giovedì 12 dicembre 2013

Buoni propositi di Natale

Qualche volta Facebook serve.
Mamma Pinkytos, leggendo un post di Mammansia, mamma del Piccololollo, ha trovato il suo fioretto per il Natale ed il nuovo anno.
Accettare, sopportare, non giudicare, non urlare.
Pazientare se il suo nano eccentrico urla in mezzo alla strada, se apostrofa i passanti in napoletano, se per Santa Lucia preferisce il metal detector di un puzzle di Barbapapà.
Dire: "Ooooommmmm!" se spreca l'ennesimo rotolo di carta crespa per costruirsi una "maglietta da pompiere", sorridere se colora sul muro per esprimere il suo spirito artistico.
Comprenderlo se non é spensierato quando dovrebbe essere felice, se ride ai funerali.
Perché i figli sono persone e diventano quel che vogliono...
Eccolo, il blues della mamma perfetta:

C’era una mamma, una madre madrona,

la mano a saetta, la voce che tuona.

Più che un bambino voleva un soldato

Ma poi crebbe un hippie tutto arruffato.

C’era una mamma, un po’ mamma e un po’ chioccia,

di libertà ne lasciava una goccia,

le nacque una bimba paracadutista

adesso è una stuntman professionista.

C’era una mamma vegana e pittrice,

viveva di tofu col figlio, felice.

“quanti bei posti dipingerai?”

Ma invece il suo Adolfo guidò il Terzo Reich.

Filastrocca del figlio perfetto

Scolpito, pensato come un angioletto

Tu lo volevi un po’ simile a te

e invece “sorpresa!” decide da sé.

C’era una mamma, femminista di razza,

mutande bruciate e tette giù in piazza,

ma ebbe una figlia, un clone di barbie

che va da Intimissimi e spende i miliardi.

C’era una mamma ingessata e ingegnera

sinapsi a quadretti, compita ed austera,

ma il figlio non legge ogni giorno i listini

compila gli oroscopi, descrive destini.

C’era una mamma Bocca di Rosa,

si dice puttana, io dico sciantosa,

il figlio giurò per la castità,

un frate trappista, in povertà.

C’era una mamma, una santa, una suora,

conosce l’amore, ma il piacere lo ignora,

crebbe un bambino, un chierichetto,

fa il pornoattore, un artista del letto.

Filastrocca del figlio perfetto

Scolpito, pensato come un angioletto

Tu lo volevi un po’ simile a te

e invece “sorpresa!” decide da sé.

Filastrocca della mamma imperfetta.

la mamma perfetta un figlio lo accetta.


Voi che ne pensate?

mercoledì 11 dicembre 2013

Natale secondo Minty

Ieri pomeriggio, Pinkytos' Home.
I nani hanno festeggiato il Natale con i loro amici davanti a una tavola imbandita con muffins, biscotti natalizi decorati con pasta di zucchero e casetta di pan di zenzero, faticosamente prepara nottetempo da Mamma Pinkytos.
Il Minty e i suoi amici quattrenni, in ordine sparso, hanno:
1. Allagato il bagno, buttando gli asciugamani nel bidet;
2. Spezzato a metá l'arco di legno, uno dei giochi preferiti del Minty;
3. Imbrattato di muffins e cioccolato il lettone di Mamma Pinkytos e Mister Baby, scelto come luogo ideale per consumare la merenda;
4. Svuotato il cassetto delle pentole di Mamma Pinkytos e fatto il lancio dei cucchiai di legno;
5. Cantato a squarciagola per un tempo infinito e indefinito: "Mi scappa una scoreggia".
6. Disordinato tutto il disordinabile e rovesciato tutto il rovesciabile, con una precisione maniacale ovviamente non seguita da altrettanta solerzia nel riordinare.
Mamma Pinkytos ha dato di matto un paio di volte, in pieno contrasto con lo spirito natalizio.
Il Morby, felice come una Pasqua nonostante la festa fosse per santificare il Natale, ha giocato in comunione di amorosi sensi con il suo amichetto Ghego.
Ogni tanto, all'urlo di : "E' mioooo!" si prendevano a mazzate, ma senza rancore nè spargimento di sangue.
Quando gli scoppiettanti ospiti se ne sono andati e Mamma Pinkytos ha iniziato la conta dei danni abbozzando un predicozzo al Minty in assetto festaiolo, il nano, senza scomporsi, ha risposto: "Ma è Natale mamma!"
Mamma Pinkytos è stata contenta di sapere che, nonostante tutti i suoi sforzi per instillare al nano lo spirito natalizio con tutto il suo strascico di buoni sentimenti e buone azioni, secondo il Minty, il Natale è si riduce ad una sorta di rave party senza regole, con rutto libero e turpiloquio ammesso.
Merry Cristhmas.

lunedì 9 dicembre 2013

Domande

Mamma Pinkytos si chiede perchè la sua vita sia sempre così incasinata e piena. È lei che vuole strafare o è il pane quotidiano di ogni mamma bis lavoratrice? Gli alberelli di Natale di frolla decorati con la pasta di zucchero forse non erano necessari e forse non lo era neppure la festa di Natale organizzata per i nani in una luridissima Pinkytos' Home miseramente orfana di Santa Domitilla Pensacitu, ma insomma.. non si vive di solo pane. Dovranno pure fare qualcosa quella derelitta di Mamma Pinkytos e i suoi nani per arrivare a sera. Il fatto è che lei va in ansia. E quando è stanca va in ansia per tutto. È un aspetto del suo carattere che non conosceva e si è convinta che sia l'etá. Così come è l'etá ogni tanto a farle perdere colpi, a toglierle la luciditá. E allora va al parcheggio per ritirare la macchina, ma le chiavi sono rimaste in studio, nella tasca di Mister Baby, e lei si sente l'essere più sfigato della terra mentre torna in studio di corsa. Poi va dal  benzinaio, abbassa il finestrino, dice: "Venti, grazie." Il benzinaio la guarda, in aria come una mongolfiera, e le dice: "Di cosa?" E a lei verrebbe voglia di rispondere: "Panini" oppure "Lumache" e le fa piacere vedere che c'è qualcuno messo peggio di lei. Poi dice: "Benzina" e mentre lo dice le viene il dubbio ("Non sará mica diesel?!"). Il benzinaio, professione in via di estinzione nella sua accezione classica visto che il moderno benzinaio non è che un cassiere/a che si limita a riscuotere nel suo sgabuzzino al calduccio, la fissa,e,ripete stupito: "Benzina?!", tanto stupito che a Mamma Pinkytos sorge il dubbio di avere detto davvero "lumache".
Ognuno ha i suoi pensieri, pensava Mamma Pinkytos prima, mentre preparava i muffins per i nani. C'è chi sta pensando a cosa indossare domani, chi a un impegno di lavoro. Lei si sta chiedendo cosa c'è dentro questa tisana frizzantina che sta finalmente sorseggiando in santa pace con gli occhi che si chiudono.

venerdì 6 dicembre 2013

Kamasutra

Il potere di una piacevole serata tra amiche.
Ieri sera Mamma Pinkytos, oltre ad essere assai stanca e poco lucida, era anche piuttosto invelenita.  I nani frignavano di continuo allontanando il piatto, Mister Baby, arrivato per il secondo turno di pizzoccheri valtellinesi (ore 19, primo turno: pizzoccheri per i nani - ore 20, secondo turno: pizzoccheri per Mister Baby) ha avuto la pessima idea di lamentarsi perchè erano poco conditi. Della serie: conviene propinargli surgelati così se la prendono con il sig. Findus.
Alle 20,30 peró Mamma Pinkytos si è defilata, ha piantato in nasso la family ed è salita al volo sulla macchina giá in moto di Mamma Polly Capellipazzi, alla sua prima uscita solitaria dopo la nascita del Banana. Con loro anche Mamma Gabry Domopack e Lolly Nolly, una,simpaticissima amica boliviana.
Destinazione: ristorante indiano.
Mamma Polly Capellipazzi aveva prenotato un suggestivo tavolo tra le tende e la serata è stata perfetta. Cibo speziato quanto basta, gossip e  gli immancabili racconti in diretta dalla sala parto. E risate, tante risate. Di quelle che ti fanno dimenticare che una volta arrivata a casa dormirai tre ore e pure male.
Eh sì perchè loro, gli indiani con il sari, cortesi fino all'esagerazione, hanno capito che l'allegra comitiva di mamme variamente abbigliate era di quelle che escono di casa una volta all'anno, se va bene. E le hanno prese in giro tutta la sera senza che loro, impegnate a fare ginnastica di lingua e a mangiare senza ritegno, se ne accorgessero. Portavano il riso dicendo: "Eco risoto a milanese", chiedevano: "Volete tiramisu?" e "Un poco liquore kamasutra?". Mamma Pinkytos e company si sono mangiate il riso giallo e si sarebbero ingurgitate volentieri anche il tiramisu, ma il kamasutra proprio no e non solo perchè Mamma Pinkytos e Mamma Gabry sono astemie. Mamma Polly, che con il suo mezzo bicchiere di vino è l'alcolista del gruppo, alla proposta del kamasutra rispondeva con un "no" deciso. Ma l'indiano faceva l'indiano e insisteva: "Porto liquore a mango. O kamasutra.." "Nooo!" "Buono kamasutra".
Mamma Pinkytos è tornata a casa rilassata e leggera. I nani dormivano e c'era silenzio.
Ogni tanto bisogna fuggire.
Ogni tanto bisogna ridere a crepapelle.
Kamasutra o no.

giovedì 5 dicembre 2013

Che fatica Santa Lucia!

Il Minty in questi giorni, a dispetto dell'imminente arrivo di Santa Lucia in previsione del quale "bisogna fare i buoni, bisogna mangiare tutto, non bisogna lamentarsi e fare i capricci, altrimenti ti porta il carbone", è piuttosto lagnoso e intrattabile.
"Mamma, Santa Lucia arriva domani?" ha chiesto il nano malefico ieri sera prima della nanna.
"No amore, manca ancora più di una settimana." Replicava serafica Mamma Pinkytos.
"Ma uffa.... " si lagnava il Minty con voce piagnucolosa, assai poco tollerata dalla mater insofferente, soprattutto dopo le fatiche della giornata.
"Nano la mamma sa che hai tanta voglia che arrivi Santa Lucia, che non vedi l'ora e non riesci ad,aapettare, ma devi avere ancora un po' di pazienza."
"Non è che non riesco ad aspettare" - rispondeva il nano piagnucolante - "E' che sono stanco di fare sempre il buono".
Mamma Pinkytos, davanti a cotanta sicumera, rimaneva interdetta. Si ricordava di quando era lei, bambina con i ricci, ad essere in attesa della Santa e a quanto fosse attenta ad ogni cosa detta e fatta, stante l'inquietante spauracchio del carbone.
È vero che lei, la Santa, vede e provvede, ma una telefonatina in ordine a quel quattrenne sfacciato e irriverente, Mamma Pinkytos per sicurezza la fará. Che si procuri un bel sacco di carbone, fosse anche di zucchero...

martedì 3 dicembre 2013

Pronto Soccorso 2 - il ritorno

Oggi, mentre Mamma Pinkytos  era  impegnata in un'udienza durata tre ore con il cervello in via di scioglimento per il caldo dell'aula e la stanchezza, Mister Baby era, nel suo unico giorno da papá a tempo pieno, in gita al Pronto Soccorso con i nani, per accompagnare il Morby grondante di sangue con uno squarcio in fronte.
Mamma Pinkytos ha appreso la ferale notizia via sms, a fine udienza, mentre pregustava una passeggiata in solitaria fino alla fermata dell'autobus. Si è fatta accompagnare al Pronto Soccorso in moto dalla segretaria, nel gelo dicembrino, con un casco di fortuna preso in prestito da Crazy Boy. Ha trovato i nani che si ingozzavano allegramente di patatine e un Mister Baby mortificato per l'accaduto per il quale, peraltro, non ha nessuna responsabilitá. Il Morby, che si è inciampato andando a sbattere con la testa contro un pilone di cemento nel cortile di casa, aveva la testa fasciata ed il viso tutto sporco di sangue. Ha visto Mamma Pinkytos e, con il dono della sintesi che lo contraddistingue, le ha detto: "Io mae teta. Io tine. Bello." (traduzione: io mi sono fatto uno squarcio in testa ma, poichè ora mi sto ingozzando impunemente di patatine, la situazione non mi dispiace affatto.)
Poichè il Minty iniziava a dare segni di insofferenza ("Andiamo a casa mamma? Io sono stanco e sfortunato. Perchè oggi io e il papá dovevamo fare il presepe e invece non lo abbiamo fatto"), Mamma Pinkytos ha scaricato per i nani un cartone di Pimpa sul suo cellulare e li ha messi seduti a guardarlo. Sul più bello, il Morby è stato chiamato per la sutura e lui, che odia i camici bianchi e si dispera per un semplice controllo del peso, ha dato il meglio di sè,
mentre l'ago gli trapassava la fronte per ricucirlo (Mamma Pinkytos non l'aveva ancora visto senza fasciatura e il taglio, lungo e largo, sanguinava ancora) e la mater infingarda con una mano gli accarezzava la manina tremolante e con l'altra lo teneva fermo.
Il nano, con le lacrime rosse di sangue, urlava disperato chiamando indifferentemente: "Mammaaaaaa!" "Papá!" e "Pimpaaaa!" (traduzione: la Pimpa è una di famiglia. Va bene cucirmi senza anestesia, va bene tutto ma interrompermi mentre vedo un cartone della Pimpa, questo proprio no, non dovevate farlo!)
Terminati la sutura (3 punti) e l'incerottamento, il nano è tornato tra le braccia della sua mamma e la Pinkytos' Family è finalmente potuta tornare a casa, a mangiare un piatto di pasta con la ricotta.
Mamma Pinkytos, che si coccolerebbe il suo nano rattoppato tutta la notte, è un po' triste perchè domani vorrebbe stare con lui. Purtroppo ha impegni di lavoro inderogabili. Peró è anche felice perchè, grazie allo spirito caritatevole della Nonna R, non dovrá mandare il Morbillo al nido, dove avrebbe rischiato ulteriori traumi alla ferita.
Ora Mamma Pinkytos sta per esaurire le batterie e dire che ha anche marinato zumba ed il conseguente saltellamento sulla scia di Alina Filoderba.
Giusto il tempo di raggiungere il letto. Magari stanotte terrà la manina al Morbillo dormiente fino a farsi venire le formiche al braccio.
Ogni tanto anche le mamme hanno bisogno di coccole.

lunedì 2 dicembre 2013

Tra il dire e il fare

Quando mancano meno di trenta giorni a Natale, Mamma Pinkytos viene colta da una insana fregola creativa e sta tutto il tempo a tagliare, incollare, cuocere, decorare e cucire, disegnare, impacchettare e impastare. Produce di tutto: biscotti, decorazioni, bigliettini e altri manufatti, con risultati non sempre apprezzabili. Soprattutto quest'anno in cui ha dichiarato guerra al consumismo e ha deciso di rispolverare il Natale di una volta, fatto di odori, di sapori, di piccoli gesti.
Il problema è che non sempre il fisico segue l'instancabile mente di Mamma Pinkytos.
Lei, che non dorme da una settimana perchè il Minty ha una tosse incoercibile e il Morby reclama: "Latte!" e "Peaaa!" (pera) alle quattro del mattino neanche fosse ora di merenda, il più delle volte non è affatto lucida, si addormenta qua e lá per casa, perde attimi preziosi a caricare la lavatrice e a raccogliere da terra chincaglierie varie in quella Waterloo domestica che è la Pinkytos' Home.
E allora le viene l'ansia e si arrabbia pure. Perchè è improduttiva e rallentata, perchè è evidente che sta invecchiando.
Stila elenchi su elenchi, tabelle per stare al passo, per fare un pensiero o un piccolo regalo sostanzialmente per tutti quelli che conosce, manco fosse Babbo Natale. Ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo le giornate a mille all'ora di Mamma Pinkytos, i nani e le traversie di ogni giorno. E lei rimugina.
Il problema è che ha trasmesso la stessa fregola anche ai nani con i quali, quando mancano ventitre giorni a Natale, ha giá preparato:
1. L'albero di Natale. (Il Morby si divertiva moltissimo a giocare a calcio con le palline. Ora ha capito che non deve farlo, ma, stante la sua indole profondamente refrattaria ai comandi, quando Mamma Pinkytos lo sgrida per qualche motivo, lui stacca una pallina dall'albero in segno di protesta).
2. Le decorazioni da appendere sulla porta della Pinkytos' Home ovvero dei disegni approssimativi fi Mamma Pinkytos che M&M's hanno colorato malamente. Peró la barba di Babbo Natale è fatta con il cotone ed è una sciccheria.
3. Gli inviti per una merenda a tema natalizio con i compagni del Minty e, per la prima volta, anche con un amichetto del Morby, che lo picchia e lo morde spesso, ma è indiscutibilmente il suo preferito.
4. Le statuine del presepe. (Il Morby stamattina ha pianto venti minuti perchè voleva portare all'asilo una "checora").
5. Una cassettina sotto all'albero dove mettere tutto quello che la Pinkytos' Family riesce a risparmiare per i "bambini poveri". Prima del 25 mamma e nani faranno una spedizione in posta per inviare il contenuto a qualche organizzazione umanitaria. Il Minty ha preso la questione molto seriamente e ha svuotato nella cassettina tutti i suoi salvadanai dove custodiva gelosamente i risparmi pro-Eurodisney. "Voglio salvare tantissimi bambini e anche fargli mangiare il panettone" diceva. Mamma Pinkytos è stata felice di questa presa di coscienza, anche se le residua il dubbio che il nano pensi che i poveri siano degli specie di ufo verdi di pelle e di capelli. Sabato, infatti, quando ha consegnato la spesa per la colletta alimentare ad un volontario, ha chiesto tutto emozionato: "E' un vero povero mamma? Lo posso vedere un povero?"
Comunque è un buon inizio.
Anche se ormai anche i nani sono pervasi dalla frenesia del fare. La parola d'ordine del Morby, venti mesi, è: "Daaaiiiiiiii!!!!" Della seire: muoviti, produci, fai qualcosa. E trascina con la sua manina l'ignava madre a recuperare fogli, colori e colla. Il Minty, dal canto suo, è una Mamma Pinkytos in miniatura, tale e quale a lei quandoe ra piccola: "Mamma, cosa costruiamo adesso?" E' la sua parola d'ordine quando entra in casa. La sua scrivania è un tripudico di carta crespa, cartoncino, tempere, pennarelli, acquarelli, colla, stickers. Lui costruisce magliette, armature, spade ed estintori, con una buona dose di fantasia.
A questo proposito: domani mancheranno ventidue giorni a Natale e Mamma Pinkytos impasterá i biscotti, inizierá ad impacchettare qualcosa, invierá i biglietti di auguri, forse si vestirá di rosso.
Forse.
Tra il dire e il fare...