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venerdì 12 aprile 2013

Piccoli chiacchieroni crescono

Il Minty è stato indubbiamente un precoce parlatore. A un anno e mezzo già si faceva capire perfettamente e padroneggiava, sebbene a modo suo, un discreto numero di parole e a due anni aveva già un vocabolario vario e complesso. In buona sostanza era già in grado di stordirti di parole e di perchè, ai quali non sempre il malcapitato interlocutore sapeva (e sa) dare risposta ("Pecchè i morti sono morti?" "Pecchè quel bambino si chiama così?" "Pecchè la sua mamma non lo guadda quando lui la chiama?" "Pecchè le pessone buttano la spazzatula pel terra?" "Pecchè Gesù Bambino è morto e poi è rinato?").
Oggi, se per caso di capita di stare per mezz'ora con il Minty (e l'effetto è triplicato se insieme al Minty c'è pure Baby Lila Capellipazzi, che ammette candidamente: "Io sono chiacchierona e comandina"), o non gli dai retta (ma il nano pervicace non molla facilmente e urla a squarciagola: "Uffa!!!! Tu non mi ascolti. Io ti devo dire una cosa!!!") o ne esci con le ossa rotte e il cervello fumante, perchè i nani, si sa, non si accontentano di risposte distrette e superficiali, magari proferite mentre tu, mamma sciagurata, ti prendi la libertà di scambiare a tua volta due parole con una collega mamma ("Uffa!!! Ma tu parli sempre. Sei proprio una chiacchierona!!!" IO?!). Gli argomenti, loro, li devono e vogliono sviscerare nel profondo.
E se il Minty e la sua promessa sposa Baby Lila litigano, e capita spesso, è quasi sempre perchè tutti e due vogliono parlare nello stesso momento ("IO devo dire una cosa!" "La stavo dicendo IO!!!" "Tu parli sempre" "Tu sei un chiacchierone!").
Il giovane Morbillo, nato in una famiglia di chiacchieroni patentati (perchè anche Mamma Pinkytos e Mister Baby, quando c'è da sproloquiare, non si tirano indietro) guarda e impara.
A un anno, ovviamente, favella a modo suo, ma già in un modo assai vario e assolutamente comprensibile.
Anche Atina Calmaolimpica, la sua educatrice del nido, si è detto sorpresa dalla capacità del Morby di ripetere le parole e dalla sua eloquenza.
Le sue parole preferite, come è ovvio, sono MAMMA, che dice ormai in modo perfetto e alquanto insistente, e "CA-CQUA" ovvero acqua, parolina che urla tutto felice quando si appresta ad allagare la casa aprendo al massimo il rubinetto del bidet.
Poi, essendo uno che a tavola non si tira indietro (come ben si nota dalla pancia), dice "PAPPA" e "TO-TA", ma anche "NA-NA" (banana) e "PEA" (pera).
Ultimamente canta anche una simpatica canzoncina del nido, la "Torre alta", che è stata anche la prima canzone imparata dal baby Minty. Probabilmente se la sogna anche di notte, perchè spesso appena sveglio al mattino canta: "ALTA - ALTA - ALTA..." mimando i gesti della canzone con le manine: torre, farfalline, batti le manine...
Poichè in questa fase tutti i nani sono un po' pappagallini che ripetono le parole che gli vengono dette, il Morby dice spesso quello che viene detto a lui ossia "BA-TA" (basta), che nello specifico gli viene detto mille volte al giorno quanto tira pugni e si appende al televisore tentando di farselo cadere addosso.
Infine, il Morbilletto chiama le nonne "NO-NA", il suo papà "PA-PA", Mamma Polly Capellipazzi "PAOA" e, in modo assai euforico ma che non dà molta soddisfazione al diretto interessato, il suo fratellino "TA-TA".
Ma quel che in assoluto il Morby ripete meglio sono i ruggiti e le grida di battaglia che sente fare al Minty quando gioca ai suoi giochi di ruolo alquanto violenti. Li ripete con una tale cattiveria che riceve i complimenti del bellicoso fratello: "Blavissimo Morby, blavissimo!"
Piccoli chiacchieroni crescono.

lunedì 25 febbraio 2013

Il Morby e la scoperta dell'acqua

É già da qualche settimana che il pestifero Morbillo ha imparato a chiamare l'acqua con lo stesso appellativo utilizzato dal Minty unenne: aca-cca! Poiché il Minty assetato al nido veniva sempre portato in bagno, Mamma Pinkytos ha provveduto ad informare della novità l'educatrice del Morby, Atina Calmaolimpica, la quale ha detto di avere pensato che si riferisse all'acqua, anche se per sicurezza, quando il Morby urla la sua parolina preferita, gli controlla anche il pannolino.
Il guaio é che acca-ca é diventato un grido di battaglia con il quale il Morby, gattonando come un fulmine, raggiunge il bidet e apre l'acqua al massimo, ridendo a crepapelle. Finisce sempre con Mamma Pinkytos infuriata e urlante che asciuga fiumi di acqua, il Morby tutto soddisfatto e bagnato e il Minty che, orgoglioso, spalleggia le monellate del fratello. Ieri, con Mamma Pinkytos febbricitante e quindi particolarmente smaniosa di pulire il bagno, l'apoteosi. Mamma Pinkytos, sentendo le urla e le risate dei nani, é corsa in bagno e si é trovata davanti alla seguente scena: il Morby fradicio e scalzo,sganasciato dalle risate con tutti e sei i suoi denti in bella vista, urlava "a-cca-ca!" abbarbicato sul bidet mentre il malefico fratello gli insegnava a bere dal rubinetto ("Stavamo solo assaggiandola, l'acqua!").
Mamma Pinkytos ormai si è rassegnata. Siamo ufficialmente entrati nella fase della connivenza. O della complicità nell'azione delittuosa.
Mamma Pinkytos deve inasprire l'azione repressiva se non vuole rischiare di trovarsi ostaggio di due piccoli delinquenti seriali.