venerdì 27 dicembre 2013

In viaggio

"Ho fameeee!"
"Checkerrrrrr!"
"Non potete non farmi mangiare niente fino a staseraaa!"
"Checkerrrrr!"
"Siamo arrivati?"
"Checkerrrr!"
"Cracker! Anche io voglio un cracker."
"Checkeeerrr!"
"Siamo quasi arrivati?"
"Cacquaaaa!"
La Pinkytos' Family è partita per la montagna da circa un'ora. Il Morby reclama urlando un cracker e il Minty ha giá chiesto: "Siamo arrivati?" diciotto volte. Ma sono partiti e sono riusciti a stipare in macchina quasi tutti i bagagli preparati a rate da Mamma Pinkytos, bob e passeggino compresi. E questo è giá un successo.

mercoledì 25 dicembre 2013

Gli auguri di Mamma Pinkytos

Auguri via Facebook, via Whatsapp, via Skype. Auguri via etere, via cellulare, via Internet. Auguri che volano nell'aria. Auguri dati di persona, con un sorriso, con un bacio, i preferiti da Mamma Pinkytos. La mater lumaca, che mal si adegua alla tecnologia (ma che per Natale, di regalo, ha ricevuto un tablet), alla mattina di Natale, si è svegliata schiacciata come una sottiletta tra Minty e Morby, che l'hanno salutata con un bacio e le hanno augurato rispettivamente: "Buon Natale" e "Taeee!" Ed è stato il risveglio più bello del mondo.
Lei, la mamma che non dorme (quasi) mai, ma che in compenso mangia parecchio, il Natale lo adora. Per l'atmosfera, le lucine, i pacchetti, la gioia di stare insieme, per l'allegria. E quest'anno se l'è proprio gustato. Da quando ci sono i nani, il Natale è più caldo, l'albero è più verde, le luci e le palline più colorate, i regali sempre bellissimi e preziosi.
Ma Mamma Pinkytos sa che non tutti hanno la sua stessa fortuna, quella fortuna per cui non ha il coraggio di chiedere null'altro al cielo e accetta quel che viene quasi sempre con il sorriso sulle labbra. Tranne la gastroenterite, ovvio, perchè quella è proprio antipatica.
Anche Mamma Pinkytos,ad ogni buon conto, vuole mandare al mondo i suoi auguri di Buon Natale, quelli che quest'anno non ha scritto quasi a nessuno, stanca dei messaggini di auguri prestampati da mandare in serie. Non perchè non ci abbia pensato. Ma perchè per una cosa così intima e personale voleva ritagliarsi cinque minuti di tempo. E ce l'ha ora, dopo una giornata di gioia, in cui ha conosciuto il suo nipotino Little Lio-Giu ed è andata dopo anni al cinema sola con Mister Baby ("Andate al cinema mamma tu e il papà?" "Sì amore" "Ma andate solo voi due a vedere un film lungo per bambini?").
E allora Mamma Pinkytos vuole augurare buon Natale a chi soffre per un dolore, una mancanza, un'assenza, a tutte le persone a cui il Natale non mette gioia ma malinconia. Buon Natale a chi a Natale è diventata mamma perchè più Natale di così si muore. Buon Natale a chi è solo veramente e a chi si sente solo anche in mezzo agli altri. Buon Natale a chi sta combattendo con coraggio la propria battaglia, qualunque essa sia. Buon Natale a chi spera che il prossimo Natale sia meglio. Buon Natale a chi la notte dorme poco o niente, che pensi agli altri che non dormono e si senta in compagnia. Buon Natale a chi è felice di poco e con poco ì. Buon Natale a tutti i bambini del mondo perchè è grazie alla meraviglia nei loro occhi che ogni anno arriva Natale.

lunedì 23 dicembre 2013

Felicitá

Oggi Mamma Pinkytos è perfettamente felice. Dopo le ultime frenetiche settimane, condite da preparativi, scadenze, adempimenti, preparazione bagagli, gastroenterite, congiuntivite, tosse asmatica, pediatra, farmacia, cene, feste, pranzi, saggi e acquisti, oggi ha avuto il suo regalo di Natale. Semplice e speciale, come ogni regalo di Natale che si rispetti. Dopo avere finito alla mezzanotte di ieri di preparare valigie su valigie per il Natale dai nonni e la successiva settimana in montagna insieme a Mamma Nina e famiglia, stamattina mamma e nani avrebbero dovuto partire, dopo una capatina dalla pediatra per fare controllare la fastidiosa tosse del Minty. Ma lo studio della Dott.ssa Rosa Parloio stamattina era affollato come e più di un centro commerciale all'ora di punta. Mamma Pinkytos ha trovato la linea per fissare l'appuntamento dopo un'ora e mezza ed ha ottenuto il primo appuntamento del pomeriggio. Così- per evitare ulteriori devastazioni alla casa e per non vedersi disfare i bagagli faticosamente preparati - ha caricato in macchina i nani e li ha portati a fare una passeggiata in centro.
Hanno camminato tutti imbaccuccati sotto le lucine, ascoltando il suono delle cornamuse, tenendosi per mano. Hanno passeggiato tra le bancarelle dei mercatini di Natale.
Sono andati sulla giostra con i cavalli e poi all'ufficio postale a spedire ai "bambini poveri dell'Africa" i risparmi del Minty, "così li salvo, mangiano e passano anche loro un bel Natale". All'una mamma e nani sono andati a fare una scorpacciata di tigelle e poi a,salutare Mister Baby, in pausa dall'ufficio. Il Minty bellissimo, con il suo golfino rosso peruviano e gli occhi luminosi. Il Morby allegro e curioso come sempre. Mentre tornavano alla macchina il Minty ha,detto: "Sei felice mamma? Perchè io sono tanto felice. Che è Natale, che è vacanza, che siamo insieme."
Anche la mamma è tanto felice amore. Che è Natale, che è vacanza, che siamo insieme.
Non ci poteva essere regalo migliore.

mercoledì 18 dicembre 2013

Se ne è andato

Mamma Pinkytos ricorda come fosse ora le sue lacrime mentre trasportava il lettino del Minty unenne dalla camera matrimoniale alla sua cameretta.
E stasera un altro nano se ne è andato. Il cucciolino di Mamma Pinkytos, che ha ventuno mesi (ma a lei sembra appena nato) si è rannicchiato nel letto grande sotto a quello del suo fratellino, ha detto: "Io gande", ha chiesto: "Pooh" e poi: "Lallo" (i suoi due peluches), ha stretto la mano della sua mamma e si è addormentato.
Mamma Pinkytos ora, nella sua stanza troppo grande e vuota, ha l'horror vacui. È triste triste triste. Per non potere guardare il suo Morby mentre dorme, per il tempo che passa.
Si sente un po' sola, con due nani quasi grandi che stanno per conto.loro.
Sa che è giusto, che è bello così.
Li guarda dormire: un nanetto sopra e uno sotto, due angioletti bellissimi, la sua vita.
Ma al cuor non si comanda.

lunedì 16 dicembre 2013

Sei come la mia moto

"Toto mia... Beeelllaaa!"
Il Morby ha ricevuto da Santa Lucia, che ha captato perfettamente il desiderio di indipendenza del nano piccolo, una motina elettrica. Niente di roboante, una vespina rossa demodè piena di api da vero figlio dei fiori, che per lui è la più bella del mondo.
Come ogni regalo gradito, non ha avuto requie e venerdì e sabato è stata usata da M&M's, che sfrecciavano ridendo come pazzi rigorosamente in due e senza casco, per ogni esigenza: "Tiaaaa! Veni toto!" (Minty! Vieni in moto, su! Si parte!)
"Mamma devo fare la cacca. Vado in moto perchè ho mal di gambe. Vieni Morby a farmi compagnia!"
"Io denti. Toto." (Io invece devo lavarmi i denti visto che oggi ho divorato avidamente una trentina di caramello. E visto che ho il mezzo, non faró la fatica di usare le gambe.)
Lo scooterino Honey per un giorno e mezzo ha scorazzato per la Pinkytos' Home schiacciando caramelle seminate per il soggiorno da Santa Lucia, facendo la gimkana tra mobili e regali, schiantandosi contro il muro con il Morby che forsennatamente continuava a premere sull'acceleratore, portando due nani irrequieti e rumorosi, talvolta pure peluches-muniti, poi è morto. Così, senza alcun preavviso.
Mamma Pinkytos, credendo che la carica fosse terminata, ha attaccato il potente mezzo alla corrente, ma una notte di carica non ha sortito alcun effetto.
I nani ovviamente sono in lutto, Mamma Pinkytos e Mister Baby.parecchio dispiaciuti. Così oggi la moto rossa è andata all'ospedale, ovvero sia dall'Handy Manny dei poveri, Max Cacciavite, che tenterá l'impossibile per restituire il loro giocattolo ai nani appiedati.
"Mia toto bua!"
Mamma Pinkytos incrocia le dita.
Santa Lucia in certe cose è proprio come lei: mica conserva gli scontrini dei giocattoli!

I limiti di Mamma Pinkytos

Mamma Pinkytos ha un sacco di limiti.
Prima di tutto fisici e in questi giorni è molto vicino al loro superamento. Ergo: non ce la fa più, ma proprio più. Va a dormire tardissimo tutte le sere, lavatrice, asciugatrice, sacchette dell'asilo, pacchetti, fiocchetti, biscotti, sorprese, macchie ovunque, aspirapolvere, l'ordine questo sconosciuto... Non si ferma mai, non si siede mai, ma è una goccia nel mare. Mister Baby, anche lui, quando torna dal lavoro si mette in moto e intanto si lamenta: della polvere, del disordine, del cibo insipido... E Mamma Pinkytos scopre la sua indole violenta e vorrebbe lanciargli un piatto in testa senonché poi non avrebbe voglia di passare per l'ennesima volta Mister Folletto.
Poi ha limiti fisici di altra natura. In altre parole ha la panza che anziché diminuire aumenta poiché lei, per sopravvivere, mangia dolci in modo ossessivo compulsivo, poi ha le tette a bistecca quale effetto inevitabile dell'allattamento prolungato. E vogliamo parlare delle occhiaie? Perfette, scure, fino ai gomiti... Che tuttavia non sono niente in confronto alla trasandatezza generale. Perché lei, la mater non dormiens, ha tanti vestitit carini, ma pesca dall'armadio la prima cosa che trova, ha le maglie con le macchie e il piumino senza cintura perchè ce l'aveva ma non ha tempo di cercarla. Una una cuffia che adora, ma si è dispersa nei meandri del suo armadio. Si veste monocolore, così non perde tempo negli abbinamenti.
L'altri limite rilevante e incoercibile di Mamma Pinkytos è il disordine. Dentro e fuori. Perchè lei è un'ape operaia, sempre indaffarata, ma squinternata, disorganica, multimediale. Lei inizia cento cose e il suo fisico poi non segue le sue idee brillanti. Le cose non le sistema a volte perchè realmente non sa dove metterle, più spesso perchè proprio non le paiono in disordine. Al suo spirito anarchico e neo-hippie va bene così. A chi frequenta per forza o per piacere la Pinkytos' Family meno.
Ai nani per la verità va molto bene, anche se il Minty non comprende bene la fortuna che gli è toccata e, agli occhi degli altri, pare figlio di Mastro Lindo visto che a scuola, alle maestre, dice che lui non gioca a niente così poi non gli tocca essere costretto a riordinare. Mamma Pinkytos pensa che se le maestre danno ascolto a quello che dice il suo nano, prima o poi chiameranno i Servizi Sociali.
La Nonna L e la Nonna R invece si sono coalizzate. Vogliono che Mamma Pinkytos, manco fosse Rania di Giordania, prenda una colf a tempo pieno, una "filippina" come dicono loro, alla quale mollare anche quei pestiferi dei nani ogni tanto, perchè se fosse italiana, russa o nigeriana non andrebbe bene. Mamma Pinkytos non ritiene di dovere lavorare per pagare la "filippina" nè rinunciare alla meravigliosa intimità con i suoi nani quando rincasano e sono soltanto loro tre, liberi di bivaccare e di fare quello che gli va.
In definitiva, Mamma Pinkytos ha anche degli evidenti limiti caratteriali. Lei si arrangia, sgambetta, corre, non si siede mai e dorme poco, ma guai a mettere in discussione la sua devozione alla causa. Perchè allora diventa proprio una iena. Lei non chiede niente, ma deve potere fare di testa sua.
La vita è la sua, la casa è la sua.
Sarà pure disordinata, caotica... ma è allegra e vissuta. I suoi nani sono rumorosi e squinternati, non sono, per evidenti ragioni anagrafiche, Gandhi come il cuginetto Lio-Giu (a proposito, Mamma Pinkytos, che sarà ufficialmente la sua madrina di Battesimo, non vede l'ora di conoscerlo!), ma con estrema superbia (ecco un altro limite di M.P.!!!) sono belli, sempre puliti e ordinati.
Qualcosa di buono lo avrà fatto anche Mamma Pinkytos, no?!

giovedì 12 dicembre 2013

Ssssttttt!

I nani di Mamma Pinkytos una volta tanto sono stati bravi. Hanno preparato acqua e fieno per l'asinello, latte e biscotti per Santa Lucia. Il Morby, nel suo stile, ha assaggiato latte e biscotti e rovesciato l'acqua. Poi, dopo una,storia tutti insieme nel lettone, sono andati a letto senza capricci e ora dormono da un'ora buona.
Mamma Pinkytos è emozionata. La notte magica è iniziata.
Ssstttt! Tra poco Mamma Pinkytos inizierá a darsi da fare e la Santa, domattina, regalerá ai suoi nani un sogno che racconteranno ai loro bimbi. Come lei adesso. Come lei che li abbraccerebbe nel  sonno per ringraziarli di tanta emozione.