lunedì 16 dicembre 2013

Sei come la mia moto

"Toto mia... Beeelllaaa!"
Il Morby ha ricevuto da Santa Lucia, che ha captato perfettamente il desiderio di indipendenza del nano piccolo, una motina elettrica. Niente di roboante, una vespina rossa demodè piena di api da vero figlio dei fiori, che per lui è la più bella del mondo.
Come ogni regalo gradito, non ha avuto requie e venerdì e sabato è stata usata da M&M's, che sfrecciavano ridendo come pazzi rigorosamente in due e senza casco, per ogni esigenza: "Tiaaaa! Veni toto!" (Minty! Vieni in moto, su! Si parte!)
"Mamma devo fare la cacca. Vado in moto perchè ho mal di gambe. Vieni Morby a farmi compagnia!"
"Io denti. Toto." (Io invece devo lavarmi i denti visto che oggi ho divorato avidamente una trentina di caramello. E visto che ho il mezzo, non faró la fatica di usare le gambe.)
Lo scooterino Honey per un giorno e mezzo ha scorazzato per la Pinkytos' Home schiacciando caramelle seminate per il soggiorno da Santa Lucia, facendo la gimkana tra mobili e regali, schiantandosi contro il muro con il Morby che forsennatamente continuava a premere sull'acceleratore, portando due nani irrequieti e rumorosi, talvolta pure peluches-muniti, poi è morto. Così, senza alcun preavviso.
Mamma Pinkytos, credendo che la carica fosse terminata, ha attaccato il potente mezzo alla corrente, ma una notte di carica non ha sortito alcun effetto.
I nani ovviamente sono in lutto, Mamma Pinkytos e Mister Baby.parecchio dispiaciuti. Così oggi la moto rossa è andata all'ospedale, ovvero sia dall'Handy Manny dei poveri, Max Cacciavite, che tenterá l'impossibile per restituire il loro giocattolo ai nani appiedati.
"Mia toto bua!"
Mamma Pinkytos incrocia le dita.
Santa Lucia in certe cose è proprio come lei: mica conserva gli scontrini dei giocattoli!

I limiti di Mamma Pinkytos

Mamma Pinkytos ha un sacco di limiti.
Prima di tutto fisici e in questi giorni è molto vicino al loro superamento. Ergo: non ce la fa più, ma proprio più. Va a dormire tardissimo tutte le sere, lavatrice, asciugatrice, sacchette dell'asilo, pacchetti, fiocchetti, biscotti, sorprese, macchie ovunque, aspirapolvere, l'ordine questo sconosciuto... Non si ferma mai, non si siede mai, ma è una goccia nel mare. Mister Baby, anche lui, quando torna dal lavoro si mette in moto e intanto si lamenta: della polvere, del disordine, del cibo insipido... E Mamma Pinkytos scopre la sua indole violenta e vorrebbe lanciargli un piatto in testa senonché poi non avrebbe voglia di passare per l'ennesima volta Mister Folletto.
Poi ha limiti fisici di altra natura. In altre parole ha la panza che anziché diminuire aumenta poiché lei, per sopravvivere, mangia dolci in modo ossessivo compulsivo, poi ha le tette a bistecca quale effetto inevitabile dell'allattamento prolungato. E vogliamo parlare delle occhiaie? Perfette, scure, fino ai gomiti... Che tuttavia non sono niente in confronto alla trasandatezza generale. Perché lei, la mater non dormiens, ha tanti vestitit carini, ma pesca dall'armadio la prima cosa che trova, ha le maglie con le macchie e il piumino senza cintura perchè ce l'aveva ma non ha tempo di cercarla. Una una cuffia che adora, ma si è dispersa nei meandri del suo armadio. Si veste monocolore, così non perde tempo negli abbinamenti.
L'altri limite rilevante e incoercibile di Mamma Pinkytos è il disordine. Dentro e fuori. Perchè lei è un'ape operaia, sempre indaffarata, ma squinternata, disorganica, multimediale. Lei inizia cento cose e il suo fisico poi non segue le sue idee brillanti. Le cose non le sistema a volte perchè realmente non sa dove metterle, più spesso perchè proprio non le paiono in disordine. Al suo spirito anarchico e neo-hippie va bene così. A chi frequenta per forza o per piacere la Pinkytos' Family meno.
Ai nani per la verità va molto bene, anche se il Minty non comprende bene la fortuna che gli è toccata e, agli occhi degli altri, pare figlio di Mastro Lindo visto che a scuola, alle maestre, dice che lui non gioca a niente così poi non gli tocca essere costretto a riordinare. Mamma Pinkytos pensa che se le maestre danno ascolto a quello che dice il suo nano, prima o poi chiameranno i Servizi Sociali.
La Nonna L e la Nonna R invece si sono coalizzate. Vogliono che Mamma Pinkytos, manco fosse Rania di Giordania, prenda una colf a tempo pieno, una "filippina" come dicono loro, alla quale mollare anche quei pestiferi dei nani ogni tanto, perchè se fosse italiana, russa o nigeriana non andrebbe bene. Mamma Pinkytos non ritiene di dovere lavorare per pagare la "filippina" nè rinunciare alla meravigliosa intimità con i suoi nani quando rincasano e sono soltanto loro tre, liberi di bivaccare e di fare quello che gli va.
In definitiva, Mamma Pinkytos ha anche degli evidenti limiti caratteriali. Lei si arrangia, sgambetta, corre, non si siede mai e dorme poco, ma guai a mettere in discussione la sua devozione alla causa. Perchè allora diventa proprio una iena. Lei non chiede niente, ma deve potere fare di testa sua.
La vita è la sua, la casa è la sua.
Sarà pure disordinata, caotica... ma è allegra e vissuta. I suoi nani sono rumorosi e squinternati, non sono, per evidenti ragioni anagrafiche, Gandhi come il cuginetto Lio-Giu (a proposito, Mamma Pinkytos, che sarà ufficialmente la sua madrina di Battesimo, non vede l'ora di conoscerlo!), ma con estrema superbia (ecco un altro limite di M.P.!!!) sono belli, sempre puliti e ordinati.
Qualcosa di buono lo avrà fatto anche Mamma Pinkytos, no?!

giovedì 12 dicembre 2013

Ssssttttt!

I nani di Mamma Pinkytos una volta tanto sono stati bravi. Hanno preparato acqua e fieno per l'asinello, latte e biscotti per Santa Lucia. Il Morby, nel suo stile, ha assaggiato latte e biscotti e rovesciato l'acqua. Poi, dopo una,storia tutti insieme nel lettone, sono andati a letto senza capricci e ora dormono da un'ora buona.
Mamma Pinkytos è emozionata. La notte magica è iniziata.
Ssstttt! Tra poco Mamma Pinkytos inizierá a darsi da fare e la Santa, domattina, regalerá ai suoi nani un sogno che racconteranno ai loro bimbi. Come lei adesso. Come lei che li abbraccerebbe nel  sonno per ringraziarli di tanta emozione.

Buoni propositi di Natale

Qualche volta Facebook serve.
Mamma Pinkytos, leggendo un post di Mammansia, mamma del Piccololollo, ha trovato il suo fioretto per il Natale ed il nuovo anno.
Accettare, sopportare, non giudicare, non urlare.
Pazientare se il suo nano eccentrico urla in mezzo alla strada, se apostrofa i passanti in napoletano, se per Santa Lucia preferisce il metal detector di un puzzle di Barbapapà.
Dire: "Ooooommmmm!" se spreca l'ennesimo rotolo di carta crespa per costruirsi una "maglietta da pompiere", sorridere se colora sul muro per esprimere il suo spirito artistico.
Comprenderlo se non é spensierato quando dovrebbe essere felice, se ride ai funerali.
Perché i figli sono persone e diventano quel che vogliono...
Eccolo, il blues della mamma perfetta:

C’era una mamma, una madre madrona,

la mano a saetta, la voce che tuona.

Più che un bambino voleva un soldato

Ma poi crebbe un hippie tutto arruffato.

C’era una mamma, un po’ mamma e un po’ chioccia,

di libertà ne lasciava una goccia,

le nacque una bimba paracadutista

adesso è una stuntman professionista.

C’era una mamma vegana e pittrice,

viveva di tofu col figlio, felice.

“quanti bei posti dipingerai?”

Ma invece il suo Adolfo guidò il Terzo Reich.

Filastrocca del figlio perfetto

Scolpito, pensato come un angioletto

Tu lo volevi un po’ simile a te

e invece “sorpresa!” decide da sé.

C’era una mamma, femminista di razza,

mutande bruciate e tette giù in piazza,

ma ebbe una figlia, un clone di barbie

che va da Intimissimi e spende i miliardi.

C’era una mamma ingessata e ingegnera

sinapsi a quadretti, compita ed austera,

ma il figlio non legge ogni giorno i listini

compila gli oroscopi, descrive destini.

C’era una mamma Bocca di Rosa,

si dice puttana, io dico sciantosa,

il figlio giurò per la castità,

un frate trappista, in povertà.

C’era una mamma, una santa, una suora,

conosce l’amore, ma il piacere lo ignora,

crebbe un bambino, un chierichetto,

fa il pornoattore, un artista del letto.

Filastrocca del figlio perfetto

Scolpito, pensato come un angioletto

Tu lo volevi un po’ simile a te

e invece “sorpresa!” decide da sé.

Filastrocca della mamma imperfetta.

la mamma perfetta un figlio lo accetta.


Voi che ne pensate?

mercoledì 11 dicembre 2013

Natale secondo Minty

Ieri pomeriggio, Pinkytos' Home.
I nani hanno festeggiato il Natale con i loro amici davanti a una tavola imbandita con muffins, biscotti natalizi decorati con pasta di zucchero e casetta di pan di zenzero, faticosamente prepara nottetempo da Mamma Pinkytos.
Il Minty e i suoi amici quattrenni, in ordine sparso, hanno:
1. Allagato il bagno, buttando gli asciugamani nel bidet;
2. Spezzato a metá l'arco di legno, uno dei giochi preferiti del Minty;
3. Imbrattato di muffins e cioccolato il lettone di Mamma Pinkytos e Mister Baby, scelto come luogo ideale per consumare la merenda;
4. Svuotato il cassetto delle pentole di Mamma Pinkytos e fatto il lancio dei cucchiai di legno;
5. Cantato a squarciagola per un tempo infinito e indefinito: "Mi scappa una scoreggia".
6. Disordinato tutto il disordinabile e rovesciato tutto il rovesciabile, con una precisione maniacale ovviamente non seguita da altrettanta solerzia nel riordinare.
Mamma Pinkytos ha dato di matto un paio di volte, in pieno contrasto con lo spirito natalizio.
Il Morby, felice come una Pasqua nonostante la festa fosse per santificare il Natale, ha giocato in comunione di amorosi sensi con il suo amichetto Ghego.
Ogni tanto, all'urlo di : "E' mioooo!" si prendevano a mazzate, ma senza rancore nè spargimento di sangue.
Quando gli scoppiettanti ospiti se ne sono andati e Mamma Pinkytos ha iniziato la conta dei danni abbozzando un predicozzo al Minty in assetto festaiolo, il nano, senza scomporsi, ha risposto: "Ma è Natale mamma!"
Mamma Pinkytos è stata contenta di sapere che, nonostante tutti i suoi sforzi per instillare al nano lo spirito natalizio con tutto il suo strascico di buoni sentimenti e buone azioni, secondo il Minty, il Natale è si riduce ad una sorta di rave party senza regole, con rutto libero e turpiloquio ammesso.
Merry Cristhmas.

lunedì 9 dicembre 2013

Domande

Mamma Pinkytos si chiede perchè la sua vita sia sempre così incasinata e piena. È lei che vuole strafare o è il pane quotidiano di ogni mamma bis lavoratrice? Gli alberelli di Natale di frolla decorati con la pasta di zucchero forse non erano necessari e forse non lo era neppure la festa di Natale organizzata per i nani in una luridissima Pinkytos' Home miseramente orfana di Santa Domitilla Pensacitu, ma insomma.. non si vive di solo pane. Dovranno pure fare qualcosa quella derelitta di Mamma Pinkytos e i suoi nani per arrivare a sera. Il fatto è che lei va in ansia. E quando è stanca va in ansia per tutto. È un aspetto del suo carattere che non conosceva e si è convinta che sia l'etá. Così come è l'etá ogni tanto a farle perdere colpi, a toglierle la luciditá. E allora va al parcheggio per ritirare la macchina, ma le chiavi sono rimaste in studio, nella tasca di Mister Baby, e lei si sente l'essere più sfigato della terra mentre torna in studio di corsa. Poi va dal  benzinaio, abbassa il finestrino, dice: "Venti, grazie." Il benzinaio la guarda, in aria come una mongolfiera, e le dice: "Di cosa?" E a lei verrebbe voglia di rispondere: "Panini" oppure "Lumache" e le fa piacere vedere che c'è qualcuno messo peggio di lei. Poi dice: "Benzina" e mentre lo dice le viene il dubbio ("Non sará mica diesel?!"). Il benzinaio, professione in via di estinzione nella sua accezione classica visto che il moderno benzinaio non è che un cassiere/a che si limita a riscuotere nel suo sgabuzzino al calduccio, la fissa,e,ripete stupito: "Benzina?!", tanto stupito che a Mamma Pinkytos sorge il dubbio di avere detto davvero "lumache".
Ognuno ha i suoi pensieri, pensava Mamma Pinkytos prima, mentre preparava i muffins per i nani. C'è chi sta pensando a cosa indossare domani, chi a un impegno di lavoro. Lei si sta chiedendo cosa c'è dentro questa tisana frizzantina che sta finalmente sorseggiando in santa pace con gli occhi che si chiudono.

venerdì 6 dicembre 2013

Kamasutra

Il potere di una piacevole serata tra amiche.
Ieri sera Mamma Pinkytos, oltre ad essere assai stanca e poco lucida, era anche piuttosto invelenita.  I nani frignavano di continuo allontanando il piatto, Mister Baby, arrivato per il secondo turno di pizzoccheri valtellinesi (ore 19, primo turno: pizzoccheri per i nani - ore 20, secondo turno: pizzoccheri per Mister Baby) ha avuto la pessima idea di lamentarsi perchè erano poco conditi. Della serie: conviene propinargli surgelati così se la prendono con il sig. Findus.
Alle 20,30 peró Mamma Pinkytos si è defilata, ha piantato in nasso la family ed è salita al volo sulla macchina giá in moto di Mamma Polly Capellipazzi, alla sua prima uscita solitaria dopo la nascita del Banana. Con loro anche Mamma Gabry Domopack e Lolly Nolly, una,simpaticissima amica boliviana.
Destinazione: ristorante indiano.
Mamma Polly Capellipazzi aveva prenotato un suggestivo tavolo tra le tende e la serata è stata perfetta. Cibo speziato quanto basta, gossip e  gli immancabili racconti in diretta dalla sala parto. E risate, tante risate. Di quelle che ti fanno dimenticare che una volta arrivata a casa dormirai tre ore e pure male.
Eh sì perchè loro, gli indiani con il sari, cortesi fino all'esagerazione, hanno capito che l'allegra comitiva di mamme variamente abbigliate era di quelle che escono di casa una volta all'anno, se va bene. E le hanno prese in giro tutta la sera senza che loro, impegnate a fare ginnastica di lingua e a mangiare senza ritegno, se ne accorgessero. Portavano il riso dicendo: "Eco risoto a milanese", chiedevano: "Volete tiramisu?" e "Un poco liquore kamasutra?". Mamma Pinkytos e company si sono mangiate il riso giallo e si sarebbero ingurgitate volentieri anche il tiramisu, ma il kamasutra proprio no e non solo perchè Mamma Pinkytos e Mamma Gabry sono astemie. Mamma Polly, che con il suo mezzo bicchiere di vino è l'alcolista del gruppo, alla proposta del kamasutra rispondeva con un "no" deciso. Ma l'indiano faceva l'indiano e insisteva: "Porto liquore a mango. O kamasutra.." "Nooo!" "Buono kamasutra".
Mamma Pinkytos è tornata a casa rilassata e leggera. I nani dormivano e c'era silenzio.
Ogni tanto bisogna fuggire.
Ogni tanto bisogna ridere a crepapelle.
Kamasutra o no.