giovedì 31 gennaio 2013

Quando la mamma non c'é

Oggi Mamma Pinkytos aveva in calendario un processo impegnativo e, ovviamente, ieri sera il Morby aveva la febbre alta. Mamma Pinkytos, convinta di cavarsela in mattinata, aveva ingaggiato Santa Domitilla Pensacitu e aveva pre-allertato Ali Theweatherman per il ritiro del Minty da scuola, per non essere costretta a portare fuori il nano malato alle quattro. Poi avrebbe restituito il favore preparando la merenda per Minty e Baby Lila, che avrebbero giocato un po' insieme. Invece, per farla breve, il processo di Mamma Pinkytos é durato ininterrottamente (salvo dieci minuti di pausa alle 16) dalle 9 alle 18,30 e la derelitta, che non poteva neppure telefonare per sapere dei suoi nani, ha avuto il magone tutto il giorno (oltre alle solite peripezie organizzative per incastrare i pezzi del puzzle).
Il Morby era malato e quindi particolarmente mammone. Stamattina le stava attaccato come una cozza e a lei aveva pesato molto andarsene. Ma contava di tornare presto.
Le ultime parole famose.
Così mentre la loro snaturata madre, afflitta come non mai dai sensi di colpa, si occupava di associazione per delinquere, note di p.g. e reati fine, M&M se la cavavano da soli. O meglio: Santa Domitilla metteva radici nella Pinkytos' Home e il Minty metteva radici in casa di Baby Lila Capellipazzi.
A tirar su il morale di Mamma solo un video di Ali Theweatherman dove i nani impastavano la pizza conversando amabilmente di cinema come due sciurette di mezza età.
Mamma Pinkytos lasciava l'aula d'udienza alle 18,30 con le gambe anchilosate, le traveggole per la fame e la stanchezza e la necessità di fare pipì. Dopodiché percorreva 50 km nella nebbia fitta cercando di fare più velocemente possibile per liberare Santa Domitilla Pensacitu, mollava ad una rotonda della tangenziale la sua collaboratrice Silent Girl (santa pure lei) e finalmente arrivava a casa dal suo nano piccolo pieno di muco e dal suo nano grande pieno di rivendicazioni, che si palesava con mezzo litro di latte e una scatola di biscotti che si era fatto comprare al supermercato da quel sant'uomo (pure lui) di Ali Theweatherman (va bene che c'é la crisi, ma il nano accattone é un'assoluta novità!)
Dopo una frugale e veloce cena a base di avanzi di frigorifero, Mamma Pinkytos, per compensare l'assenza, addormentava i suoi nani, tutti e due, accarezzando loro le manine: una piccola piccola, una più grandina, ma tutte e due lisce lisce.
P.s. in giorni come questi, dove regna l'imprevisto, Mamma Pinkytos non potrebbe farcela senza la sua super famiglia allargata e ringrazia il cielo che nessun agente immobiliare abbia ancora trovato una sistemazione alternativa alla insostituibile famiglia Capellipazzi!

martedì 29 gennaio 2013

Cresceranno grandi e forti

Oggi Mamma Pinkytos é andata a trovare la sua amica Mamma Lella Hofattotris, già mamma della Taty, di quasi cinque anni. Mamma Lella, una settimana fa, é diventata mamma-tris, avendo dato alla luce i gemellini Luca e Andrea. Per un problema alla placenta, che non consentiva di crescere soprattutto a uno dei bimbi, il parto é avvenuto con qualche settimana di anticipo e Luca era uno scricciolo pieno di capelli di poco più di un chilo, mentre Andrea pesava quasi il doppio.
Mamma Lella, ripresasi benissimo dal cesareo, raccontava. Di come la decisione dei medici di far nascere i gemelli sia stata repentina, della Terapia Intensiva Neonatale, della sua umanità varia, di come ti ci abitui a gioire per un grammo conquistato e a stare sempre sul filo tra paura e speranza.
"Cresceranno grandi e forti", hanno detto a Lella e a suo marito medici e infermieri, abituati a ben altro.
In un paio di mesi al massimo la famiglia sarà riunita. I gemellini lasceranno l'ospedale a turno, al raggiungimento dei 2,2 kg di peso. Nel frattempo mamma e papà faranno loro visita ogni giorno, fino alle tre e mezza, quando la Taty esce da scuola. La mamma si tirerà il latte per loro e farà la marsupio-terapia. Il pannolino di Luca ora va stretto persino alle bambole della Taty, ma é solo questione di tempo.
Mamma Lella raccontava e Mamma Pinkytos aveva la pelle d'oca.
Ha pensato a quando era in ospedale per la nascita del Morby, a come si sentisse il cuore diviso in due perché il Minty non era con lei e a come, da allora, si senta sempre così, volendo costantemente fare di più per entrambi, anche quando le necessità dell'uno cozzano con quelle dell'altro.
Ha pensato a Mamma Lella, che dopo la Taty non era sicura di volere altri figli, al suo carattere talvolta ansioso così in contrasto con la serenità di adesso.
Ha pensato al suo cuore diviso in tre, alle visite in ospedale tanto attese, ma con il cronometro, alla necessità di dividersi tra due culle, di tornare dalla Taty, di regalarle gli ultimi scampoli di vita da figlia unica prima dell'invasione.
Ha pensato alla stranezza di una famiglia che si ritrova poco per volta, alla sensazione che manchi qualcuno.
Ha pensato ai progressi della medicina, ha pensato ai miracoli.
Poi é andata a scuola a prendere il Minty, che aveva vomitato, e al nido a prendere il Morby, che aveva le guance così rosse che sembrava Heidi.
Ha pensato che erano belli, proprio belli, nonostante il colorito pallido e il naso pieno di muco.
Ha pensato che farli crescere grandi e forti costa fatica, a chi più a chi meno. Ma certo non si può dire che non ne valga la pena.

domenica 27 gennaio 2013

Prima di nascere era bruttissimo

E' in bagno che il Minty dà il meglio di sé, quando parla a ruota libera esternando le proprie riflessioni sul mondo. Durante il sacro momento della cacca del nano o dopo il bagno, quando asciuga corpo e capelli al suo Mintolino, Mamma Pinkytos ne sente sempre delle belle:
"Mamma, a te ti piace andae a mangiare la pizza?"
"Si, da bambina mi piaceva moltissimo, anche perchè non ci andavamo quasi mai e ogni volta era una festa."
"Quale festa?"
"Intendevo che era un'occasione speciale, una cosa bella che la mia famiglia faceva insieme."
"La festa della pizza è la cosa bella della tua vita?"
"Era un momento bello, ma dopo ne sono venuti altri molto più belli."
"Quali?"
"I momenti più belli per la mamma sono stati quando siete nati tu e il Morby, quando tu hai visto il Morby per la prima volta e quando si è sposata con il papà."
"Ah."
"I tuoi momenti più belli quali sono stati?"
"Andae a Gaddaland e Uerodisney."
"Ma nano! Non ci sei mai andato!"
"Sono i più belli."
Andiamo bene.
Le rotelline del cervello del Minty rumoreggiano. Il nano sta pensando.
"Mamma."
"Dimmi."
"Tu il papà dove lo hai tlovato?"
"L'ho incontrato in un bar."
"In un bar?! Cosa tava facendo?"
"Era con i suoi amici, mente io ero con le mie amiche."
"E dopo sono nato io?"
"Dopo un po'. Non subito."
"Si lo so. Prima vi siete sposati pecchè io non c'ero."
"Esatto."
"Tu invece cosa facevi di bello prima di nascere? Ti ricordi?"
"Si!!! Plima di nascere ela bluttissimo! Tutti gli uovi si picchiavano tra di loro pecchè volevano una mamma."
Mamma Pinkytos è sgomenta per la rivelazione.
"Oh mamma mia!! Davvero?"
"Si. Alloa io sono scappato e sono andato con tutto il mio uovo in giro a cercare la mia mamma."
"Tutto solo?"
"Si. Andavo in tutte le case di notte, quando tutti dommivano, come Santa Lucia."
"E poi?"
"E poi ho tlovato te. Con questi capelli così. Una mamma bellissima. La mia mamma. E ti ho scelto."
Colpita e affondata.
Mamma Pinkytos è contenta che, ogni tanto, i vapori del bagno offuschino la ragione dei suoi nani.
Oggi aveva proprio bisogno di essere scelta, anche da un piccolo uovo riottoso che si aggira nottetempo di casa in casa.

La confusione di Mamma Pinkytos

La scorsa notte, una delle peggiori in assoluto, é finita con Mamma Pinkytos accartocciata nel letto del Minty, svegliatosi dopo quasi un'ora di pianti furiosi del Morby. Il nano piccolo alla fine si è placato in braccio a Mister Baby, mentre la sua mamma si occupava del garnde. Sì perché ad un certo punto, dopo le urla sempre più forti del Morby ogni volta che veniva staccato da Santa Tetta, dopo avere provato a decodificare il suo linguaggio segreto, dopo averlo cullarlo, dopo averlo lasciato piangere, accarezzato, tutto senza successo, Mamma Pinkytos non ce l'ha fatta più. L'ha pervasa un senso di sconfitta così forte che, per non urlare, ha dovuto uscire un attimo dalla stanza e lasciarsi andare alle lacrime. Poi si è svegliato pure il Minty.
Stamattina Mamma Pinkytos aveva le ossa rotte ed il magone e, oggi, è stata tutto il giorno pervasa dal senso di colpa e di inadeguatezza. Non è riuscita a combinare nulla e men che mano a recuperare le energie. Mentre tutti dormivano ha girato per casa inconcludente, stendendo un panno qua e uno là, sbattendo un tappeto, caricando una lavatrice, cucendo un'asola sull'asciugamano del Minty. Niente di sostanziale. Per rilassarsi ha cercato di preparare un dolce, ma non riusciva neppure a montare decentemente gli albumi a neve e, dopo quattro uova buttate nella spazzatura, ha rinunciato.
Alle cinque si sono svegliati i nani e la casa si è animata di suoni e colori. Mamma Pinkytos ha preparato la merenda e il ragù per cena. Poi li ha ficcati entrambi nella vasca grande e, come sempre, l'accudirli nei loro bisogni primari l'ha fatta stare meglio.
E' stato il loro primo bagno insieme, hanno riso, si sono schizzati.
Ora il Morbilletto dorme, il Minty non ancora e reclama la sua mamma ("Uffa io mi sento un po' solo."). Mamma Pinkytos se potesse dormirebbe già da un po'. E' ancora confusa quanto alle contromisure da prendere per migliorare il sonno famigliare, ma più serena nel cuore. Anche grazie a Mister Baby ha razionalizzato. Non è successo niente, non è successo niente. E' solo la stanchezza che fa perdere la bussola.
Domani è un altro giorno. Anche se con la notte di mezzo.

venerdì 25 gennaio 2013

Le prime scarpine del Morby e il suo linguaggio segreto

Ieri sera Mamma Pinkytos é andata in cantina a cercare tra le vecchie scarpine del Minty qualcosa di adatto alle aspirazioni da bipede del Morby. La ricerca non ha avuto successo perché il Minty aveva iniziato a camminare in estate e le scarpe più piccole erano dei sandaletti di tela blu, quindi stamattina il Morby ha avuto le sue prime scarpine nuove di zecca, pur senza essersele meritate. Sì perché, come Mamma Pinkytos sospettava, la scorsa notte di sonno ininterrotto é stata un exploit destinato a non ripetersi e durante la notte appena trascorsa il nano malefico si é svegliato così tante volte che ha recuperato il credito della precedente.
Allora stamattina Mamma Pinkytos, che potrebbe pure essersi rassegnata come le ha caldamente consigliato la dott.ssa Rosa Parloio, si è lasciata tentare e insieme alle scarpine ha comprato un libro:"Il linguaggio segreto dei neonati"di Tracy Hogg. Poi mentre usciva dal negozio si é chiesta se sarebbe riuscita a leggerlo, quando e se il Morby potesse essere considerato ancora un neonato. Le risposte non se le é date, va avanti di istinto, a naso, come un segugio, sperando di imbattersi nella pista giusta.
Nel pomeriggio al nido ha incontrato la mamma di un nano di sedici mesi: era felice perché per la prima volta il figlio ha dormito per quattro ore.
Mamma Pinkytos ha pensato che c'é chi sta peggio.
Il Minty invece si è mostrato perplesso:"Mamma, cosa fa quel bambino?"
"Dorme poco la notte."
"E la sua mamma?"
"É un po' stanca. Vorrebbe dormire di più."
"Alloa vai tu mamma. Tanto tu non dommi mai!"
Ma come ha fatto Mamma Pinkytos a non pensarci prima?! Se continua così valuterà una carriera alternativa.

giovedì 24 gennaio 2013

Il miracolo di San Gennaro

Mamma Pinkytos di santi e miracoli non se ne intende granché, sa solo che qualcosa di paranormale deve essere successo se il Morby, che ieri ha compiuto dieci mesi ed è stato festeggiato da uno stranamente amorevole fratello con una torta a forma di cavallo (grande e al cioccolato per il Minty, con a fianco un puledrino allo yogurt per il Morbillo), stanotte ha dormito ininterrottamente dalle 20,30 alle 6,45!!!
Mamma Pinkytos, che ieri sera era andata a dormire con un mal di gola fotonico e con il magone in previsione della solita notte movimentata, di miracoli non se ne intende, non sa se sia merito di San Gennaro o di chi per lui, ma sa solo che quando stamattina alle 6,30 si è svegliata di soprassalto dopo la prima notte intera di sonno da un anno a questa parte, credeva che il Morby fosse morto o giù di lì e, da vera mammoletta qual è, ha mandato Mister Baby a verificare che il nano dormiente respirasse.
Il malefico Morbilletto se stava tutto tranquillo con gli occhietti chiusi, i piedi sul cuscino e la testa in fondo al letto. Quando alle 6,45 si è svegliato, a causa del cicaleccio degli increduli genitori, ha bevuto felice il suo lattino da Santa Tetta e ha fatto mille sorrisi.
Mamma Pinkytos era ed è incredula e pazza di gioia (mal di gola a parte. Le sembra di avere una pallina da golf nella faringe).
Proprio ieri che il Morby ha compiuto dieci mesi.
Proprio ieri che ha mangiato la sua prima fetta di torta (forse è stata quella. In effetti gli è piaciuta parecchio. Stamattina continuava a dire "to-ta". Nel dubbio Mamma Pinkytos si impegna a fargliela trovare ogni giorno e ogni sera. Gli verrà il diabete? Mah!)
Proprio ieri che, dopo la visita di controllo, la pediatra Rosa Parloio aveva fatto le seguenti considerazioni:
1. "Il bambino lo trovo benissimo." (Il significato sotteso era: la sua mamma meno.)
2. "Si vede che è un cattivo dormitore". Non me ne ero accorta. Rimedi? Possibili soluzioni?
3. "Si rassegni." A cosa di preciso? Alla pazzia? All'esaurimento nervoso? All'incoercibile desiderio di fuggire, sola soletta, su una spiaggia caraibica?
E' proprio vero che, quando meno te lo aspetti, i tuoi nani ti sorprendono con frizzi e lazzi. Quando invece fai conto sulle loro buone e consolidate abitudini in fatto di pappa, nanna ecc., magari perchè, una volta nella vita, devi uscire con le amiche, ti fanno saltare tutti i piani.
San Gennaro o no, Mamma Pinkytos ha avuto il suo miracolo, anche se non si fa illusioni circa la durata.
In fondo, ora come ora, le basta sapere che il nano più bernoccoluto del mondo (anche ieri, quando è andata a prenderlo al nido lo ha trovato urlante e con il ghiaccio sulla testa, causa capitomboli vari nell'inistente tentativo di  acquisire la posizione eretta) ha la capacità fisica di dormire dieci ore. Sa che, quello che ormai riteneva impossibile, astrattamente può accadere.
Così, Mamma Pinkytos alla sera può andare a nanna meno rassegnata e più speranzosa per le ore che seguono.
Se poi (e sottolineo se) riuscisse a dormire una notte intera a settimana, è sicura che nel giro di un mese potrebbe fare la controfigura a Jennifer Lopez (beh, ok forse ha un po' esagerato. Forse solo nelle scene in cui c'è buio).

mercoledì 23 gennaio 2013

E dieci!!!

Morbillino della mamma, che sembri un Cicciobello, che hai le guance così paffute e lisce e morbide che la tua mamma ti mangerebbe, che gattoni tutto felice in giro alla ricerca di prese di corrente, che hai un pancino tondo tondo che neanche Mamma Polly Capellipazzi al quinto mese di gravidanza, che sorridi mille e più volte al giorno con i tuoi due irresistibili dentini, dieci mesi fa facevi capolino in questo mondo di matti.
La tua mamma non si ricorda come era stare senza di te e, se prova a ripensarci, avverte un senso di mancanza e di vuoto.
Tu, che sfuggi, che sei talmente autonomo da essere diventato grande prima che la tua mamma e il tuo papà si siano resi compiutamente conto della tua presenza, hai insegnato tante cose a Mamma Pinkytos. Tu la fai ridere davanti ai malumori, tu ,se è stanca, le succhi il mento fino a lasciarle il segno. Tu, soprattutto, le hai insegnato che basta l'amore.
E' l'amore che dilaga e si infila là dove non credevi sarebbe stato possibile, è l'amore che aiuta a superare le difficoltà. Quando la tua mamma ti guarda vede questo: amore amore amore, che scivola fuori dalla cuffietta rossa con il pon pon e si affaccia nei tuoi occhietti vispi, irrefrenabile e monello, come te che non stai fermo mai.