sabato 28 giugno 2014

Un metodo infallibile

"Mamma uffa, voio giocale a upo mangia flutta!!"
"Mamma, ma uffa io volevo fare un bel bagnetto in piscina..."
"Mamma dai, fai volae me!! Corri dai!"
"Ma mamma, ma andiamo sul pontile a pescare i pesci!"
"Mamma quette carpe sono bagnate. Plendi in blaccio me".
"Mamma dai, costruiscimi qualcosa con queste canne di bambù. Impegnati."
Benché con i nani la vacanza non sia sempre fisicamente riposante e Mamma Pinkytos sia in questo contesto abbastanza refrattaria ad impegnarsi in qualsivoglia attività, deve dire che é proprio felice.
É fine giugno, ma non si muore di caldo, neppure se siamo in Sardegna e neppure se il cielo è azzurro e limpido.
A casa piove a dirotto, gli altri lavorano, stirano, cucinano e sistemano casa.
La mater fortunella é allegramente seduta nel patio di una villetta immersa in un bosco di pini marittimi e mentre il Morbillo dorme ascolta le cicale ftinire e si dedica ad attività a scarsamente utili e impegnative tipo navigare in Internet, succhiare cubetti di ghiaccio per dercare di lenire il dolire alla lingua che ha da qualche giorno, leggere.
Non ci si può proprio lamentare.
Mangia (pure troppo), beve (acqua), dorme (poco e male, essendo costretta a dormire con entrambi i nani e amando il Morby dormire in orizzontale) e prende il sole (per lo piú in movimento). Ogni tanto telefona a Mister Baby che, essendo pure lui in vacanza (dalla famiglia), é preso dal delirio di mondanità e non ha quasi mai tempo per rispondere.
Di tanto in tanto , per evitare che Mamma Pinkytos di lamenti della sua latitanza telefonica fa qualche squillo (al quale Mamma Pinkytos non riesce praticamente mai a rispondere) poi manda messaggi del tipo: "Vado a riposare. Ci sentiamo dopo." Il punto é che quando non ci sono i nani a scandire i tempi della giornata, Mister Baby si abbandona all'anarchia. La sua passione per la penichella si manifesta nella sua massima espressione con effetti devastanti.  Mister Baby, quando non lavora, dorme fino alle sei di sera, verso mezzanotre si cucina la parmigiana, va a dormire a orari improbabili.
Mamma Pinkytos no. Lei adorerebbe andare a letto con le galline, se non avesse sempre qualcosa d'altro da fare, se non le sembrasse di sprecare irrimediabilmente del tempo che potrebbe essere impiegato in altre piú proficue attività.
Per questo lei ha bisogno delle vacanze.
Per essere obbligata a mollare il colpo. Per recuperare le energie e ricaricarsi.
E il metodo é davvero infallibile.

martedì 24 giugno 2014

Amore fraterno

M&M's sul lettone, in fase-coccole serali.
Morby: "Veni qui more mio!"
Minty: "Eh, anche io ti voglio bene Morby. Però pochissimo."
Morby: "Mamma! Minty poco bene me! Detto lui!"

M&M's sul divano, mentre Mamma Pinkytos prepara la cena.
Minty: "Morby, posso darti un bacio in bocca?"
Morby: "Sì! Aaaaaaaaaaa (bocca spalancata)"

M&M's al supermercato, uno sul carrello e uno pericolosamente circolante, mentre Mamma Pinkytos cerca faticosamente e affannosamente di fare la spesa.
Morby: "Fai me coccole Minty. Veni qui."
Minty: "Va bene Morby. Bacio. Sei monello tu, io sono più bravo perchè sono piú grande. "
Morby: "Io gande, more mio. No piccolo."
Minty: "Hai due anni. Io quattro e tra poco cinque. So tante cose. Tu non sai niente."
Morby: "Niente sa me. Gioco palla. Calcio so."
Segue lancio di un pacco di gnocchi all'altro capo del negozio.

L'amore tra fratelli segue regole strane, fa virate improvvise e disegna ghirigori.
Nelle sue piú varie manifestazioni, nelle sue più sottili sfumature, per una mamma é sempre qualcosa di impagabile.
Anche se, grazie all'esuberanza del suo nano piccolo, la mamma in questione deve raccogliere gnocchi di zucca tra i surgelati.

domenica 22 giugno 2014

Meno cinque

Mamma Pinkytos è molto fortunata. La sua estate è fatta di conti alla rovescia,  di slalom tra una vacanza e l'altra,  di full immersion lavorative e di periodi di ricarica.
Esattamente tra cinque giorni,  ovvero il prossimo venerdì,  la mater fortunella partirà con la Nonna R e i suoi nani per qualche giorno di mare, per consentire a M&M di percepire la fine della scuola - asilo come qualcosa di concreto, prima di tuffarsi nei vari cre fino alla fine di luglio.
Lei, Mamma Pinkytos,  in questi ultimi giorni cittadini,  è praticamente caricata a molla e fagocitata di giorno dal lavoro e di sera da un tripudio di eventi mondani coincidenti con la fine dell'anno che, per una mamma,  coincide ormai con la fine della scuola.  E così come una trottola impazzita passa da una pizzata di fine anno alla festa dell'asilo nido,  dalla uscita pre-vacanziera con le amiche del corso pre-parto alla bat - night (notte dei pipistrelli!  Bellissima), dal pranzo con le colleghe ad una valanga di feste di compleanno (tutti quelli che compiono gli anni in estate, eccetto il Minty, festeggiano prima della fine della scuola).
Tanta mondanità per lo più mangereccia è un duro colpo per la panza di Mamma Pinkytos e mette fortemente a repentaglio la sopravvivenza all ' imminente prova costume.
Così lei, la mater gambesottoiltavolo, per sicurezza si è comprata un costume con le mutande ascellari che coprono tutto, ma proprio tutto.
L'ultima  spiaggia,  in caso di fallimento del suddetto escamotage, sarà millantare una terza gravidanza,  soluzione che non la attira per niente perchè teme possa essere di qualche auspicio,  che ora come ora non saprebbe se definire buono o malefico.
A proposito di abbuffate,  Mamma Pinkytos è testé reduce da una seduta mangereccia e ipercalorica in fattoria durata quattro ore almeno,  mentre i nani scorazzavano tra pecore e asini. Il Minty è riuscito nell'impresa di farsi mordere un braccio da un pony ("Lallo pony bianco mosso Minty!  Io detto "Butto butto butto!" ") e Mamma Pinkytos, nella fase dell'intorpidimento post prandiale è sprofondata nel dilemma Pronto Soccorso sì - Pronto Soccorso no, che non è ancora riuscita a risolvere.
Di base, la mater selvatica preferisce tenersi lontana da nosocomi et similia, ma non essendo del tutto scellerata si impegna a rivalutare la situazione dopo il risveglio e bagno sgrassante del nano. Lei di cavalli non ne sa nulla.
Quanto meno una capatina dalla pediatra nei prossimi cinque giorni mi sa che non gliela toglie nessuno.
Vedrà di infilarla tra la festa del nido e i settanta impegni di lavoro ancora in calendario.
E non può neppure lamentarsi.
Chi ha in previsione una vacanza non ha diritto di parola.
Lei lo sa bene.

lunedì 16 giugno 2014

Un regalo speciale

Mamma Pinkytos ha la fortuna di avere delle splendide amiche.
Di quelle che quando qualcosa non va fanno squadra per aiutarti, di quelle che quando hai un problema se ne fanno carico e dicono: "Adesso vediamo come possiamo fare" così al plurale, perché il problema di una diventa collettivo e si crea una task force con un ordine del giorno da gestire. Ma soprattutto di quelle con cui si ha voglia di condividere, di organizzare, di creare occasioni di svago per il puro piacere di stare insieme.
Così ieri, domenica pomeriggio, la sua amica Mamma Polly Capellipazzi, ha spedito in ludoteca i quattro nani della famiglia allargata con i due papà e l'ha rapita.
L'ha portata in una spa di un paesino della Brianza sconosciuto a Google Maps, che senza il navigatore hanno fatto una fatica della miseria a trovare, ma una volta arrivate non se ne sarebbero andate più. Un appuntamento al buio, una sorpresa come non gliene facevano da quando era bambina.
Lei, la mater fortunata, sapeva solo che doveva portarsi un costume.
Non sapeva che avrebbe fatto la regina, che avrebbe passato quattro ore a mollo con la sua amica fino a svuotare il cervello di ogni neurone, che si sarebbe arrostita la schiena nella sauna e tutta quanta nei vapori dell'hammam, che c'era prenotato per loro un massaggio relax alle otto in punto.
Questo era il suo regalo, non si sa bene per cosa, era il loro regalo dopo un anno faticoso, passato ad inseguirsi, a scambiarsi informazioni di servizio sempre interrotte dai nani sul cancello della scuola, con l'ansia di non essersi dette tutto e di doversi poi mandare una valanga di messaggi Whatsapp.
Mamma Pinkytos non ha fatto nulla di speciale per meritarsi un regalo tanto speciale, per godere del piacere di ubriacarsi di chiacchiere, quasi tutte sui nani, ma tant'é.
Certo si è sentita mooooolto fortunata, perché i regali speciali, pensati, organizzati con piacere riempiono di gioia e commuovono sempre un po'.
Dopo il massaggio fatto da un energumeno nerboruto (a Mamma Polly) e da una sciuretta pallidina (a Mamma Pinkytos), le due mamme in libera uscita si sono godute l'idromassaggio in esterna, nell'acqua bollente, mentre si intravedevano le prime luci della sera.
Hanno fatto una gran fatica a uscire dall'acqua, ma la spa chiudeva e non potevano rimanere anche la notte.
Allora, felici, un po'incredule e liscissime, alle 22,30, si sono reinfilate nella macchinetta di Mamma Pinkytos piena di spie accese per avarie varie (la mater disorganizzata deve prendere un marito in affitto per tutte queste incombenze pratiche. Mister Baby è un caso perso!), insieme alla bici del Minty, al monopattino del Morby, a un libro di Geronimo Stilton, alle mazze da golf di Topolino e al cane Ralphi e si sono fermate nella prima pizzeria lungo la strada, dove, data l'ora, il pizzaiolo aveva già dismesso gli abiti da lavoro.
Ma loro sono simpatiche e insistenti e alla fine, il pizzaiolo non è riuscito a dir di no e, suo malgrado, ha preparato due pizze margherite alle mamme in libera uscita.
Con la pancia piena, Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi si sono di nuovo avventurate nelle stradine tutte uguali della Brianza e, dopo un tempo imprecisato e vari cambi di rotta, a una certo punto sono spuntate sulla A4. Destinazione casa.
Stamattina all'ingresso dell'asilo dei nani, Mamma Polly Capellipazzi aveva gli occhialoni di chi deve coprire i segni di una notte brava.
Mamma Pinkytos, che si è fatta strappare dalle braccia il Morby disperato all'entrata del nido, si sentiva reduce da una vacanza.
Una volta al lavoro le è arrivato un sms: "Siamo fichissime e setose".
Ed è proprio vero.
Grazie grazie grazie.

venerdì 13 giugno 2014

Mi sei mancata tanto

Questa sera.
Festa di fine scuola del Minty.
Dopo una notte insonne causa Morby e un'intensa giornata lavorativa, Mamma Pinkytos si mette una maglietta carina e si sistema i capelli.
Ha preparati i biscotti a forma di dinosauro che piacciono tanto al suo nano grande, ha comprato aranciata e succo Ace.
La Pinkytos' Family arriva alla festa. Il Minty dorme in piedi, il Morby è esaurito dal caldo.
Mamma Pinkytos aiuta il Minty a costruire un aquilone,  corre a destra e a sinistra, prende piatti, riempie bicchieri,  si emoziona al discorso delle maestre, scatta fotografie a ripetizione al suo nano grande, insegue il piccolo che cade, frigna, si lancia correndo sotto il diluvio.
Cerca di accaparrarsi qualcosa di commestibile per i suoi nani al buffet, imbocca, sminuzza, si macchia in più punti.
È felice e commossa. Perchè il tempo passa veloce, perché i suoi nani crescono.
Poi arriva a casa,  stanca per la giornata intensa, mette il pigiama al Morby recalcitrante, convince Minty a lavarsi i denti.
Il nano grande si lava, si mette il pigiama poi dice: "Mi sei mancata tanto mamma, stasera" e si chiude alle spalle la porta della sua cameretta.
La mater reietta trasale, si schermisce: "Ma come nano? Siamo stati sempre insieme!"
"Io volevo stare con te stasera ma siamo stati insieme pochissimo.  Tu sei stata sempre con il Morby. "
Mamma Pinkytos,  invariabilmente schiacciata da un ingiustificato senso di colpa,  non dice niente.  Abbraccia forte il suo nano e se lo coccola fino al reciproco sfinimento.
Poi va a nanna. Con la spiacevole sensazione di avere sbagliato tutto.

mercoledì 11 giugno 2014

Casa dolce casa

È l'una e mezza del pomeriggio,  c'è un caldo sahariano e Mamma Pinkytos è esattamente dove vorrebbe essere, nel luogo per lei più insolito e inebriante a questa ora del giorno. È a casa.
Stamattina è andata a Milano, in carcere, a trovare un suo assistito e non è mica vero che stanno al fresco,  stanno al caldo,  caldissimo,  anche se è un carcere modello con il maneggio e il giardino fiorito.
Mamma Pinkytos è tornata collassata, con la pressione sotto i piedi, affamata,  assetata e chipiùnehapiùnemetta.
Poiché prima era con una collega,  è salita in casa a prendere le chiavi della sua macchina per andare in ufficio e, appena entrata, il suo senso del dovere è capitolato davanti al fascino irresistibile della sua casa disabitata e silenziosa in pieno giorno, come non la vede da cinque anni almeno, come l'ha intravista in una manciata di occasioni nelle sue rare giornate da mamma full time con il Minty o il Morby appena nati.
Allora si è tolta le scarpe,  ha mangiato un'insalata di cetrioli e cucinato una torta salata per cena. Ha passato l'aspirapolvere e pulito in santa pace i pavimenti.  Poi ha lavato della frutta da portare ai nani  all'uscita dall'asilo.
Silenzio.
Si è sentita felice, davvero felice e rilassata.
Basta poco a volte per dare alle giornate un colore diverso.

martedì 10 giugno 2014

L'altro cane

Il cane Ralphi non bastava.
E c'era da aspettarselo.
Il Morby non è un tipo da amori effimeri ma personaggio determinato,  dalle grandi passioni.
Cosí là dove c'era il canide numero uno, che era bianco e grigio e ora è solo grigio scuro, parecchio scuro (di fango, terra e chipiùnehapiùnemetta), ora ce ne è un secondo, "l'altlo cane".
Il cane Ralphi, quella buonanima,  aveva bisogno di un amico e dai meandri della cameretta dei nani, dove cercando bene si trova tutto e il contrario di tutto, é spuntato lui, "l'altlo cane", che per tutto il mondo è marroncino, mentre per il nanetto ippomaniaco è "baio", neanche fosse un cavallo avelignese.
All'altro cane è stato messo un nastro da pacco a quadretti perchè il nano potesse farlo rotolare in giro più facilmente insieme al cane Ralphi: "tutti cani porto io"!
I cani del Morby, tutti e due, mangiano i sassi e vengono trattati maluccio dal loro molesto padroncino: "Mangia quetto sasso! Dai!" E se non eseguono gli ordini e non rotolano a dovere vengono lanciati con forza.
"Prendi i cani in braccio amore" cerca di rabbonire il nano Mamma Pinkytos
"Forse i cagnolini sono un po' stanchi di camminare" (ergo essere trascinati nella terra e nella polvere)
"No mamma. Cammina quetto canenino. Tloppo pesanti tutti miei cani".
Il dramma è che da casa alla macchina e viceversa ora, Mamma Pinkytos,  con due nani e due cani al seguito, ci impiega quasi mezz'ora.
"Miei canenini fale pipì e vedele suoi amici".
Ubi maior minor cessat.
E la mater da soma, quando ha fretta, si prende in collo il nano animalista con le sue due palle di pelo, alla faccia del mal di schiena.
Era meglio un criceto.
Anche se di peluche.

giovedì 5 giugno 2014

Modalità estate

Da oggi, il primo giorno non piovoso della settimana, Mamma Pinkytos è ufficialmente in modalità estate. 
La mater coraggiosa ha deciso che, da oggi in poi, che ci sia sole o il diluvio, per lei è estate e si vestirà in sandali e magliettina. Bando alle calze, all' abbigliamento a cipolla e a tutti i fastidiosi orpelli della stagione di mezzo.
Forse avrà freddo al mattino ma al pomeriggio non ne può più di peregrinare tra l'asilo e il parco, sudata come un muratore, con nelle mani (che fatalmente e invariabilmente sono soltanto due) tre cardigan, tre giubbini, una bicicletta, un monopattino, una borsa che pesa quanto un bagaglio a mano della Ryanair,  due nani riottosi e il cane Ralphi ovvero il cane di peluche del Morby, camminante, abbaiante, mangiante e chipiùnehapiùnemetta.
Per quanto riguarda i due nani, la bicicletta, il monopattino,  la borsa e il cane Ralphi, che ormai è uno di famiglia e ogni due minuti bisogna fermarsi perchè deve fare cacca, pipì, bere, mangiare e "salutae suoi apici",  Mamma Pinkytos teme non ci sia nulla da fare fino alla fine dell'estate. Ma giacchini e maglioncini non li vuole più vedere, anche perchè, nel numero di sei, contribuiscono considerevolmente ad appesantire la mater da soma.
Anche i nani, che vedono alcuni ardimentosi compagni di asilo aggirarsi i canotta e sandaletti da febbraio, non ne possono più della mise cipollosa.
Il Minty, da quando a Djerba ha assaggiato uno scampolo di estate, ogni mattina appena apre gli occhi saluta invariabilmente il mondo con la seguente frase: "Oggi posso le maniche corte? E i pantaloncini? E i sandali?" La prima richiesta è pressochè sempre esaudita, la seconda con parsimonia e la terza non ancora.
Oggi, stante l'adozione della modalità estate, Mamma Pinkytos ha preparato per il nano grande gli agognati shorts. Lui, ebbro di gioia, nel suo stile di quasi cinquenne alla conquista del mondo, in vista della gita dell'asilo di domani ha rilanciato: "Domani mamma, metto canottiera e costume che la maestra ha detto che fa moooolto caldo."
I soliti nani. Gli dai la mano e ti prendono il braccio.
Per non essere da meno, il Morbillo ha detto: "Sceggo io vettiti" e ha preso dal cassetto un paio di pantaloncini da mare lavati e stirati e li ha utilizzati per pulire il pavimento.
Inconvenienti del self service e del nuovo clima estivo.
La Pinkytos Family è ufficialmente il modalità estate e l'estate, si sa, è essenzialmente anarchia.
E il Morby è il tipo più estivo che esista sulla faccia della terra.

lunedì 2 giugno 2014

Per tutti i giorni della tua vita

Domani si torna al lavoro, con fatica fisica e psicologica, dopo un lungo weekend iniziato venerdì con una scorpacciata di matrimoni, ben due in un giorno.
Mister Baby e Mamma Pinkytos hanno elargito auguri e sorrisi, hanno fotografato e si sono fatti fotografare, si sono abbuffati di pizzette, bignè, culatello e tempura di verdure, hanno fatto un tuffo nel passato rivedendo vecchi amici, sono tornati alle due di notte come non succedeva da una vita (e Mamma Pinkytos non ha ancora smaltito la notte brava).
Mamma Pinkytos, cottimista del matrimonio, ha camminato eroicamente sui dieci centimetri di tacco delle sue scarpe nuove per sedici ore consecutive, è riuscita ad arrivare alla seconda messa evitando di macchiarsi il vestito con la Rustichella dell'Autogrill (ma se l'è macchiato subito dopo. Nessuno è perfetto) e ha infilato furtivamente in borsa quattro confetti per i nani esattamente come faceva la sua nonna (ma lei la borsetta la riempiva).
Si è pure divertita alla fine, perché a lei, questo tripudio di "tutti i giorni della tua vita", questo contratto sine die giuridicamente tirato per i capelli, questa condanna a sopportarsi per l'eternità ormai puramente teorica piace.
Sì, le piace e ci crede abbastanza.
Non che nella vita non si possa cambiare idea, non che i perigliosi sentieri di ventura non possano portarci lontano dalla strada maestra, ma è vero che per fare un progetto di vita servono pazienza, impegno, sopportazione.
Per favore, grazie, scusa.
Le tre parole chiave per un matrimonio ben riuscito secondo Papa Francesco.
E pure secondo Mamma Pinkytos.
E parte tutto da lì: da quel "per sempre" che è insieme un impegno e una speranza, da quella festa finita ballando scalzi fino alle due del mattino.
Parte tutto da lì, poi da due si diventa tre, poi quattro, poi arrivano le difficoltà e la bellezza di superarle insieme.
Dalla festa di Mamma Pinkytos sono passati sei anni e una vita.
Per lei ora andare a un matrimonio è una bella eccezione perchè delle sue amiche qualcuna ha scelto di non sposarsi, qualche altra è già separata e non le pare che all'orizzonte ci siano altri sponsali.
"Tutti i giorni della tua vita" per qualcuno è una minaccia, ma è una frase che ha sempre il suo fascino.
Di solito, in questo momento, a Mamma Pinkytos scappa una lacrimuccia.
Anche se succede per due volte in un giorno solo.