giovedì 19 settembre 2013

Ieri


Il Minty ha vomitato a getto su tutti i letti della Pinkytos' Home, escluso il suo.
Il Morby si é messo a piangere orripilato: gli esorcismi non gli piacciono per niente.
Mamma Pinkytos ha passato la serata a pulire vomito e a lavare vagonate di coperte, pigiami, mutande, peluches colpiti dal getto atomico del nano.
Il nano vomitillo, prima di vomitare, aveva pianto tutto il giorno per il mal di testa e si era addormentato in macchina nei cinquecento metri che separano la Pinkytos' Home dal nido del Morby.
La Dott.ssa Rosa Parlo-io, la pediatra dei nani, aveva detto a Mamma Pinkytos: "Se vomita me lo porti subito." Peccato che il nano malefico abbia vomitato proprio cinque minuti dopo la chiusura dello studio pediatrico.
Dopo la vomito-session, esattamente quando la sua mamma si sarebbe volentieri sdraiata nel letto in posizione orizzontale, al Minty é venuta un'irrefrenabile voglia di Pavesini.
A seguire, quando effettivamente la sua mamma stava dormendo nel suo letto in posizione orizzontale, il nano è stato colpito da sete incoercibile. Nel corso della notte ha chiamato la suddetta mamma cinque volte.
Stamattina il Minty era un fiore, mentre Mamma Pinkytos aveva mal di testa, di schiena, di lingua, di denti echipiunehapiunemetta.
Ciononostante, ha raccolto le energie per vestirsi e uscire.
Appena uscita di casa ha scoperto che le avevano rubato la bici. Si, proprio quella rosa, con il seggiolino bello.
Quando si dice dies horribilis...

martedì 17 settembre 2013

L'abito non fa il monaco

I nani sgarrupati di Mamma Pinkytos sono al parco, popolato dagli impeccabili nani della Scuola Internazionale ovvero da un nugolo di quattro-cinquenni in divisa bianca e blu e pantaloni alla zoava, che giocano conversando amabilmente in inglese e hanno i capelli biondi e perfetti, tipo Piccolo Lord.
I suddetti nani biancoblu si dilettano a lanciarsi e a lanciare sassi, di varie dimensioni, al grido di: "Ehy! I say absolutely not!"
Mamma Pinkytos è affascinata dalla loro padronanza dell'inglese, dal loro conversare in lingua straniera tra connazionali coetanei, ma è assai meno affascinata dal molesto gioco, specie quando la sassaiola prende di vista il suo Morbillo unenne che, con i ricci pazzi e il sorriso monello, è il loro esatto contrario.
Mamma Pinkytos, che tende, per quanto possibile, ad evitare di intromettersi, si vede costretta ad intervenire, seppur in italiano, per salvaguardare l'incolumità dei suoi nani.
I Piccoli Lord in divisa accigliati si allontanano, fors'anche colpiti dalla scarsa attitudine alle lingue di Mamma Pinkytos.
I nani rattoppati e scarmigliati di Mamma Pinkytos continuano indisturbati a giocare.

Caos

Il Nonno G è in ospedale (per fortuna tutto sembra essersi risolto per il meglio).
La Nonna L da sabato è ospite nel girone dantesco della Pinkytos' Home e, precisamente, nel letto da grande del Morby, sotto il letto alto del Minty, dove quotidianamente (povera!) picchia una sonora capocciata.
Il Morby ha avuto la febbre, il vomito, la diarrea fulminante. Allo stato pare in via di ripresa e domani verrà spedito al nido dalla madre scellerata.
Il Minty si sveglia alle cinque e mezza del mattino "pecchè devo stae un po' con la nonna."
Mister Baby è stato latitante per tutto il fine settimana. Da ieri, deo gratias, è tornato tra noi.
La Nonna L e Santa Domitilla Pensacitu hanno socializzato. Il loro argomento preferito è rappresentato dalla collocazione e distribuzione della spazzatura di Mamma Pinkytos.
Mamma Pinkytos sabato doveva andare a fare le radiografie alla schiena, ragion per cui aveva smesso (scelta estremamente sofferta) di allattare il suo Morbillo. Nel marasma generale ha perso l'impegnativa accuratamente preparata (nessuno le toglie il dubbio che i nani malefici, soliti frugare nella borsa della mater familias alla ricerca di acqua, ciuccio, monetine, giochi, l'abbiano fatta sparire). Così non ha fatto nessuna radiografia e ha avuto una crisi isterica, placata solo a seguito di una seduta dal parrucchiere e dall'acquisto compulsivo di un poncho con fiocco e di un paio di scarpe borchiate da tredicenne.
Mamma Pinkytos, vergognandosi come una ladra dei suoi troppo frequenti imprevisti, ha telefonato all'eterna sostituta del suo medico, la Dott.ssa Caspita, dicendole che le avevano rubato la borsa, con dentro la ricetta.
Nel pomeriggio, quella fedifraga di Mamma Pinkytos ha ricevuto una telefonata sul cellulare dal Dott. Ghepensomi in persona il quale, stante la sfiga cosmica di Mamma Pinkytos, le chiedeva se, a seguito del furto, avesse riportato conseguenze fisiche, dispiacendosi per l'accaduto.
Inutile dire che Mamma Pinkytos, oltre che irrimediabilmente sfigata si è pure sentita in colpa, a causa dell'imprevista gentilezza di Ghepensomi. Tuttavia, poiche è incoercibilmente sospettosa le è venuto in mente che Santa Domitilla Pensacitu, quando era giovane, aveva cambiato medico a causa delle eccessive attenzioni dell'ineffabile Uolter Ghepensomi. E allora si è sentita molto meno in colpa.
Mamma Pinkytos, che come i bimbi ha bisogno di avere una rassicurante routine, in questi giorni ha il caos dentro e fuori.
Più o meno come quello che ha in casa, al quale l'indomita Nonna L non si rassegna.
Anche lei però, dopo tre giorni passati a giocare con il Minty che con indosso guanti e cappello da Puffo, uno scialle rosso della nonna e la maglia del Milan finge di partire per Londra con una mongolfiera trascinando per casa un cesto pieno di chincaglieria, insieme al suo scagnozzo Morby che lo segue con il triciclo decorato da palloncini e in testa un cappello da baseball, sta iniziando a farsene una ragione.

domenica 15 settembre 2013

Latteria chiusa

Il Morbillo ha vomitato. É pallido, ha la febbre e non vuole mangiare niente. Lui che se é in forma si mangerebbe un ippopotamo intero.
Mamma Pinkytos prova a dargli un po' di pasta, del pesce, un biscotto.
Niente. Se non mangia sta proprio male. Oggi non ha mangiato niente di niente. Berrà un bel bibe di latte prima di dormire.
No. Con il vomito e l'intestino in disordine meglio evitare.
Era così comodo quando bastava attaccarlo al seno! Se voleva rilassarsi, se mangiava poco, se nom stava bene. Era così comodo fino a dieci giorni fa'.
Mamma Pinkytos ha un'illuminazione. Il Morbillo é già
in posizione. Mamma Pinkytos scosta la maglietta. Il Morby si attacca d'istinto, ma si ritrae di scatto. Mamma Pinkytos sente fastidio. É un attimo. Le salgono le lacrime come un riflesso incondizionato.
La latteria é chiusa. Per sempre. Indietro non si torna.
É la fine di un'epoca durata un anno e mezzo. E come tutte le fini fa un po' tristezza.

giovedì 12 settembre 2013

Il compleanno della nonna e l'età di Mamma Pinkytos

Parole in libertà tra mamma e Minty, mentre il nano è intento a incollare compulsivamente etichette colorate su un foglio di carta nell'intento di realizzare un "plogetto".
M.P.: "Nano, oggi è il compleanno della Nonna R. Dopo gli telefoni per farle gli auguri."
Minty: "Quanti anni compie?"
M.P.: "Cinquantasei."
Minty: "Ah, peccato."
M.P.: "Perché?"
MInty: "Preferivo che ne aveva cinquantacinque."
M.P.: "Mi sa che preferiva anche lei. Fino a ieri li aveva. Oggi non più."
Minty: "Davvero? Perché?"
M.P.: "Perchè dopo il cinquantacinque c'è il cinquantasei."
Minty:" Non è veo! C'é il diciassette, come la Nonna."
M.P.: "Sono sicura che sarebbe contenta di avere diciassette anni."
Minty: "Eh sì, ne ha diciassette. Perchè lei è molto vecchia, come i cavernicoli."
M.P.: "Non è così vecchia. E' una nonna giovane."
Pausa di riflessione. Il Minty attacca etichette e Mamma Pinkytos sistema la cucina.
Minty: "Mamma, quando andiamo a prendere il Morby al nido portiamo ognuno qualcosa."
M.P.: "Cosa vorresti portare nano?"
Minty: "Io una cosa per me, tipo la spada. Tu una cosa per te, per esempio un bastone perchè sei vecchietta."
Mamma Pinkytos ha un moto di orgoglio: "Vecchietta? Sono una mamma giovane io! Più giovane di quasi tutte le mamme dei tuoi amici."
Minty: "Eh no mamma!! Questo no! Lo vedo che sei vecchietta!"
M.P.: "Nano, ma dimmi le mamme degli altri bambini che ti sembrano più giovani di me!"
Minty: "Tutte mamma, tutte. La mamma del Thomas e quella del Sandrino."
M.P.: "Quelle sono più vecchie della tua mamma e anche di tanto. Non vedi che hanno anche bambini molto grandi?"
Minty: "Ti sbagli mamma. "
M.P.: "Pensaci amore. La tua mamma è piuttosto giovane. Qualcuna più giovane di lei c'é, come la mamma di Baby Lila Capellipazzi. Ma non sono tante. Te ne viene in mente qualche altra?"
Minty: "MPF... Ecco: la mamma della Gaia. E anche la sua nonna."
Fine del discorso.
Da domani Mamma Pinkytos si vestirà da teenager per uscire in compagnia del suo nano grande. Sta anche pensando di applicarsi una o due treccine fucsia, come quelle di Baby Lila.

Famiglia Capellipazzi: il ritorno

Il caldo afoso se ne è andato e la Famiglia Capellipazzi è tornata in città.
Se ne erano andati sui monti, come Heidi, ai primi caldi, subito dopo la nascita di Baby Banny detto "Il Banana". Sono tornati domenica, dopo tre mesi, con una vita da reinventare e una casa da rendere abitabile prima di ripartire di nuovo.
Baby Lila grande grande, con i capelli sempre più pazzi e una treccina fuscsia, che sfreccia in bicicletta senza le rotelle con a spalle uno zainetto con la merenda, come una teenager che va a studiare in biblioteca.
Baby Banny cresciuto e sorridente, con gli occhioni spalancati, che va pazzo per M&M's,i loro giochi, le loro spade.
Mamma Polly Capellipazzi paciosa e chioccia, radiosa, innamorata del suo Piccolo Principe Azzurro, lei che si vedeva mamma di sole femmine.
Ali Theweatherman uguale uguale, solo più abbronzato, nonostante l'estate milanese, che tiene Baby Banny con una mano, come faceva Gulliver con i Lillipuziani.
La Famiglia Capellipazzi è tornata e la città e la vita non sono più le stesse.
Mamma Polly, anche con due figli di cui uno neonato, è di quelle che ti manda un sms alle cinque del pomeriggio e ti scrive: "Stasera riso freddo per tutti, da mangiare bivaccando in qualche parco."
Perchè lei capisce e condivide appieno la filosofia di Mamma Pinkytos, quella della mamma-lumaca per intenderci: prendi la vita slow, prenditi tempo per fare cose e stare con le persone che ti piacciono. Per rientrare negli schemi c'é tempo. Soprattutto al rientro dalle vacanze estive.
Così in tre giorni, la famiglia allargata ha già organizzato:
- pranzo collettivo a base di piadina nel bar sotto casa;
- merenda collettiva a base di torta di Mamma Pinkytos alla Pinkytos'Home, dove Mamma Polly, Baby Lila ed il Banana dovevano prendere visione, con estremo ritardo, della cameretta nuova dei nani dove questi ultimi (mica per niente figli della famiglia allargata che di feste non ne salta una) hanno già organizzato un pigiama-party;
- cena a base di cous cous preparato da Mamma Pinkytros, da mangiare ognuno a casa sua (capita che Mamma Polly o Mamma Pinkytos abbiano tempo di cucinare qualcosa di particolare e, allora, se capita, preparano il packet-lunch per l'altra metà famiglia;
- pizza party a casa della Famiglia Capellipazzi.
E questo è solo l'inizio.
Ed è solo perchè Mamma Polly è leggermente intralciata nella sua verve organizzativa dai tre mesi del Banana e Mamma Pinkytos non è ancora entrata a regime.
Tutto questo ha dato all'estate che ne va un sapore più dolce.
Il sapore di casa.
Una qualsiasi, una delle due.
Perché la gioia è quella della condivisione: degli spazi, del cibo, dei giochi. E' vedere i nani che hanno il piacere di stare insieme. Come fratelli, che a dormire tornano a casa. Meglio dei fratelli, perché ognuno ha la sua mamma e il suo papà. E' avere così tante cose da dirsi, che il tempo non basta mai.
Gli amici sono fratelli che ti scegli.
E quando ti scegli qualcuno come la Famiglia Capellipazzi, che di casa sta due metri più in là, stai sicuro che non ti annoi.

martedì 10 settembre 2013

Fiducia

Nella via dove vive Mamma Pinkytos abitano due ragazzi non vedenti, che hanno più o meno l'età di Mamma Pinkytos e di Mister Baby.
Si sono conosciuti, si sono innamorati e ora hanno due figli dell'età di Minty e Morby.
Mamma Pinkytos qualche volta li incontrava e li incontra: mano nella mano, in dolce attesa, con un nano per mano, con due.
Mamma Pinkytos ha sempre pensato che affrontare la vita da non vedenti implica un buon grado di fiducia: nel fatto che auto e biciclette non ti investano, nel fatto che qualcuno ti aiuterà ad attraversare la strada e a scendere dall'autobus, nel cassiere del supermercato al quale fai prendere il dovuto direttamente dal portafoglio ecc.
Fare dei figli implica un grado di fiducia ancora maggiore: nel futuro, nel fatto che non avranno il tuo stesso handicap, nel riuscire ad essere genitori pur non potendo condividere tutto ciò che si coglie con la vista, fiducia in loro, che non potranno essere sempre controllati e che dovranno prendersi cura di te almeno quanto tu di loro.
Mamma Pinkytos a volte incontra questa mamma al supermercato, con i suoi nani nel carrello: alta, bella, mentre parla con il salumiere, mentre sceglie tastandoli i prodotti dagli scaffali. I suoi nani sono bambini qualunque, come Minty e Morby, reclamano il pane, chiacchierano ad alta voce, ma sanno stare al loro posto nei momenti topici: quando la mamma è alla cassa e porge con fiducia il portafogli alla cassiera, quando bisogna scendere dal carrello e mettersi in strada.
Mamma Pinkytos, che a volte fatica a fare quadrare il cerchio, pensa che non ha neanche la metà della grinta, della fiducia, di questa mamma.
Pensa all'ansia che prova quando si intrattiene in una stanza senza avere sotto controllo visivo M&M's, al timore che facciano qualcosa di pericoloso o irrimediabile.
Pensa alla fiducia che questa mamma deve avere nei buoni insegnamenti impartiti ai suoi figli, non potendoli direttamente vigilare.
Oggi ha incontrato lui, il papà, mano nella mano con il suo nano grande, di quattro anni.
Il bambino, tenendogli saldamente la mano, si lamentava perchè c'era molto da camminare, ma al momento di attraversare la strada faceva da guida, con un senso di responsabilità che ha colpito Mamma Pinkytos: "Il semaforo è verde papà. Gradino."
Il papà con fiducia seguiva le indicazioni del suo nano quattrenne.
Mamma Pinkytos ha pensato che questi bambini forse non condivideranno con i loro genitori la bellezza di un paesaggio o di un animale, ma avranno un grande dono, che gli sarà utile nella vita: il senso di responsabilità, la coscienza del fatto che vi sono momenti in cui non si gioca e non si scherza, che quello che devi fare per gli altri è di vitale importanza.
E non è poco.