Visualizzazione post con etichetta adoolescenza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta adoolescenza. Mostra tutti i post

giovedì 24 ottobre 2013

Ieri, oggi e domani

A Mamma Pinkytos gli adolescenti sull'autobus danno sempre parecchio da pensare.
Con i piedi che galleggiano nelle scarpe, bagnata da capo a piedi per la pioggia battente e i capelli che sembrano un cespuglio, guarda queste ragazze di quindici-sedici anni e si vede vecchia.
Si vede vecchia perchè le sembra di avere perso l'attimo in cui, l'altro ieri, da adolescente con le occhiaie e la coda di cavallo, è diventata quella che è oggi.
Guarda le ragazze.
Ce ne sono di due categorie: quelle con i segni dell'età, evidentemente diversi da quelli delle quarantenni. Viso emaciato, qualche brufolo, sopracciglia folte e capelli non curati, jeans e sneakers. Lineamenti belli, appena al di sotto dell'apparenza. Poi ci sono quelle che non hanno un pelo fuori posto, belle e luminose da fare venire il sole. Con la pelle di pesca ed il trucco impeccabile. I leggings attillati. Le immagina domani, le immagina mamme. E ascolta volentieri i loro racconti, il loro lessico spesso troppo scurrile.
Lei faceva parte della prima categoria. Non brutta certo, ma per nulla attenta all'aspetto fisico, almeno non a scuola. Si alzava alle sei e trenta del mattino, si vestiva in jeans e maglietta, a volte anche con la tuta da ginnastica. Niente trucco, cappelli naturali, nè dritti nè ricci. Ma i sogni di allora li ricorda. Confusi. Non distinti. Ma palpitanti. Farò... Farò... Sarò...
Oggi guarda queste ragazze con tanta tenerezza. E' bello guardare al domani, ma arriva subito subito.
Lei sta meglio oggi, di sicuro. Era troppo tormentata allora, si sentiva troppo imperfetta. Oggi è felice, si piace, dal suo punto di vista ha avuto dalla vita il meglio del meglio. E ne è grata.
Ieri, oggi e domani.
Anche i maschi guarda. E quelli le fanno ancora più tenerezza e paura.
Pensa ai suoi figli domani. Al Minty con i brufoli e gli spuntoni di barba, alle sue lune, ai suoi sogni, alla fatica che farà lei a stare dietro a lune e stelle. Pensa al Morby, pazzo e allegro, inquieto, imprevedibile.
E pensa a lei vecchia, ansiosa, che spia il computer e il cellulare di questi due nani in cerca di identità.
Questo sì le provoca un brivido.
Lei è al di là del guado. Loro la vita la devono ancora vivere.
Gioie e dolori.
Successi e mazzate.
Ora le dicono: "Mamma, ti amo!"
Un giorno sa che le diranno: "Ti odio!" e le sbatteranno la porta in faccia.
Mamma Pinkytos non ha per niente fretta che arrivi quel giorno.
Lei i suoi nani li vorrebbe sempre piccoli.
Si può????