giovedì 31 gennaio 2013

Quando la mamma non c'é

Oggi Mamma Pinkytos aveva in calendario un processo impegnativo e, ovviamente, ieri sera il Morby aveva la febbre alta. Mamma Pinkytos, convinta di cavarsela in mattinata, aveva ingaggiato Santa Domitilla Pensacitu e aveva pre-allertato Ali Theweatherman per il ritiro del Minty da scuola, per non essere costretta a portare fuori il nano malato alle quattro. Poi avrebbe restituito il favore preparando la merenda per Minty e Baby Lila, che avrebbero giocato un po' insieme. Invece, per farla breve, il processo di Mamma Pinkytos é durato ininterrottamente (salvo dieci minuti di pausa alle 16) dalle 9 alle 18,30 e la derelitta, che non poteva neppure telefonare per sapere dei suoi nani, ha avuto il magone tutto il giorno (oltre alle solite peripezie organizzative per incastrare i pezzi del puzzle).
Il Morby era malato e quindi particolarmente mammone. Stamattina le stava attaccato come una cozza e a lei aveva pesato molto andarsene. Ma contava di tornare presto.
Le ultime parole famose.
Così mentre la loro snaturata madre, afflitta come non mai dai sensi di colpa, si occupava di associazione per delinquere, note di p.g. e reati fine, M&M se la cavavano da soli. O meglio: Santa Domitilla metteva radici nella Pinkytos' Home e il Minty metteva radici in casa di Baby Lila Capellipazzi.
A tirar su il morale di Mamma solo un video di Ali Theweatherman dove i nani impastavano la pizza conversando amabilmente di cinema come due sciurette di mezza età.
Mamma Pinkytos lasciava l'aula d'udienza alle 18,30 con le gambe anchilosate, le traveggole per la fame e la stanchezza e la necessità di fare pipì. Dopodiché percorreva 50 km nella nebbia fitta cercando di fare più velocemente possibile per liberare Santa Domitilla Pensacitu, mollava ad una rotonda della tangenziale la sua collaboratrice Silent Girl (santa pure lei) e finalmente arrivava a casa dal suo nano piccolo pieno di muco e dal suo nano grande pieno di rivendicazioni, che si palesava con mezzo litro di latte e una scatola di biscotti che si era fatto comprare al supermercato da quel sant'uomo (pure lui) di Ali Theweatherman (va bene che c'é la crisi, ma il nano accattone é un'assoluta novità!)
Dopo una frugale e veloce cena a base di avanzi di frigorifero, Mamma Pinkytos, per compensare l'assenza, addormentava i suoi nani, tutti e due, accarezzando loro le manine: una piccola piccola, una più grandina, ma tutte e due lisce lisce.
P.s. in giorni come questi, dove regna l'imprevisto, Mamma Pinkytos non potrebbe farcela senza la sua super famiglia allargata e ringrazia il cielo che nessun agente immobiliare abbia ancora trovato una sistemazione alternativa alla insostituibile famiglia Capellipazzi!

martedì 29 gennaio 2013

Cresceranno grandi e forti

Oggi Mamma Pinkytos é andata a trovare la sua amica Mamma Lella Hofattotris, già mamma della Taty, di quasi cinque anni. Mamma Lella, una settimana fa, é diventata mamma-tris, avendo dato alla luce i gemellini Luca e Andrea. Per un problema alla placenta, che non consentiva di crescere soprattutto a uno dei bimbi, il parto é avvenuto con qualche settimana di anticipo e Luca era uno scricciolo pieno di capelli di poco più di un chilo, mentre Andrea pesava quasi il doppio.
Mamma Lella, ripresasi benissimo dal cesareo, raccontava. Di come la decisione dei medici di far nascere i gemelli sia stata repentina, della Terapia Intensiva Neonatale, della sua umanità varia, di come ti ci abitui a gioire per un grammo conquistato e a stare sempre sul filo tra paura e speranza.
"Cresceranno grandi e forti", hanno detto a Lella e a suo marito medici e infermieri, abituati a ben altro.
In un paio di mesi al massimo la famiglia sarà riunita. I gemellini lasceranno l'ospedale a turno, al raggiungimento dei 2,2 kg di peso. Nel frattempo mamma e papà faranno loro visita ogni giorno, fino alle tre e mezza, quando la Taty esce da scuola. La mamma si tirerà il latte per loro e farà la marsupio-terapia. Il pannolino di Luca ora va stretto persino alle bambole della Taty, ma é solo questione di tempo.
Mamma Lella raccontava e Mamma Pinkytos aveva la pelle d'oca.
Ha pensato a quando era in ospedale per la nascita del Morby, a come si sentisse il cuore diviso in due perché il Minty non era con lei e a come, da allora, si senta sempre così, volendo costantemente fare di più per entrambi, anche quando le necessità dell'uno cozzano con quelle dell'altro.
Ha pensato a Mamma Lella, che dopo la Taty non era sicura di volere altri figli, al suo carattere talvolta ansioso così in contrasto con la serenità di adesso.
Ha pensato al suo cuore diviso in tre, alle visite in ospedale tanto attese, ma con il cronometro, alla necessità di dividersi tra due culle, di tornare dalla Taty, di regalarle gli ultimi scampoli di vita da figlia unica prima dell'invasione.
Ha pensato alla stranezza di una famiglia che si ritrova poco per volta, alla sensazione che manchi qualcuno.
Ha pensato ai progressi della medicina, ha pensato ai miracoli.
Poi é andata a scuola a prendere il Minty, che aveva vomitato, e al nido a prendere il Morby, che aveva le guance così rosse che sembrava Heidi.
Ha pensato che erano belli, proprio belli, nonostante il colorito pallido e il naso pieno di muco.
Ha pensato che farli crescere grandi e forti costa fatica, a chi più a chi meno. Ma certo non si può dire che non ne valga la pena.

domenica 27 gennaio 2013

Prima di nascere era bruttissimo

E' in bagno che il Minty dà il meglio di sé, quando parla a ruota libera esternando le proprie riflessioni sul mondo. Durante il sacro momento della cacca del nano o dopo il bagno, quando asciuga corpo e capelli al suo Mintolino, Mamma Pinkytos ne sente sempre delle belle:
"Mamma, a te ti piace andae a mangiare la pizza?"
"Si, da bambina mi piaceva moltissimo, anche perchè non ci andavamo quasi mai e ogni volta era una festa."
"Quale festa?"
"Intendevo che era un'occasione speciale, una cosa bella che la mia famiglia faceva insieme."
"La festa della pizza è la cosa bella della tua vita?"
"Era un momento bello, ma dopo ne sono venuti altri molto più belli."
"Quali?"
"I momenti più belli per la mamma sono stati quando siete nati tu e il Morby, quando tu hai visto il Morby per la prima volta e quando si è sposata con il papà."
"Ah."
"I tuoi momenti più belli quali sono stati?"
"Andae a Gaddaland e Uerodisney."
"Ma nano! Non ci sei mai andato!"
"Sono i più belli."
Andiamo bene.
Le rotelline del cervello del Minty rumoreggiano. Il nano sta pensando.
"Mamma."
"Dimmi."
"Tu il papà dove lo hai tlovato?"
"L'ho incontrato in un bar."
"In un bar?! Cosa tava facendo?"
"Era con i suoi amici, mente io ero con le mie amiche."
"E dopo sono nato io?"
"Dopo un po'. Non subito."
"Si lo so. Prima vi siete sposati pecchè io non c'ero."
"Esatto."
"Tu invece cosa facevi di bello prima di nascere? Ti ricordi?"
"Si!!! Plima di nascere ela bluttissimo! Tutti gli uovi si picchiavano tra di loro pecchè volevano una mamma."
Mamma Pinkytos è sgomenta per la rivelazione.
"Oh mamma mia!! Davvero?"
"Si. Alloa io sono scappato e sono andato con tutto il mio uovo in giro a cercare la mia mamma."
"Tutto solo?"
"Si. Andavo in tutte le case di notte, quando tutti dommivano, come Santa Lucia."
"E poi?"
"E poi ho tlovato te. Con questi capelli così. Una mamma bellissima. La mia mamma. E ti ho scelto."
Colpita e affondata.
Mamma Pinkytos è contenta che, ogni tanto, i vapori del bagno offuschino la ragione dei suoi nani.
Oggi aveva proprio bisogno di essere scelta, anche da un piccolo uovo riottoso che si aggira nottetempo di casa in casa.

La confusione di Mamma Pinkytos

La scorsa notte, una delle peggiori in assoluto, é finita con Mamma Pinkytos accartocciata nel letto del Minty, svegliatosi dopo quasi un'ora di pianti furiosi del Morby. Il nano piccolo alla fine si è placato in braccio a Mister Baby, mentre la sua mamma si occupava del garnde. Sì perché ad un certo punto, dopo le urla sempre più forti del Morby ogni volta che veniva staccato da Santa Tetta, dopo avere provato a decodificare il suo linguaggio segreto, dopo averlo cullarlo, dopo averlo lasciato piangere, accarezzato, tutto senza successo, Mamma Pinkytos non ce l'ha fatta più. L'ha pervasa un senso di sconfitta così forte che, per non urlare, ha dovuto uscire un attimo dalla stanza e lasciarsi andare alle lacrime. Poi si è svegliato pure il Minty.
Stamattina Mamma Pinkytos aveva le ossa rotte ed il magone e, oggi, è stata tutto il giorno pervasa dal senso di colpa e di inadeguatezza. Non è riuscita a combinare nulla e men che mano a recuperare le energie. Mentre tutti dormivano ha girato per casa inconcludente, stendendo un panno qua e uno là, sbattendo un tappeto, caricando una lavatrice, cucendo un'asola sull'asciugamano del Minty. Niente di sostanziale. Per rilassarsi ha cercato di preparare un dolce, ma non riusciva neppure a montare decentemente gli albumi a neve e, dopo quattro uova buttate nella spazzatura, ha rinunciato.
Alle cinque si sono svegliati i nani e la casa si è animata di suoni e colori. Mamma Pinkytos ha preparato la merenda e il ragù per cena. Poi li ha ficcati entrambi nella vasca grande e, come sempre, l'accudirli nei loro bisogni primari l'ha fatta stare meglio.
E' stato il loro primo bagno insieme, hanno riso, si sono schizzati.
Ora il Morbilletto dorme, il Minty non ancora e reclama la sua mamma ("Uffa io mi sento un po' solo."). Mamma Pinkytos se potesse dormirebbe già da un po'. E' ancora confusa quanto alle contromisure da prendere per migliorare il sonno famigliare, ma più serena nel cuore. Anche grazie a Mister Baby ha razionalizzato. Non è successo niente, non è successo niente. E' solo la stanchezza che fa perdere la bussola.
Domani è un altro giorno. Anche se con la notte di mezzo.

venerdì 25 gennaio 2013

Le prime scarpine del Morby e il suo linguaggio segreto

Ieri sera Mamma Pinkytos é andata in cantina a cercare tra le vecchie scarpine del Minty qualcosa di adatto alle aspirazioni da bipede del Morby. La ricerca non ha avuto successo perché il Minty aveva iniziato a camminare in estate e le scarpe più piccole erano dei sandaletti di tela blu, quindi stamattina il Morby ha avuto le sue prime scarpine nuove di zecca, pur senza essersele meritate. Sì perché, come Mamma Pinkytos sospettava, la scorsa notte di sonno ininterrotto é stata un exploit destinato a non ripetersi e durante la notte appena trascorsa il nano malefico si é svegliato così tante volte che ha recuperato il credito della precedente.
Allora stamattina Mamma Pinkytos, che potrebbe pure essersi rassegnata come le ha caldamente consigliato la dott.ssa Rosa Parloio, si è lasciata tentare e insieme alle scarpine ha comprato un libro:"Il linguaggio segreto dei neonati"di Tracy Hogg. Poi mentre usciva dal negozio si é chiesta se sarebbe riuscita a leggerlo, quando e se il Morby potesse essere considerato ancora un neonato. Le risposte non se le é date, va avanti di istinto, a naso, come un segugio, sperando di imbattersi nella pista giusta.
Nel pomeriggio al nido ha incontrato la mamma di un nano di sedici mesi: era felice perché per la prima volta il figlio ha dormito per quattro ore.
Mamma Pinkytos ha pensato che c'é chi sta peggio.
Il Minty invece si è mostrato perplesso:"Mamma, cosa fa quel bambino?"
"Dorme poco la notte."
"E la sua mamma?"
"É un po' stanca. Vorrebbe dormire di più."
"Alloa vai tu mamma. Tanto tu non dommi mai!"
Ma come ha fatto Mamma Pinkytos a non pensarci prima?! Se continua così valuterà una carriera alternativa.

giovedì 24 gennaio 2013

Il miracolo di San Gennaro

Mamma Pinkytos di santi e miracoli non se ne intende granché, sa solo che qualcosa di paranormale deve essere successo se il Morby, che ieri ha compiuto dieci mesi ed è stato festeggiato da uno stranamente amorevole fratello con una torta a forma di cavallo (grande e al cioccolato per il Minty, con a fianco un puledrino allo yogurt per il Morbillo), stanotte ha dormito ininterrottamente dalle 20,30 alle 6,45!!!
Mamma Pinkytos, che ieri sera era andata a dormire con un mal di gola fotonico e con il magone in previsione della solita notte movimentata, di miracoli non se ne intende, non sa se sia merito di San Gennaro o di chi per lui, ma sa solo che quando stamattina alle 6,30 si è svegliata di soprassalto dopo la prima notte intera di sonno da un anno a questa parte, credeva che il Morby fosse morto o giù di lì e, da vera mammoletta qual è, ha mandato Mister Baby a verificare che il nano dormiente respirasse.
Il malefico Morbilletto se stava tutto tranquillo con gli occhietti chiusi, i piedi sul cuscino e la testa in fondo al letto. Quando alle 6,45 si è svegliato, a causa del cicaleccio degli increduli genitori, ha bevuto felice il suo lattino da Santa Tetta e ha fatto mille sorrisi.
Mamma Pinkytos era ed è incredula e pazza di gioia (mal di gola a parte. Le sembra di avere una pallina da golf nella faringe).
Proprio ieri che il Morby ha compiuto dieci mesi.
Proprio ieri che ha mangiato la sua prima fetta di torta (forse è stata quella. In effetti gli è piaciuta parecchio. Stamattina continuava a dire "to-ta". Nel dubbio Mamma Pinkytos si impegna a fargliela trovare ogni giorno e ogni sera. Gli verrà il diabete? Mah!)
Proprio ieri che, dopo la visita di controllo, la pediatra Rosa Parloio aveva fatto le seguenti considerazioni:
1. "Il bambino lo trovo benissimo." (Il significato sotteso era: la sua mamma meno.)
2. "Si vede che è un cattivo dormitore". Non me ne ero accorta. Rimedi? Possibili soluzioni?
3. "Si rassegni." A cosa di preciso? Alla pazzia? All'esaurimento nervoso? All'incoercibile desiderio di fuggire, sola soletta, su una spiaggia caraibica?
E' proprio vero che, quando meno te lo aspetti, i tuoi nani ti sorprendono con frizzi e lazzi. Quando invece fai conto sulle loro buone e consolidate abitudini in fatto di pappa, nanna ecc., magari perchè, una volta nella vita, devi uscire con le amiche, ti fanno saltare tutti i piani.
San Gennaro o no, Mamma Pinkytos ha avuto il suo miracolo, anche se non si fa illusioni circa la durata.
In fondo, ora come ora, le basta sapere che il nano più bernoccoluto del mondo (anche ieri, quando è andata a prenderlo al nido lo ha trovato urlante e con il ghiaccio sulla testa, causa capitomboli vari nell'inistente tentativo di  acquisire la posizione eretta) ha la capacità fisica di dormire dieci ore. Sa che, quello che ormai riteneva impossibile, astrattamente può accadere.
Così, Mamma Pinkytos alla sera può andare a nanna meno rassegnata e più speranzosa per le ore che seguono.
Se poi (e sottolineo se) riuscisse a dormire una notte intera a settimana, è sicura che nel giro di un mese potrebbe fare la controfigura a Jennifer Lopez (beh, ok forse ha un po' esagerato. Forse solo nelle scene in cui c'è buio).

mercoledì 23 gennaio 2013

E dieci!!!

Morbillino della mamma, che sembri un Cicciobello, che hai le guance così paffute e lisce e morbide che la tua mamma ti mangerebbe, che gattoni tutto felice in giro alla ricerca di prese di corrente, che hai un pancino tondo tondo che neanche Mamma Polly Capellipazzi al quinto mese di gravidanza, che sorridi mille e più volte al giorno con i tuoi due irresistibili dentini, dieci mesi fa facevi capolino in questo mondo di matti.
La tua mamma non si ricorda come era stare senza di te e, se prova a ripensarci, avverte un senso di mancanza e di vuoto.
Tu, che sfuggi, che sei talmente autonomo da essere diventato grande prima che la tua mamma e il tuo papà si siano resi compiutamente conto della tua presenza, hai insegnato tante cose a Mamma Pinkytos. Tu la fai ridere davanti ai malumori, tu ,se è stanca, le succhi il mento fino a lasciarle il segno. Tu, soprattutto, le hai insegnato che basta l'amore.
E' l'amore che dilaga e si infila là dove non credevi sarebbe stato possibile, è l'amore che aiuta a superare le difficoltà. Quando la tua mamma ti guarda vede questo: amore amore amore, che scivola fuori dalla cuffietta rossa con il pon pon e si affaccia nei tuoi occhietti vispi, irrefrenabile e monello, come te che non stai fermo mai.

martedì 22 gennaio 2013

Anche alla scuola materna danno la pagella

Oggi Mamma Pinkytos e Mister Baby avevano i colloqui con le maestre del Minty. Il nano mostrava sicumera:"Ti dicono che sono blavo, non picchio e non litigo con nessuno. Di male ho mangiato la carta e scritto sulla maglietta della maestla che si é allabbiata ploplio tantissimo pecché doveva lavarla. E basta."
In effetti le maestre del nano si sono profuse in complimenti che ai vanitosi genitori fanno sempre piacere. Il Minty, a loro giudizio, é un bambino aperto, educato, che rispetta le regole, che condivide i giochi e, udite udite, che riordina!!! (Mamma Pinkytos e Mister Baby in proposito hanno mostrato qualche perplessità). Ma ciò che più alla sua mamma ha fatto piacere, (e un po', unitamente al fido consorte, se ne accolla il merito) é stato sentirsi dire che il suo é un nano entusiasta: di cantare, di dipingere, di fare qualsiasi gioco o attività.
Mamma Pinkytos temeva di essere sgridata per i ritardi mattutini, ma fortunatamente le maestre hanno signorilmente soprasseduto (e che cavolo! Si parlava delle negligenze dei nani mica di quelle dei loro genitori!).
Così con la loro prima pagellina (tecnicamente denominata profilo) in mano (incredibile! Anche alla scuola materna danno la pagella!), tutti contenti, Mamma Pinkytos e Mister Baby sono andati a recuperare i loro nani parcheggiati da Mamma Polly Capellipazzi.
Minty e Baby Lila stavano giocando a "pediatli" e avevano appena visitato il povero Morby, che gattonava in giro inconsapevole.
"Il tuo bambino piccolo é molto glave." Sentenziava Dottor Minty.
Mamma Pinkytos, dopo una breve sessione di sano cicaleccio con Mamma Polly Capellipazzi, vestiva e recuperava i suoi nani, quello grave e quello secchione e li scarrozzava verso casa. Pensava che il Minty va solo all'asilo dove più o meno tutti vanno volentieri, ma decideva comunque di mettere una crocetta nel suo elenco mentale di ciò che va bene. Poiché quello delle cose da migliorare (e dei correlativi sensi di colpa) é spaventosamente lungo, tanto vale non perdere l'occasione per tirarsi su il morale.

domenica 20 gennaio 2013

Feste di compleanno

Oggi Mamma Pinkytos ha accompagnato il suo nano grande alla festa di compleanno di un amichetto di scuola. E' la seconda dall'inizio dell'anno scolastico e Mamma Pinkytos, anche questa volta, è rimasta esterrefatta dall'organizzazione e dalle proposte della festa.
Quando lei era piccola, i compleanni si festeggiavano a casa, lo spazio era sempre poco e gli invitati di conseguenza, si mangiava la torta fatta dalla mamma e si giocava tra noi. Poiché questa era la sua esperienza, così ha festeggiato i due e i tre anni del Minty, con l'unica differenza che quest'anno, essendo luglio, la festa è stata fatta al parco, con i bimbi liberi di correre, di giocare a palla, di fare le bolle di sapone.
Mamma Pinkytos, pur non essendo anagraficamente affatto vecchia come genitrice, a volte si sente Matusalemme e, anche in questo caso, ha scoperto di essere assai fuori moda.
Oggi le feste sono come mai Baby Pinkytos avrebbe osato sognare.
Innanzitutto corre l'obbligo di invitare tutta la classe, se si vogliono distribuire gli inviti a scuola (il che è giustissimo, nel pieno rispetto della par condicio tra nani, il problema è che nella sezione pollaio del Minty i bambini sono trenta e bisogna aggiungere qualche fratello e sorella e almeno (almeno, perchè a volte ci sono pure i nonni) un genitore per nano, con tutte le conseguenze in tema di location).
Alle feste, al giorno d'oggi (e qui Mamma Pinkytos si sente veramente una vecchia bacucca impolverata e nostalgica), c'è l'animatrice che intrattiene i bimbi, li trucca e fa spade, corone e meravigliose ali di palloncini. Se ti va bene fa pure qualche magia. Poi c'è la musica da discoteca e i nani ballano come cubisti (il Minty per fortuna è timidino e di solito alle feste rimane inebetito davanti a dolci e cotillon per buona parte della festa. Quando prende confidenza è ora di andare a casa). I dolci sono di pasticceria e la torta è enorme, coperta di panna montata, personalizzata con disegni dei cartoni animati preferiti (altro che torte di mele e di carote alle quali Baby Pinkytos era abituata!). La consegna dei regali, che quando Mamma Pinkytos era piccola avveniva in sordina non appena ogni invitato arrivava perché non vedeva l'ora di liberarsi dal fardello e correre a giocare, è una sfilata. Quando arriva il suo turno, ogni bambino, chiamato dall'animatrice, porta il suo pacco. Il nano festeggiato, in estremo imbarazzo, apre e seguono applausi più o meno calorosi a seconda del contenuto e delle dimensioni del pacco. A fine festa a ogni nano invitato viene consegnato un regalino di ringraziamento, con il biglietto da visita della società di animazione. Così è, se ti pare.
Mamma Pinkytos, estasiata davanti a quella che è a metà tra un battesimo e una festa di laurea (in verità Mamma Pinkytos, nella cui famiglia i festeggiamenti non rivestono importanza preponderante, ha festeggiato pure la sua laurea con un rinfresco veloce veloce), ha fatto alcune banali considerazioni:
1. Forse (ma solo forse perchè lei pensa che ogni mamma sogni il meglio per il suo nano e ognuno fa ciò che gli pare) è un tantino troppo per un nano di tre-quattro anni. (Cosa bisognerà fare per il diciottesimo? Lei non ha fatto niente di niente!)
2. Forse è lievemente discriminatorio giacché non tutti possono permettersi una festa così (ma solo forse perché poi è comunque bello partecipare a quelle degli altri).
3. Le dispiacerebbe molto non essere lei a fare la torta di compleanno dei suoi nani.
Il Minty, ormai avvezzo ai birthday party con il botto, ha fatto alcune meno banali considerazioni:
1. "Che blava la mamma del Ruben a fae le torte. Era bella la tolta della Peppa Pig e di George. Va beh ma tu mea fai più bella. Al Molby di Babbapapà e a me dei pilati, a fomma di nave, con il coccodrillo che si muove e mangia la mano di Capitan Uncino."
2. "Al mio compleanno facciamo una festa che tutti si tlavestono. Plendiamo tanti vestiti di Cannevale, le spade, gli uncini, le coone e le bacchette magiche vere e li legaliamo ai bambini."
3. "Alla mia festa io non invito signoline che fanno i palloncini. Io invito ploplio Peter Pan, che ci fa volare e giocare con gli indiani e i pilati!"
Mamma Pinkytos, quando il Minty compirà quattro anni, sarà diventata una bravissima cake designer, farà ai nani tanti travestimenti di carta crespa e a fine festa regalerà loro cappelli e corone di cartone. Ha sei mesi per imparare. E speriamo che basti.

giovedì 17 gennaio 2013

Coltivare il desiderio

Mister Baby al giovedì va al lavoro fuori città e stasera non é ancora tornato. Mamma Pinkytos ha fatto la mamma single con i suoi nani con risultati soddisfacenti. Uscita dal lavoro si sentiva un po' spolpata e le é venuta voglia di fare qualcosa di diverso con loro. Il Minty ha chiesto di essere portato in un negozio di giocattoli a comprare i coriandoli e Mamma Pinkytos lo ha accontentato. Ogni tanto ritiene istruttivo portare il nano grande a guardare l'infinità di giochi di ogni tipo posizionati sugli scaffali, senza ovviamente comprare. A lei da piccola piaceva molto e fantasticava su come sarebbe stato bello avere questo e quello, su come avrebbe potuto costruire qualcosa con la carta o altri materiali di recupero, sui desideri da esprimere in vista dell'arrivo di Santa Lucia. A Mamma Pinkytos piacerebbe che i suoi nani coltivassero il desiderio di qualcosa, magari misurandosi talvolta anche con l'insoddisfazione. Baby Pinkytos ha desiderato per una vita il Dolce Forno e non è mai arrivato, ma anche i desideri inappagati fanno crescere. Oggi é difficile che i nani, in generale, arrivino a desiderare qualcosa perché si tende da più parti a soddisfare le loro richieste molto prima che diventino desideri e questo é uno dei crucci maggiori di Mamma Pinkytos. Così, quella povera illusa, ogni tanto porta il Minty a coltivare il desiderio. Lo lascia guardare con calma, fantasticare. Oggi mamma e nani hanno guardato costumi e travestimenti di Carnevale per tutti i gusti, pelosissimi e costosissimi. Il Minty é abituato, non fa capricci, non chiede niente, tranne che di fare la cacca, mettendo in seria difficoltà la sua mamma ("Nano, la facciamo a casa." "Non riecco." "Mi sa che non c'é qui il bagno. Usciamo e vediamo..." "Mamma la sto facendo.") Alla fine il bagno c'era e mamma e nano hanno potuto fare il loro teatrino ("Cacca. Un po' di pipi. Cacca. Scappa ancoa. Prendimi su. Adesso in piedi. Dai mamma!!!") che fa sudare Mamma Pinkytos e ridere il Morby. Quando finalmente hanno finito l'estenuante toilette-session, Mamma Pinkytos ha regalato a Minty un uncino di plastica per sostituire l'appendiabiti di ferro che di solito brandisce contro il fratello. Il Minty era raggiante per il regalino inatteso e mamma e nani sono tornati a casa e hanno cenato rubandosi a vicenda i gnocchi alla romana che Mamma Pinkytos aveva cucinato, sottostimando la fame di M&M. Durante la cena il Morby ha imparato il verso del cavallo e il Minty, con qualche difficoltà in più quello del maiale. Poi a Mamma Pinkytos é venuto il singhiozzo ed é stato il verso che i nani hanno preferito in assoluto, ridendo come pazzi ad ogni "ich ".
Ora i nani dormono e la loro mamma deve sparecchiare, stendere, lavare. Fosse per lei se li guarderebbe tutta la notte. Da piccola sognava due bambolotti così e siccome ha parecchio coltivato il desiderio ora che sono suoi per davvero quasi non riesce a crederci.

mercoledì 16 gennaio 2013

Tra capo e collo

La mamma che non dorme mai (sfido io a dormire con a fianco Mister Baby che, causa sinusite e mal di gola, va a letto con cuffia e sciarpona come se dovesse andare a sciare, e con il Morby sudato e lamentoso aggrappato alla spalla o appeso a Santa Tetta), che stamattina è particolarmente nevrotica e suscettibile ("Mamma, oggi sei un po' come il maialino no del cattone "Evviva Sandlino!""), che sente l'umidità, il freddo, la diarrea del Morby, il raffreddore del Minty e il mal di gola di Mister Baby tutti insieme, che poiché le sembra di non dormire ormai da anni (beh in effetti stiamo arrivando quasi ad un anno di deprivazione del sonno se consideriamo la sciatica pre parto) qualche ragione di incazzatura ce l'ha, ecco, proprio quella mamma lì ha un atto in scadenza, così tra capo e collo.
La materia non le piace, la voglia e le energie non ce le ha, il tempo scorre irrimediabilmente veloce, ma s'ha da fa'. Però è nervosa nervosissima e mal sopporta tutto, anche l'energia dirompente dei nani di prima mattina ("Io ti spado! Pim pum" Ti mortisco! Il Morby è morto in guera, morto secco." "Ahhhh! Gli li.. Ma...ma! Ba..ba! Ti..Ti.. Ahhhhhhhhhhhh!").
Ora si mette in quarantena forzata e che il cielo (o chi per lui) mandi a quella poveretta qualche caffè e un po' di sale in zucca.

lunedì 14 gennaio 2013

La febbre di Mister Baby e l'ipocondria di Mamma Pinkytos

Ieri di ritorno dalla festa-merenda Mister Baby aveva nausea, freddo, stanchezza cosmica. Per fermare i brividi si é infilato sotto le coperte e quando é riemerso aveva 39,5 di febbre. Così Mamma Pinkytos, rimasta sola al comando, ha dovuto domare in solitaria i nani frignanti e iperattivi, sfamarli, spedirli a letto non senza difficoltà, preparare sacchette e zainetti (ma dove é finita la salviettina con l'asola? Perché sul bicchiere si é cancellato il nome del Minty?), stendere i panni ecc. dopodiché, alle 22,30 si é seduta a tavola a consumare la sua frugale cena a base di minestrina. Il problema é che, poiché le sempre incombenti malattie stagionali sue e dei nani (Mister Baby poveretto si bada da solo e non gode più nemmeno dei servigi della sua infermiera preferita, impegnata a fare girare i complicati ingranaggi familiari), scardinano il fragile equilibrio di Mamma Pinkytos, basta poco per minare le certezze della derelitta e instillarle il dubbio (potrò andare al lavoro domani ? Potrò tener fede a tutti gli impegni? Riuscirò a fare la spesa per il necessario nutrimento dei nani?). Indi per cui il concreto rischio di un'epidemia famigliare la manda fuori di testa. Così é da stamattina che Mamma Pinkytos si sente la nausea, il mal di gola e un principio di congiuntivite.
Al Minty prudeva una gamba e la sua mamma ha intravisto puntini sospetti. Quanto a ipocondria il nano grande supera la genitrice:
"Freddo mamma. Tlemo di freddo come il papà! Sono malato mamma. Ho mangiato tloppo cioccolato, ho la febble e non sto bene."
Il Morby, oggi stranamente inappetente, aveva annotata una "scarica brutta" (perché di solito sono belle? Mah!) nella diaria del nido.
Allora per sicurezza Mamma Pinkytos si é fatta una bella doccia e si é pure splamata la crema corpo perché non si sa mai. Domani se sarà ancora sana andrà al supermercato a fare provvista. Così in caso di arresti domiciliari sarà preparata. Ora che ci pensa va a controllare i nani. Se non hanno puntini siamo a cavallo. Almeno per domani.

domenica 13 gennaio 2013

Le amiche di pancia ed il finto compleanno del Morby

Oggi il Minty é caricato a molla e Mamma Pinkytos, con la sua schiena malconcia e la sua voglia di andare in letargo, fatica fisicamente a stargli al passo.
Ora finalmente i nani dormono e la loro mamma sta facendo la torta per il finto compleanno del Morby e dei suoi amichetti unenni. Sì perché al risveglio dei ranocchi, la Pinkytos' Family si ritroverà con il gruppo di amiche di pancia che, giusto un anno fa', ha condiviso con M.P. il corso pre-parto. Un anno fa' c'erano pancioni enormi, aspettative, timori e speranze. Oggi ci sono nanetti gattonanti e camminanti che hanno appena spento o stanno per spegnere la loro prima candelina. Il Morby é l'ultimo della nidiata, il più piccolo, perché Mamma Pinkytos, fortunatamente, si era portata avanti con il corso pur senza potere prevedere la serie di sventure che la avrebbero afflitta negli ultimi mesi di gravidanza. Mamma Pinkytos sta scrivendo un 1 gigante sulla torta con la glassa al cioccolato e, anche se al compleanno di Morby mancano ancora due mesi, é emozionata. Occasioni come queste le danno la misura della vita che scorre, del prima e del dopo i grandi eventi della vita. E poi ci sono le mamme di questi bimbi alle quali M.P. é molto affezionata per tutto ciò che hanno condiviso, per le confidenze, per la loro grande forza di ammettere ogni  debolezza. Oggi festeggiano i loro nani che crescono e, anche se non dormono la notte, se a volte sono irritabili o nervose, se faticano a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, sorridono alla vita. Ne hanno parlato tante volte a quegli incontri del corso che ormai era diventato un gruppo di auto-mutuo aiuto autogestito: nonostante tutti i sensi di colpa insiti nell'essere mamma, se si fermano un attimo a pensare, se riescono ad andare oltre la concitazione del momento, si assolvono alla grande, perché fanno sempre e comunque del loro meglio. Anche se a volte neppure loro se ne rendono conto.

venerdì 11 gennaio 2013

Al centro commerciale

Oggi Mamma Pinkytos ha fatto una cosa che fa piuttosto di malavoglia e le costa fatica immane: ha portato i nani al centro commerciale. In realtà quando ciò accade i due nanerottoli sono sempre piuttosto bravi, ma Mamma Pinkytos tra trasbordi di passeggini, ricerca di parcheggio, sbalzi di temperatura, corse al bagno, richieste di cibo e di acqua si stanca sempre moltissimo.
Oggi la mission era la ricerca del travestimento di Carnevale per il Minty e l'acquisto di un regalino per la festa di compleanno di Denny, un compagno di scuola del nano grande.
In questi casi, Mamma Pinkytos cerca di concentrare al minimo le dispersioni di tempo ed energie e di puntare subito all'obbiettivo, anche se ci sono sempre alcune tappe obbligate, tipo il Disney Store che il Minty adora (e come dargli torto?) e il negozio della Trudi che Mamma Pinkytos adora e non è disdegnato neppure dai nani. Il giro oggi era iniziato proprio da quest'ultima tappa, la più vicina all'ingresso usato dalla sudatissima madre e dai due nani infagottati. A Mamma Pinkytos però è andata piuttosto male. Era appena entrata e stava visionando un piccolo bradipo di peluche quando il Minty richiamava la sua attenzione con voce squillante:"Mamma!| Lo sai io cosa faccio quando allivo a casa?"
"Cosa nano?" Chiedeva distrattamente Mamma Pinkytos.
"La cacca." Urlava il nano malefico.
 "Non urlare amore. Va bene." In quel mentre Mamma Pinkytos sentiva un odorino sospetto: "Nano, ma non è che te la stai facendo addosso vero?!"
"Eh sì." Ammetteva il Minty con i palmi delle mani rivolti verso l'alto in segno di scusa. Poi precisava: "Pecché a me mi fa male la pancia."
"Andiamo in bagno:" Mamma Pinkytos prendeva immantinente per mano il nano maleodorante e correva velocemente fuori dal negozio spingendo con l'altra mano il passeggino del Morby. Il Minty faceva appena in tempo a spiegare alla signora del negozio: "Vado a fare la cacca pecchè mi scappa a me", prima di venire trascinato alla ricerca della toilette dalla sua pragmatica mamma.
Non vedendo alternative (e Mamma Pinkytos si scusa sin d'ora), il nano veniva infilato nel bagno dei disabili, l'unico formato famiglia che consentiva a Mamma Pinkytos di non lasciare fuori il Morby e il suo passeggino in stato di abbandono.
Espletato non senza fatica (appena in tempo) il bisogno fisiologico del Minty (nei bagni pubblici si fa una ginnastica che neanche alle Olimpiadi perchè Mamma Pinkytos deve reggere il suo nano che sta accovacciato con i piedi sull'asse mentre fa la cacca e in piedi davanti alla tazza mentre fa la pipì, in un cambio di posizione continuo e deleterio per la schiena di M.P.: "Mamma cacca!" Hop, sull'asse. "Ok. Adesso faccio un po' di pipì." Giù! "Devo fae ancoa cacca."  Su e giù. Su e giù.), mamma e nani acquistavano un bruttissimo (per Mamma Pinkytos che ha gusti assai diversi dai nani maschi 3-5 anni) portamerenda di SpiderMan per  Denny ed entravano all'ipermercato per vedere i vestiti di Carnevale. Mamma Pinkytos e il Minty si erano accordati affinché la scelta cadesse su un costume di peluche o simili, bello pesante insomma, considerato che Carnevale è intorno al 10 febbraio e la festa in maschera all'aperto. Il nano, stante il diktat materno, si era messo in testa di vestirsi da animale in generale e da scimmione in particolare. Per fortuna  non è tipo da fissarsi. A differenza del cocciutissimo fratello che a neppure dieci mesi sa quel che vuole e nessuno gli fa cambiare idea, il nano grande è di bocca buona, si lascia consigliare e togliere dagli impicci volentieri ed è assai raro che faccia i capricci per qualcosa di specifico. Così alla fine ha scelto un travestimento da Puffo ("E' un animale il puffo mamma? Posso?") completamente diverso da ciò che aveva in mente, dopo che la sua mamma gli aveva cassato Gormita, samurai, pirata, guerriero, poliziotto e uomo ragno. Era comunque felice della scelta, anche se a quel punto voleva la faccia blu e, non avendo M.P. trovato il  trucco puffoso, ha detto alla cassiera: "Dove sono le cose pel dare alla mia mamma e fammi tutto blu?" La cassiera ha sorriso e, come sempre avviene, lo ha scambiato per una femmina:"Vedrai che la tua mamma ti fa un bel trucco da Puffetta, bellina!" Orami neanche il Minty ci fa più caso.
Centrato l'obiettivo carnevalesco, l'allegra famigliola è potuta rincasare, nonostante la stanchezza generale del venerdì sera senza capricci nè lamentele. Il Mintolino si è vestito da Puffo e ha aspettato trepidante l'arrivo di Mister Baby. Il Morby si è tolto i calzini (è più forte di lui!) e si è messo a giocare. Mamma Pinkytos, mentre cercava qualcosa per smafare la ciurma, ha pensato che la gita al centro commerciale non era stata poi così male.

giovedì 10 gennaio 2013

In via di estinzione

Quando Mamma Pinkytos aspettava i suoi due nani leggeva ovunque che il sesso maschile era in via di estinzione, che al mondo c'erano sette donne per ogni uomo, che, causa alimentazione scorretta e inquinamento, il cromosoma Y era sempre più raro. Lei, che desiderava ardentemente una femminuccia, aveva il brevetto di cotanta rarità e lo avrebbe volentieri ceduto anche gratis. Aveva letto da qualche parte che aspettare un figlio maschio era ormai come vincere alla lotteria e lei, che in vita sua ha vinto solo una mortadella da bambina insieme alla Nonna R, aveva vinto per ben due volte. "Uh, che fortuna!" pensava Mamma Pinkytos e le correvano alla mente funeste immagini di Gormiti, mostri vari, pipì in piedi e sull'asse del water, maglie di calcio sudate. La Nonna R, ancora più refrattaria all'idea di Mamma Pinkytos, alla notizia che anche il Morby era maschio non ci poteva credere: "Noo! Vedrai che si saranno sbagliati!" Aveva dichiarato serafica. Ma non si erano sbagliati, sebbene il Morbillo si chiamasse già Stella da qualche mese e avesse già un paio di cappellini rosa (poi finiti alla Princess di MammaCra), a causa dell'incrollabile ottimismo di Mamma Pinkytos.
Ora Mamma Pinkytos è la mamma felicissima e innamorata dei suoi due ometti, affettuosi, coccoloni, mamma-dipendenti e non farebbe cambio per nessuna ragione al mondo. Anche se non le dispiacerebbe tentare la fortuna per la terza volta perché un'altra donnina in casa ci vorrebbe, soprattutto in prospettiva futura.
In questo periodo però ad essere in via di estinzione sembra essere il genere femminile. Tutte le amiche in dolce attesa di Mamma Pinkytos aspettano maschi, qualcuna addirittura due (!!!).
Ieri anche Mamma Polly Capellipazzi ha avuto la ferale notizia. "Il Banana", come l'articolo determinativo lasciava intendere, ha effettivamente il pisellino per la gioia di Minty e Morby che avranno un compagno di giochi violenti. Mamma Pinkytos è contenta perchè aveva sempre immaginato un maschietto molto carino con tanti ricci pazzi in testa. Mamma Polly era preoccupata di non riuscire a gestire il getto bionico di pipì dei neonati di sesso maschile (ne sa qualcosa Mamma Pinkytos che, benché mamma piuttosto esperta di due maschi, ieri è stata lavata da capo a piedi dal getto malefico del Morbillo). Baby Lila era contrariata perché convinta che il fratellino non avrebbe giocato con le sue bambole e lo diceva mentre il Minty stava visitando un bambolotto con i puntini. Ali Theweatherman preferiva una femmina, forse per avere un altro sguardo femminile adorante come quello di Baby Lila in pieno Edipo, ma ancora non sa quanto sia stimolante e commovente insieme avere in casa un minime che ti ricorda tanto la tua infanzia (chiedere a Mister Baby, che si commuove guardando i suoi cuccioli nei loro sforzi di adattamento alla vita almeno dieci volte al giorno, per credere!).
Insomma, tanto nel caso di Mamma Pinkytos quanto in quello di Mamma Polly Capellipazzi è solo il nuovo che spaventa. E' molto più semplice e rassicurante  proseguire su un binario già tracciato, ma forse non altrettanto stimolante.
Maschi e femmine non fa differenza, soprattutto per le loro mamme che si innamorano dei loro nanetti a prescindere da tutto, avessero anche i capelli verdi e la pelle blu (oh my God!!).

martedì 8 gennaio 2013

L'invasione della fascia protetta

Ogni tanto Mamma Pinkytos si chiedeva cosa ci sarebbe potuto mai essere oltre o dopo la più insonne delle notti insonni, quelle che ti alzi con le occhiaie che arrivano ai gomiti, i capogiri e le zampe di gallina, quelle che dormiresti in piedi alla fermata dell'autobus appoggiata alla pensilina.
Ora lo sa.
Oltre c'é l'invasione della fascia protetta, quella dalle 21 alle 23 che Mamma Pinkytos riserva egoisticamente (e facendo il grande sforzo di non cadere anzitempo addormentata) al soddisfacimento delle proprie esigenze personali quali lavarsi, rammendare ed attaccare bottoni (che bijoux!), stendere i panni e talvolta leggere un libro e o navigare su Internet.
Stasera il Morby, addormentatosi alle otto, si é svegliato urlando inconsolabile per il mal di pancia, di denti, di orecchie o qualcosa di simile, alle nove, e si è calmato temporaneamente solo mezz'ora più tardi, stramazzando nel letto di Mamma Pinkytos appeso a Santa Tetta, con il risultato che il nano gattonante va attentamente monitorato, a meno di non volerlo trasferire nei suoi appartamenti con il concreto rischio di crisi isterica. Annientato il nano piccolo, quello grande é stato colto da prevedibile crisi di Gelosia e ha decretato che senza mamma stasera non avrebbe dormito. Così per par condicio quella mammoletta di Mamma Pinkytos é stata per mezz'ora al suo capezzale. Ora che non deve stare più al capezzale di nessuno e che le é passata la voglia di fare qualsiasi cosa, deve dividere il letto con una Morbiducciola con il mal di pancia che occupa il letto in orizzontale e che respira rumoreggiando come una ciminiera. Poiché la suddetta Morbiducciola si sveglia al minimo rumore, Mamma Pinkytos deve stare attenta anche a respirare. La prossima volta, se le sarà consentito,durante la fascia protetta si eserciterà nelle tecniche di apnea.

lunedì 7 gennaio 2013

Il sapore rassicurante della routine

Oggi le vacanze sono ufficialmente finite ed è ricominciato tutto: scuola materna, nido, lavoro, cartelli a scuola ed asilo indicanti malattie varie che incombono, tosse forsennata del Morby che non promette bene per la notte che verrà, grattacapi vari, incontri fugaci pre e post scuola con Mamma Polly Capellipazzi e la sua pancia sempre più incipiente, contenete un/una tale che sarà meglio identificato/a dalla morfologica di mercoledì e che è attualmente conosciuto, tra gli amici, come "Il Banana."
Ma per Mamma Pinkytos la routine ha un che di rassicurante e piacevole: il piacere di riabbracciare i suoi nani alle quattro e di annusare il loro profumo biscottoso,  i nani che alla sera sono stanchi e senza energie e vanno a letto ad un'ora consona (fondamentale per lei che alla sera è SEMPRE senza energie), il Minty che a tavola ha tante cose da raccontare, la gioia di ritrovarsi tutti insieme per la cena dopo le rispettive fatiche, il piacere di raccontare al Minty la propria giornata prima della nanna ("Anche io mamma un gionno voio venile con te a lavolale e fae tutte quette cose belle. Poi vado dal papà e ascolto Tiger Man sul suo computer. Okkey?").
Insomma, le vacanze sono piacevoli anche perché hanno durata limitata e Mamma Pinkytos, come quasi sempre accade, è rientrata di buon grado nei ranghi.
Oggi ha fatto il suo solito briefing con Silent Girl prima e Crazy Boy dopo, i suoi fidi collaboratori, e  si è tuffata a capofitto nel suo atto in scadenza.
Silent Girl, che è di poche parole, ma è capace di slanci davvero sorprendenti, ha portato un pacchettino per il Minty, per ringraziarlo di un disegno, manco a dirlo del circo, che il nano aveva fatto per lei prima di Natale (per par condicio c'era un regalino anche per il Morbilletto. E dopo si dice che avere un fratello ha solo svantaggi!).
Quando Mamma Pinkytos è arrivata alla scuola materna, il Minty ha individuato subito il pacchetto nella borsa e, quando ha visto che conteneva un topino circense di peluche era pazzo di gioia. Per le successive due ore (visto il clima mite, Mamma Pinkytos ha portato i nani a giocare all'oratorio), a tutte le mamme e i nani che conosceva diceva: "Hai vitto che io c'ho il tombettiele del cicco?!" Fa niente se nessuno capiva. Tutti sorridevano contagiati dall'entusiasmo del nano.
Ora il topino del circo dorme con lui  e Mamma Pinkytos, prima che inizi il turno di notte, cercherà di farsi rapire da un sonno come il loro: entusiasmante, fantasioso, riposante.

Il blog secondo Minty

Stamattina il Minty, complice il rientro a scuola, si è svegliato di buonumore e (finalmente per Mamma Pinkytos che non poteva più reggere i risvegli scaglionati dei suoi due nani) dopo un lungo sonno ininterrotto. Tuttavia, a detta sua, la notte è stata tutt'altro che tranquilla:
"Mamma, stanotte è successo un disastlo."
Mamma Pinkytos, rimbambita dopo una notte insonne più insonne del solito, non coglieva la portata delle dichiarazioni del suo nano grande: "E' successo che hai dormito benissimo nano. Visto che è meglio andare a letto presto?!"
Ma il Minty non appariva convinto: "Non hai capito mamma. Stanotte sul tuo blog c'è stato un combattimento."
Quella pacifista convinta di Mamma Pinkytos rifiutava di crederci: "Ohi nano, ma cosa dici?! Nessuno combatte sul mio blog."
"Si mamma" proseguiva il nano serio: "C'é stato un combattimento tra le rondini e Capitan Uncino."
"?!"
"Le rondini hanno vinto solo pecchè poi sono arrivati Wendy, Trilly e il coccodrillo e anche Peter Pan."
Mamma Pinkytos era visibilmente confortata, tanto per il ruolo determinante attribuito dal Minty alla componente femminile quanto per l'esito fausto della battaglia: "Oh meno male. Quindi è andato tutto bene!"
Il Minty confidava: "Eh si, ma la mamma che non domme mai si è motto spaventata eh!"
A Mamma Pinkytos ha fatto ridere questa capacità del Minty di captare spezzoni di discorsi tra amiche e di ricostruire un puzzle con il suo bagaglio di esperienze, fantasie ed emozioni.
 "Ma tu nano sai cosa è un blog?" ha domandato quella impertinente della sua mamma.
Il Minty, figlio di cotanta madre, non è il tipo che si scompone davanti a qualche dettaglio sconosciuto: "Eh celto. E' una cosa dove la mamma che non domme mai, pecchè il Molby piange semple e vuole essele allattato tutta la notte, si liposa, domme e fa cose. Tutti noi sul blog non lavoliamo e facciamo le cose di tutti i gionni che ci succedono. Io, te, il Molby, il papà e la Nonna L. E' così?"
"E' proprio così nano."
Mamma Pinkytos era senza parole. Mai avrebbe saputo descrivere con tanta efficacia la finestra che dal suo mondo dentro guarda verso il mondo fuori.

sabato 5 gennaio 2013

L'Epifania che tutte le feste si porta via

Mamma Pinkytos ha già l'ansia da prestazione. Domani sarà la Befana-day ed, oltre ad essere la festa commemorativa di Mamma Pinkytos e di tutte le Befane chiacchierone, segnerà la fine delle vacanze di Natale. Ciò, in ordine sparso, significa che:
1. Le valigie delle vacanze, che giacciono abbandonate, nella stanza magazzino della Pinkytos' Home, devono essere disfatte;
2. I nani, che lunedì inizieranno nido e materna, devono avere cambi e corredini lavati e stirati;
3. L'albero di Natale e (orrore!!! con tutto quel muschio sbricioloso...) il presepe devono essere tolti di mezzo;
4. Mamma Pinkytos dovrà buttarsi, senza pause di sorta, a capofitto nel lavoro, stanti le imminenti scadenze.
Mamma Pinkytos, costretta dagli eventi, si è messa di buona lena e ha caricato la lavatrice, con una mano ha impilato i vestitini puliti del Morby, con l'altra ha cucito il nome del Minty laddove si era staccato. Poi ha steso i panni,  sistemato qualcosa dei bagagli e, dulcis in fundo, impastato la pizza.
Sì perchè stasera, come sempre quando le vacanze iniziano, finiscono o quando c'é qualcosa da festeggiare (che volendo si trova sempre), la famiglia allargata Pinkytos-Capellipazzi festeggerà con una pizzata la fine delle feste. Mamma Polly Capellipazzi, Baby Lila e Ali Theweatherman sono di ritorno dalla Sicilia e, tanto per stare leggeri, porteranno i cannoli siciliani. Ovviamente non avanzerà nulla, ma se Mamma Pinkytos deve trovare un aspetto positivo della fine delle vacanze lo individua nella fine delle abbuffate di dolci e non. Tutta la Pinkyts' Family, Morby incluso, ha una pancia che "non se po' vedè". Si salva solo il Minty, perché è l'unico in famiglia dotato di un sano autocontrollo davanti alla tavola imbandita: "Io sono golosone, ma ne mangio poco pevvolta che sennò mi viene il mal di pancia e i puntini e la febbre."

giovedì 3 gennaio 2013

Consumo responsabile

Stamattina Mamma Pinkytos e i suoi nani stavano uscendo per una passeggiata. Fuori dal cancello condominiale della Pinkytos' Family giaceva abbondante la spazzatura delle feste, in attesa di essere prelevata dalla nettezza urbana. Il Minty, aspirante netturbino, veniva irresistibilmente attratto dal cumulo maleodorante:"Mamma, posso andare a vedele bene?" Mamma Pinkytos era tutt'altro che entusiasta:"A vedere cosa?" "Aspettami qua mamma che allivo subito." Ribatteva il nano determinato, avviandosi verso l'immondizia. Mamma Pinkytos sapeva che il suo nano grande nutriva un certo interesse per gli automezzi della nettezza urbana, tanto da dichiarare solennemente che da grande sognava di guidare "il camion della spazzatula", ma da quello a volere analizzare da vicino il cumulo di rifiuti ce ne passa.
Il Minty, effettuato un attento sopralluogo in prossimità dei bidoni dai quali facevano capolino scatole di pandori, panettoni ecc., tornava trionfante da mamma e fratello.
"Mamma! L' ho tlovata!"
"Cosa hai trovato di preciso nano?!"
"La mia spazzatula!" spiegava il Mintolino felice.
Mamma Pinkytos non sapeva se essere sgomenta o incuriosita:'"E come fai a sapere che in quel mucchio c'é proprio la nostra immondizia?"
"Pecché ho visto la scatola dei miei Lego, l'ospedale degli animali che mi ha legalato lo zio tanguero."
"Ohi nano! Allora era veramente il nostro pattume. Sei contento?"
Chiedeva serafica Mamma Pinkytos al nano pattumiero.
Lui, spazientito dall'ilarità fuori luogo della sua mamma su cotanto argomento, sembrava stesse parlando con uno che si rifiuta di capire e iniziava a perdere la pazienza:" Eh certo che sono contento!"
Poi sospirando, della serie "guarda con chi mi tocca avere a che fare", aggiungeva:"IO voglio sapere dove va a finile la mia spazzatula!"
Mamma Pinkytos, che viene settimanalmente sgridata da Santa Domitilla Pensacitu per il suo scarso impegno nella raccolta differenziata, si sentiva colta in fallo da un nano di tre anni e non trovava argomenti per replicare.

Il Minty e la triste fine delle pecore

Durante le vacanze capita che il Minty faccia interminabili nanne pomeridiane e che la sera fatichi ad addormentarsi. Ovviamente chiama in soccorso quel che resta della sua povera mammetta, che la sera non è mai in grande spolvero: "Mammaaaaaaa!!!!!!! Non riecco a dommireeeeeeeee!!!" Poiché il nano ha una lieve tendenza alla tirannia ("Mamma, stenditi qui pel terra!"), Mamma Pinkytos cerca, per quanto possibile, di abituarlo a ricorrere al training autogeno o all'autocoscienza: "Conta le pecorelle nano." 
Ma il Minty è moooolto pigro e all'invito della sua mamma ha risposto sdegnato:"Io celte cose NON le faccio!!!" 
"Mica ti ho detto di sparargli alle pecore!"
"Cosa? Posso spalalgli?  Con la mia pistola di calamelle?"
E te pareva. Urge un discorsetto a Mister Baby sulla diseducatività dei giochi violenti tra maschi.
"Ma cosa dici nano?! Chiudi gli occhi."
"Non mi piace."
"Chiudili e immagina un praticello verde.. Lo vedi?"
"No."
"Un po' di fantasia! Ora immagina tante pecorelle. Le vedi?"
Nel frattempo il nano ha chiuso gli occhi e contrae i muscoli facciali talmente tanto che non potrebbe dormire nemmeno se volesse.
"Un po'."
"Bene. Adesso conta quelle che escono dallo steccato."
"Quale steccato?"
"Uffa nano. C'é uno steccato e le pecore sono lì dentro. Ok?"
"Okkey."
"Buonanotte"
Mamma Pinkytos non è ancora arrivata in cucina che il nano si produce nel suo classico richiamo serale: "Mammaaaaaaaaaaaaaaaa!"
"Basta Minty. Conta le pecore se non riesci a dormire."
"Ma non posso. Non ci sono più. Se e è mangiate tutte il lupo. Vieniiii""
Metodo n. 1 miseramente fallito. 
La mazzata in testa promette meglio.

mercoledì 2 gennaio 2013

Buon compleanno Mamma Pinkytos

Stamattina al risveglio nel lettone:
Minty:"É  mattina? Posso azzarmi?"
Mamma Pinkytos:"Si nano. Ma ti
ricordi che giorno é oggi?"
Minty:"É sabato?"
M.P.:"No, é mercoledì."
Minty:"Posso guardare lo stesso un cartone?"
M.P.:"Si puoi, perché sei in vacanza. Ma ti ricordi cosa si festeggia oggi?"
Minty:"La vigilia di Natale."
M.P.:"Ma no, quella é già passata."
Minty:"L'ultimo di Natale."
M.P.:"Eh, mica é Carnevale! Dai pensaci nano. Cosa abbiamo festeggiato ieri con i nonni?"
Minty:"Capodanno. Adesso vado a vedere i cattoni."
Mamma Pinkytos incassava.
In soggiorno:
Mister Baby, appena uscito dalla doccia:"Hai fatto gli auguri di buon compleanno alla mamma?'
Minty:"Guri mamma." (occhi fissi sulla tv)
Mister Baby:"Le dai il regalino che c'é sotto l'albero?"
Il Minty si alzava di malavoglia, occhi fissi sul televisore:"Tieni mamma."
Mamma Pinkytos scartava il regalo sperando in vano in un sorriso del suo nano grande. (Per fortuna c'é il Morby che con il suo sorriso bidente tira sempre su il morale!)
Stasera prima di cena, il Minty portava a Mamma Pinkytos un poster tagliuzzato:"Tieni mamma. Per il tuo compleanno ho preparato delle mail"
Mamma Pinkytos chiedeva lumi:"Delle mail?"
"Si, per la nonna L. Così le dici cose."
"Grazie nano, sei molto gentile."
Stasera a cena:"Dico al papà una cosa. Una bella soppresa per il tuo compleanno. Te lo dico anche a te dai. Ti portiamo al circo o allo zoo dove ci sono gli animali senza gabbia".
Mamma Pinkytos si illuminava:"Amore, grazie che vuoi fare una sorpresa alla mamma."
Il Minty non si scomponeva:"Si okay pecchè io volevo che era il Mio compleanno. Io volevo che il mio compleanno era in inverno."
Ecco perché, in prospettiva, a volte Mamma Pinkytos vorrebbe una figlia femmina. L'egoismo é maschio.
Dopo cena Mamma Pinkytos chiedeva al nano sul water (luogo catartico dove il Minty dà il meglio di sé):"Adesso te lo ricordi che giorno é oggi?" Lui candidamente rispondeva:"Il mio non compleanno mamma." Appunto.
P.S. Grazie di cuore a tutti quelli che, anche tramite Facebook, hanno fatto gli auguri a Mamma Pinkytos.

martedì 1 gennaio 2013

I buoni propositi di Mamma Pinkytos

I buoni propositi di inizio anno sono un must e Mamma Pinkytos non si sottrae.
Il Minty non ha ben capito il concetto e  ha promesso:
"Uno che sei la mia mamma e due che ti amo."
La sua mamma, essendo quasi certa di non mantenerli, in ordine sparso si impegna solennemente a:
1. fare calare in qualche modo la pancia che la fa sembrare al quinto mese di gravidanza;
2. fare qualcosa (qualsiasi cosa) per sé stessa senza sensi di colpa ("Amore vado a fare la pipì." "No. Tu non puoi. Tu devi fammi compagnia!")
2. avere maggiore pazienza con il Minty quando fa i capricci ed é veramente insopportabile ("Ma chi mi veste? Chi mi aiuta? Ma chi mi imbocca? Ma io sono stanco!")
3. non infilare a forza il ciuccio al Morby quando la notte urla come un pazzo;
4. investire nel rapporto di coppia, dedicando le energie serali residue non a cucinare torte o biscotti ma al menage a deux con il legittimo consorte;
5. aiutare in qualche modo la Nonna R e il Nonno M a sbrogliare i loro casini;
6. intrattenere un rapporto più  assiduo con lo zio tanguero perché non può insegnare ai suoi figli ad essere bravi fratelli se neppure lei lo é  ("A me il Morby mi dà fattidio. Non mi piace, non lo voglio!" Va beh, le premesse non sono le migliori ma tant'é ...)
Forza e coraggio Mamma Pinkytos! Hai un anno di tempo per riuscirci. Ih ih ih...

Bienvenue 2013

Indovinate un po' dove era Mamma Pinkytos allo scoccare della mezzanotte, mentre il 2012 se ne stava andando ingobbito e stanco? Stava ovviamente allattando il Morby che, a causa dei botti e dell'aria festaiola, era più inquieto e urlante del solito. Quindi niente conto alla rovescia e niente baci e abbracci all'ora X e a Mamma Pinkytos questo é un po' dispiaciuto perché il Minty era riuscito a rimanere sveglio per l'occasione e reclamava la sua mamma per il "cin cin" ("Mamma, vieni che é mezzanotte. Ti stiamo tutti aspettando te. Alliva adesso dai.")
A parte questo è stato un bel Capodanno, tra amici stretti, con il calore della famiglia e dei bambini. C'era la Pinkytos' Family in grande spolvero con il Minty elegantissimo con il papillon di brillantini e la bacchetta magica di cui l'aveva dotato Mamma Pinkytos, il Morby gattonante e sorridente e Mister Baby stecchito dal troppo cibo e dalla ricerca del cotechino che l'aveva impegnato per buona parte del pomeriggio. Poi c'erano Mamma Nina Lavoropertutti e Lucky Luke Pastisserie con il loro simpaticissimo bimbo con cui Mamma Pinkytos e Mister Baby hanno condiviso mille capodanni anche senza prole. Si é mangiato da scoppiare, giocato, riso e chiacchierato. A mezzanotte e mezza sia Minty che Morby erano ancora in circolazione ma quel che restava della notte, visti gli standards miserrimi di Mamma Pinkytos, é stato tutto sommato tranquillo. Insomma, un buon viatico per l'anno che verrà.
Oggi a casa della Pinkytos' Family c'é stata l'invasione della tribù dei nonni per festeggiare il Capodanno e, con un giorno di anticipo, anche il compleanno di Mamma Pinkytos ed é stato molto piacevole. I nani erano allegri, (il Minty ha detto :"Sai cosa possiamo fare? Un circo " quarantadue volte, il che vuoi dire che era in grande spolvero) e la loro mamma ha ricevuto regali e bigliettini (i bigliettini della mamma di M.P. ovvero la Nonna R. sono una delle cose che preferisce del suo compleanno. Il Minty non ha saputo aspettare fino a domani e le ha dato il suo pacchettino dorato contenente  un fermarglio per capelli. ("Di fatti un disegno non ho avuto tempo. Forse domani quando mi sveglio, prima di andare a scuola" "Domani non c'é scuola nano." "É sabato?" "No." "Non si va a scuola pecché é il tuo compleanno?" "Più o meno.") Aveva un visino così dolce che la sua mamma se lo sarebbe mangiato.
Domani Mamma Pinkytos compirà  33 anni. Di invecchiare non ne ha nessuna voglia, ma visto che il bilancio é ampiamente positivo, il compleanno lo festeggia comunque volentieri, per la gioia dei suoi nani festaioli:
"Fammi una torta del circo"
"É il mio compleanno nano."
"Si ma io ti faccio una soppresa che non ti posso dire. Una sorpresa che c'é un tendone, bellissima. Facciamo così?"
"Facciamo così."
Come fare a contraddirlo?! Una sorpresa é una sorpresa.