mercoledì 15 gennaio 2014

La mamma non dorme ancora

Da qualche notte Mamma Pinkytos  sta vedendo i sorci verdi. Va a letto tardi, per godersi qualche momento di relax, che di solito si merita solo dopo le 23.30. La notte, dalla una in poi fa il flipper, schizzando dal suo letto, a quello di Minty, al suo letto, a quello di Morby, al suo letto, alla cucina, di nuovo al letto, come una pallina impazzita.
Esempio inglorioso di notte tipo:
Ore 1: Mamma Pinkytos si sveglia per i colpi di tosse ripetuti ed insistenti del Minty. Si sveglia di soprassalto, le gira la testa. Si alza. Barcolla verso la cucina, prende un bicchiere di acqua, a volte un cucchiaino di miele, poi riempie una bottiglia, accende l'umidificatore. Torna dal nano, lui si lamenta, tossisce, respira male. La sua mamma lo veglia fino a che la crisi non passa. A volte si addormenta, nel letto del Minty o seduta al suo fianco.
Ore 1,40: il Morby si sveglia, piagnucola. "Mamma! Mamma!" La voce è sempre più forte, i richiami sempre più insistenti. Se Mamma Pinkytos non si alza subito il nano scoppia in un pianto dirotto. La mater assonnata si alza, corre dal nanetto. Lui è seduto sul letto, smette di piangere: "Ciu-cio" scandisce. Il ciuccio malefico non si trova. Mamma Pinkytos ravana nel letto del nano, si rialza, picchia la testa. Il nano si spazientisce e ricomincia a piangere. Alla mater non dormiens sale l'ansia. Cerca nella fessura che si crea tra letto e muro, trova il ciuccio. Mamma Pinkytos corre in bagno a sciacquarlo, il Morbillo si infuria, urla. Lei torna, gli infila il tappo, lui stecchisce all'istante. Mamma Pinkytos torna a letto, dolorante e nervosa.
Ore 3: il Minty approda nel letto di Mamma Pinkytos in cerca di compagnia. Non dice una parola. Si aggrappa a Mamma Pinkytos che, sul momento, lo scambia per il Morby. Poi realizza: è lungo, invadente, parecchio ingombrante. Lo prende di peso e lo riaccompagna nei suoi appartamenti. Il nano protesta, chiede compagnia. La sua mamma, provata, cade esanime all'istante. Dopo quasi un'ora si sveglia, con la,schiena e il nervo sciatico dolorante e torna nel suo letto.
Ore 4,30: il Morby chiama: "MAMMA! Acquaaaaa!" Mamma,Pinkytos schizza da lui, gli porge il biberon con l'acqua. Aspetta che il nano assetato la trangugi tutta, poi ripone il bibe e torna a nanna.
Ore 5: "Pipì! Pipìiiiii!" Va bene lo spannolinamento precoce, ma Mamma Pinkytos preferirebbe che, almeno la notte, il Morbillo si rassegnasse al pannolino. Invece si alza come un fulmine, porta il nano sul vasino, lo spoglia. Il Morby fa pipì con gli occhi chiusi. Mamma Pinkytos lo lava, gli rimette il pannolino, lo riporta a letto.
Ore 6,20: tocca al Minty: "Mamma corri!" Mamma Pinkytos, che ormai è una podista dell'oscuritá, corre da lui. "Cosa è successo nano? Tutto bene?" "Devi cambiarmi, cambiare il letto, cambiare tutto. Mi sono fatto la pipì addosso." Cosa che non è praticamente mai accaduta. "Come mai amore?" "Scusa non ho fatto apposta. Ho sognato di essere sul water." Benissimo.
Mamma Pinkytos lava il nano, lo cambia, toglie le lenzuola dal letto, porta il nano nel talamo coniugale, sperando che, anche lui, stecchisca all'istante. Ma niente. Lui si aggrappa come un koala a Mamma Pinkytos, chiacchiera, viene zittito, ride.
Alle sei e quaranta Mamma Pinkytos perde la speranza e si alza.
Inizia un nuovo giorno.
Yu-uh!

martedì 14 gennaio 2014

La vita davvero

Oggi Mamma Pinkytos ha conosciuto una persona bellissima, dentro e fuori.
Un incontro che le é valso la giornata e forse anche qualcosa in più, un incontro di quelli che ti cambiano inevitabilmente e dopo non sei più quella di prima.
Con Luce la vita non è stata generosa, ma lei, anzichè prendersela con il destino cinico e baro, ha cercato di non arrendersi e di cambiarlo, con tutte le sue forze. Luce ha 30 anni e una grave malattia che la costringe a letto da 8 lunghissimi anni.
PRIMA era una numero uno: bellissima, magrissima, intelligentissima, brillantissima negli studi. Faceva saltuariamente la modella, all'università prendeva tutti trenta e lode.
DOPO lo è ancora, perchè la malattia ti fiacca il fisico, ma non la mente. Ha istituito una Onlus per raccogliere fondi per le costosissime cure negli Stati Uniti che le garantiscono una speranza di miglioramento, parla alla pari in inglese perfetto con i luminari statunitensi che seguono il suo caso, tira su il morale a chi le sta intorno.
C'è sempre un prima e un dopo quando di mezzo c'è una malattia, una canaglia che calpesta i sogni e ti fa scoppiare la testa. Per la disperazione, per il dolore, per la paura. Ma la malattia non può nulla contro la vita, la vita davvero, quella di chi ha capito il valore di ogni istante, la gioia della normalità. Quella di chi della morte non ha più paura perchè sa che non si comanda niente.
La casa di Luce è spesso piena di amici, che non l'hanno lasciata sola. La viziano, la coccolano, hanno traferito nella sua stanza il mondo (pizzate, compleanni) in modo che lei possa viverlo con loro.
Luce aveva bisogno di un avvocato, perchè le sventure della vita non vengono mai da sole. Sulla sua strada ha trovato Mamma Pinkytos che, in una mattina di pioggia, dopo tante e-mail, è andata a trovarla.
Una stretta di mano, sorrisi, confidenze e un abbraccio, un vero abbraccio.
Mamma Pinkytos se ne è andata ricca. Ha sentito la vita davvero, l'ha stretta tra le mani, insieme al braccialettino di caramelle che Luce le ha regalato per il Minty. Le piacevano tanto quando era piccola.

domenica 12 gennaio 2014

Finalmente tu

Venerdì mattina.
Mamma Pinkytos telefona disperata al corriere che le dovrebbe consegnare la lavatrice.
"Pronto buongiorno. Sono Pinkytos. Volevo avere informazioni certe sulla consegna del mio elettrodomestico. Sono passati tre giorni lavorativi dall'ordine."
"Si certo signora. Il corriere la contatterà in giornata per concordare la consegna per settimana prossima."
"...."
"Signora? C'è ancora?"
"No, veramente no. Ho avuto un mancamento. Come settimana prossima? Siamo una famiglia numerosa, numerosissima. Insomma, siamo in quattro, ma  quattro persone parecchio macchiate. Sono senza lavatrice da sette-giorni-sette. Lei mi capisce vero?"
""Oh mio dio! Certo che la capisco. Il sabato normalmente non consegnamo ma mi rendo conto che il suo è un caso disperato. Inoltro subito il sollecito di massima urgenza."
Sei minuti più tardi.
"Pronto, è la signora Pinkytos? "
"Si, sono io.."
"Domani mattina alle 8,30 c'è qualcuno in casa per la consegna della lavatrice?"
"Assolutamente sì."
"Benissimo.  Provvederemo anche al ritiro dell'usato."
Mamma Pinkytos era al settimo cielo e già si sentiva un po' meno incarnazione della sfiga planetaria senonchè si ricordava che, sfortunatamente,  in un sussulto di ottimismo, aveva prenotato il suo idraulico di fiducia,  il Nonno G, per quel pomeriggio (venerdì).
Come è ovvio, mancando la materia prima, il Nonno G si limitava scollegare il tubo di carico e scarico dalla vecchia lavatrice per liberare lo spazio per la nuova. Quando Mamma Pinkytos, nuovamente in modalità "capitano tutte a me", si diceva preoccupata per l'installazione del suo nuovo gioiellino (Quando? Come? Chi?), il Nonno G rispondeva serafico: "Lo farai tu, non è difficile." Nei successivi dieci minuti insegnava alla mater impedita come usare pappagallo, pinza e cacciavite, come montare una fascetta, come collegare i tubi e verificare le guarnizioni.
Mamma Pinkytos la notte successiva non dormiva per l'emozione della consegna, ma soprattutto dell'istallazione, della lavatrice (oltre che per i molesti e frequenti risvegli alternati dei nani).
Alle ore 8,31 del sabato mattina, quando Mister Baby era già uscito di casa per un congresso, due energumeni varcavano la soglia della Pinkytos' Home e piazzavano nel bagno, scavalcando le montagne di panni sporchi, la sua nuova lavatrice: bellissima.
Mamma Pinkytos tentava il tutto per tutto: "Non è che vi occupate anche dell'installazione? "
"No."
"Mpf... Speriamo di riuscirci..."
"Lo farà LEI?"
"Sì io" (Cosac'èdisstranovoinonsapetechisonoioperchimiavetepreso???!)
"?!"
"Mio marito non c'è, non sembra difficile."
"Si ricordi di togliere l'imballo sotto la macchina e queste quattro viti gialle prima di collegare i tubi".
Benissimo. A noi due.
Ore 8,50: Mamma Pinkytos era nel bagno con in mano il libretto di istruzioni della lavatrice ed il pappagallo. Tentava di capirci qualcosa. Il Minty era completamente vestito da "aggiustatutto" equipaggiato con attrezzi giocattolo di ogni tipo. Il Morby si aggirava pericolosamente per casa con due cacciaviti veri in mano.
Punto n. 1: rimuovere l' imballo sotto la macchina sollevando l'apparecchio.
Peso: 77 kg.
Mamma Pinkytos sollevava con tutta la forza che ha, inclinando la lavatrice su un lato.
Minty: "Prendo io mamma!"
M.P, : "Sta lontanooooo!"
Con fatica Mamma Pinkytos faceva quanto richiesto. Con conseguenze nefaste per la sua schiena.
Punto 2: messa in piano della lavatrice. Mettere la lavatrice in posizione orizzontale e regolare i piedini.
Impossibile.
Punto 3: rimuovere le viti di imballaggio.
Mamma Pinkytos prendeva il pappagallo, cercava di girare con tutta la sua forza, ma la vite non si muoveva neanche di un millimetro.
La mater sventurata provava e riprovava, ma senza risultati.  Cosi, di nuovo catalizzatrice della sfiga planetaria, con i panni sporchi e la lavatrice nuova non collegata vestiva i nani e li portava fuori.
Chiamava Ali Theweatherman, fuori con la sua ciurma. Incontrava lo Zio di Mister Baby il quale si faceva delle grasse risate alla faccia della mater disperata e alle 13,30, dopo un consulto con il suo aiutante Handy Minty, Mamma Pinkytos,  avvilita e con i nani al seguito, bussava alla porta di un vicino cortese, chiamato dal Minty sig. Canaglia,  e chiedeva aiuto.
Alle 14,25, grazie al sig. Canaglia e al suo aiutante Handy Minty (felicissimo di aiutare o almeno di guardare finalmente qualcuno di capace), la lavatrice di Mamma Pinkytos terminava il suo ciclo di prova.
Nelle ore successive, mentre Mamma Pinkytos era al cinema con i suoi nani a vedere Peppa Pig, la sua lavatrice faceva inevitabilmente gli straordinari.
Ecimancherebbe.
Da ieri ha avuto giusto qualche oretta di ferie. Così impara.
Mannaggialamiseria.

sabato 11 gennaio 2014

Fiesta

Compiere gli anni e invecchiare non è così male quando si festeggia, seppure in ritardo, con le Amiche con la A maiuscola, con quelle che fanno di tutto per ragalarti un momento speciale, con quelle che sanno il mazzo che ti fai ogni giorno per stare dietro a tutto e atutti tranne che a te stessa e lo sanno senza che tu lo dica.
Mamma Pinkytos non festeggiava il suo compleanno tra amici da tantissimi anni, forse, ora che ci pensa, da quel 2 gennaio di 15 ani fa, quando Mister Baby le disse: "La facciamo a casa mia una festa per il tuo compleanno" e fu l'inizio di tutto.
Lei non ama essere al centro di festeggiamenti et similia, preferisce organizzare per gli altri.
Ieri sera però la serata organizzata per festeggiare il compleanno suo e di Claire con le loro amiche di pancia e di nani è stata così piacevole che lei, la mater viziosa, festeggerebbe altre mille volte. Lei e Claire sono state accolte con due bouquet di fiori colorati che si sono gelosamente portate in pizzeria, hanno chiacchierato di quelle chiacchiere sempre sentite e vive fino all'una di notte, hanno spettegolato, mangiato un metro di pizza in sei, guardato foto, riso. Di regalo hanno ricevuto, oltre ai fiori che bastavano e avanzavano, un buono per gustare insieme un glosissimo brunch un un locale del centro. Ovviamente per Mamma Pinkytos, la mater goloserrima, non ci poteva essere regalo migliore. Claire poi le ha regalato un beuaty case fashion con ombretto, rossetto rosso e smalto in tinta, per invitarla ad osare un po'. Unica nota stonata della serata la gaffe di Mamma Pinkytos al momento della consegna del suo regalo a Mamma Claire.
Mamma Pinkytos, infatti, nelle sue fugaci scorribande per negozi dei giorni scorsi,  aveva scelto con cura il regalo per la sua amica: una cuffia in lana bianca di una delle sue marche preferite che, alla mater sciagurata era piaciuta così tanto, che ne aveva comorata una identica (ma marrone) anche per sè.
Avendone comprate due, essendo il negozio affollato per i saldi e lei sempre di corsa, non si era fatta fare il pacco regalo, certa che a casa avrebbe trovato un cinfezionamento adeguato.
Ma la Pinkytos' Home orfana della lavatrice in questi giorni è un campo di battaglia, Mamma Pinkytos aveva buttato tutto il buttabile e, per il pacco di Mamma Claire, lei aveva solo un paio di fogli di carta sgualciti con disegnati Babbi Natale. Poi, ravanando qua e là, ha trovato una bustina verde di cotone decorata oro, con ancora dentro la macchinina di legno che la mamma della Zia cinese ha regalato al Morby. Un po' piccolo ma  carinissimo. Restituita la macchinina al nano, la mater sventurata, ha schiacciato ben bene la cuffia nel sacchettino.
Senonchè ieri sera, nel modo peggiore ("Oh grazie. Mi hai scritto anche il bigliettino... vediamo: per Morby... oh, un altro. Cara Mamma Pinkytos..."), si è accorta di avere lasciato nel sacchetto non solo il chiudipacco che accompagnava il regalo del Morby, ma anche un altro destinato a lei che accompagnava la penna che le hanno regalato gli zii cinesi e che probabilmente, avendo buttato l'altra carta, aveva infilato per conservarlo.
A Mamma Pinkytos, che odia i regali fatti a caso e che, anche quando fa un pensierino cerca sempre di fare in modo che sia personalizzato, è dispiaciuto molto fare la parte della ricicla-regali. Beh, magari non c'è niente di male, ma non è proprio da lei.
Lei adora fare regali e cerca semore di fare qualcosa di originale o utile, comunque adatto alla persona.
È disponibile per la fustigazione.
Anzi, per non essere stata attenta si autoinfligge una punizione: al prossimo compleanno  lei, la mater impedita, ballerà la country line dance con Mamma Cra, con gli stivaloni da cow boy e la gonna lunga.
Le risate sono assicurate.
Manca meno di un anno. Conviene che si eserciti.

giovedì 9 gennaio 2014

Notizie e pensieri sparsi dalla city

Mamma Pinkytos è tornata in città da quasi una settimana e ha avuto qualche giorno per raccogliere notizie, gossippare e non, qua e là. Giusto per capire cosa si è persa stando sui monti per dodici giorni totali.
Tanto per cominciare, Mamma Gabry Domopack, orfana dello zumba di Ciobin e dell'acquagym di Ivano Vaccipiano, ha iniziato a correre. Per un'ora al giorno. E anche se a Mamma Pinkytos la cosa affatica solo a dirla, fin qui i suoi atletici lettori non troveranno nulla di strano. Senonchè Mamma Gabry corre da ferma, in casa, sul tappeto. Ma non sul tapis-roulant, proprio sul tappeto persiano del salotto, con le cuffiette nelle orecchie come una teenager. Mamma Pinkytos ci pensa da tre giorni e quando è giù di corda pensa alla sua amica che corre sul tappeto del salotto, con il gatto che ogni tanto la fa inciampare e i figli che le ronzano intorno e ogni tanto le fanno il verso correndole a fianco. Per una lunghissima ora, sessanta minuti, tremilaseicento secondi.
Quando invece Mamma Pinkytos vuole sentirsi sollevata, pensa a sè stessa che corre tremilaseicento secondi sul tappeto che non ha con Minty che si arrabbia perchè la mater dispnoica non tiene testa alla sua logorrea e Morby arrampicato sul tavolo della cucina alla ricerca del ciuccio. Poi ricaccia indietro il pensiero molesto e pensa che, tra le tante fatiche quotidiane, una cosa del genere non le potrebbe mai, ma proprio mai accadere. E si sente già meglio.
In tutto questo però Mamma Pinkytos ha rinnovato l'iscrizione a zumba. E se Mamma Gabry si è lamentata perchè alla prima lezione post-panettone Ciobin e Alina Filoderba hanno battuto la fiacca e non ha sudato a sufficienza, Mamma Pinkytos è stata ben felice di sudare poco, ma non certo perchè la lezione era troppo blanda. Il fatto è che lei,  la mater sfaticata, ha acquisito hna tecnica sopraffina: lo slow zumba. Lei fa zumba nei limiti del fattibile, ma segue i movimenti ripetendoli alla moviola. Salta senza saltare, si abbassa la metà del necessario. Cosa s'ha da fa' per campà.
A proposito di forma, ieri Mamma Pinkytos ha incontrato Mamma Uma Lineaperfetta, come sempre impeccabile. Aveva addirittura le maniche corte e non sentiva freddo. In saldo aveva comprato un piumino indaco a fiori gialli, con il quale Mamma Pinkytos si sentirebbe Moira Orfei. A lei starà certamente benissimo. Ma i capelli ogni tanto si rizzano pure a lei. Il suo nano di venti mesi, ribattezzato Eddie The Terrible, che qualche settimana fa' si era chiuso a chiave nel bagno costringendo Mamma Uma a smontare la serratura come e meglio di un fabbro, proprio ieri ha chiuso la nonna sul terrazzo. Un passante ha chiamato la mater ignara, in ufficio appiedata, informandola che sua madre era stata chiusa sul terrazzo dal bambino il quale era in casa con la porta chiusa dall'interno a tirare la coda al cane. Alla super nonna non è rimasto altro da fare che rompere il vetro con uno sgabello. Mamma Uma Lineaperfetta vuole portare il nano malefico  da un esorcista, Mamma Pinkytos spera vivamente che il Morbillo si astenga dal compimento di atti di tal fatta, non essendo per nulla sicura delle proprie doti di fabbro e di scassinatrice.
Dalla sua amica Mamma Polly Capellipazzi, che aveva una gran voglia di vedere, Mamma Pinkytos si attendeva qualche gossip più succulento. In compenso, durante le vacanze, ha fatto fare parecchia ginnastica al Banana che, a sette mesi, cammina quasi, dando la mano al Morby, compagnetto di merende ansioso di insegnargli qualche monellata.
Infine Mamma Pinkytos è, suo malgrado, a dieta di cioccolato. Ha tre brufoli spaziali come non li aveva da vent'anni,  nausea e fastidi allo stomaco. Domani sera però uscirà a cena con le sue amiche per festeggiare in ritardo il compleanno e non è sicura di riuscire a mantenere il fioretto.
I brufoli vanno e vengono, il compleanno è una volta l'anno.
Crepi l'avarizia.

martedì 7 gennaio 2014

L'importanza della pasta al pesto

Mamma Pinkytos e il Minty tirano tardi a tavola, mentre Mister Baby presta assistenza psicologica al nano piccolo sul water.
"Io mamma quando sarò grande farò mille bambini."
"È una bella cosa amore, anche se mille mi sembrano un po' tanti. E' faticoso fare un bambino."
"Ma è bello. Io ogni volta che nasce uno starò a casa con i bambini che ho già a cucinare la pasta al pesto."
"Come mai la pasta al pesto?"
"Come ha fatto il mio papà con me, quando tu eri all'ospedale per fare nascere il Morby. Lui ha preso un vasetto di pesto bello grande e ha fatto tanta pasta con tanto pesto e mi diceva: "Se ne vuoi ancora ce n'è" ".
"Mi ricordo. Vi avevo preparato il vasetto di pesto fatto da me perché sapevo che vi piaceva."
"Era buonissimo. Vai ancora mamma a fare un altro fratellino che di pasta al pesto io e il papà ne possiamo fare tanta, così basta anche per il Morby."
Nelle sue elucubrazioni mentali riguardo all'eventuale possibilità di fare un terzo figlio, Mamma Pinkytos, tra i pro e i contro non aveva considerato la pasta al pesto. Che ha la sua indubbia importanza.

Post di servizio

Ehy amici e amiche, con il nuovo anno lo fate il proposito buono e giusto di mettere "Mi piace" sulla pagina Facebook di Mamma Pinkytos????
Anche perchè se Mamma Pinkytos ce la fa sono in arrivo novità...
Vi aspetto su Faccia Libro.
Ma continuate a commentare sul blog.