giovedì 31 ottobre 2013

Il gatto e il pipistrello

Mamma Pinkytos alle sette in punto ha scattato una fotografia con il cellulare: un gattino e un pipistrello che si tengono per mano, con un sacchettino di panno arancione ciascuno. I suoi nani non sono tipi rinunciatari e,  convalescente uno e ciuccio-munito l'altro, hanno santificato la notte delle streghe e sono tornati a casa dal "dolcetto o scherzetto-time" con le loro borsettine piene di caramelle e cioccolatini.
Il Morby, il più piccolo tra i nani camminanti (ebbene sì, tra i non camminanti c'era anche Baby Banny Capellipazzi, felice e festaiolo, con il cerchietto con le antenne a forma di zucca), vestito da gatto (il costume l'ha capito solo Mamma Pinkytos. Gli altri nani gli dicevano:"Stai bene Morby vestito da foca!", mentre lui, con aplomb inglese, puntualizzava: "Io masma",forse perchè per tutto il pomeriggio il Minty aveva cercato, invano, di convincerlo ad indossare il suo costume dell'anno scorso, da fantasma appunto), era tra i più agguerriti. Sgomitava tra la ciurma di mostri per arrivare in pole position poi, felice e gongolante, apriva la sua borsettina arancione per arraffare il goloso bottino.
Il Minty, vestito da pipistrello, era infastidito dal colletto del costume, sudato e zavorrato dalle troppe caramelle.
Mamma Pinkytos, con Mamma Polly e Mamma Gabry Domopack, ha accompagnato la rumorosa ed esosa ridda di nani di campanello in campanello.
Mister Baby, invece, ha piantonato la Pinkytos'Home e ha distribuito a diavoli, mostri e streghette i biscotti a forma di zucca preparati da Mamma Pinkytos.
Una volta a casa, il gatto e il pipistrello hanno succhiato un lecca lecca a forma di ciuccio, consegnato il lauto bottino alla mater familias e si sono spalmati sul divano a vedere i Puffi. Poi il Morby si è lavato i denti cinque volte (in questo periodo è un' ossessione) e ha pianto perchè voleva lavarseli anche la sesta, il Minty ha pianto perchè non voleva lavarseli neanche la prima.
Ora gatto e pipistrello giacciono esanimi nei loro lettini, Mamma Pinkytos giace esanime sul divano, costretta suo malgrado a resistere fino a mezzanotte per dare l'antibiotico al nano grande. Nell'attesa avrebbe potuto vestirsi da zombie e andare a festeggiare. Con la faccia che ha non le sarebbe servito neanche il costume.

Come te nessuno mai

"Mamma, lo sai che forse la Lila da grande sposa il Morby?"
"Come mai pensi questo, amore?"
"Perchè lei gli vuole tanto bene! Ogni volta che lo vede gli dice "Ciao bellissimo Morby!" ".
"Lei vuole bene anche a te."
"Ah! Ma io non la voglio perchè la Lila parla troppo e quando non parla canta e non mi fa mai dire niente."
"Non è che a te manchi la parola..."
"Anche a me piacerebbe sposare il Morby..."
"È tuo fratello.."
"Sì e poi è un maschio. Di femmina io voglio te, solo te. Io mamma voglio sposarti."
"Amore mio sarai un principe azzurro bellissimo e troverai una bella principessa."
"Sì ma io voglio te. Una come te non la trovo mai."
"Che belle cose che dici amore. Ma io sono la tua mamma..."
"Non ti preoccupare. Io ti voglio sposare anche se sei vecchia."
Mamma Pinkytos lo sapeva. Le dichiarazioni d'amore dei nani alla loro mamma sono vere, sincere. Echissenefregadiedipo.
Ma per conservare l'effetto tiramisu bisogna prendere e portare a casa.
Evitando di approfondire il discorso.

mercoledì 30 ottobre 2013

Le figurine di Peppa Pig

È ufficiale. Mamma Pinkytos, che  scarpina da mattina a sera per stare dietro ai suoi due lavori, quello di mamma e quello di avvocato, che pure danno indubbie soddisfazioni, che alla sera è troppo stanca per andare a zumba (ma non ci deve pensare perchè si sente troppo in colpa!), che a volte.non ha tempo neppure di mangiare, ha sbagliato mestiere. Avrebbe dovuto inventare le figurine di Peppa Pig. E adesso non sarebbe qui a lamentarsi.
Dopo due settimane di quotidiano lavaggio del cervello sotto forma di cinquanta spot pubblicitari ogni mezz'ora, al termine di ognuno dei quali il Minty chiedeva: "Lo compriamo mamma?", anche il nano grande ha avuto il suo album delle figurine di Peppa Pig.
Che, per inciso, è costato un tour in tre edicole per trovare una rivendita che non l'avesse esaurito.
Così il Minty è diventato un piccolo collezionista, con poche figurine rispetto agli altri ("Lo sai che al Mirko gli mancano solo dieci figurine per finire l'album?") perchè "le figurine costano tanto. Sessanta o centodieci non mi ricordo", esattamente come lo era Mamma Pinkytos da piccola. Il nano è diventato diligente. Cerca i numeri corrispondenti, controlla l'album e, pur difettando normalmente di pazienza, cerca di attaccare le figurine dritte.
Ogni tanto Mamma Pinkytos gli porta un pacchetto in regalo, uno a lui e uno al Morby. Il Minty lo apre, controlla e incolla gli stickers, separa le doppie in un mucchietto legato da un elastico. Il Morby strappa la carta, urla :"È nioooo!" e, per non fare toccare le figurine al fratello, le accartoccia tutte nelle mani.
Il problema è che le suddette figurine sono pressochè introvabili. Mamma Pinkytos, dopo averle trovate, alla terza edicola, ne ha comprato cinque pacchetti che dará al nano uno per volta, in occasioni speciali.
Oggi il Minty malato ha chiesto un pacchetto di figurine a Mister Baby. Il pater familias, per non deludere il nano, ha camminato per tre chilometri, ha visitato sei edicole, si è imbattuto in altri genitori a caccia di figurine della famiglia di maiali. Stremato, alla sesta edicola, l'unica dove non le avevano esaurite, è stato colto da un'estrema smania di possesso delle introvabili effigi e ha acquistato tutti i pacchetti disponibili.
Mamma Pinkytos, che a furia di vederle sa a memoria tutte le puntate di Peppa Pig, avrebbe anche potuto pensare ad una raccolta di figurine. Avrebbe potuto pensare che i nani avrebbero gradito e che i genitori avrebbero, come al solito, aperto il portamonete con il sorriso.
Mannaggia.

martedì 29 ottobre 2013

Dieta

Mamma Pinkytos si mangia un Twix bianco nella pausa d'udienza (un pezzo, soltanto un pezzo. Certo che poi il resto va a male e sporca la borsa.. Via, crepi l'avarizia!).
Mamma Pinkytos ultimamente vive a panini e, per compensare, mangia un cioccolatino ogni volta che può.
Mamma Pinkytos si sente un po' stanca e un bel marocchino dolce, schiumoso e cioccolatoso la tira proprio su.
Mamma Pinkytos quando torna da zumba si mangia un budino, biscotti e qualsiasi cosa capiti a tiro.
Mamma Pinkytos, per Halloween, ha preparato i biscotti a forma di zucca decorati con la pasta di zucchero. Sono così belli che dispiace mangiarli, ma sono cosí buoni che in fondo il dispiacere è relativo.
Mamma Pinkytos ha sempre un Kinder nella borsa perchè non si sa mai. Non sempre lo porta ai nani all'uscita di scuola.
Mamma Pinkytos è a dieta. Sí, una particolarissima dieta a base di dolci e schifezze che fa venire i brufoli e contrarre gli addominali per nascondere la pancetta incipiente.
Almeno facesse bene allo spirito... Ma fa pure sentire in colpa!

lunedì 28 ottobre 2013

Con il piede sbagliato

Quando la domenica sera uno dei nani ha la febbre, la settimana inizia con il piede sbagliato.
Quando la domenica notte uno dei nani non dorme per nulla e Mamma Pinkytos deve fare la crocerossina all night long e il lunedì mattina ha le occhiaie che arrivano ai gomiti e un bisogno impellente di caffè, é pure peggio.
Quando si verificano simultaneamente entrambe le circostanze di cui sopra é il delirio.
Così stamattina Mamma Pinkytos, dopo avere vegliato per tutta la notte il Minty rantolante e febbricitante ("Non riesco a respirare" - "Acqua" - "Ho caldo" - "Mi scappa la pipì"), è piombata nell'ansia da organizzazione. Poi se l'è fatta passare, ha portato il nano piccolo al nido, ha fatto un salto in studio per organizzare il lavoro, è tornata a casa a prendere il nano grande per portarlo dalla pediatra (brutta bronchite asmatica: antibiotico, cinque aerosol al giorno e, se non migliora entro domani, cortisone. Tutta la settimana a casa. Yu-uh!), ha riportato il Minty a casa dalla Nonna L, è andata a svaligiare la farmacia, è tornata in studio, ha ricevuto due clienti, si è mangiata un panino in piedi mentre andava al parcheggio a recuperare l'auto, ha assistito un cliente ad un interrogatorio, ha comprato due pacchetti di figurine di Peppa Pig, è passata dalla scuola del Minty per avvisare le maestre che il nano starà a casa fino a nuovo ordine, ha ritirato l'invito a una festina di compleanno, è andata a prendere il Morby al nido ed è finalmente rincasata.
Nel prosieguo ha fatto fare al Minty tre dei cinque aerosol previsti, ha intrattenuto in vari modi i nani, li ha sfamati e allettati dopo storielle e ninna nanne varie. Ha pure preso una testata involontaria dal Morby e ora ha la palpebra sinistra gonfia.
Si alletterebbe volentieri anche lei se potesse, se non dovesse dare al Minty l' antibiotico a mezzanotte e mezza. Se si addormenta non la sveglia neanche un cannone. Nell'attesa, per solidarietà, anche lei si farà un aerosol (ha tosse stizzosa ecc. ecc.), in bagno, seduta sul wc perchè a Mister Baby, degno padre del Minty ("Io quello stupido aerosol non lo faró mai. Non mi fa sentire la Peppa Pig!" Invece ne ha fatti cinque quasi senza fiatare e misteriosamente ha cambiato idea :"Mi piace tantissimo fare l'aerosol. Morby, lo vuoi fare anche tu?"), dá fastidio il rumore che copre le voci della tv.
Domani lavorerá tutto il giorno e sará un'altra giornata campale. Il Minty stará con la Nonna L e Mamma Pinkytos ritirerà il Morby dal nido in pausa pranzo, non avendo rimediato nessuna buon'anima disponibile ad andarlo a prendere alle 16.
Poi, a malincuore, la mater familias abbandonerá i suoi nani, di cui uno malato, e andrá in tribunale per un maxi-processo dalla durata ignota.
È solo lunedí e Mamma Pinkytos è già un rudere.
Chi ben comincia è a metá dell'opera, si dice. Chi inizia con il piede sbagliato, invece, deve risalire la china. E Mamma Pinkytos, con la panza, il fiatone e le gambe molli non ha voglia di risalire un bel niente.

domenica 27 ottobre 2013

Il cuginetto nel computer

Oggi il Morby ha imparato a dire il nome del cuginetto: Lio-Giu. Lo dice bene, con la sua vocina flautata.
Davanti al computer in braccio a Mister Baby il nano ripete convinto: "Lio-Giu."
"Bravo Morby", si compiace Mister Baby: "E dov'è il cuginetto Lio-Giu?"
"Qua!" Urla trionfante il Morbillo indicando il computer.
Anche il Minty, a quattro anni, ha un'idea alquanto indefinita del cuginetto cinese.
Mamma Pinkytos pensa che sia assai probabile che per il Morby suo cugino sia un tasto, un cavo o qualcosa del genere che sta dentro il computer.

sabato 26 ottobre 2013

L'ingrato destino del fratello maggiore

Succede sempre nello stesso  momento. Quando la Pinkytos'Family è seduta a tavola per la cena e a lui mancano esattamente due forchettate alla fine del secondo, il Minty, immancabilmente, dice: “Mi scappa la cacca", si alza e va in missione. Poi, quando si é posizionato, urla all'indirizzo di Mamma Pinkytos: "Ricordati che sono nel tuo bagno!", come se lei non lo sapesse o come se, nella Pinkytos' Home ci si potesse perdere.
Il ''cacca-time", oltre ad interrompere il convivio famigliare, rischia di diventare doppio a causa della pericolosa propensione del Morbillo ad imitare tutto quello che fa il fratello.
Ieri sera, dopo il ritorno del Minty dal bagno: "Nche io cacca!"
"Ma se l'hai fatta mezz'ora fa...."
"Pipì!"
"Mamma, se vuoi lo accompagno io già che sono in piedi."
"Va bene amore, grazie. Sei proprio gentile."
Segue sforzo sovrumano del nano grande per slacciare body e pannolino al piccolo e inseguimento per la casa del Morby euforico.
Alla fine il nano renitente e spannolinato viene ricondotto alla ragione e fatto sedere sul vasino.
"Pimpa".
Il Minty prende un libriccino al nanetto schiavista.
"Mamma, ma io non so leggere... Come faccio?"
"Raccontagliela, la storia."
"La Pimpa e l'Armando sono a tavola. L'Armando dice: "Ma che buono questo formaggio...“"
"Mmmmm... Aggio..."
"Poi la Pimpa va in giardino"
"Bata"
"E raccoglie le foglie secche..."
"Bataaaaaa!"
Pum.
Il pestifero nano piccolo ha chiuso il libro e lo ha lanciato sulla testa del povero Minty che gli stava raccontando la storia.
Che destino ingrato quello del fratello maggiore!

giovedì 24 ottobre 2013

Opere d'arte

Il Minty ha preso tutto da sua madre. Non solo l'aspetto fisico. Ha un'abilità e una voglia di cimentarsi nelle arti manuali pari a zero.
Fino a qualche mese fa, i suoi capolavori con pennarelli e pastelli a cera che, stante l'orgoglio materno, fanno bella mostra sulla porta di casa della Pinkytos' Home, erano composti da una riga e un puntino. O da due righe. Intorno, l'horror vacui.
Da qualche giorno, invece, il Mintolino ha subito un cambio di rotta. Si dà da fare per ore con i colori, colla e forbice, righello e pennello.
Porta ogni giorno a casa da scuola una ventina di disegno, finalmente con figure antropomorfe. Mamma Pinkytos, incredula e orgogliosa, è solita accogliere il nano con l'infelice frase: "Ma l'hai fatto tu?"
Ieri, al suo arrivo all'asilo, bagnata e trafelata, la mater miscredente, è stata accolta dalla maestra Raffy, che adora il Minty e lo insegue costantemente per farsi dare un bacio come una scolaretta alla prima cotta: "Abbiamo trovato il nostro artista." Ha esordito la maestra.
"Chi? Lui?" Ha risposto ironica Mamma Pinkytos, indicando il nano grande carico di fogli come neanche il postino alle nove di mattina.
"Sì, sì." Ha proseguito seria la Raffy: "Oggi ha fatto proprio un capolavoro. Un cantiere con la gru, gli operai al lavoro. Tutte le proporzioni del caso."
Mamma Pinkytos si è bullata tutta orgogliosa, ha preso il novello Picasso ed è uscita dalla scuola.
Poi, come è ovvio, essendo come San Tommaso, se non vedo non credo, ha voluto vedere il capolavoro di cui sopra.
Effettivamente un bel disegno, con due figure con gambine, braccia e capelli gialli, gli occhi a palla e sopra di loro, una gru.
"Ti piace mamma?"
"E' bellissimo nano. Aveva proprio ragione la maestra. Sei tu da grande questo signore che lavora nel cantiere?" Ha chiesto ingenuamente Mamma Pinkytos.
"No mamma. Anche perchè questo è morto."
"Morto?"
"Si mamma. Morto stecchito. Gli è caduto in testa un peso che era appeso alla gru."
"Oh poverino!"
"Eh sì. Si è fatto male e poi è morto. Morto proprio."
"Amore ma i morti stanno sdraiati, non in piedi."
"Ma lui è appena morto."
Mamma Pinkytos non sospettava che il nano fosse un'artista.
Ma la maestra Raffy di certo non sospetta la fine tragica dell'omino con i capelli color pannocchia e gli occhi a pallino, protagonista dell'opera d'arte del Minty.

Ieri, oggi e domani

A Mamma Pinkytos gli adolescenti sull'autobus danno sempre parecchio da pensare.
Con i piedi che galleggiano nelle scarpe, bagnata da capo a piedi per la pioggia battente e i capelli che sembrano un cespuglio, guarda queste ragazze di quindici-sedici anni e si vede vecchia.
Si vede vecchia perchè le sembra di avere perso l'attimo in cui, l'altro ieri, da adolescente con le occhiaie e la coda di cavallo, è diventata quella che è oggi.
Guarda le ragazze.
Ce ne sono di due categorie: quelle con i segni dell'età, evidentemente diversi da quelli delle quarantenni. Viso emaciato, qualche brufolo, sopracciglia folte e capelli non curati, jeans e sneakers. Lineamenti belli, appena al di sotto dell'apparenza. Poi ci sono quelle che non hanno un pelo fuori posto, belle e luminose da fare venire il sole. Con la pelle di pesca ed il trucco impeccabile. I leggings attillati. Le immagina domani, le immagina mamme. E ascolta volentieri i loro racconti, il loro lessico spesso troppo scurrile.
Lei faceva parte della prima categoria. Non brutta certo, ma per nulla attenta all'aspetto fisico, almeno non a scuola. Si alzava alle sei e trenta del mattino, si vestiva in jeans e maglietta, a volte anche con la tuta da ginnastica. Niente trucco, cappelli naturali, nè dritti nè ricci. Ma i sogni di allora li ricorda. Confusi. Non distinti. Ma palpitanti. Farò... Farò... Sarò...
Oggi guarda queste ragazze con tanta tenerezza. E' bello guardare al domani, ma arriva subito subito.
Lei sta meglio oggi, di sicuro. Era troppo tormentata allora, si sentiva troppo imperfetta. Oggi è felice, si piace, dal suo punto di vista ha avuto dalla vita il meglio del meglio. E ne è grata.
Ieri, oggi e domani.
Anche i maschi guarda. E quelli le fanno ancora più tenerezza e paura.
Pensa ai suoi figli domani. Al Minty con i brufoli e gli spuntoni di barba, alle sue lune, ai suoi sogni, alla fatica che farà lei a stare dietro a lune e stelle. Pensa al Morby, pazzo e allegro, inquieto, imprevedibile.
E pensa a lei vecchia, ansiosa, che spia il computer e il cellulare di questi due nani in cerca di identità.
Questo sì le provoca un brivido.
Lei è al di là del guado. Loro la vita la devono ancora vivere.
Gioie e dolori.
Successi e mazzate.
Ora le dicono: "Mamma, ti amo!"
Un giorno sa che le diranno: "Ti odio!" e le sbatteranno la porta in faccia.
Mamma Pinkytos non ha per niente fretta che arrivi quel giorno.
Lei i suoi nani li vorrebbe sempre piccoli.
Si può????

mercoledì 23 ottobre 2013

Tutto è relativo

A Mamma Pinkytos fa male dappertutto. Il post-zumba e soprattutto i postumi della pettegolezzi-session post-zumba, in strada al freddo, madida di sudore, con Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Gabry Camomilla, si fanno sentire.
La verità é che Mamma Pinkytos non ha più l'età.
Sabato, dopo la lezione di musica del Morby, mentre i nani giocavano a nascondino, si è intrattenuta con il papà di Giommi, un amichetto del Minty, il quale alla simpatica domanda del nano grande (al quale manca del tutto la concezione del tempo): "Mamma, tu hai cinquantasette anni, vero?!" (che dire?! I suoi nani, alla faccia di Edipo, la vedono più vecchia della nonna!), tutto garrulo, ha risposto: "Ma no Minty! La tua mamma avrà tra i trentacinque ed i quarant'anni!"
Al che, Mamma Pinkytos, altrettanto garrula e alquanto diplomatica, ha invitato i nani al loro gioco preferito: "Bambini, adesso picchiamo tutti il papà di Giommi."
La diplomazia non rientra tra le qualità di Mamma Pinkytos che, in momenti di maggior gloria, avrebbe risposto:
1. Quarant'anni tua sorella.
2. Ma ti sei visto?!
4. Hai la polenta nel cervello?!
3. Non ti hanno mai insegnato che non si chiede e non si dice l'età di una signora?!
Dopodichè, con nonchalance, ha puntualizzato la sua età: tren-ta-tre, come Gesù Cristo in croce.
I soggetto in questione, non pago, ha continuato: "Ho fatto una gaffe?" Ebbene sì hai fatto una gaffe. Me-la-le-go-al-di-to. "E' solo perchè hai due figli... Quindi uno fa due conti... Ma poi non vuol dire in effetti. Mamma Polly Capellipazzi ha due figli ma credo sia molto giovane".
Anvedi questo.... Manco il gioco del silenzio ti hanno insegnato!
Per la cronaca: la baby mamma Polly Capellipazzi ha un anno in meno di Mamma Pinkytos, mentre la Nonna R, mamma di Mamma Pinkytos, ha solo cinque-sei anni in meno della mamma del Giommi, nonchè moglie di Mister Gaffeur.
Va bene che tutto è relativo, maporcamiseria.
Tornando a ieri, Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi sono arrivate in palestra trafelate, con il solito colpevole ritardo, con la borraccia di Trilly l'una e una maglia premaman l'altra (Mamma Pinkytos non ha figlie femmine, quindi era quella con la maglia premaman con la scritta "E' UN MASCHIETTO"). Mamma Gabry Camomilla era già in postazione, come un'alunna secchiona e si era pure già iscritta al corso per un anno. Il fatto è che lei ha fatto di tutto ciò che fa sudare e dimagrire una missione. La prossima volta forse, per sudare di più, verrà a zumba con il domopak sulle cosce. E verrà inevitabilmente ribattezzata Mamma Gabry Domopak.
Anche Mamma Polly e Mamma Pinkytos si sono iscritte al corso - uh uh! - per tre mesi, perchè l'iscrizione annuale è psicologicamente insostenibile.
Tutto è relativo.
Se Mamma Gabry è la precisione, la programmazione, l'organizzazione, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Pinkytos sono il caos, il last minute, il "vedremo".
Se Mamma Gabry zumba tutta bella attillata, domopak a parte (lei può!), Mamma Pinkytos e Mamma Polly hanno lo street look dei ballerini di hip hop rivisitato (leggasi maxi maglie e maxi shorts, se del caso anche premaman!).
Tutto questo le fa ridere, ridere, ridere, facendo parecchio casino, sulla via del ritorno a casa.
Manca la pizzetta, ma lo svago c'è tutto.
Viva lo zumba, viva il post-zumba, viva le mamme che sono e sembrano giovani e quelle che sono (relativamente giovani), ma sembrano vecchie.
Tutto è relativo.
Maporcamiseria.


domenica 20 ottobre 2013

Un fine settimana diverso

Mamma Pinkytos ha passato metà   giornata del sabato sul water a vomitare e l'altra metá a pulire in giro per casa il vomito del Minty che, nel campo, è davvero imbattibile. Ha vomitato sul pavimento, su due divani, sul letto, addosso a Mamma Pinkytos.
Finchè Mister Baby e il Morby, inorriditi dal raccapricciante spettacolo ("Mamma vomito tantissimo perchè il riso giallo che hai fatto oggi era buonissimo e ne ho mangiato proprio tanto!"),hanno abbandonato gli appestati esanimi sul divano e sono usciti a fare la spesa. Mamma Pinkytos e il Minty hanno fatto la spola tra letto, divano e bagno, hanno fatto digiuno completo e si sono raggomitolati in stato catatonico davanti alla tv. Non succedeva da mesi. E precisamente da quando Mamma Pinkytos era incinta del Morby ed aveva la schiena bloccata. Oggi i due untori stavano meglio, ma sono rimasti in letargo. Mister Baby e il Morby si sono accodati volentieri e hanno dormito tutto il pomeriggio. Persino Mamma Pinkytos, di solito allergica alla pennichella, ha domito un'ora e mezza di un sonno cosi profondo che le sembrava notte.
Poi si è alzata, si è fatta un the e ha atteso il risveglio dei nani. Una volta svegli, li ha infilati nella vasca da bagno, ha ascoltato le loro risate, si è fatta bagnare dai loro spruzzi.
Un fine settimana diverso, slow, come non succedeva da tempo. Di solito la domenica sera Mamma Pinkytos è più stanca del venerdì. Stasera è rilassata e riposata, la casa ha un aspetto decente (Mister Baby non è affatto d'accordo. È una questione di punti di vista, ma secondo Mamma Pinkytos, il punto di vista di Mister Baby è faticoso e psicologicamente insostenibile) e
domani mattina non dovrà vergognarsi della signora delle pulizie (eh sì perché di domenica di solito Mamma Pinkytos cerca di fare quello che può perchè al lunedì Santa Domitilla Pensacitu, quando viene a pulire, non pensi che la Pinkytos' Family vive in una discarica. Questa cosa le mette così tanta ansia che a volte pensa che sarebbe meglio avere la casa a soqquadro sette giorni su sette e fare a meno della mano santa di Domitilla).
Domani Mamma Pinkytos sará in trasferta di lavoro. Si sobbarcherà seicento chilometri e sei-sette ore di auto per presenziare a un'udienza di cinque minuti. Ben vengano le domeniche slow!

giovedì 17 ottobre 2013

Delirio e felicità

"Minty!!! Alzati che é tardi!!!"
"Ma io sono ancora stanco!"
"Morby! Bevi il latte!"
"Noooo!! Cacqua."
"Minty, devi lavarti."
"Ma io ho freddo. Non mi voglio spogliare."
"Come fai a vestirti se prima non ti spogli il pigiama?"
"Uffa. Vestimi tu. Io sono stanco."
"Sei grande adesso. Ecco i vestiti. Sei capace di vestirti da solo."
"Eh no!!! Io questa maglietta non la metto. Mi prendono tutti in giro."
"E perché di dovrebbero prendere in giro per una normalissima maglia bianca e grigia?"
"Perché mi dicono che c'è disegnato un televisore mentre invece questo é lo sportello di un frigorifero!"
"?!"
"!!!!!"
"A me nano pare un televisore."
"Ecco. Mi prendi in giro anche tu. É un frigo."
"Morby, vieni a vestirti."
"Nooooo!! Ciuccio!"
"Minty, mangia."
"Dopo. Adesso mi scappa la cacca."
"Che io cacca!! Pimpa! Pimpa!Pimpa!"
"Ok nani. Seduta collettiva. Morby siediti sul vasino che ti leggo la Pimpa."
"Key. Pimpa!"
"Finito Morby?"
"Pipì."
"Benissimo nano. Noooo! Non ci devi mettere le mani nella pipì !!"
"Tu Minty hai finito?"
"Si.. Ma mi sono bagnato le mutandine e i pantaloni e adesso mi devo cambiare."
"Andiamo nani!! Fuori!"
"Eh ma io ho dimenticato il panda."
"Prendilo. Poi andiamo."
"Eccolo. Però non trovo la co-co del Morby."
"Pazienza. Andiamo."
"Poverino."
"Co-co. Pimpa."
"Mamma gli prendo il pupazzo della Pimpa."
"Veloce ".
"Glielo ho preso, ma lui lo butta in terra."
"Ciuccioooo!!!"
"Ciao, nano Minty! La mamma é contenta si vederti!"
"Cosa facciamo oggi?"
"Potresti salutarmi amore."
"Ciao."
"Ciao nanetto Morbillo.É arrivata la mamma."
"Tia?"
"Il Minty é lì. Ma c'è anche la mamma."
"Caco?"
"Il casco non serve. Non siamo in bici."
"Pae?"
"Te lo do il pane. Prima mettiamoci le scarpe."
"Paeeeee!! Nio paeeee!"
"Abbi un attimo di pazienza."
"Ciucciooooo!!!!"
"Mangia nano."
"Stasera non ho tanta fame."
"Niente scuse. Mangia."
"Sono stanco e non mi piace."
"Mangia la pasta Morby."
"Noooo! Aggio."
"Il formaggio dopo."
"Uva."
"L'uva dopo ancora."
"Ciuccio!"
Mamma Pinkytos in queste sere é stanchissima. Il suo compito, quello di traghettare la nave nel delirio dei nani, a volte é ingrato e succhia ogni energia.
Ma le basta pochissimo. Le basta, mentre é in cucina che prepara la cena con le poche energie residue, gettare uno sguardo verso il divano e vedere i suoi nani pestiferi, finalmente in.pace con il mondo, che, dopo le fatiche della giornata, guardano i cartoni  guancia contro guancia.
Lei fa finta di non vedere.
Il Morby appoggia la testa sulle gambe del Minty, il quale gli accarezza i ricci pazzi e gli dà un bacino. É il loro momento.
La mamma non vede, non sente, non parla.
Ma è felice.

mercoledì 16 ottobre 2013

Uh-uh!

Mamma Pinkytos se l'è ripetuto nella mente tutta la notte, ogni due minuti esatti, questo "uh-uh!" che è a metà strada tra un urlo tribale e il verso fastidioso di un grosso uccello notturno.
Infatti non ha dormito molto bene, anche se i presupporti erano incoraggianti.
E' tornata dalla lezione di prova di zumba sudata come un muratore sotto il sole di agosto, con le gambe che ballavano da sole.
Lei, Mamma Gabry Camomilla e Mamma Polly Capellipazzi si sono salutate con un bel "uh!-uh!" da un lato all'altro della strada. Perchè all'inizio urlare come e più che in sala parto ti sembra ridicolo, poi entri nel mood e diventa liberatorio, oltre che utile per dare ritmo ai movimenti, cosa non facile per chi, come Mamma Pinkytos, ha il senso del ritmo e la coordinazione di un muflone.
Ma a zumba si ride, e tanto, per diversi motivi.
Primo perchè fa ridere pensare che trentacinque soggetti che hanno in comune solo l'appartenenza al gentil sesso si ritrovino in una minuscola palestra a urlare come pazze e a sudare come muratori. E tutto questo volontariamente, per sano masochismo. E pagando pure.
Secondo perchè ci si muove tantissimo e in modo scoordinato, si salta e, oltre all'esercizio fisico ( e che esercizio fisica!) si fa direttamente anche la sauna.
Terzo per gli istruttori, alquanto sui generis. Ciobin Boing-boing e Alina Filoderba sono una coppia di ignota nazionalità, che viene ad insegnare zumba con un minuscolo cagnolino che, spaurito per il chiasso e per gli "uh-uh", viene coccolato a turno. I due si alternano e ballano una coreografia ogni due, loro, mentre le trentacinque poverette di cui sopra, lingua fuera, si affannano senza interruzione per stare al passo.
Ciobin, tutina psichedelica e ghigno da pazzo, salta come un forsennato e segue uno schema non intellegibile ai più.
Alina Filoderba, tutta attillata e di nero vestita, ha lo sguardo di una quindicenne e il peso specifico di un fuscello Quando si piega sulle gambe e muove il bacino ti dà il nervoso perchè a te, comune mortale, che zumba lo fai per stare lontano dai nani un'ora alla settimana senza alcuna vellleità, a piegarti sulle gambe e a muovere il bacino (ammesso che non ti venga il colpo della strega o la sciatica) ti balla tutta la ciccia.
Comunque:
- Mamma Gabry Camomilla, fanatica del movimento "sudatorio" e brucia grassi era entusiasta e sosteneva che basta una lezione guardando bene la persona che hai a fianco per imparare i movimenti. Mamma Pinkytos, per rispetto, non si metterà mai a fianco di Mamma Gabry;
- Mamma Polly Capellipazzi saltava, shakerando ben bene il latte per il Banana. Mamma Pinkytos già se lo vedeva il nanetto, con quegli occhietti vispi, a urlare "uh-uh!" prima della poppata;
- Mamma Pinkytos si è divertita. Saltava e girava per lo più a caso. Ogni tanto sculettava anche. Era parecchio incuriosita dal contesto. Una volta a casa si è trattenuta e, anzichè mangiarsi una bella fetta di torta caprese, si è fatta solo una tisana con i biscotti.
Poi -uh-uh!- ha ballato tutta notte.
Alla mattina la panzetta c'era ancora, ma questo è solo l'inizio.
Uh- uh!

lunedì 14 ottobre 2013

Papà, mi senti?!

"Papà! Sai cosa disegno io a scuola? Un mare..."
"Papà, sai che nel mare io disegno i pesci..."
"Papà.. mi ascolti?! Sai che io a scuola faccio anche un disegno dei cavalieri?"
"Papà! Oggi porto a scuola il mio quaderno con le carote e tutte le verdure..."
"Papà, lo sai che me l'ha regalato il Morby? Sai che il Morby vuol portare al nido la Pimpa?"
"Papà, lo sai che il Morby la Pimpa l'ha lanciata? Sgridalo!"
"Papà, sai che voglio disegnare anche una spiaggia?"
"Papà!!!! Tu mi senti?! Io porto il quaderno però lo chiedo alla maestra perchè se mi dice che non posso e lo porto lo stesso poi mi mette a pensare."
"Papà, lo sai che il Marco lo mettono sempre a pensare e io solo due volte?"
"Papà! Però l'altra volta che mi hanno messo a pensare io avevo solo tre anni.."
Mister Baby, occhi vitrei, abbozza.
Ci sono lunedì in cui ci si sveglia poco volentieri.
Ci sono lunedì in cui il Minty, alle otto e ventitre minuti ha già detto "Papà!" settantadue volte.

domenica 13 ottobre 2013

Domenica in famiglia

É domenica per la famiglia allargata. I nani, Baby Banny escluso in quanto tetta-dipendente, hanno fatto il pigiama party alla Pinkytos' Home. Mamma Pinkytos, causa tosse incoercibile e stizzosa di tutti e due i suoi nani, ha fatto pure lei il pigiama party ed é stata in giro tutta la notte con miele, acqua e sciroppi vari. Il Minty ha fatto tutto, ma proprio tutto il possibile per svegliare Baby Lila, ma non ci é riuscito.
La colazione é stata un lunghissimo brunch con i super-cappuccini di Mister Baby, le brioches di pasticceria portate da Mamma Polly Capellipazzi e Ali Theweatherman e i deliziosi macarons made in France, acquistati all'aeroporto di Parigi da Ali Theweatherman di ritorno dal Cile. Facendo colazione tutti insieme (la famiglia allargata adesso é così numerosa che Mamma Pinkytos non ha abbastanza sedie) si è fatta ora di pranzo. Mister Baby si é messo a cucinare la parmigiana di melanzane, mentre i nani ciondolavano per casa in pigiama. Così il pranzo della domenica é stato un vero pranzo della domenica, con primo, secondo e caffè, seduti a chiacchierare fino alle tre del pomeriggio. Quando la famiglia Capellipazzi se ne é andata, Mamma Pinkytos ha:
- tentato senza successo di fare le praline al cioccolato;
- fatto esplodere nell'acqua bollente una bacinella di vetro;
- preparato i tartufi e la torta caprese per recuperare il cioccolato utilizzato;
- reso presentabile la cucina;
- sistemato con il Minty la sua cameretta che sembrava un campo di battaglia;
- messo i piumini sui letti dei nani e lavato lenzuola e trapuntini estivi;
- andata a fare la spesa con i nani;
- preparato gli zainetti di nido e scuola per i nani;
- preparato i vestiti per domani per tutti;
- stramazzata sul divano quando, alle nove meno un quarto, M&M's sono a loro volta stramazzati nei loro lettini.
Un'altra domenica è volata. Domani é lunedì.
Mamma Pinkytos vorrebbe che le giornate avessero cinquanta ore.

mercoledì 9 ottobre 2013

Il trucco c'è e si vede

Questa mattina Mamma Pinkytos dopo la levataccia, la fatica di preparare i nani, una corsa fino alla stazione cercando di aprirsi un varco tra i pendolari in fase di protesta, un viaggio in treno, uno in metropolitana, una scarpinata fino e nel tribunale per cercare un'aula che nessuno conosceva e dopo un'udienza, ha avuto la pessima idea di entrare in un negozio di cosmetici del centro di Milano, zona San Babila, dove anche la più sciatta delle commesse é più elegante-ordinata-truccata di lei.
Un pesante colpo per l'autostima delle stressate clienti in pausa-lavoro, delle cui condizioni psico-fisiche chi organizza e gestisce questi negozi dovrebbe tenere conto.
Mamma Pinkytos, da qualche tempo, si era messa in testa di comprarsi un ombretto per la prima volta in vita sua, così, per rinnovare il suo look, senza neppure avere molta idea su come si mette. Ma mica ci vorrà la laurea per mettersi un ombretto, aveva pensato, immaginandosi già meravigliosamente truccata e chiccosissima.
Essendo un'amante del self service, questa mattina, mentre aspettava di riprendere il treno, stava amabilmente confrontando colori e sfumature nel negozio di cui sopra dove, tuttavia, il self service é assolutamente malvisto, a giudicare dalla solerzia delle commesse-avvoltoio di nero vestite: "Signora, dunque vuole un ombretto."
"Mah... Ci sto pensando..." tentennava intimorita Mamma Pinkytos.
"Benissimo. Lo vuole. Quanti ombretti ha a casa?"
"Nessuno."
"Oh mio dio! Dunque prenda questo e questo... E poi deve prendere anche questo ed eventualmente questo..."
Cat-woman prendeva immantinente un cestello del negozio che, in un batter d'occhio, era pieno di scatolette di varie dimensioni.
Mamma Pinkytos, per non trovarsi in difficoltà alla cassa, cercava di frenare l'entusiasmo della woman in black: "Aspetti. Un marrone, mi dia un ombretto marrone."
"Compatto? In crema o in polvere? Ha visto la linea nuova?"
Mamma Pinkytos non conosce la differenza tra un ombretto in crema e uno in polvere e si trucca una volta all'anno, per lo più a Natale o a Pasqua: "No, veramente va bene anche quella vecchia."
"Ma c'è un'enorme differenza! E poi ha bisogno dell'applicatore di due misure e del pennellino per le sfumature. Poi abbiamo questo nuovo prodotto per il contorno.."
"Non mi trucco, grazie."
"Ma può usarlo anche come eye liner!!!"
"Non metto neppure quello..."
Cat-woman deve avere pensato che Mamma Pinkytos era un caso perso e si é allontanata scuotendo la testa. Mamma Pinkytos ha passato dieci minuti a rimettere a posto i quindici cosmetici che la solerte commessa-avvoltoio le aveva messo nel cestino.
Ha comprato un ombretto marrone, quello sì, e domani proverà a metterselo. Se la incontrate e vi sembra la cugina di Frankestein, siate clementi. É alle prime armi.

Baci baci

Ieri sera, prima della nanna.
Mamma Pinkytos: "Buonanotte amore. Baci baci."
Minty: "Buonanotte mamma. Ti do un bacio. Ma lo sai che a scuola alcuni miei amici fanno lingua-lingua?"
Mamma Pinkytos: "?????"
Minty: "Si mamma. Il Denny e il Michele."
M.P.: "É una cosa piuttosto schifosa e poi si scambiano tutti i virus. Agli adulti o agli amici si può dare un bacino sulla guancia. Io vi sbaciucchio un po' ma lo faccio solo con te e il Morby che siete i miei bambini e con il papà. Mica con tutti."
Minty: "No mamma!!! Il papà non lo devi baciare!"
M.P.: "E perché nano?"
Minty: "Perché fa malissimo. Ti graffia tutta la faccia. Noi tre siamo.morbidi e lisci, ma lui é pieno di cose che pungono: barba e baffi."
M.P.: "I baffi veramente non li ha."
Minty: "Allora é barba. Tutta barba. Non capisco perché la sua mamma non lo ha chiamato Barbara."
M.P.: "Perché é un nome da femmina. Notte nano. Baci baci."

martedì 8 ottobre 2013

Zumba, olé!

Che Mamma Pinkytos si senta ontologicamente più portata a mangiare che a sudare é un dato di fatto. E secondo lei qualunque persona che non sia votata al martirio, in tutta sincerità, la pensa così. Ma da qui a vendersi per una pizza ce ne passa.
La questione in breve é questa: Mamma Polly Capellipazzi, come ogni mamma alle prese con un neonato, si sente mediamente un rottame pur non essendolo e si é messa in testa di iscriversi a zumba. Ora tarda, palestra sotto casa, trentuno soggetti di sesso femminile sudati e assatanati.
Mamma Gabry Camomilla, in perenne lotta contro la cellulite che non ha, si é accodata volentieri.
Mamma Pinkytos, inizialmente possibilista, ha preso a far incubi a ritmo di musica latina. Lo zumba di preciso non sa neanche cosa sia. A lei lo sport piace e lo ha (quasi) sempre praticato. Ancor più le piace praticarlo in compagnia, uscire di casa insieme, fare due chiacchiere nello spogliatoio. Le piace l'idea di prendersi un'ora per sé, le piace l'idea di muoversi. Ma per quanto riguarda lo zumba é dubbiosa.
Passi Ivano Vaccipiano e la sua ginnastica in acqua finalizzata a mangiare l'uovo di Pasqua senza sensi di colpa, ma la ricerca degli addominali scolpiti a furia di urla e magliette sudate, perseguita da una folla di agguerrite sciurette in leggings e toppettino le pare troppo.
Mamma Polly Capellipazzi e Gabry Camomilla hanno iniziato a mandarle sms del tipo: "Oleee!!" "Ta-da zumba!" "Ritmo, musica... E i piedi si muovono da soli!" e a mandarle foto di addominali alquanto più tonici dei suoi (a onor del vero non ci vuole molto). Davanti alla determinazione che lei non ha, Mamma Pinkytos ha vacillato.
Mamma Polly Capelipazzi ha pensato bene di aggiungere una pizzetta in coda alla lezione di zumba, per ingolosire la pigrona (nonché golosona) renitente.
Eh no! Questo no! Mamma Pinkytos, pur preferendo indubbiamente le lezioni di cioccolato e di macarons, pur schifando tendenzialmente le magliette sudate, annessi e connessi, pur essendo tremendamente impedita nel ballo e in tutto ciò che gli somigli, pur presangendo che con i primi freddi verso le nove le verrà voglia di schiantarsi tramortita sul divano più che di uscire con i leggings e il toppettino, pur cosciente di tutto ciò, proverà zumba. Ha dato la sua parola e la pizzetta non serve. Poi si vedrà.
Se poi segue cena pettegola tanto meglio. Ma in quel caso, Mamma Pinkytos pretenderá che Mamma Polly e Mamma Gabry ordinino un'insalata scondita. Mica vanno a zumba per chiacchierare, loro.

Mamma Pinkytos su Facebook e lo stalking on line

Carissimi e carissime,
Mamma Pinkytos con tanta fatica perchè di computer e di social networks ci capisce poco o niente, ha creato una pagina Facebook, sconosciuta ai più.
Vi basta accedere dal vostro profilo Facebook e cercare Mamma Pinkytos.
Adesso, da bravo avvocato, Mamma Pinkytos vi invita a clikkare "mi piace" sulla pagine e a invitare i vostri amici a fare altrettanto. I poveretti, molestati da un invito di cui "non glie può fregà de meno", talvolta clikkeranno comunque, tavolta no e vi manderanno sonoramente a quel paese o (ipotesi non improbabile) vi denunceranno per stalking.
In tal caso, sappiatelo fin d'ora, Mamma Pinkytos vi difenderà gratis.

lunedì 7 ottobre 2013

Immaginate

Immaginate la sala arrivi dell'aeroporto di Linate di sabato mattina.
Immaginatevi la gente assiepata sd aspettare, qualcuno con il cartello con il nome.
Immaginatevi due nani in salopette e smanicato, che per l'emozione non riescono a stare fermi. Uno grande, appoggiato alla balaustra, che si prepara il sorriso ogni volta che si aprono le porte scorrevoli, ma non esce mai la persona giusta. Uno piccolo e pazzo, con il golfino peruviano, che urla e corre, entusiasta per i numerosi cani in arrivo ("Bao!!!!").
Immaginatevi più di mezz'ora di attesa, l'urlo di battaglia ("Papàaaaaa!!!!") ripetuto mille e più volte, la pazienza che viene meno ad ogni porta che si apre, Mamma Pinkytos che grida, sgrida, insegue, ammonisce.
"Basta mamma, andiamo via. Il papà non arriva più. É rimasto in Cina."
"No, amore! Vedrai che arriva. Ci vuole pazienza perché deve ritirare i bagagli."
"Uffi, ma i bagagli ce li hanno anche gli altri! Non può essere il più lumaco di tutti!"
Alla fine Mister Baby é comparso dalla porta scorrevole, emozionato e con due panda di peluche in mano.
Il Minty é rimasto pietrificato un istante, poi gli é saltato in braccio. Il Morby dalla foga si é spiaccicato al suolo.
Mister Baby l'ha raccolto, il nano gli ha sorriso poi la sua indole utilitaristica ha preso il sopravvento. Ha preteso il "totto" (biscotto) che Mamma Pinkytos gli aveva promesso se non avesse distrutto l'aeroporto nell'attesa e, quando Mister Baby gli ha porto il suo panda di pezza con annesso bambù, il nano l'ha lanciato via e ha detto:"Accio" (in braccio), allungando le braccina al suo papà. Per punirlo della settimana di assenza lo ha chiamato: "Nonno" per tutta la mattina.
Colazione italiana e viaggio di rientro a casa con i nani che urlano in simultanea e a Mister Baby è parso di non essere mai partito.
Una parentesi sospesa nel tempo. Mamma Pinkytos ha avuto la stessa sensazione. Forse Mister Baby in Cina non ci é neppure mai andato.
Andato é andato.
Almeno stando al Buddha (magro) di legno che c'è sulla libreria della Pinkytos' Family. Mamma Pinkytos é certa di non averlo mai spolverato. E non solo perché spolvera di rado.

venerdì 4 ottobre 2013

Mister Baby, il panda e l'arte del rimandare

Con una cena frugale a base di minestrina e hamburger tra Mamma Pinkytos, Mamma Polly Capellipazzi e i loro quattro nani orfanelli é ufficialmente finita la settimana da single di Mamma Pinkytos.
Domani mattina Mister Baby, che ora é tra le nuvole, atterrerà a Linate e mamma e nani saranno lì ad aspettarlo.
Il Morby non ha ben capito, mentre il Minty non sta più nella pelle, un po' per il papà un po' per il panda che gli é stato promesso e che é già uno di casa.
Oggi il nano grande ha mandato a Mister Baby l'ultimo video-messaggio: "Ciao papà io ti aspetto. Al Morby non portare niente perché é monellissimo. Invece a me sì perché sono bravo. Ricordati il panda."
Nel pomeriggio, dopo la scuola, ha voluto passare dalla gelataia del quartiere che, dopo avere ospitato nel suo negozio metà travaglio del Morby è diventata un'amica, a prendere l'immancabile cono gusto puffo e a ordinare il gelato alle canne di bambù per il suo amico panda.
Mamma Pinkytos ha finito ora di riportare la casa ai livelli minimi di decenza dopo l'assalto dei nani e di caricare la settima lavatrice degli ultimi due giorni. Considerato che lunedì Santa Domitilla Pensacitu partirà per tre settimane di vacanza, Mamma Pinkytos pensa che passerà le prossime tre settimane a stirare.
Ma ora non ci vuole pensare.
Deve imparare a rimandare. Il Minty in questo campo é un maestro: "Fai un disegno di bentornato al papà."
"Lo farò domani mamma."
"Nano, sistema i giochi della cameretta."
"Lunedì sistemo bene."
"Minty, prepariamo una torta per domani?"
"É per domani e la facciamo domani sera."
Non fare oggi quello che puoi fare domani.
Notte notte.

giovedì 3 ottobre 2013

I lati negativi della singletudine

Mister Baby sta benone. Mangia con le bacchette e manda sms che sembrano puntate di Quark.
Mamma Pinkytos e i nani stanno bene, dopo che ieri il Dott. Ghepensomi ha trovato l'antidoto ai malanni di Mamma Pinkytos, mentre Mamma Polly Capellipazzi sfamava caritatevolmente quattro-nani-quattro.
Mamma e nani escono con calma dall'asilo, bivaccano un po', talvolta hanno qualche invito per merenda, poi rincasano, cenano tra le crisi isteriche dovute alla stanchezza del nano Minty, che soffre la deprivazione del sonno pomeridiano, i nani guardano la tv mentre Mamma Pinkytos sistema la cucina, poi leggono un libro tutti insieme nel lettone e partono per il mondo dei sogni. All together. Il Morby nel suo lettino e il Minty, che ha assunto il ruolo di vice-papà, con la mamma nel lettone.
Il fatto di essere single  tuttavia presenta alcuni lati negativi:
1. Mister Baby é il compagno fisso delle pause pranzo di Mamma Pinkytos che, in questi giorni, lo ha sostituito con un tourbillon di amiche. Ma l'assenza di Mister Baby si sente e Mamma Pinkytos smaltisce il pranzo in solitudine, girando raminga per la città. E finisce per fare shopping. Scarpe, golfini, pigiami per i nani. E il portafoglio piange.
2. Alla sera, quando i nani dormono e Mamma Pinkytos ha finito (si fa per dire) di raccogliere da terra briciole e padelline di plastica, insomma quando avrebbe tempo e tranquillità, Mister Baby sta dormendo dall'altra parte del mondo. E lei non può scambiarci neppure due parole.
3. Mister Baby non é portato per la comunicazione a distanza. Lui é asciutto, misurato, stringato almeno quanto Mamma Pinkytos é istintiva e ridondante. Il risultato é che a volte lei lo sente lontano (effettivamente é lontano) e ci rimane male.
Ma la settimana é volata. Domani Mister Baby prenderà il volo e, con due panda di peluche in valigia, atterrerà a Linate sabato mattina.
Mamma e nani saranno lì ad aspettarlo.
E tutto tornerà come prima.

martedì 1 ottobre 2013

Vaccinazioni sì o no: la libertà di opinione e i nani untori

Mamma Pinkytos ha fatto un casino.
Ha mandato una mail con un link per accedere ad un interessante convegno sulle vaccinazioni [http://www.librisalus.it/eventi/5_ottobre_vaccinazioni_massa.php], inoltratole dalla sua amica ostetrica Maila Quisisana, ad alcune amiche e amici.
E fin qui niente di strano.
Senonchè ha scatenato, come al solito quando si tocca l'argomento, un putiferio.
Mamma Ale Enciclopedia che, come dice il nome, è un libro stampato, con le sua granitiche convinzioni pro-vaccino, si è infuriata e ha iniziato a rispondere a tutti copiando intere pagine di libri contenenti quelle che, a suo dire, sono inconfutabili evidenze scientifiche. Chi la conosce ha replicato, invocando la libertà di opinione.
Chi non conosce Mamma Ale Enciclopedia e la sua infinita sapienza(leggi Ali Theweatherman e Mamma Yaya Stakanov), si è trovato la casella di posta elettronica invasa e si è limitato a mandare faccine tristi.
Forse i sopracitati ex amici, denunceranno Mamma Pinkytos per stalking.
E dire che lei non voleva proprio alimentare alcunché. Solo dare uno spunto per informarsi alle amiche mamme che dispongono di una giornata libera (se esistono) e sono interessate ad approfondire l'argomento e a sentire anche pareri meno diffusi.
Lei, che la sua scelta l'ha già fatta, chiede venia.
Crede che, dopo questa mail, Mamma Ale Enciclopedia, molto preoccupata per l'incremento dei genitori che scelgono di non vaccinare i figli, avrà un ulteriore motivo per fare in modo che i nani di Mamma Pinkytos, potenziali e pericolosi untori, vengano scrupolosamente evitati dal suo nano ipervaccinato.
Sigh sigh...