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venerdì 31 agosto 2012

Elogio della lentezza

Mamma Pinkytos vorrebbe essere una mamma lumaca. Una di quelle mamme che camminano con calma mano nella mano con i loro piccoli seguendo il ritmo dei loro piccoli passi, una di quelle che non gli fanno mai fretta mentre fanno colazione, una di quelle che svegliano i loro bimbi piano piano e poi li lasciano sonnecchiare ancora un po', che li accompagnano all'asilo a piedi e rispondono con calma a tutti i loro perché, che si fermano a chiacchierare con il fornaio e con la maestra e che raccontano ai loro piccoli una storiella mentre gli infilano gli antiscivolo prendendosi tutto il tempo necessario. Mamma Pinkytos vorrebbe essere una mamma lumaca, ma si scontra con la dura realtà: un cliente che aspetta, un autobus che parte, un'udienza che inizia oppure la spesa da fare e la cena da preparare.
Ma poiché Mamma Pinkytos dà un grande valore alla lentezza, una settimana prima di entrambi i suoi parti (da brava libero professionista tanto è durata l'astensione dal lavoro per maternità in occasione di entrambe le gravidanze), essendo dell'idea che prima di una grande fatica sia necessario gratificarsi un po', si è regalata sette giorni da mamma lumaca ogni 3 anni. Poco prima della nascita di Morby, per esempio, Mamma Pinkytos, che veniva da un periodo nero di cui vi dirà, e sapendo che Minty si apprestava a vivere un grande cambiamento, che non sarebbe più stato il suo unico cucciolo e che certi momenti con lui non sarebbero tornati più, voleva fare qualcosa di speciale. Allora Minty e Mamma Pinkytos, con la sua enorme pancia con dentro Morby,al mattino si alzavano e vestivano con calma per poi dirigersi verso l'asilo nido a piedi. Per ovvi motivi (sciatica, mole ecc.) camminavamo piano mano nella mano. Era primavera, la stagione preferita di Mamma Pinkytos, con un bel sole che scaldava le ossa, il clima tiepido, le giornate che si allungano. Mamma Pinkytos e Minty guardavano i fiori e le foglie, salutavano tutti quelli che incontravano. A volte mangiavano una brioche e bevevano un succo di frutta seduti su una panchina o un muretto e parlavano di Morby e di quello che avrebbero fatto durante la giornata. Mamma Pinkytos rispondeva per bene a tutti i perché di Minty. Poi lo accompagnava al nido, gli infilava gli antiscivolo, lo salutava con la dovuta calma dopo avere fatto due chiacchiere con l'educatrice e con un'altra mamma che si apprestava a patorire. Poi Mamma Pinkytos riprendeva la strada di casa e a volte si fermava lungo la strada a bere un caffè. Anche Minty, ad appena due anni e mezzo, aveva percepito l'ebbrezza della novità: "Oggi non abbiamo fretta mamma?" "No, amore. Oggi no." "Pecchè?" A quel perchè Mamma Pinkytos non voleva rispondere. Sa che non è solo colpa del lavoro. E' che la lentezza, se non ci sei abituato, ti manda giù di testa. Ed è proprio per non perdere l'abitudine che Mamma Pinkytos ha solennemente promesso che, anche quando a settembre ognuno avrà ripreso le proprie attività, prima delle 16, ora del recupero di Morby dal nido e di Minty dalla materna, avrà staccato corpo e cervello dal lavoro. Per le successive due ore, Mamma Pinkytos, Minty e Morby bivaccheranno facendo solo quello che gli va, in base alle condizioni meteo e all'umore, per poi a tornare, intorno alle 18-18,30 ai rispettivi impegni preserali.