate a contare le ore, rigida come uno stoccafisso, tra la paura per la delusione e la meraviglia.
Ricorda come fossero ora quei risvegli impastati di sonno e quel percorso costellato di caramelle dalla camera da letto ai giochi sul tavolo della cucina. Con la Nonna R ed il Nonno M, tutti e quattro insieme, svegli alle sei del mattino.
Oggi con lo zio M rimembravano quei momenti dolci con le lacrime agli occhi, come due vecchietti. Sono certamente i ricordi più belli dell'infanzia.
Ma la notte più magica che ci sia,  lo è ancor di più da genitore. 
L'ansia e la gioia di contribuire al sogno, l'emozione di vedere la meraviglia in quegli occhietti impiastricciati di sonno e stupore. Correre a nanna, fare pianissimo : "Ssssht!!" appena sussurrato e quella porta che sbatte sempre un poco troppo e nel momento sbagliato.
Fieno e carote per l'asino. Tisana per Santa Lucia. E magia per tutti. A volontà.
Perché c'è della magia nel creare gioia, sogni e meraviglia e farli durare negli anni.
Per chi ha ottimismo e fiducia la magia di Santa Lucia si rinnova ogni volta.
Il Morby, come ogni anno, questa sera ha chiesto a suo fratello di dormire con lui. Il nano piccolo ha da sempre paura di Santa Lucia, "perché a me quelli che ti entrano in casa di notte fanno paura". 
Ha preparato tutto con cura, ha messo la sveglia alle sei, si è infilato sotto il piumone alle nove e mezza lamentandosi con il Minty che invece stava ancora studiando.
"Scusami tantissimo Morby. Ti prometto che studio solo altri venti minuti, poi dormiamo". E per farsi perdonare è entrato vestito nel letto del fratello, facendogli il solletico.
Magia di Santa Lucia.
Mamma Pinkytos ha guardato quel ragnetto lentigginoso e quello spilungone  e li ha per un attimo rivisti bambini, con la meraviglia negli occhi per la tenda del circo montata in salotto.
Per loro il tempo dei giocattoli è passato.
Ma la magia sarà sempre la stessa.

E comunque

E comunque l'app dell'Esselunga on line in burn-out il 12 dicembre è qualcosa che mette a rischio la sopravvivenza della Pinkytos' Family.
Niente cibo, niente fieno per i conigli, niente carta igienica. Troppe code in giro per pensare di prendere l'auto e andare a fare la spesa. Il motto è Resistere resistere resistere. Pane, latte e scatolette di tonno.
Che un po' di dieta prima delle feste male non fa.
E comunque Mamma Pinkytos, se in casa tira la cinghia, in compenso fuori casa sta gozzovigliando come un maiale.
Lei, contrariamente al resto del globo terracqueo che va in stress per i troppi impegni pre festivi, le cene di Natale le adora. Sono il pretesto per rivedere vari gruppi di amici, per stare insieme e fare due risate. Però, proprio per evitare l'effetto stress, si è autoimposta un diktat: va solo se ha voglia. 
Uscire a cena deve rimanere una coccola, un piacere che si concede e le migliora la serata.
Come domenica. Un gruppo ben assortito di amiche che non vede spesso, l'immancabile Mamma Polly Capellipazzi, il tradizionale Secret Santa, ovvero il regalino da aprire ad estrazione, ciascuna ne porta e uno e ciascuna ne riceve uno. E fa niente se Mamma Perlitchka Traveller ne aveva portati cinque, nella speranza di riceverne cinque.
Ne basta uno, ma come si deve.
Come quello capitato a Mamma Polly: un soprammobile a forma di melograno , con tanto di chicchi rossi, che le ha fatte ridere fino alle lacrime e che sarà il suo asso nella manica per il 2024.
La fortuna è come una buona amica: bisogna sceglierla.
Mamma Pinkytos almeno questa dote se la riconosce: se ha tante buone amiche, che sono il bastone della sua vecchiaia ed il sale della sua vita, qualche piccolo merito lo avrà no?!
E comunque, a proposito di amici e regali: domenica la Pinkytos' Family , insieme a tutta la comitiva di spostati che sono i suoi amici, è attesa dall' immancabile "schifo-tombola" di Natale, in pausa da troppo tempo causa COVID.
Nell'ultima edizione i premi più ambiti erano stati le scarpe bucate del Minty e una confezione di antibiotico. 
Alla versione più sobria organizzata alla cresima del Minty e della Lila il primo premio era il kit per la pulizia del wc.
La schifo tombola è l'unico gioco dove speri di non vincere.
Perché anche la sfortuna è una questione di punti di vista.
E comunque a Mamma Pinkytos il kit wc magari potrebbe anche servire.

domenica 10 dicembre 2023

Slow Christmas

Sant'Ambrogio ha regalato alla Pinkytos' Family una mini vacanza sulla neve. Due ore di slittino sono costate sei ore di coda in autostrada. Ogni volta Mamma Pinkytos pensa che deve starsene a casa, che l vera vacanza è non prendere la macchina e non guidare nel traffico. Poi si ricorda le quattro pile di vestiti da stirare, le cacchette dei conigli in giro per casa, la spesa da fare, pranzo e cena da cucinare e pensa che in quelle sei ore di coda lei nemmeno guidava e in ogni caso era bella seduta. Gli spatzli del ristorante e i canderli in brodo quella coda la valevano tutta. E anche il "grazie" del Morby raggiante sulla neve.
Tra l'altro il nano piccolo in questi giorni è in down per il vaccino, ha dolori ovunque e stanchezza cronica, che evapora magicamente quando gioca a calcio e si intensifica in modo preoccupante quando deve fare i compiti.
"Mamma, non mi vaccinerò mai più. La prossima volta preferisco prendere il meringococco."
"Anche io nano ti preferisco con il meringococco. Tutto pieno di piccole meringhe in ogni dove."
Il Minty invece è a fine trimestre, è in esilio forzato nel suo loculo 2*2 e fa le prove dell'estrazione degli interrogati con i numeri del Lotto.
"Mamma ho simulato venti estrazioni. Il nove è uscito dodici volte. Sono spacciato."
Ogni mattina con rediviva speranza saluta Mamma Pinkytos con un sorriso e un: "Potrei balzare oggi?"
Fortunatamente incassa il quotidiano 'no' con la consueta sportività.
Nel frattempo il Natale si avvicina ed il traffico aumenta.
Mamma Pinkytos è sempre più insofferente nei confronti delle code, soprattutto se non ti portano in vacanza.
Vorrebbe comprare di tutto, osserva ammaliata i carrelli pieni e le persone alle casse con le mani piene di tutto, giocattoli, articoli di profumeria, vestiti e accessori, e non riesce a comprare un bel niente.
Ieri si è regalata quaranta minuti tranquilla in libreria a scegliere i libri da regalare e quando è stata ora di andare in cassa si è lasciata scoraggiare dall'ennesima coda e i libri li ha comprati su Amazon, sentendosi in colpa nei confronti dei librai, dell'Italia, di Greta Thunberg, dell'intero pianeta.
La verità è che Mamma Pinkytos è invecchiata. È divorata dall'ansia delle scadenze di fine anno e per lei il Natale è piumone, famiglia, lucine, calore, cioccolata calda, scorzette d'arancia candite e profumo di biscotti.
Neve e silenzio.
Uno slow Christmas.
Ieri a tal proposito ha fatto le meringhe.
E il Morby, nonostante il vaccino, non ha disdegnato affatto.




giovedì 9 novembre 2023

Mamma Pinkytos, il non più nano e le altre due pazze

Il prossimo weekend Mamma Pinkytos, il Minty, Mamma Polly Capellipazzi e la Lila Capellipazzi dovrebbero andare a Dublino.
Il condizionale in questa storia è d'obbligo.
Perché vi pare che Mamma Pinkytos, il non più nano e le altre due pazze possano farsi un tranquillo weekend fuori porta organizzato a puntino senza intoppi e in allegria? La domanda è retorica. 
Tutto è nato in estate quando Mamma Pinkytos e Mamma Polly per il compleanno del Minty e della Lila, dei quali sono a scambio anche le madrine, hanno pensato di regalare loro un budget da 120 euro  a testa da spendere per un' esperienza/viaggio da loro organizzata. Con quella quota dovevano coprire le spese di viaggio e alloggio mamma/figlio.
Gli pseudo nani avevano prenotato un volo super low cost per Tirana e la notte in ostello per l'weekend di Halloween. Avevano studiato con cura anche l'itinerario e addirittura i ristoranti.
Ci ha pensato la Ryanair a mandare all'aria i loro piani ed il loro lavoro, cancellando il volo di andata.
I malcapitati si sono trovati così davanti all'alternativa rimborso/cambio volo.
Quello che Mamma Pinkytos non sapeva è che il volo poteva essere cambiato con qualsiasi altro volo nell'arco di quindici giorni. A costo zero.
Visto che la Ryanair manca poco ti faccia pagare anche l'aria che respiri, Mamma Pinkytos non ci poteva credere e temeva la fregatura.
Mamma Polly ci credeva ancor meno, tanto che ha simulato un cambio volo per assicurarsi  che il costo finale fosse veramente zero. Ma ha schiacciato un tasto di troppo. E il volo lo ha cambiato davvero. 
Data e destinazione randomiche, inserite solo per fare una prova.
Non è andata nemmeno troppo male: Dublino, due settimane più tardi.
Peccato che a Dublino un alloggio  in dormitorio misto costi come una settimana in Hotel extra lusso a Tirana.
Ma quello è un dettaglio.
L'inghippo vero stava nel sabato scolastico che i nani avrebbero dovuto balzare.
Al Minty hanno fissato la verifica di matematica, che non si sognava nemmeno di bigiare, dovendo recuperare un'insufficienza.
Mestamente Mamma Pinkytos ha cancellato l'alloggio prenotato e ha comunicato alle due pazze il loro forfait.
Poi la verifica di matematica è stata spostata di una settimana.
L'esultanza del Minty però è durata poco perché a quel punto è slittata a quel sabato la verifica di inglese, originariamente prevista per il venerdì precedente.
Vuoi non mettere l'inglese sullo stesso piano della matematica?!
Mentre il Minty meditava di andare lacrimoso dalla prof di inglese adducendo la morte di qualche parente lontano che lo avrebbe costretto a partire, si è accorto che con il cambio orario il compito sarà alla prima ora. È stato pertanto deciso che il nano andrà a scuola, farà la verifica  e uscirà alle nove. Mamma Pinkytos lo aspetterà fuori con il suo jet privato diretto all'aeroporto.
Amen.
Dopo tutto questo casino, anche la Lila ha scoperto di avere un compito in classe.
Ma è donna. E ha risolto a modo suo.
Decidendo che non lo farà.
Dublino sarà dopodomani.
Mamma Pinkytos è preoccupata da quel che potrà accadere nelle prossime 48 ore.



mercoledì 8 novembre 2023

Due desideri

The evening. Mancano ancora un bel po' di ore al momento in cui Mamma Pinkytos potrà felicemente svenire nel suo letto e in questo momento, spaparanzata sulle sedie di plastica dell'aeroporto di Brindisi desiderebbe ardentemente due cose: la capsula e un oculista. Per capsula intende quei fantastici loculi presenti in alcuni aeroporti dove, al costo di una suite in un hotel di lusso, ti concedono appunto il lusso di murarti in un loculo cimiteriale di 50 cm per 50. Sdraiato. E a volte anche con la TV.
L' aeroporto di Brindisi non è tra questi.
L' unico servizio apprezzato è la vendita di taralli multigusto.
Per quanto riguarda l'oculista non deve essere necessariamente figo. Va bene uomo, donna, altro, grasso, magro, lentigginoso. Ma deve farle passare questo dolore infernale all'occhio sinistro che la rende un incrocio tra il Grinch e Andrea Bocelli.
Comunque.
Oggi Mamma Pinkytos ha mangiato le orecchiette alle cime di rapa ed erano così piccanti che le ha usate come rimedio per il mal di gola. E hanno abbastanza funzionato.
La tosse per ora è sotto controllo e nessuno pare essersi allontanato da lei in via precauzionale temendo il contagio di chissà cosa. Forse perché non c'è nessuno in questo stramaledetto aeroporto.
Il Salento fuori stagione è come Milano senza la nebbia.
Bello ma insolito. Poco frequentato.
E dire che stamattina diluviava e faceva tanto Londra.
Non deve più parlare. Né scrivere. Ma mica può dormire qui sulle panchine dell'aeroporto, come una milanista qualunque.
Se due desideri sono troppi, almeno uno si può?
Facciamo la capsula?
P.s. Se a qualcuno interessasse: l'udienza comunque è stata rinviata. Amen.



Sonno

Mamma Pinkytos sta mangiando una brioche al pistacchio al bar dell'aeroporto e vorrebbe tanto essere nel suo letto.
Ha sonno.
Ha alle spalle una notte (si fa per dire, visto che la sveglia è suonata alle 4) insonne per la tosse, calmata amorevolmente da Mister Baby con il vecchio rimedio del pentolone di acqua, dopo che nemmeno i sedativi avevano fatto effetto. Ha gli occhi gonfi per la congiuntivite, il raffreddore e un'idea molto chiara di dove vorrebbe essere ora.
Non qui sulle sedie metalliche dell'aeroporto circondata da milanisti in stato comatoso.
Ogni tre minuti dall'altoparlante suona l'inno alla gioia.
Il motivo non le è del tutto chiaro, visto che sulle facce da aeroporto alle cinque di mattina di gioia ne vede poca. A parte nei milanisti che però stanno talmente messi male che non si vede.
Mamma Pinkytos ha già scarpinato un km dal parcheggio al terminal e un altro km dai controlli di sicurezza al gate. Per oggi ha già dato.
Buonanotte.
E invece deve arrancare a piedi fino all'aereo, sedersi al freddo, sorbirsi la dimostrazione di sicurezza, aspettare che ci siano quei dieci minuti di silenzio del decollo per potere chiudere gli o prima che il personale di volo si metta a vendere la qualunque, arrivare a Brindisi, camminare fino all'area autonoleggi, noleggiare un auto, guidare fino a Taranto, aspettare l'udienza, litigare con il Giudice che di solito rinvia per un nonnulla insensibile all'elenco di cui sopra, discutere il processo se va bene, guidare di nuovo fino a Brindisi dove Mamma Pinkytos cercherà di ammazzare il tempo bivaccando per l'aeroporto in attesa del volo di ritorno. Arrivo previsto alla Pinkytos'Home: mezzanotte, minuto più minuto meno.
Mamma Pinkytos si stanca solo a spiegarlo.
Quasi quasi adesso si stende per terra in qualche angolo dell'aerostazione insieme ai milanisti. E pure insieme ai tifosi del Paris Saint Germain, ugualmente stecchiti, ma molto meno sorridenti.
Nel momento della disperazione e anche in quello del sonno siamo tutti uguali.

sabato 4 novembre 2023

Burnout

Il Morby.
"Sei tu mamma che mi devi aiutare!"
"Sei tu che non mantieni le promesse!"
"Sei tu che dici le bugie ed esageri sempre!"
"Sei tu che non mi hai preparato le cose!"
Il Minty.
"Sei tu che credi sempre di sapere tutto!"
"Sei tu che ti inventi le cose!"
"Sei tu che ti metti in testa che c'è qualcosa che non va!"
"Sei tu che mi fai sempre le stesse domande!"
Mister Baby.
"Sei tu che sei troppo accondiscendente."
"Sei tu che gli dai sempre ragione.."
"Sei tu che non riesci mai a tenere il punto e a farti rispettare!"
"Sei tu che fai la vittima."
"Sei tu che non dai il buon esempio e lasci in giro tutto."
È lei. Che se urla è pazza, se raccomanda è ansiosa, se non parla è musona. 
È lei. Che ogni tanto non sopporta più nessuno, diventa una persona che non le piace ma vorrebbe soltanto scappare per mezza giornata. Sentire soltanto silenzio e non essere sempre a disposizione. Ma poi si sente in colpa. Non riesce a scrollarsi di dosso l'abitudine ad anteporre i bisogni degli altri ai propri. E le manca l'aria.
Un giorno di questi Mamma Pinkytos scappa con Luna su un'isola deserta.
Perché forse è proprio della solidarietà femminile che sente il bisogno. Se poi l'essere femminile in questione è morbido e non parla, per lei è anche meglio.