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giovedì 6 dicembre 2012

Una lunga giornata

Mamma Pinkytos é ko. La giornata é stata lunga ma é finita bene: al nido a brindare al Natale e a cantare canzoni slovacche, spagnole e africane per  registrare un cd per i bimbi.
Stamattina solita corsa per depositare i nani a scuola e asilo e per raggiungere la stazione carabinieri di un ameno paesino per l'interrogatorio di una sua assistita. Dopo il faticoso incombente (oltre due ore di fuoco di fila) e l'altrettanto faticoso viaggio, Mamma Pinkytos aveva deciso di regalarsi due ore all'Ikea in perfetta solitudine. C'é da premettere che Mamma Pinkytos adora l'Ikea ma ci va una volta ogni cinque anni circa. Per il resto si limita a commissionare acquisti a Mamma Polly Capellipazzi che, invece, ci va quanto al supermercato sotto casa. Ebbene: questa volta Mamma Pinkytos pensava fosse la volta buona. Voleva prendere dei pupazzi del circo per il Minty e farsi un giro in santa pace.Terminato l'impegno lavorativo più tardi del previsto, la poveretta notava con disappunto che il tempo a sua disposizione si era drasticamente ridotto e, purtuttavia, si metteva in marcia con l'aiuto (si fa per dire) del suo navigatore da rottamare il quale la faceva girare come un birillo per oltre trenta chilometri. Quando stava perdendo la pazienza e la speranza, vedeva il cartello agognato e il navigatore segnava due km alla meta. Per fortuna, perché M.P. stava morendo.di fame e iniziava ad avere le traveggole.
Senonché squillava il malefico telefono. Il nido.
"Mamma Pinkytos, sono Susanna Tuuttapanna. Volevo dirti che il Morby oggi non sta bene. É sconvolto. Ha la tosse, il raffreddore, la diarrea, la congiuntivite, ha vomitato e non riesce a dormire."
Così, giusto mentre vedeva da lontano l'insegna Ikea, la povera Mamma Pinkytos con le traveggole girava la macchina e si metteva in marcia senza neppure scendere alla volta del nido del Morby, distante 60 km. Siccome non ce la faceva proprio più si mangiava in 15 secondi 15 un Camogli nel piazzale di un autogrill, in compagnia dei camionisti e dei pinguini (si gelava). Per il resto percorreva la A4 come una scheggia, perdendo nella fretta pure il ticket dell'autostrada, ma dopo quaranta minuti si apprestava a svoltare nella via del nido.
Di nuovo il malefico telefono. Il nido. Questa volta é sconvolto Atina Calmaolimpica.
"Pinkytos? Volevo dirti che il Morby si é addormentato."
Cornuta e mazziata, M.P. ne apprifittava per fare la spesa.
Alle 15 il Morby si svegliava e la sua mamma andava al nido e lo allattava. Il nano in macchina vomitava tutto. Arrivava il momento del recupero del Minty che accoglieva la trafelata genitrice con le seguenti parole:" Mamma, io voio essere un supereroe." La maestra Rosalba lo guardava interdetta, Mamma Pinkytos abbozzava. Per il nano cocciuto, la divisa da supereroe non contemplava né sciarpa né cuffia e, data l'intransigenza di M.P. sul punto, il Minty inscenava un capriccio galattico.
"Non é estate. Hai la tosse e fa freddo. Metti la sciarpa."
"Ma dai!! Io voio fare il supereroe estivo!"
Domato il nano renitente, Mamma Pinkytos rincasava con la ciurma. Allettato il Morby esanime, prendeva la scusa dell'aerosol da fare a Minty per guadagnare mezz'ora di divano. Quando ce vo' ce vo'.  Ma stasera al nido c'era una coppia che raccontava con verve e humor la sua vita con 4 figlie 4 (che aveva lasciato in massa alla baby sitter). E Mamma Pinkytos con le sue occhiaie e le sue energie al lumicino si é di nuovo sentita una mammoletta.