mercoledì 31 luglio 2024

Il comunismo delle caramelle

L' altro giorno, nel villaggio di Boumbagar, una signora spagnola ha offerto delle caramelle ad un gruppo di bambini. Come sempre succede, il regalo in atteso richiama orde di visini sorridenti color cioccolata.
A un certo punto le caramelle sono finite. Una bambina si è tolta la caramella dalla bocca e l'ha messa in bocca alla sorellina. Dopo un attimo gliel'ha tolta e l'ha offerta ad un' amichetta appena arrivata per farle sentire il sapore. Il tempo di fargliela assaggiare che gliel'ha tolta di bocca e l'ha avvicinata al viso di una delle bambine spagnole la quale, imbarazzata e colta alla sprovvista, stava per aprire la bocca. "No! Lei no!" ha urlato atterrito il Morby senza riuscire a trattenersi, mettendo la mano davanti al viso della povera Carla.
Mamma Pinkytos ha trovato il gesto commovente. Ha cercato di spiegare al Morbillo il meraviglioso valore della condivisione, la bellezza dell'avere un' unica cosa deliziosa e volerla condividere con gli altri. Ne ha ricavato una smorfia di disgusto e un trattato su tutte le malattie a trasmissione salivare, dal COVID alla peste bubbonica.
"Nano, guarda le cose da un altro punto di vista."
" Lascia perdere mamma, stavo per vomitare."
Mamma Pinkytos ha capito che il comunismo delle caramelle non ha un grande appeal.
La prossima volta magari ci riprova con qualcosa di non commestibile o, almeno, di divisibile.

Il deserto e la cerveza

Essere sostanzialmente irraggiungibili in un posto fuori dal mondo ha un non so che di liberatorio. Sdraiarsi per terra, sulla sabbia soffice a guardare il cielo, mentre il falò arde e il cuore batte al ritmo di djembelè è un'esperienza nell' esperienza.
Questa notte la Pinkytos'Family ha dormito in un accampamento nel deserto del Loumpoul, nel territorio del Sahel dove il Senegal si avvicina alla Mauritania.
È un deserto lontano dall'immaginario collettivo perché durante la stagione delle piogge ha ampie zone verdi che regalano al luogo un aspetto unico.
La loro tenda mauritana aveva letti comodissimi e un bagno spazioso con doccia, lavabo in muratura e wc en plein air.
Hanno cenato con il cous cous tipico e degustato il thè intorno al fuoco.
In questi giorni hanno viaggiato su ogni mezzo possibile: carretto trainato da cavalli, carro bestiame, cassone di una jeep, dromedario. E al vacanza non è ancora finita.
Hanno i capelli ingovernabili e voglia di pasta di pizza.
Hanno acquisito un discreto spagnolo fatto di gesti, parole italiane con l'aggiunta della s, inglese e spagnolo vero e proprio.Mister Baby batte tutti perché lui fa discorsi storico- filosofici con l'aggiunta della s senza fare una piega, incurante dello sbigottimento del suo interlocutore. In ogni caso comunicano alla grande con i loro compagni di viaggio che sono piacevoli e pittoreschi.
Anche loro evitano come la peste le verdure crude, fanno sostanzialmente il bagno nei repellenti per gli insetti, ma contrariamente alla Pinkytos' Family, si ammazzano di cerveza e di "Malarone", le pastiglie per la profilassi antimalarica.
A Mamma Pinkytos, vista la quantità di punture piccolissime che ha crivellato le sue braccia e quelle di M&M's, sembra impossibile che nessuno di loro abbia preso la malaria.
Il Morby sta già calcolando quanti giorni di scuola perderà per il morbo esotico. Il Minty scommette su chi sarà il primo infettato. Mister Baby si tocca le parti basse e dice che i suoi famigliari portano sfortuna. Lui, comunque, per qualche strana ragione, sta antipatico agli insetti. Buon per lui.
C'è da dire che è anche l'unico fotogenico. Anche se sembra avere fatto un unico lungo viaggio durato diversi anni perché in tutte le loro foto delle vacanze è sempre vestito uguale. Mamma Pinkytos è uscita sempre bruttissima. I nani fanno di continuo smorfie e sembrano Gremlins. Insomma, è nella fase della vita in cui conviene fotografi solo paesaggi. Però ha saputo che in Senegal le donne con il sedere grande sono considerate bellissime. Sulla pancetta da birra onestamente non ha indagato. Magari dopo chiede alle sue amiche spagnole. Appena hanno finito di bere la loro cerveza.


lunedì 29 luglio 2024

Ventidue spagnoli e quattro italiani

Il gruppo di italiani con cui la Pinkytos' Family doveva condividere il tour è composto da ventidue spagnoli. La guida parlante italiano, Ismael, traduce simultaneamente dallo uolof, allo spagnolo, all'italiano, a volte al francese in una miscellanea di lingue da fare invidia a Google Translate.
Ieri mattina i quattro italianos, che nell'attesa avevano fatto una challenge per individuare le tipologie dei loro compagni di viaggio, constatavano che si era verificata l'unica eventualità non prevista ovvero che il loro tour in italiano fosse popolato interamente da stranieri. 
Forse Mamma Pinkytos avrebbe dovuto intuire che dalle nostre parti il Senegal è una meta troppo esotica e poco gettonata, dalle espressioni facciali delle persone alle quali comunicava la destinazione del suo viaggio.
Per il resto, comunque avevano azzeccato quasi tutto. Con loro c'è una famiglia, anzi due, con figli al seguito, un gruppo di sole donne e una comitiva di pensionati tipo bocciofila, che però non viene da Adro, vicino a Brescia, come ipotizzato da Mamma Pinkytos bensì da Leon, vicino a Salamanca.
C'è da dire che gli spagnoli sono dei simpaticoni e si sono rivelati degli ottimi compagni di viaggio. C'è anche una famiglia a cui hanno perso tutti i bagagli che da tre giorni gira con vestiti tradizionali senegalesi recuperati in loco con meravigliosa nonchalance.
Ieri la Pinkytos' Family ha visitato Dakar e l'Isola di Goree. Casette in stile coloniale e viottoli pieni di fiori non riescono a farne un luogo allegro, nonostante le decine di famiglie di Dakar in gita domenicale. La casa della vergogna, con la porta senza ritorno da dove gli schiavi, durante il periodo della tratta, guardavano per l'ultima volta la loro terra, prima di essere deportati nelle Americhe è da pugno nello stomaco.
Dopo pranzo, viaggio infinito in pulmino per raggiungere il Delta del Saloum, riserva della Biosfera e patrimonio dell'Unesco, vicino al confine con il Gambia.
Sono arrivati con il buio dopo oltre cinque ore, per scoprire che l'alta marea aveva completamente cancellato la strada per raggiungere il loro lodge. È stata necessaria una lunga deviazione su carrerecce improvvisate quasi in mezzo alle mangrovie per raggiungere "Las Barracudas", un ecolodge di recente costruzione in mezzo ai bolong del fiume salato.Giunti finalmente a destinazione, con una fame da lupi e una stanchezza cosmica, con le capanne pochissimo illuminate, hanno avuto una crisi collettiva, simile a quella all'arrivo al parco del Corcovado, in Costa Rica.
Troppo caldo, troppa fame, poco cibo, troppi insetti, aria condizionata mal funzionante, acqua fredda, umidità, puzza, chi ce l'ha fatto fare, prossima volta resort cinque stelle in Sardegna echipiúnehapiúnemetta.
Superata la crisi, la giornata di oggi è stata una totale immersione della cultura africana. Hanno raggiunto il villaggio di Sokone in piroga per accompagnare una donna del villaggio a fare la spesa al mercato. In sua compagnia sono tornati a Boumbagar su un carretto dove sono stati ospitati nella casa della presidentessa di un'associazione di donne che coopera per migliorare la condizione femminile in materia lavoro, alfabetizzazione e accesso alla sanità. Un emozionante esempio di comunità, colorata e cooperante. La guida aveva portato biscotti e lecca lecca per i bambini, il che ha dato vita ad una festosa processione di faccine sorridenti in arrivo anche dai villaggi vicini. Mamma Pinkytos ha pelato le carote, Mister Baby le melanzane, il Minty ed il Morby hanno pestato le spezie nel mortaio. Tutti insieme hanno contribuito alla preparazione del cous cous di pesce e verdura tipico del posto, che hanno consumato tutti insieme da vassoi comuni seduti per terra. Un viaggio è fatto anche per superare i propri limiti o per scoprire che quelli che sentivamo come tali erano solo ostacoli mentali.
Nel pomeriggio hanno assistito insieme agli abitanti del villaggio alla tradizionale lotta domenicale tra due giovani nerboruti che con una tecnica a metà tra la lotta libera e la danza tribale si contendono un sacco di riso da 10 kg. I bambini, colorati e festanti, facevano a gara per camminare mano nella mano con gli stranieri o per essere presi in braccio, in un assedio pieno di allegria.
Persino il Minty ed il Morby, di solito piuttosto refrattari al contatto fisico, forse anche perché cresciuti in tempo di Covid, alla fine hanno preso per mano (il Morby addirittura in braccio) il piccolo Boubacar, in una festosa carovana verso l'hotel. 
La giornata è terminata con canti e balli al ritmo dei bongo e dei djembe. Persino Mamma Pinkytos ha ballato cercando , senza troppo successo, di tenere dietro ai ritmi indiavolati delle mujeres. 
Sicuro stanotte dorme di brutto, nonostante le zanzare e l'umidità.

giovedì 25 luglio 2024

La dimensione del viaggio

La Pinkytos' Family non è abituata al dolce far niente. Ma c'è da dire che ai ritmi lenti, al tempo da ingannare con passatempi vari, alla posizione supina si è adattata quasi subito.
"Che strano non avere niente da fare." 
Ha commentato il Minty, che poi ha chiosato: "Bello però". 
Il Morby, forse anche per ragioni anagrafiche, è quello che ha patito di più il tempo dilatato che, trattandosi di solito quattro giorni, è ben lungi dal potere essere definito noia.
È capitato che ogni tanto (poco rispetto ai suoi standard) non sapesse cosa fare e chiedesse le attenzioni del fratello o dei pigrissimi genitori per giocare in acqua, a carte o a ping pong.
Tutti lo hanno sempre assecondato volentieri, trattandosi dell'unico movimento quotidiano oltre al cambiare posizione sulla sdraio. 
La spiaggia di Saly è lunga, bianchissima e ha conchiglie dai colori meravigliosi. Inciterebbe a lunghe passeggiate se non fosse che, man mano che ci si allontana dalla zona dei resort, diventa meno sicura e molto meno pulita.
Questa mattina, insieme al Morby, Mamma Pinkytos ha raccolto mitili, nautilus e conchiglie rosa, poi le ha lavate ed esposte al sole ad asciugare.
Forse ne farà mollette decorative o riempirà i vasi da fiori.
Forse verrà arrestata all'aeroporto per detenzione illegale di conchiglie.
Ieri sera è venuto un fortissimo temporale. Per raggiungere la loro stanza dopo la cena la Pinkytos' Family ha fatto una doccia completa.
C'è stato un black out di energia elettrica e i tombini strabordavano acqua. Forse da queste parti non piove spesso. Forse è solo un imprevisto come tanto, qualcosa che prima o poi passa.
Oggi c'è stato un sole meraviglioso, ma ora sta suonando. A Mamma Pinkytos dispiacerebbe che andasse a monte la festa senegalese di questa sera: canti, balli e pietanze tipiche.
Anche perché, dopo quattro giorni nel chill più completo, domani la Pinkytos' Family si rimetterà in viaggio.
Dopo un breve passaggio a Dakar si dirigerà verso le sponde del Lago Retba, detto anche Lago Rosa per il colore che assumono le sue acque grazie al sole e al vento, dove dormirà in una capanna eco-sostenibile.
Mamma Pinkytos, nonostante sia stata benissimo, prepara volentieri la valigia. La dimensione del viaggio le si addice di più.
The travel must go on. 

lunedì 22 luglio 2024

Mama Africa

Sulla spiaggia di Saly c'è una brezza piacevole, accarezza le palme producendo il suono di un acchiappasogni.
La sabbia è bianca a perdita d'occhio, punteggiata di palme. Di turisti ce ne sono pochi: qualche francese, una famiglia di tedeschi, per la maggior parte senegalesi abbienti. 
C'è silenzio, solo il rumore del mare e quello del vento, come un tintinnío.
La Pinkytos' Family è finalmente in vacanza, in una dimensione fin troppo rilassante per i loro turbolenti standard. 
Come previsto, questa notte ad attenderli all'aeroporto non c'era nessuno. 
Il resort aveva allegramente ignorato le sue mail e le richieste dell'assistenza di Booking.
Il timore di Mamma Pinkytos è che, visto il no show alla data stabilità, la prenotazione fosse stata cancellata e la camera ri-occupata. Il che avrebbe significato dormire (per modo di dire) all'addiaccio in un posto che, data l'ora e la scarsa illuminazione, facevano fatica ad intravedere nella sua interezza. 
Come al solito hanno dovuto affidarsi alla speranza e alla benevolenza del prossimo nella persona di un soggetto con la pettorina gialla che, per qualche moneta, recuperava i clienti per i taxisti all'uscita del terminal dell'aeroporto di Dakar.
Visto lo sgomento della Pinkytos' Family per l'assenza del loro driver, ha chiamato o finto di chiamare il resort per chiedere informazioni e, stante l'insuccesso, ha proposto loro il tragitto in taxi.
Tra le proteste del Morby, l'unico assennato della famiglia ("Io non mi fido. Voi mi fate sempre avere paura, vi fidate di tutti"), hanno accettato. Non che avessero alternative.
Il Morbillo sgomento è caduto addormentato e loro hanno percorso in costante allerta, che diventava timore ad ogni rallentamento del taxista, la mezz'ora che ci si impiega a raggiungere Saly Portudal.
Solo Mister Baby era a suo agio, mentre rispolverava con orgoglio il francese delle scuole medie.
Una volta giunti a destinazione, hanno pregato il loro nuovo amico di aspettare mentre Mamma Pinkytos e il Minty entravano nell'hotel per verificare l'esistenza di una camera prenotata a loro nome.
Mentre Mamma Pinkytos cazziava il receptionist per l'assenza del transfert prenotato dall'aeroporto, questo con la calma tipicamente africana, faceva spallucce: "Mi dispiace. Avevamo avvisato il nostro driver di venire, ma evidentemente lui non è venuto."
Vista l'ora tarda Mamma Pinkytos non ha insistito e ha preferito guadagnare il letto, comodo, all'interno di una capanna con il tetto di paglia, l'wi fi e l'aria condizionata.
Non forzare gli eventi e non cercare sempre una spiegazione è uno degli insegnamenti di Mama Africa.
Le persone qui sono colorate dentro e fuori, sorridono, a volte senza un motivo apparente.
Loro riescono a stare per ore seduti senza fare niente a guardare il cielo.
Se hanno dei problemi, contano sul fatto che nell'attesa si risolvano da soli.
Mamma Pinkytos quest'anno sentiva il bisogno di Africa. 
E dal modo in cui la Pinkytos' Family ha affrontato gli imprevisti di questi giorni , ha capito che ogni viaggio ti migliora un po'.




domenica 21 luglio 2024

Fuoriprogramma

La vacanza senegalese della Pinkytos' Family è iniziata da Lisbona dove, ieri sera, i quattro disperati avrebbero dovuto prendere la coincidenza per Dakar e dove, invece, sono rimasti a spese di Tap Portugal, senza nemmeno provarci a prendere il volo per l'Africa. 
Visto il ritardo della prima tratta da Milano, erano pronti al protocollo-ritardo e flight connection, che prevede che il Morby, correndo a tavoletta senza bagagli, raggiunga il gate manifestando la presenza dei passeggeri ritardatari e disperati, precedendo di misura il Minty e Mister Baby con i documenti di viaggio. In ultima posizione Mamma Pinkytos arrancante, che spiega la situazione e prega di riaprire il gate. Ma non è servito, perché non appena hanno imboccato il corridoio transiti dell'aeroporto di Lisbona con soli cinque minuti di anticipo rispetto alla partenza del volo per Dakar, un' hostess di terra della Tap li ha intercettati e, prima che potessero fare domande, "to apologize for late" ha messo nelle mani di Mamma Pinkytos le carte di imbarco per le 21 del giorno successivo, i voucher per un hotel a cinque stelle vicino all'Oceanario, due buoni taxi per il trasferimento dall'aeroporto all'hotel e viceversa nonché euro 136 di tickets restaurant da spendere in aeroporto, con giubilo dei nani.
L' ora successiva l'hanno passata a scegliere cibi esotici da degustare e a  tentare di contattare il resort del Senegal per disdire il transfert e confermare la prenotazione per i giorni successivi al no show. Missione che si è rivelata impossibile. In Senegal le mail sono un inutile orpello. Ci hanno provato con l'assistenza internazionale di Booking con risultati da verificarsi questa notte all'arrivo a Dakar. Dopo di che sono svenuti in un letto comodissimo per 12 ore. Sveglia-doccia e colazione luculliana.
Oggi si sono goduti con gioia il fuoriprogramma a Lisbona, con la consapevolezza che ogni imprevisto può rivelarsi un' opportunità se lo si prende per il verso giusto.
Archiviato il disappunto per la giornata di mare persa, hanno visitato l'Oceanario, preso la Funicolare Panoramica sul Ponte Vasco Da Gama e si sono goduti una passeggiata nella Baixa, girovagando in lungo e in largo con Bolt. Hanno mangiato baccalà sul lungomare e comprato "un maialino spiattellato" per il Morby da un venditore ambulante.
Tra poco, se il loro driver Bolt dalla faccia sospetta non li farà sparire nei meandri del Barrio Alto torneranno in aeroporto a spendere i 110 euro di voucher residui.
Mamma Pinkytos non ha per niente fame ma farà sto sacrificio.
Anche se forse farebbe meglio a digiunare vista la prova costume di domani.
Il Minty le ha già detto che ha la "pancetta da birra", anche se lei di birra non ne ha mai assaggiata una in vita sua.
Il punto è che l'Africa le sembra ancora lontana. 
Anche perché non è affatto sicura che all'aeroporto di Dakar questa notte ci sia qualcuno ad aspettarli e che riescano a raggiungerlo con facilità quel resort ameno in cui infilarsi finalmente il costume.


venerdì 19 luglio 2024

Road to Senegal and accidents

La strada verso la vacanza in Senegal della Pinkytos' Family quest' anno è stata costellata di imprevisti e noie.
Mamma Pinkytos sa bene che, dal punto di vista lavorativo e non solo, partire a luglio è un suicidio annunciato.
Ma su questa certezza assoluta ha prevalso il pessimismo cosmico sul successo scolastico del Minty unitamente al terrorismo fatto già a settembre dalla scuola, che sconsigliava caldamente vacanze agostane che si sarebbero sovrapposte agli esami di riparazione.
Mamma Pinkytos, che prenota le vacanze sempre con larghissimo anticipo e sulle ali di entusiasmi repentini ed istantanei (si innamora di una foto, di un luogo insolito, di un programma alternativo e sul momento non pensa ad altro), non si è sentita di fare altrimenti, pensando che in qualche modo se la sarebbero cavata, non salvando loro per mestiere vite umane. O per lo meno non nel senso letterale del termine.
Ma dopo un mese di luglio vissuto a ritmi serratissimi tra cre dei nani, compleanni vari, torneo di pallavolo e altre belle occasioni mondane, la data della partenza è arrivata prima di subito, o comunque prima che la mater frullata se ne potesse rendere conto.
Il risultato per ora è lo sbando assoluto.
Mamma Pinkytos ha terminato questa mattina le incombenze lavorative dopo una settimana di fuoco e le è appena arrivata una notifica funesta a rovinarle l'umore e a complicarle la situazione.
Il Morby fino a ieri sera aveva 39.5 di febbre e lui e la sua mamma non dormono da lunedì perché il nano di giorno giaceva svenuto e dormiente e la notte faceva festa con la mascherina di ghiaccio in testa e la pancia così bollente che ci potevi fare il barbecue.
I rinomati ospedali senegalesi attendono con fiducia.
Così come l'assicurazione sanitaria della Pinkytos' Family. Visto che con tutti i viaggi fatti sono ormai azionisti di maggioranza della compagnia, vuoi che non provino il servizio almeno una volta?!
Mamma Pinkytos ha passato metà della giornata di ieri a tentare di contattare il numero dell'assistenza di Tap Portugal, per capire se lei e il nano piccolo avrebbero potuto ritardare la partenza. A metà pomeriggio, la pediatra dei nani ha dato l'ok alla partenza del nano febbricitante a patto di iniziare la copertura antibiotica. E meno male, visto che in ogni caso contattare il call center si era rivelata un'impresa fuori dalla sua  portata.
Il Minty in questi giorni ha fatto allegramente il baby Sitter del nano febbricitante ed è stato preziosissimo. Il Morby lo ha scelto come suo infermiere preferito con reciproca soddisfazione.
Mamma Pinkytos si è dibattuta tra le scadenze ed il senso di colpa in una sensazione pervasiva di sbando assoluto.
Mister Baby è oberato di lavoro e punta a chiudere i bagagli almeno un'ora prima dell'imbarco del volo, per la necessità assoluta di staccare la spina.
Pongo e Luna ancora non sanno che questa sera verranno portati da Miss O, la originalissima Rabbit Sitter individuata tramite Facebook che ha praticamente uno zoo in casa.
Mister Baby vuole scattare ai pelosi delle foto per la tomba o comunque a memoria perenne della loro pucciositá, così, per ogni eventualità.
Domani, forse, la Pinkytos' Family partirà per le vacanze, con gli zaini zeppi di medicinali e repellenti per insetti.
Se arriverà alla destinazione numero uno, ovvero la spiaggia paradisiaca di Saly Portudal, alle ore 2 am italiane,  al momento è una variabile che sfugge al loro controllo.