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lunedì 8 dicembre 2025

Dicembre

A dicembre Mamma Pinkytos ha sempre il cervello frullato.
Vorrebbe fare mille cose, ma non arriva da nessuna parte. Ventiquattro ore al giorno non le bastano per tutto quello che ci vorrebbe infilare, senza contare che ha la resistenza di un bradipo stanco e dopo mezz'ora di incombenze pre-natalizie vorrebbe andare a dormire con la boule e il pigiama peloso.
Ha fatto l'albero di Natale in quattro rate. Presa da buonissima volontà, lo scorso weekend lo ha tolto dall' imballaggio e montato, salvo scoprire che i conigli mannari avevano mangiato tutte le luci. Ha dovuto attendere il lunedì per acquistarne di nuove. Ieri le ha posizionare. Oggi ha messo una parte delle palline e domani forse completerà l'opera titanica.
Manco fosse un baobab millenario e non il suo povero alberello che nella sua testa è sempre gigante, ma una volta montato sembra quello dei Puffi. Beato il vicino che non solo ha l'erba più verde come nei proverbi, ma anche l'albero più gigante che ci sia, con millemila lucine non mordicchiare da pestiferi roditori. Che ci rimarranno secchi una volta, fulminati con lo scheletro fosforescente come nei cartoni animati.
Poi i regali. Mamma Pikytos acquista tutto on line, la sera mentre è nel letto. Lo fa con anticipo, per evitare sorprese. Ma puntualmente sotto Natale le poste vanno in tilt e i corrieri si danno all'anarchia e l'ultima settimana non ha ancora ricevuto nulla. Fa la caccia al tesoro nel palazzo e ogni tanto le va bene. Venerdì ha trovato un pacco nelle scale del vano caldaia, oggi uno direttamente in strada.
Quanto allo shopping per sé, Mamma Pinkytos non resiste la vanità di un vestito nuovo o di una sciarpa rossa. Alla sera riempie tantissimi carrelli, di tutti i suoi siti preferiti. Poi va a dormire felice e al mattino sono tutti scaduti. A lei non interessa davvero comprare, per soddisfare la sua voglia di shopping basta così. Riempire il carrello. Anche perché quando compra davvero non è quasi mai soddisfatta e i resi costano tempo e fatica.
Vogliamo parlare delle cene di dicembre? Quest'anno Mamma Pinkytos ha bidonato tantissimo. Ha deciso di partecipare solo a cene tra amici, quando ne ha davvero voglia. E non più di una alla settimana. Rivedere amici con l'occasione del Natale la rende felice, ma per vincere la battaglia con il plaid e la boule bisogna che siano amici davvero con la A maiuscola.
Ieri e oggi Mamma Pinkytos si è anche data alla produzione di biscotti. Ma deve nasconderli accuratamente se vuole che sopravvivano all'ingordigia dei nani. 
"Mamma, posso uno?" "Noooooo!'"
Ci metterebbe il filo spinato Mamma Pinkytos, che ogni anno confeziona con amore trenta scatoline di biscotti natalizi per tutti i suoi amici e conoscenti, mentrei nani rimangono a bocca asciutta e con l'acquolina in bocca. Il Morby, dopo varie insistenze, ha rimediato una stellina mal riuscita. Finisce che il senso di colpa  porta Mamma Pinkytos a fare l'infornata numero due la settimana successiva.
Che poi.
I biscotti comprati sono più belli ed economici, visto che a lei costano il mal di schiena, l'infiammazione alla cervicale e almeno cinque sedute dal fisioterapista.
Ma la tradizione non si tocca.
E la casa profumata di biscotti e scorze d'arancia candite per la Pinkytos Family vuol dire Natale.
Fa niente se non mangiano né gli uni né le altre.
I biscotti sono come i carrelli dello shopping on line di Mamma Pinkytos: basta l'idea a fare sentire l'atmosfera dei giorni di dicembre.

martedì 3 ottobre 2023

Attesa

L'attesa, nel lavoro di Mamma Pinkytos, ha un ruolo fondamentale.
Negli anni, ha imparato che a fare un buon avvocato è la capacità di aspettare ore e ore senza farsi venire l'ansia, senza dormire, senza incazzarsi.
Reggere la tensione, sapere tenere il colpo in canna per ore, a volte mesi.
Capita che arrivi alle 9, ora della tua udienza, dopo ore nel traffico. Se sei puntuale può essere che la tua udienza venga chiamata anche alle 13.30. Perché la tua era alle 9, ma insieme ad altre 45.
Allora ogni volta hai la tentazione di fare con calma, ma non è possibile perché, caschi il mondo, alle 9 devi essere in postazione a presidiare il fortino.
Se per caso hai una mattina sfortunata, incontri due incidenti in autostrada, tutti i semafori rossi, una vecchietta svenuta lungo la strada e arrivi alle 9.01, stai sicuro che la tua udienza è la prima del ruolo ed il Giudice, evento più unico che raro, è in anticipo di cinque minuti.
In quel caso, se ti va bene, fai pubblica ammenda dopo esserti cosparso il capo di cenere, ti sorbisci il cazziatone e porti a casa la condanna. Se ti va male, l'udienza l'hanno già fatta, senza di te. E chi s'è visto s'è visto.
Per ingannare l'attesa ci sono vari modi.
Di solito gli avvocati fumano molto e chi, come Mamma Pinkytos, non fuma, beve molto caffè.
Se l'attesa è parecchio lunga i caffè diventano troppi e ti aggiri per i corridoi con il Delirium Tremens.
Qualcuno in tarda mattinata passa all'aperitivo. 
Mamma Pinkytos invece, quando ha superato il numero dei caffè ante Delirium,  mangia.
Una brioche, un panino, un toast a seconda dell'orario. Con intuibili controindicazioni.
Poi ci sono i passatempi. 
Inutile dire che il telefonino li ha soppiantati quasi tutti, ma dopo un po' anche gli occhi accusano il colpo. E molto spesso nei palazzi di giustizia il segnale non c'è o è pessimo.
E allora c'è la chiacchiera, prima disinteressata poi molesta, ricca di turpiloquio, tanto che gli avvocati sono per ovvie ragioni tra i pettegoli più incalliti. Sanno tutto di tutti, ma non c'è cattiveria, è una strategia di sopravvivenza.
In qualche caso ci sono i libri o i giornali. 
E poi i passatempi più creativi.
Mamma Pinkytos ricorda con ammirazione un collega in Corte di Appello a Venezia che, per inaggannare il tempo, giocava con le palline rimbalzine con straordinaria abilità nel controllare la traiettoria. Ne aveva anche una con un filo di elastico appeso da usare in caso di spazi ristretti.
Non mancano gli antistress gommosi e il sudoku.
Mamma Pinkytos ogni tanto scrive.
Gli avvocati aspettano così tanto che se lavorassero nell'attesa poi potrebbero andarsene serenamente a casa a dormire o a coltivare gli hobbies più disparati. Ma lavorare, di solito è l'ultima cosa che ti viene di fare. 
Un po' perché hai la speranza recondita di essere chiamato da un momento all'altro quindi stai sempre in pole position, un po' perché si aspetta in corridoio, nella confusione e molto spesso in piedi, un po' perché gli avvocati sono degli inguaribili cazzari.
Secondo Mamma Pinkytos se mettessero a disposizione degli avvocati in attesa dei lavoretti manuali tipo l'uncinetto, il punto croce, il patchwork, il decoupage il mondo sarebbe un posto migliore.
La prossima udienza è quella di Mamma Pinkytos. La quarantacinquesima delle 89 fissate per oggi.
Le tocca mettere via il gomitolo di lana e gli aghi da maglia.

giovedì 14 marzo 2013

Marzo

Marzo é il mese preferito di Mamma Pinkytos perché le giornate si allungano, la natura si risveglia, l'aria da fredda diventa frizzantina e la primavera bussa alla porta.
Ma quest'anno il tepore di marzo   si sta facendo desiderare.
Siamo già alla metà del mese e solo oggi, per la prima volta quest'anno, Mamma Pinkytos, grazie a una serie di fortunate coincidenze (arrivava da una trasferta ed é riuscita a passare da casa a lasciare la macchina e a fare l'aerosol, era ampiamente tachipirinizzata e quindi non troppo sofferente per il mal di orecchie, era uscito uno spiraglio di sole) é riuscita ad andare a recuperare i suoi nani a piedi.
Camminando a passo spedito lungo quella strada, salendo e scendendo i centodieci gradini che separano la Pinkytos' Home da scuola e asilo, a Mamma Pinkytos é sembrato di tornare indietro nel tempo.
Le é sembrato di tornare a un anno esatto fa, a quando, felice e senza pensieri come solo chi é in dolce attesa sa essere, correva a prendere il suo Minty portandosi faticosamente dietro i quattordici kg di pancia con dentro il Morby. Si ricorda che c'era caldo, che già da qualche settimana dopo l'asilo lei e il Minty bighellonavano in giro tra parco e oratorio concedendosi ogni tanto anche un gelato, che indossava leggings e maglietta leggera. Ricorda persino i suoi pensieri, il termine della gravidanza  che si avvicinava, le domande della gente e l'incontro a orario fisso con un'altra mamma del nido in procinto di partorire.
E le sue paure legate a un nuovo equilibrio da creare, a come avrebbe reagito il Minty alla novità, a come avrebbe reagito lei, chiamata ad accudire, crescere e amare una personcina diversa da quella che, fino a quel momento, era stata la più importante della sua vita.
Ma nello stesso tempo ricorda la voglia e l'entusiasmo di vivere quella nuova avventura e l'impegno nel rendere unici e speciali quegli ultimi momenti in tre (e in due).
Questi ricordi così vividi Mamma Pinkytos se li é portati a casa. E le fanno compagnia, dolci e struggenti, anche ora che sta preparando le meringhe azzurre per il primo compleanno del Morby.
Un anno é passato, la primavera sfugge e il Morbillo é di là che dorme nel suo lettino.
Mamma Pinkytos non aveva ancora finito di riordinare le idee e il tempo le é sfuggito di mano.

lunedì 1 ottobre 2012

Buone notizie

Ieri è stata una domenica ricca con l'inizio del corso di acquaticità dei nani e la merenda con gli zii cinesi. Il corso è andato bene, M&M si sono divertiti, sono arrivati a casa stecchiti e sono caduti in deliquio per le successive due ore. Mamma Pinkytos in realtà sperava che l'effetto-piscina durasse un po' di più, visto che appena ha tentato di sedersi un attimo il Morby sorridente ha fatto capolino dal suo lettino, ma è comunque riuscita a rendere presentabile la casa e a fare una crostata di mirtilli. Poi sono arrivati gli zii cinesi. Minty era felice e per fare vedere allo zio tutti i suoi giochi ha reso la sua cameretta una discarica abusiva, il Morby distribuiva sorrisi a volontà e presto si è fatta l'ora di cena. Ieri sera Mamma Pinkytos, che aveva pure mal di gola e raffreddore, era l'ombra di se stessa. I nani hanno faticato ad addormentarsi (il Minty urlava: "Mamma, non riecco a dommire!", il Morby urlava e basta), mentre la derelitta, se solo avesse potuto, avrebbe voluto tanto addormentarsi. Morfeo se li è presi entrambi intorno alle 23 e, dopo poco, si è preso anche Mamma Pinkytos.
Stamattina è iniziata di corsa, come ogni lunedì mattina, perché l'obiettivo è arrivare ad un orario decente a scuola del Minty perché bisogna mettere le lenzuola al letto di ferrondel nano. Missione compiuta. Alle 9, Mamma Pinkytos era dentro l'angusto e affollatissimo dormitorio della scuola materna che allacciava i cappiolini del lenzuolo di Topolino alla brandina del nano, mentre il Minty zoppicante (stamattina, poveretto, gli faceva male un dito del piede: "Mi fa male, ma fligno mamma. Pecchè mi fa male poco e solo se sto in piedi!" Povera goia!) metteva a nanna il suo peluche e il Morby si rotolava sulle brandine altrui, insieme ad una folla di fratellini. Mamma Pinkytos ha pensato che alla prossima riunione della scuola proporrà di posizionare un box appena fuori dalla stanza della nanna, per consentire alle povere madri trafelate (qualcuna anche con un infante per fianco), di depositare ile piccole iene e fare e disfare le brandine in santa pace.
Insomma, la giornata non prometteva granché bene.
Ma poi tutto è cambiato perché:
- Mamma Pinkytos ha saputo che una sua carissima amica di cui vi dirà è in dolce attesa, fresca di test di gravidanza, e si è sentita un po' in dolce attesa anche lei. Si è ricordata di quando le ha viste lei quelle striscioline rosa e subito dopo le è comparsa in viso quell'espressione ebete e quel sorriso incancellabile che ha chi aspetta qualcosa di bellissimo, ma ancora indefinito. Si è ricordata l'urgenza di dare a qualcuno la bella notizia. Si è ricordata che le sembrava di vivere su una nuovola. Mamma Pinkytos ha sempre fatto il test di gravidanza in perfetta solitudine perché pensa sia un'emozione così forte che c'é bisogno di un momento di decompressione prima di affrontare il mondo ed andarlo a dire al primo che passa che, nel caso del Minty, era la commessa di un negozio dove Mamma Pinkytos ha comprato un bodino da neonato per dare la bella notizia a Mister Baby e, nel caso del Morby, la sua amica Mamma Chicchi che lo ha capito al primo sguardo.
Tanti ricordi... Insomma,, Mamma Pinkytos è stata davvero molto felice per la sua amica, ma anche un po' invidiosa (in senso buono) per il periodo meraviglioso di attese e promesse che la attende e adesso si sente un po' in dolce attesa anche lei.
- Mamma Pinkytos è stata a trovare un'altra sua amica che ha partorito da un mese e vedere un bimbo nuovo la mette sempre di buon umore.
- Mentre mangiava un panino al crudo in solitaria, dopo avere messo a letto il Morby, ha letto la e-mail di una sua amica che ha superato, felicemente e grazie all'amore per il suo bimbo, un periodo difficile e ha pensato che le donne, le mamme, sono proprio straordinarie. La e-mail si chiudeva con questa frase di Wallace, del 1865: "LA MANO CHE DONDOLA LA CULLA E' LA MANO CHE REGGE IL MONDO."
Ed ora che il lunedì pomeriggio è appena iniziato, Mamma Pinkytos si sente un po' più forte e pensa che, se il buon giorno si vede dal mattino, la settimana prometta decisamente bene.