domenica 31 maggio 2020

Sonno

A Mamma Pinkytos il coronavirus fa venir sonno.
Non che ce l'abbia eh. Anzi. Il sierologico ha fugato del tutto la speranza che lei ed il Minty, che hanno fatto entrambi la polmonite grazie ad una coincidenza che avrebbe volentieri riservato a qualcosa di migliore,  si fossero almeno guadagnati l'immunità dal Covid.
È solo che, se da un lato è bello che la vita fuori dalle mura domestiche sia lentamente ricominciata,  dall'altro è tutto tremendamente faticoso.  
Bere un caffè,  prendere in prestito un libro in biblioteca, fare quattro chiacchiere con un'amica. Tutto mentre la mascherina ti ottenebra i sensi e i pensieri,  mentre qualcuno ti misura la febbre. Per ogni cosa c'è una coda da fare.  Il tempo è rallentato, i suoni ovattati.
Mamma Pinkytos, così desiderosa di vita come è,  dopo un'ora fuori si sente così rimbambita che non vede l'ora di tornare a casa.
Ieri ha avuto la pessima idea di accompagnare il Minty dal parrucchiere e già che c'era ha pensato bene di farsi fare una piega nell'attesa. 
È tornata che avrebbe dormito tre giorni, in debito di ossigeno come se avesse fatto immersioni subacquee nell'Oceano Pacifico.
Borsetta insacchettata, camice, guanti, mascherina fino alle orecchie incandescente per il phon. Mamma e nano seduti in attesa a 27 metri di distanza, nonostante a casa si incontrino di tanto in tanto. 
Tornerà dal parrucchiere solo quando avrà i capelli come Raperonzolo e non serviranno a nessuno come ascensore per calarsi dal terzo piano.
Questa sera la Pinkytos Family è persino tornata in pizzeria con gli zii cinesi. Erano in 8 e avevano un tavolo a testa. Così distanti tra loro che per parlarsi ci sarebbe voluto il megafono. Più comodo il cellulare,  con Zoom. Fossero stati ognuno a casa propria  avrebbero fatto meno fatica. 
Le è rimasta sullo stomaco anche la pizza, talmente non ci è più abituata.
Forse ha ragione il Minty, che a qualsiasi domanda risponde: "Non c'ho voglia", scatenando 15 minuti di filippica di Mamma Pinkytos sugli effetti dannosi dell'isolamento sociale.
Forse anche lei "non c'ha voglia". O almeno non così. Forse non era così male starsene a casa a fare il bagnetto al lievito e a leggere sul balcone seduta sulle cassette della frutta.
Ogni tanto un aperitivo su Zoom. Forse domani ne organizza uno. Tutti senza mascherina e vicinissimi allo schermo.
Ora ha molto sonno.




domenica 10 maggio 2020

Mamme

Ci sono mamme di tutti i colori. Rosa, verdone, giallo limone.
Ci sono mamme, come Mamma Pinkytos, che cambiano colore a seconda dell'umore.
Mamme straordinarie,  come la sua mamma, che non sanno star ferme e una ne pensano e cento ne fanno.
La Nonna R. pianta fiori, cucina ravioli, costruisce mascherine con i ritagli di stoffa ed elastici delle mutande e cucce per cani con legnetti di fortuna. Insegna ai nani poesie in inglese e tenta di fargli fare lavoretti con le perline, via Skype. Con dubbi risultati e non certo per colpa sua.
Ha sempre insegnato a Pinkytos che l'impossibile non esiste ed è stata complice di tutti i suoi sogni.
Forse per questo anche oggi, Mamma Pinkytos è sempre in movimento e fatica a vedere i limiti delle cose, compresi quelli legati all'età che avanza.
Alla sera, a volte ha l'artrite, l'artrosi, la gotta,  il colpo della strega, i crampi ovunque. Quando si sveglia mette le crocette sulle parti del corpo doloranti, come fossero i numeri della tombola. E poi via di corsa, incontro ad un'altra giornata piena di tutto.
Auguri a tutte le mamme. In particolare alla sua.
A quelle che oggi riceveranno fiori, regali, abbracci, pensieri. A quelle che non hanno nessuno con cui festeggiare in presenza,  ma ce l'hanno nel cuore. 
Mamma Pinkytos ha ricevuto dai suoi nani due vasetti, contenenti i loro pensieri d'amore per lei. In ognuno c'erano tre biglietti.
L' adolescente Minty, da perfetto uomo che non deve chiedere mai, le ha scritto nell'ordine:
1.Ciao.
2. Auguri.
3. Sei brava.
Che è quello che le dice quando lei dà di matto, per rabbonirla e arruffianarsela.
I biglietti del nano Morby invece dicevano:
1. Sei molliccia.
2. Sei bellissima.
3. Ti amo.
Mamma Pinkytos ha deciso di soprassedere sul primo perché oggi è la sua festa e voleva godersi la mousse allo yogurt e la torta di rose di Mister Baby.
E poi, in tutta onestà, trova che "Ti amo e ti trovo bellissima nonostante tu sia molliccia" sia una splendida dichiarazione d'amore.
Di torta di rose però ne ha mangiata solo un pezzettino.

venerdì 8 maggio 2020

Tentativi

Mamma Pinkytos vi voleva aggiornare.
Poiché la tendenza al miglioramento è quello che distingue l'essere umano dalla bestia, non è che lei voglia rimanere pessima per sempre. Quindi a mettere in pratica i dettami della psicologa del seminario di ieri sera , P. ci ha provato.
Pinkytos'Home. Interno giorno.
Mamma P. arriva dal lavoro in bicicletta e, al solito, trafelata. I nani hanno fame e sono nevrotici.
Mentre la pasta cuoce, la scintilla si accende per un nonnulla.
Il Morby spinge il Minty e gli dà una botta nella schiena, segue lancio di oggetti nella fattispecie cuscini del divano, arma bianca. Tutto sommato niente di cruento.
Seguono urla isteriche del nano grande.
Mamma Pinkytos reprime l'istinto omicida, si avvicina al nano piccolo e gli dice con voce suadente: "Amore, lo so che la tua non è rabbia. So che sei preoccupato e spaventato per il Coronavirus."
Il Morbillo si avvicina sospettoso, guarda P. con aria interrogativa: "Mamma,  stai bene?"
"Si. Però tu delle tue preoccupazioni ne devi parlare con la mamma."
Il nano renitente si avvicina al fratello e gli dice preoccupato: "La mamma non sta bene. Mi sa che ha il Covid."
Il Minty, che ha visto tutto, spegne la Playstation e spinge senza violenza il fratello verso la loro camera: "Non credo. Ma meglio andare di là. Mi sa che questa volta è VERAMENTE arrabbiata."
Puf. Spariti.
Mamma Pinkytos non sa se sia cosa buona e giusta che i nani pensino che sia pazza, ma in un attimo nella Pinkytos' Home è tornata la pace.
Mannaggialamiseria.
Aveva ragione lei.


giovedì 7 maggio 2020

Ammutinamento

Mamma Pinkytos sta ascoltando un seminario sulle emozioni dei bambini a seguito del Covid.
Già sapeva di essere una mamma estremamente imperfetta. Già galleggiava nel senso di colpa per le urla belluine che ogni tanto escono da questo corpo. 
Ma così è volersi male.
"Avete presente l'espressione dei vostri bambini quando sono tristi?" Chiede la relatrice.
"E quando sono arrabbiati e preoccupati?"
Incalza.
"Siete sicuri che il lancio di oggetti e le botte ai fratelli siano sintomi di rabbia? Che il fatto di non volere fare i compiti non esprima un'emozione collegata all'insicurezza?"
Orbene.
Quando il Morby corca di mazzate il Minty, quando lancia il telecomando e i quaderni, quando si rifiuta di fare i compiti e si sdraia sul pavimento è perché è incerto sul futuro e preoccupato per il Covid.
Mannaggialamiseria.
Che pessima madre.
Immaginava che urlare: "Se non la smetti ti ammazzo" non fosse da madre modello, ma addirittura sussurrargli: "Vieni qui che ti abbraccio che mi sembri preoccupato " a Mamma Pinkytos sembra una forzatura. Anche perché facilmente il Morby, che cerca sempre di camminare sul filo del limite,  prendendola per pazza tirerebbe un sasso in testa anche a lei.
Aveva vagamente intuito che gridare nani: "Se non mi lasciate cinque minuti di tregua vi abbandono nel bosco come Hansel e Gretel" non fosse da Nobel delle mamme. Ma addirittura dire loro: "Forse sei preoccupato e vuoi la mamma vicino. Hai ragione se pensi possa succedere qualcosa" le pare un po' insolito. I nani verosimilmente chiamerebbero la neuro.
Sospettava che minacciare di morte M&M's che non fanno i compiti non fosse lodevole, ma a dire: "Avete ragione a non volerli fare. Forse state pensando che i compiti siano davvero tanti e avete ragione. Io so che è più bello giocare con la mamma e allora giochiamo così poi vi viene voglia. So che i compiti sono impegnativi e per questo vi ammiro moltissimo" Mamma Pinkytos non ce la può fare. 
Porcamiseria.
Non ne azzecca una. 
Però.  Però va preservata anche la sanità mentale dei suoi nani pane e salame, i quali ogni tanto hanno bisogno di tenere la schiena dritta con il metodo del bastone e la carota, di sapere che non c'è sempre la via d'uscita.
E vogliamo parlare della già precaria sanità mentale di Mamma P. che ogni tanto vuole stare cinque minuti nel bagno senza che nessuno entri e senza sentire urla tipo guerre puniche ed avere il forte sospetto che qualcuno stia ammazzando qualcun altro?
"Dovete insegnare ai vostri bambini a dire "Sono arrabbiato, mi aiuti?" "
Si, purché la rabbia non si traduca in sangue che scorre e finestre rotte. 
Sennò a calmarsi li mando a casa sua.
Non è facile mannaggialamiseria. 
Comunque ecco: i sensi di colpa sono annegati. Morti. Sepolti. Erano in troppi e non hanno rispettato il distanziamento sociale.
Adesso Mamma Pinkytos abbandona la stanza virtuale, che già il seminario on line le fa un brutto effetto.
Boicottaggio. 
La psicologa sta dicendo che quando scleri con i nani devi fare la farfalla. Oppure il gorilla. Ballare battendo i pugni sul petto. Per stemperare.
Ussignur. Due ceffoni no né?!
Ammutinamento.

domenica 3 maggio 2020

Domani

Il Morby aspetta la fine del lockdown più di Babbo Natale.
"Mamma, non vedo l'ora che sia domani!"
"Per fare cosa nano?" Chiede Mamma Pinkytos, temendo la delusione del nano piccolo, dal momento che le restrizioni sono tutt'altro che terminate.
"Per andare alla casa nuova".
Nella casa nuova non c'è neppure una sedia. Figuriamoci giochi.
"E cosa facciamo nella casa nuova?"
"Rotoliamo nell'erba."
L'idea le è sembrata tutto sommato buona.
Così- poiché Mamma Pinkytos ha bisogno di sole e cose nuove tanto quanto il suo nano - ha deciso che domani faranno uno spartano pic nic nel giardino della casa nuova. Seduti per terra. E se le sterpaglie cresciute nei due mesi di quarantena lo consentiranno, lei e i nani rotoleranno nell'erba per festeggiare.
Lei ed il nano Morby, per la precisione. Perché il Minty, da perfetto adolescente, è di umore nero e non ha nessunissima voglia di festeggiare un bel niente.
"Io non ho voglia di uscire.  Io voglio leggere."
"Ma nano... non ci sono cose che hai voglia di fare dopo due mesi chiuso in casa?"
"Sì. Assembrarmi."
"Suvvia nano, quello non è ancora possibile. Però domani possiamo fare una passeggiata. Non è bello?"
"No."
"Non è che abbiamo fatto solo cose schifose in questi due mesi. Ci sarà qualcosa che ti è piaciuto..." lo incalza Mamma P.
"Dormire."
Figata l'adolescenza. Soprattutto per i prossimi congiunti.
Visto che da domani saranno molto richiesti, quasi quasi Mamma P. offre il nano pre-pubere come prossimo congiunto. Per qualcun altro.
Le è ormai molto chiaro che il rientro dei nani nel mondo non sarà una passeggiata, anche se qualche passeggiata la faranno.
All'inizio sarà un po' come camminare sulla Luna in assenza di gravità.
Niente sarà come lo avevano lasciato e bisognerà riambientarsi.
E comunque il rompete le righe di domani sarà come il grammo di droga dato al tossico in astinenza. 
Al netto delle conseguenze e dell'impossibilità di farlo, anche Mamma Pinkytos ha voglia di assembramento pesante. Tipo concerti o stadio. Tipo teatri o cinema. Cose che solo a pronunciarle vieni multato e additato come anarco-insurrezionalista. Quindi fate finta di non  avere sentito, grazie.
Poi per essere felice le basteranno un cappuccino e brioche al bar, ma bisogna sempre puntare in alto per ottenere il minimo sindacale.
"Domani sarà bellissimo" le dice il Morby prima di dormire. 
"Una roba..." gli fa eco il nano grande.
Mamma Pinkytos pensa che è tutta una questione di punti di vista e che un po' forse hanno ragione tutti e due.