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venerdì 5 gennaio 2024

Istantanee

Istantanee di un viaggio nella memoria.
Arbeit macht frei. Filo spinato. Cenere e terra. Il treno, gli occhi, l'inganno.
Valige e padelle.
Vestiti di bimbo.
Capelli, tonnellate di capelli tagliati ai cadaveri.
Cyclon B. 
Camini ovunque.
Montagne di scarpe. Eleganti, moltissime con il tacco. Simbolo del grande inganno. Cambierete vita, ricostruirete il futuro in un paese lontano. E invece.
L' incredulità.
200 metri tra il binario di Birkenau e le camere a gas.
Il destino decretato da un medico, con un cenno della mano.
Abile o inabile al lavoro.
La guida polacca non risparmia i dettagli perché ha visto l'orrore da vicino.
Chi nello scendere dal treno si accorgeva di essere giunto al campo temeva il peggio, dice. Ma non poteva pensare all'impensabile.
E l'impensabile è tremendamente reale e anche non troppo lontano nel tempo dai giorni nostri.
Mamma Pinkytos cerca di trovare le parole, la mano appoggiata sulla testa del Morby.
Ogni tanto vorrebbe coprirgli le orecchie, risparmiargli i dettagli.
Ma lui è più saggio di lei: "Ci penso un po', ma non tanto perché non ci si può pensare troppo a queste cose."
L' uomo bestia, disumanizzato.  Mamma Pinkytos si accorge di essere stata ingenerosa nei confronti degli animali.
" Gli animali non c'entrano niente mamma. Loro non attaccano mai per niente, non aggrediscono gli esemplari inoffensivi" puntualizza piccato il Morby.
La dignità di chi pensa di ricostruire la propria vita lontano da casa e porta con sé tutto ciò che ha. 
La paura.
Si respira nei viali circondati da baracche di mattoni o di legno, tutte simili.
Uomini in batteria, come polli da allevamento.
Auschwitz, Birkenau.
Qualcosa oltre l'immaginabile.
L' importanza della memoria. 
Come recita la scritta all'ingresso di Auschwitz "coloro che non ricordano il passato sono destinati a ripeterlo".
Gli occhi.
Nelle fotografie dei deportati appena scesi dal treno, donne e bambini: spaesati.
Dei visitatori: attoniti.
Dei giovani: colmi di sgomento e incredulità. Di dispiacere anche.
A Mamma Pinkytos vedere quegli occhi ha restituito la fiducia nel futuro. 





martedì 2 gennaio 2024

44

È stato un compleanno con sveglia alle 5 per la partenza e le partenze Mamma Pinkytos le adora, che profumano di bellezza e nuove esperienze.
È stato un compleanno in compagnia con il "Tanti auguri" cantato al megafono nel pieno centro di Salisburgo.
È stato un compleanno in cui ha ricevuto quel che desiderava: una giornata insieme, vicinanza e coccole, un regalo apprezzatissimo perché immateriale da Mister Baby ed uno dolcissimo dal Morby.
È stato un compleanno in cui non le è ancora riuscito di spegnere le candeline, ma adesso ha trovato un supermercato appena fuori dall'hotel e questa sera festeggerà con la torta marmorizzata di quando era bambina e con le candeline spente, a meno che non trovi qualche buonanima fumatrice nel corridoio.
Da qualche anno invecchia con la valigia in mano e sarà il cambio continuo di scenario, ma l'età che avanza non le pesa.
Certo, Mamma Pinkytos va guardata al mattino, al pomeriggio già abbiamo qualche problemino, ma dopo gli anta la bellezza è riservata ai miopi, a chi guarda l'insieme e poi oltre, dentro, a lato, che i dettagli sono roba per ventenni.
Non le importa nemmeno troppo per la verità. Anche se l'occhio più severo ed implacabile è sempre il proprio e la gradevolezza è qualcosa da riservare a sé stessi. 
Piacersi, nonostante tutto. Sorridersi, accertarsi, con gli spigoli, la ciccia, le rughe e tutto il resto.
Gli anni sono tantini, come i gatti, quelli in fila per sei con il resto di uno.
Ma lo spirito, quello, si mantiene giovane.
Sarà merito della valigia.

mercoledì 8 novembre 2023

Due desideri

The evening. Mancano ancora un bel po' di ore al momento in cui Mamma Pinkytos potrà felicemente svenire nel suo letto e in questo momento, spaparanzata sulle sedie di plastica dell'aeroporto di Brindisi desiderebbe ardentemente due cose: la capsula e un oculista. Per capsula intende quei fantastici loculi presenti in alcuni aeroporti dove, al costo di una suite in un hotel di lusso, ti concedono appunto il lusso di murarti in un loculo cimiteriale di 50 cm per 50. Sdraiato. E a volte anche con la TV.
L' aeroporto di Brindisi non è tra questi.
L' unico servizio apprezzato è la vendita di taralli multigusto.
Per quanto riguarda l'oculista non deve essere necessariamente figo. Va bene uomo, donna, altro, grasso, magro, lentigginoso. Ma deve farle passare questo dolore infernale all'occhio sinistro che la rende un incrocio tra il Grinch e Andrea Bocelli.
Comunque.
Oggi Mamma Pinkytos ha mangiato le orecchiette alle cime di rapa ed erano così piccanti che le ha usate come rimedio per il mal di gola. E hanno abbastanza funzionato.
La tosse per ora è sotto controllo e nessuno pare essersi allontanato da lei in via precauzionale temendo il contagio di chissà cosa. Forse perché non c'è nessuno in questo stramaledetto aeroporto.
Il Salento fuori stagione è come Milano senza la nebbia.
Bello ma insolito. Poco frequentato.
E dire che stamattina diluviava e faceva tanto Londra.
Non deve più parlare. Né scrivere. Ma mica può dormire qui sulle panchine dell'aeroporto, come una milanista qualunque.
Se due desideri sono troppi, almeno uno si può?
Facciamo la capsula?
P.s. Se a qualcuno interessasse: l'udienza comunque è stata rinviata. Amen.



domenica 20 agosto 2023

San José - Costa Rica

La Pinkytos Family è arrivata a San José , Costa Rica, dopo 24 ore di veglia ininterrotta.
Oltre a trovare il noleggio auto, la missione numero uno è stata tenere sveglio il Morby, che si addormentava in piedi come i cavalli.
La macchina a noleggio è una scatoletta e meno male che la Pinkytos Family ha un bagaglio minimal, visto che i nani devono tenerselo tra le gambe.
Era l'unica 4x4 disponibile, nuovissima e senza ruote sgonfie, ma anche senza bagagliaio.
Mamma Pinkytos & Co. sono arrivati in hotel alle 19, le tre di notte in Italia, si sono fatti una doccia veloce e hanno arrancato fino ad un provvidenziale Mac Donald's dove, mentre il Morby dormiva sul tavolo, si sono divisi due Casite Feliz (sostanzialmente la versione locale dell'Happy Meal) e 20 nuggets di pollo, masticando con gli occhi chiusi.
Alle 21 erano tutti svenuti e alle 21.05 Mister Baby ed il Minty russavano già in sincrono.
Chi più chi meno, hanno dormito fino alle 6 locali di questa mattina, quando hanno fatto una colazione leggera leggera a base di uova strapazzate, margarina e papaya, tanto per evitare infezioni gastrointestinali.
E ora via,  con la loro scatoletta alla volta di La Pavona, dove si imbarcheranno su una lancia diretta al Parco National de Tortoguero, dopo avere fatto scorta delle immancabili banane.
Stay tuned.
L' avventura è iniziata.

sabato 19 agosto 2023

At the airport

Dopo mesi di attesa, la Pinkytos Family è in aeroporto in attesa di imbarcarsi, con gli scarponcini da trekking ed il bagaglio minimal.
Mister Baby ha il cappello da Indiana Jones ed il collarino ortopedico. Il Morby una felpa fosforescente da operaio dell'Anas, di due taglie più grande ("Ma è bellissima, molto comoda"). Il Minty viaggia in micropile con la maniche alzate fino al gomito perché "è molto sweg."
Mamma Pinkytos, chissà perchè, con le pedule si sente fichissima di default, compagne fidate di tante avventure.
Oggi ha anche un cappellino del Minty e si sente addirittura giovane.
I conigli sono stati lasciati in taverna a fare indigestione di sedano. Domani anche loro andranno in vacanza. Al mattino saranno prelevati da Mamma Stefy Superwoman, festeggeranno i due anni di Pongo, giocheranno con le sue bimbe simpaticissime e spargeranno palline di cacca nei giardini altrui.
Mamma Pinkytos ha proprio voglia e bisogno di vacanza.
Speriamo di non dovere fare autostop tra San José ed il Tortoguero né di essere rapiti.
Per aggiornamenti aspettate il Tg1.
Buon voyage.

giovedì 17 agosto 2023

Pura vida

Il Morby stamattina si è svegliato arrabbiatissimo con Mamma Pinkytos.
Non la voleva nemmeno guardare in faccia.
"Sei stata cattiva mamma, ti sei comportata malissimo."
"Ma quando nano?"
"Nel mio sogno".
Mister Baby ha rincarato la dose: " Ieri ho fatto anche io un sogno in cui la mamma era cattiva." Mamma Pinkytos ha così appreso di essere oniricamente antipatica. Buono a sapersi.
Un'altra cosa utile da sapere è che se uno è in procinto di partire deve evitare di consultare il sito della Farnesina.
Milano è pericolosissima, Londra una sorta di Bronx, il Costa Rica infestato da malaria, dengue, bande di rapinatori armati e truffatori. Per non parlare degli uragani.
"Ci sono un sacco di possibilità di morire in Costa Rica" ha commentato serafico il nano Morby. Che dire? Un ottimo viatico per le vacanze.
Intanto, Mister Baby sta meglio, pare camminare dritto e guida anche. Ovviamente non dorme, ma si sa che lui e le zanzare sono parenti e si alleano per disturbare il sonno di Mamma Pinkytos, insieme alla tosse del Minty e al prurito del Morby.
Ogni tanto ci si mettono pure i conigli, che fanno le acrobazie notturne. Mamma Pinkytos non dorme due ore di fila da una settimana e aspetta in grazia le venti ore di volo per dormire in santa pace senza i componenti della sua famiglia intorno.
Nel frattempo, nella Pinkytos' home fervono i preparativi.
Che più che altro consistono nella misurazione del bagaglio a mank. Sul contenuto non è che possano sbizzarrirsi molto. Hanno più medicinali che vestiti.
"Nani, portate quello che può essere perso, rubato o rovinato senza troppi problemi",
ha sentenziato Mister Baby.
Il Minty ha lasciato a casa tutto. Al momento ha preparato solo una t shirt pubblicitaria e i pantaloncini della vecchia squadra di calcio.
Il Morby ha scelto solo vestiti del fratello.
L' ultima delle ansie di Mamma Pinkytos è quella della morte per fame, che in realtà è più "ansia del Morby affamato che rompe".
Ha preparato accanto agli zaini decine di mini-snack che probabilmente saranno eliminati dalle cose portabili da Mister Baby che fa la selezione finale e, come i giudici di X Factor, decide chi è ammesso alla fase successiva.
Per adesso non hanno superato la selezione le scarpe da ginnastica di Mamma Pinkytos, che la vede male a camminare due settimane con i soli scarponi da trekking.
Ma essendo un tipo previdente ha già pensato di infrattare nello zaino un paio di ciabattine monouso, di quelle degli alberghi, per le emergenze.
Già si vede a girare per la foresta pluviale con le vesciche ai piedi e le ciabattine di spugna.
Pura vida.

martedì 18 luglio 2023

Tutto molto bello

Mamma Pinkytos è di ritorno da una fuga di due giorni a Zadar con il nano piccolo. Uno di quei break che ogni tanto si concede con i suoi nani, one to one, per creare ricordi, ritrovare la complicità e il dialogo. 
Come sempre è stato tutto molto bello. 
La città piena di vita e di bei panorami, bellezza di cui riempirsi gli occhi e il cuore. 
Ascoltare seduti sui gradoni le melodie dell'organo marino, ammirare quello che secondo Hitchcock è "the most beautiful sunset in the world", lasciarsi sorprendere dai giochi di luce del saluto al sole e dalle numerose rovine romane che rendono Zara un museo a cielo aperto. 
Mangiare patatine e salatini, di solito contingentati.
Vedere il Morby che ad ogni viaggio diventa più autonomo e sicuro di sé: qualche parola in inglese con i negozianti, il controllo dell'orario del bus per l'aeroporto, il senso dell'orientamento, l'occhio attento al budget di viaggio.
Poi il mare. Passeggiare sul lungomare, godersi una giornata all'insegna dell'acqua nella famosa Kolovare Beach, fare anche una gita in pedalò, che per il Morby ha sempre un grandissimo appeal e a lei ricorda l'infanzia.
Con calma, senza correre.
Il Morby ha l'occhio attento, non gli sfugge nulla.
"Mamma, cosa sono quelle righe sulla tua pancia?"
"Smagliature "
"Come si formano?"
"Quando la mamma era incinta di te e tuo fratello, che eravate due vitelli, aveva una pancia enorme. Se una persona è magra, capisci che la pelle non basta e si tira moltissimo creando quasi dei tagli."
"E alle persone non magre?"
"?!"
"Come mai è successo a te allora?"
"Perché avevo la pancia enorme e poi sono tornata magra'"
Seguono cinque-minuti-cinque di risata inarrestabile del nano. 
Non riusciva nemmeno più a parlare con i lacrimoni che gli rigavano le guance lentigginose.
"Magra..ah ah.."
Tutto molto bello. 
Ma, tanto perché si sappia, anche durante quei meravigliosi break in cui si condivide un'esperienza e si va d'amore e d'accordo, si parla, si gioca a Machiavelli ecc ecc., se sono stronzi rimangono tali.

giovedì 19 marzo 2015

Le ultime parole famose

Mamma Pinkytos è sparita. Poco dopo avere tirato un sospirone di sollievo  per la dimissione dei piccoli mostri dall'ospedale e il ritorno agognato alla normalità.
É sparita perché aveva parlato troppo presto.
Si è sotterrata proprio. Per l'incongruo ottimismo che l'aveva fatta gridare allo scampato pericolo del tutto inopinatamente.
Nelle ultime due settimane il Minty ha ripreso la bronchite e il relativo antibiotico per la quarta volta quest'anno (con conseguenze non indifferenti sulla psiche di Mamma Pinkytos, notoriamente affetta da un'atavica antipatia per i farmaci e altrettanto notoriamente riluttante a somministrarli ai suoi nani), è tornato in ospedale per una radiografia d'urgenza, fortunatamente negativa, e, dulcis in fundo, ha ricevuto una visitina dalla Signorina Varicella. Tutto questo mentre il Morbillo gli zompetta intorno, lo abbraccia e lo bacia con  inusitato affetto. Due-tre settimane.
È quello che resta al Morby prima di essere colpito dal Pimpa-morbo.
Prima di scuoiarsi con le unghie quando alla dermatite atopica si aggiungerà la varicella.
In questo scenario di per sé desolante si aggiunge la ciliegina sulla torta, ovvero la partenza per Pechino della Pinkytos Family.
Prevista tra sette-giorni-sette.
Mamma Pinkytos già si immagina le facce delle guardie di frontiera cinesi davanti ai nani infetti e visibilmente puntinati.
Non ci vuole pensare.
Come forma estrema di autodifesa, lei vive alla giornata.
E dire che nel tripudio di croste-talcomentolato-bolle la mater survivor deve organizzare la festa per il terzo compleanno del Morby prevista per sabato, nonché il pranzo con i nonni di domenica, nonché il lavoro, nonché i turni di nonni-babysitter-volontari a badare al nano infetto nonché, forse, ma solo forse anche i bagagli per all the family per dieci giorni.
Era tutto a posto.
Era.
Le ultime parole famose.

sabato 13 settembre 2014

La Cina é vicina

É ufficiale: la Pinkytos' Family trascorrerà la prossima Pasqua in Cina.
Dopo svariate peripezie, Mamma Pinkytos é riuscita a prenotare l'agognato volo intercontinentale,  operazione all'apparenza semplice, ma in realtá costellata di ostacoli.
Trovata l'offerta perfetta, ad un prezzo insperato (ma Mamma Pinkytos ha dovuto abbandonare l'idea del volo notturno, troppo lungo e costoso. Id est dovrá narcotizzare i nani sperando che il narcotico utilizzato abbia miglior sorte di quello dell'orsa Daniza, sulla cui vicenda la mater logorroica si limita, per amor di chi legge, a stendere un velo pietoso) e avviata la procedura di prenotazione,  ecco l'inghippo: inserire gli estremi del passaporto, che i nani non hanno ancora.
Mamma Pinkytos non si dá per vinta, fa fotografare  i mostri (il Morby, che alla vista dell'obbiettivo ê scoppiato in un pianto dirotto, sembra il cugino dei Beatles, mentre il Minty un maghetto di Hogwarts) e prende appuntamento in Questura. Risultato? Presentarsi dopo un mese e mezzo, entrambi i genitori ed entrambi i nani. Solo a pensare al Morby da inseguire per i corridoi della Questura le viene l'orticaria.
La mater indomita, per non perdere il volo imperdibile, passa al piano B e trova un sito che non richiede gli estremi del passaporto. Avvia la procedura di prenotazione e, al momento del pagamento,  un altro problema: l'importo dei quattro biglietti é superiore al platfond della sua Visa.
Scatta il piano C. Mister Baby si precipita in banca e si fa rilasciare una carta di credito prepagata.
Mamma Pinkytos ripete la procedura di prenotazione e, quando sta per pagare, scopre con orrore che il prezzo del biglietto comprensivo di tasse, commissioni e assicurazione supera di 1 euro il credito della ricaricabile.
Alla fine, dopo un ulteriore corsa in banca, Mamma Pinkytos é riuscita nella mission impossible.
Quando prenoti un viaggio ti sembra un po' di partire.
La Cina é lontana ma pare vicina. I nani corrono per casa con il loro kimono giallo scimmiottando mosse di kung fu.
Sei mesi passano in un soffio.
Mamma Pinkytos é emozionata. 

domenica 9 marzo 2014

Paris mon amour: il tempo ritrovato

Non devono temere le numerose mamme che nei giorni scorsi fermavano a scuola o sul lavoro Mamma Pinkytos, esprimendo la propria sincera e benevola invidia per l'imminente sabato parigino. Il bis ci sarà, eccome. Perchè le cinque mamme in fuga se la sono proprio spassata e, da pioniere della ritrovata libertà, sono diventate un partito con un vero e proprio programma e una forte volontà di autoaffermazione. 
Mamma Chicchi ha detto che sono come tacchini che, avvicinandosi il Giorno del Ringraziamento,  si ribellano al loro triste destino e si emancipano. La metafora del tacchino non convince appieno Mamma Pinkytos, ma bisogna considerare che é stata partorita in aeroporto, alle undici di sera, dopo che le Tacchinelle erano in libertà da oltre diciassette ore, il che può anche dare alla testa. In effetti loro, le cinque Giovanna d'Arco dei poveri, alle 23,45, al momento dell'atterraggio del volo di ritorno, ridevano così tanto da avere le lacrime agli occhi ed erano così barcollanti da sembrare in arrivo da Amsterdam più che da Parigi.
Hanno spettegolato, riso, mangiato, camminato, fotografato, visitato, fatto shopping echipiùnehapiùnemetta,  non tralasciando niente, sfruttando anche i tempi morti e gli spostamenti. Perchè se non ti succede mai di potere parlare senza essere interrotta, di potere mangiare senza alzarti trentacinque volte, di potere scegliere un percorso con le scale o in salita senza pensare alla via più agevole per  il passeggino, anche gli spostamenti in previsione noiosi da e per l'aeroporto sono tempo prezioso da condividere con le amiche.
Se poi la giornata inizia con un Umbrella man qualsiasi che, sul volo, ti ricorda che mancano solo 270 giorni a Natale e bisogna acquistare con anticipo i regali per non farsi trovare impreparati, il tutto non può essere che perfetto.
Perfetta la colazione flash fatta all'aeroporto da Mamma Pinkytos, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Chicchi Compagnadisventura,  sotto lo sguardo severo di Mamma Vicky Iperorganizzata (la colazione va sempre fatta prima di uscire di casa, potrebbe non essercene il tempo. Una perfetta organizzazione non ammette l'imprevisto) e Mamma Gabry Camomilla (la colazione? Giammai! La brioche al cioccolato? Fa ingrassare solo a nominarla, che poi se la si mangia fa da pranzo, da cena e da merenda.).
Perfetta la guida di Mamma Vicky Iperorganizzata, che si sapeva muovere a Parigi come fosse nel suo quartiere, che ha proposto, pianificato, guidato a meraviglia le quattro sciurette "bla-bla-bla", non disdegnando di partecipare al cicaleccio.
Perfetta Mamma  Gabry Camomilla che, nonostante il protervo senso di colpa derivante dall'essersi ingurgitata a metà mattina una frolla con la frutta fresca per l'entusiasmo di essere sugli Champs Elisee ("Basta! Questa fa da colazione, da pranzo, da merenda e da cena. È un pasto completo. Carboidrati, frutta.. c'era persino la gelatina!") , in ragione del quale ha pensato seriamente di unirsi ad un gruppo di ballerini di brack dance incontrati per strada, e nonostante le affettuose ma ripetute frecciate delle Tacchinelle, ha mangiato un'insalata (mica si può pretendere che si mangi la pasta alla gricia!), mezza baguette e svariate caramelle.
Perfetta Parigi, splendente, sotto il sole che neanche Giuliacci osava immaginare, con suoi angolini retrò, il fascino di Montmartre, la maestosità di Notre Dame e la Senna, che acccompagna, arricchisce, colora. Mamma Pinkytos ci torna sempre volentieri e, ogni volta, è come se il tempo si fosse fermato.
Perfetta la compagnia, di chi sa che non si può sprecare neanche un attimo del prezioso tempo ritrovato, di chi non pretende nulla perchè tutto é già perfetto così.
Mamma Pinkytos,  Mamma Polly, Mamma Chicchi, Mamma Gabry e Mamma Vicky hanno fatto colazione (la seconda!) sugli Champs Elisee, hanno scattato infinite fotografie controsole vicino alla Tour Eiffel, hanno fatto una mini-crociera sulla Senna, hanno pranzato in una creperia tres jolie, tipicamente parigina, hanno visto Notre Dame e Montmartre, acquistato quattro portachiavi della Tour Eiffel a un euro e un numero imprecisato di palline con la neve che scende. Mamma Pinkytos ha comprato per i nani una casetta di legno per gli uccellini, perché si è innamorata del luogo dove la vendevano.
A mezzanotte circa, con quasi un'ora di ritardo, un aereo le ha riportate a casa, stanche, assetate, bisognose di lavarsi i denti e di togliersi le scarpe. E mentre Mamma Pinkytos, anchilosata e con la sciatica, trascinava le sue stanche membra fuori dall'aeroporto, Mamma Gabry sembrava Carlà ad una visita di Stato: dritta come un fuso e fresca come una rosa.
Mamma Pinkytos deve ricredersi: pranzare con una frolla e cenare con un gelato non deve fare poi così male.
L'avventura delle mamme alla riscossa, durata venti ore, è ufficialmente terminata alle 0,40 di stamattina.
Mamma Gabry e Mamma Chicchi hanno trovato ad attenderle una torta mimosa.
Mamma Polly Capellipazzi, che si è portata in gita il tiralatte, ha trovato il Banana in assetto da guerra.
Mamma Pinkytos ha trovato Mister Baby, che la aspetta sempre sveglio e la fa sentire a casa.
È andata decisionamente peggio a Mamma Vicky Iperorganizzata,  il cui gentile consorte ha sigillato la porta di casa con il gancio, costringendola a rinviare il desiderato appuntamento con il pigiama e a telefonare e suonare a ripetizione,  nel cuore della notte.
Lei se l'è un po' presa e ha giurato di ripartire a breve.
Per solidarietá femminile,  le mamme in fuga si vedranno costrette a farle compagnia.

venerdì 7 marzo 2014

Sta succedendo davvero

Fino ad ora Mamma Pinkytos non ci aveva mai pensato sul serio. Ma sta succedendo davvero.
Domani sarà una festa della donna specialissima.
Alle 5,10 in punto, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Chicchi Compagnadisventura saranno sotto casa di Mamma Pinkytos. 
Raggiungeranno di corsa Mamma Gabry Camomilla e Mamma Vicky Iperorganizzata per correre all'aeroporto. E da lì... Paris!
Il fatto è che Mamma Pinkytos non si è mai allontanata dai suoi nani da quando li ha fatti... Il fatto è che loro due, imbesuiti davanti alla tv, le sembrano così indifesi... Il fatto è che Parigi è lontano... Il fatto è che può sempre succedere l'imponderabile... Il fatto è che è successo una volta che lei, la mater laborans, ricevesse un sms con scritto che i nani ed il loro papà erano al Pronto Soccorso ad ingozzarsi di patatina in attesa che al Morby venisse cucito un  taglio in fronte che lo fa sembrare un reduce della Grande Guerra... Il fatto è che Mister Baby è bravissimo con i nani, ma la mamma è sempre la mamma.... Il fatto è che il frigorifero della Pinkytos' Home fa invidia al deserto dei tartari e la casa tutta è un campo di battaglia.... Il fatto è che Mamma Pinkytos è abituata a non riuscire a finire un discorso, a fare i conti con i minuti e la pazienza altrui, a mangiare a rate tra un capriccio, un fuoco di fila di richieste e l'immancabile cacca a metà cena... Il fatto è che a lei non piace separarsi dai suoi nani e in molte occasioni tende indubitabilmente al masochismo...
Il fatto è che la mater sprovveduta non ci aveva mai pensato sul serio. Ma sta succedendo davvero.
E Mamma Pinkytos è piuttosto emozionata.