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giovedì 2 ottobre 2014

Vuoi ballare con me?

Lo Zio Tanguero un paio di settimane fa ha inaugurato la sua Scuola d'arte nella quale, tra le altre cose, si insegnano il swing e, ovviamente,  il tango.
La Pinkytos' Family, tendenzialmente assai meno ballerina della media (soprattutto quella tavola di Mamma Pinkytos), a forza di sentire parlare di milonghe, lindy hop e cose simili, si é adeguata, soprattutto quella tavola di Mamma Pinkytos che, nonostante evidenti ed oggettivi limiti di varia natura, ha seriamente pensato di imparare le acrobazie del swing.
Il Morby, ballerino fino al midollo, invero, non aveva bisogno di stimoli ulteriori per solleticare la sua voglia di muoversi, visto che balla anche al ritmo dei clacson delle auto in coda. E adora guardarsi ballare, visto che ogni sera, alle 19,10 precise, prima di sedersi a tavola per la cena, si avvicina con fare cospiratorio a Mamma Pinkytos e con l'indice alzato dice sottovoce: "Dopo guaddiamo video di io che ballo. Dopo."  Nel dirlo prepara il cellulare della mater cucinante dal quale, ogni santissima sera, dopo cena, il nano molesto guarda lo stesso video delle vacanze, che lo ritrae mentre balla al ritmo de "La zia di Forlì".
Stasera Mamma Pinkytos ha appreso con gioia che il nano piccolo ha cambiato genere. O meglio, ha diversificato.
Pur rimanendo intimamente fedele alla zia di Forlì,  talvolta si dedica ad altro.
"Nano, con chi hai giocato oggi all'asilo?"
"Con il Bryan".
"E cosa avete fatto?"
"Ballato il tango".
"Apperó! E come si balla il tango?"
"Braccia su e pooooiiii... tuffo!"
"Wow! E dove ti tuffi?"
"Dentlo l'asilo! Non fuoli!"
Ecimancherebbe.
Forse questo ballo si addice anche alla mater pigrona.
Braccia su e poooiii.. tuffo!
Direttamente sul letto.
Si sente wuasi portata.

venerdì 7 marzo 2014

Don't cry for me Argentina

Stanotte lo zio tanguero, alias il fratello di Mamma Pinkytos, lo zio dei nani, il bambino della Nonna R, parte per Buenos Aires.
Nella valigia l'indirizzo di un monolocale noleggiato on line,  vestiti eleganti e demodè, i cioccolatini fatti da Mamma Pinkytos e un sogno da realizzare. Quello di perfezionarsi, frequentare le milonghe e le scuole migliori, diventare insegnante di tango, rientrare in Italia e aprire una scuola tutta sua.
Lo zio tanguero è ansioso, emozionato. Mamma Pinkytos è più zingara, lui radicato come una vecchia quercia, non è mai stato tanto tempo lontano da casa.
Immagina scenari apocalittici: voli persi, bagagli smarriti, appartamenti che non esistono.
Mamma Pinkytos è felice. Felice che abbia finalmente trovato il coraggio di inseguire un sogno, feluce che abbia deciso di spiccare il volo, in tutti i sensi. Comunque vada sarà un successo. Un'esperienza ricca, di quelle che aprono la mente e cambiano la vita e non tornerai più quello di prima.
Anche lei se tornasse indietro sarebbe partita per chissà dove.
Con una valigina e Mister Baby. Lo conosce dalla notte dei tempi e se avesse voluto partire senza di lui avrebbe dovuto farlo a dodici anni.
Sarebbe partita e forse il presente sarebbe diverso. Ma Mamma Pinkytos oggi è felice ed è questo che conta.
Allo zio tanguero augura ogni bene, anche dall'altra parte del mondo.
Da domani i nani avranno uno zio in Cina ed uno in Argentina.
Lei aveva uno zio a Braone ed uno a Niardo.
Sono proprio cambiati i tempi.