lunedì 30 settembre 2013

Il fuso orario e altri inconvenienti

Mister Baby é arrivato a Pechino sabato mattina e ha già fatto un sacco di cose. Ha bevuto litri di the al gelsomino senza zucchero, ha mangiato pollo in tutte le salse, ha conosciuto il nipotino Little Liu-Gio  e, da esperto papà bis, ha insegnato alla Zia Cinese a pulirgli il naso con fisiologica e aspiratore, si é interrogato sull'opportunità di comprare due panda di peluche made in China per i nani, si è lavato i denti con l'acqua minerale, ha visitato piazza Tienammen e chissà quanto altro.
Il fuso orario ha avuto effetti nefasti sulla sua percezione spazio-temporale. Manda a Mamma Pinkytos messaggi tipo:"Cosa stai facendo? Io sto tenendo." "Tenendo cosa o chi?" Domanda perplessa Mamma Pinkytos. "Tenendo. Per non addormentarni presto e svegliarmi subito."
O ancora, alle 12,30 di un lunedì mattina qualunque: "Stai cucinando?" Sì, davanti al pc dello studio!
Il primo weekend di singletudine per Mamma Pinkytos é scivolato via tranquillo, tra la lezione di musica, una gita dai nonni e l'allegra festa di Battesimo di Baby Benny Capellipazzi.
La lontananza paterna protratta, tuttavia, ha creato qualche perplessità nei nani.
Il Morby, con i suoi 18 mesi e la sua indole pratica, é piuttosto ripetitivo nella manifestazione del suo vissuto emozionale:
"Papà? Nooooo!!"
Il Minty, oltre a chiedere di continuo che ora é in Cina, offre esternazioni più originali, dal significato recondito vario.
"Prima mamma, quando é venuto Ali Theweatherman, mi sembrava il mio papà."
"Lo sai mamma che tra poco la Zia Cinese spunta da sotto il tavolo? Di notte però sogno sempre che esce dall'armadio!"
"Queste due cacche siete tu e il papà. Il papà é questa cacca bella grossa."
"Domani a scuola invento una rima sugli animali proprio per mio cugino Lio-giu."
"Mamma quando è sabato? Torna il papà? Appena lo vedo gli faccio aprire la valigia per darmi il mio regalo".
"Io mamma alla sera non mi ricordo mai che il papà non torna".
Per quanto riguarda Mamma Pinkytos, c'é una sola cosa che la manda in tilt: le malattie varie, che le scombinano i piani e la costringono a elemosinare favori. Oggi, i suoi incubi peggiori si sono concretizzati in una telefonata dal nido in pausa pranzo che informava la mater vedova che il nano Morbillo aveva la febbre.  Così Mamma Pinkytos, pure lei raffreddata e con la glossite galoppante, é uscita un po' prima dal lavoro con l'intento di fare scorte di derrate alimentari in vista degli arresti domiciliari, ha recuperato i nani e li ha messi in quarantena. Con la prospettiva di doverli tenere a casa entrambi domani (non sapendo a chi lasciare il nano malato mentre porta all'asilo quello sano), li ha imbottiti di minestra e pesce, coperti di unguenti vari e tenuti al caldo. Prima di andare a nanna, il Morby stava decisamente meglio di Mamma Pinkytos.
Ora i nani dormono, la loro mamma é in catalessi e fuori piove.
A Pechino sono le quattro del mattino.

venerdì 27 settembre 2013

Orfani

Mister Baby, con un valigione al seguito pieno di olio-ceci-fagioli-creme-cremine per il bebè-tachipirina-fisiologica-sacchi nanna, è partito per la Cina con la Nonna L e i nani di Mamma Pinkytos sono rimasti ufficialmente orfani di padre.
Lo saranno per nove lunghi giorni.
Imprevedibilmente il Minty ha messo il broncetto, quello involontario che precede un pianto dirotto, e sulla via della scuola era tutto malinconico: "Non voglio che va via! Volevo andare anche io! Mi manca tanto il mio papà! Io gioco sempre con il mio papà e adesso non gioco più con nessuno."
Il Morby, con il suo linguaggio in evoluzione, ha manifestato il suo disappunto in modo più sintetico: "Papà? Noooooo!!!" E via la sua risata monella a dieci denti, con i ricci pazzi al vento.
Anche Mamma Pinkytos è malinconica.
Mister Baby le manca già. I loro pranzi di mezzogiorno, le risate, il momento in cui torna a casa, alla sera, e i nani seduti a tavola nascondono la testa nella tovaglia per farlo spaventare e dopo ridono, ridono, cantano e Mamma Pinkytos che li sgrida perché "chi canta a tavola e zufola a letto è un asino perfetto".
Ieri sera Mamma Pinkytos e Mister Baby hanno fatto indigestione di cioccolatini preparati da Mamma Pinkytos al corso di cioccolato (BUO-NIS-SI-MI!!!) così Mister Baby non ha dormito tutta notte e a Mamma Pinkytos si è irritata la lingua. Il primo effetto è da considerarsi positivo: Mister Baby dormirà in aereo e si abituerà meglio al nuovo fuso orario. Il secondo molto meno.
Mamma Pinkytos ha detto ai nani orfanelli che nove giorni passano in fretta. I nani non erano convinti.
Mister Baby ha detto al Minty che quando finisce la settimana di scuola, lui sarà di ritorno.
Il nano ha capito che il suo papà tornerà dalla Cina quando la scuola sarà finita e, siccome è appena iniziata, si è disperato non poco.
Al momento di entrare a scuola al nano è venuta l'ansia del non-detto: "Mamma, non ho salutato neanche bene il mio papà."
"Si amore che lo hai salutato."
"Poi lo posso vedere dal computer?"
"Non so se la mamma sarà capace amore. Dopo lo chiamo. Gli devo dire qualcosa?"
"Si mamma. Di farsi vedere con il computer, di salutarmi lo Zio cinese e quel suo amico."
"Quale amico?"
"Mao."
Salutare Mao Tse Tung non sarà facile, ma Mamma Pinkytos sa che Mister Baby ci proverà.
Il Minty ha chiesto al suo papà di portargli in regalo un peluche di panda gigante. Mister Baby gli ha evidenziato che potrebbero esserci problemi di trasporto. Allora il nano parsimonioso ha detto che sarebbe andato bene "un pandino piccolissimo, per dommire". Mamma Pinkytos sa che a Mister Baby, per il quale ogni promessa fatta ai nani è un debito di importanza capitale, è già venuta l'ansia di non trovarlo.
Anche Mamma Pinkytos ha chiesto un regalino. Qualche cineseria, di quelle che le porta ogni tanto la Zia Cinese.
Mamma Pinkytos è un po' invidiosa, lo ammette. Anche lei avrebbe voglia di un viaggio avventuroso in un posto lontano. Anche con i nani, che in giro per il mondo sono molto più bravi che a casa.
Pensa alla Nonna L, che si fa un viaggio lungo lungo con il figlio adulto. Si chiede se a lei capiterà, tra tanti anni, di fare un viaggio, di passare del tempo senza fretta con Minty o Morby. Si chiede se la vita gli farà questo regalo.
Domenica ci sarà il Battesimo di Baby Banny, poi anche la Famiglia Capellipazzi tornerà definitivamente in città.
Con la famiglia allargata, pure priva di un componente, per mamma e nani sarà un'altra cosa.
La famiglia allargata, del resto, è di impronta spiccatamente matriarcale. Il che per le mamme è tendenzialmente una fregatura.
Mamma Pinkytos e Mamma Polly sono le colonne portanti, con conseguenze nefaste per la loro schiena e non solo.
I nani razzolano in modo vario nelle due case, con il risultato che spesso non hanno ben chiara la situazione ("Nano, andiamo dalla tua amica Lila." "Mamma la Lila non è una mia amica. E' la mia sorellina." Lo stesso succede a Baby Lila che nel disegnare la sua famiglia a scuola ha disegnato anche il Minty.)
Gli uomini di famiglia, vanno e vengono.
Quello che c'é fa i turni sulle due case. Quello che non c'é, buon per lui.
Il giorno in cui Mister Baby tornerà dalla Cina, Ali Theweatherman partirà per il Cile.
Mamma Pinkytos e Mamma Polly, se vanno lontano, vanno al parco del paese vicino.
E qualcuno ha ancora il coraggio di parlare di parità...

giovedì 26 settembre 2013

Batterie scariche

Mamma Pinkytos ha le batterie scariche.
La trafila sveglia-prepara nani- macchina - asilo- bici - ufficio - bici - macchina - asilo - parco - capricci - cena - nanna - devastazione di questi giorni l'ha completamente consumata.
E' a corto di energie e di idee. Non scrive, non cucina e questo è il sintomo peggiore.
Ieri, dopo che nella sequela aveva introdotto preparazione muffins - merenda a casa con amico di Minty e relativa mamma, all'ennesimo inutile e ostinato capriccio del nano grande è sbottata e gli ha dato dato una "bottarella" in testa. Salvo poi sentirsi miserrima e fallita come mamma e chiedere scusa al nano reietto, cospargendosi il capo di cenere, dicendogli in buona sostanza che chi alza le mani è un debole, che in quel momento non ha la forza e l'intelligenza di spiegarsi a parole.
Il nano le ha dato un bacio, le ha detto: "Scusa mamma", "Scusa tu nano" ha replicato Mamma Pinkytos. Il Minty però, che vuole sempre l'ultima parola, ha aggiunto: "Comunque eri forte mamma, non debole. Hai fatto bene eh... Solo che potevi darmela più piano!"
Insomma, Mamma Pinkytos è così stanza che si fa dare lezioni di pedagogia dal suo nano quattrenne, che dopo avere confezionato torte di pannolini a iosa, non ha ancora preparato nulla di carino per il Battesimo del Banana di domenica.
E domani Mister Baby va lontano lontano.
Lei si sente già un po' sola, così come i suoi nani: "Papà!!! Papà!!"
"LO sai Morby che il papà va in Cina domani?"
"Noooooo!!!!"
"A te dispiace Minty di non vedere per un po' il papy?"
"Non lasciamolo andare mamma. Anzi sì dai. Lui va da Little Lio-Giu per un po' e io vengo a dormire nel tuo letto."
Mamma Pinkytos dovrebbe prendere un po' dai suoi nani e trovare sempre una strada alternativa.
Di solito fa così.
Di solito è lei che insegna la filosofia della seconda via.
Ma non quando ha le batteria scariche.

lunedì 23 settembre 2013

Diociscampi

É lunedì e Mamma Pinkytos ha iniziato la settimana con il piede sbagliato.
É arrivata in studio tardissimo, con ancora il cerchio alla testa e il bruciore allo stomaco post virus-intestinale, i residui della stomatite e il mal di denti. Quando é suonata la sveglia avrebbe pianto e, per darsi un contegno, si é limitata a richiudere gli occhi e a girarsi dall'altra parte.
É un rudere. Ha pure i capelli sporchi e i peli superflui.
Conta in una sorprendente ripresa, visto che venerdì Mister Baby partirà per la Cina e lei rimarrà per nove giorni in balia dei nani in perfetta solitudine.
Se poi M&M's dovessero ammalarsi (cosa probabile dal momento che oggi il Minty, sudato come un muratore ad agosto, si aggirava per il parco in canottiera intima, con il beneplacito della Nonna L e all'insaputa della mater-carabiniere che era ad una riunione all'asilo del nano grande, a farsi bacchettare per i continui ritardi),Mamma Pinkytos ricorrerà all'ausilio di qualche psicofarmaco o droga pesante (per lei ovviamente).
Diociscampi da quanto sopra, acciacchi dei nani e suoi.
Lei vuole pensare positivo.
I nani dormono.
La mater-rottame sta preparando il ragù alla bolognese per domani sorseggiando una tisana allo zenzero per tenere a bada il mal di stomaco e, in nottata, si farà una doccia.
Domani andrà dal dentista, inaugurerà la sua bellissima bici nuova (gliela ha regalata Mister Baby e lei già sa che i ladri se la contenderanno), andrà in aeroporto (in macchina!) a prendere la Famiglia Capellipazzi definitivamente di ritorno dalle vacanze e, alla sera, Mamma Pinkytos inizierà il corso di cioccolato al quale si era iscritta tanto tempo fa insieme a Mamma Uma Lineaperfetta.
Diociscampi dagli imprevisti, dal mal di stomaco e di denti, dai ladri di bici e pure dai peli superflui.
Mamma Pinkytos ha tendenzialmente un buon rapporto con le sue imperfezioni, ma in quelli non riesce proprio a trovare niente di bello.

giovedì 19 settembre 2013

Ieri


Il Minty ha vomitato a getto su tutti i letti della Pinkytos' Home, escluso il suo.
Il Morby si é messo a piangere orripilato: gli esorcismi non gli piacciono per niente.
Mamma Pinkytos ha passato la serata a pulire vomito e a lavare vagonate di coperte, pigiami, mutande, peluches colpiti dal getto atomico del nano.
Il nano vomitillo, prima di vomitare, aveva pianto tutto il giorno per il mal di testa e si era addormentato in macchina nei cinquecento metri che separano la Pinkytos' Home dal nido del Morby.
La Dott.ssa Rosa Parlo-io, la pediatra dei nani, aveva detto a Mamma Pinkytos: "Se vomita me lo porti subito." Peccato che il nano malefico abbia vomitato proprio cinque minuti dopo la chiusura dello studio pediatrico.
Dopo la vomito-session, esattamente quando la sua mamma si sarebbe volentieri sdraiata nel letto in posizione orizzontale, al Minty é venuta un'irrefrenabile voglia di Pavesini.
A seguire, quando effettivamente la sua mamma stava dormendo nel suo letto in posizione orizzontale, il nano è stato colpito da sete incoercibile. Nel corso della notte ha chiamato la suddetta mamma cinque volte.
Stamattina il Minty era un fiore, mentre Mamma Pinkytos aveva mal di testa, di schiena, di lingua, di denti echipiunehapiunemetta.
Ciononostante, ha raccolto le energie per vestirsi e uscire.
Appena uscita di casa ha scoperto che le avevano rubato la bici. Si, proprio quella rosa, con il seggiolino bello.
Quando si dice dies horribilis...

martedì 17 settembre 2013

L'abito non fa il monaco

I nani sgarrupati di Mamma Pinkytos sono al parco, popolato dagli impeccabili nani della Scuola Internazionale ovvero da un nugolo di quattro-cinquenni in divisa bianca e blu e pantaloni alla zoava, che giocano conversando amabilmente in inglese e hanno i capelli biondi e perfetti, tipo Piccolo Lord.
I suddetti nani biancoblu si dilettano a lanciarsi e a lanciare sassi, di varie dimensioni, al grido di: "Ehy! I say absolutely not!"
Mamma Pinkytos è affascinata dalla loro padronanza dell'inglese, dal loro conversare in lingua straniera tra connazionali coetanei, ma è assai meno affascinata dal molesto gioco, specie quando la sassaiola prende di vista il suo Morbillo unenne che, con i ricci pazzi e il sorriso monello, è il loro esatto contrario.
Mamma Pinkytos, che tende, per quanto possibile, ad evitare di intromettersi, si vede costretta ad intervenire, seppur in italiano, per salvaguardare l'incolumità dei suoi nani.
I Piccoli Lord in divisa accigliati si allontanano, fors'anche colpiti dalla scarsa attitudine alle lingue di Mamma Pinkytos.
I nani rattoppati e scarmigliati di Mamma Pinkytos continuano indisturbati a giocare.

Caos

Il Nonno G è in ospedale (per fortuna tutto sembra essersi risolto per il meglio).
La Nonna L da sabato è ospite nel girone dantesco della Pinkytos' Home e, precisamente, nel letto da grande del Morby, sotto il letto alto del Minty, dove quotidianamente (povera!) picchia una sonora capocciata.
Il Morby ha avuto la febbre, il vomito, la diarrea fulminante. Allo stato pare in via di ripresa e domani verrà spedito al nido dalla madre scellerata.
Il Minty si sveglia alle cinque e mezza del mattino "pecchè devo stae un po' con la nonna."
Mister Baby è stato latitante per tutto il fine settimana. Da ieri, deo gratias, è tornato tra noi.
La Nonna L e Santa Domitilla Pensacitu hanno socializzato. Il loro argomento preferito è rappresentato dalla collocazione e distribuzione della spazzatura di Mamma Pinkytos.
Mamma Pinkytos sabato doveva andare a fare le radiografie alla schiena, ragion per cui aveva smesso (scelta estremamente sofferta) di allattare il suo Morbillo. Nel marasma generale ha perso l'impegnativa accuratamente preparata (nessuno le toglie il dubbio che i nani malefici, soliti frugare nella borsa della mater familias alla ricerca di acqua, ciuccio, monetine, giochi, l'abbiano fatta sparire). Così non ha fatto nessuna radiografia e ha avuto una crisi isterica, placata solo a seguito di una seduta dal parrucchiere e dall'acquisto compulsivo di un poncho con fiocco e di un paio di scarpe borchiate da tredicenne.
Mamma Pinkytos, vergognandosi come una ladra dei suoi troppo frequenti imprevisti, ha telefonato all'eterna sostituta del suo medico, la Dott.ssa Caspita, dicendole che le avevano rubato la borsa, con dentro la ricetta.
Nel pomeriggio, quella fedifraga di Mamma Pinkytos ha ricevuto una telefonata sul cellulare dal Dott. Ghepensomi in persona il quale, stante la sfiga cosmica di Mamma Pinkytos, le chiedeva se, a seguito del furto, avesse riportato conseguenze fisiche, dispiacendosi per l'accaduto.
Inutile dire che Mamma Pinkytos, oltre che irrimediabilmente sfigata si è pure sentita in colpa, a causa dell'imprevista gentilezza di Ghepensomi. Tuttavia, poiche è incoercibilmente sospettosa le è venuto in mente che Santa Domitilla Pensacitu, quando era giovane, aveva cambiato medico a causa delle eccessive attenzioni dell'ineffabile Uolter Ghepensomi. E allora si è sentita molto meno in colpa.
Mamma Pinkytos, che come i bimbi ha bisogno di avere una rassicurante routine, in questi giorni ha il caos dentro e fuori.
Più o meno come quello che ha in casa, al quale l'indomita Nonna L non si rassegna.
Anche lei però, dopo tre giorni passati a giocare con il Minty che con indosso guanti e cappello da Puffo, uno scialle rosso della nonna e la maglia del Milan finge di partire per Londra con una mongolfiera trascinando per casa un cesto pieno di chincaglieria, insieme al suo scagnozzo Morby che lo segue con il triciclo decorato da palloncini e in testa un cappello da baseball, sta iniziando a farsene una ragione.

domenica 15 settembre 2013

Latteria chiusa

Il Morbillo ha vomitato. É pallido, ha la febbre e non vuole mangiare niente. Lui che se é in forma si mangerebbe un ippopotamo intero.
Mamma Pinkytos prova a dargli un po' di pasta, del pesce, un biscotto.
Niente. Se non mangia sta proprio male. Oggi non ha mangiato niente di niente. Berrà un bel bibe di latte prima di dormire.
No. Con il vomito e l'intestino in disordine meglio evitare.
Era così comodo quando bastava attaccarlo al seno! Se voleva rilassarsi, se mangiava poco, se nom stava bene. Era così comodo fino a dieci giorni fa'.
Mamma Pinkytos ha un'illuminazione. Il Morbillo é già
in posizione. Mamma Pinkytos scosta la maglietta. Il Morby si attacca d'istinto, ma si ritrae di scatto. Mamma Pinkytos sente fastidio. É un attimo. Le salgono le lacrime come un riflesso incondizionato.
La latteria é chiusa. Per sempre. Indietro non si torna.
É la fine di un'epoca durata un anno e mezzo. E come tutte le fini fa un po' tristezza.

giovedì 12 settembre 2013

Il compleanno della nonna e l'età di Mamma Pinkytos

Parole in libertà tra mamma e Minty, mentre il nano è intento a incollare compulsivamente etichette colorate su un foglio di carta nell'intento di realizzare un "plogetto".
M.P.: "Nano, oggi è il compleanno della Nonna R. Dopo gli telefoni per farle gli auguri."
Minty: "Quanti anni compie?"
M.P.: "Cinquantasei."
Minty: "Ah, peccato."
M.P.: "Perché?"
MInty: "Preferivo che ne aveva cinquantacinque."
M.P.: "Mi sa che preferiva anche lei. Fino a ieri li aveva. Oggi non più."
Minty: "Davvero? Perché?"
M.P.: "Perchè dopo il cinquantacinque c'è il cinquantasei."
Minty:" Non è veo! C'é il diciassette, come la Nonna."
M.P.: "Sono sicura che sarebbe contenta di avere diciassette anni."
Minty: "Eh sì, ne ha diciassette. Perchè lei è molto vecchia, come i cavernicoli."
M.P.: "Non è così vecchia. E' una nonna giovane."
Pausa di riflessione. Il Minty attacca etichette e Mamma Pinkytos sistema la cucina.
Minty: "Mamma, quando andiamo a prendere il Morby al nido portiamo ognuno qualcosa."
M.P.: "Cosa vorresti portare nano?"
Minty: "Io una cosa per me, tipo la spada. Tu una cosa per te, per esempio un bastone perchè sei vecchietta."
Mamma Pinkytos ha un moto di orgoglio: "Vecchietta? Sono una mamma giovane io! Più giovane di quasi tutte le mamme dei tuoi amici."
Minty: "Eh no mamma!! Questo no! Lo vedo che sei vecchietta!"
M.P.: "Nano, ma dimmi le mamme degli altri bambini che ti sembrano più giovani di me!"
Minty: "Tutte mamma, tutte. La mamma del Thomas e quella del Sandrino."
M.P.: "Quelle sono più vecchie della tua mamma e anche di tanto. Non vedi che hanno anche bambini molto grandi?"
Minty: "Ti sbagli mamma. "
M.P.: "Pensaci amore. La tua mamma è piuttosto giovane. Qualcuna più giovane di lei c'é, come la mamma di Baby Lila Capellipazzi. Ma non sono tante. Te ne viene in mente qualche altra?"
Minty: "MPF... Ecco: la mamma della Gaia. E anche la sua nonna."
Fine del discorso.
Da domani Mamma Pinkytos si vestirà da teenager per uscire in compagnia del suo nano grande. Sta anche pensando di applicarsi una o due treccine fucsia, come quelle di Baby Lila.

Famiglia Capellipazzi: il ritorno

Il caldo afoso se ne è andato e la Famiglia Capellipazzi è tornata in città.
Se ne erano andati sui monti, come Heidi, ai primi caldi, subito dopo la nascita di Baby Banny detto "Il Banana". Sono tornati domenica, dopo tre mesi, con una vita da reinventare e una casa da rendere abitabile prima di ripartire di nuovo.
Baby Lila grande grande, con i capelli sempre più pazzi e una treccina fuscsia, che sfreccia in bicicletta senza le rotelle con a spalle uno zainetto con la merenda, come una teenager che va a studiare in biblioteca.
Baby Banny cresciuto e sorridente, con gli occhioni spalancati, che va pazzo per M&M's,i loro giochi, le loro spade.
Mamma Polly Capellipazzi paciosa e chioccia, radiosa, innamorata del suo Piccolo Principe Azzurro, lei che si vedeva mamma di sole femmine.
Ali Theweatherman uguale uguale, solo più abbronzato, nonostante l'estate milanese, che tiene Baby Banny con una mano, come faceva Gulliver con i Lillipuziani.
La Famiglia Capellipazzi è tornata e la città e la vita non sono più le stesse.
Mamma Polly, anche con due figli di cui uno neonato, è di quelle che ti manda un sms alle cinque del pomeriggio e ti scrive: "Stasera riso freddo per tutti, da mangiare bivaccando in qualche parco."
Perchè lei capisce e condivide appieno la filosofia di Mamma Pinkytos, quella della mamma-lumaca per intenderci: prendi la vita slow, prenditi tempo per fare cose e stare con le persone che ti piacciono. Per rientrare negli schemi c'é tempo. Soprattutto al rientro dalle vacanze estive.
Così in tre giorni, la famiglia allargata ha già organizzato:
- pranzo collettivo a base di piadina nel bar sotto casa;
- merenda collettiva a base di torta di Mamma Pinkytos alla Pinkytos'Home, dove Mamma Polly, Baby Lila ed il Banana dovevano prendere visione, con estremo ritardo, della cameretta nuova dei nani dove questi ultimi (mica per niente figli della famiglia allargata che di feste non ne salta una) hanno già organizzato un pigiama-party;
- cena a base di cous cous preparato da Mamma Pinkytros, da mangiare ognuno a casa sua (capita che Mamma Polly o Mamma Pinkytos abbiano tempo di cucinare qualcosa di particolare e, allora, se capita, preparano il packet-lunch per l'altra metà famiglia;
- pizza party a casa della Famiglia Capellipazzi.
E questo è solo l'inizio.
Ed è solo perchè Mamma Polly è leggermente intralciata nella sua verve organizzativa dai tre mesi del Banana e Mamma Pinkytos non è ancora entrata a regime.
Tutto questo ha dato all'estate che ne va un sapore più dolce.
Il sapore di casa.
Una qualsiasi, una delle due.
Perché la gioia è quella della condivisione: degli spazi, del cibo, dei giochi. E' vedere i nani che hanno il piacere di stare insieme. Come fratelli, che a dormire tornano a casa. Meglio dei fratelli, perché ognuno ha la sua mamma e il suo papà. E' avere così tante cose da dirsi, che il tempo non basta mai.
Gli amici sono fratelli che ti scegli.
E quando ti scegli qualcuno come la Famiglia Capellipazzi, che di casa sta due metri più in là, stai sicuro che non ti annoi.

martedì 10 settembre 2013

Fiducia

Nella via dove vive Mamma Pinkytos abitano due ragazzi non vedenti, che hanno più o meno l'età di Mamma Pinkytos e di Mister Baby.
Si sono conosciuti, si sono innamorati e ora hanno due figli dell'età di Minty e Morby.
Mamma Pinkytos qualche volta li incontrava e li incontra: mano nella mano, in dolce attesa, con un nano per mano, con due.
Mamma Pinkytos ha sempre pensato che affrontare la vita da non vedenti implica un buon grado di fiducia: nel fatto che auto e biciclette non ti investano, nel fatto che qualcuno ti aiuterà ad attraversare la strada e a scendere dall'autobus, nel cassiere del supermercato al quale fai prendere il dovuto direttamente dal portafoglio ecc.
Fare dei figli implica un grado di fiducia ancora maggiore: nel futuro, nel fatto che non avranno il tuo stesso handicap, nel riuscire ad essere genitori pur non potendo condividere tutto ciò che si coglie con la vista, fiducia in loro, che non potranno essere sempre controllati e che dovranno prendersi cura di te almeno quanto tu di loro.
Mamma Pinkytos a volte incontra questa mamma al supermercato, con i suoi nani nel carrello: alta, bella, mentre parla con il salumiere, mentre sceglie tastandoli i prodotti dagli scaffali. I suoi nani sono bambini qualunque, come Minty e Morby, reclamano il pane, chiacchierano ad alta voce, ma sanno stare al loro posto nei momenti topici: quando la mamma è alla cassa e porge con fiducia il portafogli alla cassiera, quando bisogna scendere dal carrello e mettersi in strada.
Mamma Pinkytos, che a volte fatica a fare quadrare il cerchio, pensa che non ha neanche la metà della grinta, della fiducia, di questa mamma.
Pensa all'ansia che prova quando si intrattiene in una stanza senza avere sotto controllo visivo M&M's, al timore che facciano qualcosa di pericoloso o irrimediabile.
Pensa alla fiducia che questa mamma deve avere nei buoni insegnamenti impartiti ai suoi figli, non potendoli direttamente vigilare.
Oggi ha incontrato lui, il papà, mano nella mano con il suo nano grande, di quattro anni.
Il bambino, tenendogli saldamente la mano, si lamentava perchè c'era molto da camminare, ma al momento di attraversare la strada faceva da guida, con un senso di responsabilità che ha colpito Mamma Pinkytos: "Il semaforo è verde papà. Gradino."
Il papà con fiducia seguiva le indicazioni del suo nano quattrenne.
Mamma Pinkytos ha pensato che questi bambini forse non condivideranno con i loro genitori la bellezza di un paesaggio o di un animale, ma avranno un grande dono, che gli sarà utile nella vita: il senso di responsabilità, la coscienza del fatto che vi sono momenti in cui non si gioca e non si scherza, che quello che devi fare per gli altri è di vitale importanza.
E non è poco.

sabato 7 settembre 2013

Il ciuccio al forno e il terzo figlio di Mamma Pinkytos

La fine dell'allattamento ha causato a Mamma Pinkytos, che a quest'aspetto non aveva neppure pensato, antipatici scompensi ormonali.
Da due giorni ha la verve di una cozza e un senso di nausea perenne che non ha avuto neanche in gravidanza.
Così ieri sera é andata a dormire alle nove (e per fortuna visto che alle due é iniziato il pellegrinaggio del Minty, che tutte le notti arriva quatto quatto nel lettone con una paura diversa e a Mamma Pinkytos tocca riportare il nano renitente nei suoi appartamenti).
Il sabato mattina, causa stanchezza incoercibile di Mamma Pinkytos e Mister Baby, ha faticato a decollare: "Cosa facciamo?", ha sondato il terreno Mamma Pinkytos.
Mister Baby, senza scomporsi: "Io vorrei dormire. Oppure sdraiarmi sul divano a guardare la tv."
A Mamma Pinkytos é venuto da ridere e da piangere insieme: "Scherzi a parte?"
"Perché non lo posso fare?" Ha chiesto serafico Mister Baby, forse sperando che i nani ipercinetici venissero rapiti dalla loro mamma e portati chissà dove.
"Per lo stesso motivo per cui non lo posso fare io!" 
"Ed é proprio il motivo per cui non faremo MAI un terzo figlio. Io ho bisogno di stare nel letto e di stare stravaccato sul divano a guardare la tv!" Ha concluso perentorio Mister Baby.
Mamma Pinkytos ha sempre creduto che gli uomini avessero necessità molto elementari, ma non COSI' elementari. Insomma, almeno le avesse detto che ha bisogno dell'ora d'aria per fare l'orto, per giocare a bocce o a briscola, ma il divano non rientra tra le scuse che M.P. reputa meritevoli di considerazione.
Dopo due minuti, pertanto, per evitare che l'impellente voglia di divano prendesse piede, la mater inflessibile si é messa ad urlare come un'ossessa: "Fuori!" al Morby che stava facendo il tiro a segno con la testa del Minty, reo di occupare la sua poltroncina, e al Minty che non spegneva la televisione. E pure a Mister Baby che gironzolava in mutande. Con estrema fatica
M.P. ha trascinato fisicamente i nani fuori dalla porta, seguiti a ruota dal loro padre.
A volte anche lei avrebbe un estremo bisogno di divano, ma cerca di darsi un contegno.
Dopo una capatina di gruppo (per la sanità mentale della mater familias, Mister Baby e i nani sono rimasti in macchina) a comprare il regalo per il Battesimo di Baby Banny Capellipazzi e il regalo per la nascita di Little Lio-Giu (questi negozi per nani neonati sono deleteri per Mamma Pinkytos che, dimentica di quanto sopra, viene assalita da irrefrenabile voglia di maternità alla vista di tutine e cullette, a suo modo di vedere perfette e irrinunciabili per il suddetto indesiderato terzogenito), Mamma Pinkytos, già esausta di prima mattina, ha spedito papà e nani a fare la spesa ed é rincasata con la scusa di preparare le patate al forno.
Al momento di infornare i tuberi, Mamma Pinkytos è stata investita da un'ondata di fumo denso e da un forte odore di plastica bruciata.
Ha dovuto spegnere il forno e, quando il fumo si é diradato, ha scoperto con estremo piacere che, quella che le pareva una chiazza di marmellata colata e bruciacchiata, altro non era che un ciuccio.del malefico Morbillo, che il predetto nano pestifero aveva, non visto, infilato a tradimento nell'elettrodomestico preferito e che aveva assunto, grazie alla fusione, l'aspetto di un uovo al tegamino.
Non vi dico il divertimento per Mamma Pinkytos a dovere bonificare il forno dal cattivo odore, dai pezzi di plastica bruciata e dal magico liquido che fa illuminare il ciuccio al buio (eh sì, si trattava del ciuccio da notte, tanto per non farci mancare niente!).
Dopo aver finito di rimuovere i residui del ciuccio al forno, a Mamma Pinkytos é venuta una irrefrenabile voglia di divano e ha pensato che il terzo incomodo per ora dovrà attendere. E pure parecchio.

giovedì 5 settembre 2013

Amiche

Dopo tanti complimenti ricevuti, è ora che anche Mamma Pinkytos ci si metta.
In questo momento, con una lacrimuccia appesa, vuole ringraziare la sua amica Claire, che dalla sua pagina Facebook (https://www.facebook.com/LangolinoDiClaire) la coccola di parole.
Claire fa il lavoro di Mamma Pinkytos, fa la mamma come Mamma Pinkytos, è nata lo stesso giorno di Mamma Pinkytos...
Praticamente un'affinità elettiva.
Sarebbe da inondare di complimenti per come in famiglia porta i pantaloni, per la grinta, l'umanità ecc. ecc., ma Mamma Pinkytos è molto più brava a metterla sul ridere che a tessere lodi sperticate.
E Claire è un Capricorno e in fondo sa da sola di essere una grande.

mercoledì 4 settembre 2013

E' natooo!!

A Pechino erano circa le nove del mattino, mentre in Italia era notte fonda quando Mamma Pinkytos è diventata zia.
Little Lio-Giu pesava 3,8 kg ed è nato con parto cesareo.
Di cinese, a parte il luogo di nascita, pare non abbia proprio niente. Il cucciolo è stato mostrato via Skype alla Nonna L e al Nonno G, collegati ed emozionati via web.
Alla zia le fotografie, tempestivamente inviate, non sono arrivate. Il suo cellulare qualche giorno fa è stato buttato dal Morby nel lavandino pieno d'acqua, con conseguenze nefaste.
Stamattina la Pinkytos'Home, popolata solo da Mamma Pinkytos, da Mister Baby e dal Morbillo figlio unico (la mancanza del Minty si sente eccome e dopo quattro giorni la sua mamma conta le ore che mancano al suo ritorno), era in festa per il lieto evento e la scusa è stata buona per arrivare tardi in ufficio.
Mamma Pinkytos e Mister Baby erano affetti da incoercibile narcolessia, manco avessero passato la notte al capezzale della Zia Cinese.
Ma una bella notizia al mattino fa cominciare bene la giornata. I neo-zii hanno dato la notizia al Morby il quale non si è scomposto più di tanto.
Poi Mamma Pinkytos ha telefonato al Minty: "Ciao amore!"
"Ciao mammy mi passi il Morby?"
"Si amore. Lo sai che stanotte è nato il cuginetto?"
"Ah. C'ha gli occhi gialli?"
"I cinesi hanno la pelle un po' gialla non gli occhi. Ma lui non è cinese e non è giallo."
"Ah. Adesso mi passi il Morby?"
M&M hanno brevemente conversato, dicendosi "zao", "ia", "si", "no", "attie" e poco altro.
Cosa si siano detti riguardo al neonato cuginetto non è dato sapere.

martedì 3 settembre 2013

Tutto il mondo é paese

"Stiamo andando in ospedale. Siamo io, mia mamma e lo Zio cinese. In tre con tre valige."
"Cosa devi fare con tre valige?!"
"Che ne so. Non ho mai partorito."
"?!"
"In ospedale mi hanno detto di portare solo i vestiti per uscire, che per il resto hanno tutto loro. Ma io per sucurezza ho portato cambi per tutti, I pod, I pad, computer e libri vari."
"La prossima volta che leggerai un libro, mio nipote Little Lio-giu avrà sette anni!"
Faccina sbalordita.
"Zia cinese oggi devi solo far uscire un nano dalla pancia e quello é il meno. Da quando sarà uscito niente sarà più come prima".
La Zia cinese sta andando in ospedale per l'induzione al travaglio. A quelle latitudini le distanze sono molto dilatate e può volerci anche parecchio. Inganna il tempo chattando con Whatsapp con Mamma Pinkytos, lontana milioni di km. Scherzano per stemperare.l'emozione.
In Cina saranno pure tecnologicamente avanzati, il parto potrà forse essere seguito on line  e mille altre stranezze, ma quando si tratta di una mamma che deve mettere al mondo il suo bambino in Laos, in Birmania o in Australia tante diversità non ci sono. Al cospetto della vita e del suo miracolo tutto il mondo é paese.

Santa Tetta e le altre: l'allattamento al seno tra orgoglio e pregiudizio

Dall'altro ieri il Morbillo non si attacca al seno e a Mamma Pinkytos sta già venendo la malinconia. Le sembra di perdere un tesoro immenso, delle sensazioni che forse (assai probabile) non torneranno più.
Il Morby ha quasi un anno e mezzo, mica é un lattantino, ma quando si rilassa attaccato come una ventosa a Santa Tetta é un miracolo della natura.
Il fatto é che il Morbillo ha una certa propensione alla dipendenza e più il tempo passa più farebbe fatica a rinunciare alla sua piacevolissima abitudine. E la sua mamma ha assolutamente bisogno di fare degli esami approfonditi e di curarsi un mal di schiena lancinante che, tra gravidanze e allattamento (ha allattato per tre degli ultimi quattro anni e mezzo. E il resto del tempo era incinta!) si trascina da anni.
Il nano non ha ancora inquadrato il problema. Si sveglia di notte, urla: "Cacqua!!" e lancia biberon e bicchieri. Indica con il ditino il seno e dice: "Qua!" Non potrebbe essere più eloquente. Al mattino schifa il latte nel biberon, come se fosse il peggiore veleno. Ci vorrà tempo.
Per Mamma Pinkytos, ormai drogata dall'allattamento al seno, smettere é una rinuncia grande. Va in crisi d'astinenza dopo un giorno solo, neanche fosse lei a bere.
Dell'allattamento materno se ne dicono di tutti i colori. Lei, che ha allattato per sedici mesi il Minty e per quasi diciotto (ué! Non é ancora finita!!) il Morby, lo sa bene ed é sempre andata avanti a testa bassa, talvolta usando la reticenza come arma di difesa.
Tra mamma e suocera é sempre stato un tripudio di "basta latte", "farà la fine di quel bambino attaccato alla tetta a cinque anni", "tanto ormai é acqua" ecc. ecc.
Per un nutrito gruppo di amiche (qualcuna che la capisce e la pensa come lei, che per allattare ha fatto sacrifici e ne è felice a onor del vero c'è) "sei tu che vuoi che dipenda da te", "non è più latte, non gli serve", "se non smetti non va via la pancia".
Mamma Pinkytos francamente se ne infischia.
Anche perché l'allattamento al seno é uno di quegli argomenti di cui se ne dicono di tutti i colori e su cui chiunque, ma proprio chiunque, persino le signore sull'autobus, si sentono in diritto di dire la loro.
Se esci con un bambino piccolo allattato al seno é un fuoco di fila continuo: "Piange perché ha fame", "Non hai abbastanza latte", "Il latte avrà un gusto cattivo. Avrai mangiato qualcosa che non gli piace", "L'allattamento a richiesta non va bene. Bisogna che mangi ogni quattro ore", "Bisogna che lo svegli per mangiare altrimenti ti viene la mastite", "Non devi allattarlo quando hai il raffreddore", "É sempre attaccato. Non va bene", "Non é la posizione giusta. E il latte é troppo chiaro", "Bevi la birra, fa latte", "Niente aglio e cipolla. Non piacciono al bambini."
Su certe cose Mamma Pinkytos é piuttosto pudica e riservata e ritiene che ciò che esce dalle sue tette sia eminentemente affar suo e non vede perché le persone si sentano in diritto di discuterne.
Ad ogni modo Santa Tetta, in quasi tre anni di onorato e orgoglioso servizio, ha smentito pressoché tutti i luoghi comuni.
Alle mamme che allattano e che vogliono allattare Mamma Pinkytos può dire che é  giusto tutto ciò che va bene a mamma e bambino. Allattare é possibile quasi per tutte. All'inizio ingranare può costare sacrificio, ma con il passare del tempo é una vera comodità avere la latteria sempre a portata di mano e soprattutto avere un modo di sicura efficacia per calmare l'eventuale disperazione del nano. Mamma Pinkytos, quando viveva notti movimentate, ha guadagnato ore vitali di sonno mentre il nano ciucciava indisturbato. E ha pure poltrito (si fa per dire) qualche quarto d'ora al mattino mentre il nanetto, solito svegliarsi all'ora delle galline, faceva colazione in santa pace, raggomitolato vicino alla sua mamma.
"Se te lo porti nel lettone ci starà fino a dieci anni", "La notte non deve mangiare, lascialo piangere", "Se non lo abitui al biberon, non lo vorrà mai", "Se gli dai il ciuccio non vorrà più il seno".
Con il Minty, Mamma Pinkytos era lievemente più ansiosa. Temeva che qualcuna di queste funeste previsioni di realizzasse con effetto differito. Con il Morby si é fatta i fatti suoi con un'omertà mafiosa. Lei, i pregiudizi, li ha smentati uno per uno e parla a ragion veduta. Con orgoglio dice di avere fatto un'esperienza splendida, di avere fatto esattamente ciò che andava bene in quel momento per lei e per i suoi nanetti appiccicosi. E poi, diamine, in certe occasioni (leggasi notti insonni) bisogna pure sopravvivere. La prossima volta valuterà l'opzione di mandare il nano urlante a balia da quelli che dicono di lasciarlo piangere. Che lo sopportino loro!!!
Ogni mamma sa cosa é giusto per il suo nano. E se si tappa le orecchie lo capisce meglio.

lunedì 2 settembre 2013

Al nido

"Amore! É andato bene il primo giorno di nido?"
"No".
"Sono sicura che hai giocato tanto.. Ti sei divertito con gli altri bimbi?"
"No."
"Hai almeno mangiato la pappa?"
"Si."
Il Morby é l'uomo che non deve chiedere mai. Lui non ha tentennamenti né incertezze. E serba rancore.
Mamma Pinkytos é andata a recuperare il suo nanetto al nido, digiuna e dopo una corsa pazza per prendere l'autobus al volo. Lo ha trovato così: offeso, ma con la pancia piena e la scritta "bis" sulla diaria dei pasti.
Ognuno si consola a modo suo.

Si ricomincia

Mamma Pinkytos ieri si é fatta tre ore di auto di cui due in coda per portare il Minty, ultimo vacanziero superstite, dai nonni dove rimarrà per qualche giorno.
Una volta a casa ha caricato le ultime due lavatrici (é arrivata a quota sedici), ha sistemato negli armadi il corrispettivo di quattro che aveva stirato il giorno prima, ha piegato non troppo accuratamente le altre dieci a beneficio di Santa Domitilla Pensacitu, é ammattita per due ore a cercare la sacchetta del nido del Morby (che non ha trovato), ha preparato corredino e cambio per il nano poi é svenuta nel letto.
Stamattina ha lottato con il nano piccolo che, ancora in modalità vacanza, si rifiutava di alzarsi e di fare colazione, ha salutato il Minty al telefono che, ignorando bellamente i bacini e bacetti della mamma-cozza, le ha detto solo: "Pronto mammy, mi passi il Morby?" e ha accompagnato al nido il suddetto Morbillo che, come era assolutamente prevedibile, ha urlato e pianto come se lo stessero scotennando aggrappato con tutte le sue forze allo stipite della porta.
Poi, tutta felice (si fa per dire), Mamma Pinkytos é andata alla fermata ad aspettare l'autobus, visto che alla sua bicicletta hanno rubato la sella.
Si é alzata prima delle sette, ha un figlio solo e non é abcora arrivata in ufficio.
Yu-uh! Si ricomincia!