martedì 29 ottobre 2013

Dieta

Mamma Pinkytos si mangia un Twix bianco nella pausa d'udienza (un pezzo, soltanto un pezzo. Certo che poi il resto va a male e sporca la borsa.. Via, crepi l'avarizia!).
Mamma Pinkytos ultimamente vive a panini e, per compensare, mangia un cioccolatino ogni volta che può.
Mamma Pinkytos si sente un po' stanca e un bel marocchino dolce, schiumoso e cioccolatoso la tira proprio su.
Mamma Pinkytos quando torna da zumba si mangia un budino, biscotti e qualsiasi cosa capiti a tiro.
Mamma Pinkytos, per Halloween, ha preparato i biscotti a forma di zucca decorati con la pasta di zucchero. Sono così belli che dispiace mangiarli, ma sono cosí buoni che in fondo il dispiacere è relativo.
Mamma Pinkytos ha sempre un Kinder nella borsa perchè non si sa mai. Non sempre lo porta ai nani all'uscita di scuola.
Mamma Pinkytos è a dieta. Sí, una particolarissima dieta a base di dolci e schifezze che fa venire i brufoli e contrarre gli addominali per nascondere la pancetta incipiente.
Almeno facesse bene allo spirito... Ma fa pure sentire in colpa!

lunedì 28 ottobre 2013

Con il piede sbagliato

Quando la domenica sera uno dei nani ha la febbre, la settimana inizia con il piede sbagliato.
Quando la domenica notte uno dei nani non dorme per nulla e Mamma Pinkytos deve fare la crocerossina all night long e il lunedì mattina ha le occhiaie che arrivano ai gomiti e un bisogno impellente di caffè, é pure peggio.
Quando si verificano simultaneamente entrambe le circostanze di cui sopra é il delirio.
Così stamattina Mamma Pinkytos, dopo avere vegliato per tutta la notte il Minty rantolante e febbricitante ("Non riesco a respirare" - "Acqua" - "Ho caldo" - "Mi scappa la pipì"), è piombata nell'ansia da organizzazione. Poi se l'è fatta passare, ha portato il nano piccolo al nido, ha fatto un salto in studio per organizzare il lavoro, è tornata a casa a prendere il nano grande per portarlo dalla pediatra (brutta bronchite asmatica: antibiotico, cinque aerosol al giorno e, se non migliora entro domani, cortisone. Tutta la settimana a casa. Yu-uh!), ha riportato il Minty a casa dalla Nonna L, è andata a svaligiare la farmacia, è tornata in studio, ha ricevuto due clienti, si è mangiata un panino in piedi mentre andava al parcheggio a recuperare l'auto, ha assistito un cliente ad un interrogatorio, ha comprato due pacchetti di figurine di Peppa Pig, è passata dalla scuola del Minty per avvisare le maestre che il nano starà a casa fino a nuovo ordine, ha ritirato l'invito a una festina di compleanno, è andata a prendere il Morby al nido ed è finalmente rincasata.
Nel prosieguo ha fatto fare al Minty tre dei cinque aerosol previsti, ha intrattenuto in vari modi i nani, li ha sfamati e allettati dopo storielle e ninna nanne varie. Ha pure preso una testata involontaria dal Morby e ora ha la palpebra sinistra gonfia.
Si alletterebbe volentieri anche lei se potesse, se non dovesse dare al Minty l' antibiotico a mezzanotte e mezza. Se si addormenta non la sveglia neanche un cannone. Nell'attesa, per solidarietà, anche lei si farà un aerosol (ha tosse stizzosa ecc. ecc.), in bagno, seduta sul wc perchè a Mister Baby, degno padre del Minty ("Io quello stupido aerosol non lo faró mai. Non mi fa sentire la Peppa Pig!" Invece ne ha fatti cinque quasi senza fiatare e misteriosamente ha cambiato idea :"Mi piace tantissimo fare l'aerosol. Morby, lo vuoi fare anche tu?"), dá fastidio il rumore che copre le voci della tv.
Domani lavorerá tutto il giorno e sará un'altra giornata campale. Il Minty stará con la Nonna L e Mamma Pinkytos ritirerà il Morby dal nido in pausa pranzo, non avendo rimediato nessuna buon'anima disponibile ad andarlo a prendere alle 16.
Poi, a malincuore, la mater familias abbandonerá i suoi nani, di cui uno malato, e andrá in tribunale per un maxi-processo dalla durata ignota.
È solo lunedí e Mamma Pinkytos è già un rudere.
Chi ben comincia è a metá dell'opera, si dice. Chi inizia con il piede sbagliato, invece, deve risalire la china. E Mamma Pinkytos, con la panza, il fiatone e le gambe molli non ha voglia di risalire un bel niente.

domenica 27 ottobre 2013

Il cuginetto nel computer

Oggi il Morby ha imparato a dire il nome del cuginetto: Lio-Giu. Lo dice bene, con la sua vocina flautata.
Davanti al computer in braccio a Mister Baby il nano ripete convinto: "Lio-Giu."
"Bravo Morby", si compiace Mister Baby: "E dov'è il cuginetto Lio-Giu?"
"Qua!" Urla trionfante il Morbillo indicando il computer.
Anche il Minty, a quattro anni, ha un'idea alquanto indefinita del cuginetto cinese.
Mamma Pinkytos pensa che sia assai probabile che per il Morby suo cugino sia un tasto, un cavo o qualcosa del genere che sta dentro il computer.

sabato 26 ottobre 2013

L'ingrato destino del fratello maggiore

Succede sempre nello stesso  momento. Quando la Pinkytos'Family è seduta a tavola per la cena e a lui mancano esattamente due forchettate alla fine del secondo, il Minty, immancabilmente, dice: “Mi scappa la cacca", si alza e va in missione. Poi, quando si é posizionato, urla all'indirizzo di Mamma Pinkytos: "Ricordati che sono nel tuo bagno!", come se lei non lo sapesse o come se, nella Pinkytos' Home ci si potesse perdere.
Il ''cacca-time", oltre ad interrompere il convivio famigliare, rischia di diventare doppio a causa della pericolosa propensione del Morbillo ad imitare tutto quello che fa il fratello.
Ieri sera, dopo il ritorno del Minty dal bagno: "Nche io cacca!"
"Ma se l'hai fatta mezz'ora fa...."
"Pipì!"
"Mamma, se vuoi lo accompagno io già che sono in piedi."
"Va bene amore, grazie. Sei proprio gentile."
Segue sforzo sovrumano del nano grande per slacciare body e pannolino al piccolo e inseguimento per la casa del Morby euforico.
Alla fine il nano renitente e spannolinato viene ricondotto alla ragione e fatto sedere sul vasino.
"Pimpa".
Il Minty prende un libriccino al nanetto schiavista.
"Mamma, ma io non so leggere... Come faccio?"
"Raccontagliela, la storia."
"La Pimpa e l'Armando sono a tavola. L'Armando dice: "Ma che buono questo formaggio...“"
"Mmmmm... Aggio..."
"Poi la Pimpa va in giardino"
"Bata"
"E raccoglie le foglie secche..."
"Bataaaaaa!"
Pum.
Il pestifero nano piccolo ha chiuso il libro e lo ha lanciato sulla testa del povero Minty che gli stava raccontando la storia.
Che destino ingrato quello del fratello maggiore!

giovedì 24 ottobre 2013

Opere d'arte

Il Minty ha preso tutto da sua madre. Non solo l'aspetto fisico. Ha un'abilità e una voglia di cimentarsi nelle arti manuali pari a zero.
Fino a qualche mese fa, i suoi capolavori con pennarelli e pastelli a cera che, stante l'orgoglio materno, fanno bella mostra sulla porta di casa della Pinkytos' Home, erano composti da una riga e un puntino. O da due righe. Intorno, l'horror vacui.
Da qualche giorno, invece, il Mintolino ha subito un cambio di rotta. Si dà da fare per ore con i colori, colla e forbice, righello e pennello.
Porta ogni giorno a casa da scuola una ventina di disegno, finalmente con figure antropomorfe. Mamma Pinkytos, incredula e orgogliosa, è solita accogliere il nano con l'infelice frase: "Ma l'hai fatto tu?"
Ieri, al suo arrivo all'asilo, bagnata e trafelata, la mater miscredente, è stata accolta dalla maestra Raffy, che adora il Minty e lo insegue costantemente per farsi dare un bacio come una scolaretta alla prima cotta: "Abbiamo trovato il nostro artista." Ha esordito la maestra.
"Chi? Lui?" Ha risposto ironica Mamma Pinkytos, indicando il nano grande carico di fogli come neanche il postino alle nove di mattina.
"Sì, sì." Ha proseguito seria la Raffy: "Oggi ha fatto proprio un capolavoro. Un cantiere con la gru, gli operai al lavoro. Tutte le proporzioni del caso."
Mamma Pinkytos si è bullata tutta orgogliosa, ha preso il novello Picasso ed è uscita dalla scuola.
Poi, come è ovvio, essendo come San Tommaso, se non vedo non credo, ha voluto vedere il capolavoro di cui sopra.
Effettivamente un bel disegno, con due figure con gambine, braccia e capelli gialli, gli occhi a palla e sopra di loro, una gru.
"Ti piace mamma?"
"E' bellissimo nano. Aveva proprio ragione la maestra. Sei tu da grande questo signore che lavora nel cantiere?" Ha chiesto ingenuamente Mamma Pinkytos.
"No mamma. Anche perchè questo è morto."
"Morto?"
"Si mamma. Morto stecchito. Gli è caduto in testa un peso che era appeso alla gru."
"Oh poverino!"
"Eh sì. Si è fatto male e poi è morto. Morto proprio."
"Amore ma i morti stanno sdraiati, non in piedi."
"Ma lui è appena morto."
Mamma Pinkytos non sospettava che il nano fosse un'artista.
Ma la maestra Raffy di certo non sospetta la fine tragica dell'omino con i capelli color pannocchia e gli occhi a pallino, protagonista dell'opera d'arte del Minty.

Ieri, oggi e domani

A Mamma Pinkytos gli adolescenti sull'autobus danno sempre parecchio da pensare.
Con i piedi che galleggiano nelle scarpe, bagnata da capo a piedi per la pioggia battente e i capelli che sembrano un cespuglio, guarda queste ragazze di quindici-sedici anni e si vede vecchia.
Si vede vecchia perchè le sembra di avere perso l'attimo in cui, l'altro ieri, da adolescente con le occhiaie e la coda di cavallo, è diventata quella che è oggi.
Guarda le ragazze.
Ce ne sono di due categorie: quelle con i segni dell'età, evidentemente diversi da quelli delle quarantenni. Viso emaciato, qualche brufolo, sopracciglia folte e capelli non curati, jeans e sneakers. Lineamenti belli, appena al di sotto dell'apparenza. Poi ci sono quelle che non hanno un pelo fuori posto, belle e luminose da fare venire il sole. Con la pelle di pesca ed il trucco impeccabile. I leggings attillati. Le immagina domani, le immagina mamme. E ascolta volentieri i loro racconti, il loro lessico spesso troppo scurrile.
Lei faceva parte della prima categoria. Non brutta certo, ma per nulla attenta all'aspetto fisico, almeno non a scuola. Si alzava alle sei e trenta del mattino, si vestiva in jeans e maglietta, a volte anche con la tuta da ginnastica. Niente trucco, cappelli naturali, nè dritti nè ricci. Ma i sogni di allora li ricorda. Confusi. Non distinti. Ma palpitanti. Farò... Farò... Sarò...
Oggi guarda queste ragazze con tanta tenerezza. E' bello guardare al domani, ma arriva subito subito.
Lei sta meglio oggi, di sicuro. Era troppo tormentata allora, si sentiva troppo imperfetta. Oggi è felice, si piace, dal suo punto di vista ha avuto dalla vita il meglio del meglio. E ne è grata.
Ieri, oggi e domani.
Anche i maschi guarda. E quelli le fanno ancora più tenerezza e paura.
Pensa ai suoi figli domani. Al Minty con i brufoli e gli spuntoni di barba, alle sue lune, ai suoi sogni, alla fatica che farà lei a stare dietro a lune e stelle. Pensa al Morby, pazzo e allegro, inquieto, imprevedibile.
E pensa a lei vecchia, ansiosa, che spia il computer e il cellulare di questi due nani in cerca di identità.
Questo sì le provoca un brivido.
Lei è al di là del guado. Loro la vita la devono ancora vivere.
Gioie e dolori.
Successi e mazzate.
Ora le dicono: "Mamma, ti amo!"
Un giorno sa che le diranno: "Ti odio!" e le sbatteranno la porta in faccia.
Mamma Pinkytos non ha per niente fretta che arrivi quel giorno.
Lei i suoi nani li vorrebbe sempre piccoli.
Si può????

mercoledì 23 ottobre 2013

Tutto è relativo

A Mamma Pinkytos fa male dappertutto. Il post-zumba e soprattutto i postumi della pettegolezzi-session post-zumba, in strada al freddo, madida di sudore, con Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Gabry Camomilla, si fanno sentire.
La verità é che Mamma Pinkytos non ha più l'età.
Sabato, dopo la lezione di musica del Morby, mentre i nani giocavano a nascondino, si è intrattenuta con il papà di Giommi, un amichetto del Minty, il quale alla simpatica domanda del nano grande (al quale manca del tutto la concezione del tempo): "Mamma, tu hai cinquantasette anni, vero?!" (che dire?! I suoi nani, alla faccia di Edipo, la vedono più vecchia della nonna!), tutto garrulo, ha risposto: "Ma no Minty! La tua mamma avrà tra i trentacinque ed i quarant'anni!"
Al che, Mamma Pinkytos, altrettanto garrula e alquanto diplomatica, ha invitato i nani al loro gioco preferito: "Bambini, adesso picchiamo tutti il papà di Giommi."
La diplomazia non rientra tra le qualità di Mamma Pinkytos che, in momenti di maggior gloria, avrebbe risposto:
1. Quarant'anni tua sorella.
2. Ma ti sei visto?!
4. Hai la polenta nel cervello?!
3. Non ti hanno mai insegnato che non si chiede e non si dice l'età di una signora?!
Dopodichè, con nonchalance, ha puntualizzato la sua età: tren-ta-tre, come Gesù Cristo in croce.
I soggetto in questione, non pago, ha continuato: "Ho fatto una gaffe?" Ebbene sì hai fatto una gaffe. Me-la-le-go-al-di-to. "E' solo perchè hai due figli... Quindi uno fa due conti... Ma poi non vuol dire in effetti. Mamma Polly Capellipazzi ha due figli ma credo sia molto giovane".
Anvedi questo.... Manco il gioco del silenzio ti hanno insegnato!
Per la cronaca: la baby mamma Polly Capellipazzi ha un anno in meno di Mamma Pinkytos, mentre la Nonna R, mamma di Mamma Pinkytos, ha solo cinque-sei anni in meno della mamma del Giommi, nonchè moglie di Mister Gaffeur.
Va bene che tutto è relativo, maporcamiseria.
Tornando a ieri, Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi sono arrivate in palestra trafelate, con il solito colpevole ritardo, con la borraccia di Trilly l'una e una maglia premaman l'altra (Mamma Pinkytos non ha figlie femmine, quindi era quella con la maglia premaman con la scritta "E' UN MASCHIETTO"). Mamma Gabry Camomilla era già in postazione, come un'alunna secchiona e si era pure già iscritta al corso per un anno. Il fatto è che lei ha fatto di tutto ciò che fa sudare e dimagrire una missione. La prossima volta forse, per sudare di più, verrà a zumba con il domopak sulle cosce. E verrà inevitabilmente ribattezzata Mamma Gabry Domopak.
Anche Mamma Polly e Mamma Pinkytos si sono iscritte al corso - uh uh! - per tre mesi, perchè l'iscrizione annuale è psicologicamente insostenibile.
Tutto è relativo.
Se Mamma Gabry è la precisione, la programmazione, l'organizzazione, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Pinkytos sono il caos, il last minute, il "vedremo".
Se Mamma Gabry zumba tutta bella attillata, domopak a parte (lei può!), Mamma Pinkytos e Mamma Polly hanno lo street look dei ballerini di hip hop rivisitato (leggasi maxi maglie e maxi shorts, se del caso anche premaman!).
Tutto questo le fa ridere, ridere, ridere, facendo parecchio casino, sulla via del ritorno a casa.
Manca la pizzetta, ma lo svago c'è tutto.
Viva lo zumba, viva il post-zumba, viva le mamme che sono e sembrano giovani e quelle che sono (relativamente giovani), ma sembrano vecchie.
Tutto è relativo.
Maporcamiseria.