lunedì 16 dicembre 2013

I limiti di Mamma Pinkytos

Mamma Pinkytos ha un sacco di limiti.
Prima di tutto fisici e in questi giorni è molto vicino al loro superamento. Ergo: non ce la fa più, ma proprio più. Va a dormire tardissimo tutte le sere, lavatrice, asciugatrice, sacchette dell'asilo, pacchetti, fiocchetti, biscotti, sorprese, macchie ovunque, aspirapolvere, l'ordine questo sconosciuto... Non si ferma mai, non si siede mai, ma è una goccia nel mare. Mister Baby, anche lui, quando torna dal lavoro si mette in moto e intanto si lamenta: della polvere, del disordine, del cibo insipido... E Mamma Pinkytos scopre la sua indole violenta e vorrebbe lanciargli un piatto in testa senonché poi non avrebbe voglia di passare per l'ennesima volta Mister Folletto.
Poi ha limiti fisici di altra natura. In altre parole ha la panza che anziché diminuire aumenta poiché lei, per sopravvivere, mangia dolci in modo ossessivo compulsivo, poi ha le tette a bistecca quale effetto inevitabile dell'allattamento prolungato. E vogliamo parlare delle occhiaie? Perfette, scure, fino ai gomiti... Che tuttavia non sono niente in confronto alla trasandatezza generale. Perché lei, la mater non dormiens, ha tanti vestitit carini, ma pesca dall'armadio la prima cosa che trova, ha le maglie con le macchie e il piumino senza cintura perchè ce l'aveva ma non ha tempo di cercarla. Una una cuffia che adora, ma si è dispersa nei meandri del suo armadio. Si veste monocolore, così non perde tempo negli abbinamenti.
L'altri limite rilevante e incoercibile di Mamma Pinkytos è il disordine. Dentro e fuori. Perchè lei è un'ape operaia, sempre indaffarata, ma squinternata, disorganica, multimediale. Lei inizia cento cose e il suo fisico poi non segue le sue idee brillanti. Le cose non le sistema a volte perchè realmente non sa dove metterle, più spesso perchè proprio non le paiono in disordine. Al suo spirito anarchico e neo-hippie va bene così. A chi frequenta per forza o per piacere la Pinkytos' Family meno.
Ai nani per la verità va molto bene, anche se il Minty non comprende bene la fortuna che gli è toccata e, agli occhi degli altri, pare figlio di Mastro Lindo visto che a scuola, alle maestre, dice che lui non gioca a niente così poi non gli tocca essere costretto a riordinare. Mamma Pinkytos pensa che se le maestre danno ascolto a quello che dice il suo nano, prima o poi chiameranno i Servizi Sociali.
La Nonna L e la Nonna R invece si sono coalizzate. Vogliono che Mamma Pinkytos, manco fosse Rania di Giordania, prenda una colf a tempo pieno, una "filippina" come dicono loro, alla quale mollare anche quei pestiferi dei nani ogni tanto, perchè se fosse italiana, russa o nigeriana non andrebbe bene. Mamma Pinkytos non ritiene di dovere lavorare per pagare la "filippina" nè rinunciare alla meravigliosa intimità con i suoi nani quando rincasano e sono soltanto loro tre, liberi di bivaccare e di fare quello che gli va.
In definitiva, Mamma Pinkytos ha anche degli evidenti limiti caratteriali. Lei si arrangia, sgambetta, corre, non si siede mai e dorme poco, ma guai a mettere in discussione la sua devozione alla causa. Perchè allora diventa proprio una iena. Lei non chiede niente, ma deve potere fare di testa sua.
La vita è la sua, la casa è la sua.
Sarà pure disordinata, caotica... ma è allegra e vissuta. I suoi nani sono rumorosi e squinternati, non sono, per evidenti ragioni anagrafiche, Gandhi come il cuginetto Lio-Giu (a proposito, Mamma Pinkytos, che sarà ufficialmente la sua madrina di Battesimo, non vede l'ora di conoscerlo!), ma con estrema superbia (ecco un altro limite di M.P.!!!) sono belli, sempre puliti e ordinati.
Qualcosa di buono lo avrà fatto anche Mamma Pinkytos, no?!

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