mercoledì 11 giugno 2014

Casa dolce casa

È l'una e mezza del pomeriggio,  c'è un caldo sahariano e Mamma Pinkytos è esattamente dove vorrebbe essere, nel luogo per lei più insolito e inebriante a questa ora del giorno. È a casa.
Stamattina è andata a Milano, in carcere, a trovare un suo assistito e non è mica vero che stanno al fresco,  stanno al caldo,  caldissimo,  anche se è un carcere modello con il maneggio e il giardino fiorito.
Mamma Pinkytos è tornata collassata, con la pressione sotto i piedi, affamata,  assetata e chipiùnehapiùnemetta.
Poiché prima era con una collega,  è salita in casa a prendere le chiavi della sua macchina per andare in ufficio e, appena entrata, il suo senso del dovere è capitolato davanti al fascino irresistibile della sua casa disabitata e silenziosa in pieno giorno, come non la vede da cinque anni almeno, come l'ha intravista in una manciata di occasioni nelle sue rare giornate da mamma full time con il Minty o il Morby appena nati.
Allora si è tolta le scarpe,  ha mangiato un'insalata di cetrioli e cucinato una torta salata per cena. Ha passato l'aspirapolvere e pulito in santa pace i pavimenti.  Poi ha lavato della frutta da portare ai nani  all'uscita dall'asilo.
Silenzio.
Si è sentita felice, davvero felice e rilassata.
Basta poco a volte per dare alle giornate un colore diverso.

2 commenti:

  1. Gioire perchè si riescono a fare i lavori domestici senza doversi interrompere in continuazione sembra una follia.....ma è la sacrosanta verità!!!
    Io sono convinta che la mia casa, quando ci sente uscie tutti, faccia le capriole per la felicità!!!!

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  2. anche io mi sento una regina quando riesco a passare l'aspirapolvere senza sentire urla belluine "No l'apirapovvere no! No sento la televisione!"

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