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sabato 23 marzo 2024

12

I compleanni dei figli ti mettono alla prova.
Ti danno la misura del tempo che vola inesorabile, segnano il passo della strada trascorsa, dei progetti, dei sogni.
Per Mamma Pinkytos il compleanno dei suoi nani è sinonimo di notti insonni alla ricerca delle parole giuste, del regalo giusto, giusti per esprimere la fiducia, l'amore, l'emozione. Giorni passati a sfornare e a decorare biscotti a forma di pallone da calcio, di note musicali, di violino. A pensare e realizzare la torta, che non è solo un dolce ma un pensiero. Carico che ora, per fortuna, condivide con Mister Baby che è meno fantasioso ma assai più pasticcere di lei. E quel per fortuna è pieno di riconoscenza perché con l'età lei accusa il colpo e per l'ansia da prestazione non dorme la notte. Ha sempre meno energie e idee e quelle che ha sono pure confuse.
Oggi il Morbillo compie 12 anni e Mamma Pinkytos è piena di gratitudine e di meraviglia. 
Alle 7 in punto, prima di andare a scuola, il Minty è entrato in punta di piedi in camera sua per lasciargli un biglietto di auguri. E il Morby si è alzato con gli occhietti ancora chiusi solo per dargli un abbraccio. Poi è tornato a dormire abbarbicato a Mamma Pinkytos. 
Il nanetto dodicenne è una sfida quotidiana ed avvincente alla sua pazienza, alle sue idee, alla sua autostima di mamma. Lui scruta, sorride, abbraccia, ma non regala niente, né parola dolci né complimenti.
Ha la sensibilità degli intelligenti ma anche la lingua tagliente.
È il suo compagno di avventure pazze, di coccole da koala, di serie TV sotto il plaid, di cinema e di pop corn.
È morbido e liscio e ancora profuma. Chissà per quanto.
"Nano, come mi sta questa maglia? Oggi per il tuo compleanno vorrei essere bellissima."
" Questo è il un problema mamma. Tu sei molliccia."
"Mpf".
"Molliccia è una cosa bella. Anche io vorrei essere molliccio e invece sono duretto."
"Mpf"
"Però sei carinissima mamma."
Dodici anni fa Mamma Pinkytos era infinitamente felice.
Oggi lo è ancora di più.
Grazie amore bello per questi 12 anni di meraviglia.

mercoledì 8 novembre 2023

Due desideri

The evening. Mancano ancora un bel po' di ore al momento in cui Mamma Pinkytos potrà felicemente svenire nel suo letto e in questo momento, spaparanzata sulle sedie di plastica dell'aeroporto di Brindisi desiderebbe ardentemente due cose: la capsula e un oculista. Per capsula intende quei fantastici loculi presenti in alcuni aeroporti dove, al costo di una suite in un hotel di lusso, ti concedono appunto il lusso di murarti in un loculo cimiteriale di 50 cm per 50. Sdraiato. E a volte anche con la TV.
L' aeroporto di Brindisi non è tra questi.
L' unico servizio apprezzato è la vendita di taralli multigusto.
Per quanto riguarda l'oculista non deve essere necessariamente figo. Va bene uomo, donna, altro, grasso, magro, lentigginoso. Ma deve farle passare questo dolore infernale all'occhio sinistro che la rende un incrocio tra il Grinch e Andrea Bocelli.
Comunque.
Oggi Mamma Pinkytos ha mangiato le orecchiette alle cime di rapa ed erano così piccanti che le ha usate come rimedio per il mal di gola. E hanno abbastanza funzionato.
La tosse per ora è sotto controllo e nessuno pare essersi allontanato da lei in via precauzionale temendo il contagio di chissà cosa. Forse perché non c'è nessuno in questo stramaledetto aeroporto.
Il Salento fuori stagione è come Milano senza la nebbia.
Bello ma insolito. Poco frequentato.
E dire che stamattina diluviava e faceva tanto Londra.
Non deve più parlare. Né scrivere. Ma mica può dormire qui sulle panchine dell'aeroporto, come una milanista qualunque.
Se due desideri sono troppi, almeno uno si può?
Facciamo la capsula?
P.s. Se a qualcuno interessasse: l'udienza comunque è stata rinviata. Amen.



sabato 4 novembre 2023

Burnout

Il Morby.
"Sei tu mamma che mi devi aiutare!"
"Sei tu che non mantieni le promesse!"
"Sei tu che dici le bugie ed esageri sempre!"
"Sei tu che non mi hai preparato le cose!"
Il Minty.
"Sei tu che credi sempre di sapere tutto!"
"Sei tu che ti inventi le cose!"
"Sei tu che ti metti in testa che c'è qualcosa che non va!"
"Sei tu che mi fai sempre le stesse domande!"
Mister Baby.
"Sei tu che sei troppo accondiscendente."
"Sei tu che gli dai sempre ragione.."
"Sei tu che non riesci mai a tenere il punto e a farti rispettare!"
"Sei tu che fai la vittima."
"Sei tu che non dai il buon esempio e lasci in giro tutto."
È lei. Che se urla è pazza, se raccomanda è ansiosa, se non parla è musona. 
È lei. Che ogni tanto non sopporta più nessuno, diventa una persona che non le piace ma vorrebbe soltanto scappare per mezza giornata. Sentire soltanto silenzio e non essere sempre a disposizione. Ma poi si sente in colpa. Non riesce a scrollarsi di dosso l'abitudine ad anteporre i bisogni degli altri ai propri. E le manca l'aria.
Un giorno di questi Mamma Pinkytos scappa con Luna su un'isola deserta.
Perché forse è proprio della solidarietà femminile che sente il bisogno. Se poi l'essere femminile in questione è morbido e non parla, per lei è anche meglio.

mercoledì 25 ottobre 2023

Il buongiorno si vede dal mattino

Avviso ai naviganti: questo non è un post ironico.
Non è la solita giornata no iniziata sotto i peggiori auspici.
Questa mattina Mamma Pinkytos è felice. Ha un sonno incoercibile, i capelli che sembrano un cespuglio dopo un mese di pioggia, la congiuntivite, ma è felice.
Il Morby si è svegliato dieci minuti più tardi del solito e ha bucato l'appuntamento delle 7.20 con il suo amico Ryan.
"Mamma, non ho voglia di andare a scuola da solo. Mi accompagni un pezzo?"
Mamma Pinkytos ha pensato di avere anzitempo bisogno dell'Amplifon, di avere le allucinazioni sonore.
Prima che il nano cambiasse idea, è uscita dal torpore mattutino, ha infilato i primi jeans che ha trovato nell'armadio, ha appoggiato la piastra per capelli su un sacchetto di plastica con le prevedibili funeste conseguenze, si è lavata i denti ed è uscita di casa. Ovviamente ha messo anche una camicia e le scarpe.
Camminando verso la scuola il Morby le ha fatto vedere i suoi nuovi amici e le ha spiegato quello che vede ogni mattina nel percorso casa scuola: una vecchietta che porta fuori la spazzatura, l'alzabandiera della Guardia di Finanza, con l'inno di Mameli e tutto il resto. Un percorso che si solito è off limits per gli adulti, nel quale non si è mai avventurata in tre anni di medie del Minty.
Quando la scuola è stata pericolosamente vicina, Mamma Pinkytos ha salutato il nano ed è andata al lavoro tutta contenta.
La vita della mamma di due adolescenti è grama. 
Bisogna prendere quel che arriva, imparare l'arte di essere vicini, ma lontani.
Si avventurano nel mondo, poi ogni tanto tornano, spontaneamente.
Il che ha anche i suoi lati positivi.
Mentre si avventurano, un caffè in santa pace Mamma Pinkytos se lo prende volentieri.


giovedì 21 settembre 2023

Lavori in corso

Oggi Mamma Pinkytos è di cattivo umore.
Piove. È arrivato l'autunno.
Il nano grande ieri studiava a torso nudo davanti alla finestra.
Il nano piccolo è già raffreddatissimo.
Per loro l'ombrello è un insulto. Un orpello fuori moda. Se Mamma Pinkytos li obbliga a prenderlo a suon di minacce, loro comunque lo infrattano e non lo usano.
La canottiera peggio.
Roba da vecchi.
Così ora che arriva l'autunno, la mater ansiosa passa il tempo a imbastire predicozzi inutili e ignorati. A preparare vestiti che verranno nascosti sul fondo dell'armadio.
E dire che ha già il suo bel da fare a preparare i suoi di vestiti, nel marasma del suo armadio mezzo estivo e mezzo macchiato.
Qualche mattina Mamma Pinkytos si sente senza speranza.
Esce che si sente la piccola fiammiferaia dopo avere fatto tutto il percorso dalla cucina alla porta a raccogliere le palline di cacca vendicative di Luna e Pongo.
Sgrida anche loro.
E viene ignorata anche da loro.
Sarà che Mamma Pinkytos deve ancora prendere il ritmo.
Ha bisogno di tempo, come quei cantieri stradali con i lavori in corso che non finiscono mai.
I nani invece paiono avere preso il ritmo settembrino.
Il Minty, dopo l'inizio di entusiasmo incontenibile legato per lo più alle nuove conoscenze femminili, è entrato nel mood del: " Non ho voglia di andare a scuola. Posso balzare? Che giga sbatti la scuola."
Tutto regolare quindi.
Però, nonostante qualche intramezzo incazzoso legato al carico di studio ben diverso da quello delle scuole medie, mentre tutto il mondo si dibatte nell'incubo dei test di ingresso, lui abbraccia Mamma Pinkytos e persevera nel suo: "Vai tra' mamma. Era easy."
E fa niente se i risultati non sono ancora arrivati e se i professori dicono che la media della scuola non arriva alla sufficienza.
Finirà per dire che il 4.5 è un bel voto, se rapportato al 3.
Il Minty è così. Si autoconvince di avere fatto benissimo, ma se così non è pazienza. Sarà per la prossima volta.
E chi lo ammazza.
Il Morby, che ha avuto un inizio un po' faticoso dove aveva conosciuto un unico nuovo amico ("Lui sa tante cose mamma. La prima media l'ha già fatta l'anno scorso!" "Ottimo, nano. Mi sembra un'ottima compagnia!!!") sta familiarizzando con la nuova realtà ed è stranamente diligente.
Rispetto allo scorso anno poi i nani hanno contenuto gli impegni extrascolastici e il secondo lavoro di Mamma Pinkytos taxista è notevolmente diminuito.
E lei ad avere tempo non è abituata.
Certi giorni si sente come Mirtilla Malcontenta.
Si sta antipatica.
Speriamo che con ottobre il senso di provvisorietà sparisca.
Come i cartelli di lavori in corso.


lunedì 11 settembre 2023

Nuovi inizi

Domani sarà un giorno importante nella  Pinkytos' Family, uno di quelli da fotografia (anche se i nani sono abitualmente poco inclini e molto poco fotogenici. Il Minty se va bene si mette due dita davanti agli occhi, il Morby fa le corna e la linguaccia).
Il Morby inizierà le scuole medie ed il Minty il liceo.
Mamma Pinkytos è emozionata, i due mostri molto meno.
Dopo cena, come ogni anno, c'è stata la distribuzione della cancelleria da parte di Mamma Pinkytos, ma ora è tutto molto più sobrio. Niente penne con i panda ed i maiali, solo bic e matite HB. Il massimo della stravaganza sono stati quattro mini evidenziatori colorati e una penna multicolore infilati quasi a forza nell'astuccio nero del Morbillo. Oltre ad un quaderno a buchi con le volpi, davanti al quale il nano piccolo non ha resistito.
Poi è stata la volta della scelta dell'outfit, sulla quale i nani riflettevano da giorni.
Inutilmente, perché poi hanno dovuto fare i conti con la censura materna e soprattutto, con la cesta dei panni da lavare dove giacevano miseramente i loro vestiti preferiti.
Alla fine ha prevalso la linea sobria, anche se il Minty, contrariamente al diktat paterno, andrà a scuola con i pantaloni corti, complice il caldo africano di questi giorni.
Quanto al Morby nessuno ha nemmeno provato a convincerlo ad andare a scuola in lungo: sarebbe stata fatica sprecata.
Infilato il minimo sindacale nello zaino, i mostri si sono ricollocati davanti alla Play Station, come un lunedì sera qualsiasi.
Per fortuna Mamma Pinkytos ha Baby Lila Capelli pazzi, la sua figlioccia adottiva, che le ha mandato 27 minuti di vocale per raccontarle le tre ore di accoglienza alla nuova scuola e per spiegarle come avesse conosciuto una tipa simpatica della quale aveva già acquisito il contatto telefonico senza tuttavia poterla salvare, perché si era dimenticata il nome. E  come non volesse chiederglielo di nuovo per timore di passare per una che non ascolta.
Mamma Pinkytos la adora.
Benedetto universo femminile.
La mater di mostri è sicura che cotanto pensiero fine non attraverserebbe mai e poi mai il cervello dei suoi nani che non ci provano nemmeno a memorizzare i nomi di quelli che gli stanno intorno, che tanto sono tutti allegramente "Bro".
Domattina usciranno tutti di casa presto.
Il Minty con uno dei suoi Bro partirà da casa alle 7.15 per avere il tempo di broccolare fuori dal liceo, anche se ha già mestamente realizzato che in quanto a ragazze sarà un anno gramo: "La prima superiore è l'anno peggiore. Chi vuoi che guardi quelli di prima!!!" Ha capito che per rimediare gli converrà andare fuori dalle medie a prendere suo fratello. Lí il suo metro e ottantadue ha ancora il suo appeal.
Il nano Morby invece ha accettato di farsi accompagnare dalla mater lacrimosa: "Ma non fino davanti scuola neeee!"
Fa lo gnorri, ma Mamma Pinkytos sa che è un po' emozionato o, per meglio dire, preoccupato.
Di dimenticarsi libri e compiti e di non sapere a chi chiederli.
A cena Mamma Pinkytos ha stilato il catalogo delle sanzioni, che colpiranno i nani in caso di note, insufficienze, dimenticanze, compiti non completati, sassaiole, risse, incendi echipiunehapiunemetta. Ha dovuto abbondare nelle ipotesi per via della necessaria tassatività del precetto penale.
I nani hanno abbozzato.
Fanno sempre segretamente conto sulla grazia.
I nuovi inizi danno a Mamma Pinkytos la misura del tempo che passa.
Ma nonostante un po' di malinconia oggi è emozionata e felice.
L' adolescenza è la vita davanti, è il coraggio di spiccare il volo.
Buon volo amori miei.


martedì 18 luglio 2023

Tutto molto bello

Mamma Pinkytos è di ritorno da una fuga di due giorni a Zadar con il nano piccolo. Uno di quei break che ogni tanto si concede con i suoi nani, one to one, per creare ricordi, ritrovare la complicità e il dialogo. 
Come sempre è stato tutto molto bello. 
La città piena di vita e di bei panorami, bellezza di cui riempirsi gli occhi e il cuore. 
Ascoltare seduti sui gradoni le melodie dell'organo marino, ammirare quello che secondo Hitchcock è "the most beautiful sunset in the world", lasciarsi sorprendere dai giochi di luce del saluto al sole e dalle numerose rovine romane che rendono Zara un museo a cielo aperto. 
Mangiare patatine e salatini, di solito contingentati.
Vedere il Morby che ad ogni viaggio diventa più autonomo e sicuro di sé: qualche parola in inglese con i negozianti, il controllo dell'orario del bus per l'aeroporto, il senso dell'orientamento, l'occhio attento al budget di viaggio.
Poi il mare. Passeggiare sul lungomare, godersi una giornata all'insegna dell'acqua nella famosa Kolovare Beach, fare anche una gita in pedalò, che per il Morby ha sempre un grandissimo appeal e a lei ricorda l'infanzia.
Con calma, senza correre.
Il Morby ha l'occhio attento, non gli sfugge nulla.
"Mamma, cosa sono quelle righe sulla tua pancia?"
"Smagliature "
"Come si formano?"
"Quando la mamma era incinta di te e tuo fratello, che eravate due vitelli, aveva una pancia enorme. Se una persona è magra, capisci che la pelle non basta e si tira moltissimo creando quasi dei tagli."
"E alle persone non magre?"
"?!"
"Come mai è successo a te allora?"
"Perché avevo la pancia enorme e poi sono tornata magra'"
Seguono cinque-minuti-cinque di risata inarrestabile del nano. 
Non riusciva nemmeno più a parlare con i lacrimoni che gli rigavano le guance lentigginose.
"Magra..ah ah.."
Tutto molto bello. 
Ma, tanto perché si sappia, anche durante quei meravigliosi break in cui si condivide un'esperienza e si va d'amore e d'accordo, si parla, si gioca a Machiavelli ecc ecc., se sono stronzi rimangono tali.

giovedì 15 giugno 2023

Inutilità

La nuova frontiera delle ansie irrazionali di Mamma Pinkytos è l'horror vacui conseguente alla fine della scuola.
Le giornate dei nani sono improvvisamente libere da impegni e loro a casa a razzolare in libertà, mentre lei è come al solito oberata.
Fortunatamente il Morby è al mare con la Nonna R, il che le dovrebbe consentire un attimo di respiro.
Dovrebbe. Perché lei, la mater terribilis, le ansie se le va a cercare. E, al momento, convergono sul povero Minty, quasi quattordicenne alle prese con gli esami di terza media.
Il nano grande è abituato all'autonomia, passa molto tempo in autogestione e, a questa età, la compagnia dei genitori è fatidiosa come un puntina nel didietro.
Ma. 
Un conto è quando Mamma P. saluta il nano alle 14.30 per andare al lavoro, lui studia, fa merenda ed esce alle 17 per l'allenamento di calcio. Un altro è non salutarlo nemmeno perché l'ado comprensibilmente dorme quando lei esce di casa ad orari antelucani e lui.. boh. 
Chissà se mangia, chissà se studia, chissà se esce. E dire che il nano è sempre meticoloso nell'informare la madre in relazione a tutti i suoi spostamenti. 
"Mamma ciao. L'autobus è in ritardo di due minuti."
"Mamma ciao. Io sono salito "
Segue foto rigorosamente mono-visualizzazione.
"Mamma ciao. L'autobus sta facendo un percorso stra-strano."
"Mamma ciao. Adesso mi sono ri-orientato."
"Mamma ciao. Comunque io sono sceso "
Questa ansia Mamma Pinkytos non la governa.
"Nano, sei sveglio?"
"Nano, studi?"
"Nano se non studi esci."
"Nano, vieni qui in ufficio che mangiamo il gelato."
"Nano, se non hai niente da fare potresti fare qualcosa di utile, tipo la spesa, o sistemare il garage, o pulire i conigli."
Il nano serafico abbozza:"Non c'ho sbatti."
Quando se la vede proprio brutta inizia a dire che deve proprio, ma proprio studiare, che è indietro, che lo bocceranno all'orale e chissà come farà.
Eppure Mamma Pinkytos lo capisce. Dopo un anno di impegni fittissimi, cambiare ritmo è un grande regalo, il massimo della libidine. E lei è una grande sostenitrice del tempo libero, vuoto, dove ci sia un sano spazio anche per la noia.
Ma stante la compagnia malsana di PC, tablet e cellulare e la pericolosa tendenza post-covidiana a intrattenere rapporti virtuali, Mamma Pinkytos preferisce che il nano intrattenga rapporti interpersonali reali, de visu e de corpu per intenderci.
E allora lo perseguita. 
"Nano facciamo qualcosa insieme? Io devo fare una cosa veloce in studio, ma poi torno subito. E facciamo merenda."
"Vai tra."
Segue corsa pazza di Mamma P. che corre in ufficio come un fulmine, che a confronto Mennea era un podista della domenica, controlla le mail in tempo zero, riceve un cliente liquidandolo alla prima pausa del discorso dicendo 45 volte : "Va bene. Ci riaggiorniamo" e  scaraventandolo quasi fuori dall'ufficio non appena ha l'impressione che stia per aggiungere qualcosa, si dirige correndo verso casa, dimentica il cellulare, torna indietro, sempre correndo, passa dal supermercato, esce perché alla cassa ci sono tre persone e ci metterebbe troppo tempo, entra in casa rapida e lo chiama:"Nano! Pausa?" Nel mentre butta letteralmente nel Bimby un vasetto di yogurt, una banana e una pesca. Il Minty scende le scale, sorridente e dinoccolato.
"Come va?"
"Tutti bene amore. E tu?
"Tutto a posto. Ho finito"
Prende il frullato, lo trangugia in un nanosecondo e (sempre sorridendo perché in paraculaggine non lo batte nessuno), dice:"Buono. Grazie mamma. Io adesso vado un po' giù a giocare alla Play."
Con buona pace di Mamma Pinkytos che, dopo due minuti scarsi dal suo ingresso in casa, ha terminato il suo compito e, stante la sua inutilità domestica, può tornare (correndo) al lavoro. 

venerdì 8 maggio 2020

Tentativi

Mamma Pinkytos vi voleva aggiornare.
Poiché la tendenza al miglioramento è quello che distingue l'essere umano dalla bestia, non è che lei voglia rimanere pessima per sempre. Quindi a mettere in pratica i dettami della psicologa del seminario di ieri sera , P. ci ha provato.
Pinkytos'Home. Interno giorno.
Mamma P. arriva dal lavoro in bicicletta e, al solito, trafelata. I nani hanno fame e sono nevrotici.
Mentre la pasta cuoce, la scintilla si accende per un nonnulla.
Il Morby spinge il Minty e gli dà una botta nella schiena, segue lancio di oggetti nella fattispecie cuscini del divano, arma bianca. Tutto sommato niente di cruento.
Seguono urla isteriche del nano grande.
Mamma Pinkytos reprime l'istinto omicida, si avvicina al nano piccolo e gli dice con voce suadente: "Amore, lo so che la tua non è rabbia. So che sei preoccupato e spaventato per il Coronavirus."
Il Morbillo si avvicina sospettoso, guarda P. con aria interrogativa: "Mamma,  stai bene?"
"Si. Però tu delle tue preoccupazioni ne devi parlare con la mamma."
Il nano renitente si avvicina al fratello e gli dice preoccupato: "La mamma non sta bene. Mi sa che ha il Covid."
Il Minty, che ha visto tutto, spegne la Playstation e spinge senza violenza il fratello verso la loro camera: "Non credo. Ma meglio andare di là. Mi sa che questa volta è VERAMENTE arrabbiata."
Puf. Spariti.
Mamma Pinkytos non sa se sia cosa buona e giusta che i nani pensino che sia pazza, ma in un attimo nella Pinkytos' Home è tornata la pace.
Mannaggialamiseria.
Aveva ragione lei.


martedì 14 luglio 2015

Sei

A Mamma Pinkytos i sei anni che oggi ha compiuto il nano Minty sembrano un'infinitá. Troppi per lui, nanetto dolce cresciuto troppo in fretta, alto come un undicenne ma dagli occhietti da bimbo spalancati sul mondo, e troppi per lei, la mater chioccia, alla quale sembra di avere smesso di allattarlo l'altro ieri, di avere finito di lavare valanghe di pannolini lavabili settimana scorsa e alla quale, in definitiva, pare di essere troppo giovane per un figlio in età scolare. Quest'ultima impressione è evidentemente del tutto disancorata dalla realtà, ma il tempo passa così velocemente che a Mamma Pinkytos a volte pare di avere da poco finito lei le elementari, iniziate saltando la prima grazie ad un esame burla al quale la Nonna R l'aveva mandata con il c.d. vestito-tappeto, circostanza che la mater hippy si è mortalmente legata al dito e che rinfaccia ancora alla di lei madre.
Sei anni. Che a Mamma Pinkytos sembrano una tappa cruciale perché le fa strano dovere andare a comprare diario e cartella. Che a Mamma Pinkytos sembrano volati perché sei anni fa' è nato un bimbo, ma anche una mamma, ma in fondo mamma lei si è sempre sentita.
In questi duemila giorni circa si è sperimentata, ha urlato, sorriso, pianto, elargito coccole, baci, sonore sgridate, complimenti, abbracci. Ha consolato,  camminato, preparato centinaia di torte, pizze, biscotti, merende e decine di feste, si è messa in discussione, non si è risparmiata mai, ha fatto del suo meglio sempre, come ogni mamma fa.
Sei anni fa Mamma Pinkytos, dopo ore e ore di fatica e dolore, ha festeggiato la sua personale presa della Bastiglia, sfornando un nano di4,7 kg, che oggi è magro come un fuso e bello come il sole.
Mamma Pinkytos qualche volta, quando si sente brutta o fuori posto, guarda lui, questo bimbo con gli occhi scurissimi e un sorriso di perla, dalla pelle ambrata e pensa che, se tutti dicono che le somiglia come una goccia d'acqua, qualcosa di bello deve pur averlo anche lei da qualche parte.
Sei anni. E Mamma Pinkytos un po' di paura ce l'ha. Perché lei, ora lo sa, con i piccoli ci sa fare. Li bacia, li abbraccia, li ascolta e li accompagna alla scoperta del mondo. Ma con un nano grande, che inizia ad avere spigoli e ritrosie, che affronta il mondo giustamente a modo suo, Mamma Pinkytos non sa come si fa.
Sicuramente non ha abbastanza pazienza,  abbastanza esperienza, abbastanza energia.
Ma ha l'amore.
È quello che la spinge sempre a mettersi in discussione, a cercare ed insegnare il giusto equilibrio tra rispetto e libertà, tra fiducia nelle proprie capacità e voglia di crescere e migliorare.
Sei anni non sono niente rispetto alla vita.
Sei anni si festeggiano ancora con un tuffo in piscina e un pane e nutella gigante con gli amichetti del parco.
Sei anni sono ancora sorrisi e solo qualche capriccio.
E una lacrimuccia nostalgica sul viso di Mamma Pinkytos.
Auguri amore mio.

venerdì 13 giugno 2014

Mi sei mancata tanto

Questa sera.
Festa di fine scuola del Minty.
Dopo una notte insonne causa Morby e un'intensa giornata lavorativa, Mamma Pinkytos si mette una maglietta carina e si sistema i capelli.
Ha preparati i biscotti a forma di dinosauro che piacciono tanto al suo nano grande, ha comprato aranciata e succo Ace.
La Pinkytos' Family arriva alla festa. Il Minty dorme in piedi, il Morby è esaurito dal caldo.
Mamma Pinkytos aiuta il Minty a costruire un aquilone,  corre a destra e a sinistra, prende piatti, riempie bicchieri,  si emoziona al discorso delle maestre, scatta fotografie a ripetizione al suo nano grande, insegue il piccolo che cade, frigna, si lancia correndo sotto il diluvio.
Cerca di accaparrarsi qualcosa di commestibile per i suoi nani al buffet, imbocca, sminuzza, si macchia in più punti.
È felice e commossa. Perchè il tempo passa veloce, perché i suoi nani crescono.
Poi arriva a casa,  stanca per la giornata intensa, mette il pigiama al Morby recalcitrante, convince Minty a lavarsi i denti.
Il nano grande si lava, si mette il pigiama poi dice: "Mi sei mancata tanto mamma, stasera" e si chiude alle spalle la porta della sua cameretta.
La mater reietta trasale, si schermisce: "Ma come nano? Siamo stati sempre insieme!"
"Io volevo stare con te stasera ma siamo stati insieme pochissimo.  Tu sei stata sempre con il Morby. "
Mamma Pinkytos,  invariabilmente schiacciata da un ingiustificato senso di colpa,  non dice niente.  Abbraccia forte il suo nano e se lo coccola fino al reciproco sfinimento.
Poi va a nanna. Con la spiacevole sensazione di avere sbagliato tutto.

martedì 25 febbraio 2014

Parigi si avvicina - I parte

Il giorno della fuga delle mamme  nella capitale francese si avvicina e
ieri sera, nel bagno rosa della Pinkytos' Home, si è svolta la seguente surreale scena:
Minty: "Tu mamma ci vai davvero a Labigi?"
Mamma Pinkytos: "Certo amore che vado a Parigi."
Minty: "È uno scherzo mamma? Una cosa che dici per fare spaventare me, il papá e il Morby?"
Mamma Pinkytos: "No amore. Anche perchè non vi dovete spaventare. La mamma va a farsi un giro con le sue amiche, voi vi divertite un sacco e poi la mamma torna."
Il nano inizia a piangere e singhiozzare disperato. Mamma Pinkytos è basita. Il Morby, come sempre quando vede piangere il fratello, lo abbraccia e lo bacia a ripetizione.
Minty: "Non ci andareeee mammaaaa! Oppure portami con teeee!"
M.P.: "Nano, i bambini non vengono. Ma la mamma torna presto."
Minty (piangendo disperato): "Adesso tu devi chiamare le tue amiche e dirle che non ci vaiii... Fallo subito."
Morby: "Smack smack smack... Moreeeee!"
M.P.: "È tantissimo che la mamma non sta un giorno con le sue amiche. È una gita..."
Minty: "Vai sempre a zumba con le tue amicheeeee... Le vedi sempre! Adesso bastaaaa!"
Morby: "Smack smack smack... Coccoeeee!"
M.P.: "Non ti sembra di esagerare nano? La mamma ti vuole tanto bene, le mancherete ma ogni tanto le piace stare con le sue amiche. Poi una volta se vuoi andiamo io e te a Parigi.."
Minty(piagnucolante): "Se proprio dovevi andare potevi almeno andare più vicino... Così potevo venire a salutarti..."
Morby: "Ciao ciao Tia smack smack basci.."
M.P.: "Amore mio! Vedrai che quel giorno alla mamma non ci penserai neanche.."
Minty (disperato): "Tutte le volte che ho sentito parlare di questa cosa credevo che era uno scherzo! Io non credevo che tu volevi separarti da me... Io voglio stare sempre con teeee! Tu deeviii stareee sempre con meeee!"
Morby: "Smack smack smack.."
La campagna "Facciamola sentire in colpa" è ufficialmente iniziata.
Mamma Pinkytos non ha un marito siculo come quello di Mamma Polly e neppure geloso come quello di Mamma Gabry.
Ma ha un figlio, anzi due, possessivi come neanche Otello.
Ha vinto qualche cosa?

giovedì 31 ottobre 2013

Come te nessuno mai

"Mamma, lo sai che forse la Lila da grande sposa il Morby?"
"Come mai pensi questo, amore?"
"Perchè lei gli vuole tanto bene! Ogni volta che lo vede gli dice "Ciao bellissimo Morby!" ".
"Lei vuole bene anche a te."
"Ah! Ma io non la voglio perchè la Lila parla troppo e quando non parla canta e non mi fa mai dire niente."
"Non è che a te manchi la parola..."
"Anche a me piacerebbe sposare il Morby..."
"È tuo fratello.."
"Sì e poi è un maschio. Di femmina io voglio te, solo te. Io mamma voglio sposarti."
"Amore mio sarai un principe azzurro bellissimo e troverai una bella principessa."
"Sì ma io voglio te. Una come te non la trovo mai."
"Che belle cose che dici amore. Ma io sono la tua mamma..."
"Non ti preoccupare. Io ti voglio sposare anche se sei vecchia."
Mamma Pinkytos lo sapeva. Le dichiarazioni d'amore dei nani alla loro mamma sono vere, sincere. Echissenefregadiedipo.
Ma per conservare l'effetto tiramisu bisogna prendere e portare a casa.
Evitando di approfondire il discorso.

martedì 3 settembre 2013

Santa Tetta e le altre: l'allattamento al seno tra orgoglio e pregiudizio

Dall'altro ieri il Morbillo non si attacca al seno e a Mamma Pinkytos sta già venendo la malinconia. Le sembra di perdere un tesoro immenso, delle sensazioni che forse (assai probabile) non torneranno più.
Il Morby ha quasi un anno e mezzo, mica é un lattantino, ma quando si rilassa attaccato come una ventosa a Santa Tetta é un miracolo della natura.
Il fatto é che il Morbillo ha una certa propensione alla dipendenza e più il tempo passa più farebbe fatica a rinunciare alla sua piacevolissima abitudine. E la sua mamma ha assolutamente bisogno di fare degli esami approfonditi e di curarsi un mal di schiena lancinante che, tra gravidanze e allattamento (ha allattato per tre degli ultimi quattro anni e mezzo. E il resto del tempo era incinta!) si trascina da anni.
Il nano non ha ancora inquadrato il problema. Si sveglia di notte, urla: "Cacqua!!" e lancia biberon e bicchieri. Indica con il ditino il seno e dice: "Qua!" Non potrebbe essere più eloquente. Al mattino schifa il latte nel biberon, come se fosse il peggiore veleno. Ci vorrà tempo.
Per Mamma Pinkytos, ormai drogata dall'allattamento al seno, smettere é una rinuncia grande. Va in crisi d'astinenza dopo un giorno solo, neanche fosse lei a bere.
Dell'allattamento materno se ne dicono di tutti i colori. Lei, che ha allattato per sedici mesi il Minty e per quasi diciotto (ué! Non é ancora finita!!) il Morby, lo sa bene ed é sempre andata avanti a testa bassa, talvolta usando la reticenza come arma di difesa.
Tra mamma e suocera é sempre stato un tripudio di "basta latte", "farà la fine di quel bambino attaccato alla tetta a cinque anni", "tanto ormai é acqua" ecc. ecc.
Per un nutrito gruppo di amiche (qualcuna che la capisce e la pensa come lei, che per allattare ha fatto sacrifici e ne è felice a onor del vero c'è) "sei tu che vuoi che dipenda da te", "non è più latte, non gli serve", "se non smetti non va via la pancia".
Mamma Pinkytos francamente se ne infischia.
Anche perché l'allattamento al seno é uno di quegli argomenti di cui se ne dicono di tutti i colori e su cui chiunque, ma proprio chiunque, persino le signore sull'autobus, si sentono in diritto di dire la loro.
Se esci con un bambino piccolo allattato al seno é un fuoco di fila continuo: "Piange perché ha fame", "Non hai abbastanza latte", "Il latte avrà un gusto cattivo. Avrai mangiato qualcosa che non gli piace", "L'allattamento a richiesta non va bene. Bisogna che mangi ogni quattro ore", "Bisogna che lo svegli per mangiare altrimenti ti viene la mastite", "Non devi allattarlo quando hai il raffreddore", "É sempre attaccato. Non va bene", "Non é la posizione giusta. E il latte é troppo chiaro", "Bevi la birra, fa latte", "Niente aglio e cipolla. Non piacciono al bambini."
Su certe cose Mamma Pinkytos é piuttosto pudica e riservata e ritiene che ciò che esce dalle sue tette sia eminentemente affar suo e non vede perché le persone si sentano in diritto di discuterne.
Ad ogni modo Santa Tetta, in quasi tre anni di onorato e orgoglioso servizio, ha smentito pressoché tutti i luoghi comuni.
Alle mamme che allattano e che vogliono allattare Mamma Pinkytos può dire che é  giusto tutto ciò che va bene a mamma e bambino. Allattare é possibile quasi per tutte. All'inizio ingranare può costare sacrificio, ma con il passare del tempo é una vera comodità avere la latteria sempre a portata di mano e soprattutto avere un modo di sicura efficacia per calmare l'eventuale disperazione del nano. Mamma Pinkytos, quando viveva notti movimentate, ha guadagnato ore vitali di sonno mentre il nano ciucciava indisturbato. E ha pure poltrito (si fa per dire) qualche quarto d'ora al mattino mentre il nanetto, solito svegliarsi all'ora delle galline, faceva colazione in santa pace, raggomitolato vicino alla sua mamma.
"Se te lo porti nel lettone ci starà fino a dieci anni", "La notte non deve mangiare, lascialo piangere", "Se non lo abitui al biberon, non lo vorrà mai", "Se gli dai il ciuccio non vorrà più il seno".
Con il Minty, Mamma Pinkytos era lievemente più ansiosa. Temeva che qualcuna di queste funeste previsioni di realizzasse con effetto differito. Con il Morby si é fatta i fatti suoi con un'omertà mafiosa. Lei, i pregiudizi, li ha smentati uno per uno e parla a ragion veduta. Con orgoglio dice di avere fatto un'esperienza splendida, di avere fatto esattamente ciò che andava bene in quel momento per lei e per i suoi nanetti appiccicosi. E poi, diamine, in certe occasioni (leggasi notti insonni) bisogna pure sopravvivere. La prossima volta valuterà l'opzione di mandare il nano urlante a balia da quelli che dicono di lasciarlo piangere. Che lo sopportino loro!!!
Ogni mamma sa cosa é giusto per il suo nano. E se si tappa le orecchie lo capisce meglio.

sabato 3 agosto 2013

Le ferie dalle ferie

La Pinkytos' Family é approdata giovedì sera, stanca, provata dal viaggio e dai fastidi causati dai continui sbalzi termici, su questo scoglio a picco su una lingua di sabbia lambita dal mare blu.
A causa dell'ipercinesia dei nani, dei gradini da salire e da scendere per fare tutto, degli ambienti vecchiotti e non pulitissimi, della ristorazione non proprio a quattro stelle, dell'assenza di un seggiolone per il Morby a causa della quale né il nano né la sua mamma che lo doveva tenere in braccio hanno mangiato nulla, a Mamma Pinkytos e Mister Baby, che già avevano lasciato malvolentieri la Toscana, é venuto un principio di depressione.
Poi ci hanno dormito su e, a mente serena, Mamma Pinkytos si.é rimboccata le maniche e:
1. per la prima volta in vita sua si é lamentata con la direzione e ha ottenuto seggiolone per il nano e tavolo in terrazza dove la vista mare da sola vale il prezzo del soggiorno;
2. ha fatto la spesa per nutrire i nani con qualcosa di più sicuro.
3. ha cercato di valutare la situazione dalla giusta prospettiva. Ha notato che le verdure fresche erano ottime e i primi semplici e gustosi e ha messo la famiglia a dieta.
Ha dato una pulita al tavolo del patio fuori dalla stanza che é diventato un giardino adorato dai nani con un panorama mozzafiato.
Così ora si gode e apprezza la terrazza con piscina dove si sta asciugando i capelli e gratificando lo sguardo.
Peccato solo che Mister Baby abbia preso due giorni di ferie dalle ferie per un malanno stagionale (con conseguenze nefaste per la schiena di Mamma Pinkytos) e che il Minty oggi sia particolarmente lamentoso per il mal di orecchie che, al mare ad agosto con quarantamila gradi e l'acqua come unico refrigerio, é come un soffritto di cipolle e aglio in una torta meringata cioè non ci voleva proprio.
Il nano stasera vuole andare a dormire dai nonni, che hanno casa a una ventina di km da qui e Mamma Pinkytos, che vuole che il nano si goda i suoi momenti di indipendenza, spera non arrivi la febbre a rovinargli la festa.
E Mamma Pinkytos? Lei ha la congiuntivite, la cervicale e il mal di schiena da giorni, ma lei ama portare il dolce peso del Morby con un braccio, una borsa da 15 kg di asciugamani bagnati, una da 10 kg di secchielli e palette e due pinguini gonfiabili ad altezza bambino con l'altro, su e giù per le scale sotto il solleone, trascinando per la mano il Minty frignante ("Sono stancooooo!" "Io amore no. La mamma, bontà sua, é fresca come una rosa.")
Mamma Pinkytos non può dare forfait né prendere le ferie dalle ferie né di giorno né tantomeno di notte.
Lei é la mamma.
E che diamine!

venerdì 26 luglio 2013

Anche le mamme nel loro piccolo si rilassano

Mamma Pinkytos oggi ha il mal di testa e si è appena tachipirinizzata. Ciononostante (anzi proprio per quello, ha goduto di un trattamento di favore), ora é sdraiata in spiaggia con i piedi alzati, sta mangiando un ghiacciolo al limone, davanti agli occhi ha il mare sconfinato e, in lontananza, vede l'isola del Giglio.
Sotto l'ombrellone soffia una brezza sufficiente per annullare la calura.
Ma soprattutto Mamma Pinkytos é so-la.
Ha addormentato simultameamente i nani nei loro letti, nonostante il Morby facesse il gioppino per non fare dormire suo fratello. Così ha vinto la sua Pausa-Tachipirina in riva al mare.
Non é da tutti.
Anche le mamme nel loro piccolo si rilassano.
Non che succeda spesso, ma ogni tanto capita.

sabato 13 luglio 2013

Quattro anni fa'

Quattro anni fa' Mamma Pinkytos si é mangiata un dolce al cioccolato con cuore caldo e con la sua valigina é andata in ospedale.
Quattro anni fa' Mamma Pinkytos e Mister Baby, che non avevano né nipotini né cuginetti piccoli,  felicemente inconsapevoli, si apprestavano a vivere l'emozione più sconvolgente della loro vita.
La loro vita a due é finita quattro anni fa esatti, mentre si mangiavano una pizza nel soggiorno del loro bilocale, dove faceva bella mostra di sé una carrozzina nuova di zecca.
Dal momento in cui, alle sette del mattino, Mister Baby e Mamma Pinkytos sono usciti di casa per andare all'ospedale, il mondo non é stato più lo stesso.
Mamma Pinkytos lo sapeva, stava in silenzio e registrava dettagli. Ricorda tutto come fosse ora.
Appena arrivata in ospedale ha conosciuto Mamma Cra e Mamma Chicchi, ha scelto i primi amichetti per il suo nano non ancora nato e, senza saperlo, anche quelli per il suo secondo nanetto che sarebbe arrivato un paio di anni dopo, insieme a quelli di Mama Cra e Mamma Chicchi, con le quali il legame per avere condiviso il momento più bello della vita é di quelli che non si spezzano.
Quattro anni fa' Mamma Pinkytos viveva gli ultimi lucidi scampoli dell'attesa, prima che il dolore incontrollato e animale si impadronisse di lei.
Quattro anni, che sono pochi e tanti insieme.
Quattro anni, che sembrano pochi perché prima il mondo era diverso e lei quel prima lo ricorda sfumato, come un lungo rito preparatorio.
Quattro anni, che sembrano tanti perché fino a ieri teneva in braccio un cianfrullino che é lo stesso ragazzino che oggi sfreccia con la sua bicicletta nuova, capelli al vento, e a lei non sembra vero.
Quattro anni fa' il Minty e Mamma Pinkytos stavano per nascere.
Lei se potesse farebbe tornare indietro il tempo.

mercoledì 19 giugno 2013

Mamma Pinkytos e Mamma Pig

Mamma Pinkytos ha appena finito di disegnare (di suo pugno, con immagini tutte diverse)-colorare-ritagliare-incollare-infiocchettare trentacinque-inviti-trentacinque di Peppa Pig per la festa di compleanno del Minty.
A scuola del nano vige la regola del "o tutti o nessuno" e, se non si vuole puntare alla distribuzione porta a porta degli inviti e si vuole usufruire della gentile collaborazione delle maestre e del locus amenus degli armadietti, bisogna estendere l'invito a tutti.i nani.
A onor del vero Mamma Pinkytos non crede che al compleanno del nano Minty ci sarà il pienone e per questo gioca di anticipo. A luglio molti, buon per loro, saranno lontano dall' afa cittadina, ma nel caso in cui decidano di partecipare alla merenda con sauna (ma rigorosamente a tema Peppa Pig!)  al parco con vista sulla tangenziale proposta da Mamma Pinkytos, domani il nano distribuirà gli inviti manoscritti dalla sua maldestra mamma con congruo anticipo.
Beh, Mamma Pinkytos deve confessare che al momento la Peppa Pig le esce dagli occhi. Ha disegnato così tanti maiali da finire il pennarello rosa!
Il Mnty in effetti ha molto gradito: "Che belli i miei inviti! Mamma piccolina sei la più bella di tutte le mamme delle persone!"
"?"
"Sì mamma. Ma non dei maiali peò. È Mamma Pig la regina di tutti i maiali."
Va bene così. Mamma Pinkytos onestamente non ci teneva.

giovedì 4 aprile 2013

Il potere taumaturgico del capriccio

Il Minty stamattina si è svegliato di cattivo umore e, dal letto fino a scuola, ha snocciolato capricci a ripetizione.
"Ma io voio mettere la cintura come il papà!!!"
"Ma quetta maglietta non mi piace. Voio quella velde di Robon Hood!"
"Ma io voio pottare un gioco a scuola!"
"Ma chi mi fa salile sulla sedia??????"
"Uffa! Ma chi mi mette le scappe che io non sono capace??? Non ci riecco!"
"Ma io voio la mamma! Mam-ma (voce lamentosa e frignante).."
"Io voio comprare quaccosa al mercatino della scuola.. Voio che mi vendono qualcosa.."
"Compriamo dai... Perchè no???? (voce lamentosa e piangente)"
"Ma io non voio andare prima al nido. Voio andare subito a scuola!!!"
"Ma io non volevo pottare quetto libro. Io ne volevo un altlo. Questo è bruttissimo!!"
"Io non voio il cappelllo. C'è caldo."
"Io voio andare in giro con la canottiera. Quella che si mette a estate."
"Ma io volevo che era sabato."
Mamma Pinkytos, i cui risvegli sono già abbastanza traumatici,  non vedeva l'ora di depositare il nano nella sezione dei trenini e di scaricare a quelle sante donne delle maestre l'onore e l'onere di sopportare il nano frignante.
Quando si dice il potere taumaturgico del capriccio.
A Mamma Pinkytos il capriccio no-stop fa venire una pazza voglia di correre al lavoro.

sabato 23 marzo 2013

Quando le parole non bastano

Amore mio piccolo che oggi spegni la tua prima candelina, amore mio che dormi come un angioletto, alla tua mamma chiacchierona a volte mancano le parole.
Un anno fa a quest'ora aspettavo di conoscerti ed ora senza te mi mancherebbe una parte di vita. Sono giorni che, come una stupida, cerco fino a notte fonda di preparare per te dolcetti, una bella torta e piccole cose speciali. Ma a te non importa nulla, ti basta una coccola e un bacino sulla punta del naso. E allora la tua mamma trova sempre il modo di sentirsi inadeguata.
Tante volte si é sentita così nel corso di questo meraviglioso anno insieme.
Il tempo volava e lei avrebbe sempre voluto fare di più. Più attenzioni, più tempo insieme, più energie da dedicarti.
Le parole non bastano amore mio e tu lo imparerai. La tua mamma, che credeva di non riuscire a raddoppiare l'amore, grazie a te lo ha centuplicato.
Tu l'hai fatta crescere, in tante occasioni con la tua indipendenza e la tua totale assenza di richieste le hai fatto apprezzare le cose davvero essenziali.
Tu che hai un anno, ma mi sembri così piccolo...
Tu che ti raggomitoli vicino a me come un cucciolo, che ti fai accarezzare ma solo se ti va. Se devi esplorare il mondo nessuno ti tiene.
Io che ti vedo così simile a me, mi sento fortunata ad averti qui e non trovo le parole per esprimere l'amore.
Vorrei... vorrei... Vorrei che tu fossi felice. Per il resto mi mancano le parole.
Buon compleanno Morbillino della mamma.